Ultime news di Mostre ed Esposizioni
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mercoledì 24 gennaio 2018
Mostra fotografica "Invisible Light", di SHEILA McKINNON. Roma,14-24 febbraio 2018
domenica 10 dicembre 2017
Mostra d'arte iraniana PEACE TIME. SATURA Art Gallery, Genova dal 9 dicembre 2017
domenica 3 dicembre 2017
25 anni di arrivi e partenze. Un Mercoledì del CAMeC speciale il prossimo 6 dicembre a Prato, dalle ore 17.
Al CAMeC presentano una nuova performance e diverse opere inedite dedicate a 25 anni di arrivi e partenze.
Si dilettano quali rappresentanti militanti della non-arte che non è in contrapposizione all'arte, bensì in armoniosa dialettica per il completamento degli opposti.
Si esprimono con azioni, video, installazioni, opere fotografiche e pittoriche.
Partendo dal modello degli storici happening di Allan Kaprow e contaminandolo con il concetto più attuale multimediale e onnicomprensivo di performance, il duo ferroviario cerca di superare la coniugazione tra arte e vita, aggiungendo un elemento ulteriore: la non-arte.
Pertanto attraverso la rappresentazione di loro stessi in azione tentano la copulazione tra arte e non-arte con l'auspicio di emozionare, rallegrare, coinvolgere se stessi e gli astanti.
lunedì 30 ottobre 2017
Mostra Sara Fedeli HANDMADE. 24 novembre / 29 dicembre 2017
ORARIO
martedì 6 dicembre 2016
L'artista Daniela Monica e il fotografo Gregory Augendre-Cambon in mostra a Parma
Una delle opere di Daniela Monica esposte in mostra |
Un'unione di intenti e di forze diverse, ma complementari e il cui filo conduttore è il corpo : sospeso nella danza, nell'amore e nella relazione. Questi sono i temi che animano le figure dipinte da Daniela Monica nel loro rilassamento, contrazione e contemplazione.
La poetica del teatro giapponese Butoh e il Teatrodanza di Pina Bausch sono parte della sua cifra stilistica. Egli possiede anche un alterego, Monsieur Gac, che con il candore dei clowns, dei bambini e dei poeti ha la libertà di dire sempre la verità.
Una delle fotografie di Gregory Augendre-Cambon esposte in mostra |
La mostra rimarrà allestita fino all'11 dicembre in via F. Coppi, 17 a Parma (zona ex Salamini) allo Spazio 5/A, non un semplice studio fotografico, ma un luogo di coworking, un posto aperto allo scambio culturale, in cui Andrea Cantini, Pietro Gerboni e Luca Pezzani, prima amici e poi fotografi professionisti, dal 2015 si esprimono e permettono di esprimersi ad artisti anche molto diversi fra loro per soggetti, tecniche e materiali utilizzati.
giovedì 24 novembre 2016
Dal 26 di novembre il Museo CSAC di Parma si rinnova
Il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma dal 26 novembre 2016 si rinnova
Cortile CSAC - foto laboratorio fotografico CSAC |
Una selezione inedita di oltre 600 opere tratta dallo straordinario patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi custoditi dallo CSAC e suddivisi tra le collezioni di Arte, Fotografia, Progetto, Media e Spettacolo.
Luciano Fabbro, Gesso per Lo Spirato, 1968-1973 |
Per tutta la giornata di sabato 26 novembre il biglietto di ingresso sarà ridotto a 5 euro. In linea con quella che è la conformazione trasversale e dinamica dell’Archivio-Museo CSAC, la definizione del nuovo percorso espositivo è stata preceduta negli ultimi mesi da costanti rivisitazioni e trasformazioni: Giulio Paolini, tra i maggiori esponenti dell’Arte Povera italiana, è stato invitato a progettare personalmente il posizionamento, nella prima cappella del transetto sud della Chiesa, dell’opera Early Dynastic, realizzata nel 1971 e donata con un atto pubblico allo CSAC nel 1977. Poco distante è stata riallestita l’opera La porta con l’ombra dello scultore e pittore italiano, celebre per le sue opere in ferro e cemento, Giuseppe Uncini, mentre nell’area presbiteriale in fondo alla navata minore sud sono state allestite due opere dell’architetto e artista minimalista Gianfranco Pardi: Tempio (1980) e Architettura (1973). Di Lucio Fontana (Rosario, 1899-1968) sono custodite negli archivi CSAC oltre 300 opere, tra cui un importante gruppo di disegni. Nella cappella dedicata a Il progetto dell’arte, all’interno del percorso museale CSAC, accanto alla sua scultura in gesso e oro Il Fiocinatore, è esposta da quest’estate una serie di studi, ritratti e figure caricaturali dell’artista, fondatore del movimento spazialista.
Luigi Vietti, Casa del Fascio Intra, schizzo edificio 1933 |
Sorelle Fontana, abito da sposa |
L’archivio cresce di uno spazio dedicato alla presentazione delle più recenti donazioni agli archivi CSAC, tra cui quelle di Mario Cresci e Pino Pinelli, entrambe esposte in occasione della recente mostra Fuoco Nero.
Lo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, fondato nel 1968 da Arturo Carlo Quintavalle e situato nell’Abbazia cistercense di Valserena, raccoglie e conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo.
Mario Giacomelli, Scanno, 1958 |
Giulio Paolini, Early Dynastic, 1971 |
lunedì 23 marzo 2015
Cinema & Ciociaria - mostra dedicata a Nino Manfredi
martedì 3 settembre 2013
PETER PÜNTENER alla SACI Gallery, Firenze, apre il 9 settembre
PETER PÜNTENER
"If Walls Could Talk: Photo from the Abu Salim Prison, Tripoli
9 settembre - 14 ottobre, 2013Inaugurazione: lunedì 9 settembre ore 18
Peter Püntener - Biografia
(Svizzero, nato nel 1958, vive a Zurigo)
Dopo aver completato i propri studi di Storia Economica presso l’Università di Zurigo durante i primi anni 90, Peter Püntener ha frequentato un ciclo di lezioni presso l‘ International Center of Photography a New York. Quindi è tornato in Svizzera dove ha iniziato la propria carriera come fotoreporter. Nel 1995, la sua mostra itinerante ed il relativo libro, Ohne Arbeit, consistenti in ritratti di persone disoccupate in Svizzera, lo hanno portato all’attenzione pubblica come uno dei fotografi più rilevanti del paese. Nel 2008 ha fotografato una serie di celebrità svizzere trasferitesi negli Stati Uniti. Queste opere fanno ora parte della Collezione Fotografica della Biblioteca Nazionale Svizzera. Da vari anni sta lavorando sui ritratti di due artisti svizzeri, Bruno Jakob e Hans Witschi, che vivono entrambi a New York. Tra i suoi altri progetti a lungo termine troviamo The End of the Road, fotografie di macchine abbandonate in paesaggi americani, e Under the Trees of Heaven, fotografie di fiori e piante in un‘ isolata valle umbra. Al momento sta lavorando su un progetto riguardante la crisi finanziaria europea. If walls could talk è la seconda mostra di Peter Püntener riguardante i diritti umani dopo Totenklage, che è stata ospitata presso la SACI ad inizio 2011. Le fotografie di Totenklage, per cui Peter Püntener è stato nominato per il Premio Fotografico Svizzero 2009, sono state riprodotte in AFTERWARDS, un volume realizzato dal Musée de l'Elysée, Losanna, e pubblicato da Thames & Hudson, Londra.
www.peterpuentener.ch
SACI Gallery
Studio Art Centers International
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant'Antonino, 11
50123 Firenze, Italy
T 055 289 948
www.saci-florence.edu
Aperta dal lunedì al venerd' ore 9-19
Sabato e domenica ore 13-19
giovedì 20 giugno 2013
Lamia Khorshid alla SACI Gallery (Firenze) inaugura il 2 luglio alle 18
LAMIA KHORSHID
2-26 luglio 2013
Inaugura: martedì 2 luglio alle ore 18
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant’Antonino, 11
50123 Firenze, Italy
T 055 289 948
Saturday & Sunday 1pm-7pm
martedì 3 aprile 2012
Young at Art. I Stay Here
A partire da sabato 14 aprile 2012, in occasione della XIV Settimana della Cultura indetta dal MiBAC, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) aprirà i suoi spazi a sette giovani artisti calabresi, dedicando loro una mostra che si protrarrà fino al 27 maggio.
L’appuntamento espositivo, a cura di Massimo Garofalo e Andrea Rodi, si pone come esito del concorso Young at Art, lanciato a inizio anno, attraverso il quale il museo ha inteso mettersi alla ricerca dei talenti ancora nascosti operanti sul territorio calabrese. Da qui il titolo della mostra, I Stay Here (Io rimango qui), ripreso da una serie fotografica di uno dei sette artisti partecipanti e particolarmente significativo dello spirito di un’iniziativa dallo spiccato carattere di work in progress, che da concorso è diventata mostra, per poi rinnovarsi come progetto itinerante. L’appuntamento del MACA è solo il primo di una lunga serie attraverso la quale verranno promossi i sette artisti.
In ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo indetta dall’AMACI, a ognuno di essi verrà chiesto di creare un lavoro ad hoc ispirato alle opere di Hans Richter, uno dei padri del Dadaismo, a cui il MACA dedicherà un’importantissima retrospettiva a partire dal maggio prossimo, la prima realizzata da un museo italiano. Successivamente, gli artisti di Young at Art troveranno spazio a San Demetrio Corone (Cs), in occasione della Biennale d’Arte Contemporanea Magna Grecia, mentre sono in corso le trattative per portare i loro lavori a Torino, in occasione di Artissima.
L’intento della mostra del MACA, e del corollario di eventi che ne seguiranno, è quello di dare spazio alla ricchezza artistica e creativa di una regione che sta finalmente cominciando a credere in se stessa e nelle proprie potenzialità, e lo farà sottolineandone in primo luogo la diversità di temi e tecniche, perché proprio la diversità dei suoi frutti è il sintomo principale della fertilità di un territorio. Ognuno dei sette artisti, infatti, è rappresentante di un differente ambito espressivo. Walter Carnì affronta la cronaca, e in particolare il tema della mafia, attraverso installazioni scultoree di grandi dimensioni e dal forte impatto visivo; il fotografo Giuseppe Lo Schiavo sottolinea l’importanza di mantenere un forte legame con la terra d’origine e di come questa non sia ostacolo alla creatività e alla fantasia; Armando Sdao presenta cinque tele dai connotati iperrealistici in cui la presenza dell’uomo riverbera in oggetti quali una manciata di biglie o un pallone da basket, perfette nature morte contemporanee; Valentina Trifoglio trasforma il suo stesso corpo in una tela bianca che accoglie i segni che le vengono proiettati addosso, trasformandoli in stati emotivi; Giuseppe Vecchio Barbieri destruttura il volto umano in ritratti grafici che coniugano un’iconografia di matrice Pop a uno spiccato gusto espressionistico per i vortici cromatici; il duo MILC (Movimento Indipendente per il Linguaggio Cinematografico), formato da Michele Tarzia e Vincenzo Vecchio, propone due filmati che sono altrettante riflessioni sullo spazio come fonte di disagio collettivo e individuale, tra denuncia sociale e frammentarietà dell’io.
YOUNG AT ART “Virtual”
In collaborazione con Alphabeti, creativa azienda nel settore della promozione dei beni culturali e i new media, e la BCC Mediocrati, verrà realizzata una nuova sala virtuale della Collezione Bancartis (www.mediocratitour.it), in cui i sette giovani artisti vincitori dell’iniziativa potranno esporre una selezione delle loro opere.
In questo modo, terminata la mostra in programma fino al 27 maggio 2012, i giovani talenti calabresi meriteranno ancora le luci delle ribalta grazie al web e a questi originali allestimenti virtuali che permettono la visibilità oltre il tempo naturale delle mostre temporanee e la promozione oltre i confini nazionali.
YOUNG AT ART
I Stay Here
Luogo: MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
Piazza Falcone,1 - 87041, Acri (Cs)
Curatori della mostra: Massimo Garofalo e Andrea Rodi
Vernissage: 14 aprile 2012, ore 17:00
Periodo: dal 14 aprile al 27 maggio 2012
Orario: dal martedì alla domenica, 9-13 e 15-19; lunedì chiuso
Info: Ufficio stampa tel. 0119422568
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