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lunedì 18 giugno 2012
Hans Richter. Dada fino all'ultimo respiro
domenica 17 giugno 2012
Segnale debole o assente
Cosa è successo alla tv? Cosa ha reso il mezzo televisivo obsoleto, vacuo, distante da ciò che è cultura e approfondimento? Stefano Esposito e Wright Grimani sembrano formulare queste domande attraverso la mostra Segnale debole o assente negli spazi della Interazioni Artgallery, in piazza Mattei, 14. Tre set fotografici, (La tv che vive nella realtà, Television set, Zapping), un video (United Television) ed una installazione (Happy Days) per sentenziare la definitiva trasformazione del mezzo televisivo, giunto ormai, agli occhi dei due artisti, ad un progressivo disfacimento, divorato com'è dai format e soppiantato sempre più inesorabilmente dal web. La mostra punta l'indice sulle scelte odierne, dettate dalla concorrenzialità commerciale e dall'inseguimento dello share; messo definitivamente in soffitta ogni intento didattico, l'offerta di strumenti di approfondimento culturale è relegata nelle fasce notturne o delegata a canali tematici. Tra mirabolanti annunci commerciali di una tv che verrà, schermate catturate con scatti mirati a cogliere messaggi sottili e paradigmatici, si va componendo un requiem per quella televisione pionieristica ed educativa che caratterizzò un'epoca, nemmeno troppo remota, la cui eco sfilacciata riusciamo a malapena a percepire.
Le fotografie di Esposito presentano una serie di istanti bloccati in una formulazione che si fa denuncia, ma anche promo avveniristici che celano messaggi subliminali. Avvertimenti, segnali che il fotografo è riuscito a cogliere attraverso giochi di specchi o con la simultaneità che si manifesta dall'uso compulsivo dei telecomandi, ormai consacrati al rango di oggetti d'arredo in ogni salotto. Il cloroformio televisivo, mostrandosi nella sua intrinseca somministrazione del nulla, può essere neutralizzato solo attraverso abilissimi escamotages che ne evidenziano la sintesi del messaggio e del colore, dove è il blu a prevalere. Le foto sottolineano l'ammiccamento ipocrita che la tv fa sponsorizzando solo se stessa, spacciando contenitori infarciti di televendite per contenuti. Il lavoro di Esposito sintetizza, nella sua unicità nel cogliere fotogrammi irripetibili, la presa d'atto di uno spettatore smaliziato che conosce bene la legge della domanda e dell'offerta ed è in grado di mettere a fuoco ogni assenza di equilibrio. Nei tre set, che sembrano completarsi l'uno con l'altro, senza alcun intento moralistico, il fotografo lascia alla singola parola o alle frasi che fluttuano liberamente nello spazio lo scomodo incarico di fornire una risposta.
Il video United Television è il compianto su una tv che è scomparsa, evoca una fase nella quale l'attenzione per la qualità delle trasmissioni ne inglobava l'aspetto tecnico e quello comunicativo. Alla perfetta ricezione dell'immagine e del suono si accompagnava l'impegno di selezionare con cura chi doveva "entrare nelle case" degli italiani. Un monoscopio sbiadito dietro un sipario di pioggia, il ticchettio del tempo che passa come in un congegno ad orologeria, l'annunciatrice che scandisce le prove audio per la ricezione stereofonica, le note suggestive delle Armonie del pianeta Saturno di Roberto Lupi sono gli elementi che ha scelto Grimani per raccontarci quella premura verso lo spettatore che ormai è irrimediabilmente svanita, soprattutto in quelle stanze dove si programmano i nuovi palinsesti. L'evocazione malinconica della tv che non c'è più cede il passo alla sentenza decretata alla tv stessa nell'installazione Happy Days: un' arma moderna puntata contro un televisore degli anni sessanta; un'esecuzione sommaria di ciò che rappresentò un potente mezzo di alfabetizzazione del Paese, basti pensare a programmi come Non è mai troppo tardi, agli spettacoli teatrali o ai primi quiz condotti da Mike Bongiorno.
La saggistica, l'arte contemporanea, i programmi che mettono al centro le espressioni e le potenzialità del mezzo televisivo dimostrano che le tematiche legate alla tv non hanno perso d'attualità nel corso dei decenni; la mostra, dal tono garbatamente pungente, trova adeguatissima sede alla Interazioni Artgallery, una galleria di recente apertura, situata in una delle più belle piazze di un rione che, in controtendenza rispetto alla crisi, vede incrementare i propri spazi espositivi.
A cura di Maria Arcidiacono
Info:
Doppia Personale di Stefano Esposito e Wright Grimani
Inaugurazione: martedì 26 giugno ore 19.00
Dal 26 giugno al 14 luglio 2012
Interazioni Artgallery
Piazza Mattei 14, 00186 Roma
tel./fax: +39 06.68892751; mail: interazioniartgallery@gmail.com,
Orari: lunedì 16.00 – 22.00; da martedì a sabato 10:00 – 14.00, 16.00 – 23.00; domenica chiuso
Ingresso gratuito
giovedì 14 giugno 2012
Claudio Andreoli, Sottocosto
Ricoprire integralmente una stanza con la "stessa" figura, vedere l'intero allestimento scomporsi tessera per tessera lungo l'arco della serata, proporre un nuovo modo di pensare e di fare cultura. Sottocosto è l'istallazione proposta da Claudio Andreoli, ospitata presso la Galleria Opera Unica di Roma dal 21 al 26 giugno: decine di minuti schizzi, tracce, rappresentazioni; disegni veloci, da "writer" urbano, come graffiti preistorici; fantasmi, autoritratti. Con questa operazione, in collaborazione con takeawaygallery, si cerca di aprire una nuova strada, pericolosa, che tenta di rinnovare consueti scenari ma può anche rovinosamente arenarsi alla prima curva; probabilmente la strada sbagliata, ma provocatoria. Takeawaygallery sceglie un "non artista" che si pone come unico obiettivo il fare, il piacere di "costruire" in cento gesti, cento piccoli segni offerti Sottocosto, ognuno a 9,90 euro, valore simbolico, che non riesce a coprire neanche i costi di produzione; raffigurazioni apparentemente simili, realizzate su legno nelle tecniche più disparate.
Sottocosto è un'occasione per avvicinare non solo chi generalmente non può spendere in dipinti e pitture, ma soprattutto chi ne è lontano per cultura, pensiero, estrazione. Le opere presentate non sono "investimenti", ma semplici disegni, giochi, improvvisazioni. Sono solo un biglietto d'ingresso per il teatro, lo spettacolo è ben altra cosa. L'arte, oltre che una realtà obiettiva (l'opera), è un atto di fede, un impegno che va oltre l'oggetto stesso, oltre la sua valutazione, oltre la sua accettazione, oltre la sua bellezza. E' una scommessa per il nostro futuro, una possibilità di immaginare il futuro. I lavori esposti sono un pretesto, una provocazione, un tranello, un trabocchetto. Sono un limite da superare senza paura, comprando, appropriandosene… o un muro invalicabile che ci inchioda ad uno "statico presente infinito". Guardiamo oltre la tavoletta, la sua "forma" banale è solo un confine che inganna il nostro cervello. Una sottile linea rossa. O di qua, o di là.
Claudio Andreoli è un architetto e designer. Vive e lavora a Roma.
Info:
Sottocosto di Claudio Andreoli
A cura di takeawaygallery
Inaugurazione: giovedì 21 giugno ore 19.00
Dal 21 al 24 giugno 2012
Galleria Opera Unica
Via della Reginella 26, Roma
06-68809645 operaunicaroma@gmail.com
Visibile 24 ore su 24
Si ringrazia: Acqua Egeria Roma
Fulvio Santoni "Riflessioni"
"Riflessioni" È il titolo della mostra di Fulvio Santoni, che si terrà a Roma dal 21 al 27 giugno presso la Galleria Rilievi Contemporary Art in via della Reginella 1/A.
Protagonista delle immagini una natura "psichedelica", intesa come metaforica sintesi di tutte le arti; pittura, scultura, musica, poesia condensate in un graffito/onda dall'andamento assieme rotto e sinuoso, specchio e riverbero della mente e delle sue infinite possibilità speculative.
Le fotografie selezionate per questa occasione sono state estrapolate da un corpus di più di ottocento scatti, realizzati nell'arco degli ultimi trent'anni, quasi un migliaio di impercettibili variazioni sullo stesso identico tema: flutti del lago, riflessi del mare, acqua di un ruscello, una stagno, una pozza; imprevedibili sfumature che diventano forma, forze contrastanti che creano un segno.
Dietro giochi astratti di colori squillanti, enfatizzati e ricercati in questa mostra più che nelle altre, dove tagli ed ingrandimenti in post produzione hanno voluto eliminare qualsiasi referente esterno, identificabile e riconducibile al contingente, si cela, ben dissimulato dallo sguardo ammaliato e "innocente", come di bambino che cerca somiglianze nelle nuvole, la volontà di ricondurre la percezione alla sua capacità di discernere tra il vero e il non vero, tra esistente e modificato.
Gli attimi "congelati" di una natura in continuo divenire, l'azione visibile di fenomeni fisici ed atmosferici che plasmano la superficie senza alcuna casualità, appaiono all'opposto manipolazione tecnologica, costruzione a tavolino dell'uomo-demiurgo, simulazione di realtà piuttosto che realtà stessa.
Giocando sull'ambiguità intrinseca delle immagini, l'artista ci mette di fronte a due possibili "verità": solo rinunciando a vedere le cose nella loro forma utilitaristica, saremo in grado di comprendere veramente quello cui siamo di fronte.
Fulvio Santoni (1956) colleziona scatti di acqua e roccia dall'inizio degli anni '80. La sua ricerca, nata quasi per caso, è la risposta spontanea a più di un decennio di pittura iperrealista, nel momento in cui ha iniziato a sentire che dietro ad una perfezione tecnica e formale si celava un vuoto di contenuti. Le sue fotografie, mezzo per ritornare ad un approccio più spontaneo e autentico all'arte e le sue possibili manifestazioni, possono intendersi come vedute o paesaggi, trasfigurati in un esercizio mentale.
Info:
Personale di fotografia di Fulvio Santoni
Inaugurazione: giovedì 21 giugno ore 19.00
Dal 21 al 24 giugno 2012
Galleria Rilievi Contemporary Art
Via della Reginella 1/A, Roma
06-95223340 galleriarilieviroma@gmail.com
Dal lunedì al sabato 10.00 – 19.00
Ingresso gratuito
NANE ZAVAGNO LA NATURA E LE FORME Disegno-Pittura-Scultura-Mosaico
a livello internazionale, ha conquistato al mosaico una nuova esaltazione
materica lo ha reso nuovamente lingua viva.
martedì 12 giugno 2012
"DEGUSTAZIONI.POESIA E CUCINA" presenta DYLAN THOMAS
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