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giovedì 14 aprile 2011

Silvio Vigliaturo - Italia 150, Altra Terra


A partire da sabato 30 aprile, e fino a domenica 26 giugno, la città di Castellamonte ospiterà una personale dell’artista Silvio Vigliaturo dal titolo Italia 150, Altra Terra; una mostra incentrata sul concetto di “mescolanza” che, soprattutto negli ultimi due anni, ha funzionato da filo conduttore tematico principale di tutta la poliedrica lavorazione dell’artista, dalle sculture in vetro a quelle in ceramica, dai dipinti alle installazioni.

In questa particolare occasione, la mescolanza sarà presente nella sua declinazione più intima e personale. Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ha portato Vigliaturo a riflettere sulla sua storia di calabrese che, nel 1962 è emigrato in Piemonte, a Chieri. Da quel momento il “fare” piemontese ha iniziato ad amalgamarsi alla sua indole originaria, tanto da diventare parte integrante della personalità dell’artista – una nuova radice che si è innestata su quelle mai dimenticate della terra natia. L’Italia, vista da un italiano contemporaneamente del sud e del nord, è omaggiata attraverso l’uso predominante del bianco, del rosso e del verde, che da sempre fanno parte della tavolozza dell’artista, ma che, in questo particolare caso, diventano i principali protagonisti. Centro dell’allestimento sarà un’installazione di sculture in vetro di grandi dimensioni rappresentanti La Musica – un insieme di strumentisti con arpe, sax, bassi e chitarre che daranno vita ad un concerto di intensi e vibranti cromatismi.

Questa non è la prima volta che la città di Castellamonte ospita le opere di Silvio Vigliaturo. L’artista, infatti, ha partecipato a due delle tre ultime tre edizioni della Mostra della Ceramica che annualmente si tiene nella città canavesana. La novità risiede essenzialmente nel fatto che, mentre in tali occasioni Vigliaturo ha presentato delle opere in ceramica – riuscite deviazioni dai media artistici a lui più consueti – appositamente realizzate per la manifestazione, quest’anno, Palazzo dei Conti Botton, sede del Museo della Ceramica, ospiterà un’intera personale dedicata all’artista in cui saranno il vetro e i dipinti a farla da padrone, le forme espressive che lo hanno reso famoso a livello internazionale. Un’altra terra, dunque, perché come l’argilla si può trasformare in ceramica, così la sabbia, attraverso una lavorazione quasi alchemica, genera il vetro.

SILVIO VIGLIATUTO. ITALIA 150, ALTRA TERRA

Luogo: Museo della Ceramica

Palazzo dei Conti Botton – Piazza dei Martiri della libertà, 28 – Castellamonte (to)

Curatore: Vittorio Amedeo Sacco

Vernissage: sabato 30 aprile 2011, ore 17,30

Periodo: dal 30 aprile al 26 giugno 2011

Orario: giovedì e venerdì 16/19 - sabato e domenica 10/12—16/19

Info mostra: info@stendhal.biz - maca@museovigliaturo.it; www.museovigliaturo.it

giovedì 29 aprile 2010

Silvio Vigliaturo. Amazzoni al Duomo

E' online il video della prova d'installazione Amazzoni - 32 maestose e variopinte sculture in vetro realizzate dall'artista Silvio Vigliaturo - che si è svolta sabato 13 marzo sul sacrato del Duomo di Chieri (To). La stessa installazione farà parte dell'allestimento della mostra Mescolanze - a cura di Luca Beatrice - che si terrà, presso gli spazi del Museo del Presente di Rende (Cs), dall'8 maggio al 27 giugno 2010.

Il video è stato realizzato da Glocalmedia.

Per ulterio info riguardo alla mostra Mescolanze di Silvio Vigliaturo: maca@museovigliaturo.it


lunedì 1 febbraio 2010

MUSE.O.MUSICA - Omaggio a Nino Rota al MACA di Acri

Domenica 7 febbraio 2010 sarà possible visitare le affascinanti sale del MACA - Museo Arte Contemporanea Acri, guidati dall'artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo - a cui il museo è dedicato -, e accompagnati da un sottofondo musicale d'eccezione realizzato dalle strumentiste dell'Associazione Culturale Ars Enotria. La giornata culminerà nel concerto omaggio a Nino Rota.


scarica il programma dell'evento




MUSE.O.MUSICA


Perché portare la musica nelle sale di un museo?

La risposta a questa domanda sembra sorgere spontaneamente, pur in questi tempi dettati da una netta settorializzazione delle arti e della vita in generale, come se fosse custodita nell’animo di ciascuno di noi, una nozione connaturata all’uomo stesso. La musica e le arti visive interagiscono naturalmente essendo entrambe prodotte dalla medesima facoltà umana: la fantasia. È grazie alla fantasia che un’opera d’arte viene in un primo momento creata e successivamente rivissuta: ci si immerge in un dipinto vivificandone nella nostra mente le vicende rappresentate; allo stesso modo ci lasciamo cullare dalle note di una composizione musicale seguendone la melodia che si trasfigura in immagini, forme e colori. Creiamo altri mondi e abitiamo i mondi incantati creati da altri per noi. Parafrasando Giacomo Leopardi, possiamo dire che, proprio nella fantasia, siamo in grado di trovare la vera fonte dell’umana felicità.


OMAGGIO A NINO ROTA


Il duo viola e pianoforte e il duo arpa e pianoforte composti da Anna Stella Cirigliano, Giusy Caruso e Rosalba Cirigliano sono stati di recente costituiti per rendere omaggio al grande compositore e pianista Nino Rota, di cui ricorre nel 2009 il trentesimo anniversario della scomparsa.

Ciò che si intende perseguire con tale progetto è di richiamare l’attenzione del grande pubblico sui brani scritti da Nino Rota per pianoforte, per arpa, per il duo viola-pianoforte e per il duo arpa - pianoforte che costituiscono veri capolavori del repertorio affidato a tali strumenti.

Di Nino Rota si conoscono principalmente le sublimi melodie da lui ideate come colonne sonore di importantissimi film. E’ a tutti nota la grande amicizia che lo legava a Federico Fellini da cui è scaturito un forte sodalizio artistico sfociato nella collaborazione in numerosi film, di cui Rota ha creato temi indimenticabili.

Accanto a questi, che tutti conosciamo esiste, però, una produzione cameristica raffinatissima e finora poco conosciuta cha appare di notevole importanza anche perché in essa il compositore sperimentava spesso temi che successivamente avrebbe utilizzato nelle colonne sonore per film.

Tale produzione è rimasta pressoché sconosciuta, se si fa eccezione per gli entusiasmi ad essa riservati da parte della specialissima famiglia del compositore costituita dal Conservatorio “Piccinni” di Bari, di cui fu prima insegnante e poi direttore per trent’anni. Erano proprio gruppi di allievi e docenti del Conservatorio di Bari a “provare” le sue partiture a cui poi il Maestro apportava modifiche durante i suoi tragitti in treno o in aereo.

Nino Rota fece tantissimo per la sua terra in quanto, pur potendo trasferirsi in sedi più prestigiose, volutamente continuò a lavorare nel Conservatorio di Bari ove chiamò a farne parte i migliori musicisti del momento. Aiutò, altresì, gli alunni più meritevoli nel proseguimento degli studi musicali.

Alla luce di tutto ciò appare veramente strano che un festival dedicato a Nino Rota non si sia svolto mai in Italia, né a Milano, città che gli aveva dato i natali, né a Roma, in cui lavorò tutta la vita e né tantomeno in Puglia.

Un grande omaggio gli venne, invece, tributato a Mosca nel 1991 in occasione della traduzione in lingua russa di un volume di Pier Marco De Santi dedicato alla musica di Nino Rota.

La sua grande dote è stata quella di rendere la musica facilmente accessibile all’ascolto di tutti, utilizzando temi semplici ma dotati di forte creatività.

Il nostro intende essere un omaggio ad un genio italiano proponendo ESECUZIONI IN PRIMA ASSOLUTA PER LA CALABRIA di brani da lui ideati per pianoforte,arpa e viola in cui egli rivela grande maestria e bravura.

scarica il programma dell'evento



venerdì 4 dicembre 2009

Silvio Vigliaturo e il MACA in onda su Rai 3

Sabato 28 novembre il TGR Calabria di Rai 3 ha dedicato la rubrica Il Settimanale all'artista Silvio Vigliaturo e al MACA - Museo Arte Contemporanea Acri. Ecco il filmato:


per maggiori info:
maca@museovigliaturo.it
www.museoviglaituro.it

lunedì 1 giugno 2009

ACQUA MEDITERRANEA; SOLIDIFICAZIONE, COLORE DI VIGLIATURO



Dal 5 giugno al 30 agosto il MACK – Museo d’Arte Contemporanea di Crotone dedica una personale all’artista e maestro della vetro-fusione Silvio Vigliaturo.

Le svariate tematiche affrontate in questa mostra attestano dell’enorme curiosità che ha contraddistinto tutto il percorso artistico di Vigliaturo, ed in particolare quello degli ultimi anni. Ogni sala del museo è infatti caratterizzata da un’installazione o da un insieme di opere legate da uno stesso tema, tutte, ad ogni modo, riflessi di un pensiero vivace, attento e capace di dare un’interpretazione critica del presente in cui viviamo. Testimonianza lampante di ciò sono la serie di dipinti dal significativo titolo Dispersone=Dispersione+Persone e l’installazione Babele, Torre dell’Amore?; che ci restituiscono la lettura problematica che l’artista da dell’uomo contemporaneo e della sua incapacità di instaurare rapporti significativi, costantemente circondato dai suoi simili e tuttavia disperso, preda del caos dei moderni baccanali, vere e proprie affermazioni di una confusione che sembra intridere ormai ogni aspetto della nostra vita quotidiana.

Le due sculture in vetro dal titolo Vibrazioni Musicali e La Ballerina ci regalano, invece, un tributo allo spirito di leggerezza, alla vitalità e alla poeticità di quei corpi capaci di diventare suoni e accenti, all’eleganza della danza e all’armonia della musica che per l’artista sono un tutt’uno inscindibile.

Un’altra sala accoglie i Segni di luce, sculture in vetro che rappresentarono i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, di cui Vigliaturo fu unico testimonial artistico.

Vi sono ancora i Monoliti, maestosi risultati delle ultime innovative ricerche fatte dall’artista sulle infinite possibilità espressive del vetro.

Ma ad essere il vero centro di questa mostra è il Mediterraneo, di cui Vigliaturo fa propri i colori caldi ed intensi tipici delle sue coste, attraverso la costruzione in vetro con parti mobili ritraente la pianta del fico d’india – vero e proprio emblema della mediterraneità – e l’ acqua del mare, che l’artista appare in grado di includere all’interno delle proprie sculture in vetro. Vigliaturo è un illusionista che, soffiando nel vetro, sembra saper rendere densa, solida, ogni singola particella d’acqua, pur mantenendone inalterata la fluidità, tanto che le stesse figure dei suoi personaggi sembrano fluttuare in un mare che ne trasforma i lineamenti restituendoli incredibilmente sinuosi e armonici, come, appunto, le onde delicate del Mediterraneo.


Palazzo Barracco, Piazza Castello 20, Crotone
Orario mostra: da martedì a domenica, ore 17,00-21,00 lunedì chiuso Curatore: Tatiana Forte e Gianfranco Labrosciano

Periodo: dal 5 giugno al 30 agosto 2009

Info: 0962.905714 – 0962.952625
www.fondazioneodyssea.it

Ufficio stampa MACA
0119422568 - maca@museovigliaturo.it - www.museovigliaturo.it

martedì 5 maggio 2009

Silvio Vigliaturo, piccole presenze


Dal 6 al 9 maggio, presso la Galleria d’arte Micrò di Torino sarà esposta una collezione di dipinti e opere in vetro di Silvio Vigliaturo, pittore e maestro della vetro-fusione.

Attraverso questa mostra Vigliaturo coglie l’occasione di presentare agli amanti dell’arte i suoi lavori di dimensioni più ridotte rispetto alle imponenti e sinuose sculture che maggiormente caratterizzano la sua produzione artistica. Tuttavia, nelle « opere a parete » - veri e propri quadri in vetro - e nei busti di Generali, Diavoli e Angeli, rimangono inalterati i segni distintivi del modo unico di lavorare la materia proprio dell’artista: la liquidità onirica delle superfici; la lucentezza e il vigore dei colori primari; le forme rigorose, stilizzate e quasi astratte dei profili degli Amanti che si fondono gli uni negli altri in una costante metamorfosi dei lineamenti.
Il vetro, il miglior alleato della luce, materiale magico, ha attraversato i secoli sin dall’antichità più remota. Le correnti dell’Art Nouveau, il Cubismo e la Bauhaus, all’inizio del XX secolo, trascesero questo materiale che, trasformandosi in pasta di vetro, aprì delle possibilità inventive per nuove forme d’arte. La produzione vetraria di Silvio Vigliaturo s’inscrive a pieno titolo nella continuità di queste ricerche artistiche. Egli non è un artigiano del vetro. Questo materiale è, per l’artista, il supporto di una rappresentazione, come la tela, e le opere in esposizione alla Galleria d’arte Micrò, le « piccole presenze », ne sono testimonianza.
La produzione di Silvio Vigliaturo, che sia essa su vetro o su tela, è sintomatica di un bisogno di ritornare all’essenziale, che non esclude però una gioia di vivere che si esprime in particolar modo nei fuochi d’artificio dei suoi colori. Le sue figure decostruite, primitive e barocche allo stesso tempo, animate da una tavolozza manifestamente mediterranea, sono una calorosa sintesi di tradizione e modernità.


Mostra: Silvio Vigliaturo, piccole presenze
Luogo: Galleria d’arte Micrò
Piazza Vittorio 10 – 10123, Torino
Vernissage: 6 maggio ore 19
Orario mostra: 10.30 – 12.30; 16.00 – 19.30
Periodo: dal 6 al 9 maggio 2009
Info: Galleria d’arte Micrò
tel. e fax 011882602
cell. 3406495015
galleriamicro@libero.it

mercoledì 10 dicembre 2008

Silvio Vigliaturo - L'Oro del Busento



Nel 1820 il poeta tedesco August Graf Von Platen trovò ispirazione dalla leggenda della morte del re visigoto Alarico I, per scrivere la sua poesia Das Grab im Busento, poi tradotta in italiano da Giosuè Carducci con il titolo di La Tomba del Busento. La storia ci racconta che, nel 410, in seguito al sacco di Roma, il re ed il suo seguito si recarono nel sud Italia. Colpito dalla malaria, Alarico venne seppellito nel letto del fiume Busento insieme all’immenso tesoro sottratto alla città dei Papi. Non è però questo l’oro che ha ispirato queste opere in vetro di Silvio Vigliaturo. L’artista utilizza il fascino che la leggenda ha sempre suscitato nei suoi conterranei, i quali in passato scavavano il letto del fiume, quando questo si prosciugava, nella speranza di ritrovare il tesoro; per mostrar loro, ma non solo, che il vero Oro del Busento è l’eredità culturale della Calabria stessa, un tempo parte della Magna Grecia, ed il suo territorio splendidamente vario, un giardino fatto di colori intensi e di gesti quotidiani che ingiustamente rimane ancora nascosto ai più.
Il colore di questa terra, del suo cielo, del suo mare, dei suoi verdi sgargianti, torna ad essere l’indiscusso protagonista nella raccolta di dipinti. Dipinti che l’artista non vuole assolutamente definire astratti, e che, al contrario, rappresentano una vera e propria sublimazione del suo pensiero, del suo vivere un territorio che la presenza umana non ha contaminato offuscandone la gamma infinita di tinte, che continuano ad essere le vere brillanti pietre preziose della fortuna di questa regione.
Il lavoro ed il pensiero di Silvio Vigliaturo sono contemporanei – e queste opere ne sono testimonianza –, vivono le tensioni della quotidianità perché sempre in movimento alla ricerca di nuove forme da creare e canali da sperimentare. Definito Homo Faber, le sue opere in vetro sono frutto del lavoro compiuto nei forni della sua bottega a Chieri, ideate, interpretate e vissute in un rapporto di simbiosi tra pensiero ed operosità, tra consapevolezza e abilità manuale, tra creatività e pregnanza visiva.
Le due sculture e la raccolta di dipinti, che rientrano nel progetto Bancartis promosso da BCC Mediocrati, sono il tentativo dell’artista di custodire un immenso tesoro, come si narra che il fiume Busento faccia ancora con quello di Alarico, ma esaltandone i colori e le forme attraverso la liquidità del vetro e del gesto pittorico, rendendolo un tesoro finalmente visibile, per affascinare la Calabria di se stessa.




Mostra: L’Oro del Busento
Luogo: BCC MEDIOCRATI
Sala “De Cardona”, Centro Direzionale BCC Mediocrati
Via Alfieri – Rende (Cs)
Curatori: Boris Brollo e Federico Bria
Vernissage: 17 dicembre 2008 ore 17
info: BCC Mediocrati – tel. 0984841811

Ufficio stampa MACA
tel. 0119422568
maca@museovigliaturo.it
www.museovigliaturo.it

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