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Ultime news di Mostre ed Esposizioni

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giovedì 25 ottobre 2012

Vintage a Civitanova Marche fine settimana 27 28 ottobre 2012

Civitanova Marche, (Macerata) 26.10.2012

COMUNICATO STAMPA
        I prossimii sabato 27 e domenica 28 ottobre con orario continuato 10/21 torna a grande richiesta il  
VINTAGE WORKSHOP® Regione Marche “Scarpe e Borse” presso la sala Celeste dell’Hotel Chiaraluna a Civitanova Marche.


        Si tratta della 3a edizione dell'esposizione tecnica di accessori Vintage di ricerca dedicata al comparto della tradizione calzaturiera e pellettiera della Regione Marche; un’esposizione-vendita particolarmente rivolta a stilisti, responsabili acquisti, product managers, designers, calzaturifici, borsettifici e pelletterie Made in Italy che rivolgono la propria distribuzione ai mercati internazionali.
         Dopo il successo della scorsa edizione di aprile, avvalorato anche dal grande interesse per il Vintage di elevata qualità dimostrato dal pubblico, l’esposizione aprirà le proprie porte anche al pubblico dei privati nelle giornate di sabato e domenica, tenendo il venerdì per gli appuntamenti in preview per operatori professionali della moda. La manifestazione espositiva semestrale, a ingresso libero, presenterà un arsenale di accessori Vintage, scarpe, stivali, borse, cinture e piccola pelletteria d’epoca ad altissimo contenuto stilistico e creativo per i palati più esigenti e per la ricerca degli stilisti funzionale alle collezioni A/Inverno 2013-14.
        Naturalmente come di consueto, sarà una grande opportunità anche per il pubblico privato di appassionati e cultori, ammesso a ingresso libero dal nei giorni di sabato 27 e domenica 28 ottobre, - subito dopo la Preview del venerdì precedente ristretta agli operatori professionali.
 
        Si tratta dell’unico evento marchigiano che espone Vintage tecnico di ricerca, autentico e di elevata qualità. La scorsa edizione, svoltasi sempre a Civitanova presso la sala espositiva dell’Hotel Chiaraluna, il 13 e 14 aprile, ha registrato un ottimo successo di pubblico, tanto da spingere l'organizzazione a protrarre la manifestazione di un giorno in modo tale da avere la possibilità di visitare l’esposizione anche di domenica.

        La manifestazione è a ingresso libero.

        Per raggiungere la sede temporanea dell’evento ecco il collegamento a Google Maps: Visualizzazione ingrandita della mappa

Location: Chiaraluna Hotel, Viale V. Veneto, 89 (angolo Via Del Grappa 37) 62012 Civitanova Marche.
Possibilità di parcheggio gratuito nelle immediate adiacenze su Viale V. Veneto. L’Hotel si trova A 50m dal Lungomare Piermanni.
Cocktail di benvenuto non-stop, dalla colazione al mattino fino all'aperitivo serale.

Date: 26/28 ottobre 2012

Orari: preview venerdì 26: 10/21 solo su invito e su appuntamento.
Orari sabato 27 e domenica 28: 10/21 (continuato) ingresso libero per tutti.

Segreteria Organizzativa Vintage Workshop®:
Associazione Culturale Ricercatori Moda d’Epoca Vicenza, Infoline 339-6729704

Sito ufficiale: www.vntageworkshop.it 

Ulteriori Informazioni e foto precedenti edizioni sul Blog Eventi Vintage: www.vintageworkshop.org

Fonte: a cura di Stefano Wolf, ufficio stampa eventi Vintage e Web diffusion.

mercoledì 24 ottobre 2012



Associazione Culturale Parrellarte

Bruno Domaine – One day event

Galleria Parrellarte, Via de Tillier, 9, Aosta
Enoteca La Cave, Via de Tillier, 3, Aosta
Progetto e cura: Alessandro Parrella


Continuano con Bruno Domaine, fotografo della Parrellarte i One day event della Galleria Parrellarte ad Aosta.
Inaugurati lo scorso anno con Mauro Paillex, riproponiamo la stessa formula che ne ha decretato il successo: le oltre trenta opere saranno ripartite tra la Galleria Parrellarte e l'enoteca La Cave.


Bruno si è avvicinato alla fotografia grazie a una macchina fotografica regalatagli a 13 anni e non se ne è più distaccato, sorretto da una forte passione e dalla curiosità verso tutto ciò che lo circonda. Filtrati dai suoi obiettivi, Bruno ci regala incantevoli paesaggi della sua Valle d'Aosta o catturati in giro per il mondo, ritratti e angoli nascosti che non avremmo saputo vedere: foto pregnanti di un'intensa carica emotiva.
Le fotografie presso la nostra galleria hanno come tema l'essere umano; dettagli di architetture che brillano di luce propria anche al di fuori del loro contesto costituiscono invece il fulcro delle opere presentate all'enoteca La Cave. “Se l'esposizione avesse avuto un sottotitolo l'avrei chiamata La comédie humaine - per parafrasare Balzac, perché vuole proporre dei contesti in cui l'uomo è la costante, tendenzialmente rappresentata in situazioni particolari. Un tipo di fotografia che mi ha sempre attirato...forse per l'unicità dei momenti fissati.
Mentre le immagini esposte nell'enoteca La Cave sono dei particolari estratti da architetture o altro che assumono vita a sé stante, o almeno in me hanno questa pretesa...come dei quadri astratti.” (Bruno Domaine)
Bruno Domaine ha esposto le sue foto nel 2008 insieme alle sculture di Carlo Gadin in Saint–Nicolas immagini e forme.
È sempre del 2008 il volume fotografico: Saint–Nicolas. Impressioni, edizioni Tipografia Duc, 2008, con testi a cura di Laurent Viérin, Bruno Domaine, Alessandro Parrella.
Con la foto "L’anima dei bastoni" si aggiudica nel 2010 il primo premio del concorso fotografico digitale promosso dall’Assessorato alle Attività produttive in occasione della 1010a Fiera di Sant’Orso.


Il progetto è a cura di Alessandro Parrella; ufficio stampa e comunicazione web: Paola Ugliano, fotografie: Bruno Domaine; grafica: Pier Francesco Grizi. Sarà replicato nei prossimi mesi con le foto di Pier Francesco Grizi.

Vi aspettiamo il 26 ottobre alla Galleria Parrellarte alle ore 18.00. Ingresso libero.

Paola Ugliano

Ufficio Stampa e comunicazione web
Associazione Culturale Parrellarte

Scheda tecnica

una delle opere esposte

Bruno Domaine – One Day Event 

Galleria Parrellarte, Aosta

Personale di fotografie di Bruno Domaine
Cura: Alessandro Parrella
Web e comunicazione: Paola Ugliano
Fotografie: Bruno Domaine
Grafica: Pier Francesco Grizi
26 ottobre 2012
Orario: dalle 18:00
Galleria Parrellarte
Via de Tillier, 9 - Aosta
Altre opere presso l’enoteca "La Cave", Via de Tillier, 3 – Aosta, dove saranno esposte fino a Natale.
Ingresso libero
Seguirà rinfresco presso il Ristorante "Le Pelerin Gourmand"
Informazioni: www.parrellarte.com

martedì 23 ottobre 2012

Pino Deodato in mostra a Torino

PINO DEODATO
 Lo Scultore innamorato della Scultura

La galleria ROCCATRE di Torino presenta sabato 10 novembre 2012 la mostra di Pino Deodato, artista milanese che ha esposto in prestigiosi spazi espositivi all'estero e in Italia.
La mostra prende il titolo, Lo scultore innamorato della Scultura, da una installazione collocata in uno spazio intimo e raccolto della galleria, composta da innumerevoli piccole sculture in terracotta che raccontano l'amore dell'artista per la materia. Una materia che assume una funzione primordiale, quasi terapeutica, per lo scultore che diventa una sola cosa con la scultura. E' un amore fisico e metafisico, un affetto che si trasforma in opera d'arte.
Vengono presentate sculture in bronzo, in terracotta, quadri ad olio e disegni che narrano le problematiche, i piaceri, i sogni e i disagi  dell' uomo contemporaneo con una particolare ricerca per il dettaglio che, elemento narrativo peculiare dell'opera di Deodato, si condensa in una riflessione di carattere universale.
Metafore e allegorie sono linguaggi espressivi costantemente utilizzati dall'artista, acuto osservatore della società contemporanea, al fine di dare un senso ai fenomeni della sua e della nostra quotidianità.
Altra opera presente in mostra è San Tommaso che se non vede non crede, scultura in terracotta, personaggio intento a curiosare in un piccolo anfratto, come il san Tommaso caravaggesco curiosa nella ferita del Cristo.
Mentre in un'eterea installazione, Pensierini, piccole e grandi sfere colorate costellano le pareti della galleria, piccoli lavori quali Ho perso la testa, Quello che vede lontano, Chiodo Fisso, Il Padrone del Mondo vengono collocati su  mensole come  sospesi nello spazio.
L'artista espone infine alcune teche nella cui intimità, con la pittura e con la scultura, vengono racchiuse piccole idee.
Pino Deodato racconta in modo semplice ed essenziale contenuti profondi immedesimandosi nei suoi poetici personaggi e attingendo a ricordi e memorie personali.

Inaugurazione il 10 novembre 2012 alle ore 18,30 in Via della Rocca, 3. La mostra sarà visitabile dal martedì al sabato con orario 10,30-12,30/15,30-19,30, dal 10 novembre al 29 dicembre 2012.

Galleria RoccaTre
Via della Rocca, 3  - 10123 Torino
tel. e fax 011836765

roccatre@libero.it
http://www.galleriaroccatre.com

CONFERENZA DI ALFONSO PANZETTA “UN MUSEO E UN ARCHIVIO PER LA SCULTURA ITALIANA DELL’OTTO E NOVECENTO” nell’ ambito di “Le stagioni dell’arte a ParCo”



ParCo - 27 ottobre, ore 17.00
Viale Dante, 33
Pordenone




La Galleria d’arte moderna e contemporanea “Armando Pizzinato” di Pordenone ospiterà, sabato 27 ottobre alle ore 17.00, Alfonso Panzetta, direttore de "Il Cassero per la Scultura Italiana dell'Ottocento e del Novecento - Centro di documentazione", Museo Civico di Montevarchi (AR), per una conferenza dal titolo "Un Museo e un Archivio per la Scultura Italiana dell'Otto e Novecento".

La conferenza s’inserisce all’interno di “Le stagioni dell’arte al Parco”, una serie di incontri e visite guidate, quali appendici e occasioni di approfondimento e ricerca sulle mostre espositive in corso.

In particolare Panzetta parlerà in merito alla mostra antologica dedicata all’artista Nane Zavagno, dal titolo Nane Zavagno - La natura e le forme. Disegno pittura scultura mosaico.

Il critico, considerato uno dei massimi esperti dell’opera di Nane Zavagno, oltre ad essere stato il curatore della splendida antologica a Villa Manin nel 2002, più recentemente si è occupato dell’altra grande esposizione nel 2011 in Valdarno, dove i monumentali lavori dell’artista trionfavano per la prima volta nel fascinoso paesaggio toscano.

Un altro appuntamento imperdibile quindi, testimonianza dello spessore artistico di Zavagno, che continua a far parlare di sé, dopo ottanta anni di onorata carriera.


Agenzia di Comunicazione:


Culturalia - Bologna, Vicolo Bolognetti 11
Tel. 051 6569105 fax 051 29 14955
info@culturaliart.com  www.culturaliart.com 

sabato 20 ottobre 2012

Pentamorfosi #2: Roberto Ferri


COMUNICATO STAMPA

 

"PENTAMORFOSI" #2: ROBERTO FERRI


CLAUDIO ASSANDRI, FRANCESCO BOTTAI, DAVIDE DALL'OSSO, ROBERTO FERRI, PIERA SCOGNAMIGLIO

 

A cura di Simone Schiavetta
Presentazione di Carlotta Monteverde
Organizzazione e comunicazione Takeawaygallery

 

Testi critici di: Maria Arcidiacono, Viana Conti, Maurizio Scaparro, Vittorio Sgarbi, Claudio Strinati

 

Pentamorfosi, cinque diverse maniere di declinare la forma: Claudio Assandri, Francesco Bottai, Davide Dall'Osso, Roberto Ferri, Piera Scognamiglio; una rassegna mirata, dedicata al linguaggio figurativo contemporaneo, che si propone di approfondire e mettere a confronto il lavoro di questi cinque artisti, scelti come emblematici di una sensibilità tutta nuova, la cui ricerca pone le proprie fondamenta nel recupero e rinnovato valore della rappresentazione, intesa sia come ricostruzione che come reinterpretazione. Le opere, una ciascuno, si alterneranno di due settimane in due settimane, dal 13 ottobre al 22 dicembre, nello spazio/vetrina della Galleria Opera Unica, in via della Reginella a Roma.

Dissimili e distanti per tecniche e materiali utilizzati, risultati espressivi e poetica, nei dipinti e nelle sculture degli autori in questione si possono rintracciare punti di tangenza e contatto, frutto di una progettualità comune, che riesce a mettere in relazione e creare connessioni tra approcci tanto lontani. La forte estetizzazione, la teatralità del gesto, la riscoperta di un'armonia ed un equilibrio compositivo, nonché una risolta dicotomia tra tradizione ed innovazione ed un uso della figura come fine e fondamento, avvicinano soluzioni in apparenza discordi, risposte parallele ad una necessità di revisione del linguaggio figurativo nel profondo.

Dal 27 ottobre all'8 novembre in mostra l'opera In Germine di Roberto Ferri, con testo critico di Vittorio Sgarbi.

 

"Ferri è un fenomeno, ammirevole come e più di un pittore antico. Ha, di colpo, superato i pittori figurativi più abili nella duplicazione della realtà. Il suo primo pensiero è stupire. Con formidabile disciplina rimedita la grande tradizione della pittura barocca, da Caravaggio a Ribera, da Bernardino Mei a Tiepolo. In realtà, Ferri è un virtuoso che riporta nella realtà i sogni. Talvolta essi sono incubi. Ma l'armonia delle forme domina i soggetti anche nelle loro torsioni più audaci, nelle mutilazioni, nei traumi. L'occhio di Ferri registra e riproduce l'ordine delle cose in un mondo dove tutto funziona, e c'è spazio anche per il male. Ed eccoci qui, davanti a quadri antichi sorprendentemente moderni; apparentemente accademici ma trasgressivi. Una sfida al resto del mondo. La figura umana per Ferri è inevitabile ma deve essere anche trionfante, eroica, in un continuo riferimento a modelli e composizioni già pensate e da lui portate a uno stupefacente rigore. Così egli determina un effetto borgesiano: chiede e ottiene stupore, e dipinge, oggi, quadri antichi: così noi davanti ai suoi quadri non sapremo dire in che epoca siamo. Un iperbarocco? E insieme un neoclassico e un caravaggesco. Ferri continua l'inganno, non sarà mai abbastanza contemporaneo e mai un pittore antico. Dipinge come un antico soggetti moderni ma, di fronte al corpo umano ignudo, non si può fermare, non può deformare (se non è deforme), ed è costretto a essere un altro. Nuovo come pittore antico; antico come pittore moderno".

Vittorio Sgarbi

 

Info:  

mostra di pittura e scultura


PENTAMORFOSI: Claudio Assandri, Francesco Bottai, Davide Dall'Osso, Roberto Ferri, Piera Scognamiglio


CLAUDIO ASSANDRI, testo critico di Claudio Strinati: 13 - 22 Ottobre
ROBERTO FERRI, testo critico di Vittorio Sgarbi: 27 Ottobre - 8 Novembre

PIERA SCOGNAMIGLIO, testo critico di Maria Arcidiacono: 10 - 22 Novembre
FRANCESCO BOTTAI, testo critico di Maurizio Scaparro: 24 Novembre - 9 Dicembre
DAVIDE DALL' OSSO, testo critico di Viana Conti: 11 - 22 Dicembre

 

INAUGURAZIONE: sabato 27 ottobre ore 18.30

27 ottobre - 8 novembre 2012

 

Galleria Opera Unica

Via della Reginella 26, Roma - 06.68809645

L'opera è visibile 24 ore su 24

 

Contatti: takeawaygallery@gmail.com



venerdì 19 ottobre 2012

ANNA CARUSO “ANNUNCIAZIONE”. Per “IN ART WE TRUST”. Dal 26 ottobre al 3 novembre. Milano


In occasione della sua partecipazione alla collettiva , "IN ART WE TRUST" a cura di Pietro Di Lecce, che si terrà dal 26 ottobre al 3 novembre presso Spazio Seicentro a Milano, Anna Caruso espone l'opera inedita "Annunciazione". Un'opera che vede l'artista milanese lavorare sulla sovrapposizione tra sacro e profano, tra icona e linguaggio, partendo dallo studio della simbologia religiosa cristiana dell'Annunciazione, intesa come evento divino di nascita e vita. Come racconta Anna: "Nell'opera, ciò che viene annunciato alla donna non è una inaspettata gravidanza ma, piuttosto, la possibilità di trasfigurare liberamente in qualcosa di primordiale, assecondando la natura contraddittoria che è propria dell'Essere Umano. La protagonista, tuttavia, accoglie la rinnovata libertà con lo stesso candore e la stessa purezza che avrebbe mostrato nell'iconografia cristiana, ponendo, quindi, l'accento sulla decontestualizzazione di un linguaggio che può essere applicato a diversi aspetti della vita contemporanea. I colori sono racchiusi in una stretta gamma cromatica al fine di desaturare la composizione per focalizzare l'attenzione sul volto umano e animale".

 

Anna Caruso è un'artista figurativa che mescola tecniche e immagini di non immediata decodificazione, dissolvendole e sovrapponendole in una chiave di lettura su molteplici livelli comunicativi. Per lei l'Arte è soprattutto comunicazione, dialogo interiore ed esteriore, con l'umanità, con chi osserva, con l'arte stessa. Durante i viaggi che annualmente compie in giro per il mondo disegna e fotografa ogni traccia umana, per piegarla e manipolarla con pennelli e spatole nei suoi lavori. La sua ricerca verte principalmente sull'analisi dell'uomo, inteso come Umanità e tessuto intellettivo, ponendo domande che non mostrano risposte. La tecnica che predilige è una mistura fluida di acrilico e gesso su tele di grande formato.

 

Fino al 28 ottobre (dal lunedì al sabato, 9-20, ingresso gratuito) Anna Caruso è in mostra a Lecce, presso E-lite Studiogallery (galleria di riferimento dell'artista nel territorio salentino) con la personale "C'ero, una volta", il ciclo pittorico nato dall'esperienza dell'artista nel cosplay, che ha per protagonisti i personaggi delle fiabe di Carroll, Perrault e dei Fratelli Grimm, strappati al loro mondo da favola e catapultati dall'artista nel caos delle metropoli contemporanee. 

 

 

"IN ART WE TRUST"

a cura di Pietro Di Lecce

 

Spazio Seicentro | Via Savona 99  | Milano
dal 26 ottobre al 3 novembre | Vernissage: venerdì 26 ottobre 2012 dalle ore 18:30

 

Orario e giorni per visitare la mostra: dal lunedi' al venerdi' dalle 10.30 alle ore 18.30
Ingresso Libero | Catalogo in mostra

"In Art We Trust" è il progetto da me ideato per promuovere giovani artisti di sicuro talento e destinati a offrire un valido contributo all'arte contemporanea italiana. Alcuni, data la loro giovane età o la poca esperienza, stanno muovendo i primi passi in questo ambiente partecipando a concorsi o semplicemente promuovendo attraverso il web i loro lavori; ciononostante ho intravisto in loro un potenziale futuro professionale in campo artistico. Anche per quegli artisti che stanno sperimentando e proponendo la loro
prima serie di lavori senza aver ancora dunque uno stile definitivo, emergono tutte quelle qualità che, se coltivate, potranno condurre a brillanti risultati. Altri artisti invece, hanno già le basi professionali per potersi inserire nel mercato.

 

Questo progetto quindi tenta di mostrare le innumerevoli realtà talentuose presenti nel nostro paese che, sia a causa di una cultura classicista sia per la mancanza di spazi e fondi, vengono poco valorizzate. Un'ulteriore caratteristica di questo progetto è la sua ripetibilità sia negli spazi pubblici che nelle gallerie private, così da consentire al maggior numero di artisti di presentare le proprie opere agli addetti ai lavori (galleristi, critici e giornalisti) e ai collezionisti. Pertanto verrà favorito un certo tipo di collezionismo giovane, una sorta di sinergia comune in un progetto, in cui le varie identità che operano in questo settore potranno confrontarsi tra loro.

La collettiva non ha volontariamente un filo conduttore esplicito, ciò che ha permesso di realizzare questo progetto è la capacità relazionale dell'arte, intesa come la possibilità degli artisti di confrontarsi e crescere assieme, senza tutti quei vincoli restrittivi che una mostra generalmente presenta nella sua organizzazione. Questo progetto sarà dunque aperto a ogni collaborazione che abbia come fine la creazione di un incessante dialogo tra gli artisti e gli addetti ai lavori, in modo da rendere la mostra dinamica e in continua evoluzione.


Ogni artista presenterà la propria opera contestualizzandola all'interno del gruppo creativo, illustrando sia le motivazioni che lo spingono a "fare" arte sia cosa si aspetta dai meccanismi del mercato, analizzando le difficoltà che si frappongono tra il processo creativo e il sistema dell'arte.


ARTISTI IN MOSTRA :

Alessandro Torri, Andrea De Angelis("Negro"), Anna Caruso, Antonio Marciano, Cecilia Granata, Costantino Giro, Dana Danica Ondrejovic, Daniele Duo', Diego Tosi, El Euro, Erica Battello, Ester Grossi, Eva Reguzzoni, Fabrizio Cicero, Federico Lanaro, Francesco Liggieri, Fulvio Martini, Giordano Poloni, Giorgia Benazzo, Giuglia Gi Vu', La Fille Bertha, Luca Di Maggio, Manù Brunello, Marco Arduini, Massimiliano Errera, Matteo Beltrami, Mr. Mess, Nicola Alessandrini, Nicola Caredda, Paolo Labbra, Pesca, Piero 1/2Botta, Pietro Di Lecce, Silvio Riviezzo, Simone Fazio, Thomas Raimondi. E molti altri.

 

Info e contatti:

Spazio Seicentro | Via Savona 99  | Milano | Tel. 02 88446330
Mail: ACZ.Seicentro@comune.milano.it








FLPress

Ufficio stampa e Management Arte e Cultura

email: flpressartnews@gmail.com artnews@flpress.eu
ph: +39 340_9245760

Setup, la nuova fiera d'arte contemporanea. Bologna, 25 - 27 gennaio 2013



Dal sito www.culturaliart.com sarà possibile scaricare la cartella stampa e le immagini in alta risoluzione.

Comunicato stampa

Da oggi sarà on-line ufficialmente il sito di Setup, la new entry nel panorama delle fiere internazionali d’arte contemporanea. Si sveleranno finalmente tutti i dettagli che finora sono rimasti top secret. A partire dalla location, l’Autostazione di Bologna in Piazza XX Settembre 6, angolo Via dell’Indipendenza, spazio unico per centralità, dimensioni e traffico di utenze. Area cruciale di collegamento e scambio tra l’Italia e il resto d’Europa, l’Autostazione è il luogo ideale per la nascita di Setup, che vedrà la prima edizione a Bologna dal 25 al 27 gennaio 2013. E proprio la scelta della sede, mai utilizzata per eventi analoghi, è indice di una volontà strategica di offrire un nuovo spazio di riferimento per l’arte e la cultura a livello internazionale.

All’indirizzo www.setupcontemporaryart.com saranno consultabili tutte le informazioni per il pubblico e sarà inoltre possibile scaricare l’application form per partecipare.

Ideata, organizzata e promossa da Simona Gavioli, Marco Aion Mangani e Alice Zannoni, Setup inserisce il capoluogo emiliano nel panorama internazionale di iniziative simili quali The Others (Torino), Just Mad (Madrid), Liste e Volta (Basilea), Zoo (Londra), Slick (Bruxelles), Pulse (New York) e molte altre.

La particolarità di Setup sta nel suo format innovativo. Ogni espositore (Gallerie, Associazioni culturali, Fondazioni, Premi d’arte, Accademie di Belle Arti) dovrà proporre il lavoro di un giovane artista emergente, under 35, sul quale ha già rivolto l’attenzione, ma con cui non ha mai precedentemente collaborato, presentandolo insieme agli artisti in organico con il supporto critico di un giovane curatore. Setup propone di mettere in relazione le tre figure chiave del mondo dell’arte (artista, curatore-critico, gallerista) facendole collaborare anche in ambito fieristico, dove normalmente la sinergia è esclusa o non contemplata.

Il comitato scientifico, composto da Martina Cavallarin, Valerio Dehò, Viviana Siviero, Giulietta Speranza, vaglierà le proposte degli espositori.

Setup conferisce due premi. Un premio al miglior artista under 35 e un premio al miglior curatore under 35. Valorizza la galleria che ha proposto il duo omaggiando l’espositore con uno stand per la seconda edizione di Setup.

L’apertura sarà serale, dalle ore 18.00 alle 01.00 e il biglietto d’ingresso costerà 3 Euro.

Vernissage il 24 gennaio su invito, con apertura al pubblico a dal 25 al 27 gennaio 2013.


Informazioni:

Simona Gavioli
+39 339 3290120
Marco Aion Mangani
+39 392 6031331
Alice Zannoni
+39 329 8142669


Agenzia di Comunicazione:

Culturalia di Norma Waltmann
Bologna - Vicolo Bolognetti 11
tel : +39-051-6569105
mob: +39-392-2527126
email: info@culturaliart.com - web: www.culturaliart.com

giovedì 18 ottobre 2012

PINO DEODATO IN MOSTRA ALLA GALLERIA ROCCATRE DI TORINO


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GENT.MI, LA PRESENTE ANNULLA LA PRECEDENTE, SE POSSIBILE, DATO CHE L'INVIO PRECEDENTE ERA STATO FATTO SENZA TENERE PRESENTE LE INDICAZIONI RIPORTATE SUL VS SITO. GRAZIE.

La galleria d'arte Roccatre di Torino presenta sabato 10 novembre 2012 la mostra di Pino Deodato, artista milanese che ha esposto in prestigiosi spazi espositivi all'estero e in Italia.
La mostra prende il titolo, Lo scultore innamorato della Scultura, da una installazione collocata in uno spazio intimo e raccolto della galleria, composta da innumerevoli piccole sculture in terracotta che raccontano l'amore dell'artista per la materia. Una materia che assume una funzione primordiale, quasi terapeutica, per lo scultore che diventa una sola cosa con la scultura. E' un amore fisico e metafisico, un affetto che si trasforma in opera d'arte.
Vengono presentate sculture in bronzo, in terracotta, quadri ad olio e disegni che narrano le problematiche, i piaceri, i sogni e i disagi  dell' uomo contemporaneo con una particolare ricerca per il dettaglio che, elemento narrativo peculiare dell'opera di Deodato, si condensa in una riflessione di carattere universale.
Metafore e allegorie sono linguaggi espressivi costantemente utilizzati dall'artista, acuto osservatore della società contemporanea, al fine di dare un senso ai fenomeni della sua e della nostra quotidianità.
Altra opera presente in mostra è San Tommaso che se non vede non crede, scultura in terracotta, personaggio intento a curiosare in un piccolo anfratto, come il san Tommaso caravaggesco curiosa nella ferita del Cristo.
Mentre in un'eterea installazione, Pensierini, piccole e grandi sfere colorate costellano le pareti della galleria, piccoli lavori quali Ho perso la testa, Quello che vede lontano, Chiodo Fisso, Il Padrone del Mondo vengono collocati su  mensole come  sospesi nello spazio.
L'artista espone infine alcune teche nella cui intimità, con la pittura e con la scultura, vengono racchiuse piccole idee.
Pino Deodato racconta in modo semplice ed essenziale contenuti profondi immedesimandosi nei suoi poetici personaggi e attingendo a ricordi e memorie personali.

Inaugurazione il 10 novembre 2012 alle ore 18,30 in Via della Rocca, 3. La mostra sarà visitabile dal martedì al sabato con orario 10,30-12,30/15,30-19,30, dal 10 novembre al 29 dicembre 2012.

FROM SUPERHEROES TO SUPERSIZED in mostra a Roma da sabato 20 ottobre



Dal 20 ottobre al 2 novembre 2012
FAT LAB
presenta
“From SuperHeroes to SuperSized – Dai SuperEroi ai SuperCiccioni”
Opere: Giancarlo Caracuzzo e Mauro Caracuzzo
Illustrazioni: Flavia Caracuzzo
Racconto illustrato: Giancarlo Caracuzzo e Katia Ravaioli

GALLERIA INTERNO ROSSO
Roma - Via dei Banchi Vecchi, 32
    
Ma chi l’ha detto che i ciccioni sono tutti infelici e sgradevoli? E’ quanto cercherà di confutare la mostra/evento “From SuperHeroes to SuperSized - Dai SuperEroi ai SuperCiccioni”, dal 20 Ottobre al 2 Novembre 2012 presso la Galleria Interno Rosso, in via dei Banchi Vecchi a Roma. Due padrini d’eccezione per la serata inaugurale: Marco Presta e Paolo Restuccia, rispettivamente il conduttore e il regista della trasmissione cult “Il ruggito del Coniglio” in onda tutta le mattine su Rai Radio2, oltre allo scrittore Carlo D’Amicis,  che ha  “prestato” il suo romanzo al pennello di Giancarlo Caracuzzo.
La mostra raccoglierà diciotto opere di Giancarlo Caracuzzo - www.giancarlocaracuzzo.com -,illustratore di fama mondiale, che ha delineato personaggi del calibro di Martin Mystere,  Nick Raider, Iron Man e Spiderman, e che negli ultimi anni ha collaborato al successo di serie e miniserie di genere horror, fantasy e underground, lavorando per la Marvel America e per alcuni dei suoi più noti sceneggiatori.
Caracuzzo espone qui le sue ultime opere, giocate sul paradosso grasso/leggero, creando connubi originali e scandalosi in quest’epoca di fondamentalismo contro i mezzi chili di troppo.
Saranno presenti anche illustrazioni e opere di Mauro Caracuzzo - www.maurocarac.com -, artista e designer a tutto tondo, la cui creatività si esprime attraverso forme e materiali diversi, e di Flavia Caracuzzo,  giovanissima ma già in possesso di una sua spiccata personalità.
Il 27 Ottobre verrà presentato il racconto “Ernesto e Mirella”, scritto da Katia Ravaioli e illustrato da Giancarlo Caracuzzo, da cui prende nome un blog: http://ernestoemirella.blogspot.com , già seguitissimo sui social network. E’ la storia di due disadattati che si incontrano ballando il tango, e che mentre imparano a ballare si innamorano uno dell’altro,  e alla fine anche di loro stessi.  Molto interessante anche l’esperimento di Mauro Caracuzzo, che presenterà il suo e-book, , dal titolo: “Storia d’amore in bianco e nero e storia d’amore a colori”, incentrata su un amore lungo una vita.
Nata come provocazione del Fat Lab (Fabrica Art Time), “Dai Supereroi ai Superciccioni” dissacra non solo l’immagine scattante e muscolosa dell’eroe, ma soprattutto la religione del fashion. Liberi dal giudizio, dalla schiavitù dell’immagine e da qualsiasi stereotipo, i personaggi dei Caracuzzo raccontano un mondo di diversi finalmente non infelici, non dileggiati e non arrabbiati, anzi, addirittura irresistibili, che siano una ballerina, un gufo, una modella, o, perché no, un supereroe”.
Contributi video di backstage -  http://www.youtube.com/watch?v=EunQzScNLGo - racconteranno gli step antecedenti alla realizzazione della mostra, presentandoci il network di artisti che fa capo al Fat Lab, mentre il 20 Ottobre il gruppo the 23ers presenterà alcuni brani Calypso e i l 27 lo scrittore Michele Fianco presenterà la serata insieme a un duo jazz. Per gli amanti di accessori esclusivi i-Paint produrrà delle Cover per iPhone a tiratura limitata, recanti immagini delle opere esposte.

Ufficio Stampa Carla Fabi e Barbara Ghinfanti 06 83608336 – 83608335
info@fabighinfanti.it

martedì 16 ottobre 2012

inCollectionthree- Humanity




 
COMUNICATO STAMPA
 
inCollectionthree
Humanity
 
 
Dopo la mostra inCollectionone_La Collezione di un Sardo, con opere di Peter Belyi, Blue Noses, Oleg Kulik, Darren Almond, Robert Gligorov, Matteo Basilè, Li Wei e Zhang Huan e la mostra inCollectiontwo_Periferie dell'Impero con le opere degli artisti Ale De La Puente, Maria Magdalena Campos-Pons, Carlos Garaicoa, Francis Naranjo, Paolo Bianchi e Danilo Sini, l'attitudine multietnica, polimorfa e attenta al sociale del collezionista Antonio Manca, sardo e cosmopolita, trova conferma anche nella selezione presente nella mostra inCollectionthree_Humanity, terzo e ultimo tassello della trilogia inCollection.
           
 
La mostra Humanity, prodotta dal Comune di Oristano e curata dal critico Ivo Serafino Fenu, prende in prestito il titolo della celebre e apocalittica canzone degli Skorpions del 2007, incentrata su un'umanità vittima e carnefice di se stessa, afflitta da una profonda perdita di valori, colpevole dell'inarrestabile degrado del pianeta e destinata, per sua stessa mano, all'estinzione, tanto che il testo chiude con un verso cupo e sconsolato, senza speranza: Humanity goodbye. Tuttavia il sostantivo "Umanità" e, allo stesso modo, il vocabolo inglese Humanity, trascendono il loro valore collettivo e abbracciano una pluralità di significati che, se da un lato identificano i caratteri essenziali e distintivi del genere umano, dall'altro evocano l'essere "contingente", la fragilità e la precarietà del singolo, le responsabilità individuali per un disastro giocoforza globale.
            Di quest'immensa fragilità l'arte contemporanea ha dato conto in modo impietoso, talvolta in forme cinicamente crudeli, individuando nel corpo, nella sua ostensione e nella sua ostentazione, il luogo privilegiato, il Sancta Sanctorum del conflitto. Tutto questo perché, per dirla con le parole di Francesca Alfano Miglietti, «il corpo è, per il potere, la sede privilegiata su cui far transitare i bisogni e i desideri, processi fisiologici e metabolismi, attitudini da controllare e reprimere»: corpo come sede del controllo sociale e della repressione, corpo come "carnaio di segni" (M. Foucault) e, per l'arte contemporanea, segno per antonomasia.
            Questo corpo di segni, questi segni del corpo e sul corpo sono, pertanto, i protagonisti della mostra Humanity, attraverso opere di Franko B, Sandy Skoglund, Luigi y Luca, Entang Wiharso, Orlan, Wang Qingsong, Erwin Olaf, Robert Gligorov, Susan Paulsen, Nobuyoshi Araki, Matteo Basilé, Fx Harsono, Greta Frau, Nan Goldin, Daniele Buetti, Yasumasa Morimura, Chiara Dynys, Pietro Sedda, Marc Vincent Kalinka e Gregory Crewdson, a ribadire, tutte, con linguaggi e accenti diversi: Humanity goodbye.
 
 
La mostra inaugurerà venerdì 19 ottobre alle ore 18.00
presso la Pinacoteca Comunale "Carlo Contini" a ORISTANO in Via Sant'Antonio,
rimarrà aperta fino sabato primo dicembre, dal lunedì al sabato
dalle ore 10.30-13.00 e dalle ore 17.00-19.30.
Ingresso libero.
 




VASCO BENDINI/MATTEO MONTANI COSÌ LONTANI, COSÌ VICINI


30 novembre 2012 - 20 gennaio 2013
Palazzo de’ Mayo - S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee
Corso Marrucino, 121 | Chieti

Dal sito www.culturaliart.com sarà possibile scaricare la cartella stampa e le immagini in alta risoluzione.

Comunicato stampa

Un dialogo fra generazioni sotto il segno dell’arte contemporanea chiude l’operoso 2012 della Fondazione CariChieti, presieduta dal Presidente, Prof. Francesco Sanvitale. A partire dal 30 novembre e fino al 20 gennaio 2013 il S.E.T., lo Spazio Esposizioni Temporanee di Palazzo de’ Mayo a Chieti, ospiterà la mostra intitolata “Vasco Bendini/Matteo Montani. Così lontani, così vicini”, con il dialogo fra due artisti anagraficamente lontani ma vicini per una comune visione originaria, cosmogonica, sorgiva. La mostra, ideata e curata da Gabriele Simongini, presenterà complessivamente più di trenta opere dei due artisti, separati da cinque decenni: proprio nel 2012 Vasco Bendini (classe 1922), riconosciuto dalla critica come uno dei padri dell’informale italiano, ha festeggiato novant’anni, mentre Matteo Montani (classe 1972), artista di spicco fra gli emergenti italiani, ne ha compiuti quaranta.
L’esposizione ospiterà un’opera storica di Bendini del 1951, due suoi strepitosi oli su alluminio del 1980 ed una serrata scelta di opere degli anni duemila. Montani presenterà tutte opere degli ultimi sei-sette anni (fra cui la spettacolare “Soglia”, dalla base di sei metri) oltre ad un’inedita “red room”. E sarà interessante mettere a confronto i dipinti realizzati negli stessi anni da due artisti così lontani anagraficamente ma spesso, pur nelle reciproche differenze, sintonizzati su lunghezze d’onda simili. Come scrive Gabriele Simongini, le opere di Bendini e Montani sono animate da “un soffio vitale che forse è anche pneuma, respiro, aria. E che ci appare come una sorta di principio originario inveratosi in immagini sorgive. Le loro opere, nel complesso, sono forse sismografi, elettrocardiogrammi dell’universo, della natura naturans che racchiude ed innerva anche la loro interiorità. Bendini e Montani, in qualche modo, sono forze della natura ma simili ad un tramonto, all’alba, ad una natura generatrice più che a quella matrigna e distruttiva”.
Sono vicini, Bendini e Montani, anche sotto il segno di un nome storico per l’arte italiana del ‘900, quello dei Sargentini e della galleria L’Attico: se Bendini è stato legato da un lungo sodalizio a Bruno Sargentini, Montani deve molto agli impulsi e agli stimoli ricevuti da Fabio Sargentini, a partire dalla sua personale tenutasi a L’Attico nel 2007. E andando a ritroso nel tempo, esattamente cinque decenni prima, il 25 novembre 1957, Vasco Bendini partecipava alla collettiva che inaugurava a Piazza di Spagna proprio L’Attico di Bruno e del giovanissimo Fabio Sargentini. Insomma, ancora cinquant’anni di vicinanza-lontananza (1957-2007).
Un malinteso senso della novità ad ogni costo domina tuttora molte delle ricerche sostenute dal sistema dell’arte internazionale, fino al punto di disprezzare e seppellire nell’oblio un patrimonio plurisecolare di esperienze che si è trasmesso di generazione in generazione. Proprio per questo è fondamentale sostenere e rafforzare un dialogo fra generazioni anche lontane che spesso si realizza nel modo più convincente attraverso l’arte, come questa mostra intende ribadire.
Il catalogo, edito da Allemandi e curato da Gabriele Simongini, può vantare la presenza di contributi degli stessi artisti, del curatore e del grande gallerista Fabio Sargentini, oltre alle riproduzione delle opere esposte, alle immagini dell’allestimento e alle biografie di Bendini e Montani.


Vasco Bendini
Nato nel 1922, il bolognese Vasco Bendini, dopo aver studiato con Giorgio Morandi e Virgilio Guidi, si impone sulla scena artistica degli anni cinquanta come uno dei maggiori e più originali interpreti del clima Informale. Di grande importanza è stato l’incontro, ancora negli anni cinquanta, con il critico Francesco Arcangeli, col quale intrattiene un lungo sodalizio che attraversa la carriera di entrambi. Innumerevoli le sue mostre personali e le partecipazioni alle maggiori esposizioni nazionali ed internazionali.

Matteo Montani
Classe 1972, diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia la sua carriera artistica alla fine degli anni Novanta. L’incontro con Fabio Sargentini nel 2005, sancito dalla personale tenuta a L’Attico nel 2007, è un momento fondamentale per il percorso artistico di Montani. Di grande rilievo, nel 2011, la personale “Seelenlandschaft: due regimi dello sguardo” al Museum Am Dom di Wuerzbug, in Germania.

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