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sabato 27 gennaio 2018

Mostre: AK-47 - La violenza della Cina post-maoista nello sguardo di Zhang Dali - Arte Fiera Art City Bologna

AK-47, o della violenza
Lo sguardo di Zhang Dali sulla Cina contemporanea

Dall'1° al 4 febbraio, in occasione di ArteFiera 2018, alla Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, sarà in mostra uno dei dipinti-simbolo dell'artista cinese.

In attesa della prima mostra antologica Meta-Morphosis. Zhang Dali, che aprirà al pubblico il prossimo 22 marzo a Palazzo Fava.



Il primo piano di un volto di fanciullo impassibile, derubato di qualsiasi traccia di emozione, emerge da un mosaico di pochi essenziali colori. 

Solo avvicinandosi alla grande tela si scopre la natura dei tasselli del mosaico: AK-47, la sigla del fucile automatico progettato da Michail Kalashnikov, da cui il nome abbreviato AK (Avtomat Kalashnikova) prodotto per la prima volta in Unione Sovietica nel 1947. 

Il simbolo universale di guerre, insurrezioni, criminalità in tutto il mondo diventa la materia stessa di cui è permeata l'esistenza.

In mostra nella Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale (via Nazario Sauro 20/2), il dipinto della serie AK-47 sarà esposto dall'1 al 4 febbraio in occasione diArteFiera 2018 – ART CITY Bologna.

È una delle opere più rappresentative di Zhang Dali, uno degli artisti cinesi contemporanei più noti sulla scena internazionale: pittore, scultore, performer, fotografo, nonché padre della graffiti art in Cina, arte di strada che conobbe per la prima volta proprio a Bologna, dove arrivò nel 1989 subito dopo i tragici fatti di Piazza Tienanmen, restandovi fino al 1995. 

L'opera esposta a San Giorgio in Poggiale è il teaser della prima mostra antologica dell'artista, che Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae gli dedicheranno a partire dal prossimo 22 marzo a Palazzo Fava.
 
AK-47 è un'opera che rappresenta il cuore della poetica di Zhang Dali e del suo modo di concepire l'arte come una lente che indaga la realtà circostante, in grado di sollevare domande sulla drammaticità del reale. 

Nel caso dell'artista lo sguardo è quello – profondamente umano e partecipe - sulla Cina post-maoista e sulle sue contraddizioni, sui rapidissimi cambiamenti che la crescita esplosiva del capitalismo ha portato con sé negli ultimi trent'anni, dalle condizioni di vita dei lavoratori ridotti alla serialità all'incessante urbanizzazione  che fagocita la tradizione.   

"Realismo estremo" quello di Zhang Dali - secondo la fortunata espressione di Yu Ke, caporedattore del mensile Contemporary Artist e professore alla Sichuan Academy of Fine Arts – in quanto artista che "si fa interprete del dovere dell'arte contemporanea di esprimere il dubbio sulla brutalità che permea la vita".

La sigla AK-47 era già stata utilizzata da Zhang Dali come firma dei suoi graffiti negli anni Novanta, primo artista cinese a utilizzare in patria questa forma espressiva appresa proprio a Bologna. 

La genesi dei grandi acrilici della serie AK-47 la racconta lo stesso artista: "Nel 2000 andai in Piazza Tienanmen perché pensavo che ci fossero dei fuochi d'artificio e un'atmosfera piuttosto festosa per celebrare l'arrivo del nuovo millennio. Solo dopo che ci eravamo avvicinati alla piazza ci rendemmo conto che i fuochi erano al Millennium Museum. Nei pressi della piazza un poliziotto mi disse in modo brusco di levarmi di torno e  non fermarmi. D'un tratto l'atmosfera festosa era stata distrutta. Tornato a casa iniziai a dipingere. AK-47 è un simbolo di violenza. Ho usato questo simbolo per vedere attraverso il volto che vidi quella notte. Volevo dipingere proprio quel tipo di volti, e così ho continuato finora".
 
L'Artista
Zhang Dali (Harbin, 1963) è uno dei più noti artisti contemporanei cinesi. Impegnato nelle tematiche della trasformazione storica, sociale ed economica della Cina negli ultimi trent'anni, ha utilizzato diverse tecniche espressive: graffiti, pittura, stampa, scultura, fotografia, installazioni e performance. Obiettivo della sua arte è raccontare il cambiamento, instaurando un dialogo con la città e con i suoi abitanti. 

Lavorando con un'ampia varietà di strumenti - dall'arte urbana alle foto storiche di archivio, fino alle installazioni su larga scala - i ritratti di Zhang Dali documentano la storia sociale contemporanea di una cultura in radicale sviluppo e trasformazione. 

I suoi lavori, esposti nelle più importanti gallerie e musei di tutto il mondo – dal MoMa di New York al British Museum, dalla Saatchi Gallery di Londra allo Smart Museum di Chicago.  Ha ottenuto le copertine di Time Magazine e di Newsweek.
 
Zhang Dali | AK-47
Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale
via Nazario Sauro 20/2, Bologna
Nell'ambito di ArteFiera segnalato da ART CITY Bologna

Orari
giovedì 1 e venerdì 2 febbraio h.10 – 17 | sabato 3 febbraio h. 10 – 24 | domenica 4 febbraio h. 10 - 19



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domenica 27 aprile 2014

Apre il 10 Maggio l'Itinerario Museale: “Percorso d’autore - La vita, le opere e il pensiero di Filippo Sgarlata”

Itinerario Museale: “Percorso d’autore - La vita, le opere e il pensiero di Filippo Sgarlata”

Itinerario museale: “Percorso d’autore - La vita, le opere e il pensiero di Filippo Sgarlata”
10 Maggio 2014 Termini Imerese
"Percorso d'Autore - La vita, le opere e il penseiro di Filippo Sgarlata
"
Il 10 Maggio 2014 a Termini Imerese sarà inaugurato l’itinerario museale “Percorso d’autore - La vita, le opere e il pensiero di Filippo Sgarlata”, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'identità siciliana, del Comune di Termini Imerese e del Museo Civico B.Romano. La presentazione del percorso sarà celebrata alle ore 18.00 presso la Pinacoteca del Museo Civico “Baldassare Romano”, per proseguire nella Sala Municipale “Vincenzo La Barbera”, concludendosi, infine, all’interno dell’abitazione dell’artista adibita dai suoi eredi a Casa Museo. L'abitazione, residenza dell'artista e rifugio per la propria famiglia, sebbene i suoi frequenti viaggi negli anni, e sempre stata luogo d’ispirazione per le sue opere. Per l’occasione, sarà resa accessibile al pubblico. Da vari mesi ormai gli eredi dell’importante scultore, rappresentati nella figura di Fabio Sgarlata, hanno aperto le porte della casa ai tre curatori dell’itinerario museale: Roberto Fiorellino, esperto in marketing del turismo ed applicazioni tecnologiche per lo sviluppo del turismo culturale, Sergio D’Amore, artista d'arte contemporanea, esperto in museologia e comunicazione visiva e Donatella Battaglia, studiosa, ricercatrice storica e archivista,, che hanno ritrovato interessanti manufatti che documentano e approfondiscono l’attività dell’artista, che oltre a raccontare le varie committenze artistiche, pongono lo scultore al centro del dibattito culturale del secolo scorso grazie ai suoi contatti con le principali istituzioni del tempo, nazionali e internazionali. Il prestigio dell’operato artistico di Filippo Sgarlata gli è valsa la partecipazione a importantissime manifestazioni quali, ad esempio, la Biennale di Venezia, la Biennale d’Arte Triveneta, l’Esposizione Internazionale della Medaglia Contemporanea di Roma, l’Esposizione Numismatica e Medaglistica Ibero-Americana di Barcellona, l’Esposizione della Medalla Actual di Madrid, il Musée de la Chasse di Bruxelles. Sgarlata è stato uno dei più grandi medaglisti dell’età contemporanea. Sul finire degli anni Quaranta ha partecipato a due prestigiosi concorsi legati all’arte sacra: nel biennio 1947/48 per la porta in bronzo per la Basilica di San Pietro in Vaticano, dal 1949 per la porta del Duomo di Milano. Entrambe le volte fù inserito nella rosa dei finalisti ma l’esito si rivelerà logorante. La delusione sarà attutita dalla realizzazione di quattro pannelli per L’Annunziata di Caccamo (Pa) e di un bassorilievo per la Cattedrale di Altavilla Milicia (Pa). Ma il movimento d’opinione sviluppatosi attorno al concorso per San Pietro lo porrà quale candidato ideale per l’ideazione della porta mariana della Cattedrale di Palermo che  aprì i battenti nel maggio 1961. L’opera fù voluta dal Cardinale Ruffini, come manifestazione di consacrazione del popolo di Sicilia alla Madonna, nelle intenzioni e nei fatti connessione tra la storia sacra e la realtà urbana. Negli stessi anni Filippo Sgarlata accolse prestigiose commissioni di medaglie commemorative: il piatto in oro per l’Esposizione Filatelica Internazionale Sicilia ’59, la medaglia per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, il Medagliere per la Repubblica di San Marino. Fù invitato dalla Direzione della Zecca di Stato Italiana al concorso per le monete-medaglie celebrative del decennale della Costituzione; nel 1964 dalla Repubblica di San Marino gli furono commissionate la realizzazione di tre medaglie: S.Marino, S.Leo e Sant’Agata. Altre commissioni, successivamente, arriveranno dall’Assemblea Regionale come le medaglie su Don Luigi Sturzo, il Cardinale Ernesto Ruffini e il Ministro dell’Interno Franco Restivo. Anni dopo si dedicherà al terremoto nel Belice e, nel 1976, alla Rassegna del Sacro nell’Arte Contemporanea. La sua casa ha svelato la sua arte: dai bozzetti a matita embrionali, ai calchi in gesso, sino alle opere finite; le stesse opere hanno reso immortale l’artista e risorsa territoriale importantissima nel panorama artistico culturale nazionale ed internazionale.

Per maggiori informazioni clicca i seguenti link:
Sito internet ufficiale www.filipposgarlata.it itinerario museale: http://www.filipposgarlata.it/itinerario-museale-percorso-dautore-vita-opere-pensiero-filippo-sgarlata/
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/589662237796562/

Evento Google Plus: https://plus.google.com/u/0/events/cql7nouvkot0s1l3dbg9mtjm86c

Mini Mappa - "Percorso d'autore - La vita, le opere e il pensiero di Filippo Sgarlata"

giovedì 10 settembre 2009

Erratici - Enrico Piras


Comunicato stampa

ENRICO PIRAS > ERRATICI

Galleria Espace S&P – Cagliari, via Savoia 19

Testo in mostra a cura di Giangavino Pazzola

Dal 19 settembre al 6 ottobre 2009

Vernissage 19 settembre, ore 19,30

Segna un ulteriore passaggio il cammino immaginario di Enrico Piras, composto da una serie di lavori intitolata Erratici. Un continuum poetico che ha avuto inizio a gennaio di quest'anno, parallelamente ad un’operazione artistica che l'ha visto confrontarsi - insieme al gruppo artistico Aliment(e)azione - con la realtà dell’Ex Ospedale Psichiatrico Rizzeddu di Sassari.

Il titolo della serie, e della mostra, prende spunto dagli erratici: massi di grandi dimensioni che, slacciandosi dalle vette delle montagne e venendo trasportati dai ghiacciai, compiono degli itinerari improbabili e incerti, terminando la loro proiezione in territori in cui mai sarebbero arrivati autonomamente. L’effetto straniante li fa risultare materiali fuori luogo, marcandone un’origine quasi ignota.

La linea guida di tutte le opere è l'idea del percorso - cammino - viaggio, sia fisico che mentale . Le tecniche utilizzate sono state differenti e vanno a toccare diversi linguaggi, dal video all'installazione, dal collage al disegno.

Il lavoro che viene presentato nella Galleria Espace S&P prova la quadratura del cerchio, che scaturisce dalla connotazione intima e comune a tutte le esperienze della serie, individuale o collettiva che sia. Forme varie testimoniano il tempo vissuto e la trasmissione di possibili percorsi. Materiali fungono da catalogo d’oggetti e di ricordi. L’installazione genera un’ambientazione quasi domestica, raccolta e familiare che, riempiendosi e svuotandosi di oggetti raccolti o donati, racconta un viaggio effimero e fiabesco.

Galleria Espace S&P

Via Savoia 19, Cagliari

Info: 070-658984

www.suoniepause.com

E mail: info@suoniepause.com

Ufficio stampa: gianga.pazzola@gmail.com

venerdì 1 maggio 2009

SOTTOPASSO-Sul binario dell'arte


Sottopasso
sul binario dell’arte


a cura di Olga Gambari, Roberta Gaito, Massimo Fiumanò
da maggio 2009 a settembre 2010
Inaugurazione 9 maggio 2009 ore 18:00
sede: binario 1, stazione ferroviaria di Domodossola
sottopasso-retro.jpg

Nella Stazione Ferroviaria Vigezzina di Domodossola, che collega due culture, due confini, tra la Svizzera e l’Italia, passano ogni anno due milioni di persone.

L’associazione Ingremiomatris ha scelto una postazione nel cuore di questa stazione, per aprire una galleria fuori dal comune. Una storica carrozza degli inizi del ‘900, dagli elegantissimi e spartani interni in ciliegio, recentemente restaurata e tenuta come un’opera d’arte in sé, ferma sul Binario 1, diventa spazio d’arte dove per 17 mesi sfileranno artisti e opere.
Osserveranno la gente e proveranno a dialogare, a far fermare qualcuno, a raccontare comunque le loro storie. Useranno il linguaggio visivo, quello del colore, delle emozioni, delle forme, del movimento.
Se le gallerie di tutto il mondo lamentano che ormai, dopo la serata dell’inaugurazione, nessuno passa più, quale migliore possibilità di avere un pubblico continuo, ricco, quotidiano, affezionato? La carrozza, ferma sul suo binario, diventerà una galleria a statuto speciale, un esemplare unico. Dai sei grandi finestrini illuminati e orientati verso il marciapiede, le opere saranno visibili dall’esterno, osservabili solo da fuori, da chi passa lì vicino.
Per il resto il corpo del vagone sarà chiuso, un luogo a sé un po’ magico. Una galleria come una vetrina, che si protende per cercare il contatto. Un susseguirsi di mostre che dureranno circa un mese e mezzo, con personali e collettive, spaziando dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alla videoinstallazione, etc.

Il 9 maggio 2009 si inaugurerà con una collettiva dedicata al volo in cui saranno esposte sei opere di sei artisti:

Damiano Andreotti, Vs gravity, 2009, stampa fotografica, cm 50×50
Momò Calascibetta, L’abbraccio, 1984, disegno a matita, cm 50×70
Claudia Gramegna, Senza titolo, 2009, filoplastica in alpacca e argento, cm 55×60x25
Salvatore Melillo, Il primo volo, 2009, olio su tela, cm 50×70
Ario Pizzarelli, Buoni motivi per non rivalutare l’Aeropittura, 2009, tecnica mista, cm 50×70
Giuseppe Ragazzini, Icarooo!, 2009, metamorfosi pittorica su tavoletta grafica, video

Sei forme espressive diversamente contemporanee per offrire sin dal primo appuntamento ai visitatori-viaggiatori un’idea della creatività multiforme che abiterà la stazione di Domodossola fino a settembre 2010.
Il 27 giugno seguirà la seconda inaugurazione, una collettiva che tornerà ad indagare il tema del volo. Un omaggio a Geo Chàvez, aviatore di origini peruviane che per primo trasvolò le Alpi nel 1910 perdendo la vita, a soli 27 anni, in un tragico incidente proprio a Domodossola.
Il 27 settembre 2010, la città celebrerà infatti il centenario della morte di questo personaggio che incantò e commosse il mondo sacrificandosi per il suo sogno.

La carrozza sarà insomma un piccolo laboratorio in ebollizione, che andrà a cercarsi il suo pubblico sottoterra, partendo dal sottopasso di una stazione per uscire nel mondo.

Un comitato scientifico composto da Roberta Gaito, Olga Gambari e Max Fiumanò sceglierà artisti e lavori, con un’operazione dal sapore avanguardistico e situazionista che connota da sempre lo spirito dell’Ingremiomatris.

Alla fine tutta l’operazione sarà documentata da un catalogo, una sorta di diario di bordo di un lungo viaggio d’arte compiuto a bordo di un treno.

Titolo: Sottopasso. Sul binario dell’arte
a cura di Olga Gambari, Roberta Gaito, Massimo Fiumanò
progetto grafico: Annaluce Canali
Sede: Binario 1 Stazione ferroviaria vigezzina, piazza Matteotti,
Domodossola
Date: maggio 2009 – settembre 2010
Orari: tutti i giorni dalle 5:00 alle 21:00
Info: www.ingremiomatris.com - info@ingremiomatris.com
tel.:3357357840

martedì 14 aprile 2009

Lighting Now! | newsletter 14.04.09 |



lighting_letter 14.04.09

Vogliamo promovere opere, installazioni, illuminazioni, progetti, interventi, lampade e quant'altro rientri nella ricerca e nell'innovazione... in quelle soluzioni che fanno fare un passo avanti all'illuminazione e alla nostra percezione delle cose. Indicateci quanto, secondo voi, possa far parte di tutto questo.

Lighting Now! per la vostra fame di luce!

Innovare la luce

La luce ha assoluto bisogno di innovazione. Noto con stupore e dispiacere che difficilmente le aziende produttrici di apparecchi di illuminazione si cimentano in vera e propria ricerca. Queste troppo spesso si limitano a produrre, o meglio assemblare, lampade che il mercato richiede ma senza aggiungere nulla di nuovo… senza provare a cambiare il mercato stesso.

Euroluce

Accanto al Salone Internazionale del Mobile, alla sua 48ª edizione, e al Salone Internazionale del Complemento d'Arredo, quest'anno ritorna la sempre attesa Euroluce, il Salone Internazionale dell'Illuminazione.

Les Trophées LumiVille de la conception lumière

Lanciata la quinta edizione del concorso internazionale « Les Trophées LumiVille de la conception lumière». Il salone LumiVille, l’associazione francese ACE (Association des Concepteurs lumière et Eclairagistes) e la città di Lione rinnovano l’appuntamento con il concorso che intende riconoscere e ricompensare il ruolo e le competenze della figura professionale del lighting designer.

Sezione Cultura

In questa sezione del portale potete trovare informazioni bibliografiche, una lista aggiornata dei software illuminotecnici e le principali normative del campo.

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