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domenica 27 aprile 2014

Apre il 10 Maggio l'Itinerario Museale: “Percorso d’autore - La vita, le opere e il pensiero di Filippo Sgarlata”

Itinerario Museale: “Percorso d’autore - La vita, le opere e il pensiero di Filippo Sgarlata”

Itinerario museale: “Percorso d’autore - La vita, le opere e il pensiero di Filippo Sgarlata”
10 Maggio 2014 Termini Imerese
"Percorso d'Autore - La vita, le opere e il penseiro di Filippo Sgarlata
"
Il 10 Maggio 2014 a Termini Imerese sarà inaugurato l’itinerario museale “Percorso d’autore - La vita, le opere e il pensiero di Filippo Sgarlata”, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'identità siciliana, del Comune di Termini Imerese e del Museo Civico B.Romano. La presentazione del percorso sarà celebrata alle ore 18.00 presso la Pinacoteca del Museo Civico “Baldassare Romano”, per proseguire nella Sala Municipale “Vincenzo La Barbera”, concludendosi, infine, all’interno dell’abitazione dell’artista adibita dai suoi eredi a Casa Museo. L'abitazione, residenza dell'artista e rifugio per la propria famiglia, sebbene i suoi frequenti viaggi negli anni, e sempre stata luogo d’ispirazione per le sue opere. Per l’occasione, sarà resa accessibile al pubblico. Da vari mesi ormai gli eredi dell’importante scultore, rappresentati nella figura di Fabio Sgarlata, hanno aperto le porte della casa ai tre curatori dell’itinerario museale: Roberto Fiorellino, esperto in marketing del turismo ed applicazioni tecnologiche per lo sviluppo del turismo culturale, Sergio D’Amore, artista d'arte contemporanea, esperto in museologia e comunicazione visiva e Donatella Battaglia, studiosa, ricercatrice storica e archivista,, che hanno ritrovato interessanti manufatti che documentano e approfondiscono l’attività dell’artista, che oltre a raccontare le varie committenze artistiche, pongono lo scultore al centro del dibattito culturale del secolo scorso grazie ai suoi contatti con le principali istituzioni del tempo, nazionali e internazionali. Il prestigio dell’operato artistico di Filippo Sgarlata gli è valsa la partecipazione a importantissime manifestazioni quali, ad esempio, la Biennale di Venezia, la Biennale d’Arte Triveneta, l’Esposizione Internazionale della Medaglia Contemporanea di Roma, l’Esposizione Numismatica e Medaglistica Ibero-Americana di Barcellona, l’Esposizione della Medalla Actual di Madrid, il Musée de la Chasse di Bruxelles. Sgarlata è stato uno dei più grandi medaglisti dell’età contemporanea. Sul finire degli anni Quaranta ha partecipato a due prestigiosi concorsi legati all’arte sacra: nel biennio 1947/48 per la porta in bronzo per la Basilica di San Pietro in Vaticano, dal 1949 per la porta del Duomo di Milano. Entrambe le volte fù inserito nella rosa dei finalisti ma l’esito si rivelerà logorante. La delusione sarà attutita dalla realizzazione di quattro pannelli per L’Annunziata di Caccamo (Pa) e di un bassorilievo per la Cattedrale di Altavilla Milicia (Pa). Ma il movimento d’opinione sviluppatosi attorno al concorso per San Pietro lo porrà quale candidato ideale per l’ideazione della porta mariana della Cattedrale di Palermo che  aprì i battenti nel maggio 1961. L’opera fù voluta dal Cardinale Ruffini, come manifestazione di consacrazione del popolo di Sicilia alla Madonna, nelle intenzioni e nei fatti connessione tra la storia sacra e la realtà urbana. Negli stessi anni Filippo Sgarlata accolse prestigiose commissioni di medaglie commemorative: il piatto in oro per l’Esposizione Filatelica Internazionale Sicilia ’59, la medaglia per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, il Medagliere per la Repubblica di San Marino. Fù invitato dalla Direzione della Zecca di Stato Italiana al concorso per le monete-medaglie celebrative del decennale della Costituzione; nel 1964 dalla Repubblica di San Marino gli furono commissionate la realizzazione di tre medaglie: S.Marino, S.Leo e Sant’Agata. Altre commissioni, successivamente, arriveranno dall’Assemblea Regionale come le medaglie su Don Luigi Sturzo, il Cardinale Ernesto Ruffini e il Ministro dell’Interno Franco Restivo. Anni dopo si dedicherà al terremoto nel Belice e, nel 1976, alla Rassegna del Sacro nell’Arte Contemporanea. La sua casa ha svelato la sua arte: dai bozzetti a matita embrionali, ai calchi in gesso, sino alle opere finite; le stesse opere hanno reso immortale l’artista e risorsa territoriale importantissima nel panorama artistico culturale nazionale ed internazionale.

Per maggiori informazioni clicca i seguenti link:
Sito internet ufficiale www.filipposgarlata.it itinerario museale: http://www.filipposgarlata.it/itinerario-museale-percorso-dautore-vita-opere-pensiero-filippo-sgarlata/
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/589662237796562/

Evento Google Plus: https://plus.google.com/u/0/events/cql7nouvkot0s1l3dbg9mtjm86c

Mini Mappa - "Percorso d'autore - La vita, le opere e il pensiero di Filippo Sgarlata"

giovedì 15 settembre 2011

Istituto Quasar presenta: Y1/cityvision, independent architecture stuff

presenta


Il progetto Y1/cityvision, a cura di Francesco Lipari e Vanessa Todaro (OFL architecture), vedrà come protagonista la lectio magistralis dell’architetto newyorkese Joshua Prince Ramus, fondatore dello studio REX architects e partner di OMA/Rem Koolhass. Appena nominato fra i 5 più grandi architetti under 50 al mondo, l’architetto presenterà i suoi ultimi lavori.

Durante l’evento verrà presentato lo Special issue 4 di CityVision magazine e verrà dato spazio alla premiazione di Venice CityVision Competition, un concorso di idee, svoltosi da febbraio a giugno 2011. La giuria del concorso è composta da Bjarke Ingels, Neir Oxman, Elena Manferdini, Bostjan Vuga e Ludovica Tramontin.

L’Istituto Quasar Design University Roma è la Scuola-Laboratorio dove teoria e pratica si intrecciano per garantire una formazione d’eccellenza ed un rapido inserimento nel mondo del lavoro. Dal 1987 forma architetti d’interni, arredatori, progettisti del verde, grafici pubblicitari, editoriali e multimediali, animatori 3D per il cinema e l’architettura e interaction e web designer.

Alla prevalente attività formativa, l’Istituto Quasar affianca da sempre una continua opera di ricerca e promozione culturale, volta a sensibilizzare un pubblico multidisciplinare. Concorsi nazionali ed internazionali, mostre, convegni e workshop di arte e design: eventi che vedono l’Istituto Quasar protagonista e che hanno contribuito alla divulgazione scientifica e culturale e alla promozione della cultura italiana e del Made in Italy all’estero.

Per questo motivo, l’Istituto Quasar ha deciso di supportare CityVision in occasione di Y1, evento all’avanguardia nel mondo dell’architettura e del design grazie alla prestigiosa partecipazione di Joshua Prince Ramus, considerato il “savior of American architecture” e uno dei più autorevoli giovani architetti del mondo.

La cornice del MAXXI, poi, è particolarmente affine alla mission dell’Istituto Quasar. Il Museo d’Arte e di Architettura Contemporanea del XXI secolo di Roma, infatti, rappresenta un polo per la creatività contemporanea ed è laboratorio di sperimentazione e innovazione culturale, oltre che di studio, ricerca e produzione di contenuti estetici del nostro tempo.


CITYVISION & CITYVISION MAGAZINE

CityVision è un laboratorio permanente che mira a elaborare un concetto d’architettura inedito, dove città contemporanea e sua immagine futura interagiscono per scoprirsi un’unica materialità. L’iniziativa si avvale di una task force di esperti attiva nel monitorare lo stato dell’architettura e del design e proporre forum, iniziative editoriali, mostre multimediali e concorsi di idee. Da questa esperienza nasce il free press CityVision magazine, prima rivista dedicata all’architettura contemporanea pubblicata a Roma e distribuita in Italia e nel mondo.


JOSHUA PRINCE RAMUS (REX architects, New York - www.rex-ny.com)

Joshua Prince-Ramus è il fondatore di REX Architecture. Gli edifici attualmente in costruzione sono il Dallas Centre for the Performing Arts Dee and Charles Wyly Theatre in Texas, il Museum Plaza, un istituto d’arte e struttura multifunzione da 62 piani a Louisville, Kentucky, e la sede di Istanbul di Vakko, la principale fashion company turca.

E’ tra i soci fondatori dello studio OMA New York, diventato indipendente nel 2006 con il nome di REX, che recentemente ha partecipato al concorso ad inviti per la rivisitazione della Governors Island nel Porto di New York e attualmente è impegnato nel concorso ad inviti per la progettazione del nuovo Museo Edward Munch di Oslo, Norvegia.


INFORMAZIONI

www.istitutoquasar.com - www.cityvision-mag.com

e-mail: info@cityvision-mag.com tel: 06.39031053

a cura di Francesco Lipari e Vanessa Todaro

venerdì 16 settembre 2011 ore 18:00

Ingresso libero

martedì 7 aprile 2009

PITTURA DEGLI DEI, la più antica arte moderna


Nel 1989, a Parigi, il critico Martin Hubert organizzò la famosa mostra Les Magiciens de la Terre, attraverso la quale, per la prima volta, l’Occidente rimase affascinato dalle opere di artisti “arcaici”, fra cui gli aborigeni australiani. Nello stesso anno veniva pubblicato in Italia da Adelphi, La Via Dei Canti, suggestivo resoconto del viaggio intrapreso attraverso quel lontano continente, dallo scrittore inglese Bruce Chatwin, che da Darwin, sull’Oceano Indiano, giunse sino ad Adelaide, attraversando la Terra di Arnhem con le sue pitture rupestri a “raggi X” - perché mostrano le interiora degli animali riprodotti figurativamente –, ed il rosso deserto Simpson.
Vent’anni dopo, al MACA, l’arte aborigena australiana approda nuovamente sul Vecchio Continente, carica di suggestioni ancestrali, attraverso una quarantina di opere sia su tela che su legno. Si tratta di dipinti, utensili e strumenti musicali – quale il didjeridoo –, risalenti agli anni Ottanta, accomunati da un’intensa vivacità cromatica, intrisa dei colori del deserto e del bush australiano, ed un’astrattezza di forme quasi caleidoscopica; astrattezza in realtà solo apparente, dato che esprime un complesso simbolismo in cui alle diverse forme geometriche sono assegnati significati ben precisi. I concetti che possono essere espressi in questo linguaggio sono quelli fondamentali della cultura e della mitologia aborigena. I simboli utilizzati per rappresentare questi concetti possono considerarsi rappresentazioni estremamente stilizzate della forma dell'oggetto, o dell’animale in questione, o di un’orma dello stesso, tipicamente vista dall'alto.
Le opere in mostra – che hanno ricevuto il patrocinio dell’Ambasciata di Australia – fanno parte della preziosa collezione di Claudio Polles: artista italiano che da quasi cinquanta anni vive in Australia a stretto contatto con le popolazioni native di quella terra. Fu ai confini del deserto narrato da Chatwin, che è il cuore del continente australiano, che Polles conobbe questi gruppi di aborigeni che vivevano abbandonati dai “bianchi” con i quali intrattenevano sporadici contatti all’interno dei drugstore – bazar in cui potevano trovare cibo, scambiare i loro prodotti e vendere la loro arte, che allora era una primaria fonte di sopravvivenza. Polles, al fine di documentare l’originalità di queste pitture, e di questi oggetti “primitivi”, fotografa gli aborigeni stessi che ne sono gli Autori, avviando così una preziosa documentazione fotografica – anch’essa esposta al MACA e riprodotta in catalogo –, che può essere letta come un vero e proprio reportage sullo stato degli aborigeni australiani degli anni Ottanta.
Non bisogna inoltre dimenticare che l’Australia è una terra di emigranti e molte sono le famiglie italiane che vi si sono trasferite. Questa mostra diventa quindi un’ennesima importante opportunità d’incontro fra due terre lontane, che già in passato hanno imparato a conoscersi, e fra due culture che hanno condiviso la forza lavoro, ma anche le risorse umane e culturali. Fusione di antipodi esemplificata dall’artista e collezionista Claudio Polles – ed in particolare da alcuni dipinti da lui realizzati e presenti in mostra –, che di questo incontro ne ha fatto il perno del suo operare, e grazie a questa mostra al MACA, rende partecipe il pubblico dell’incanto dell’arte aborigena australiana, antica quanto l’uomo stesso, eppure di recente scoperta, giovane come è giovane il Continente Australiano.

Mostra: PITTURA DEGLI DEI, la più antica arte moderna
Curatore: Boris Brollo
Luogo: MACA-Museo Civico d’Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo,
Acri
Palazzo Sanseverino- Piazza Falcone, 1 - 87041 Acri (Cs)
Vernissage: 19 aprile ore 18

Periodo: 19 aprile – 14 giugno 2009
Orario Mostra: 9/13 - 16,30/20,30 chiuso il lunedì

info: Ufficio stampa MACA
tel. 0119422568
maca@museovigliaturo.it

www.museovigliaturo.it


giovedì 15 gennaio 2009

New York, MoMA, Massimo Taccon

Dallo scorso Marzo 2008 il lavoro e l'Opera dell'artista italiano Massimo Taccon risultano ufficialmente catalogati presso il Dipartimento di Pittura e Scultura del Museo d'Arte Moderna più importante del mondo ossia il MoMA di New York (USA), che ha aperto a suo nome un file.
Il MoMA è certamente il Museo d'Arte Moderna con la più vasta collezione d'Arte Moderna con Opere di Cézanne, Van Gogh, Matisse, Picasso, De Chirico, Léger, Brancusi, Mondrian, Dalí, Miró, Alberto Giacometti, Jackson Pollock, Barnett Newman, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Eva Hesse e di moltissimi altri artisti.
Il lavoro, la monografia e le Opere dell'artista sono state visionate e catalogate in una scheda personale da parte dei curatori del Museum of Modern Art.

venerdì 2 gennaio 2009

MAO: Museo Arte Orientale di Torino

Per gli appassionati d'arte italiani è il momento di festeggiare la nascita di un nuovo museo, il Mao, Museo d'Arte Orientale di Torino. Comune di Torino, in collaborazione con la Regione Piemonte e la Fondazione San Paolo, ha aggiunto questa nuova sede museale che potrà vantare un percorso tra 1500 opere provenienti da India, Giappone, Cina, Paesi Arabi e ingenerale da tutta l'Asia.

Il museo vuole ampliare la conoscenza di un mondo così poco noto come quello orientale favorendo contemporaneamente il processo di integrazione: il museo stesso è posto all'interno di Palazzo Mazzonis, nella zona del quadrilatero romano, zona di Torino ormai del tutto multietnica. La direzione del museo sarà di Franco Ricca, sono state raccolte molte opere di storiche collezioni torinesi unite ad acquisti mirati e di grande valore.


www.maotorino.it

Per maggiori info:

http://magazine.voiaganto.it/articolo/mao-museo-arte-orientale-torino/2540/



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Postato da Redazione del
CorrieredelWeb.it su IL COMUNICATO STAMPA

venerdì 5 dicembre 2008

A.R.T.E. concorso-mostra. Museo Strumenti Musicali Roma

Museo degli Strumenti Musicali

Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/a

00185 Roma

ArmoniaacoloriRitmicadiimmaginiTempodisegniE musicadiforme


A cura di Teresa Coratella

In collaborazione con il I Municipio - Delegata alle Politiche Culturali Anna Lisa Secchi

Critico d'arte Gianni Nappa


Presenta l'On. Pino Battaglia

Presidente della Commissione alle Politiche Culturali Giovanili della Provincia di Roma

L'On. Mirko Coratti

Vice Presidente del Comune di Roma

Vernissage 19/12/2008 ore 18:00

Chiusura della rassegna 31/12/2008
Spazio espositivo Museo degli Strumenti Musicali
Tecniche Pittura, scultura, incisione e fotografia

Artisti d'onore: Teresa Coratella - Roberta Filippi - Tito Livio Mancusi - Adriano Maraldi

A.R.T.E. è una sinfonica passeggiata tra i colori, dove un traffico di strumenti provenienti dal passato fa da corollario a forme e linguaggi emozionali, dove la sintesi tra le Arti è il suggello all'operatività della curatrice e dove le istituzioni accompagnano per mano sulle strisce musicali del sensibile, in un concerto di bellezza, dove si sposano emozioni e opere di ogni tempo.

Il terzo millennio porta con se un carico di ansie e di irrisolte questioni nell'arte, se considerarle patrimonio di tutti oppure di una ristretta casta dove i soldi sono l'unico concetto di fatto.

Roma; città dalle inesauribili risorse culturali, attraverso la sua amministrazione cerca di essere vicina a tutte le manifestazioni artistiche, che sappiano rispettare il crisma della visibilità collettiva e una comprensione condivisa, tutto ciò nell'ottica di una forte adesione a proposte di giovani curatori d'arte.

In questo contesto, s'inserisce la rassegna di circa quaranta artisti, che con tecniche e linguaggi diversi, si propongono di dare un compiuto segno di presenza nel panorama artistico contemporaneo.

Teresa Coratella offre una possibile condivisione tra arte e storia, tra musica e arti visive, in uno scenario unico; il Museo degli Strumenti Musicali di Roma, che per ricchezza e pregio degli esemplari conservati, risulta il maggiore Istituto Europeo di questo tipo. I reperti esposti sono più di mille, di varia provenienza - dall'estremo oriente ai siti archeologi dell'Etruria meridionale, e distribuiti lungo un arco cronologico amplissimo, che spazia dall'epoca tardo - ellenistica al XX secolo.

Tra gli esemplari di eccezionale valore storico - artistico qui conservati, spiccano per rarità il pianoforte costruito da Bartolomeo Cristofori nel 1723, e la celeberrima Arpa Barberini.

Le opere ospitate dal Museo saranno in armonia con gli strumenti custoditi, creeranno una ritmica emozionale tra colori e forme, tra segni e corde e dove tra i suoni dispersi nei secoli riaffiorano sentimenti ed emozioni attuali, con continuità nel disegno che le Arti propongono dalla nascita dell'uomo; un insieme di suggestioni e ammirazioni incantate per i reperti e per le forme scultoree che si staglieranno come icone del nuovo che viene a creare un incontro di opere tra antiche e moderne. Una rassegna dove la padrona di casa, la musica offre all'udito il sollievo di un sogno di note e dove la vista si innamora dei colori e dei segni e come in un concerto, le persone rimarranno incantate a guardare come le Arti si uniscono ed interagiscono tra secoli dorati e strumenti unici, storie di popoli e artigiani sapienti, artisti contemporanei e tecniche sperimentali, fusioni di stili e contaminazioni, ma tutto nel segno del bello.

Gianni Nappa

Critico d'Arte




Organizzazione Generale: Associazione Culturale Arte Italiana

Annalisa Secchi Delegata alla Cultura I Municipio

Direzione artistica: Teresa Coratella

Addetto stampa:Raffaele De Salvatore, Manuela Pacelli, Tito Livio Mancusi

Riprese TV: UniromaTV - T9

Mostra: 19 Dicembre – 31 Dicembre 2008

E-mail: arte.italiana@libero.it

Un ringraziamento particolare alla dott. Anna Imponente (sovrintendente Museo degli Strumenti Musicali) ed al rag. Giuseppe Tramontana (direttore)

Con il Patrocinio di :

Provincia di Roma

Comune di Roma



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giovanni nappa <gianninappa@hotmail.com>

martedì 19 agosto 2008

Milano. Mostre e musei: oltre 30.000 visitatori nella settimana di Ferragosto

LA MILANO DELLA CULTURA.
MOSTRE E MUSEI: OLTRE 30.000 VISITATORI
NELLA SETTIMANA DI FERRAGOSTO


Milano, 19 agosto 2008 – Turisti, comitive, famiglie e diversi milanesi hanno approfittato della pausa estiva per riscoprire la propria città. E' un bilancio decisamente positivo quello fatto registrare nella settimana di Ferragosto dalle mostre e dai musei civici. Aperti tutti i giorni, compreso Ferragosto, nell'ambito del cartellone de "La bella Estate di Milano 2008", promossa dal Comune, i "centri" della cultura di Milano hanno visto un'impennata delle affluenze. Si conferma così il trend tutto in salita dei biglietti staccati e delle presenze: un'affermazione sullo scenario internazionale della "piazza milanese", iniziata già nell'estate 2006.

Nella settimana dall'11 al 17 agosto, sono stati complessivamente 30.695 i visitatori delle mostre in programma nelle principali sedi espositive del Comune di Milano e dei Musei Civici, con un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

In dettaglio, sulle 16.149 presenze registrate alle mostre in corso a Palazzo Reale, PAC, Palazzo della Ragione, Rotonda di via Besana e Sale Viscontee del Castello Sforzesco, la preferita è stata quella dedicata a Canova (3.846 entrate), seguita da Bacon (2.878), Ligabue (2.863), Peter Greenaway con la sua interpretazione dell'Ultima cena di Leonardo (2.450), Faїence e Bertozzi&Casoni (1.732), Guccione (742), Weegee (497), Aligi Sassu e Corrente (446), Robert Indiana (434), Conrad Marca-Relli (261).

La gran parte dei 14.546 visitatori dei musei civici ha preferito le merlate e le suggestioni del Castello Sforzesco (7.715 presenze); hanno catturato l'attenzione sia l'Acquario (2.734) che il Museo di Storia Naturale (2.397). Più staccati il Museo dell'Ottocento (1.277), il Museo Archeologico (290) e il Museo Milano (133).
Non compare nella classifica uno dei musei più amati dal pubblico, ovvero il Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", chiuso per importanti lavori di ristrutturazione riguardanti la sicurezza e l'impianto di climatizzazione che, una volta ultimato, sarà all'avanguardia per consumi e inquinamento: garantito l' "impatto zero" grazie a una pompa di calore che sfrutterà l'acqua di falda.


In particolare, nella giornata di Ferragosto, sono stati 3.275 i visitatori delle mostre, con in testa quella di Canova a Palazzo Reale, che ha totalizzato 841 presenze.

Sempre a Ferragosto, i Musei Civici hanno accolto 2.735 visitatori: la maggiore affluenza è stata registrata al Castello Sforzesco (Pinacoteca, Museo d'Arte Antica, Arte Applicata e Museo Egizio) con 1.668 presenze.



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