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venerdì 14 aprile 2017

Un mondo di merda


Aria di vita 

Io ed Al che facciamo i lavavetri al semaforo
Failure waist
Noi che spesso (quasi sempre io compreso, o almeno non quanto dovrei visto pure una mia performance qui il link http://pinoboresta.blogspot.it/2017/04/dove-sono-gli-artisti.html) non diamo neanche la mancia a quello che ci pulisce i vetri al semaforo, perché dovremmo dare 30, 100 o 500 Euro ad uno che lo stanno sfrattando con tutta la famiglia? Inoltre, queste sono sommette non indifferenti specialmente l’ultima di 500 Euro, e in questi tempi di crisi per tutti, capisci da te. (sto parlando di questo che troverete qui: http://kapipal.com/projects/sos-sfratto/ leggete pure quello scritto in FAQ). Ragionamento giusto dico io, ma intanto in cambio non è che non ricevi niente, oltre a fare un atto di generosità. Si! Lo so, anche quello al semaforo in cambio ti da una pulita al vetro oppure ti da in cambio un pacchetto di fazzoletti, il problema è la mia presunzione di fondo nel credere che quello che io faccio e che do in cambio valga un po’ di più di un pacchetto di fazzoletti, ma se non vi credessi io come potrebbero credervi gli altri? Ed è stata cosi tutta la mia vita. In realtà le mie ricompense qualcosa valgono e me né sto accorgendo proprio anche in virtù di questo crowdfunding, anche se in realtà quasi nessuno mi supporta e dona per questo motivo. Mi chiedo; se tutti quelli che potrebbero (e non parlo degli amici di Facebook) stessero facendo male i loro conti? E se stessero sbagliando ignorandomi ancora una volta, e come sempre è accaduto? (Un po' ho pianto un pò... ho detto di no tra un pò. nooo un po' ho anche riso un po' anche tu)

Io presento la rivista ARIA 










Failure life
Ho scritto a tutto il mondo:
Gente che 10.000 Euro li spendono per dormire una notte in un albergo di lusso.
Gente per la quale 500 Euro, sono un caffè.
Gente che non diventerebbe sicuramente povera donando 100 Euro.
Gente che mi conosce bene e che qualcosa potrebbe sicuramente fare senza neanche sforzarsi tanto, e la cui sola idea che non mi abbia risposto neanche per una parola di conforto mi crea un vero dolore, tanto che spero vivamente (e quasi me né voglio convincere) che non abbiano mai ricevuto il mio email, ma purtroppo così non è perché non mi è arrivato nessun “failure notice”.
Tu mi dirai, certo se dovessimo dare qualcosa a tutti quelli che ce lo chiedono staremo freschi. Pero mi spiegate per quale motivo alla fine sono solo le persone normali (quelli del tipo che fanno un bollettino a “Save the Children” di 20 Euro ogni anno, perché quello è quello che possono fare e non di più) quelli che sono i più generosi? E che magari neanche mi/ci conoscono direttamente ma sono amanti dell’arte e donano 100 Euro. Questi sono fatti che fanno riflettere, non credete?                                                   (Aria di vita che ogni tanto mi uccide però poi consola mi prende per mano e poi mi tortura gioca con te e pensi: che mondo di merda.)

Io al MAAM di Giorgio De Finis













Failure live

In questi giorni incomincio a credere che la colpa di tutto quello che ci sta succedendo sia mia, perché in un mondo dove le corporazioni, le relazioni tra le persone sono sempre più importanti, indispensabili, inevitabili, necessarie, fondamentali al punto tale che se le trascuri la fine che fai e quella mia, dovevo fare qualcosa di più, qualcosa di diverso. Eppure io non sono quel tipo d’artista cui gli si può rimproverare di stare chiuso nello studio, fuori dal mondo. Ma purtroppo allo stesso tempo non sono quello che si dice un simpaticone particolarmente abile a tessere relazioni e alleanze. E non parlo solo delle PR all’interno del mondo dell’arte ma in generale. Qualcuno in una chat privata mi ha fatto notare che per raggiungere l’obiettivo del Crowdfunding (che parzialmente ci aiuterebbe a superare questo forte momento di difficoltà economica , qui il link: http://kapipal.com/projects/sos-sfratto/ ) sarebbe sufficiente che meno della metà dei miei amici su Facebook mi supporti almeno con l’offerta minima: infatti, 200 (amici) x 30 (Euro) uguale 6000 Euro tondi tondi. Tutti ricompensati, con le mie ambite (a detta di alcuni) smorfie adesive. Io però gli ho fatto presente che non è questo un ragionamento sostenibile, e nessuno dei miei amici di Fb deve essere biasimato se non partecipa al crowdfunding, poiché ognuno deve fare quello che può e quello che si sente di fare relativamente alle proprie possibilità. E qualsiasi critica nei confronti anche di uno solo dei miei amici su Fb non lo accetto e non lo permetto, in quanto, c'è chi come me ha una soglia della vergogna bassa e corazzata dalle critiche in virtù di anni ed anni di continue denigrazioni alle quali non potevo e non posso sottrarmi in quanto è così che ho deciso di affrontare la vita e le difficoltà che questa mi mette continuamente difronte ogni giorno, e chi invece reagisce in maniera diversa, ma i problemi né ha tanti anche lui come la stragrande maggioranza della popolazione di questi tempi specialmente se appartieni a un certo strato sociale. 
Mi sono accorto parlando qui è lì che molti non sanno come funziona il Crowdfunding, e pensano che qualsiasi somma versata, anche quel poco che viene raggiunto venga comunque elargito pur senza raggiungere l'obiettivo, ma purtroppo non è così. Se il target non viene raggiunto tutte le somme versate vengono restituite, e nulla viene dato.
(Rispondo sempre "bene" a un tuo "come va?" ma poi, ma poi. perché? non voglio ma son complice)



La mia famiglia

















Failure being


Ultimamente ogni giorno della mia vita è costellato di problemi che non mi danno tregua, non mi concedono un minuto di tranquillità per respirare e accorgermi di quello che ho intorno, e da quando ho questo problema dello sfratto ho come la sensazione di vivere dentro un casco dove intorno a me vedo solo: provvedimenti giurisdizionali, giudizi, verdetti, decreti, ordinanze, dichiarazioni, decisioni, deliberazione, delibera, giudicato, giudici, avvocati, autorità giudiziaria, potere giudiziario, tribunale, magistrati, magistratura, legale, difensore, procuratore, giureconsulto, consulente, protettore, difensore, patrocinatore, istanze, dibattito, udienza, verbale, fascicolo, incartamento, magistrato, ufficiale giudicante, giudicato, condannato, organo giudiziario, responso, giudizio, sentenza, decisione etc. Il mondo intorno a me sembra essere scomparso, e solo ogni tanto scorgo i miei figli che mi sfrecciano sotto al naso, e anche a tavola quando si mangia tutti insieme, evento raro ma possibile, ognuno è immerso nel suo mondo racchiuso in una visore 6 x 12 centimetri, ma forse è meglio così perché questo evita di caricarli di altre preoccupazioni oltre a quelle della scuola e tutte le altre di cui l'adolescenza è prodiga. Ma probabilmente anche questo non è vero e fanno solo finta di non sentire il peso del problema familiare che tutti i giorni ci urliamo addosso io e Titti, come è giusto che sia in una coppia che dura insieme da 30 anni solo perché così diversi uno dall'altro. Inoltre, a mio modo di vedere il significato della parola “Amico” sta assumendo una valenza diversa in quanto è impensabile che si possa avere 5000/10.000 amici, o anche solo 500 amici veri, ma io non considero questo nuovo aspetto dell’amicizia riguardante i social media una deformazione dell’amicizia e non vedo tutto questo con sospetto e negatività ma anzi né apprezzo i grandi vantaggi che tutti sappiamo e che mi hanno permesso, perlomeno, di ottenere quel minimo che ho raggiunto, se non altro in termini solidarietà, e di cui diversamente non avrei potuto godere.

(Aria di vita che ogni tanto ti uccide però poi consola ti prende per mano e poi ti tortura gioca con te e pensi: che mondo di merda.)

Io dentro al portafoglio di  un amico

























Failure span

Ma non sono qui per fare un trattato sull’amicizia, o come questa parola tanto importante nell’esistenza sociale di un essere umano stia modificando il suo valore, alla luce dell’avvento dei social media. Ne ho intenzione di vivisezionare la nuova valenza della parola “amicizia”, i suoi riferimenti di fondo e quelli nuovi che stanno nascendo, questa è materia di studio per la sociologia contemporanea e lascio che siano i sociologi a occuparsene, o gli scrittori interessati alla questione. Io non sono un sociologo, né uno scrittore ma un artista che navigando tra mille difficoltà cerca, non di farsi accettare dal mondo dell’arte, ma tenta solo di esistere e dare senso e valore alla propria presenza in questo palcoscenico chiamato mondo.

(e pensi: che mondo...)


pino boresta



Il corsivo nelle parentisi il testo di una canzone di Giusy Ferreri che si intitola "Aria di vita"


Omaggio a Giusy Ferreri 









LA BELLEZZA NELL'UNIVERSO DELL’ARTE: collettiva di pittura, scultura e poesia

LA BELLEZZA NELL’UNIVERSO DELL’ARTE
Pittura, Scultura e Poesia

25 artisti per 75 opere esposte a Villa Soragna di Collecchio (PR)

Curatori: Mauro Buzzi, Claudio Cesari e il critico d’arte Marzio Dall’Acqua

Inaugurazione domenica 7 maggio 2017 alle ore 11.00



Intervengono l’Onorevole Romanini, il Sindaco Bianchi e l’Assessore alla Cultura Zanetti

Collecchio (PR), 14 aprile 2017 - Pittura, scultura e poesia si fondono nel nuovo appuntamento “La Bellezza nell'Universo dell’Arte”, mostra collettiva di arte contemporanea e d’avanguardia, promossa dal Comune di Collecchio e curata da Mauro Buzzi, Claudio Cesari e Marzio Dall’Acqua, che inaugura domenica 7 maggio 2017 alle ore 11.00 al Centro Culturale di Villa Soragna, nel Parco Nevicati di Collecchio (PR).

In tutto venticinque artisti che interpretano il tema della bellezza, dalle molteplici sfaccettature e connotazioni diverse: Bottioni, Buzzi, Caccioli, Cesari, Pelosi, Scapinelli, Vernizzi e Violi danno voce alla bellezza attraverso opere pittoriche; Beretti, Bigliardi, Canforini, Cassano, Coruzzi, Guida, Lucchetti, Monica, Montecchi, Ortolani e Sabini invece interpretano il bello con sculture e opere tridimensionali; infine Amoretti, Ramploid, Tinti, Tomasi, Ulivieri e Vignoli mettono in versi la bellezza, creando un trait d’union tra le creazioni artistiche e l’arte dello scrivere per eccellenza: la poesia.

Le opere faranno parte di un catalogo a colori, una pregiata pubblicazione dedicata alla mostra con i contributi scritti di Bartolotti, Carrera, Dall'Acqua, Del Sante, Galli, Guidotti, Marchetti, Ortolani, Pioli, Provinciali e Sabini che sarà presentata durante l’inaugurazione, a cui interverranno anche l’Onorevole Giuseppe Romanini, il Sindaco di Collecchio Paolo Bianchi e l’Assessore alla Cultura Michela Zanetti.

I cataloghi delle mostre curate da Mauro Buzzi, Claudio Cesari e dal critico d’arte Marzio Dall’Acqua sono a tutti gli effetti libri d’arte, già presentati presso importanti librerie come La Feltrinelli.

La mostra è liberamente visitabile nelle sale del Centro Culturale di Villa Soragna fino al 28 maggio 2017 nei seguenti giorni e orari: da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00, il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 e la domenica solo al pomeriggio.

giovedì 13 aprile 2017

INEDITI N°4

La BQB Gallery presenta:

INEDITI N°4

A cura di BQB, direzione artistica KlaudiodiKarlo con un testo di Antonio Arévalo
Vernissage giovedì 20 aprile ore 18.30
Baronato Quattro Bellezze Art Gallery, Roma

Nove artisti differenti fra loro nello stile, nel luogo di provenienza e sotto il profilo generazionale.

 INEDITI, all’interno della serie di mostre che la galleria ha prodotto, ha una sua peculiare forma. Nello specifico, l’obbligo da parte degli artisti di presentare opere mai pubblicate e la libertà dell’artista di scegliere l’opera da presentare. Dunque, uno specifico modo di collocarsi all’interno dei linguaggi espressivi, nelle arti visive della nostra contemporaneità. 

Una ricerca fatta più con lo sguardo di un artista che con quello tradizionale del curatore. Uno sguardo, si spera, in grado di associare il rigore filologico con il coraggio visionario, quanto mai necessario per proporre INEDITI del nostro sentire.

Questa mostra, INEDITI N°4, conferma il respiro internazionale delle mostre precedenti, con il valore aggiunto della presenza al vernissage di tutti gli artisti coinvolti. La forte presenza degli artisti catalani è accompagnata dalla regina della mostra, ovvero la signora Ester Chacon Avila franco/cilena con un passato parigino e mostre in tutto il mondo in prestigiosi musei, una storia fatta di amicizie come Janis Joplin, Calder e tanti della sua epoca giovanile. 

Il giovane performer Adrian Pino Olivera che sta facendo parlare di sé con i suoi interventi agli Uffizi di Firenze e il Louvre di Parigi, con il suo gruppo di due giovanissime fotografe e videomaker. O artisti come Fabrizio Sacchetti, fotografo, performer, quasi dimenticato in Italia, ma presente da circa dieci anni con le sue installazioni, video e performance, in America, Austria, Svizzera, Germania e non solo. 

Alcuni come Germano Scurti, sociologo, performer, regista di documentari e noto musicista nel mondo della musica contemporanea, che debutta con un lavoro fotografico di assoluto interesse. 

Incontriamo inoltre il lavoro di Cesare Marino, autodidatta, con una ricerca personale, fotografo di eventi e operatore video, che prende come punto di partenza la fotografia industriale dei coniugi Becher e della cosiddetta “Scuola di Dusseldorf”. 

Mia Murgese Mastroianni, artista visiva, privilegia l’uso della macchina fotografica per indagare la realtà attraverso scatti che dal cinema e dal suo passato di pittrice le consentono di creare composizioni poetiche e oniriche. 

Motiscause, artista italo-catalano, sintetizza nel tratto grafico del disegno tutta la sua multidisciplinarietà e il legame con Bruno Munari. 

Andrea Orsini, artista poliedrico, quasi un alchimista dell’espressione, antropologo, architetto, che lavora ultimamente sulla relazione tra le idee, le immagini, il suono e il colore. 

Infine Anton Roca, artista catalano, italiano di adozione, caratterizza il suo lavoro per una stretta interazione tra esperienze vitali e artistiche, si muove tra pensiero e osservazione dai quali emerge una poetica che trascende il fatto estetico per approdare all’etica.

Una mostra collettiva che vuole associare, grazie all’effervescenza degli artisti coinvolti, alla loro presenza e trasversalità, lo spazio non convenzionale della BQB Gallery a un vernissage dalle caratteristiche di un happening. Il contributo testimoniale di Antonio Arévalo, poeta cileno, suggella l’articolazione un po’ visionaria del progetto artistico.

Info:
INEDITI N°4
Ester Chacon Avila, Cesare Marino, Motiscause, Mia Murgese Mastroianni, Adrian Pino Olivera, Andrea Orsini, Anton Roca, Fabrizio Sacchetti, Germano Scurti

A cura di BQB, direzione artistica KlaudiodiKarlo
Con un testo di Antonio Arévalo

Inaugurazione: giovedì 20 aprile ore 18,30
Dal 21 aprile al 07 giugno 2017
Orari: da martedì a domenica 12.00-23.00

Baronato Quattro Bellezze Art Gallery
via di Panico 23, Roma

Ingresso gratuito




giovedì 6 aprile 2017

Per la prima volta in Italia la mostra di KUZMA KOVAČIĆ, il Michelangelo della Croazia (11 aprile-20 maggio, San Salvatore in Lauro)






Con il Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura
e il Co-patrocinio del Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia e della Città di Zagreb


11 aprile – 20 maggio 2017

Pellegrino nella scultura
Lo scultore croato
KUZMA KOVAČIĆ
Mostra a cura di: Milan Bešlić

Musei di San Salvatore in Lauro - Museo Donazione Umberto Mastroianni
Piazza di San Salvatore in Lauro 15, Roma
Ingresso libero
Orario: 10.30-13.00/16.00-18.30, chiuso domenica e festivi

La mostra sarà inaugurata martedì 11 aprile alle ore 18 da Dominique François Joseph Cardinal Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica
Un evento realizzato grazie alla collaborazione e al sostegno di



Un ringraziamento speciale per la concessione degli spazi espositivi a
 

"Penso che le sue opere che vidi non fossero prive dell'intervento dello Spirito Santo…": questo il  motto tratto da La pesca e i discorsi dei pescatori del poeta croato di Hvar Petar Hektorović (1487-1572) prescelto per rappresentare l'eccezionale arte scultorea dell'artista croato Kuzma Kovačić le cui opere più prestigiose sono state selezionate per una grande mostra in arrivo – per la prima volta in Italia – dal prossimo 11 aprile a Roma presso i Musei di San Salvatore in Lauro-Museo Donazione Umberto Mastroianni.

L'esposizione, intitolata "Pellegrino nella scultura - lo scultore croato Kuzma Kovačić", si propone di presentare il lavoro di un artista contemporaneo di ispirazione cristiana che scaturisce dalla fede e che modella la fede, raro esempio nell'ambito delle arti visive contemporanee del mondo occidentale. 


Frutto di una collaborazione tra l'Ambasciata della Repubblica di Croazia presso la Santa Sede e il Musei Ivan Meštrović, l'esposizione gode del Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, nella persona del cardinale Gianfranco Ravasi, e del Co-patrocinio del Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia e della Città di Zagreb.

Nell'anno in cui si celebra il 25° anniversario del riconoscimento della Repubblica di Croazia e dell'instaurazione delle piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede, ci si propone così di promuovere l'arte contemporanea croata a Roma, fulcro della cristianità e centro europeo di cultura, con lavori provenienti da un paese dal ricco patrimonio artistico cristiano e cattolico e da un popolo che vive la fede. Non a caso già in passato artisti come Juraj Dalmatinac, Nikola Firentinac, Juraj Julije Klović, Franjo Vranjanin e Ivan Meštrović avevano suggellato i legami tra le due terre collegando, attraverso l'arte, le due sponde dell'Adriatico.

Definito il "Michelangelo della Croazia", Kuzma Kovačić è un esempio raro nell'ambito delle arti visive contemporanee del mondo occidentale. 

La sua opera evoca la storia culturale e il patrimonio artistico nazionale percorrendo in maniera creativa la plurisecolare tradizione della scultura e dell'arte di matrice croata e mediterranea, e dando un significativo contributo al rinnovamento della scultura croata nel periodo in cui predominava la produzione figurativa multimediale.

Dotato di un principio creativo precisamente delineato basato sull'immaginazione poetica, su un metodo scultoreo perspicace, sull'uso di materiali diversi e sulla fede in Dio, Kovačić basa la sua ricerca sulla scoperta di nuovi spazi della scultura nelle forme inventive, utilizzando diversi materiali, da quelli tradizionali e organici a quelli moderni, industriali e anorganici:  pietra e legno di diversi tipi e colori, bronzo, metalli preziosi e non preziosi, vetro, spugna, argilla, intonaco, tela, carta e numerosi altri.

La sua espressività è fondamentalmente basata sulle trasformazioni visibili dello spirito materializzato in nuove forme, non ripetendosi nelle varianti né riciclandosi nelle mutazioni, mostrando e dimostrando una profonda devozione cristiana: come lui stesso afferma, "Indipendentemente se stessi creando delle statue ripiegando la terra, sgrossando un vecchio tronco, modellando il vetro caldo o la carta sgualcita, o se stessi dando vita alle persone, a Gesù Cristo e alla Madonna, ho sempre considerato questo mio lavoro come la confessione della fede all'Uomo-Dio risorto".

Il rapporto tra Arte e Fede, che lui stesso ha fatto emergere per ben quattro decenni nelle centinaia di opere create - dalla celebre porta della Cattedrale di Hvar alle monete della Repubblica di Croazia, dagli imponenti monumenti negli spazi pubblici del Suo Paese, come l'Altare della Patria croata,  ai mastodontici rilievi nei luoghi sacrali – sviscera anche un messaggio positivo di ricongiungimento tra i due mondi: secondo gli intenti degli organizzatori, infatti, "l'esposizione può forse offrire una risposta alla secolare questione sulla scissione tra la Chiesa e l'Arte, proponendo una nuova possibile unione a servizio della civiltà della vita, della vita con Dio."

La mostra, a cura di Milan Bešlić, comprende una significativa selezione delle opere dell'autore scaturita da una scelta delle più importanti creazioni di Kovačić e conta 46 sculture realizzate prevalentemente in materiali resistenti (legno, pietra, bronzo, vetro, terracotta ecc.) e 15 grandi fotografie di monumenti pubblici o opere scultoree sacre, per un totale di sessanta oggetti.


Le opere provengono da gallerie e musei pubblici croati, da collezioni private e da quella dell'autore, mentre le opere pubbliche proposte tramite le fotografie si trovano nelle chiese e negli spazi pubblici in diverse località della Croazia e della vicina Bosnia ed Erzegovina.

La mostra, in programma fino al 20 maggio p.v., sarà inaugurata giovedì 11 aprile alle ore 18 da Dominique François Joseph Cardinal Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. 


Infoline:
Ambasciata della Repubblica di Croazia presso la Santa Sede
+39 06 68 77 000 - croemb.vatican@mvep.hr



KUZMA KOVAČIĆ  - Biografia
Lo scultore croato contemporaneo Kuzma Kovačić nasce il 6 giugno 1952 da Vinko e Jelena, nata Novak, nell'antica città di Hvar, sull'omonima isola situata nella parte centrale dell'Adriatico, in un paesaggio spiccatamente mediterraneo che ha fortemente influenzato l'infanzia e la giovinezza dello scultore e le cui tracce sono rilevabili nelle sue numerose opere. 


Finito il liceo, Kuzma Kovačić lascia Hvar con un senso di profonda appartenenza all'ambiente mediterraneo e con la concezione cristiana del mondo acquisita in ambito familiare, per approdare nel 1971 a Zagabria in un periodo di pesante repressione comunista, dove si iscrive a scultura all'Accademia di Belle Arti e consegue la laurea nel 1976. 

Fin dagli inizi della sua attività riesce a trovare la propria strada nella scultura e comincia a esporre le sue opere, cercando di difendere e rinnovare i valori e la specificità dell'arte scultorea e di testimoniare la propria fede per mezzo della scultura. Dopo la laurea sposa nel 1978 Barbara Domančić da cui ha un figlio, Vinko, nato nel 1980, e una figlia, Petra, nata nel 1983. 

Organizza la sua prima mostra personale nel 1979 nel Museo della Città di Šibenik, dove vengono esposte le sue prime opere d'ispirazione cristiana, spirito che ha permeato fin dagli esordi l'essenza della sua forma scultorea: Sette peccati capitali (1987), Ecco che il mare suda sudore di sangue (1977), La predica di sant'Antonio ai pesci di Rimini (1979). Un anno più tardi, nel 1980, ottiene una borsa di studio dal Governo italiano per Murano dove conosce e perfeziona l'arte del vetro nelle vetrerie "Aldo Nason" e "Fratelli Manfren" e in cui crea le sue prime sculture di vetro. 

Tutto il decennio a partire dagli anni '80 rappresenta per l'artista un periodo creativo molto produttivo, in cui sono state realizzate opere di grande importanza tra cui: Epistola a Mavro Vetranović (1980), Ringraziamento ai benedettini (1983), Per il corpo (1985), Molto amaramente (1988), Dialetto del ča nella scultura (1988) e altre. Verso la fine degli anni '80 intraprende il suo primo pellegrinaggio in Terra Santa e a Roma, per visitare successivamente Lourdes, Loreto e diversi altri luoghi di pellegrinaggio della patria e del modo. 

Il decennio degli anni '90 è segnato da un'opera che, oltre ad essere una delle sue opere scultoree sacre più importanti, è stata anche la sua prima grande realizzazione scultorea sacra pubblica. Si tratta della Porta della Cattedrale di Hvar (1990) che ha non solo provocato una reazione positiva del pubblico amante della cultura, ma è stata anche messa in risalto dalla critica come capolavoro della scultura sacra contemporanea e nuovo segno di rinnovamento dell'arte sacra dei croati. 

Da allora ha realizzato più di cento sculture di carattere pubblico o/e sacro. Negli anni 1991 e 1992 realizza in legno il Crocifisso processionale per la Cattedrale di San Doimo a Spalato. Nel 1993 e 1994, anni del conflitto bellico in Croazia, modella le kune e le lipe, monete della valuta della Repubblica di Croazia e sul Medvedgrad, fortificazione medievale sovrastante Zagabria, crea il monumento Altare della patria croata, che rappresenta il memoriale nazionale con il fuoco eterno in memoria di coloro che durante la lunga storia hanno dato la loro vita per la libertà del proprio popolo e della patria. 

Segue l'impegno, durato quasi un anno intero, nel scolpire la statua in pietra di papa Giovanni Paolo II, il primo monumento al mondo in grandezza naturale a rappresentare questo Papa, inaugurato solennemente durante la grande celebrazione eucaristica nel 1996 a Selca sull'isola di Brač. Con i colleghi professori fonda nel 1997 l'Accademia delle Arti dell'Università di Spalato, dove lavora attualmente come professore ordinario di scultura, e dal 2011 insegna anche alla Facoltà di Teologia Cattolica della stessa Università.

Ha realizzato il primo monumento in onore di Franjo Tudman, primo presidente croato democraticamente eletto, fondatore e difensore della Repubblica di Croazia, che rappresenta anche l'opera più riuscita del genere secondo il giudizio unanime della critica d'arte e del pubblico croato appassionato di cultura. 


Il monumento e stato eretto nel 2001 a Škabrnja, piccolo paese simbolo di grande sofferenza durante la Guerra patriottica. Nel 2009 partecipa alla mostra "Scultura croata contemporanea" organizzata dalla Glittoteca dell'Accademia Croata delle Scienze e delle Arti e successivamente presentata anche in Germania, Austria, Italia, Slovacchia, Ungheria e Slovenia.

Nel 2012 viene eletto membro associato dell'Accademia Croata delle Scienze e delle Arti. Oltre a questo riconoscimento, gli sono stati finora conferiti numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali anche tre onorificenze di stato. 


E nel 2013 che si presenta al pubblico croato con una scelta recente della propria produzione artistica alla mostra retrospettiva a Zagabria, nella Galleria di Arte Moderna, e successivamente a Spalato, nella Galleria d'Arte. Nello stesso anno è stata pubblicata la monografia sulla sua opera artistica che nel 2014 viene presentata anche a Roma, nel Pontificio Collegio Croato di San Girolamo. 

Dal 2014 al 2016 scolpisce in pietra, insieme ai suoi collaboratori, il rilievo d'altare Gloria dei martiri croati, che nell'agosto del 2016 viene posto nella Chiesa dei martiri croati a Udbina. 

Si tratta di uno dei più grandi rilievi sacri in pietra non soltanto in ambito croato e, senza dubbio, di un'opera di un'imponente portata estetica e intensità simbolica. In occasione della cerimonia di inaugurazione e benedizione del rilievo lo scultore ha affermato, come aveva già ribadito tante volte prima in forma sia orale che scritta, che lui esprime la propria fede cristiana per mezzo del linguaggio figurativo, testimoniando con la propria attività scultorea che la parola è diventata opera.


martedì 4 aprile 2017

Dal 5 aprile ART MILAN sul realismo cinese.




Alessandro Maola Comunicazione
Una mostra per comparare il realismo cinese e l'arte antica.
ART MILAN 2017
CONTEMPORARY ART EXPOSITION OF CHINA
Inaugurazione il 5 aprile alle ore 18 presso la Galleria Lo Studiolo, Corso di Porta Nuova, 46
Sarà inaugurata il prossimo 5 aprile alle ore 18 presso la Galleria Lo Studiolo di Milano la mostra ART MILAN 2017 - CONTEMPORARY ART EXPOSITION OF CHINA, a cura di Vincenzo Sanfo e Xiaojie Chen.
Saranno esposte le opere di 11 artisti contemporanei figurativi realisti cinesi:
Feng Jiang
Haige Gao
Huaqi Li
Xuexian Fan
Cheng Chang
Hong Zhang
Chenchen Li
Run Wang
Yun Yao
Fengyun Ma
Xiaojie Chen
"Lo Studiolo" è una storica galleria di arte antica e del novecento, la mostra è ospitata presso la galleria con l'intenzione di fare così una sorta di parallelismo immaginario tra l'arte antica ( estremamente realista e figurativa) con quello che oggi è il nuovo realismo cinese.
" La mostra che si aprirà presso la galleria Lo Studiolo di Milano, - ha dichiarato il curatore Vincenzo Sanfo - rappresenta una indagine sull'arte cinese contemporanea, in particolare su quel fenomeno, tipicamente cinese, della pittura realista . In questa mostra sono infatti presenti alcuni dei nuovi talenti dalla pittura, che nell'ambito del realismo hanno trovato la loro strada. Principalmente costituita da giovani artisti. la mostra annovera però alcuni dei maestri già riconosciuti dalla critica e dal pubblico dei collezionisti, costituendo così un evento collezionistico di grande interesse . Affiancati da alcuni esempi di arte astratta oltre che da fotografie e video, la mostra costituisce un momento di riflessione sui percorsi attualmente in atto nell'arte cinese contemporanea che continua a riscuotere grandi consensi a livello internazionale, al punto di diventare la punta di diamante del collezionismo mondiale.".
Si invitano i sigg.ri giornalisti ad intervenire. 


www.CorrieredelWeb.it


Dalla prossima settimana a Bologna la mostra > Miró! Sogno e colore > 11 aprile - Palazzo Albergati (via Saragozza) - Bologna

Manca una settimana all'apertura della mostra

Miró! Sogno e colore


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lunedì 3 aprile 2017

Chiude la prima grande mostra di Arthemisia a Tirana con quasi 55.000 visitatori > "Novecento. Capolavori dell'arte italiana" > Galleria Nazionale d’Arte, Tirana

Grande successo per la prima grande mostra di Arthemisia a Tirana che chiude con quasi 55.00 visitatori.


Antonio Donghi, Donna alla toletta, 1930, Olio su tela, 71x48 cm, © Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale, © Alessandro Vasari, Roma, © Massimo Siragusa
Franco Gentilini, Giovani in riva al mare, 1934, Tempera su tela, 162x130 cm, © Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale, © Alessandro Vasari, Roma, © Massimo Siragusa, © Franco Gentilini, by SIAE 2017
Enrico Lionne, Violette, 1913, Olio su tela, 115,5x78,5 cm, © Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale, © Alessandro Vasari, Roma, © Massimo Siragusa



La bellissima mostra "Capolavori dell'arte italiana" in soli 77 giorni di apertura è stata visitata da 54.169 visitatori, con una media di oltre 700 persone al giorno.

Le classi che hanno visitato la mostra sono state 630, quasi 19.000 studenti soprattutto delle scuole elementari e medie, e non solo dalla Capitale ma anche da Durazzo e da centri come Kavaje, Berat, Alessio, Lushnje, Gjirokaster, Coriza, Malesia e Madhe, Elbasan, Scutari, Fier, Valona, Pogradec.

Tra i visitatori singoli si sono registrati anche le presenze di turisti provenienti da Italia, Polonia, Giappone, Germania, Danimarca, Olanda, Usa, Svizzera, Grecia, Kosovo.

"È stata una grande soddisfazione – dichiara Iole Siena, Presidente del Gruppo Arthemisia – ma il risultato più importante è stato vedere tantissimi bambini entusiasmarsi davanti alle opere d'arte. Voglio esprimere un particolare ringraziamento all'Ambasciata Italiana e all'Istituto di Cultura italiano a Tirana per la fondamentale collaborazione nel coinvolgimento delle scuole albanesi".

Non era una sfida semplice quella di organizzare una mostra internazionale a Tirana, e interessare un pubblico che non frequenta abitualmente mostre e musei. 

Ma la professionalità del team di lavoro, la bellezza delle opere esposte e l'energia con cui tutti gli enti pubblici e privati hanno collaborato, ha reso possibile avviare un progetto culturale a lungo respiro, che ha visto nella mostra "Capolavori dell'Arte Italiana" solo il primo di molti appuntamenti.

La mostra "Capolavori dell'arte italiana" è stata ospitata presso la Galleria Nazionale d'Arte di Tirana fino al 2 aprile 2017 con oltre 100 splendide opere provenienti dalla Galleria d'Arte Moderna di Roma.

Fortemente voluta dalle istituzioni pubbliche albanesi, la mostra-evento è stata realizzata grazie a una partnership tra pubblico e privato, che ha visto promotori per la parte albanese l'Ufficio del Primo Ministro d'Albania, l'Ambasciata d'Italia a Tirana, l'Istituto Italiano di Cultura a Tirana, il Ministero della Cultura Albanese, il Comune di Tirana e la Galleria Nazionale d'Arte di Tirana; per la parte italiana Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina e il fondamentale contributo della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo.

Il tutto con il coordinamento, la produzione e l'organizzazione del Gruppo Arthemisia, società leader a livello internazionale per l'arte e la cultura, che intende continuare a investire sulla diffusione dell'arte in Albania. 



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