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mercoledì 26 settembre 2018

MEETING OF RYOSUKE COHEN - Pontassieve, Firenze



XXVII  Rassegna internazionale “Incontri d’Arte”
La Barbagianna, una casa per l’Arte Contemporanea
 Pontassieve (Firenze), via di Grignano 25

MEETING OF  RYOSUKE  COHEN
Performance di  Ryosuke  Cohen
CORPO - AZIONE - MEMORIA


a  cura  di Sandro  Bongiani e  Alessandra Borsetti Venier
Presentazione di  Sandro  Bongiani
3  ottobre 2018, dalle ore 15:00 alle 20:00

Mercoledì 3  ottobre 2018  dalle ore 15:00 alle 20:00   l’artista giapponese Ryosuke  Cohen  presenterà al pubblico la performance Corpo - Azione – Memoria, in occasione dei suoi 70 anni (1948-2018) e del  Meeting Fractal Portrait Project presso la  XXVII Rassegna Internazionale “Incontri d'Arte” curata da Alessandra Borsetti Venier “La Barbagianna – una casa per l’arte contemporanea” di Pontassieve, Firenze.

Ryosuke Cohen, uno dei più longevi e interessanti artisti giapponesi contemporanei nati negli anni quaranta, nel 1985 ha iniziato il progetto internazionale  “Brain Cell”  e  nel 2001 il Progetto “Fractal  Portrait”. Ryosuke Cohen non è nuovo alla performance, è dal 2001 che realizza  performances in occasione dei numerosi  meeting  svolti in tutto il mondo (la prima volta  è stata  svolta in Italia), con face e body, coinvolgendo migliaia di artisti nel campo della collaborazione e della performance. Un progetto  globale di arte partecipata svolto da Cohen  nel campo dell’arte globale.
Cohen è oggi l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che vi partecipano. Praticamente, egli si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio che si materializza  nella collaborazione collettiva in cui tutti possono partecipare ed essere positivamente coinvolti. In questa performance di Pontassieve verranno realizzate 5 opere  (body) Fractal Portrait Project  di grande dimensione di cm 209x89 ciascuna. Vogliamo evidenziare un lato ancora poco conosciuto dei progetti “Fractal Portrait” ,soprattutto alla conoscenza delle opere “Body” e della serie delle slhouette del corpo  realizzate  dall’artista in particolari momenti collettivi unendo insieme diversi fogli Brain Cell in cui i soggetti, gli amici incontrati nei vari tour vengono invitati a  distendersi a terra sopra questi fogli Brain Cell,  con l’artista  impegnato  per l’occasione a  disegnare e rilevare il contorno immediato del corpo. Una sorta di “performance collettiva” che, seppur con le dovute differenze di lavoro, lo lega indissolubilmente al suo  caro amico Shozo Shimamoto, divenendo, di fatto,  il naturale  attivo continuatore  e interprete dell’arte di ricerca oggi in Giappone. 
Per questo evento  Internazionale  il 3 ottobre 2018 saranno  presenti in mostra 36 opere della serie “Brain Cell” (Cervello Cellula) dal numero 966 dell’8 gennaio  2017 al 999 dell’ 8 novembre 2017 di cui una speciale opera realizzata appositamente per il numero 1000, e tre  lavori  Fractal  Portrait Project  body inediti di grande dimensione presentati precedentemente a giugno 2018 a Pontassieve.



Biografia / Ryosuke Cohen, nato nel 1948, Osaka, in Giappone. Il nome della famiglia è Kouen  ma su consiglio di Byron Black, ha adottato  il nome  inglese  'Cohen' come in ebraico. Cohen scoprì la mail art in Canadà.  Ryosuke è il figlio di un noto scrittore di haiku in Giappone, Jyunichi Koen. I primi lavori di Cohen sono il risultato di un misto di tradizione e immaginario giapponese, numeri  e icone contemporanee  così com’è la sua firma, la lettera "C". L’artista giapponese per lungo tempo è stato interessato al movimento  Dada e Fluxus,  in contatto con Shozo Shimamoto e i membri del gruppo Gutai  condividendo in modo spontaneo e naturale un nuovo modo di fare arte contemporanea. Ryosuke non è il primo artista postale e marginale giapponese, ma sicuramente è l’autore giapponese più interessante nel network internazionale.  Dopo Ray Johnson e  Guglielmo Achille Cavellini, anche Ryosuke Cohen  rimette  ancora una volta in gioco le carte della sperimentazione in  un sistema culturale antiquato che preferisce l’opera creata appositamente per essere mercificata. Lo fa  proponendo un particolare suo progetto “Brain Cell” (Cellula celebrale), iniziato nel giugno 1985 con  migliaia di membri  sparsi in oltre 80 paesi.  Un lavoro che raccoglie  ogni 7-10 giorni circa le immagini di tanti artisti su un'unica pagina allegando un elenco di indirizzi di collaboratori, 55 in media per opera, che lo ha visto coinvolto per oltre  30 lunghi anni,  rifiutando l’opera unica e concetti  consueti come l’originalità e quindi, preferendo maggiormente il gioco, la ricerca  e la libertà concreta dell’artista volutamente collocato ai margini dell’attuale sistema culturale. Per questo modo di fare, egli è forse il più  interessante e attivo artista nella rete di chiunque altro per la capacità organizzativa del progetto e per diffusione capillare dell’arte marginale. 
Nell'agosto 2001 ha iniziato in Italia  il progetto “Fractal Portrait”, facendo ritratti e silhouette del corpo ai suoi amici artisti in occasione dei  vari Meeting   svolti in diverse parti del mondo; Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Irlanda del Nord, Spagna, Jugoslavia, Germania, Olanda, Corea, Italia e Francia.  Cohen è l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che partecipano al progetto. Praticamente, egli si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio,  che nasce  dal contributo degli altri e  si materializza insieme  nella collaborazione collettiva in cui tutti possono partecipare ed essere positivamente e  appassionatamente coinvolti nella  creazione dell’opera. In oltre trent’anni di lavoro ha esposto con mostre e svolto performance  e incontri  in numerose e diverse aree geografiche del  mondo.   Attualmente vive a Ashiya-City Hyogo in Giappone.


mercoledì 18 novembre 2015

L'artista modicano Gieffe (Giuseppe Fratantonio) espone a Firenze nell'ambito di una collettiva internazionale

Meriggio silente, acrilico, 2015
In viaggio, acrilico, 2015.
I paesaggi iblei di Giuseppe Fratantonio in arte Gieffe saranno in mostra a Firenze da Giubbe Rosse, il prestigioso caffè-ristorante nonché uno dei locali storici più famosi d'Italia, dal 21 novembre all'11 dicembre 2015. L'artista modicano d'origine ma pozzallese di adozione è stato invitato, quale unico rappresentante della Sicilia, a esporre le proprie opere in una prestigiosa collettiva a carattere internazionale a cura di Jacopo Chiostri e Maria Teresa Prestigiacomo dal titolo "Autori alle Giubbe Rosse", che sarà allestita nello storico caffè di Piazza della Repubblica (inaugurazione sabato 21 novembre, ore 15.00).

La mostra, realizzata con il patrocinio del Comune di Firenze e la direzione artistica del maestro Riccardo Ghirelli, metterà assieme opere dell'artista svizzera Carmen Lopez, dell'ungherese Anna Szelenyi, Elena Bullo, Guido Tonasso, Guido Da Villa, Ornella de Rosa, Claudia Giacomini, Michelangelo Marullo e, appunto, di Giuseppe Fratantonio - Gieffe.

L'artista siciliano, in particolare, sarà presente con una selezione di nuovi lavori realizzati ad acrilico. Nei suoi quadri i colli, le marine, i campi disseminati di carrubi e casolari e incisi dalla bianca geometria dei muri a secco sono giocati su un cromatismo ora espressionista ora metafisico che ne esalta la luminosità e l'ariosità mediterranea.

«Il modicano Fratantonio - ha scritto Maria Teresa Prestigiacomo - ha un background variegato e composito. La sua valenza espressiva si articola affondando le sue radici nel suo amato paesaggio pozzallese e modicano, il suo ispiratore Paul Klee. Il suo paesaggio, pur evocando, a volte, la metafisica o Hopper, risulta originale e non certo vicino a citazioni giacché originale e strettamente legato alla rappresentazione del suo paesaggio che ama osserva cura, culla come un bambino, attraverso il suo risveglio, accarezzandone e cogliendone i colori del mattino dell'alba del tramonto, del meriggi, dell'afa, dell'imbrunire, sempre con eleganza del tratto, con la pulizia delle sue linee nette, semplici ma efficaci nel narrato pittorico della sua amata terra».

Un'opera dell'artista siciliano resterà in permanenza nelle sale di Giubbe Rosse affinché possa esserne tratta una splendida etichetta di vini toscani.

Giuseppe Fratantonio in arte Gieffe ha iniziato a dipingere parecchi decenni fa, ma solo nel settembre 2014 ha cominciato a esporre in pubblico i suoi lavori, grazie anche all'incontro con il maestro Salvatore Fratantonio e il gruppo degli artisti di "Sentire in bottega". Da allora è stato protagonista della personale "La mia terra" a Pozzallo (Spazio Cultura "Meno Assenza") e di diverse collettive, tra cui quelle ad Arcore (Palazzo Borromeo), Modica (Fondazione Grimaldi), Ragusa (Galleria Creative Art Gallery) e Comiso (Pinacoteca Bufalino).


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martedì 3 settembre 2013

PETER PÜNTENER alla SACI Gallery, Firenze, apre il 9 settembre



















PETER PÜNTENER

"If Walls Could Talk: Photo from the Abu Salim Prison, Tripoli

9 settembre - 14 ottobre, 2013Inaugurazione: lunedì 9 settembre ore 18


Prima che le rivolte della Primavera Araba si diffondessero in Libia, migliaia di prigionieri politici furono detenuti nelle prigioni di Moammar Gheddafi. In queste opere, le sale e le celle della famosa prigione di massima sicurezza di Abu Salim a Tripoli possono essere osservate da tutti. In quanto luogo della terribile strage del 1966, quando furono massacrati circa 1.200 prigionieri che avevano protestato contro le proprie condizioni di vita, durante le rivolte il simbolismo dietro la liberazione di Abu Salim è stato particolarmente potente. Oltretutto, è stato l’arresto di Fathi Terbil, un avvocato che rappresentava le famiglie delle vittime di Abu Salim a rappresentare la scintilla che ha dato vita alla rivolta libica del Febbraio 2011. Dieci giorni dopo l’inizio delle proteste, migliaia di persone arrestate durante le manifestazioni a Tripoli sono state rinchiuse ad Abu Salim. Essendo l’ala riservata ai prigionieri politici ormai piena, i nuovi arrivi sono stati sistemati nell’ala militare. Arrestati in quanto sospetti ribelli, sono stati costretti a firmare una dichiarazione mentre erano bendati – in caso di rifiuto, venivano torturati: i carcerieri li appendevano ad una sbarra di ferro rialzata e li picchiavano. Le fotografie in mostra sono state scattate poco dopo la liberazione della prigione di Abu Salim, durante i primi giorni di Settembre del 2011. 

Peter Püntener - Biografia

(Svizzero, nato nel 1958, vive a Zurigo)
Dopo aver completato i propri studi di Storia Economica presso l’Università di Zurigo durante i primi anni 90, Peter Püntener ha frequentato un ciclo di lezioni presso l‘ International Center of Photography a New York. Quindi è tornato in Svizzera dove ha iniziato la propria carriera come fotoreporter. Nel 1995, la sua mostra itinerante ed il relativo libro, Ohne Arbeit, consistenti in ritratti di persone disoccupate in Svizzera, lo hanno portato all’attenzione pubblica come uno dei fotografi più rilevanti del paese. Nel 2008 ha fotografato una serie di celebrità svizzere trasferitesi negli Stati Uniti. Queste opere fanno ora parte della Collezione Fotografica della Biblioteca Nazionale Svizzera. Da vari anni sta lavorando sui ritratti di due artisti svizzeri, Bruno Jakob e Hans Witschi, che vivono entrambi a New York. Tra i suoi altri progetti a lungo termine troviamo The End of the Road, fotografie di macchine abbandonate in paesaggi americani, e Under the Trees of Heaven, fotografie di fiori e piante in un‘ isolata valle umbra. Al momento sta lavorando su un progetto riguardante la crisi finanziaria europea. If walls could talk è la seconda mostra di Peter Püntener riguardante i diritti umani dopo Totenklage, che è stata ospitata presso la SACI ad inizio 2011. Le fotografie di Totenklage, per cui Peter Püntener è stato nominato per il Premio Fotografico Svizzero 2009, sono state riprodotte in AFTERWARDS, un volume realizzato dal Musée de l'Elysée, Losanna, e pubblicato da Thames & Hudson, Londra.
www.peterpuentener.ch



SACI Gallery
Studio Art Centers International
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant'Antonino, 11
50123 Firenze, Italy
T 055 289 948
www.saci-florence.edu

Aperta dal lunedì al venerd' ore 9-19
Sabato e domenica ore 13-19 

giovedì 20 giugno 2013

Lamia Khorshid alla SACI Gallery (Firenze) inaugura il 2 luglio alle 18

LAMIA KHORSHID

INHERENT SPACES
2-26 luglio 2013
Inaugura: martedì 2 luglio alle ore 18
Fotografie della Professoressa in Visita alla SACI Lamia Khorshid, la quale presenterà il proprio lavoro durante l’inaugurazione.
I lavori fotografici di Lamia Khorshid sono ispirati alla migrazione della sua famiglia dall’Egitto agli Stati Uniti nel 1985, quando aveva l’età di otto anni ed i suoi genitori decisero di cercare una vita migliore in America. Crescere come donna all’interno di una famiglia musulmana dislocata in una cultura occidentale ha fornito a Lamia un’interessante contrapposizione, che è divenuta col tempo centrale per la sua arte:
Si è rivelata essere un’esperienza vitale che mi ha permesso di riflettere in modo critico sulle pratiche sociali, culturali, religiose e basate sulla differenza tra i sessi.  Mi approccio ai miei lavori dapprima attraverso un’analisi personale, per poi osservarli dalla prospettiva di un’esperienza sociale condivisa e universale che permetta una riflessione sulle modalità di pensiero che adottiamo, e sulle loro antitesi. Attraverso il mio lavoro ho esplorato idee riguardanti la sessualità femminile come forma di liberazione, l’uso del velo come fonte di conflitto e trasformazione, la decorazione del corpo come forma di seduzione, il vestiario ed i costumi come elementi integranti di una persona, e, più recentemente, lo spazio domestico come palcoscenico, abitazione e come concetto transiente e temporaneo. 
Lamia Khorshid è nata in Egitto, formatasi negli Stati Uniti e al momento residente a Miami Beach, in Florida. Ha ricevuto il suo Master in Belle Arti, in Fotografia/Immagini Digitali nel 2007, presso l’Università di Miami.
Lamia è un’artista attiva che lavora con i media fotografici e col video. La sua imminente mostra personale aprirà a Firenze nel Luglio 2013, presso la SACI.  La sua personale più recente si è svolta nel Distretto di Wynwood, a Miami, nel 2011. Ha partecipato a numerose fiere annuali e mostre di gruppo, in spazi quali Art Palm Beach, MIA, Art Miami, Art Basel Miami Beach, il Museo d’Arte di Ft. Lauderdale, il Museo Lowe Art , il Centro per l’Arte Digitale di Los Angeles, la Galleria Photo Place a Vermont, la Conferenza SPE a San Francisco, la Cinemateca di Miami Beach, lo Spazio del Progetto UM a Wynwood ed il Centro per le Arti Fotografiche di Miami. E’ stata curatrice di numerose mostre indipendenti tra il 2006 – 2009. Ha tenuto lezioni alla Conferenza Internazionale sulle Arti e le Materie Umanistiche nelle Hawaii nel 2012, presso il Museo Lowe Art a Coral Gables nel 2013, all’interno del progetto Curator’s Voice Art Projects e presso la MIU nel 2011. Ha presentato propri articoli alla Conferenza del Consorzio sugli Studi Femminili della Florida, a Tampa nel 2007, così come presso il MOCA Goldman Warehouse, durante lo stesso anno. Nel 2009, ha aperto e lanciato l’Accademia Fotografica di Miami, che offre laboratori di gruppo in fotografia.
Al momento insegna Fotografia e Immagini Digitali presso l’Università di Miami durante l’anno accademico, e presso la SACI a Firenze durante l’estate.
SACI Florence
SACI Gallery
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant’Antonino, 11
50123 Firenze, Italy

T 055 289 948
Open Monday – Friday, 9am – 7pm
Saturday & Sunday 1pm-7pm

giovedì 23 maggio 2013

La Galleria Maidoff presenta BRYAN HOLT MOORE: Il contrasto fra il contemporaneo e il classico

Bryan Holt Moore

La Maidoff Gallery della SACI ha il piacere di presentare una installazione di scultura dell’artista americano

BRYAN HOLT MOOREIl contrasto fra il contemporaneo e il classico

23 maggio – 22 giugno, 2013
Inaugurazione: Giovedì 23 maggio ore 18-20
Specchio, specchio delle mie brame, chi è il più equo del reame?
Con questa domanda da fiaba, Bryan Holt Moore presenta il dilemma tra classicità e contemporaneità nell’arte. Una figura femminile guarda letteralmente nello specchio, che però, anzichè riflettere la sua immagine, offre quella di una scultura astratta contemporanea. Quale sarebbe la prima scelta dell’osservatore?
Rimanendo in tema di fiabe, Moore ci offre quest’ulteriore spunto, “Tanto tempo fa, in una terra molto lontana, abbiamo sorpreso gli antichi giganti il cui passatempo prediletto era giocare a quel che conosciamo come il gioco Shangai…” Eppure non raccolsero i bastonicini; forse erano i figli del gigante malvagio?
I visitatori vengono messi dinnanzi all’inconvenienza dell’installazione d’arte contemporanea: sia in termini di interpretazione che nella difficoltà di navigazione fisica. L’opera presenta un totale di 17 “bastoncini”, per una lunghezza totale di 116 metri.
Bryan Holt Moore è nato a Los Angeles, California, nel 1951. Ha studiato per due anni presso la University of California a Santa Cruz prima di trasferirsi all’ Emerson College a Sussex, in Inghilterra. Dopo un anno di studi nel campo delle arti liberali, si è trasferito in Germania dove ha svolto un tirocinio triennale come costruttore di armadietti. Affascinato dallo stile di vita europeo, decise di non tornare negli Stati Uniti, spostandosi invece in Inghilterra dove ha lavorato per un anno come costruttore di giocattoli. Poco dopo, si è trasferito a Oslo, in Norvegia, dove ha vissuto per quasi tre anni, costruendo mobili e sculture lignee. Ha deciso poi per una grande svolta, trasferendosi in Italia nel 1980 per lavorare col marmo. A Carrara si è innamorato di questo materiale, che è divenuto il suo prediletto per scolpire. Tuttavia, più recentemente, ha realizzato soprattutto opere “polimateriche”.
Dopo la sua prima mostra personale a Milano, nel 1983, Moore ha esibito le proprie opere in numerose mostre in Italia, Svizzera, Germania e negli Stati Uniti. Al momento risiede nella provincia fiorentina.

JULES MAIDOFF GALLERY
Studio Art Centers International
Via Sant’Egidio, 14
50122 Firenze, Italy
T/F 055 240 910
www.saci-florence.edu
Aperta lunedì a venerdì, 9-19

domenica 10 marzo 2013

Lisa Nocentini: La Biblioteca di Babele alla SACI Gallery


La SACI è lieta di presentare una mostra di scultura in ceramica dell'artista e 3D Area Head della SACI, Lisa Nocentini.

LISA NOCENTINI

La Biblioteca di Babele
Scultura in Ceramica  

dal 14 marzo al 5 aprile 2013
Inaugurazione 14 marzo alle ore 18


Lisa Nocentini ha ricevuto un Diploma di Arti Applicate di Pittura e Ceramica, Istituto d'Arte di Porta Romana, Firenze, ha studiato pittura presso l'Accademia di Belle Arti, Firenze, e pittura e  ceramica alla Ecole des Beaux Arts, Aix-en-Provence, Francia. Si è specializzata nello studio della  Ceramica anche con i ceramisti inglesi David Leach e John Colbeck e, dal 1978 al 1981, è stato assistente di Bruno Gambone. Dal 1982, halavorato come ceramista professionale a Firenze e ha partecipato a mostre e concorsi in Italia, Germania e Svizzera.


Galleria MAIDOFF è aperta dal lunedì al venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 13-19. 


Jules Maidoff Gallery
Studio Art Centers International
Palazzo Jules Maidoff - Via Sant'Egidio 14
50122 Firenze ITALIA

Ufficio Stampa - Press Office:
T 055 289 948 - F 055 277 6408
gallery@saci-florence.edu

www.saci-florence.edu

mercoledì 20 febbraio 2013

ALESSANDRO SECCI – Works on Paper alla Maidoff Gallery (Firenze) inaugura 21 febbraio

Alessandro Secci, 2012, “Luce 19″
 
ALESSANDRO SECCI – Works on Paper
21 febbraio – 9 marzo 2013
Inaugurazione: giovedì 21 febbraio ore 18

Alessandro Secci è nato a Firenze nel 1965. Dopo essersi laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze nela sezione Scultura, consegue una seconda laurea in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo all’Università degli Studi di Firenze.

Dagli anni ’90 inizia il suo percorso artistico collaborando con varie gallerie d’arte e musei in Italia e all’estero, fra i quali: Galleria Continua, Galleria Diecidue, Galleria Infantellina-Stain, Galleria La Corte, Galleria Margiacchi, Galleria Via Farini, Galleria Unimedia, Museo Pecci di Prato, Galleria Civica di Arte Moderna Gallarate, Museo Cassioli. Distinguendosi per raffinatezza e originalità di linguaggio, i suoi lavori sono entrati a fare parte di collezioni pubbliche e private.

Attualmente, oltre alla attività artistica che svolge nel suo studio, continua la professione di Tecnico della Sceneografia presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Vive e lavora a Firenze.

www.alessandrosecci.com

JULES MAIDOFF GALLERY
Via Sant’Egidio, 14
50122 Firenze, Italy
T/F 055 240 910
www.saci-florence.edu
Lunedì al venerdì ore 9-19
Sabato e domenica ore 13-19

lunedì 11 febbraio 2013

Nancy Azara alla SACI Gallery (Firenze) inaugura 14 febbraio

La SACI Gallery in Via Sant’Antonino, 11, Firenze, è lieta di presentare una mostra di arte di Nancy Azara, Of Leaves and Vines… dal 14 febbraio al 10 marzo, 2013. Inaugurazione: giovedì 14 febbraio alle ore 18.

Nancy Azara è un’artista newyorkese che ha esibito le proprie sculture ed i suoi collages negli Stati Uniti ed in numerosi altri paesi. I suoi lavori sono perlopiù realizzati con legno intagliato, assemblato e verniciato, spesso indorato con lamine d’oro e d’argento. Ha realizzato inoltre numerosi collage a tecnica mista – con materiali che variano dal mylar alla carta, dalla vernice alle schegge lignee – la cui tematica è la relazione tra il tempo, la memoria e la propria storia personale. Il curatore e critico d’arte Leonie Bradbury ha descritto i suoi lavori come “disegni in forma di collage con materiali misti capaci di combinare senza sforzo l’estetica di un grafico contemporaneo con il mark-making organico”.

La SACI Gallery è aperta dal Lunedì al Venerdì ore 9-17, sabato e domenica ore 13-19. Ingresso gratuito.

Studio Art Centers International
Via Sant’Antonino, 11
Firenze
www.saci-florence.edu

lunedì 17 settembre 2012

STEFANO TURRINI: “ARTIFICIO” alla SACI Gallery Firenze 18 settembre

 


STEFANO TURRINI: Artificio
18 settembre – 10 ottobre, 2012
INAUGURAZIONE: MARTEDì 18 SETTEMBRE ORE 18


La SACI Gallery in Via Sant'Antonino, 11, Firenze, è lieta di presentare una mostra di arte di Stefano Turrini.

In mostra sono esposte sculture leggere e trasparenti fatte di rete in alluminio rame, ferro e colore acrilico, opere pittoriche su carta, libri d’artista editi in tiratura limitata e in unica copia, e alcuni gioielli in argento e altri materiali.

Stefano Turrini nasce a Figline Valdarno (Firenze) nel 1951. Attivo fin dai primi anni ottanta, ha esposto in numerose mostre personali e collettive, in gallerie private e istituzioni pubbliche, prevalentemente in Italia ma anche in Francia, Spagna, Svizzera. Artista eclettico, utilizza la pittura, la scultura, i libri d’artista e altro per esprimersi. Si è occupato di arte marginale contribuendo alla fine degli anni settanta alla nascita e alla crescita del centro di attività espressive La Tinaia di Firenze. Ha collaborato con numerosi poeti e scrittori per i suoi libri d’artista.

www.stefanoturrini.com

SACI Gallery
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant’Antonino, 11
50123 Firenze, Italy
T 055 289 948

La Galleria SACI è aperta dal lunedì al venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 13-19.   Ingresso gratuito.

sabato 12 maggio 2012

Stampe di MATRIZ, una cooperative di stampe di Portogallo:


Acácio de Carvalho, Céu Costa, Mami Higuchi, Júlia Pintão & Ricardo Da Silva

 

21 maggio – 10 giugno 2012
Inaugurazione: Lunedì 21 maggio alle ore 18:30


I membri ed i loro rispettivi lavori in mostra presso il Palazzo Jules Maidoff for the Visual Arts della SACI sono come un gruppo di amici in visita ad una vecchia conoscenza ispiratrice, che ha giocato un ruolo molto importante nelle loro vite. Jules Maidoff è un Membro Onorario del Matriz sin dal 2006. Sia Jules Maidoff che Mary Beckinsale hanno regalato, sin dal primo momento, un’enorme spontaneità alle nostre attività.

La mostra Sonhos e Imaginação/ Racconti con Figure presenta una collezione di lavori che sono il risultato di progetti individuali di un gruppo di artisti capaci di rispettare e sostenere le proprie differenze, uniti come sono dallo stesso amore per la stampa d’arte. Il titolo italiano, Racconti con Figure, non è una traduzione del titolo portoghese, ma è simile per significato, un modo quasi ambiguo di rendere omaggio al toscano d’origine António Tabucchi. Un’amante dell’eredità di Pessoa, Tabucchi è divenuto una figura rispettata sia come insegnante che come studioso del grande poeta portoghese. Come scrittore, i suoi romanzi e le sue poesie hanno deliziato i lettori grazie alla loro delicatezza ed al loro modo speciale di lasciare qualcosa d’inspiegato, così come la sua malinconia e l’atmosfera oscura con cui parla della vita e delle emozioni.

L’amore di Tabucchi per le arti visive è trasmesso in modo esplicito nel suo libro Racconti con Figure:
Spesso la pittura ha mosso la mia penna. Se in un lontano pomeriggio del 1970 non fossi entrato al Prado e non fossi rimasto prigioniero davanti a Las Meninas di Velazquez, incapace di uscire dalla sala fino alla chiusura del museo, non avrei mai scritto ‘II gioco del rovescio’.

La Galleria MAIDOFF è aperta dal lunedì al venerdì ore 9-19, ingresso gratuito.

SACI Florence



Studio Art Centers International
Jules Maidoff Gallery
Via Sant’Egidio, 14
50122 Firenze
www.saci-florence.edu
gallery@saci-florence.edu

SACI/Western Michigan University Frostic School of Art Alumni Exhibition alla SACI Gallery, Firenze



May 22 – June 23, 2012
Inauguration: Tuesday, May 22, at 6:00pm
Artworks by Western Michigan University alumni who attended SACI:

Inja Cho (Late Spring 2009
Jennifer Moss (Spring 2006)
Philip Brun Del Re (Late Spring 2009)
Eileen Meslar (Late Spring 2010)
Michelle Laham (Summer 2008)
David Otis (Late Spring 2009)


The SACI Gallery is open Monday to Friday 9am-7pm. Free entry.
SACI
Studio Art Centers International
SACI Gallery
Via Sant’Antonino, 11
50123 Firenze
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gallery@saci-florence.edu

martedì 24 gennaio 2012

4 febbraio la Galleria Jules Maidoff presenta COME/beCOME (3/4)

COME/beCOME SACI

COME/beCOME (3/4)
a cura di / curated by Associazione Artisti Contemporanei Firenze Metropoli

4 – 26 febbraio 2012 / February 4 – 26, 2012

Sabato 4 febbraio / Saturday, February 4:

Ore 18:00 inaugurazione della mostra degli artisti del programma SACI Post-Baccalaureate:
6pm: Opening of Post Bac students’ group show:

Katina Bitsicas ● Shannon Kallsen ● Shannon Mc Donnell
Vinicius Sanchez ● Anna Rose ● Jon Verney

Curated by Amy Gross & Emily Billings.
A cura di Amy Gross e Emily Billings.

Le mostre saranno visibili dal lunedì al sabato dalle 16.00 alle 19.30.
The shows will be on view Monday through Saturday from 4:00 pm to 7:30 pm.

COME/beCOME mette in contatto artisti, di varie generazioni, italiani e stranieri.
COME/beCOME si ispira alla doppie lettura della parola in inglese ed italiano semanticamente differenti ma con un’unica forma grafico visiva.
COME/beCOME sarà costituita da quattro mostre collettive che si svolgeranno tra il 2011 e il 2012 presso SACI – Palazzo Jules Maidoff.
beCOME, l’ultima mostra del ciclo, presenterà le opere nate dalla collaborazione degli artisti italiani scelti dai curatori e degli studenti della SACI.

COME/beCOME brings together artists from different generations and cultures, from Italy and abroad.
COME/beCOME is inspired by the double reading of the work “come” in English and Italian, which is sematically different but has an identical graphic form.
COME/beCOME consists of four group exhibitions which take place in 2011 and 2012 at SACI’s Palazzo Jules Maidoff in Florence.
beCOME , the last show in the cycle, will present works born out of the collaboration between Italian artists selected by teh curators and students of SACI.

SACI logo


Jules Maidoff Gallery
Studio Art Centers International
Palazzo Jules Maidoff – Via Sant’Egidio 14
50123 Firenze ITALIA

Ufficio Stampa – Press Office:
T 055 289 948 – F 055 277 6408
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lunedì 9 gennaio 2012

"Take Away" Dipinti di Ines Lenz alla SACI Gallery, Firenze

"Take Away" Dipinti di Ines Lenz alla SACI Gallery, Firenze

9 GENNAIO - 11 FEBBRAIO, 2012
Inaugura 9 gennaio alle ore 18

Ines Lenz è nata a Thusis (GR) in Svizzera nel 1960.

Dopo un apprendistato commerciale/bancario ha realizzato il suo “sogno” e si è trasferita nel 1990 a Firenze per dedicarsi agli studi artistici per i quali ha sempre avuto particolari interessi.

Dal 1991 al 1993 ha frequentato la Scuola di Specializzazione in Grafica d’Arte “Il Bisonte” conseguendo l’attestato di qualifica della Regione Toscana. Nell’anno 2000 si è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Firenze presso la quale si è diplomata nel 2005 in Pittura. Durante il corso accademico è co-fondatrice del Gruppo di ricerca artistica “11spine” con il quale ha partecipato a diverse mostre e workshop con installazioni, performance, video, foto ecc. tra le quali:

Mostra per la pace alla Galleria Base di Firenze, Infiammatorio alla Galleria “La Corte Arte Contemporanea” di Firenze, La Selva di Tirli (workshop di arti contemporanee), Viandando Homines Ambulatores (laboratorio di arte) di Altopascio, Integration and Conflict, Networking di Firenze, Rotte Metropolitane, Firenze è sommersa e Private Flat, arte contemporanea in spazi privati a Firenze.

Nel 2010 ha tenuto una mostra personale alla Galleria LIBA a Pontedera, nel 2011 a Villa Pozzolini a Firenze e nel 2012 alla SACI Gallery a Firenze. Ha partecipato a diverse mostre collettive. Ha realizzato le illustrazioni per due libri pubblicati recentemente in Germania e in Svizzera. Vive e lavora a Firenze.

Le opere esposte in questa mostra sono il risultato di una ricerca incentrata sui rapporti di contrasti cromatici che si alternano ad una geometria strutturale interrotta da segni che rimandano alla vita quotidiana, alla segnaletica stradale e alla cultura digitale. I segni danno ai quadri una parvenza d’ironia.

SACI Gallery
Studio Art Centers International
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant'Antonino, 11
Firenze

http://www.saci-florence.edu/currentExhibitions.asp?s=25

gallery@saci-florence.edu

martedì 8 novembre 2011

COME/beCOME 12 novembre alla SACI Jules Maidoff Gallery, FIRENZE

COME/beCOME (2/4)
La Galleria Jules Maidoff alla SACI in via Sant’Egidio 14, Firenze,

presenta:COME/beCOME

a cura di / curated by Associazione Artisti Contemporanei Firenze Metropoli

12 novembre – 3 dicembre 2011
November 12 – December 3, 2011


Sabato 12 novembre/ Saturday, November 12:

Ore 18:00 inaugurazione della mostra collettiva degli artisti italiani scelti dai curatori del progetto.

6pm – Opening of the group exhibition featuring work by Italian artists selected by the curators:

Marco Biagini ● Lorenzo Cianchi ● Ilaria Costanzo ● Manuela Mancioppi ● Pietro Manzo ● Katiuscia Mari ● Martina Pancrazzi ● Viola Pinzi

Le mostre saranno visibili dal lunedì al sabato dalle 16.00 alle 19.30.
The shows will be on view Monday through Saturday from 4:00 pm to 7:30 pm.

COME/beCOME mette in contatto artisti, di varie generazioni, italiani e stranieri.
COME/beCOME si ispira alla doppie lettura della parola in inglese ed italiano semanticamente differenti ma con un’unica forma grafico visiva.
COME/beCOME sarà costituita da quattro mostre collettive che si svolgeranno tra il 2011 e il 2012 presso SACI – Palazzo Jules Maidoff.
beCOME, l’ultima mostra del ciclo, presenterà le opere nate dalla collaborazione degli artisti italiani scelti dai curatori e degli studenti della SACI.

COME/beCOME brings together artists from different generations and cultures, from Italy and abroad.
COME/beCOME is inspired by the double reading of the work “come” in English and Italian, which is sematically different but has an identical graphic form.
COME/beCOME consists of four group exhibitions which take place in 2011 and 2012 at SACI’s Palazzo Jules Maidoff in Florence.
beCOME , the last show in the cycle, will present works born out of the collaboration between Italian artists selected by teh curators and students of SACI.










Jules Maidoff Gallery
Studio Art Centers International
Palazzo Jules Maidoff – Via Sant’Egidio 14
50123 Firenze ITALIA

Ufficio Stampa - Press Office:
T 055 289 948 – F 055 277 6408
gallery@saci-florence.edu
www.saci-florence.edu

martedì 25 ottobre 2011

Fotografie Lenticolare di Karen Graffeo alla SACI Gallery, Firenze

La Galleria SACI in Palazzo dei Cartelloni, via Sant’Antonino 11, Florence, presenta:

“Re:re:fwd:Forward”
Fotografie Lenticolare di Karen Graffeo e Composizioni Musicali di Rusty Banks
25 ottobre – 18 novembre


Inaugurazione: martedì 25 ottobre ore 19:30

La SACI Gallery è orgogliosa di presentare un’installazione ad opera di Karen Graffeo, professoressa associata di fotografia presso l’Università di Montevallo, e del compositore Rusty Banks, insegnante di musica presso la Millersville University.

La mostra presenta una serie di fotografie lenticolari realizzate recentemente da Karen Graffeo. Il processo fotografico lenticolare consiste in una stratificazione tridimensionale che permette di osservare la fotografia come movimento o come una breve animazione. Le fotografie in mostra fondono immagini di paesaggi, cielo, acqua e forme umane.

Karen Graffeo ha fotografato immagini luminose e notturne, catturando scorci di terra e ambienti acquatici durante i suoi viaggi in Italia, Romania, New Mexico, e Turchia. L’installazione testual-fotografica presenta l’impatto del viaggio: il viaggio della luce e del buio attraverso la terra, e l’impatto del viaggio sullo spirito e sulla mortalità umana.

L’installazione fotografica/testuale fonde terra, cielo, notte, giorno e immagini figurative per generare un inventario visivo al contempo spaventoso, meraviglioso e misterioso: i doni dell’età. L’installazione include video, testi e fotografie lenticolari con l’intento di celebrare gli aspetti sacri del viaggiare, focalizzando l’attenzione in particolare sul viaggio che è l’invecchiamento.

Karen Graffeo è un’artista multimediale che lavora con la fotografia sia in modo creativo che per scopi documentaristici – come nel progetto di documentazione fotografica di campi ROM europei, sul quale ha lavorato per oltre otto anni. Lavora inoltre su opere performative e installazioni. Le sue opera sono state esposte in numerose mostre personali, tra cui una residenza per l’insegnamento e la creazione di installazioni presso la Ulster Art Academy a Belfast, Irlanda del Nord ed una mostra presso la SACI nel Marzo 2007. Ha portato la mostra documentaristica continuativa “Let Us Now Praise the Rom” a Parigi, in Italia, Romania, e ad Ithaca, New York. . Ha anche tenuto lezioni riguardo a gruppi ROM costretti alla rilocazione a causa di terribili condizioni umanitarie o per cause politiche. Nel Novembre 2005 i suoi lavori sono stati presentati presso la Miami Basel Art Fair dal curatore Newyorkese Franklin Sirmans all’interno della sua rassegna sull’auto-ritratto fotografico. Sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, e sono state in mostra in Giappone, a Parigi, New York, San Francisco, in Irlanda e a Birmingham.

Le opere di Karen Graffeo sono apparse sulle seguenti riviste: Aperture Magazine, Contemporary Southern Photographers, Luglio 1989; Number Magazine, The Seven Virtues of Photography, Primavera 1990; Black and White, An Australian journal of contemporary figurative photography, Autunno 1997. Inoltre sono state incluse: nel libro curato da Nelson Blancourt, Visions of Angels, pubblicato nel 1996 dalla S Editions, parte della Smithmark Publishers; nel libro Our Grandmothers, pubblicato nel 1998 da Stewart, Tabori and Chang; e in numerose pubblicazioni scientifiche ed online.

Karen Graffeo ha ricevuto , presso l’Università di Montevallo, il premio University Scholar nel 2005 per il suo progetto sui campi ROM. Oltre a visitare campi ROM in Romania, Francia ed Italia, ha organizzato progetti di cucito per donne e ragazze ROM appartenenti al campo di Poderaccio, vicino a Firenze. Karen Graffeo ha organizzato un collettivo di performance art che include artisti sia emergenti che professionisti, e studenti. I suoi lavori performativi hanno ricevuto 2 borse di studio dal Contemporary Arts Center di New Orleans, nel 1993 e nel 1989.

La SACI Gallery è aperta dal Lunedì al Venerdì ore 9-17, sabato e domenica ore 13-19. La Gallery rimarrà chiusa i giorni 29/30 ottobre e 5/6 novembre. Ingresso gratuito.

SACI Gallery
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant’Antonino, 11
Firenze, Italy
T 055 289 948
gallery@saci-florence.edu
www.saci-florence.edu

martedì 4 ottobre 2011

PASSAGGI Scultura e Design di Robert Griffith alla SACI Gallery, Firenze

4 – 22 ottobre 2011

Inaugurazione: martedì 4 ottobre ore 7:30pm

La varietà di opere presentate in PASSAGGI fornisce un ottimo esempio della creatività e del talento di Robert Griffith, riuscendo a sfumare con delicatezza i confini tra artista e designer, espressi senza alcun accenno di scontro o sacrificio tra le due identità. Il titolo PASSAGGI potrebbe riferirsi sia agli sviluppi concettuali e tecnici affrontati dall’artista che ad un punto di passaggio fisico tra tempo e spazio.

Come designer di oggetti in cui sia la forma che la funzione sono fondamentali, siano essi oggetti di mobilio o accessori, Griffith mette in mostra soluzioni ragionate ed eleganti a “problemi” funzionali del design, oltre a illustrare la serie di misure necessarie per produrre un oggetto industriale con un proprio specifico scopo. Al contempo, i suoi valori estetici non vengono mai compromessi. L’attenzione che Griffith mostra verso i dettagli formali, quali la combinazione di diversi materiali, tessuti e colori, evidenzia una grande sensibilità e la conoscenza profonda del design e della costruzione di ciascun oggetto.

Come artista, Griffith si distanzia dall’industrializzazione e preferisce concentrarsi sui significati talvolta annacquati dalla produzione di massa, cercando di ricontestualizzare i suoi oggetti attraverso una visione della loro esistenza come curiosità scultoree anzichè come strumenti prettamente pratici. L’artista non perde mai di vista le proprie motivazioni iniziali nel creare lavori di precisione fortemente espressivi, incrociati con perspicaci animazioni e da un’umorismo che è bilanciato intelligentemente con l’esecuzione controllata dei dettagli e delle forme.

Il recente passaggio di Griffith in Italia ha aperto per l’artista una nuova area espressiva dove ha potuto contemplare le interazioni tra storia dell’arte, artigianato storico e l’importanza del costante adattamento delle tradizioni allo stile di vita contemporaneo. Questa ricerca di equilibrio è parallela al continuo alternarsi nelle opere di Griffith tra l’artista ed il designer, che finiscono con l’essere indispensabile sostegno l’una dell’altro.

La SACI Gallery è orgogliosa di avere l’opportunità di presentare i lavori di Griffith ad un pubblico internazionale, quello di Studio Art Centers International, nonchè alla comunità fiorentina. E’ assai appropriato esibire le opere di Griffith in un contesto rinascimentale, vista l’ispirazione che l’artista ne ha tratto durante la loro lavorazione.

Naomi Muirhead, Coordinatrice SACI Gallery

La Galleria SACI è aperta dal lunedì al venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 13-19. Ingresso gratuito.

SACI Gallery - Palazzo dei Cartelloni
Studio Art Centers International
Via Sant'Antonino 11
Firenze
T 055 289 948
www.saci-florence.edu
gallery@saci-florence.edu

venerdì 26 agosto 2011

SACI Gallery, Firenze









The SACI Gallery del Palazzo dei Cartelloni, Via Sant’Antonino 11, Firenze,
presenta:

Julie Daniels

SHIMA/STRIPE/RIGA
Opere in Bianco e Nero

5-30 Settembre 2011
Inaugurazione: Lunedì 5 settembre alle ore 19:30

Julie Daniels, artista contemporanea inglese residente in Italia, esplora con le sue opere strutture e metodologie tradizionali nel contesto di visioni moderne.

“I quadri di questa mostra si ispirano a tessuti giapponesi tradizionali, all’interno dei quali lo spettatore può trovare, o smarrire, delle proprie visioni. Da lontano percepiamo astrazione, ma avvicinandosi si rivela una rielaborazione figurativa di stoffe tessute a mano diversi secoli addietro. Questi tessuti ci legano al nostro passato e patrimonio multi-culturale.”

“Al giorno d’oggi molte delle nostre esperienze visive vengono guidate dalla pubblicità e dagli Apps, tant’è che la nostra mente sviluppa una vera sete di luoghi astratti dove riposare e creare una sua realtà. Contemporaneamente la nostra esperienza umana nasce e si nutre da radici affondate in maniera più o meno apparente nella cultura e nella tradizione, quindi il nostro occhio tende a cercare e a riconoscere segni per quelli che sono spesso punti di riferimento culturali inconsci che noi utilizziamo per progredire ed internalizzare nuove esperienze.”

L’artista iniziò il suo percorso artistico a Firenze durante i suoi studi universitari all’Università di Cambridge, prima di trasferirsi in Italia nel 1996 per lavorare nel settore tessile e in quello della moda, prima di dedicarsi a tempo pieno alla pittura. Continua a collaborare con il suo maestro Jorge Alberto, pittore cubano residente a Baltimora, USA, il quale le ha tramandato la tecnica Maroger che forma la base del suo metodo di pittura.

Sito web dell’artista: www.juliedaniels.com

Parte del ricavato di questa mostra verrà devoluta all’associazione di beneficenza giapponese per gli orfani ASHINAGA, per sostenere il progetto “Tohoku Rainbow House”, fornendo aiuto psicologico ed emotivo ai bambini che hanno perso le loro famiglie durante il terremoto e tsunami dell’11 marzo. Sito web dell’associazione di beneficenza: www.ashinaga.org

La Galleria SACI è aperta dal lunedì al venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 13-19. Ingresso gratuito.

SACI Gallery - Studio Art Centers International
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant'Antonino, 11, Firenze
www.saci-florence.edu
gallery@saci-florence.edu





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