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sabato 9 novembre 2019
L'artista parmigiana Giovanna Tomasi commemorata nella Capitale a sette anni dalla scomparsa
venerdì 28 settembre 2018
Marcos Tamargo nella collettiva “Escapes” 2 ottobre – 2 dicembre Espinasse 31
2 ottobre – 2 dicembre Espinasse 31
"L'arte deve essere trasgressiva e comunicativa, non lasciare la gente indifferente, un artista deve essere narratore del suo tempo".
L'artista spagnolo Marcos Tamargo dipinge le sue tele come un viaggiatore scrive il suo diario di bordo, ogni opera rappresenta uno dei suoi viaggi e ogni colore rievoca il ricordo di una città vissuta: "Io e i miei quadri andiamo di pari passo, ho modellato il paesaggio con il mio modo personale di vedere, non c'è nessuna differenza tra me e loro". Definito un artista plastico per la varietà dei materiali e delle tecniche utilizzate, Marcos espone per la prima volta in Italia, grazie al progetto della residenza d'artista milanese "Espinasse 31". Dal due ottobre al due dicembre, durante la retrospettiva "Escapes", il rapporto tra l'uomo e la materia, nelle sue infinite trasformazioni, sarà protagonista delle sue tele. "Nelle mie opere cerco di usare materiali che trovo durante i miei viaggi per cercare di rievocare le emozioni e le esperienze vissute e per rafforzare il legame con il territorio.
"Il quadro Today, esposto in mostra, è stato realizzato durante uno dei miei viaggi in Kenya, quando una galleria di arte africana mi propose il progetto di residenza d'artista lì. Sono originario delle Asturie e ho vissuto bene per cinque anni a New York, a Londra, a Miami, in ambienti industriali, più oscuri e non è che li rinneghi ma c'è una svolta dopo la mia vita in Kenya. Era la prima volta che vivevo in un luogo non industriale, e questo mi ha fatto percepire altri aspetti. Ebbi subito l'ispirazione ammirando la luce e i paesaggi, ogni immagine in Kenya potrebbe essere un quadro. E' stato qui che ho capito di non poter più abbandonare l'Africa e i suoi colori e ho deciso di dipingere questa tela, con una tavolozza di colori terrosi, caldi". Nella serie realizzata durante il suo viaggio in Kenya, la tavolozza di Marcos si alleggerisce e i colori aumentano: ocra, toni terrosi, marroni, rossi, la luce invade tutto e segna un'intensa flessione nelle sue successive serie "Anabasis", ispirate al racconto omonimo dello scrittore greco Senofonte.
Qui la pittura diventa più materiale, più vicina, grazie anche alla ricerca degli elementi selezionati dalla materia organica quali terra, fiori, legno, radici, felci, oggetti semplici e umili che oltre a caratterizzare il luogo stesso, ci raccontano di lavoro, collegamenti ed emozioni tangibili. Dal Kenya, dove viene introdotto l'uomo nel suo paesaggio, ad Anabasis, dove si comincia ad avere un tono più simbolico, secondo una ricerca personale e anonima, l'artista vuole trasmettere un messaggio universale, dove la luce intensa e commovente annuncia un esito felice nell'avventura del viaggio interiore, alla ricerca della conoscenza.
L'ispirazione per Marcos parte sempre da un viaggio e prende forma e colore a contatto con una nuova cultura e con nuove conoscenza, in questo modo l'artista diviene narratore del suo tempo e l'arte non esprime altro che il suo modo di vivere.
Esposto in varie istituzioni culturali europee ed importanti collezioni come il Patrimonio Nazionale e la Società Ispanica di New York, Marcos Tamargo è conosciuto anche per essere diventato in Spagna l'ambasciatore di "Winsor & Newton", il primo brand a ricevere la Royal Warrant dalla Regina d'Inghilterra.
Le altre tele esposte in mostra come "Travel"e "Her smile" evidenziano la trasformazione della materia in forma di texture e mettono in risalto le venature del colore che indagano la natura e la sua essenza. In questo modo anche lo spettatore si sente più vicino all'opera e riesce a percepire le stesse sensazioni di Marcos: "per me il compito del pittore è quello di comunicare, la pittura è un apprendimento senza fine. Ricercando e studiando, dipingendo e vivendo, tutto ciò costituisce un unico orizzonte nel mio lavoro, dove cerco di trasmettere le mie esperienze, la mia vita, più viaggio più osservo e più penso di avere il dovere di trasmettere".
Poter poi condividere del tempo all'interno di una residenza con altri artisti permette un continuo scambio di idee e di comunicazione e Marcos Tamargo ha voluto cogliere subito quest'opportunità in Italia che lo vede esporre per la prima volta: "Sono molto entusiasta di aver conosciuto Antonio Castiglioni, proprietario di Espinasse 31 e di avere avuto da lui questa possibilità. Per un artista come me, abituato a viaggiare tra la Spagna, la Svizzera, l'Africa, la Germania, l'America, non è sempre facile organizzarsi e coordinare ogni cosa. Il team di Espinasse 31 è stato per me come una famiglia, spero ci siano altre occasioni da poter condividere insieme".
venerdì 8 dicembre 2017
Mostre: Opening Ignazio Mortellaro - Siamo due abissi - un pozzo che fissa il cielo
IT__La galleria Francesco Pantaleone arte Contemporanea è lieta di presentare, "Siamo due abissi – un pozzo che fissa il cielo", una mostra personale dell'artista Ignazio Mortellaro, a cura di Agata Polizzi.
Ignazio Mortellaro (Palermo, 1978), è artista, architetto e ingegnere, la sua formazione lo porta ad indagare con approccio sperimentale i vari ambiti del sapere. Il suo è un lavoro aperto, che guarda alla possibilità come metodo. Il progetto espositivo "Siamo due abissi – un pozzo che fissa il cielo", restituisce in questo senso più livelli ipertestuali, propone sguardi che penetrano l'arte e la scienza, danno corpo ad una visione dinamica per descrivere paesaggi e contesti come fossero esperienze "in transito".
Due le serie di opere in mostra e un'installazione. La serie Land, sculture di sottrazione, racconta paesaggi fisici e concettuali, dove l'artificio ridefinisce spazi e pensieri, dove idea e materia sono pervase l'una dell'altra. Mindscapes sono collages di foto d'archivio, progetti relativi ad infrastrutture e cantieri, documenti sottratti al reale e rimontati seguendo uno schema di ribaltamento e cucitura, che produce immagini inedite e surreali. Infine l'installazione Infinity of Infinities, traspone in materia la visione dell'artista rispetto alle differenti combinazioni possibili negli infiniti universi che ci circondano.
In occasione della personale sarà presentata la pubblicazione "Ignazio Mortellaro works and essays 2011-2017" a cura di Valentina Bruschi e Agata Polizzi.
EN__Francesco Pantaleone Arte Contemporanea is pleased to announce "We are two abysses - a well staring at the sky" solo-show's Ignazio Mortellaro, curated by Agata Polizzi.
Ignazio Mortellaro (Palermo, 1978) is an artist, architect, and engineer. His background brings him to investigate, with an experimental approach, the various settings of knowledge. His work is open and looks at possibility as method. The exhibition, "We are Two Abysses - a well staring at the Sky", restores more hyper textual levels and proposes views that penetrate art and science. The works give body to a dynamic vision describing landscapes and contexts as though they were experiences "in transit."
There are two series of works on display accompanied by an installation. The Land series, subtraction sculptures, displays places where physical places meet conceptual ones, where the artificial redefines space and thoughts where idea and material are pervaded. Mindscapes, collage made from archival images, structural and construction projects, documents taken from reality, all rearranged following a tilting and stitching pattern, produces surreal and innovative images. In the end, the installation Infinity of Infinities transposes the vision of the artist into material according to different combinations of the infinite number of universes that surround us.
On the occasion of his solo-show, a catalogue of the artist's work will be presented to the public, "Ignazio Mortellaro works and essays 2011-2017" curated by Valentina Bruschi and Agata Polizzi.
Informazioni:
artista: Ignazio Mortellaro
titolo: Siamo due abissi - un pozzo che fissa il cielo
a cura di: Agata Polizzi
luogo: Francesco Pantaleone arte Contemporanea, via Vittorio Emanuele 303, Palermo
inaugurazione: sabato 16 Dicembre 2017 dalle ore 18:30
durata: dal 19 Dicembre 2017 al 17 Febbraio 2018
orari: dal martedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00
info: +39 091 332482
sponsor: Planeta, Monte Alburchia
catalogo: Ignazio Mortellaro works and essays 2011-2017
a cura di: Valentina Bruschi e Agata Polizzi
prefazione di: Valentina Bruschi e Agata Polizzi
testi di: Laura Barreca, Valentina Bruschi, Daniela Cotimbo, Luca Mortellaro, Francesco Pantaleone, Agata Polizzi, Andrea Ruggieri, Simona Squadrito
progetto grafico: Ignazio Mortellaro
produzione:Ignazio Mortellaro
Italian/English edition
Formato 15x21 cm, brossura con elastico a fettuccia nero, pp. 208, ill. 159, col e bn
ISBN 979-12-200-2648-2
artist: Ignazio Mortellaro
title: Siamo due abissi - un pozzo che fissa il cielo (We are two abysses – a well staring at the sky)
curated by: Agata Polizzi
place: Francesco Pantaleone arte Contemporanea, via Vittorio Emanuele 303, Palermo
opening: sat 16th dec 2017 6:30 pm
on view: from 19th dec 2017 to 17th feb 2018
orari: from tuesday to saturday 10 a.m - 1p.m / 3 p.m - 7 p.m
info: +39 091 332482
sponsors: Planeta, Monte Alburchia
catalogue: Ignazio Mortellaro works and essays 2011-2017
edited by: Valentina Bruschi and Agata Polizzi
preface by: Valentina Bruschi and Agata Polizzi
text by: Laura Barreca, Valentina Bruschi, Daniela Cotimbo, Luca Mortellaro, Francesco Pantaleone, Agata Polizzi, Andrea Ruggieri, Simona Squadrito
graphic design: Ignazio Mortellaro
production: Ignazio Mortellaro
Italian/English edition
Format 15x21 cm, soft binding with black TPE rubberbands, pp. 208, ill. 159, col. and bw
ISBN 979-12-200-2648-2
sabato 25 novembre 2017
Mostre: Public Gardens, l'arte fitodepurativa di Luporini, Cantoni e Spaletra al Gate 26A di Modena
mercoledì 1 novembre 2017
Arte. Le mostre da vedere al MASI e allo Spazio -1 a Lugano | Il mito dell’India, l’universo creativo di Wolfgang Laib e un accostamento inconsueto tra due “Swiss American Artists”
Le mostre da vedere al MASI e allo Spazio -1 a Lugano
Il mito dell'India, l'universo creativo di Wolfgang Laib e un accostamento inconsueto
tra due "Swiss American Artists" sono le proposte del MASI, nella sua sede principale al LAC Lugano Arte e Cultura e dello Spazio -1. Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
L. Ontani_Krishna, 1978_Collezione Fabio-Sargentini
SULLE VIE DELL'ILLUMINAZIONE
Il mito dell'India nella cultura occidentale 1808-2017 Fino al 21 gennaio 2018 il MASI dedica una grande mostra all'India e all'influenza da essa esercitata sulla cultura e l'arte occidentale nelle sue diverse espressioni. "Sulle vie dell'illuminazione. Il mito dell'India nella cultura occidentale 1808-2017" offre uno sguardo ampio e diversificato sul modo in cui, dall'inizio dell'Ottocento a oggi, la realtà indiana – con le sue tradizioni, religioni, paesaggi, culture e forme artistiche – ha affascinato e influenzato in maniera crescente il mondo artistico e culturale occidentale.
Il percorso espositivo, esteso sui due piani del Museo, declina il tema portante della mostra attraverso 400 opere e una molteplicità di materiali, mettendo in luce la profonda influenza che l'India ha esercitato sull'arte e sulla cultura occidentale negli ultimi due secoli: dalle riflessioni sull'induismo e sul buddismo di Schopenhauer, cui si rifarà negli anni a venire anche la letteratura di Herman Hesse, divenuta un riferimento per intere generazioni con Siddhartha, alle analisi antropologiche di Carl Gustav Jung; dai romanzi popolari di Kipling ed Emilio Salgari, al cinema di Rossellini e Pasolini. E poi ancora i Beatles che contribuirono a rendere l'India di moda tra la gioventù occidentale, come testimonia il connubio tra musica, spiritualità orientale e sperimentazione psichedelica della controcultura giovanile tra gli anni Sessanta e Settanta. Senza dimenticare, infine, gli scatti "indiani" di Henri Cartier-Bresson e di Werner Bischof, la città ideale immaginata a Chandigarh da Le Corbusier e i tanti artisti che negli ultimi decenni hanno tratto ispirazione e influenze dal subcontinente indiano: da Robert Rauschenberg a Frank Stella, da Richard Long a Luigi Ontani da Francesco Clemente ad Anselm Kiefer, per citarne solo alcuni.
La mostra rientra nell'ambito del progetto Focus India, un progetto trasversale fra arti visive, musica, danza, cinema e tanti appuntamenti dedicati ai molteplici aspetti della cultura indiana.
Fino al 21 gennaio 2018, LAC
A cura di Elio Schenini, MASI
Con il patrocinio di Ambasciata indiana in Svizzera
Wolfgang Laib, MASI Lugano 2017 - Photo Hartmut NägeleSono un nuovo Blocco di testo, pronto per il tuo contenuto
WOLFGANG LAIB
Prosegue fino al 7 gennaio 2018 l'importante mostra monografica dedicata a Wolfgang Laib, artista tedesco la cui opera si distingue nel panorama artistico contemporaneo per essenzialità, chiarezza e profondità di pensiero. Il progetto espositivo, elaborato in stretta collaborazione con l'artista, raccoglie 50 opere tra sculture, fotografie, disegni e installazioni che esplorano tutti gli ambiti del suo universo creativo.
La mostra si apre dando spazio a disegni e fotografie, delineando immediatamente il singolare vocabolario artistico di Laib, capace di coniugare con armonia e semplicità una profonda conoscenza di culture e religioni orientali con un'altrettanto intima riflessione sulle le radici del patrimonio culturale occidentale.
Le fotografie realizzate da Laib durante i suoi viaggi in Europa e in Asia compongono un repertorio di forme che prende nuova vita nei suoi essenziali disegni a pastello. A loro volta i motivi che popolano le opere su carta riecheggiano e si amplificano nelle sculture e installazioni che completano il percorso espositivo, secondo un principio di circolarità e ripetizione paradigmatico dell'opera dell'artista.
Fino al 7 gennaio 2018, LAC
A cura di Marco Franciolli, direttore MASI
In collaborazione con Francesca Bernasconi, MASI
Collezione Olgiati Bernasconi-Bove Two Swiss American Artists, Installation View - Foto Studio Pagi
LIVIO BERNASCONI / CAROL BOVE
Two Swiss American Artists Fino al 10 dicembre 2017, lo Spazio -1, parte del circuito museale del MASI, propone un inconsueto accostamento tra due artisti di diverse generazioni: il pittore ticinese Livio Bernasconi (Muralto, 1932) e la scultrice statunitense Carol Bove (Ginevra, 1971).
Inoltre, come ogni anno, lo Spazio -1 presenta un nuovo allestimento della Collezione Olgiati con l'obiettivo di mettere in relazione fra loro opere dell'avanguardia storica e di quella contemporanea acquisite in momenti diversi.
Livio Bernasconi e Carol Bove devono la loro identità artistica agli scambi e alle contaminazioni tra la cultura svizzera e quella americana. La scultrice statunitense Carole Bove quest'anno rappresenta la Svizzera alla Biennale di Venezia.
Livio Bernasconi, formatosi in Ticino e in Italia, ha risieduto negli Stati Uniti a metà degli anni Sessanta, un soggiorno che ha prodotto un rigoroso e prolifico confronto tra la sua formazione europea, nell'ambito dell'informale, il Pop americano e l'espressionismo astratto.
La dimensione pittorica di Bernasconi e l'universo plastico di Bove – pur nella differenza dei mezzi adottati e dell'attitudine intellettuale – sono caratterizzati dal linguaggio dell'astrazione arricchito da una grande vivacità cromatica.
Fino al 10 dicembre 2017, Spazio -1
Un progetto di Danna Olgiati
Organizzazione Bettina Della Casa, MASI
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www.CorrieredelWeb.it
venerdì 20 ottobre 2017
Mostre: Paolo Maccari | D’io
Attraverso un erotismo e uno humour non troppo velati gioca (e si identifica) con gli stereotipi della notorietà 2.0. Cosa resterà dello tsunami di immagini che inonda la rete? Che valore hanno? «Voglio strappare alla virtualità i bite dei nostri ritratti, voglio portarli nel mondo reale»: da qui le fotografie vengono trasposte su carta. L’acquerello, tecnica prediletta dall’autore, col suo caos e la capacità di cambiare di tono e intensità col tempo, si combina a tratti spigolosi e stilizzati. Le espressioni caratteristiche e sfacciate con una elevata dose ornamentale.
L’atteggiamento sfacciato; l’abbigliamento esuberante; un ruolo sociale ricoperto con ottusa ingenuità o sfrontata risolutezza. E la posizione dell’artista è di empatico coinvolgimento, nella volontà di fermare dal flusso delle informazioni ogni strategia di sopravvivenza.
mercoledì 18 ottobre 2017
Luca Vitone al PAC - Cesare Pietroiusti al MLAC
Curata da Helia Hamedani, questa collettiva vede il confronto tra i lavori di Marco Bernardi, Fabrizio Cicero, Marco Colazzo, Rita Mandolini e Pasquale Polidori, ed ospiterà il 9 novembre una lezione-performance di Cesare Pietroiusti sul tema dell'ovviare.
venerdì 13 ottobre 2017
Al via la Mostra-spettacolo "CHAGALL. Sogno di una notte d'estate" > al Museo della Permanente, Milano
Una forma del tutto inedita di vivere l'arte, una grande emozione che mette insieme spettacolo, musica, tecnologia e arte.
CHAGALL. Sogno di una notte d'estate
14 ottobre 2017 - 28 gennaio 2018
Museo della Permanente, Milano
CHAGALL. Sogno di una notte d'estate, dal 14 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018 presso il Museo della Permanente di Milano, è una forma nuova di conoscenza dell'arte, forse quella che più le si addice perché le restituisce la funzione primaria che è quella di raccontare, stupire ed emozionare.
"Crediamo moltissimo in questo progetto – dice Iole Siena, presidente del Gruppo Arthemisia che ha deciso di investire su questa nuova espressione dell'arte – perché non si tratta di uno di quei prodotti preconfezionati che stanno avvilendo il mondo delle mostre d'arte; questo è un progetto di altissimo livello, che ha alle spalle un enorme lavoro creativo, ed è una riuscita sintesi tra il meglio dell'artigianalità italiana e della tecnologia. Il risultato è sorprendente, è un sogno."
Con il Patrocinio del Comune di Milano, la mostra CHAGALL. Sogno di una notte d'estate è promossa dal Museo della Permanente di Milano ed è prodotta in Italia dal Gruppo Arthemisia con Sensorial Art Experience.
Prodotta in Francia da Culturespaces a Carrières de Lumières, unico posto dove è stato realizzato prima d'ora questo progetto, la mostra ha avuto oltre 500.000 visitatori.
"Il Museo della Permanente - commenta il Presidente Emanuele Fiano - si conferma quale polo di attrazione nel panorama milanese con la mostra multimediale su Marc Chagall, che rappresenta un approfondimento essenziale per chi vuole conoscere in chiave contemporanea l'eclettico talento dell'artista russo. Il percorso proposto sa trasmettere emozioni uniche tramite un connubio d'arte che unisce magicamente musica e pittura già sperimentato con grande successo in altre occasioni. La qualità dei curatori rappresenta un sigillo di garanzia per tutti coloro che nelle prossime settimane vorranno venire in via Turati a gustare fino in fondo un crescendo di spettacolo e cultura."
La mostra-spettacolo è un viaggio per tappe, quelle della creazione artistica di Marc Chagall e della sua vita che si snoda in 12 macro sequenze: Vitebsk, piccolissimo villaggio russo in cui Chagall è nato, la vita, la poesia, i collages, la guerra, le vetrate, l'Opéra Garnier, Daphnis e Chloé, i mosaici, il circo, le illustrazioni per fiabe, la Bibbia.
Il mondo creativo di Chagall, in tutte le sue sfaccettature e diversità delle fonti d'ispirazione, si dipanerà davanti, attorno e dentro il pubblico.
I temi universali della sua opera - quali l'amore, la famiglia, le sue radici, umane e artistiche, i paesaggi, la musica, per come si sono sviluppati nei suoi lavori - appariranno in tutta la loro forza, effervescenza e libertà interpretativa.
Per la prima volta, il pubblico avrà piena contezza di certi dettagli meravigliosi del suo fare artistico, nonché di alcune opere della collezione del Musée National Marc Chagall di Nizza. In questo nuovo modo di fruire l'opera il visitatore-spettatore sarà in grado di percepire l'enorme densità e la ricchezza espressiva del mondo onirico di Chagall.
Accanto alle opere pittoriche, lo spettacolo mostra i suoi collages, le sue vetrate, i mosaici e tutta l'ampiezza del talento artistico di Chagall, in un assieme che inonda lo spazio scenico di colori vivi e cangianti, caratteristici della sua pittura, impregnata di un'atmosfera lirica e poetica.
Perché l'opera è tutta attorno, a 360 gradi, mentre il racconto e la musica procedono, parte integrante dell'opera stessa, in una nuova ed emozionante conoscenza dell'arte. Forse quella che molti artisti hanno sognato e che ha come fine ultimo non solo la meraviglia e la capacità di stupire ed emozionare, ma quella di raccontare coinvolgendo l'immaginazione e i sensi dello spettatore, che diviene attore e protagonista del sogno che sta vivendo.
La mostra è sponsorizzata da Generali Italia grazie al programma Valore Cultura, attraverso il quale la Compagnia sostiene le migliori iniziative artistiche e culturali per renderle accessibili ad un pubblico sempre più vasto e per promuovere lo sviluppo e la valorizzazione del territorio.
Valore Cultura vuole avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell'arte, supportando iniziative che favoriscano la partecipazione e il coinvolgimento di un pubblico ampio ed eterogeneo, con particolare attenzione ai giovani, alle famiglie e agli over 65.
In occasione della mostra CHAGALL. Sogno di una notte d'estate, per avvicinare i più piccoli al mondo dell'arte, Generali Italia in partnership con Arthemisia, offre 80 laboratori didattici gratuiti per circa 2000 bambini delle scuole materne e delle scuole elementari. I Laboratori "Sognando Chagall" rappresentano una preziosa occasione di condivisione e un utile strumento di crescita per i bambini partecipanti, consentendo loro di creare un'interazione diretta tra esperienza visiva e creativa.
Nel 2016, anno del suo avvio, Valore Cultura ha raggiunto importanti risultati: sostegno a 15 iniziative culturali, oltre un milione di visitatori, 15.000 persone nei teatri, circa 1000 studenti e ragazzi coinvolti in progetti culturali e laboratori, 350 over 65 invitati al Teatro la Scala, agevolazioni per i 10.000 dipendenti di Generali Country Italia.
La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, Colore Ufficiale Giotto, brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.
INFO E PRENOTAZIONI
T. +39 02 89 29 711
ORARI
Tutti i giorni 9.30 – 19.30
(La biglietteria chiude un'ora prima)
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