Mostra personale di LUCIO DDT ART
Curatore Valerio Dehò Prof. di Estetica Accademia Belle Arti Bologna
Opening 17 settembre 2015 ore 19.30
18 settembre – 18 ottobre 2015
La.Vi. Via Tomacelli 23 Roma
"Le sculture di Lucio DDT art sono come dei prototipi di nuove filiazioni, modelli di incubi a venire, storie possibili di un universo degradato, parti immondi del Pianeta dei fuochi e non solo", scrive il curatore Valerio Dehò.
Lucio Ddt art: E' un artista che ben si colloca nel panorama dell'arte anticonformista contemporanea. Forgia, modifica, assembla e salda materiali che la società di oggi rifiuta.
Con gli scarti del consumismo (bambole, scarpe, tubi ed altro) che raccoglie ovunque e con la sua sensibilità e creatività, abbinata ad una grande manualità, li trasforma in sculture dense di significati, figure che sembrano essere piombate da altri mondi, avvolte in uno strato di vernice (nera), che suscita un senso di paura e di mistero.
Lucio Labriola o Ddt Art sul tema delle mutazioni, degli intrecci tra uomini, insetti e cose sta lavorando da anni. L'artista napoletano ricicla scarti industriali e plastiche creando creature inquietanti che possiamo definire da film dell'orrore, se non fosse che ci sembrano tanto reali.
Esseri fantastici e bizzarri, certamente improponibili in una serata rilassante al Circolo del Bridge, ma figli di quella paura per l'ignoto che le mutazioni genetiche stanno scatenando.
Il Ddt che il nickname dell'artista evoca, è figlio della violenza sulla natura, di quella aggressività chimica da cui guardarsi anche perché le conseguenze sono lontane da ogni immaginazione.
Non sappiamo nemmeno se esiste ancora questa sostanza tossica usata un tempo in tutte le famiglie per eliminare insetti, pidocchi, scarafaggi e altre schifezze del genere.
Le sue sculture sono come dei prototipi di nuove filiazioni, modelli di incubi a venire, storie possibili di un universo degradato, parti immondi del Pianeta dei fuochi e non solo.
La fantasia dell'artista si alimenta sull'informazione e sulla certezza che lo sfruttamento della Terra sta facendo nascere creature che prima non c'erano. La scienza tace e acconsente, l'arte denuncia e di-mostra.
Nei suoi disegni invece l'energia espressionista, il nero dirompente sulla carta da giornale non solo calano i mostri nella realtà, ma come Venere nasceva dalla schiuma delle onde, così gli omuncoli nascono dalla cronaca, dall'infinito campionario di violenze sulla natura che si stanno perpetuando.
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