SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART
GALLERY 2.0
Via S. Calenda, 105/D -
Salerno
“VIRTUAL FLUXUS TWO”
SHOZO SHIMAMOTO
1928 - 2013
Progetto Internazionale dedicato a
Shozo Shimamoto
a cura di Giovanni Bonanno
(Seconda parte)
Dal 16 luglio 2015
al 29 agosto 2015
Inaugurazione: Giovedì 16 luglio
2015, ore 18.00
Ophen Virtual Art
Gallery, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
Orario continuato tutti
i giorni dalle 00.00 alle 24.00
Secondo evento indipendente progettato in concomitanza con
la 56th Esposizione Internazionale d'Arte - la Biennale di Venezia
S’inaugura Giovedì 16 luglio 2015, alle ore 18.00, la mostra collettiva internazionale “Add & Return” a cura di Giovanni Bonanno dal
titolo: “VIRTUAL FLUXUS TWO” che lo Spazio
Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista giapponese
Shozo Shimamoto come secondo evento contemporaneo ed indipendente progettato in concomitanza con la 56th Biennale Internazionale d’Arte di
Venezia 2015. Proprio per questa
particolare occasione la galleria intende dedicare l’attenzione a due artisti
giapponesi come Shozo Shimamoto e Ryosuke Cohen, che riassumono molto bene il concetto
del The World's Futures / “Inside and outside the body”,
(dentro e fuori il corpo). Tra il 31
maggio e il 29 agosto 2015 verranno presentate presso lo Spazio Ophen Virtual
Art Gallery 2.0 di Salerno, le opere di 97 artisti in due rispettive mostre con una serie di opere
scelte di Shozo Shimamoto, (24 opere) a
margine del progetto di Mail Art
“Head” progetto concretizzato proficuamente
tra gli anni 80 e 90. In questa
“seconda parte” della Rassegna
Internazionale sono presenti altre
50 opere
di altrettanti importanti autori
internazionali che hanno partecipato al
progetto internazionale a lui dedicato.
Artisti presenti:
Shozo
Shimamoto, Adriano Bonari, Ernesto Terlizzi, Gian Paolo Roffi, G. Franco Brambati, Michel Della Vedova, Ruud
Janssen, Nicolò D'Alessandro, Rosanna Veronesi, Antonio Amato, Fernando
Andolcetti, Fausto Paci, Claudio
Romeo, Giancarlo Pucci, Daniel Daligand,
Fulgor C. Silvi, Juliana Hellmundt, Andrea Bonanno, Miguel Jimenez, Bruno
Sayao, Borderline Grafix, Dimitry Babenko, Masayuki Koorida, David Dellafiora, Massimo Medola,
Luca Giacobbe, Angela Caporaso, Maurizio Follin, Linda Pelati, Daniel de Cullà,
Monica Michelotti, Michal Bycko, Arturo Fallico, Ars&Design, Antonio Conte,
Claudio Parentela, Mike Dyar - Eat Art, Lorenzo Lome Menguzzato, Alfonso Caccavale, Anabela G. & Bruno C, Maria Josè Silva, Domenico
Severino, Maurizia Carantani, Giovanni
Bonanno, Lucia Spagnuolo, Walter Pennacchi, Roberto Scala, Carlo
Iacomucci, Manuel Ruiz Ruiz, Serse Luigetti.
Shozo Shimamoto: la
testa rasata va in giro per il mondo
Scrive Shozo Shimamoto: “Con la mia testa rasata, nel 1987 sono stato in America ed in
Canada, e ho poi viaggiato nel 1990 in Europa da Londra fino a Leningrado. Nel
1993 sono andato in Italia ed in Finlandia. Durante le mie tappe sono stato
accolto da molti artisti della mail art che hanno scritto i loro messaggi sulla
mia testa, oppure vi hanno proiettato diapositive o anche film. Tutti infatti
erano pronti ad aspettarmi con alcune idee in mente. Nel 1988 un mio studente
mi portò una copia della rivista che aveva trovato nella tasca del sedile
dell'aereo della JAL in un volo Tokyo-Parigi. Era una sorta di guida del
Giappone dove si presentavano in lingua inglese le bellezze dei templi
buddisti, le informazioni sui piatti tipici e quant'altro. Ma fra le altre
cose, nella pagina che trattava di cinema, era anche riportata come curiosità
la possibilità di vedere un film proiettato sulla mia testa, con tanto di
illustrazione disegnata a mano. Senza saperlo, la mia testa rasata stava
volando in giro per il mondo. Nel 1987 spedii agli artisti della mail art un
foglio con stampata la silhouette della mia testa vista da dietro ed un
messaggio in cui invitavo gli artisti a fare il loro intervento. Ricevetti
circa 500 risposte. Il fatto che le risposte fossero così numerose è dovuto al
sistema del network caratteristico dell'arte postale, in cui non è raro che
degli artisti copino e reinterpretino il contenuto originale per poi stamparlo
di nuovo inviandolo ad altri artisti e così via. [...] Un
giorno mi arrivò una mail art molto singolare. Proveniva dalla Francia e
l'autore era Pascal Lenoir, anche se il foglio originale era partito
dall'artista olandese Cor Reyn che aveva a sua volta fotocopiato la
mia testa e inserito il messaggio di invito a disegnarvi dentro qualcosa.
Ebbene Lenoir dentro alla mia testa fotocopiò una decina di altre silhouette
rimpicciolite della stessa , riproponendo l'invito a disegnarci dentro
qualcosa, e la spedì anche a me. Vedendola, non riuscii a trattenermi dal
ridere. Il pezzo di mail art che avevo spedito io si era moltiplicato, il
numero delle teste era aumentato, e passando per diverse vie era recapitato
proprio a me con la scritta: Perché non partecipi anche tu? Nell'arte postale
non ci sono i diritti d'autore, anzi, all'opposto lo spirito che la caratterizza
è quello di invitare gli altri ad usare senza limiti i vari contenuti. Così è
possibile che a mia insaputa un mio pezzo venga modificato, arricchito di nuove
idee, e ritorni al mio indirizzo. L'americano Cracker Jack Kid addirittura
spedisce dei modellini tridimensionali della mia testa” .
BIOGRAFIA
Shozo Shimamoto (Osaka, 22
gennaio 1928 – 25 gennaio 2013) è stato
un importante
artista contemporaneo
giapponese. Nei primi anni 50 è stato con Jiro Yoshihara il fondatore del
Movimento Gutai per l’Arte Concreta. Gutai è il
movimento artistico che meglio
ha rappresentato l’esigenza di creare un ponte
culturale, un luogo di sintesi tra due modelli
artistici. I suoi lavori si basano sul fatto di liberare
l’arte dalle convenzioni della tradizione,. anticipando così fenomeni quali Fluxus e
l’Arte Concettuale, istaurando
proficui rapporti con il
movimento Fluxus, e lo Spazialismo italiano di Lucio
Fontana. Nel manifesto del movimento artistico si parla di messa al
bando del pennello. Dopo lo scioglimento del movimento Gutai, Shozo Shimamoto
scopre la Mail Art che utilizza per le
straordinarie possibilità attive e collettive di partecipazione. Negli anni novanta ricrea la
Bottle Art. Shozo Shimamoto ha fatto delle performance in tutto il mondo con la
sua visione pacifista. Nel ’1996 Ben Porter, il fisico nucleare
responsabile del Manhattan Project, lo propone per il Premio Nobel per la Pace.
Shozo Shimamoto è stato anche uno dei pionieri principali della Mail Art. Nel 1975-1976, aderisce alle iniziative dell'Unione degli Artisti (Artists' Union
Group), del quale diventa uno dei massimi rappresentanti della Mail Art,
sviluppando una nuova e personalissima concezione dell'uomo-artista come
prodotto di un lavoro sociale e collettivo che si riflette in un preciso
progetto: ogni volta che Shozo Shimamoto incontra un artista o una personalità
politica importante lo invita a intervenire con scritte, disegni e oggetti
sulla sua testa rasata, conservando la documentazione fotografica dell'azione.
Inoltre, dal 1986 in poi, continuerà
incessantemente a utilizzare la sua testa rasata come mezzo per le sue
attività di mail art partecipando alla Peace Run attraverso l'Europa
continuando a portare e a diffondere, attraverso le sue performance, messaggi
di pace.
Nel 1987, invitato dal Museo di Dallas mette in scena una
performance sul centenario della nascita di Marcel Duchamp: messaggi di pace e
spezzoni di film vengono proiettati sulla sua testa rasata. Il critico del New York Times Roberta
Smith lo ha definito come uno degli sperimentatori più audaci e indipendenti
della scena dell'arte del dopoguerra negli Anni Cinquanta. Suoi lavori sono in collezioni di musei come
la Tate Gallery e la Tate Modern (a Londra e a Liverpool) e il Hyogo
Prefectural Museum of Art a Kobe, Giappone e in importanti collezioni e
raccolte private.
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