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venerdì 22 febbraio 2019

A Torino nella splendida location di Palazzo Saluzzo Paesana I LOVE ITALY, la mostra itinerante che promuove i talenti italiani


Dopo il successo avuto in diverse città quali Roma, Venezia e Firenze, la mostra itinerante I Love Italy, partita da Milano nel 2017 con lo scopo di promuovere gli artisti italiani e il made in Italy, prosegue il suo viaggio giungendo a Torino in una location di straordinaria bellezza quale Palazzo Saluzzo Paesana. 

Curata e ideata dallo storico e critico d arte Francesca Callipari, la mostra vedrà in questa occasione la collaborazione dell'Associazione Kouros di Lucca con il patrocinio del comune di Torino, di Lucca e del Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi.

I love Italy nasce come reazione spontanea all’immobilismo e all’insoddisfazione che caratterizzano da tempo il nostro Paese e che ci conducono sempre più a guardare oltre i confini come se l’Italia e di conseguenza l’arte italiana non avessero più nulla da dire… 

Obiettivo di questo evento sarà dunque quello di dimostrare come in realtà l'arte italiana sia sempre più viva e ricca di novità e quanto sia importante avviare al più presto una profonda riflessione sul potere dell’arte quale mezzo attraverso cui attuare una rinascita culturale, economica e sociale.   
Come già avvenuto nelle precedenti tappe,  anche per la tappa torinese sono stati selezionati 23 artisti di vario genere, offrendo un’esposizione estremamente variegata, ove scenari surreali ed onirici si accosteranno ad opere dai tratti più realistici, fino ad arrivare a composizioni astratte e concettuali. 
  
Nel corso del 2019 il progetto andrà a toccare altre città italiane, spingendosi anche all’estero dove sono già state attivate delle collaborazioni con gallerie e circoli d’arte allo scopo di promuovere gli artisti emergenti presenti sul nostro territorio ed attuare al tempo stesso un dialogo tra artisti italiani e stranieri che nelle diverse tappe potranno confrontarsi, influenzarsi ed attivare eventualmente delle collaborazioni. 

In mostra le opere di: 

Adina Ungureanu, Alfredo Saviola, Denise Filippetta, Francesca Ghidini, Francesca Scesa, Francesca Sorrentino, Gabriele Giacchino, Giampiero Murgia, Giuseppina Barbanotti, Giusi Bergandi, Luciano Tigani, Majla Chindamo, 
Manuela Chittolina, Maria Gabriella Cilento, Maria Grazia Zanetti, Maria Rosaria Iacobucci, Maria Strangio, Mina Mevoli, Roberta Del Conte, Rosa Liotto, Rosy Mantovani, Silvia Radici, Vittorina Castellano






Dal 8 AL 12 MARZO 2019 
VERNISSAGE: VENERDI' 8 MARZO ORE 18.00 
LUOGO: PALAZZO SALUZZO PAESANA , Via della Consolata 1bis Torino 
CURATORE: Francesca Callipari  
COSTO DEL BIGLIETTO: ingresso gratuito  
TELEFONO PER INFORMAZIONI: 348 8023037 
ORARI APERTURA: tutti i giorni dalle ore 15 alle 20 
E-MAIL INFO: francycall@hotmail.it 




venerdì 1 dicembre 2017

Mostra “MIAs Mid-career Italian Artists a cura di Roberto Brunelli presso “Biasutti Giampiero Studio D'Arte per il '900” a Torino

Si terrà domani, sabato 2 dicembre a partire dalle ore 15:30 a Torino presso "Biasutti Giampiero Studio D'Arte per il '900" ( Via della Rocca, 10 ) il finissage e la presentazione del catalogo della mostra "MIAs Mid-career Italian Artists curata da Roberto Brunelli che ha visto la partecipazione di 37 Artisti della "Generazione anni '60" che hanno preso parte a un progetto di ricerca che a distanza di oltre 25 anni dall'uscita del nr. 158 della rivista Flash Art (ottobre/novembre 1990) dedicato allo "Speciale Arte Giovane", ha condotto il visitatore in un viaggio attraverso a quanto quegli artisti, oggi "mid-career", sono stati capaci di leggere nel passato e anticipando la futura crisi non solo economica, ma soprattutto di valori socio-morali che tante ripercussioni ha sulla società attuale. 

Con la presentazione del catalogo si conclude quindi un'esperienza che ha costituito un ulteriore occasione a tre anni dall'uscita del libro "Anninovanta 1990-2015"

Un percorso nell'arte italiana" (Roberto Brunelli – GLI ORI Editori Contemporanei, dicembre 2014), per restituire alla comunità quegli artisti, oggi cinquantacinquenni e riaffermare quanto siano ancora pieni di energia e abbiano ancora molto da dire attraverso la costruzione di un racconto per immagini, con l'obiettivo di indagare le possibili relazioni tra storia e sperimentazione artistica.


In mostra opere di Guido Bagini, Massimo Barzagli, Alessandro Bazan, Betty Bee, Francesco Bocchini, Walter Bortolossi, Luca Caccioni, Paolo Canevari, Monica Carocci, Sergio Cascavilla, Gennaro Castellano, Andrea Chiesi, Marco Cingolani, Cuoghi Corsello, Vanni Cuoghi, Nizzo De Curtis, Francesco De Grandi, Santolo De Luca, Enrico Tommaso De Paris, Mario Dellavedova, Francesco Di Lernia, Fulvio Di Piazza, Daniele Galliano, Patrizia Giambi, Sergio Fermariello, Jonathan Guaitamacchi, Massimo Kaufmann, Gabriele Lamberti, Antonella Mazzoni, Simone Pellegrini, Luca Piovaccari, Pierluigi Pusole, Sergio Sarra, Remo Suprani, Stefano Tedioli, Marco Veronese, Velasco Vitali.


Roberto Brunelli 



lunedì 2 novembre 2015

Dal 5 novembre, Reflection e Illusion, testi critici di Lorenzo Madaro, da Gagliardi e Domke, Torino


La galleria d'arte contemporanea GAGLIARDI E DOMKE (TORINO) presenta:


"Reflection" Site SPEcific project di Stefania Fersini



"Illusion", collettiva con opere di Davide Coltro, Giuliana Cunéaz, Richi Ferrero, Piero Fogliati, Glaser/Kunz e Fabio Viale


testi critici di Lorenzo Madaro

In occasione del weekend di Artissima la galleria sarà aperta nei seguenti orari:
giovedì e venerdì 5 e 6 novembre: 8.30 -12.30 / 15.30 22; sabato 7 novembre: 8.30 24; domenica 8 novembre: 8.30 -12.30 / 15.30 22.


Sito internet: gagliardiedomke.com
Info: +39 011 19.70.00.31 -  info@gagliardiedomke.com

Opening: giovedì 5 novembre 2015 ore 18.00

La galleria d'arte contemporanea Gagliardi e Domke dopo la mostra dell'artista spagnolo Rómulo Celdrán, prosegue la sua attività con un doppio progetto espositivo: la personale Reflection di Stefania Fersini e la mostra collettiva Illusion, con installazioni di Davide Coltro, Giuliana Cunéaz, Richi Ferrero, Piero Fogliati, Glaser/Kunz e Fabio Viale.

Si avvia così un format espositivo, che vede l'organizzazione di una mostra personale e contestualmente di una collettiva tematica, strettamente connessa al concept espositivo della personale, che vedrà la partecipazione di artisti legati alla galleria, con opere anche inedite. Periodicamente saranno organizzati dei focus dedicati ai singoli artisti presenti nella collettiva, con testi critici monografici a firma del critico d'arte Lorenzo Madaro.

Stefania Fersini. "Reflection"

"C un filone specifico della ricerca in cui l'arte riflette su se stessa, sulle proprie identità statutarie, dando avvio a progetti in cui l'autore-artista e il pubblico-spettatore possono interagire con essa, creando un dialogo che ha anzitutto aspirazioni dialettiche.

Negli anni scorsi ha dipinto a lungo quasi come un'ossessione corpi longilinei in un perpetuo ricorso al glamour. Le pagine delle riviste erano state però preventivamente accartocciate, magari cestinate, poi recuperate e successivamente riprodotte attraverso un processo pittorico scrupoloso. In alcuni casi specifici il dipinto è stato successivamente fotografato e la fotografia è stata esposta accanto all'opera pittorica delle medesime dimensioni. Quindi un incrocio di linguaggi, un dialogo costante tra due medium differenti. Il risultato di quest'operazione con propositi speculativi è legato a una serie di dittici in cui i due profili iperrealisti si confondono e il pubblico non riconosce più qual è la fotografia e quale la sua matrice dipinta. Provenendo dal mondo del design, Stefani Fersini ha poi deciso di dedicarsi con costanza alla pittura, reiventando irrimediabilmente la sua identità creativa. Oggi con Abscence approda a un risultato che tiene conto non solo dell'opera ma anche del suo contesto, dando così vita a una serie di installazioni site-specific in luoghi dall'alto tasso simbolico e non solo, com stato in tempi recenti con la casa torinese dell'architetto, designer e fotografo italiano Carlo Mollino (Torino, 1905-1973).

Nel progetto concepito per il primo piano della galleria Gagliardi e Domke, Stefania Fersini anzitutto si è limitata a occupare lo spazio di archeologia industriale con un solo lavoro, lasciando libero il resto dell'ambiente; elaborando così, intenzionalmente, un vuoto che ha deciso di riempire parzialmente con un grande dipinto su tela che raffigura uno specchio al cui interno si riflette ciò che è di fronte le travi e le pareti ruvide dell'ambiente espositivo, mentre al suo interno custodisce il profilo di una tela bianca , ma chiaramente non lo spettatore che si accingerà a scrutare l'opera.

La tela bianca ritratta all'interno di quest'ideale specchio-schermo è chiaramente un'icona, la tela d'altronde è metafora riconosciuta del grado zero della rappresentazione, punto di partenza e approdo di speculazioni teoriche; punto cardinale di una serie d'indagini che hanno riguardato e rivoluzionato anche la storia dell'arte contemporanea. La tela cromo-fobica interroga Stefania Fersini e noi spettatori, ponendosi al centro di un nuovo corso per la sua pittura. Convinta assertrice della tesi per cui oggi in arte non ci si può più spingere oltre determinate soglie, poiché a suo parere tutto è stato già concepito e teorizzato, tenta di tornare alle radici primarie del fare, adottando la metafora della tela bianca. Rimane pertanto la necessità di interrogarsi, di mettere in mostra un'icona dall'alto tasso simbolico, com stato con diverse declinazioni e teorie per una parte dell'arte concettuale dell'ultimo mezzo secolo"
"Illusion"

"L'illusione anche è una pratica di conoscenza verso ciò che è attorno a noi, talvolta una distorsione rispetto a un sapere e a una percezione condivisa dai più e forse proprio per questo più intensa e decisiva. Spesso è veicolo di sogni e di disperate volontà, altre volte di immaginazione estrema, che consente all'uomo e poi all'artista di estrapolare frammenti su cui lavorare e in cui applicare progettualità partecipate. Assai complessa è la letteratura su questo tema a maglie larghe, che ha prodotto riflessioni e vere e proprie modalità di approccio all'esistenza: se per Gustave Flaubert «La prima qualità dell'arte è l'illusione», Albert Einstein ha sostenuto che «La realtà è una semplice illusione, sebbene molto persistente». Sono in ballo, dunque, l'arte e la vita, in un approccio intrecciato che rievoca il sapore dell'esistenza e della costruzione di mondi possibili, di tracce ipotetiche che solo l'arte ci può rievocare.  Nella selezione concepita dalla galleria Gagliardi e Domke per Illusion, sei artisti vivono lo spazio della galleria, si confrontano con l'architettura post-industriale e tentano un approccio installativo che tiene anche conto degli accordi e delle dissonanze tra vari generi, anche se si rintraccia una predilezione per quelli della multimedialità. L'arte, sin dalle sue prime espressioni manifeste, ha sempre intercettato brandelli di realtà, talvolta l'ha inseguita e intrappolata con il mimetismo dei graffiti prima e della pittura poi. Basti pensare al tòpos dell'uva dipinta dal più grande pittore greco dell'antichità, Zeusi, ampiamente citato dalle fonti storiografica per le sue eccellenti qualità tecniche, tanto che dipinse acini d'uva talmente realistici da attirare le attenzioni di un drappello di uccelli affamati. L'illusione della realtà è pertanto uno degli aspetti che segnano il percorso di conoscenza della percezione dell'uomo".

Gagliardi e Domke. La galleria

Gagliardi Art System, nasce a Torino nel 2003 su iniziativa di Pietro Gagliardi. Nel gennaio 2011 GAS rafforza la sua sfida attuando un cambio di sede per offrire sempre più spazio a lavori di grande formato o di natura installativa. Si trasferisce in via Cervino negli spazi ex Sicme, dove sorgevano le acciaierie di proprietà della Fiat, area industriale oggi al centro di un ampio progetto di riqualificazione urbana che trova conferma anche dall'insediamento nelle vicinanze del MEF, Museo Ettore Fico. Nel 2015 Christian Domke affianca Pietro Gagliardi nella direzione; nasce così Gagliardi e Domke, che prosegue nell'attività di ricerca e sostegno degli artisti e nella promozione della collezione della galleria.

testi critici di Lorenzo Madaro


La mostra personale di Stefania Fersini: Reflection sarà visitabile dal 5 novembre 2015 al 9 gennaio 2016;

Illusion dal 5 novembre 2015 al 16 aprile 2016

dal martedì al sabato, 15.30 -19.30

Opening: giovedì 5 novembre 2015 ore 18



In occasione del weekend di Artissima la galleria sarà aperta nei seguenti orari:

giovedì e venerdì 5 e 6 novembre: 8.30 -12.30 / 15.30 22; sabato 7 novembre: 8.30 24; domenica 8 novembre: 8.30 -12.30 / 15.30 22.

mercoledì 8 maggio 2013

L'ARTE DEL VETRO. Silvio Vigliaturo al XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino



L’ARTE DEL VETRO
Silvio Vigliaturo al XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino

Silvio Vigliaturo, Musica nuova per la Calabria

Silvio Vigliaturo, artista e maestro del vetro di fama internazionale, reduce dalla recente partecipazione alla mostra Contermporary Glass Art dell’Orlando Museum of Art, celebrativa dei primi cinquant’anni del movimento Studio Glass, e prossimo protagonista del Padiglione Tibet, prestigioso evento a latere della Biennale di Venezia, sarà presente, dal 16 al 20 maggio 2013, all’interno degli spazi del Salone del Libro di Torino con due sculture in vetro di grandi dimensioni, distintive di uno stile unico caratterizzato dalla seducente flessuosità delle forme e dalla vibrante lucentezza dei colori.
Le imponenti opere monolitiche troveranno spazio in due luoghi distinti che rappresentano per l’artista altrettanti legami vitali, mettendone a nudo la doppia natura di italiano contemporaneamente del Sud e del Nord. Nato ad Acri, in provincia di Cosenza, Vigliaturo si è presto trasferito con la famiglia a Chieri, città alle porte del capoluogo piemontese dove tutt’ora vive e lavora nella sua bottega artistica situata di fronte al suggestivo Duomo gotico. L’artista, a cui, nel 2006, la città di Acri ha voluto dedicare un museo, il MACA, che ospita una collezione permanente di oltre duecento sue opere, tra dipinti e sculture, riveste simbolicamente i panni del collegamento tra il Piemonte e la Calabria, Regione ospite della XXVI edizione del Salone Internazionale del Libro.
Proprio nello Stand Calabria troverà spazio l’opera Musica nuova per la Calabria, un augurio e un’esortazione che l’artista rivolge alla sua terra natia perché essa continui sul sentiero del cambiamento e del rinnovamento culturale e sociale intrapreso negli ultimi anni e di cui il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) è tra i protagonisti più vitali, con il suo fitto programma di eventi di promozione artistica e territoriale e di mostre dedicate ai grandi maestri dell’arte del XX e del XXI secolo.
L’anima piemontese di Vigliaturo è invece incarnata nel monolito Torre di Babele, in cui una serie di volti si sovrappongono l’uno all’altro, in un susseguirsi e mescolarsi di colori e nature che danno vita tanto a ogni singolo uomo quanto all’umanità intera. L’opera trova spazio all’interno dello stand della nota casa editrice canavesana Priuli & Verlucca, fortemente legata al territorio regionale, che, nel 2006, ha pubblicato un’ampia e curata monografia dell’artista, con testi, tra gli altri, dei critici d’arte Paolo Levi, Luca Beatrice, Andrew Brewerton e Rosa Barovier Mentasti.


L’ARTE DEL VETRO
Silvio Vigliaturo al XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino
Lingotto Fiere, Via Nizza 280, Torino
dal 16 al 20 maggio 2013

Musica nuova per la Calabria, presso Stand Calabria, Padiglione 1
Torre di Babele, presso Priuli & Verlucca, stand L52-R134, Padiglione 2-3

Info:       Ufficio stampa MACA
tel. 0119422568
                info@silviovigliaturo.it; info@museomaca.it
                www.silviovigliaturo.it; www.museomaca.it

lunedì 1 novembre 2010

Luce Gallery Torino: mostra NERO di T. Venkanna, sabato 6 novembre ore 18.30.

"NERO"

T. Venkanna

Inaugurazione sabato 6 novembre 2010 ore 18.30

Mostra 6 novembre - 22 dicembre 2010
Orario: mercoledì - sabato 15.30 19.30

LUCE GALLERY
Corso San Maurizio 25, 10124 Torino
Tel. +39 011 8141011

www.lucegallery.com
info@lucegallery.com


Luce Gallery è lieta di annunciare la prima personale europea dell'artista indiano T. Venkanna.

La narrativa di T. Venkanna assume varie forme traducendosi in costellazioni di immagini,

collage, plastiche, allegoria, pittura. Benché utilizzi spesso un repertorio di figure erotiche la

sua arte non ha intenti deliberatamente provocatori. Destabilizzando le tradizionali nozioni

di genere e sessualità, la sua arte invita il pubblico a valutare se il concetto stesso di identità

sia auspicabile o persino difendibile.

I graffiti e gli slogan liberamente dipinti sulla superficie della tela richiamano l'attenzione

sulla natura teatrale e costruita delle opere, stimolando l'osservatore a riflettere invece di

reagire in modo esclusivamente emotivo all'estetica di ciò che ha di fronte.

In NERO l'artista amplia la categoria del bello appropriandosi del colore per raffigurare ad

esempio la dea che emerge dalle acque, spiegando così come l'idea di bellezza sia una

categoria del sapere creata dall'uomo, più che una realtà intrinseca.

L'artista incoraggia l'osservatore ad andare oltre il dato tangibile per scoprire gli aspetti

nascosti ma potenzialmente più significativi dell'io, anche attraverso la reinterpretazione di

soggetti classici per snodarsi attraverso la propria visione della bellezza a volte appunto

estrapolata simbolicamente da un contesto scolastico per renderla accessibile a un pubblico

più vasto.

T Venkanna è nato nel 1980 a Gajwel, vive e lavora a Baroda, India.










T. Venkanna

Born 1980, Gajwel, India

Lives and works in Baroda, India

EDUCATION

2006 - M.F.A. printmaking from the Fine Arts Faculty, M.S. University of Baroda

2004 - B.F.A. painting from J.N.T.U, Hyderabad (Gold Medal)

SOLO EXHIBITIONS

2010

T. Venkanna, Luce Gallery, Turin, Italy (upcoming)

"Sacred and Profane", Gallery Maskara, Mumbai

2009

"For Identity", Gallery Maskara, Mumbai

GROUP EXHIBITIONS

2010

"The Empire Strikes Back" Indian Art Today, Saatchi Gallery, London, UK

2008

"Loosentiefirst", Gallery Maskara, Mumbai 789, Faculty of Fine Arts, Baroda

2007

"Chronicles of the Unspoken", Travancore Gallery, Delhi Show-off, Kitan Mahal, Mumbai

2006

Group Show, Jehangir Art Gallery, Mumbai

2005

Student Show, Faculty of Fine Arts, Baroda

COLLECTIONS

Charles Saatchi Collection

Burger collection









Silvia Orlando | Ufficio Stampa

s.orlando@lucegallery.com

Mob. +39 329 2032053

Ph. +39 011 8141011

giovedì 15 aprile 2010

Valerio Berruti: I wish I was special

Ermanno Tedeschi Gallery
presenta
I WISH I WAS SPECIAL
mostra personale di Valerio Berruti

Ermanno Tedeschi Gallery (Roma e Torino) dal 12 maggio al 31 luglio

Due bambine che giocano, si prendono per mano, si stringono l’una all’altra, si allontanano, si osservano e guardano lontano. Ancora l’infanzia protagonista di questa mostra di Valerio Berruti - presentata il 12 maggio nella galleria romana di Ermanno Tedeschi e il giorno successivo nella sede torinese - la sua prima personale dopo l’entusiasmante esperienza alla Biennale di Venezia. L’artista prosegue il suo percorso fatto di immagini essenziali che ripensano i temi degli affetti, della quotidianità e dei legami familiari, per la prima voltadue soggetti. I wish I was special nasce da una riflessione sulla personalità e sul momento in cui essa si forma: le due protagoniste, ritratte con la tecnica minimale che caratterizza l’artista, dialogano fra di loro, mutano, sembrano fondersi l’una con l’altra per poi discostarsi nuovamente, mettendo lo spettatore nella posizione di decidere se siano due figure distinte o se si tratti invece di uno sdoppiamento della stessa persona. Un alter ego, un aspetto della propria personalità contro cui si inizia a lottare dal momento in cui l’infanzia lascia il posto alla pubertà, quando si avverte la consapevolezza dei propri limiti e si accentuano le proprie peculiarità perchè, come suggerisce il titolo, si vorrebbe essere speciali. Nessun elemento di riconoscimento spazio-temporale guida l’osservatore, solo due esili figure affrescate su juta, stilizzate su carta o plasmate nei bassorilievi in cemento armato, ultima evoluzione stilistica di Berruti.
mettendo al centro dell’opera


I wish I was special è un esplicito richiamo alla malinconica Creep, primo successo della band inglese Radiohead, un riferimento per l’artista che considera la musica una fondamentale fonte d’ispirazione e parte integrante del suo lavoro. Creep è la storia di un uomo che cerca in tutti modi di ottenere l'attenzione di una donna e che desidera con tutto se stesso essere speciale. Il tema della canzone abbraccia così le tematiche affrontate in questa mostra: la ricerca della perfezione, il confronto col mondo esterno e perfino il tema del doppio. Secondo le dichiarazioni di Thom Yorke, cantante e autore della canzone in oggetto, il protagonista del brano non si rivolge realmente all’amata, ma compie una ricerca interiore dialogando con se stesso.

In occasione della mostra sarà presentato un libro (I wish I was special, edito da Silvana Editoriale) contenente un testo del curatore Luca Beatrice, un racconto dello scrittore israeliano Etgar Keret e uno scritto di Bruno Ruffilli, giornalista e critico musicale.


INAUGURAZIONE MERCOLEDÌ 12 MAGGIO A ROMA E GIOVEDÌ 13 MAGGIO A TORINO ALLE ORE 18,30


la mostra è visitabile gratuitamente fino al 31 luglio


INFO AL PUBBLICO

ERMANNO TEDESCHI GALLERY – ROMA Via del Portico d'Ottavia, 7 tel 06 45551063

Orario: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, sabato e domenica su appuntamento

ERMANNO TEDESCHI GALLERY – TORINO Via Carlo Ignazio Giulio 6 tel 011 4369917

Orario: da martedì a sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20 o su appuntamento

http://www.etgallery.it e http://www.valerioberruti.com

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