In mostra nella Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale (via Nazario Sauro 20/2), il dipinto della serie AK-47 sarà esposto dall'1 al 4 febbraio in occasione diArteFiera 2018 – ART CITY Bologna.
È una delle opere più rappresentative di Zhang Dali, uno degli artisti cinesi contemporanei più noti sulla scena internazionale: pittore, scultore, performer, fotografo, nonché padre della graffiti art in Cina, arte di strada che conobbe per la prima volta proprio a Bologna, dove arrivò nel 1989 subito dopo i tragici fatti di Piazza Tienanmen, restandovi fino al 1995.
L'opera esposta a San Giorgio in Poggiale è il teaser della prima mostra antologica dell'artista, che Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae gli dedicheranno a partire dal prossimo 22 marzo a Palazzo Fava.
AK-47 è un'opera che rappresenta il cuore della poetica di Zhang Dali e del suo modo di concepire l'arte come una lente che indaga la realtà circostante, in grado di sollevare domande sulla drammaticità del reale.
Nel caso dell'artista lo sguardo è quello – profondamente umano e partecipe - sulla Cina post-maoista e sulle sue contraddizioni, sui rapidissimi cambiamenti che la crescita esplosiva del capitalismo ha portato con sé negli ultimi trent'anni, dalle condizioni di vita dei lavoratori ridotti alla serialità all'incessante urbanizzazione che fagocita la tradizione.
"Realismo estremo" quello di Zhang Dali - secondo la fortunata espressione di Yu Ke, caporedattore del mensile Contemporary Artist e professore alla Sichuan Academy of Fine Arts – in quanto artista che "si fa interprete del dovere dell'arte contemporanea di esprimere il dubbio sulla brutalità che permea la vita".
La sigla AK-47 era già stata utilizzata da Zhang Dali come firma dei suoi graffiti negli anni Novanta, primo artista cinese a utilizzare in patria questa forma espressiva appresa proprio a Bologna.
La genesi dei grandi acrilici della serie AK-47 la racconta lo stesso artista: "Nel 2000 andai in Piazza Tienanmen perché pensavo che ci fossero dei fuochi d'artificio e un'atmosfera piuttosto festosa per celebrare l'arrivo del nuovo millennio. Solo dopo che ci eravamo avvicinati alla piazza ci rendemmo conto che i fuochi erano al Millennium Museum. Nei pressi della piazza un poliziotto mi disse in modo brusco di levarmi di torno e non fermarmi. D'un tratto l'atmosfera festosa era stata distrutta. Tornato a casa iniziai a dipingere. AK-47 è un simbolo di violenza. Ho usato questo simbolo per vedere attraverso il volto che vidi quella notte. Volevo dipingere proprio quel tipo di volti, e così ho continuato finora".
L'Artista
Zhang Dali (Harbin, 1963) è uno dei più noti artisti contemporanei cinesi. Impegnato nelle tematiche della trasformazione storica, sociale ed economica della Cina negli ultimi trent'anni, ha utilizzato diverse tecniche espressive: graffiti, pittura, stampa, scultura, fotografia, installazioni e performance. Obiettivo della sua arte è raccontare il cambiamento, instaurando un dialogo con la città e con i suoi abitanti.
Lavorando con un'ampia varietà di strumenti - dall'arte urbana alle foto storiche di archivio, fino alle installazioni su larga scala - i ritratti di Zhang Dali documentano la storia sociale contemporanea di una cultura in radicale sviluppo e trasformazione.
I suoi lavori, esposti nelle più importanti gallerie e musei di tutto il mondo – dal MoMa di New York al British Museum, dalla Saatchi Gallery di Londra allo Smart Museum di Chicago. Ha ottenuto le copertine di Time Magazine e di Newsweek.
Zhang Dali | AK-47
Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale
via Nazario Sauro 20/2, Bologna
Nell'ambito di ArteFiera segnalato da ART CITY Bologna
Orari
giovedì 1 e venerdì 2 febbraio h.10 – 17 | sabato 3 febbraio h. 10 – 24 | domenica 4 febbraio h. 10 - 19