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sabato 14 ottobre 2017

"Comunicare l'amianto": a Bologna esposizione di 50 opere grafiche

"Comunicare l'amianto": mostra dei lavori di Grafica sull'amianto degli studenti della IV I e IV H del corso di grafica del Liceo Artistico "Francesco Arcangeli" Bologna - isArt realizzati in collaborazione con Afeva Emilia Romagna. L'esposizione presenta 50 progetti grafici e sarà inaugurata sabato 14 ottobre alle 10 presso il Centro Studi Didattica delle ARTI (isArt) in Via Cartoleria, 9 a Bologna, in un bellissimo palazzo del '700.

Interverranno:
  • i/le giovani autori/autrici delle opere esposte; 
  • le docenti che hanno supervisionato il lavoro: Flaminia Cipriani, Sara Spazzini e Daniela Davoli; 
  • la dirigente scolastica del Liceo Artistico Arcangeli – Maria Cristina Casali; 
  • la presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Simonetta Saliera; 
  • il presidente dell’AFeVA ER – Andrea Caselli; 
  • lavoratori ex-esposti amianto ed i familiari delle vittime dell’Amianto. 

Nel corso della mostra saranno distribuiti i cataloghi dei lavori stampati a cura dell'Assemblea Legislativa Emilia-Romagna.  

Giorni e orari di visita
Sabato 14 ottobre – ore 10.00-18.30 (orario continuato)
Lunedì 16 ottobre – ore 10.00-13.00 e 16.00-18.00
Martedì 17 ottobre – ore 10.00-13.00 e 16.00-18.00
Mercoledì 18 ottobre – ore 10.00-13.00 e 16.00-18.00
Giovedì 19 ottobre – ore 10.00-13.00 e 16.00-18.00

Ingresso libero

Per saperne di più:
https://afevaemiliaromagna.org/2017/10/03/mostra-di-grafica-liceo-artistico-arcangeli-il-14-ottobre-2017-apertura-mostra-comunicare-il-rischio-amianto/
http://www.assemblea.emr.it/amianto/cinquanta-disegni-al-liceo-arcangeli-per-raccontare-lamianto

Invita i tuoi amici su facebook: https://www.facebook.com/events/119720328716010/

venerdì 13 ottobre 2017

Al via la Mostra-spettacolo "CHAGALL. Sogno di una notte d'estate" > al Museo della Permanente, Milano


Arriva a Milano, da domani, l'incredibile mostra-spettacolo dedicata a Marc Chagall.
Per la prima volta in Italia musica, tecnologia e arte raccontano la vita e le opere di uno dei più grandi Maestri del '900.
Una forma del tutto inedita di vivere l'arte, una grande emozione che mette insieme spettacolo, musica, tecnologia e arte.

CHAGALL. Sogno di una notte d'estate

14 ottobre 2017 - 28 gennaio 2018

Museo della Permanente, Milano  

 

Nulla a che vedere con quanto già visto in Italia nelle cosiddette "mostre immersive": non parliamo di semplici proiezioni di immagini, ma di una regia sapientemente costruita da Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi, una colonna sonora curata da Luca Longobardi, capace di coinvolgere, travolgere ed emozionare i visitatori.

CHAGALL. Sogno di una notte d'estate, dal 14 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018 presso il Museo della Permanente di Milano, è una forma nuova di conoscenza dell'arte, forse quella che più le si addice perché le restituisce la funzione primaria che è quella di raccontare, stupire ed emozionare.

"Crediamo moltissimo in questo progetto – dice Iole Siena, presidente del Gruppo Arthemisia che ha deciso di investire su questa nuova espressione dell'arte – perché non si tratta di uno di quei prodotti preconfezionati che stanno avvilendo il mondo delle mostre d'arte; questo è un progetto di altissimo livello, che ha alle spalle un enorme lavoro creativo, ed è una riuscita sintesi tra il meglio dell'artigianalità italiana e della tecnologia. Il risultato è sorprendente, è un sogno."

Con il Patrocinio del Comune di Milano, la mostra CHAGALL. Sogno di una notte d'estate è promossa dal Museo della Permanente di Milano ed è prodotta in Italia dal Gruppo Arthemisia con Sensorial Art Experience.

Prodotta in Francia da Culturespaces a Carrières de Lumières, unico posto dove è stato realizzato prima d'ora questo progetto, la mostra ha avuto oltre 500.000 visitatori.

"Il Museo della Permanente - commenta il Presidente Emanuele Fiano - si conferma quale polo di attrazione nel panorama milanese con la mostra multimediale su Marc Chagall, che rappresenta un approfondimento essenziale per chi vuole conoscere in chiave contemporanea l'eclettico talento dell'artista russo. Il percorso proposto sa trasmettere emozioni uniche tramite un connubio d'arte che unisce magicamente musica e pittura già sperimentato con grande successo in altre occasioni. La qualità dei curatori rappresenta un sigillo di garanzia per tutti coloro che nelle prossime settimane vorranno venire in via Turati a gustare fino in fondo un crescendo di spettacolo e cultura."

La mostra-spettacolo è un viaggio per tappe, quelle della creazione artistica di Marc Chagall e della sua vita che si snoda in 12 macro sequenze: Vitebsk, piccolissimo villaggio russo in cui Chagall è nato, la vita, la poesia, i collages, la guerra, le vetrate, l'Opéra Garnier, Daphnis e Chloé, i mosaici, il circo, le illustrazioni per fiabe, la Bibbia.

Il mondo creativo di Chagall, in tutte le sue sfaccettature e diversità delle fonti d'ispirazione, si dipanerà davanti, attorno e dentro il pubblico.

I temi universali della sua opera - quali l'amore, la famiglia, le sue radici, umane e artistiche, i paesaggi, la musica, per come si sono sviluppati nei suoi lavori - appariranno in tutta la loro forza, effervescenza e libertà interpretativa.

Per la prima volta, il pubblico avrà piena contezza di certi dettagli meravigliosi del suo fare artistico, nonché di alcune opere della collezione del Musée National Marc Chagall di Nizza. In questo nuovo modo di fruire l'opera il visitatore-spettatore sarà in grado di percepire l'enorme densità e la ricchezza espressiva del mondo onirico di Chagall.

Accanto alle opere pittoriche, lo spettacolo mostra i suoi collages, le sue vetrate, i mosaici e tutta l'ampiezza del talento artistico di Chagall, in un assieme che inonda lo spazio scenico di colori vivi e cangianti, caratteristici della sua pittura, impregnata di un'atmosfera lirica e poetica.

Perché l'opera è tutta attorno, a 360 gradi, mentre il racconto e la musica procedono, parte integrante dell'opera stessa, in una nuova ed emozionante conoscenza dell'arte. Forse quella che molti artisti hanno sognato e che ha come fine ultimo non solo la meraviglia e la capacità di stupire ed emozionare, ma quella di raccontare coinvolgendo l'immaginazione e i sensi dello spettatore, che diviene attore e protagonista del sogno che sta vivendo.

La mostra è sponsorizzata da Generali Italia grazie al programma Valore Cultura, attraverso il quale la Compagnia sostiene le migliori iniziative artistiche e culturali per renderle accessibili ad un pubblico sempre più vasto e per promuovere lo sviluppo e la valorizzazione del territorio.

Valore Cultura vuole avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell'arte, supportando iniziative che favoriscano la partecipazione e il coinvolgimento di un pubblico ampio ed eterogeneo, con particolare attenzione ai giovani, alle famiglie e agli over 65.

In occasione della mostra CHAGALL. Sogno di una notte d'estate, per avvicinare i più piccoli al mondo dell'arte, Generali Italia in partnership con Arthemisia, offre 80 laboratori didattici gratuiti per circa 2000 bambini delle scuole materne e delle scuole elementari. I Laboratori "Sognando Chagall" rappresentano una preziosa occasione di condivisione e un utile strumento di crescita per i bambini partecipanti, consentendo loro di creare un'interazione diretta tra esperienza visiva e creativa.

Nel 2016, anno del suo avvio, Valore Cultura ha raggiunto importanti risultati: sostegno a 15 iniziative culturali, oltre un milione di visitatori, 15.000 persone nei teatri, circa 1000 studenti e ragazzi coinvolti in progetti culturali e laboratori, 350 over 65 invitati al Teatro la Scala, agevolazioni per i 10.000 dipendenti di Generali Country Italia.

La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, Colore Ufficiale Giotto, brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.

L'evento è consigliato da Sky Arte HD.



INFO  E PRENOTAZIONI
T. +39 02 89 29 711

ORARI
Tutti i giorni 9.30 – 19.30
(La biglietteria chiude un'ora prima)

giovedì 12 ottobre 2017

Le nuvole di Salvatore Pupillo

Salvatore Pupillo – Nuvole








Roma - 12/10/2017 : 11/11/2017

Nuvole, mostra personale di Salvatore Pupillo, vedrà esposta una serie di dipinti della più recente produzione del pittore romano.

  • Luogo: GALLERIA FIDIA
  • Indirizzo: Via Angelo Brunetti 49 - Roma - Lazio
  • Quando: dal 12/10/2017 - al 11/11/2017
  • Vernissage: 12/10/2017 ore 18
  • Autori: Salvatore Pupillo
  • Curatori: Leonora Sofia Marussig
  • Generi: arte contemporanea, personale
  • Orari: Lun-Ven 10-13 16-19.30 / Sab 10-13

Nuvole, mostra personale di Salvatore Pupillo, vedrà esposta una serie di dipinti della più recente produzione del pittore romano. L’esposizione, a cura di Leonora Sofia Marussig, sarà visitabile dal 12 ottobre all’11 novembre 2017 e inaugurerà in occasione della Rome Art Week, iniziativa rivolta alla valorizzazione dell’arte contemporanea nella Capitale.  Protagonista di questa serie di lavori è un sapiente gioco di contrasti in cui campiture uniformi sono graffiate da un’intensa gestualità. Il lirismo cromatico degli sfondi, modulati da tonalità eteree che generano un effetto di soffice evanescenza, è spezzato da vibranti segni formulati attraverso un tocco spontaneo ma mai casuale, impulsivo ma meditato. In quella che parrebbe essere una contraddizione, il pennello si lascia condurre dall’istinto ma le sue scie sono oculatamente calibrate, non dissimili dai disegni tracciati su carta prima di confrontarsi con la tela. Traspare così una ricerca ostinata - quasi ossessiva - di un equilibrio indispensabile all’armonia del risultato finale. 

Gli sfondi sono stratificazioni di velature cromatiche che sembrano evocare una sensazione più che una realtà tangibile, immergendo l’osservatore in atmosfere impalpabili simili a dense nuvole vaporose dalla cromia delicata. Tracce filiformi, circolari, puntiformi e lineari si stagliano come impronte pregne di forza su questi fondi rarefatti, costituendo il marchio di fabbrica dell’artista. Anche nelle opere in cui i segni tracciati richiamano la sfera empirica, questi tendono a rifarsi al mondo incorporeo dell’aria e delle luci, suggerendo, ad esempio, un’analogia tra la tela e i bagliori del cosmo in “Pianeti” e in “Cosmico”; tra il dipinto e i lumi riflessi nelle increspature della trama acquatica in “Lampare”.  A rendere inconfondibile la cifra stilistica di Salvatore Pupillo è il segno, il particolare che cattura l’attenzione e permette di individuare immediatamente la mano dell’artista. La solida coerenza che percorre la sua ricerca, indipendentemente dal soggetto dei singoli dipinti, è quindi ravvisabile nella reiterazione, sempre diversa e mai seriale, di questo elemento distintivo. 
Se a primo impatto il fascino dell’opera di Salvatore Pupillo deriva dall’elegante tecnica pittorica, in seguito a un’attenta indagine ne emerge anche il profondo significato, confermando la sua raffinatezza non solo sul piano della forma, ma anche su quello del contenuto. Essa è, nel suo essere dominata dagli opposti, specchio dell’eterna dicotomia e delle contraddizioni che albergano nell’intimo della nostra psiche, rendendola oggetto di immediata identificazione da parte di chiunque si accosti alla sua visione. Così come quando, in un gioco, si scorgono forme conosciute nelle nubi che solcano il cielo, similmente nelle nuvole di colore di Salvatore Pupillo si può riconoscere un linguaggio familiare che si fa portavoce degli elementi solo apparentemente inconciliabili del nostro vissuto. Se poi non ci si lascia condizionare dai titoli attribuiti quasi sempre scherzosamente e a posteriori dall’artista, si è esposti alle infinite suggestioni che le nuvole sanno evocare, poiché nella loro sagoma indefinita è celata ogni forma possibile. 

Artista e basta di Pino Boresta (Pubblicato su; “Juliet” n. 160 December 2012 – January 2013)


La ricchezza nella rinuncia
Assomiglia come una goccia d’acqua all’attore Jack Nicholson ma lui fa l’artista e vive a Roma. Si chiama Salvatore Pupillo. Quando l’ho conosciuto mi ha raccontato che lavorava come impiegato in un ministero, ma non riuscendo a fare entrambe le cose ha deciso di licenziarsi per fare l’artista a tempo pieno, così ogni volta che lo incontro a qualche vernissage questa è sempre la prima cosa che mi viene in mente: “Cazzo! Come assomiglia a Jack Nicholson”.

Quando poi sorride con quelle sopraciglia che si sollevano diventa praticamente spiccicato al famoso attore nel suo tipico ghigno. Tutte le volte gli consiglio di sfruttare questa sua somiglianza in qualche azione che promuova la sua opera di artista visivo, ma lui è talmente timido che solo all’idea mostra sempre un visibile imbarazzo. Salvatore è uno dei pochi puri dell’arte astratta che ci sono rimasti, uno spadaccino della pittura del nulla o meglio del quasi nulla. Alcuni sui quadri che ricordo sono formati da flebili segni gialli quasi invisibili sopra una tela anch’essa di gialli sbiaditi come solo lui riesce a stendere e calibrare. Insomma un incrocio tra gesti alla Georges Mathieu, ma molto molto più leggeri, e delle sovrapposizioni dello stesso colore alla Kazimir Malevich ma il tutto molto ma molto più rarefatto.

Opere le sue che non hanno niente di ermetico e niente di intelligente: sono una sorta di assenza una su l’altra che danno vita alla sua visione del tutto. Pupillo non è un vero artista. Il mondo è pieno di veri artisti e lui è un artista e basta: vive per quello che fa senza essere assillato dalla ricerca del successo a tutti i costi. E chi sa forse Salvatore ha capito che per avere successo l’unico vero modo è avere uno stile di vita rarefatto quasi invisibile come quei soggetti delle sue opere. Perché, come scrive Stefano Paolucci: “Un uomo è tanto ricco non di tutto quello che può possedere o ottenere ma è tanto più ricco quante sono le cose a cui può rinunciare.” E Pupillo ne è l’esempio vivente.

martedì 3 ottobre 2017

Da domani a Torino la GRANDE MOSTRA > Miró! Sogno e colore > 4 ottobre 2017 - 14 gennaio 2018 > Palazzo Chiablese, Torino

Miró! Sogno e colore
4 ottobre 2017 - 14 gennaio 2018 > Palazzo Chiablese, Torino


Joan Miró, Maquette per Gaudí XII, 1975 [ca]. Gouache, ink, pencil, pastel and collage on paper, 31,3x19,7 cm. © Successió Miró by SIAE 2017. Archive Fundació Pilar i Joan Miró a Mallorca. Foto: Joan Ramón Bonet & David Bonet
Joan Miró, Femme dans la rue, 1973. Oil on canvas, 195x130 cm. © Successió Miró by SIAE 2017. Archive Fundació Pilar i Joan Miró a Mallorca. Foto: Joan Ramón Bonet & David Bonet
Joan Miró, Untitled, 1977, Oil and charcoal on canvas, 100x80,5 cm. © Successió Miró by SIAE 2017. Archive Fundació Pilar i Joan Miró a Mallorca.
Foto: Joan Ramón Bonet & David Bonet




Dopo il grande successo delle mostre dedicate a Tamara de Lempicka, a Matisse e a Toulouse-Lautrec, Arthemisia conferma il rapporto privilegiato con Torino e i Musei Reali proponendo, a partire dal 4 ottobre, la straordinaria esposizione dedicata a uno dei massimi interpreti del Novecento, Joan Miró (Barcellona, 1893 – Palma di Maiorca, 1983).

130 opere, quasi tutti olii di grande formato, saranno esposte nelle sale espositive di Palazzo Chiablese grazie al generosissimo prestito della Fundació Pilar i Joan Miró a Maiorca, che conserva la maggior parte delle opere dell'artista catalano create nei 30 anni della sua vita sull'isola.
Tra i capolavori in mostra, Femme au clair de lune (1966), Oiseaux (1973), Femme dans la rue (1973).

Miró! Sogno e colore è una mostra organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Musei Reali di Torino e Gruppo Arthemisia, con il patrocinio e il supporto di Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con Fundació Pilar i Joan Miró a Maiorca e vede come curatore scientifico Pilar Baos Rodríguez.

Come sottolinea la direttrice dei Musei Reali di Torino Enrica Pagella: "I Musei Reali ospitano Miró, dopo Tamara de Lempicka, Matisse e Toulouse-Lautrec. Un nuovo appuntamento con l'arte moderna e con uno degli artisti che ne hanno maggiormente segnato la storia. L'esposizione approfondisce il momento più felice della ricerca dell'artista, tra il 1956 e il 1983, anno della morte, ed evidenzia opportunamente le radici storiche e visive che l'hanno alimentata. Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fundació Pilar i Joan Miró di Maiorca e Arthemisia Group, ha trovato il sostegno della Regione Piemonte e della Città di Torino, offrendosi come momento per rinnovare un confronto attivo tra i Musei Reali e le amministrazioni del territorio."



Miró! Sogno e colore presenta la produzione degli ultimi trent'anni della vita di Miró: un periodo indissolubilmente legato alla "sua" isola dove, negli anni Sessanta e Settanta, si dedica a temi prediletti come donne, uccelli e paesaggi monocromi. In mostra anche i lavori degli ultimi anni della sua produzione, quelli della pittura materica, fatti con le dita e dal colore steso con i pugni spalmando gli impasti su compensato, cartone e materiali di riciclo.

E ancora le sculture, frutto delle sperimentazioni che fece con diversi materiali, collage e "dipinti-oggetto".

Con un linguaggio artistico universale e una poetica irripetibile, nelle opere Miró è forte il senso di appartenenza e di fusione alla sua terra, Maiorca, dove concretizzò un grande desiderio, ovvero di poter creare in un ampio spazio tutto suo, uno studio dove lavorare protetto dal silenzio e dalla pace che solo la natura poteva offrirgli. Uno studio unico ricostruito scenograficamente all'interno degli spazi di Palazzo Chiablese con gli oggetti originali.

Proprio a Maiorca - dove egli stesso visse dal 1956 fino alla morte nel 1983 - la Fundació Pilar i Joan Miró custodisce una collezione donata dall'artista e da sua moglie che conta 5000 pezzi e che conserva ancora (nel bianco edificio inondato di luce sospeso nel verde che era il suo studio) pennelli, tavolozze e attrezzi del mestiere rimasti lì dal giorno in cui è morto, come lui li aveva lasciati.

La mostra Miró! Sogno e colore prende le mosse dall'idea che l'artista aveva della propria opera: una sorta di monologo interiore e, al tempo stesso, un dialogo con il pubblico.

La mostra, in cinque sezioni, presenta opere ampiamente rappresentative della raccolta della Fundació Pilar i Joan Miró e realizzate durante l'ultimo ciclo creativo dell'artista, quello più dinamico e innovativo seppur meno conosciuto.

L'opera di Joan Miró ha aperto la strada a una nuova concezione della pittura basata su un linguaggio visivo, fisico e materico, e su codici pittorici innovativi che portarono un importante cambiamento nella pratica artistica contemporanea, dando una direzione nuova all'arte del XXI secolo e influenzando le generazioni successive di pittori, scultori e incisori in tutto il mondo. Il catalogo è edito da Skira.

L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura, che ha l'obiettivo di avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell'arte, attraverso l'accesso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi ed attività di divulgazione artistico-culturale. Generali Italia in questo modo sostiene le migliori attività culturali stimolando la diffusione di valori e idee in grado di creare bene­fici signi­ficativi e duraturi nel tempo.

La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto by F.I.L.A., media partner Radio Dimensione Suono e hotel partner Atahotels.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.
 


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