Sono un’artista con ambizioni professioniali e, oltre ai miei ritratti ed altri quadri che circolano in rete da anni, da poco pubblico anche i nudi che attualmente fanno una parte in crescita della mia produzione artistica. Si tratta di nudi semplici, maschili e femminili, senza volgarità, basati sugli studi anatomici che sto proseguendo con molta determinazione.
Non avrei mai immaginato che a qualcuno potessero dare fastidio, tanto da segnalarne (con esito negativo) ben cinque agli amministratori di Facebook. Anche altre opere, dipinti e foto, hanno suscitato sdegno da parte di questo novello Braghettone. Pur non avendo ancora visto le opere discriminate degli altri artisti, conoscendoli personalmente, sono sicura che le stesse non siano pornografiche.
Questa persona ha agito probabilmente per invidia nei confronti di noi artisti che apprezziamo e valorizziamo il corpo umano attraverso le nostre opere. Posso solo compatirla, in quanto, avendo questa visione distorta nei confronti di qualsiasi nudo artistico, si perde una bella e meravigliosa parte della produzione artistica dell'umanità: dalla preistoria, l'antica Grecia, il Rinascimento fino ai nostri giorni. Le statue greche, il Davide di Michelangelo, gli affreschi della Cappella Sistina, i nudi anatomici di Leonardo da Vinci, l'arte barocca coi putti e santi nudi o seminudi, la Maya desnuda di Goya, La Venere di Velasquez, Colazione sull'erba di Manet, i quadri di Botticelli, Bronzino, Cranach, Tiepolo, Caravaggio, Tiziano, Rubens, Dürer, Bouguereau, Lempicka, Gustav Klimt, Dalì, Anders Zorn, Sorolla, Lucien Freud e molti altri. Non parliamo poi del L'origine del mondo di Courbet che ha strappato per sempre il velo dell'ipocrisia dall'organo sessuale femminile. I nudi artistici sono elogio della bellezza esteriore ed interiore e della nobiltà della persona umana e non la mortificano come invece fa la reale pornografia. Se la semplice vista del corpo umano gli (o le) dà tanto fastidio, allora potrebbe trattarsi di una persona con disturbi mentali, suscitati magari da sensi di colpa.
Questo episodio mi ha ricordato il caso dei capezzoli coperti (il quadro di Tiepolo a palazzo Chigi) per salvaguardare l’immagine dell’allora presidente Berlusconi, che, giustamente, ha fatto infuriare Vittorio Sgarbi. L’ipocrisia e l’ignoranza vanno di pari passo. Se si vede pornografia nel nudo artistico il difetto è nell’occhio dello spettatore e non nel quadro.
Inutile dire che continuerò sulla strada, realizzerò ed esporrò altri nudi per chi sappia apprezzare questo genere. A tale proposito, il prossimo appuntamento è presso la Biblioteca di Cassino, dove, dal 26 al 29 marzo, nell’ambito della rassegna e mostra collettiva “Le donne e l’arte”, organizzata dall’associazione “Se non ora quando”, saranno esposti tre dei quadri incriminati.
"L’eclisse di sole è un fenomeno temporaneo. L’eclissi della mente, un fenomeno che non finisce mai"
(Mieczysław Kozłowski)