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martedì 2 gennaio 2018

Museo in erba a Lugano. Mostra-laboratorio di Arman



"L'avventura degli oggetti - Arman" 

Fino al  4 marzo 2018

Museo in erba - Riva Caccia 1A
Galleria Central Park 1° piano, 6900 Lugano

A due mesi dall'inaugurazione, "L'avventura degli oggetti – Arman" - una mostra-laboratorio particolarmente intrigante - registra un grande successo di pubblico. Sono numerosi i bambini e le famiglie che visitano il Museo in erba ogni settimana perscoprire la proposta d'arte che arriva dal Centre Pompidou di Parigi ed è dedicata all'opera di Arman. 

La scelta di rinnovare la collaborazione con il rinomato museo francese si rivela ancora vincente.

Realizzata dal Dipartimento "Jeune Public" del museo francese(responsabile del progetto Odile Fayet – designer lo svizzero Adrien Rovero), questa mostra per l'infanzia rappresenta un'opportunità unica e imperdibile per il giovane pubblico che, grazie all'accattivante scenografia, si trova immerso nel cuore di un'officina poetica che pullula di oggetti. 

In un percorso didattico, e allo stesso tempo coinvolgente e vivace, i più piccoli sperimentano in prima persona i gesti di Arman, esponente del Nouveau Réalisme che traeva ispirazione dai materiali prodotti dalla società dei consumi
L'esposizione del Centre Pomipdou permette di scoprire in modo giocoso e attivo la tecnica artistica di Arman e di comprendere le infinite possibilità di utilizzo degli oggetti del quotidiano per creare un'opera d'arte. 
I bambini rimangono affascinati dalle accumulazioni di scarpe, orologi, automobili e restano a bocca aperta di fronte alle sculture monumentali dell'artista che possono vedere in un filmato, alla fine del percorso. 
Non da ultimo, imparano a collaborare ad un'opera collettiva, e ciò che nasce dalla loro fantasia è sorprendente: da anonime scatole di plastica nascono in pochi minuti personaggi, edifici o città meravigliosi che trasformano continuamente lo spazio del museo. 
La mostra piace persino ai bimbi più piccoli, di neanche 2 anni, che trovano alcune postazioni dove possono facilmente conoscere gli oggetti, toccarli, manipolarli, ordinarli, dividerli per colore o per tipo e divertirsi insieme ai genitori o ai nonni. L'oggetto e il gesto diventano il filo conduttore e permettono l'incontro fra Arman e l'universo sensoriale del bambino.
Molti sono anche i partecipanti agli atelier che il Museo in erba propone il mercoledì pomeriggio e nel week-end. Il programma comprende laboratori su Arman, sui Nuovi Realisti, sulle opere del Pompidou e sui grandi nomi della storia dell'arte. 

Breve biografia di Arman (Nizza 1928 – New York 2005)
Arman (Arman Pierre Fernandez) è un pittore e scultore francese, che Inizia a interessarsi agli oggetti da bambino. 

«Da sempre - diceva - provo una grande passione per gli oggetti  […]. Oggi mi interesso soprattutto agli oggetti che, troppo spesso, sono già stati buttati via o utilizzati pochissimo. È fra questi scarti che trovo la materia prima per le mie creazioni. Svelare i misteri, la poesia degli oggetti  è il centro del mio lavoro».  
Infatti, fin da piccolo, Arman è circondato dagli oggetti. Sua nonna colleziona bottoni, suo padre è antiquario e rigattiere. 

Adora i timbri di ogni tipo, con le cifre, le lettere, i motivi più svariati: li utilizzerà più tardi per creare i suoi sigilli.
Da giovane Arman fa judo e a un certo punto riflette se diventare professionista.  È molto abile anche nel gioco del "Go" che gli permette di approfondire strategia e azione. 

Nelle sue opere riutilizzerà queste esperienze. Adulto, Arman diventa artista. Colleziona oggetti nuovi o usati, li ammucchia/ammassa/rac-coglie/raggruppa per realizzare le sue accumulazioni.

Per le sue "Colères" rompe mobili, televisori, strumenti musicali grazie alla sua forza di judoka. Senza alcuna pietà taglia e riassembla l'oggetto a modo suo nella serie "Coupes". Ciò che lo appassiona innanzitutto sono gli innumerevoli modi di trasformare un oggetto per scoprirlo sotto una nuova luce.

Il Museo in erba è stato inaugurato nel 2000 a Bellinzona e si è trasferito a Lugano nel 2016. Nato come prima antenna estera del Musée en Herbe di Parigi è ora autonomo e aperto a collaborazioni svizzere ed europee. 
È un museo diverso, uno spazio didattico dove si presentano esposizioni concepite per i bambini attraverso una pedagogia originale basata sul gioco e sull'umorismo. 
Unico nel suo genere in Ticino, seguito con attenzione anche dalla stampa italiana, è stato visitato da più di 133'000 bambini e ragazzi divertiti ed entusiasti delle loro scoperte. 
Stimolando la loro fantasia, coinvolgendoli emotivamente nel momento della scoperta e attivamente nell'atelier, il Museo in erba dà loro delle "chiavi" per avvicinarsi con attenzione diversa alla cultura, in particolare alle opere d'arte conservate nei musei. 
Il Museo in erba è inoltre riconosciuto dall'Associazione dei Musei Svizzeri e ha ricevuto il Premio Coop Cultura 2001 per l'originalità dell'iniziativa.



Orari del Museo in erba:  Lunedì-Venerdì: 8.30 – 11.45 / 13.15 – 16.30 
Sabato, domenica e vacanze di Natale: 14.00 – 17.00
Apertura straordinaria: 6 gennaio: 14.00 – 17.00.
Entrata Fr. 5.- 
Programma atelier e informazioni sulle attività del Museo in erba: 
tel: 0918355254  

Il Museo in erba, Riva Caccia 1a, CH – 6900 Lugano

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www.CorrieredelWeb.it

martedì 5 maggio 2015

CALL FOR ARTIST: 1° SIMPOSIO NAZIONALE DI SCULTURA “COETUS”


CALL FOR ARTIST: 1° SIMPOSIO NAZIONALE DI SCULTURA “COETUS”

L’associazione ArsDocet, con l’intento di favorire l’approccio consapevole all’arte contemporanea, la promozione di giovani artisti e la consuetudine alla frequentazione dei musei, indice il progetto artistico dal titolo ”Simposio di Scultura - Coetus” presso il Museo Civico d’Arte Contemporanea e Cittadella dell’Arte di Terra di Lavoro di Capua (CE) (MAC Capua - www.macapua.it) con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Capua e del Club Caserta per l’Unesco.
Il Simposio si svolgerà nel periodo dal 30 maggio al 14 giugno 2015.

MAC
Nato per restituire alla Città di Capua il ruolo di rilevanza mondiale dovuto al suo evidente Valore Universale Eccezionale custodito in monumenti, architetture e paesaggi del suo straordinario patrimonio storico, culturale e immateriale. Come sostengono l’Unesco e la Banca Mondiale, la cultura, se avvertita come un bene prezioso dalle collettività locali, non solo può divenire il motore trainante dell’economia locale, ma può migliorare notevolmente le condizioni di vita dei cittadini, in una ricerca del bello non fine a se stesso, ma inteso come elemento di coesione e crescita sociale e relazionale. Capua e la splendida architettura che ospita il Museo di Arte Contemporanea esprimono una bellezza incantata.

Commissione Scientifica MAC:
Alessandro Ciambrone, Direttore Artistico
Merhva Arvin, Artist, Iran
Mitra Kavian, Artist, Iran
Fatim Benhamza, Architect, Morocco
Nikos Manoudiakis, Artist, Greece
Lumi Dehesa Orozco, Art expert, Mexico
Ahmad Neshan, Artist, Iran

1) Partecipazione
La partecipazione è aperta ad un massimo di 30 artisti, di ogni nazionalità e senza limite di età. I partecipanti potranno presentare i propri lavori come artisti singoli o come gruppi. La domanda, compilata tramite il form del sito www.arsdocet.org, deve pervenire agli atti dell’associazione entro il giorno 18 Maggio 2015.
N.B. tutti i campi obbligatori del modulo d’iscrizione devono essere compilati, pena l’esclusione dalla partecipazione.

2) Candidature
Per candidarsi l’artista deve inviare n°2 immagini per ogni scultura che intende presentare, corredate da specifiche tecniche (titolo, misura, materiali utilizzati), curriculum artistico, eventuale sinossi.
Ogni candidatura sarà valutata attentamente, nel rispetto dell’operato artistico proposto dalla commissione.

3) Le opere
Ogni artista potrà presentare la candidatura per un massimo di 2 opere. Il volume della singola opera o quello complessivo delle due opere non deve superare le dimensioni massime di 1 m3 (cm 100x100x100).
Esse dovranno essere tali da poter “dialogare” armonicamente con gli spazi del Museo Civico, con il suo Chiostro, con le Sale interne, ed inerenti al tema della manifestazione: questo obiettivo costituirà il fulcro dell’edizione di COETUS sviluppato dagli artisti e dalla Commissione preposta alla selezione.
Tuttavia gli Organizzatori si riservano di non selezionare opere che vadano oltre il limite dello spazio espositivo dedicato alla mostra.

4) Apertura e svolgimento del Simposio
È prevista l’inaugurazione il giorno 30 maggio h 18.00 con presentazione critica da parte dello Storico dell’Arte Prof. Carlo Roberto Sciascia, documentazione per immagini del vernissage a cura del fotografo ufficiale, rassegna stampa nazionale, progettazione grafica e stampa di invito e locandina.
La durata del Simposio è stabilita in 15 giorni, dal 30 maggio al 14 giugno 2015 compresi.
Il Simposio sarà largamente pubblicizzato sia in ambito locale sia nazionale e, a tal fine, lo sfruttamento delle immagini delle opere esposte resterà ad esclusivo vantaggio degli organizzatori. La mostra sarà visitabile durante i giorni dell’esposizione dalle ore 15.00 alle 19.00

5) Conclusione del Simposio
Tutti gli artisti ammessi avranno diritto a:
·           Pergamena attestante la partecipazione,
·           Progettazione grafica e distribuzione materiale pubblicitario (locandina, invito, brochure)
·           foto che documentano interamente la manifestazione
·           pubblicità sul territorio e sui vari siti d’arte
·           rassegna stampa nazionale
·           vernissage con cocktail di benvenuto.

Organizzazione Generale: ArsDocet
Associazione culturale – centro per la promozione e divulgazione delle arti
Direzione artistica ed organizzazione: Gina Affinito
Sezione critica a cura di Carlo Roberto Sciascia
Coordinamento organizzativo: Ivan Pili
Segreteria: Claudia Capozi

Riferimenti telefonici: 380.2640841 / 327.3463882
E-mail: info@arsdocet.org

mercoledì 8 maggio 2013

L'ARTE DEL VETRO. Silvio Vigliaturo al XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino



L’ARTE DEL VETRO
Silvio Vigliaturo al XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino

Silvio Vigliaturo, Musica nuova per la Calabria

Silvio Vigliaturo, artista e maestro del vetro di fama internazionale, reduce dalla recente partecipazione alla mostra Contermporary Glass Art dell’Orlando Museum of Art, celebrativa dei primi cinquant’anni del movimento Studio Glass, e prossimo protagonista del Padiglione Tibet, prestigioso evento a latere della Biennale di Venezia, sarà presente, dal 16 al 20 maggio 2013, all’interno degli spazi del Salone del Libro di Torino con due sculture in vetro di grandi dimensioni, distintive di uno stile unico caratterizzato dalla seducente flessuosità delle forme e dalla vibrante lucentezza dei colori.
Le imponenti opere monolitiche troveranno spazio in due luoghi distinti che rappresentano per l’artista altrettanti legami vitali, mettendone a nudo la doppia natura di italiano contemporaneamente del Sud e del Nord. Nato ad Acri, in provincia di Cosenza, Vigliaturo si è presto trasferito con la famiglia a Chieri, città alle porte del capoluogo piemontese dove tutt’ora vive e lavora nella sua bottega artistica situata di fronte al suggestivo Duomo gotico. L’artista, a cui, nel 2006, la città di Acri ha voluto dedicare un museo, il MACA, che ospita una collezione permanente di oltre duecento sue opere, tra dipinti e sculture, riveste simbolicamente i panni del collegamento tra il Piemonte e la Calabria, Regione ospite della XXVI edizione del Salone Internazionale del Libro.
Proprio nello Stand Calabria troverà spazio l’opera Musica nuova per la Calabria, un augurio e un’esortazione che l’artista rivolge alla sua terra natia perché essa continui sul sentiero del cambiamento e del rinnovamento culturale e sociale intrapreso negli ultimi anni e di cui il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) è tra i protagonisti più vitali, con il suo fitto programma di eventi di promozione artistica e territoriale e di mostre dedicate ai grandi maestri dell’arte del XX e del XXI secolo.
L’anima piemontese di Vigliaturo è invece incarnata nel monolito Torre di Babele, in cui una serie di volti si sovrappongono l’uno all’altro, in un susseguirsi e mescolarsi di colori e nature che danno vita tanto a ogni singolo uomo quanto all’umanità intera. L’opera trova spazio all’interno dello stand della nota casa editrice canavesana Priuli & Verlucca, fortemente legata al territorio regionale, che, nel 2006, ha pubblicato un’ampia e curata monografia dell’artista, con testi, tra gli altri, dei critici d’arte Paolo Levi, Luca Beatrice, Andrew Brewerton e Rosa Barovier Mentasti.


L’ARTE DEL VETRO
Silvio Vigliaturo al XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino
Lingotto Fiere, Via Nizza 280, Torino
dal 16 al 20 maggio 2013

Musica nuova per la Calabria, presso Stand Calabria, Padiglione 1
Torre di Babele, presso Priuli & Verlucca, stand L52-R134, Padiglione 2-3

Info:       Ufficio stampa MACA
tel. 0119422568
                info@silviovigliaturo.it; info@museomaca.it
                www.silviovigliaturo.it; www.museomaca.it

lunedì 25 febbraio 2013

Pino Chimenti. Una gioiosa macchina da guerra


A partire da sabato 20 aprile 2013, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita un’importante mostra personale del pittore Pino Chimenti (Spezzano Albanese, 1952), che rientra nell’ambito del progetto Bancartis, promosso da BCC Mediocrati, attraverso cui, annualmente, l’istituzione bancaria e il museo alle porte della Sila collaborano per promuovere la cultura e l’arte sul territorio, presentando alla Calabria i grandi artisti che in essa hanno trovato le origini. 
Pino Chimenti è reduce dalla partecipazione al Padiglione Italiano della Biennale di Venezia del 2011, segnalato al curatore Vittorio Sgarbi dal noto critico d’arte Gillo Dorfles, che, nel 1985, lo aveva già selezionato per apparire tra gli artisti scelti dalla critica nel prestigioso Catalogo dell’Arte Italiana edito da Mondadori. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Urbino, sotto la guida del pittore Concetto Pozzati, Chimenti partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. A partire dalla seconda metà degli anni ’70, dopo un breve periodo di ricerca concettuale, la sua pittura acquista maggiore libertà compositiva, avvicinandosi alla personalissima figurazione astratto-fantastica che contraddistingue ancora oggi il suo lavoro, mai incline a seguire mode e correnti e caratterizzato da un’inconfondibile atmosfera fiabesca pervasa da una sottile ironia. 
«Ormai da diversi anni – ha scritto Dorfles dell’artista – prosegue nell'invenzione costante di piccoli miti personali, di strane leggende, nelle quali dei personaggi – tra il surreale e il ludico, tra il grottesco e l'affabile – si trastullano in mezzo a ghirlande di forme variopinte, di marezzature cromatiche, di sottili estroflessioni magnetiche, sempre sostenute da un minuzioso grafismo». Proprio quei miti personali e quei personaggi ludici e surreali sono i protagonisti della mostra del MACA, che li declina attraverso una collezione di circa 50 opere pittoriche, in cui il curatore Boris Brollo intravede un’affinità di spirito che lega l’artista calabrese a Picasso. «Non è una questione di forma o di segno, ma di concetto. Egli traduce l’opposizione di Picasso al regime franchista in una opposizione tout court – scrive Brollo –. Egli è un moderno maestro del racconto di questa terra calabra appartenuta a una grande storia e le cui radici trasudano ancora di questo passato glorioso. Pure qui egli sviluppa un senso del fantasticare che, benché affondi le radici nel passato, guarda al futuro. Futuro in cui il concetto dell’eterna lotta umana, oggi rimandata al virtuale, al computer e alle bombe intelligenti, segna un punto ancora umano alla lotta a corpo a corpo».

Progetto Bancartis
PINO CHIMENTI
Una gioiosa macchina da guerra

Luogo:                                             MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
                                                       Piazza Falcone, 1 – 87041, Acri (Cs)                              
Curatore della mostra:                       Boris Brollo
Vernissage:                                      20 aprile 2013, ore 17:30
Periodo:                                           dal 20 aprile al 16 giugno 2013
Orario:                                             dal martedì alla domenica, 9-13 e 15-19; lunedì chiuso
Info:                                                 Ufficio stampa tel. 0119422568
                                                       info@museomaca.it; www.museomaca.it

lunedì 18 giugno 2012

Hans Richter. Dada fino all'ultimo respiro



A partire da sabato 30 giugno 2012, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita un’importante mostra retrospettiva – la prima su territorio nazionale – dedicata ad Hans Richter (Berlino, 1888 – Locarno, 1976). Artista poliedrico enormemente affascinato dalle infinite possibilità espressive fornite dal mezzo cinematografico, di cui fu uno dei massimi sperimentatori, Richter fu tra i padri fondatori del Dadaismo, nonché uno dei suoi maggiori esponenti.
Dopo un primo periodo espressionista, in cui dipinti e disegni risentono della forte influenza del movimento Der Blaue Reiter, Richter si trasferisce a Zurigo, dove, nel 1917, dà vita, con Tristan Tzara e Hugo Ball, al movimento Dada e, due anni più tardi, fonda, assieme ad Hans Arp e Marcel Janco, il Group des Artistes Radicaux. Contemporaneamente, comincia a sperimentare con i Rotoli dipinti, di derivazione cinese, nel tentativo di rendere al meglio l’idea di movimento, trasportando la figura oltre i limiti del quadro tradizionale. Il passaggio dietro la macchina da presa, avvenuto a partire dal 1917, è per lui una scelta obbligata. Nascono così i primi cortometraggi, tra cui, fondamentali sono quelli della serie astratta Rhythmus (1921 – 1925). Nel 1940, Richter si trasferisce a New York, dove realizza due lungometraggi, entrambi presenti in mostra: Dreams That Money Can Buy (1947) e 8 x 8: A Chess Sonata in Eight Movements (1957), nati dalla collaborazione con Max Ernst, Jean Cocteau, Fernand Léger, Alexander Calder e Marcel Duchamp.
La mostra, realizzata in collaborazione con l’associazione culturale De Arte e promossa dall’associazione Oesum Led Icima, raccoglie una settantina di opere di Richter, tra oli, collage, carboncini, disegni, serigrafie, acqueforti, lettere e cartoline Dada, a testimonianza dell’estro e della poliedricità dell’artista, oltre a ventotto importanti sperimentazioni cinematografiche dadaiste (tra cui alcuni cortometraggi di Marcel Duchamp, Fernand Léger e Man Ray), coprendone così l’intera carriera artistica e mettendo in risalto la continuità tra pittura e cinema, anch’esso inteso da Richter alla stregua di una vera e propria arte visiva. «Considero il cinema come una parte dell’arte moderna, soprattutto come un’arte visibile – scriveva il grande artista –. Ho sperimentato, per così dire a mie spese, che certi impegni della pittura possono essere realizzati solamente nei film. Il film è lo sblocco di alcune delle strade indicate dalla pittura che non hanno trovato un completamento nelle arti figurative. Qui si presentano i grandi compiti per il futuro. Arte moderna e film moderno si completano».

A partire dal 15 settembre 2012, alla mostra verrà affiancata un’esposizione di lavori dei sette giovani artisti vincitori del concorso Young at Art (Walter Carnì, Giuseppe Lo Schiavo, Armando Sdao, Valentina Trifoglio, Giuseppe Vecchio Barbieri e il duo MILC, formato da Michele Tarzia e Vincenzo Vecchio), che reinterpreteranno, ognuno attraverso il proprio peculiare stile, le suggestioni provate confrontandosi con l’opera di Hans Richter, dando vita a un’interessante riflessione sull’eredità del Dadaismo nell’arte contemporanea, declinata attraverso l’intero spettro delle sue modalità espressive: pittura, scultura, body art, grafica vettoriale, fotografia e video-arte.

Hans Richter
Dada fino all’ultimo respiro
Luogo:                                                 MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
                                                               Piazza Falcone, 1  – 87041, Acri (Cs)                      
Curatore della mostra:                 Marisa Vescovo
Curatore esterno del MACA:     Boris Brollo
Vernissage:                                       30 giugno 2012, ore 18:00
Periodo:                                             dal 30 giugno al 7 ottobre 2012
Orario:                                                 dal martedì alla domenica, 9-13 e 16-20; lunedì chiuso
Info:                                                     Ufficio stampa tel. 0119422568
                                                               maca@museovigliaturo.it; www.museovigliaturo.it
                                                               www.facebook.com/MACA.Silvio.Vigliaturo
                                                               Twitter: @macaacri

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