Inaugura il 24 marzo la mostra
JAMES ROSENQUIST. OPERE SU CARTA/WORKS ON PAPER
A Casa Cavazzini una personale dedicata a Rosenquist, uno dei fondatori della Pop-Art:
taglio del nastro con la moglie e la figlia dell'artista statunitense.
Apertura al pubblico dal 25 marzo al 17 giugno 2018.
Nel 1963, al Guggenheim Museum fu allestita l'esposizione Six Painters and The Object: nasceva la Pop Art americana e tra quei sei pittori c'erano artisti come Jim Dine, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e James Rosenquist. A un anno dalla scomparsa, proprio a quest'ultimo è dedicata James Rosenquist. Opere su carta/Works on Paper, mostra organizzata dal Comune di Udine–Civici Musei e dall'ERPaC, Ente Regionale per il Patrimonio Culturale, che vuole ricostruire le tappe salienti del suo percorso artistico, focalizzando nello specifico la sua ampia produzione su carta. L'esposizione sarà inaugurata il 24 marzo alle 18.00 a Casa Cavazzini (Udine) alla presenza della moglie dell'artista, Mimi Thompson, e della figlia, Lily, a Udine per l'occasione. Fino al 17 giugno 2018, poi, nelle sale del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine si potranno ammirare trentacinque opere dell'artista americano, soprattutto incisioni, disegni e collages provenienti per la maggior parte da collezioni private statunitensi, che delineano l'evoluzione della sua attività dagli inizi degli anni Sessanta, alle ultime prove seguite all'incendio del suo studio avvenuto nel 2009: l'esposizione permetterà così di ammirare lavori quali Spaghetti & Grass o Dusting off Roses (entrambi del 1965) che segnano gli esordi dell'artista nell'ambito della grafica d'arte, passando attraverso capolavori significativi come la serie litografica a colori dal titolo Speed of Light della fine degli anni Novanta del secolo scorso, lungo un itinerario che ricostruisce visivamente la carriera di Rosenquist, caratterizzato da policromie aggressive e vistose e dalla passione per l'esasperazione visiva dei dettagli di oggetti di uso quotidiano.
La mostra è stata realizzata in partnership con illycaffè, che con l'artista americano ebbe un rapporto privilegiato: fu Rosenquist, infatti, a realizzare a metà degli anni '90 il logo per l'azienda di Trieste che della collaborazione con i grandi maestri ha fatto un tratto distintivo. In mostra sarà visibile anche il dipinto realizzato da Rosenquist in omaggio a illycaffè da cui è stato tratto il logo oggi noto in tutto il mondo.
James Rosenquist (Grand Forks, 1933, New York, 2017) è considerato tra i maggiori esponenti della Pop Art americana; prima di diventare famoso, si era mantenuto dipingendo silos e serbatoi di benzina nelle praterie dell'Iowa, del Wisconsin e del North Dakota e aveva poi lavorato per un'agenzia commerciale dipingendo cartelloni autostradali e pubblicitari.
Un'esperienza, quella di cartellonista, che influenzerà molto la sua pittura che si dispiega generalmente in dimensioni monumentali, in una successione di immagini legate da associazioni più o meno comprensibili, a commento e critica della società americana. Le radici visive del suo lavoro affondano nella pubblicità e nella comunicazione di massa (da cui elimina qualsiasi intenzione estetica o simbolica), nel modo in cui esse restituiscono in maniera banale e stereotipata la realtà quotidiana; a colpirlo è l'energia e la velocità espressiva che promana dall'immaginario della pubblicità, di cui riscopre l'aspetto fantastico e meraviglioso. Stilemi che riguardano sia la pittura su tela, sia il meno conosciuto mondo del suo lavoro su carta che prende spunto dai medesimi principi compositivi e stilistici.
L'interesse che egli manifestò per la stampa d'arte deve essere ricondotto da un lato al crescente rilievo assunto da questo mezzo di riproduzione negli Stati Uniti durante gli anni '60, dall'altro a una specificità del movimento Pop, che nella stampa d'arte trovava un campo di sperimentazione sul segno e sul suo rapporto con il colore e la pittura, un terreno di ricerca espressiva sulla composizione stessa della raffigurazione.
In questa situazione si colloca anche l'attività della Universal Limited Art Edition (ULAE), operante ancora oggi a Long Island (New York), ma fondata nel 1957 da Tatyana Grosman, per cui lavorarono molti esponenti della Pop Art e lo stesso James Rosenquist. Buona parte della produzione grafica dell'artista a partire dalla metà degli anni Sessanta è conservata proprio negli archivi della ULAE da cui provengono molte delle stampe esposte in mostra.
La mostra e il relativo catalogo, che conterrà uno scritto di Sarah C. Bancroft, direttrice del James Rosenquist Studio, sono curati da Vania Gransinigh, direttore di Casa Cavazzini – Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine.
www.civicimuseiudine.it
ERPaC- Servizio promozione, valorizzazione e sviluppo del territorio di Villa Manin
L'Ente Regionale per il Patrimonio Culturale ha lo scopo di migliorare la qualità della filiera produttiva della conservazione, del restauro e della gestione del patrimonio culturale del proprio territorio e valorizzarne le potenzialità economiche.
Provvede alla gestione e valorizzazione del compendio di Villa Manin e del suo parco e degli altri beni culturali, istituti e luoghi della cultura, alla promozione delle relazioni col territorio circostante Villa Manin quale principale punto di riferimento storico culturale.
Gli spazi espositivi di interesse culturale-turistico in gestione al sopracitato Servizio sono il Compendio monumentale di Villa Manin, il Magazzino delle Idee di Trieste, il Teatro Basaglia e Parco di San Giovanni di Trieste, il Faro di Trieste e la Galleria Spazzapan di Gradisca di Isonzo.
CIVICI MUSEI DI UDINE
I Civici Musei di Udine racchiudono una rete di musei e patrimoni, composta da Museo del Castello, Museo Etnografico, Gallerie del Progetto, Museo Friulano di Storia Naturale e Casa Cavazzini – Museo d'Arte Moderna e Contemporanea.
Quest'ultimo, progettato dall'architetto Gae Aulenti, si sviluppa su 3.500 mq ed è ospitato nell'antico edificio donato dal commerciante udinese Dante Cavazzini. Oltre alle esposizioni temporanee, sono visitabili nel museo le collezioni permanenti, la collezione Astaldi e la collezione F.R.I.A.M. Fra gli artisti esposti figurano Roy Lichtenstein, i fratelli Basaldella, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Willem de Kooning, Sol le Witt.
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