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martedì 14 maggio 2013

Esclusiva intervista a Pino Boresta



























Esclusiva intervista a Pino Boresta



1) Pino da cosa è stata mossa la tua azione performatica "Io vivrò"? Ti chiedo questo perché personaggi sintetici creati dal sistema in maniera fintamente disfunzionale come Luca Rossi ti hanno accusato di essere troppo estremo e quasi impresentabile, secondo lui/loro e secondo una certa mentalità artistica, provocazioni e lavori come il tuo hanno senso solo quando realmente inquadrati in un sistema.
R: Quale sistema? Ci sono tanti sistemi, a me piace il mio sistema, credo che ognuno debba utilizzare il sistema che preferisce, il giorno in cui questo sistema non fosse più soddisfacente, cambierò sistema... e quale sistema utilizzerò? Probabilmente ancora una volta un sistema di quelli non realmente inquadrati, o forse no o forse si.

2) Tu ti definisci un artista di processo o di prodotto? Quando determini una tua azione artistica pensi in termini di prodotto o t'interessa esplorare il processo che deriva da una suggestione che diventa processo e azione?
R: A me interessa tutto, il prodotto, il processo, l'azione artistica, il prodotto che nasce dall'azione artistica le esplorazioni, le suggestioni e tutto ciò che sorge a galla nel corso dell'azione stessa e dopo e prima di questa.




3) Avevi annunciato la tua morte per poi urlare a Baratta e Gioni che vivrai, ma pensi sul serio che a certi artisti oggi interessi partecipare alla Biennale di Venezia? Forse realmente interessati a partecipare alla Biennale di Venezia sono solo quelli artisti Accademici (per carica artistica di portaborse politico e di partito) che non riescono a risolvere la loro frustrazione con un mercato privato che giustamente non ne ha mai riconosciuto l'attività ed il valore (il problema l'aveva bene evidenziato Sgarbi), ma un artista come te, ben radicato nel suo territorio e nella sua comunità che cosa ha in comune con la fiera del mercato culturale dell'arte con una patina d'istituzionalità?
R: Lo sai che mi hai convinto? Infatti credo che questo sia il mio ultimo tentativo di partecipare alla Biennale di Venezia, anche perché che altro potrei inventarmi? Oddio... una ideuzza mi è venuta.

4) Diciamo qualcosa su Massimiliano Gioni, questo vento nuovo dell'arte contemporanea, di cosa è figlia questa sua presunta competenza superiore? Politi da anni sostiene su Flash Art di essere un suo padre spirituale di formazione, suo come di Cattelan, Bonami, Beatrice e Bellini per esempio, come mai tutte le grandi competenze del sistema dell'arte italia sembrano obbligatoriamente passare da Flash Art?
R: Forse perché lo dice lui? Ma potrebbe anche essere vero... ma non credo mi interessi molto rispondere a questa domanda comunque l'ho fatto.

5) Ti ritrovi nell'etichetta outsider del sistema dell'arte contemporanea? Se accomuno il tuo nome a quello di Marco Lavagetto (l'autore della beffa di Tirana ai danni di Politi e Flash Art e di Luca Lo Coco (l'artista costretto a chiudere il suo sito d'arte ashart sotto provvedimento cautelativo del tribunale di Palermo per una azione legale di Politi e il suo studio legale) sbaglio?
R: Si!

6) Pensi che l'informazione artistica specializzata nell'epoca del web 2.0 abbia ancora un senso? In fondo a cosa servono ancora critici, curatori e galleristi? In questo tempo di forte crisi economica l'artista ha in fondo finalmente la possibilità di relazionarsi senza filtro, col suo lavoro, al suo pubblico ed alla comunità che lo determinano.
R: Gli artisti sono come i bambini, che soffrono se i genitori non elogiano quello che fanno. Lo stesso vale per tutti coloro che cascano in depressione se non trovano nessuno che si accorge di loro.



7) Luca Rossi sostiene che per vivere non bisogna andarlo a urlare alla conferenza della biennale. Sostiene che la tua operazione sia solo critica istituzionale che mostra la tua debolezza che ha bisogno di essere alla Biennale per vivere, dice testualmente "Boresta dipende da ciò che critica, contraddittorio e fine a se stesso". Ho già dichiarato pubblicamente che Luca Rossi è qualcosa che mira a intercettare i cambiamenti in corso per capitalizzarli in futuro attraverso il web, tu cosa vorresti rispondergli direttamente.
R: Io rispondo che Luca Rossi ha ragione e che anche tu hai ragione su quello che dici di lui, ma anche io ho le mie ragioni che nessuno di voi due pero conosce.



8:) "Boresta è il più insider di tutti perché per vivere deve andare alla conferenza stampa della biennale. Neanche alla mostra. Critisca istituzionale di vecchia data. Io vivrò???? Alla conferenza stampa? Vivrà cosa??? Ma dai, si vive con il fare e con i contenuti. Oggi tutti possono scrivere io vivrò sulla propria bacheca. Boresta è incagliato in vecchie logiche sistemiche." Altra critica feroce che il web attraverso il progetto Luca Rossi rivolge alla tua operazione, pensi realmente di essere incastrato con le tue operazioni in vecchie logiche di sistema?
R: No!

Qui i 2 video


Il più outsider di tutti

In tale clima sobrio ma pacifico è parsa quasi finta l'irruzione in sala (assolutamente reale) del perennemente escluso situazionista, Pino Boresta il più outsider di tutti, che aveva da tempo annunciato il suo suicidio nel caso non fosse stato invitato alla Biennale. Non essendo ovviamente stato invitato neanche questa volta ha rassicurato che sì, nonostante tutto, ancora “vivrà”. 

Claudia Colasanti (pubblicato dal Il Fatto Quotidiano)





Pino Boresta vivrà. 

Nuova performance-blitz dell’artista romano durante la conferenza stampa della  Biennale. L’outsider per eccellenza rivendica ancora una volta la propria esistenza


I don’t give up”, urla a pieni polmoni Pino Boresta. E se c’è qualcosa che va riconosciuto all’artista romano, insieme a una rara genuinità, sono la tenacia e la convinzione con cui porta avanti la sua ricerca, da almeno un paio di decadi. Performer, situazionista (o “situazionauta” come ama definirsi), oltre che street artist ante litteram, Boresta è sbucato fuori dal pubblico della conferenza stampa della Biennale di Venezia, ieri a Roma, al grido di “Io vivrò”.
Dopo aver provocatoriamente annunciato, con email, post su forum e pubblicità sui giornali, che si sarebbe tolto la vita se Gioni non l’avesse invitato alla mostra, ha invece a sorpresa deciso di riaffermare con forza la propria esistenza, la propria condizione di outsider, di irregolare, di allegro e consapevole disturbatore. La performance, interrotta dal servizio d’ordine come ogni blitz che si rispetti, si è chiusa con un forte applauso, mentre Paolo Baratta, presidente della Biennale, riprendeva la parola dicendo a Massimiliano Gioni: “pensavo fosse una delle tue trovate”…
Valentina Tanni (su Artribune)




lunedì 13 maggio 2013

Invito "APA L'ETRUSCO SBARCA A ROMA" CONFERENZA STAMPA MERCOLEDì 15 MAGGIO ORE 11 IN SANTA MARTA

 

 

 

 

Roma – Bologna, 10 maggio, 2013

COMUNICATO STAMPA

APA l’etrusco sbarca a Roma
Un progetto transmediale tra Bologna e il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Roma, 15 maggio 2013, ore 11  -  Sala Convegni Santa Marta - Piazza del Collegio Romano, 5

Nella primavera del 2014 il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a  Roma e il Museo della Storia della Città a Bologna, con il supporto del CINECA - il Consorzio di supercalcolo del MIUR -   saranno protagonisti  di un  gemellaggio multimediale ed un doppio evento espositivo, che per l’importanza dei reperti utilizzati ed il livello delle tecnologie applicate non ha precedenti a livello internazionale.

 

 A Roma, nel Museo di Villa Giulia verrà tra l’altro proiettata – con una installazione che diverrà permanente – una nuova edizione, con scene appositamente realizzate ed un personaggio inedito, del  cartoon 3D  stereo  “Apa l'etrusco”. Scritto e diretto da Giosuè Boetto Cohen, Apa l’etrusco - con la voce e le musiche di Lucio Dalla - ha vinto il primo premio FIAMP Unesco (mediometraggi per la cultura) al Festival del Cinema di Montreal 2012.

Accanto al film 3D sarà presente l’installazione virtuale della “Situla della Certosa”, il celebre vaso bronzeo simbolo dell’Etruria Settentrionale, presentato per la prima volta al pubblico romano.

 

Nel Museo della Storia di Bologna, a Palazzo Pepoli, sarà ospitata una mostra dal titolo "Il viaggio degli Etruschi verso l'Aldilà, uno sguardo sull'Etruria meridionale”. L’esposizione accoglierà una selezione dei tesori del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Proprio un clone high-tech del notissimo Sarcofago degli sposi sarà protagonista di una installazione virtuale di particolare complessità: la sua ricostruzione digitalizzata, in scala reale (esperimento mai tentato prima) verrà inserita in un’ambiente di grande suggestione creato da un  complesso spettacolo di “3D mapping” e da una colonna sonora originale, composta da Marco Robino, autore - tra l’altro - delle musiche dei film e delle installazioni di Peter Greenaway.

 

 I due musei ospiteranno allestimenti high-tech distinti, ma idealmente collegati e dialogheranno tra loro in tempo reale, grazie  a finestre  virtuali, che metteranno in contatto l' Etruria meridionale e l' Etruria Padana. Tutte le installazioni virtuali della mostra, sia a Bologna sia a Roma, sono progettate  con particolare attenzione alla trasportabilità in modo da favorire la loro esibizione in sedi internazionali.

 

Marco Sala

Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale

Ufficio per la comunicazione

Tel 06 3226571 - marco.sala@beniculturali.it

www.villagiulia.beniculturali.it

Patrizia Coluccia

Ufficio Stampa e Comunicazione

Cineca

p.coluccia@cineca.it
Tel 051 6171443 – cell. 338 5366421

www.cineca.it

 

Comunicato stampa: Spazio Transiti - Arte contemporanea a Marina di Scarlino





Spazio Transiti

Arte contemporanea a Marina di Scarlino

 

25 maggio – 30 ottobre 2013

 

Inaugurazione sabato 25 maggio, ore 18.00




Marina di Scarlino (Gr), Località Puntone

 

a cura di Paolo Campiglio con la collaborazione di Chiara Gatti

 

Con la stagione primavera-estate 2013 s'inaugura a Marina di Scarlino (Gr) uno spazio dedicato all'arte contemporanea. Il progetto, ideato e sostenuto dall'imprenditore Leonardo Ferragamo, con il coordinamento di Nicolò Sabellico, rappresenta un'iniziativa importante nel panorama dei porti turistici italiani. "Coniugare l'arte e il mare, fiori all'occhiello della cultura e dell'identità del nostro Paese, e innovare il comparto nautico attraverso la promozione di eventi culturali che coinvolgano nuovi ambienti e nuovi mondi," (Nicolò Sabellico), sono i presupposti da cui prende vita questo nuovo centro espositivo, fucina e punto di incontro di artisti affermati e giovani emergenti.

 

Per cinque mesi uno dei punti di approdo più rinomati della Maremma Toscana, location strategica che ha sedotto, e ancora oggi seduce, sportivi e turisti provenienti da tutto il mondo, si trasformerà in una vera "isola culturale" con una fitta rassegna di mostre ed eventi d'arte che coinvolgeranno alcuni protagonisti della scena artistica italiana e internazionale. Le loro opere – dipinti, sculture, fotografie e installazioni monumentali site-specific – occuperanno gli spazi aperti della struttura, le zone verdi e lo Spazio Transiti, un ambiente di circa 100 metri quadrati, dove verranno allestite, di volta in volta, cinque esposizioni legate ad altrettanti percorsi tematici. Temi trainanti di questo inedito progetto, l'energia, risorsa legata al genius loci e ingrediente propulsore del fare arte, il tempo, variabile sfuggevole e patrimonio antropologico, il viaggio, spostamento fisico e condizione randagia dell'esistenza, l'ombelico del mondo, metafora di un punto di contatto fra cielo e terra e passaggio verso un'altra dimensione, e l'acqua, archetipo junghiano che genera, uccide e preserva lasciando affiorare resti e segreti.

 

Con lo "Spazio transiti" Marina di Scarlino intende allestire, su modello anglosassone e in linea con una vocazione per l'arte entrata nella filosofia delle maggiori aziende e maison italiane, un centro dedicato alla ricerca estetica, entro una struttura e un contesto altamente sofisticati che si caratterizzano come luogo di sosta e di permanenza, non solo di transito. Accanto ai servizi e alle opportunità commerciali per il turista, oltre che per gli appassionati del mare e della vela, Marina di Scarlino offre per la prima volta un innovativo modello di coesistenza tra proposta artistica e paesaggio toscano che si inserisce in un disegno più ampio di riqualificazione del luogo e di valorizzazione delle risorse naturali del territorio.

 

La selezione degli artisti offre un quadro composito dell'arte contemporanea italiana e verte sul dialogo fra nomi consolidati (alcuni scelti per la prossima Biennale di Venezia) e ultime generazioni, emersi recentemente nelle più note manifestazioni e nei premi nazionali. Un connubio che rispecchia il volto stesso del Porto di Scarlino dove la tradizione abbraccia la direzione giovane ed energica di un team di curatori sensibili ai valori sociali e culturali del luogo.

 

 

ARTISTI COINVOLTI: Gregorio Botta, Marc Bowditch, Silvia Camporesi, Renzo Chiesa, Marco Di Giovanni, Alberto Gianfreda, Mirco Marchelli, Elena Modorati, Daniela Novello, Patrizia Novello, Paola Pezzi, Daniele Salvalai, Lucia Sammarco, Nanni Valentini, Nicola Villa, Velasco Vitali.


 

25 maggio – 30 ottobre 2013

SPAZIO TRANSITI

Località Puntone, Marina di Scarlino (Gr)

Orari d'apertura: tutti i giorni, 17.00-23.00

Per informazioni: Nicolò Sabellico, tel. 3356899931

www.marinadiscarlino.com

 

Per immagini e materiale stampa:

UFFICIO STAMPA ANTEA

anteapress@gmail.com


IN ALLEGATO L'INTERO PROGRAMMA ESPOSITIVO


























domenica 12 maggio 2013

SAPERE AUDE | CIRCUITO OFF | 55ma BIENNALE D'ARTE D VENEZIA


The setting is a sparkling Venice city, which is already vibrating for the 55th edition of the Biennale d’Arte, curated by Massimiliano Gioni. The title chosen by Massimiliano Gioni for the 55th International Art Exhibition is: Il Palazzo Enciclopedico / The Encyclopedic Palace. Massimiliano Gioni introduced the choice of theme evoking the self-taught Italian-American artist Marino Auriti who, on November 16, 1955, filed a design with the US Patent Office depicting his Palazzo Enciclopedico (The Encyclopedic Palace): an imaginary museum that was meant to house all worldly knowledge, bringing together the greatest discoveries of the human race, from the wheel to the satellite. Auriti’s plan was never carried out, of course, but the dream of universal, all-embracing knowledge crops up throughout history, as one that eccentrics like Auriti share with many other artists, writers, scientists, and prophets who have tried - often in vain - to fashion an image of the world that will capture its infinite variety and richness.

These personal cosmologies, with their impossibility to catalog the omniscience, shed light on the constant challenge of reconciling the self with the universe, the subjective with the collective, the specific with the general, the individual with the culture of its time. A fully imaginative scenery of human acknowledgments will back Cueva’s quest about “Sapere Aude”, becoming the spark for the Illuminist manifesto: an excitement about feeding oneself without shame; the need of knowledge, the bravery of using our own intelligence.

To transpose this concept in the Venetian environment, this becomes an invitation to expose and confront with the world without having to bend oneself to the system’s rules and regulations. To express one’s creativity and imagination free from universal contamination and traditional academic schemes. The connection then stems from “pure liberty”. “Liberty to dare” allows a brave artist to express thoughts, styles and art capturing each and every one’s time; reinterpreting through forms and colors dedicated to the language of our souls.


SAPERE AUDE
A fare da cornice una Venezia in fermento per il tradizionale appuntamento con la Biennale d’Arte. La 55ma edizione è curata da Massimiliano Gioni che porterà in laguna il sogno dell’artista italo americano Marino Auriti: “Il Palazzo enciclopedico”. «La sfida – spiega il curatore – è di conciliare il sé con l’universo, il soggettivo con il collettivo, il particolare con il generale, l’individuo con la cultura del suo tempo. Oggi, alle prese con il diluvio dell’informazione, questi tentativi di strutturare la conoscenza in sistemi omnicomprensivi ci appaiono ancora più necessari. La biennale indagherà proprio queste fughe dell’immaginazione in una mostra che, come il Palazzo Enciclopedico di Auriti, combinerà opere d’arte contemporanea e reperti storici, oggetti trovati e artefatti.»

Un museo immaginario del sapere umano universale. Questo lo scenario che farà da sfondo all’indagine che Cuevas propone partendo, invece, dal motto kantiano “Sapere Aude”, divenuto incipit del manifesto illuminista: un’esortazione a “dissetare senza remore” il desiderio di conoscenza, ad avere il coraggio di servirsi della propria intelligenza.

Calato nel contesto veneziano diviene un invito a confrontarsi con il mondo senza attenersi alle regole dettate dal sistema, a esprimere la propria creatività ed immaginazione, liberate da contaminazioni universali e da tradizionali schemi accademici.

Il fil rouge diviene quindi la “pura”  libertà che si ritrova nel coraggio dell’artista nell’ “osare”, esprimere pensieri, stile e arte, catturando l’essenza del proprio tempo, reinterpretandola attraverso forme, colori, linguaggi consoni all’anima.

Curated/Curatela by Miguel Ángel Cuevas (Seville)


Artists/Artisti: Massimo Casagrande, Salvatore Scafiti, Luis Cuevas, Claudio Grandinetti, Marco Bottin, Luis Cuevas, Francesco Mangiaracina, Monica Michelotti, Susan Dorothea White, Andrea Angeli, Manuel Casellas, Alba Francesca Battista, Adolfina De Stefani, Antonello Mantovani, Daniele Sartori, Antonio D’Amato, Vania Broccoli, Federico Meneghello, LoV, The Cool Couple, Valentina Furian, Antonia Bonura, Enkelejd Doja, Spela Volcic.


SAPERE AUDE SPECIAL EVENTS

Vernissage Venerdi 31 maggio ore 18.30
Preview “Sapere Aude” by Miguel Ángel Cuevas (Seville)
 LUNAPARK FOR GHOSTS (1). Performance and video installation  by LoV

Domenica 2 Giugno ore 18.30
GUARDARE LE COSE PRESENTI IN VISTA DI COSE ASSENTI. Video installation by Antonia Bonura, Enkelejd Doja, Spela Volcic

Venerdi 7 Giugno ore 18.30
IL TERZO SCIMPANZÉ. Video installation by The Cool Couple

Sabato 15 Giugno ore 18.30
UNTITLED. Interactive video and sound wall installation by Valentina Furian

Sabato 22 Giugno ore 20.00
VENTAGLIO E SOGGETTO SOTTOVENTO.Performance by Chiara Vighetto &Flavio Moro
WHAT ABOUT ALICE? Video art by Daniele Sartori
VERNICE CONTEMPORANEA  Art Night Party

Finissage Sabato 29 Giugno ore 18.30
LUNAPARK FOR GHOSTS (2) EVOLUTION including HEART the EARTH). Performance and  video installation by LoV  


Open:Saturday, 01 June 2013
Close:Sunday, 30 June 2013
Opening hour: Tue - Sun | 11am – 6pm
Address: Palazzo Storico Ca’ Zanardi-Calle Zanardi,4132-Canareggio
Phone: +39 041 241 3305 / ++39 348 29 18 251

How to get
From Piazzale Roma or the Railway Station take the vaporetto (water bus) n°1 and get off at the Ca doro stop. Exit the small street until you reach the main walkway Strada Nuova. Turn right and proceed for 20 meters, before reaching Campo Santa Sofia, turn left into Calle dei Priuli. Cross the bridge and turn right. Proceed alond Ruga Due Pozzi, cross the S.Andrea bridge and turn left. You'll immediately see the main gate of Ca Zanardi Palace on the left ( Street Number 4132).

Come arrivare
Da Piazzale Roma o dalla Stazione Ferroviaria prendete il vaporetto n°1 e scendete alla fermata di Ca’ d’Oro, percorrete tutta la calle situata davanti all’imbarcadero fino a trovarvi in Strada Nuova. Girate a destra e avanzate per circa 20 metri: prima di Campo Santa Sofia, girate a sinistra per Calle Priuli, quindi attraversate il ponte e girate a destra percorrete tutta la Ruga 2 pozzi attraversate il ponte S. Andrea 10m e al civico 4132 troverete Ca’ Zanardi.

Download the map:


mercoledì 8 maggio 2013

L'ARTE DEL VETRO. Silvio Vigliaturo al XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino



L’ARTE DEL VETRO
Silvio Vigliaturo al XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino

Silvio Vigliaturo, Musica nuova per la Calabria

Silvio Vigliaturo, artista e maestro del vetro di fama internazionale, reduce dalla recente partecipazione alla mostra Contermporary Glass Art dell’Orlando Museum of Art, celebrativa dei primi cinquant’anni del movimento Studio Glass, e prossimo protagonista del Padiglione Tibet, prestigioso evento a latere della Biennale di Venezia, sarà presente, dal 16 al 20 maggio 2013, all’interno degli spazi del Salone del Libro di Torino con due sculture in vetro di grandi dimensioni, distintive di uno stile unico caratterizzato dalla seducente flessuosità delle forme e dalla vibrante lucentezza dei colori.
Le imponenti opere monolitiche troveranno spazio in due luoghi distinti che rappresentano per l’artista altrettanti legami vitali, mettendone a nudo la doppia natura di italiano contemporaneamente del Sud e del Nord. Nato ad Acri, in provincia di Cosenza, Vigliaturo si è presto trasferito con la famiglia a Chieri, città alle porte del capoluogo piemontese dove tutt’ora vive e lavora nella sua bottega artistica situata di fronte al suggestivo Duomo gotico. L’artista, a cui, nel 2006, la città di Acri ha voluto dedicare un museo, il MACA, che ospita una collezione permanente di oltre duecento sue opere, tra dipinti e sculture, riveste simbolicamente i panni del collegamento tra il Piemonte e la Calabria, Regione ospite della XXVI edizione del Salone Internazionale del Libro.
Proprio nello Stand Calabria troverà spazio l’opera Musica nuova per la Calabria, un augurio e un’esortazione che l’artista rivolge alla sua terra natia perché essa continui sul sentiero del cambiamento e del rinnovamento culturale e sociale intrapreso negli ultimi anni e di cui il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) è tra i protagonisti più vitali, con il suo fitto programma di eventi di promozione artistica e territoriale e di mostre dedicate ai grandi maestri dell’arte del XX e del XXI secolo.
L’anima piemontese di Vigliaturo è invece incarnata nel monolito Torre di Babele, in cui una serie di volti si sovrappongono l’uno all’altro, in un susseguirsi e mescolarsi di colori e nature che danno vita tanto a ogni singolo uomo quanto all’umanità intera. L’opera trova spazio all’interno dello stand della nota casa editrice canavesana Priuli & Verlucca, fortemente legata al territorio regionale, che, nel 2006, ha pubblicato un’ampia e curata monografia dell’artista, con testi, tra gli altri, dei critici d’arte Paolo Levi, Luca Beatrice, Andrew Brewerton e Rosa Barovier Mentasti.


L’ARTE DEL VETRO
Silvio Vigliaturo al XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino
Lingotto Fiere, Via Nizza 280, Torino
dal 16 al 20 maggio 2013

Musica nuova per la Calabria, presso Stand Calabria, Padiglione 1
Torre di Babele, presso Priuli & Verlucca, stand L52-R134, Padiglione 2-3

Info:       Ufficio stampa MACA
tel. 0119422568
                info@silviovigliaturo.it; info@museomaca.it
                www.silviovigliaturo.it; www.museomaca.it

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