A cura di Flore Murard-Yovanovitch e Angelo Marino
Inaugurazione: 10.10.2015, ore 20:00
Luogo: dirartecontemporanea|2.0 gallery
Indirizzo: www.dirartecontemporanea.eu
dal 10.10.2015 al 30/01/2016
info +39 333.4461479
dirarted20@gmail.com
Tutto ha un inizio ed anche questa seconda mostra di Mariano Filippetta alla dirartecontemporanea|2.0 gallery dal titolo Il Grande Mare della Notte ha il suo. E' il 14 settembre del 2014; il luogo è lo studio dell'artista. Una parete bianca e tre tavole ad essa attaccate. Bianche, candidamente bianche. Alla domanda cosa e perché stessero li solitarie e distaccate dal blu di altri lavori, carte, bozzetti la risposta perentoria di Mariano fu: " Aspettano che mi salga il coraggio, quello necessario a spogliarmi del mio corpo per andare ad incontrare anime. Anime che abitavano corpi fuggitivi per dare futuro ad improbabili presenti, lì nelle loro terre."
Trascorrono quattro/cinque mesi e mi viene notificata una mail di Mariano Filippetta con un brevissimo messaggio/invito: Guarda l'allegato!
Era un video in cui Mariano in una giornata di inizio inverno, incappucciato inveiva qualcosa al mare.
Trascorrono un altro paio di mesi ed ancora una mail con un allegato e senza alcun messaggio, questa volta. Apro l'allegato e con meraviglia l'immagine di un unico lavoro su tre tavole mi chiarisce quella risposta datami mesi addietro ed anche la ragione di quel video mandatomi successivamente. Aveva trovato il coraggio e compiuto la sua personale catabasi nel Mediterraneo ed incontrare, recuperare l'anima di quanti nell'attraversarlo vi avevano lasciato il proprio corpo.
Una catabasi non da eroe mitologico bensì da artista contemporaneo e con i codici mai obsoleti della pittura. Leggera, minima, essenziale. E' stato ipotizzato che l'anima pesi 21 grammi e mi piace pensare che Mariano Filippetta non abbia mai ecceduto tale quantità di colore nel realizzare i lavori allestiti in galleria la cui intima e drammatica " materia è l'indicibile " così come intuisce e scrive la co-curatrice Flore Murard-Yovanovitch nel testo che accompagna la mostra. – ( Angelo Marino )
Mariano Filippetta nasce a Frosinone nel 1964 dove vive e lavora.
Le sue esperienze artistiche iniziali confluiscono nella prima personale di rilievo alla galleria dei Banchi Nuovi di Roma nel 1989 dal titolo Primo Vere.
Nel 1992 viene invitato da Achille Bonito Oliva a partecipare ad Imprimatur mostra di artisti internazionali inediti a Milano, dove contemporaneamente lo stesso critico tiene un convegno sullo stato dell'arte contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Brera.
Lavora in quegli stessi anni a Roma con la galleria L'Attico di Fabio Sargentini partecipando a importanti mostre collettive come Ritorno al mare - omaggio a Pino Pascali(1993) e Magazzino(1995) dove le sue opere dialogheranno insieme ai lavori di Fautrier, Duchamp, Burri, Nagasawa, Pistoletto, Pascali, Kounellis.
Nel 2003 realizza una mostra personale in collaborazione con la galleria L'Attico di Roma dal titolo L'amore, l'amore soltanto.
Lavora negli anni 2005 e 2006 con la galleria Marchetti di Roma in via Margutta partecipando a diverse collettive con opere di artisti come Turcato, Schifano, Festa, Angeli. In questi anni collabora anche con l'Associazione Culturale Antinoo partecipando ad una importante collettiva dal titolo Elogio al nero in omaggio all'opera della scrittrice Marguerite Yourcenar, in questa occasione verrá edita una importante monografia a cura del Centro Documentazione Marguerite Yourcenar dal titolo L'Opera al nero e la sua alchimia attraverso le arti per le edizioni Gallimard all'interno della quale verrá documentato in modo significativo il suo lavoro.
Inoltre partecipa alla rassegna Primaverile Argam a cura dell'Associazione Romana Gallerie d'Arte Moderna in collaborazione con il Ministero Universitá e Ricerca.
È del 2007 la mostra personale alla Facoltà dei Beni Culturali di Viterbo.
Nel 2011 Viene invitato da Vittorio Sgarbi a partecipare alla 54' edizione della Biennale di Venezia.
Nel 2012 è relatore all'interno del convegno sul Novecento Sconosciuto tenuto all'Aranciera di San Sisto sotto il patrocinio della Sovrintendenza ai Beni Culturali con Sedie e fiumi: il disordine dell'amore nelle estetiche del Novecento.
Nel 2013 si tiene a Cosenza la sua personale Il mare delle tue labbra a cura di Gianfranco Labrosciano presso l'associazione culturale Alt Art. Sempre nel 2013 la personale dal titolo " Le mie voglie col blu " alla dirartecontemporanea| 2.0 gallery. E' tra i primi artisti a lavorare al museo MAAM di Roma con il curatore Giorgio De Finis con tre progetti : " Pinacoteca domestica diffusa" (2012); "Bellissime nuvole bianche e pioggia di disegni" ( site specific - 2013 ) e "Its very very house" dono di case poetiche agli abitanti del museo (2014). Nel 2015 un suo lavoro è tra le nuove acquisizioni del MACA (Museo dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone ) ed è invitato al progetto "Intervento collettivo MAAM" presso la Fondazione Pistoletto Città dell'Arte di Biella.
La sua opera è documentata negli archivi del MAXXI e della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma all'interno della raccolta Artisti di fine millennio.
*Flore Murard-Yovanovitch
Scrittrice, blogger e giornalista freelance nata in Francia, specialista dell'immigrazione in Italia. È l'autrice di "Derive. Piccolo mosaico del disumano" (Stampa Alternativa, 2014). Il suo lavoro più recente è il pamphlet-manifesto "La Negazione del soggetto migrante" (2015).
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