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venerdì 15 giugno 2018

XXVII Rassegna Internazionale “Incontri d’Arte” La Barbagianna / Omaggio ai 70 anni di RYOSUKE COHEN (1948-2018)





XXVII Rassegna Internazionale “Incontri d’Arte”
La Barbagianna: una casa per l’arte contemporanea
Pontassieve (Firenze), via di Grignano 25
PROGRAMMA prima  parte della rassegna
sabato 30 giugno ore 17.00 - 22.00


Mostra Personale



Omaggio ai 70 anni di RYOSUKE COHEN (1948-2018) 
a cura di Sandro Bongiani

Durata della mostra: 30 giugno - 25 agosto 2018.

Con il patrocinio di: Regione Toscana, Città Metropolitana Firenze,  Comune di Firenze, Comune di Pontassieve.

Visite su appuntamento








Omaggio ai 70 anni di RYOSUKE COHEN (1948-2018)  a cura di Sandro Bongiani della Collezione Bongiani e dell’Ophen Virtual Art Gallery di Salerno. Nel 1985 Ryosuke Cohen ha iniziato il progetto internazionale  “Brain Cell” e  nel 2001 il Progetto “Fractal  Portrait” (face e body), coinvolgendo migliaia di artisti nel campo della collaborazione e della performance.  In mostra assieme ai 36 opere della serie “Brain Cell” (Cervello Cellula) dal numero 966 dell’8 gennaio  2017 al 999 dell’ 8 novembre 2017 di cui una speciale opera realizzata appositamente per il numero 1000, inoltre, vengono presentati tre  lavori  Fractal  Portrait   body inediti di grande dimensione creati appositamente per questa mostra a Pontassieve. Un progetto  globale di arte partecipata svolto da Cohen  da molti anni  nel campo dell’arte globale e della performance. In tanti anni di  lavoro hanno partecipato ai progetti di  Cohen moltissimi artisti che periodicamente si  sono avvicendati a collaborare con impegno e assiduità con l’artista giapponese.   



Ryosuke Cohen, nato nel 1948, Osaka, in Giappone,  è un Mail Artista. Il nome della famiglia è Kouen  ma su consiglio di Byron Black, ha adottato  il nome  inglese  'Cohen' come in ebraico. Cohen scoprì la mail art in Canadà.  Ryosuke è il figlio di un noto scrittore di haiku in Giappone, Jyunichi Koen. I primi lavori di Cohen sono il risultato di un misto di tradizione e immaginario giapponese, numeri  e icone contemporanee  così com’è la sua firma, la lettera "C". L’artista giapponese per lungo tempo è stato interessato al movimento  Dada e Fluxus,  in contatto con Shozo Shimamoto e i membri del gruppo Gutai  condividendo in modo spontaneo e naturale un nuovo modo di fare arte contemporanea. Ryosuke non è il primo artista postale e marginale giapponese, ma sicuramente è l’autore giapponese più longevo nel network internazionale Dopo Ray Johnson e  Gugliemo Achille Cavellini, anche Ryosuke Cohen  rimette  ancora una volta in gioco le carte della sperimentazione in  un sistema culturale antiquato che preferisce l’opera creata appositamente per essere commercializzata. Lo fa  proponendo un particolare suo progetto “Brian Cell” (Cervello Cellula), iniziato nel giugno 1985 con  migliaia di membri  sparsi in oltre 80 paesi.   un lavoro che raccoglie  ogni 7-10 giorni le immagini di tanti artisti su un'unica pagina allegando un elenco di indirizzi di collaboratori provenienti da alcuni paesi 55 in media per opera, che lo ha visto coinvolto per oltre  30 lunghi anni assieme a migliaia di membri  sparsi in tanti paesi del mondo,  rifiutando l’opera unica e concetti  consueti come l’originalità e quindi, preferendo maggiormente il gioco, la ricerca  e la libertà concreta dell’artista volutamente collocato ai margini dell’attuale sistema culturale. Per questo modo di fare, egli è forse il più  interessante e attivo artista nella rete di chiunque altro per la capacità organizzativa del progetto e per diffusione capillare dell’arte marginale.  Nell'agosto 2001 ha iniziato in Italia  il progetto “Fractal Portrait”, facendo ritratti e silhouette del corpo ai suoi amici artisti in occasione dei  vari Meeting   svolti in diverse parti del mondo; Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Irlanda del Nord, Spagna, Jugoslavia, Germania, Olanda, Corea, Italia e Francia.  Cohen è l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che partecipano al progetto. Praticamente, egli si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio,  che nasce  dal contributo degli altri e  si materializza insieme  nella collaborazione collettiva in cui tutti possono partecipare ed essere positivamente e  appassionatamente coinvolti nella  creazione dell’opera. In oltre trent’anni di lavoro ha esposto con mostre e svolto performance  e incontri  in diverse aree geografiche del  mondo. Vive a Ashiya-City Hyogo in Giappone.



sabato 17 febbraio 2018

Giappone. Storie d'amore e di guerra > 21 marzo - 29 luglio 2018 > Palazzo Albergati, Bologna


Giappone. Storie d'amore e di guerra

Una grande mostra dedicata al Giappone classico:
da Hiroshige a Utamaro, da Hokusai a Kuniyoshi, tutti i più grandi artisti dell'Ottocento giapponese saranno esposti a Palazzo Albergati dal 21 marzo al 29 luglio.


Palazzo Albergati, Bologna
21 marzo - 29 luglio 2018




   

Yōshū Chikanobu (1838-1912), Tango Ama no Hashidate, Ama no Hashidatenella provincia di Tango, serie Meisho bijin awase, Raffronto di belle donne e luoghi famosi
Keisai Eisen (1790-1848), Yoshiwara no yoru no ame, notte di pioggia allo Yoshiwara serie: Edo hakkei, otto vedute di Edo

Geisha e samurai, donne bellissime ed eroi leggendari, attori kabuki, animali fantastici, mondi visionari e paesaggi bizzarri sono i protagonisti della mostra Giappone. Storie d'amore e di guerra.

Attraverso una selezione di oltre 200 opere, il Mondo Fluttuante dell'Ukyo-e arriva per la prima volta a Bologna a Palazzo Albergati, calato per l'occasione nella elegante e raffinata atmosfera del periodo Edo (
1603-1868).

Saranno esposti i più grandi artisti dell'Ottocento giapponese tra cui Hiroshige, Utamaro, Hokusai, Kuniyoshi. La mostra offre un panorama completo anche sulla vita dell'epoca in Giappone, con l'esposizione di vestiti di samurai, kimono, ventagli e fotografie.

Il percorso si snoda tra il suadente mondo femminile delle Geisha e delle Ōiran (le cortigiane d'alto rango) e il fascino dei leggendari guerrieri samurai, il racconto della nascita dell'ukiyo-e e le famose stampe Shunga ricche di erotismo, le opere che ritraggono gli attori del teatro Nō e Kabuki accanto a quelle che rappresentano il mondo della natura in tutte le sue manifestazioni - fiori, uccelli e paesaggi.

La mostra sarà corredata da un nutrito programma di attività didattiche e collaterali quali la cerimonia del tè, la creazione degli origami e molto altro.
Sarà insomma un meraviglioso viaggio attraverso la storia, l'arte e la bellezza del Giappone.

Con il patrocinio del Comune di Bologna la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata da Pietro Gobbi.

Sede
Palazzo Albergati, Bologna


Orario apertura
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
(la biglietteria chiude un'ora prima)

Biglietti
Intero € 14,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 12,00 (audioguida inclusa)

Informazioni e prenotazioni gruppi
T. +39 051 030141


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www.CorrieredelWeb.it

giovedì 3 settembre 2015

RETROSPETTIVA DI RYOSUKE COHEN / “FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2001 – 2015”


SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY 2.0

Via S. Calenda, 105/D - Salerno

 
RYOSUKE COHEN / "FRACTAL  PORTRAIT  PROJECT 2001-2015”

Retrospettiva  dedicata all’artista giapponese  Ryosuke Cohen

a cura di Giovanni  Bonanno

Dal 13 settembre al  28 novembre 2015

Inaugurazione:  Domenica  13 settembre  2015,  ore 18.00

Ophen Virtual Art Gallery 2.0, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/ Fax 089 5648159

e-mail:  bongiani@alice.it        


Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
 

Ryosuke Cohen, Fractal Portrait di Giovanni Bonanno 2015

S’inaugura  Domenica 13 settembre 2015, alle ore 18.00, la grande retrospettiva  a cura di Giovanni  Bonanno  dal titolo: “FRACTAL  PORTRAIT  PROJECT 2001-2015” che lo Spazio  Ophen Virtual Art Gallery 2.0  di Salerno dedica all’artista giapponese Ryosuke Cohen,  a celebrare il 30° anniversario del progetto “Brian Cell” "1985-2015" e come  evento  contemporaneo ed indipendente  progettato in concomitanza con la 56th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2015. Proprio per questa particolare occasione  la galleria ha voluto dedicare l’attenzione a due artisti giapponesi come Shozo Shimamoto e Ryosuke Cohen, che riassumono magnificamente il concetto del The World's  Futures / “Inside and outside the body”, (dentro e fuori il corpo). Tra il 31 maggio e il 29 agosto 2015 sono state presentate le opere di 97 artisti in due rispettive mostre con una serie di opere scelte di Shozo Shimamoto, (24 opere)  a margine del progetto di Mail Art  “Head”.  Dal 13 settembre fino al 28 novembre saranno presenti in questa importante  mostra retrospettiva  (la prima retrospettiva in assoluto dedicata al lavoro di Ryosuke Cohen), presso lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery 2.0 di Salerno, 72  lavori  del progetto “Fractal Portrait”  realizzate da Cohen  tra il 2001 e il 2015. Una seconda mostra  con altre  80 immagini viene presentata contemporaneamente nello spazio virtuale, www.ophenvirtualart.it, con una particolare sezione didattica dal titolo “INSIDE AND OUTSIDE THE BODY”, (dentro e fuori il corpo), comprendente l’analisi “Fractal Portrait”   svolta da Cohen  nel campo della performance tra Face, Body e Work.

Nato nel 1948, Osaka, in Giappone, Ryosuke è il più longevo artista giapponese  attivo nel network internazionale per la diffusione  capillare della Mail Art.  Dopo il progetto “Brian Cell” (Cervello Cellula), iniziato nel 1985 che ha visto Ryosuke Cohen  coinvolto per 30 lunghi anni, assieme a migliaia di membri  sparsi in oltre 80 paesi. Nell'agosto 2001 ha iniziato il progetto chiamato “Fractal  Portrait Project”, allo scopo di realizzare più proficuamente il concetto di “Brain Cell”, facendo una serie di ritratti e Silhouette del corpo agli amici artisti incontrati in questi anni (15 anni) nei diversi incontri (Meetings) in tutto il mondo.  Cohen è oggi l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che partecipano al progetto. I  lavori “Fractal Portrait Project”  presenti in questa retrospettiva e le immagini concernenti la performance visibili contemporaneamente in www.ophenvirtualart.it a corollario del lavoro svolto da Cohen in  questi 15 anni di lavoro, sono il doveroso  e concreto contributo che noi abbiamo voluto fare per il suo 30° anniversario.      

 



Biografia / RYOSUKE  COHEN
Ryosuke Cohen, nato nel 1948, Osaka, in Giappone,  è un Mail Artista. Il nome della famiglia è Kouen  ma su consiglio di Byron Black, ha adottato  il nome  inglese  'Cohen' come in ebraico.Cohen scoprì la mail art in Canadà. Ryosuke è il figlio di un noto scrittore di haiku in Giappone, Jyunichi Koen. I primi lavori da Cohen è il risultato di un misto di tradizione e immaginario giapponese, numeri  e icone contemporanee  così com’è la sua firma, la lettera "C". Ha condiviso l’esperienza Dada e Fluxus ed è stato in contatto con l’artista Shozo Shimamoto e con i membri del gruppo Gutai condividendo in modo spontaneo e naturale un nuovo modo di fare arte contemporanea. Ryosuke non è il primo artista postale giapponese, ma sicuramente è l’autore giapponese più longevo nel network internazionale Dopo Ray Johnson e  Gugliemo Achille Cavellini, anche Ryosuke Cohen  rimette  ancora una volta in gioco le carte della sperimentazione,in  un sistema culturale antiquato che preferisce l’opera creata appositamente per essere commercializzata. Lo fa  proponendo un particolare suo progetto “Brian Cell” (Cervello Cellula), iniziato nel giugno 1985 con  migliaia di membri  sparsi in oltre 80 paesi.   un lavoro che raccoglie  ogni 10 giorni le immagini di tanti Mail artisti su un'unica pagina allegando un elenco di indirizzi di collaboratori provenienti da alcuni paesi quindici per opera.  che lo ha visto coinvolto per 30 lunghi anni assieme a migliaia di membri  sparsi in oltre 80 paesi,  rifiutando l’opera unica e concetti  consueti come l’originalità e quindi, preferendo maggiormente il gioco, la ricerca  e la libertà concreta dell’artista volutamente collocato ai margini di un sistema culturale passatista. Un importante  progetto  ancora attivo che accoglie  ogni 10 giorni le immagini di tanti Mail artisti su un'unica pagina allegando un elenco di indirizzi di collaboratori provenienti da alcuni paesi (quindici per opera). Per questo modo di fare, egli è forse il più  interessante e attivo nella rete di chiunque altro per la capacità organizzativa del progetto e per diffusione della Mail Art.  Nell'agosto 2001 ha iniziato il progetto “Fractal Portrait”, facendo ritratti e Silhouette del corpo ai suoi amici artisti in occasione dei  Meeting   svolti in diverse parti del mondo; Stati Uniti, Canadà, Inghilterra, Irlanda del Nord, Spagna, Jugoslavia, Germania, Olanda, Corea, Italia e Francia.  Cohen è l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che partecipano al progetto. Praticamente, egli si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio,  che nasce  dal contributo degli altri e  si materializza insieme  nella collaborazione collettiva In cui tutti possono partecipare ed essere positivamente e  appassionatamente coinvolti nella  creazione dell’opera. In trent’anni di lavoro ha esposto con mostre e partecipazione a progetti in diverse are geografiche del  mondo. Suoi lavori sono presenti in diverse Biblioteche pubbliche e  in numerosi Archivi  privati.
Vive e lavora a  Yagumokitacho Moriguchi,  City Osaka.


 

 VIRTUAL ART GALLERY SPACE OPHEN 2.0
Via S. Calenda, 105 / D - Salerno

Ryosuke COHEN / "FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2001-2015"
Retrospective dedicated to the Japanese artist Ryosuke Cohen

by Giovanni Bonanno
From September 13 to November 28, 2015

Opening: Sunday, September 13, 2015, 18:00
Ophen Virtual Art Gallery 2.0, Via S. Calenda, 105 / D - Salerno Tel / Fax 089 5648159

e-mail: bongiani@alice.it
Web Gallery 2.0: - http://www.collezionebongianiartmuseum.it

Open all day every day from 00.00 to 24.00
 

Inaugurated Sunday, September 13, 2015, at 18.00, the major retrospective curated by Giovanni Bonanno entitled "FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2001-2015" that Space Ophen Virtual Art Gallery 2.0 of Salerno dedicated to the Japanese artist Ryosuke Cohen, in celebrate the 30th anniversary of the "Brian Cell" "1985-2015" and as contemporary event and independent designed to coincide with the 56th International Biennial of Art in Venice 2015. For this particular occasion, the gallery has dedicated attention Two Japanese artists like Shozo Shimamoto and Ryosuke Cohen, summarizing beautifully the concept of The World's Futures / "Inside and outside the body," (in and out of the body). Between May 31 and August 29, 2015 we were presented the works of 97 artists in two exhibitions with a respective series of selected works of Shozo Shimamoto, (24 works) on the sidelines of the project Mail Art "Head". From September 13 until November 28, will be present in this important retrospective exhibition (the first retrospective ever devoted to the work of Ryosuke Cohen), at the Space Ophen Virtual Art Gallery 2.0 of Salerno, 72 works of the project "Fractal Portrait" made by Cohen between 2001 and 2015. A second exhibition with 80 other images are presented simultaneously in the virtual space, www.ophenvirtualart.it, with a special educational section entitled "INSIDE AND OUTSIDE THE BODY", (in and out of the body), including analysis "Fractal Portrait" performed by Cohen in the field of performance between Face and Body Work.
Born in 1948, Osaka, Japan, Ryosuke is the longest Japanese artist active in the international network for the widespread distribution of mail art. After the project "Brian Cell" (Brain Cell), started in 1985 which saw Ryosuke Cohen involved for 30 long years, with thousands of members in over 80 countries. In August 2001 he started the project called "Fractal Portrait Project" in order to achieve more successfully the concept of "Brain Cell", doing a series of portraits and Body Shape artist friends met in these years (15 years) in several meetings (Meetings) worldwide. Cohen is now the contemporary artist who is no longer the one who produces a work of art according to old ideas classicist tradition, but he serves as a mediator and intermediary between the realization of a project idea (his) and those participating in the project. The work "Fractal Portrait Project" in this retrospective and images concerning the performance visible simultaneously in www.ophenvirtualart.it a corollary of the work done by Cohen in these 15 years of work, are the proper and concrete contribution that we wanted to do for its 30th anniversary.
 

RYOSUKE  COHEN
born in 1948, Osaka, Japan, is a Mail Artist. The family name is Kouen but on the advice of Byron Black, adopted the English name 'Cohen' as ebraico.Cohen discovered in mail art in Canada. Ryosuke is the son of a well-known writer of haiku in Japan, Jyunichi Koen. Early work by Cohen is the result of a mixture of tradition and imagination Japanese numbers and contemporary icons as it is his signature, the letter "C". He shared the experience Dada and Fluxus and was in touch with the artist Shozo Shimamoto and with members of the Gutai group sharing spontaneously and naturally a new way of making contemporary art. Ryosuke is not the first artist Japanese post, but it certainly is the longest in the Japanese author international network after Ray Johnson and William Achilles Cavellini even Ryosuke Cohen puts again in game cards of the trial, in a culture that prefers old-fashioned the work created specifically to be marketed. It does so by proposing a particular project his "Brian Cell" (Brain Cell), it started in June 1985 with thousands of members in over 80 countries. a job that collects every 10 days the images of many mail artists on one page by attaching a list of addresses of contributors from some fifteen countries for work. which she saw him involved for 30 long years with thousands of members in over 80 countries, rejecting the work unique and usual concepts like originality and then, preferring to play more, research and concrete freedom the artist deliberately located on the edge of a cultural traditionalist. An important project still active that welcomes every 10 days the images of many mail artists on one page by attaching a list of addresses of employees from certain countries (fifteen for work). To this way of doing, he is perhaps the most interesting and active in the network than anyone to the organizational capacity of the project and dissemination of Mail Art. In August 2001 he started the project "Fractal Portrait", doing portraits and Silhouette of body to his artist friends on the occasion of the Meeting held in various parts of the world; United States, Canada, England, Ireland, Spain, Yugoslavia, Germany, Holland, Korea, Italy and France. Cohen is the contemporary artist who is no longer the one who produces a work of art according to old ideas classicist tradition, but he serves as a mediator and intermediary between the realization of a project idea (his) and those participating in the project. Practically, he is the organizer of a "do" becoming director of a provisional intervention, which stems from the contribution of others and materializes together in collective cooperation in which everyone can participate and be positively and passionately involved in creating the work. In thirty years of work he has solo shows and participation in projects that are in different world regions. His works are in many public libraries and in many private archives.
Lives and works in Yagumokitacho Moriguchi, Osaka City.


VIRTUAL ART GALLERY SPACE OPHEN 2.0
Via S. Calenda, 105 / D - Salerno

September 13, 2015 - November 28, 2015
Opening: Sunday, September 13, 2015, 18:00

Hours: daily 00.00 - 24.00
Web Gallery 2.0:

"FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2001-2015" - http://www.collezionebongianiartmuseum.it
"INSIDE AND OUTSIDE THE BODY" - www.ophenvirtualart.it


 

mercoledì 8 luglio 2015

VIRTUAL FLUXUS TWO / Shozo Shimamoto 1928 - 2013


SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY 2.0
Via S. Calenda, 105/D - Salerno

VIRTUAL FLUXUS TWO


SHOZO  SHIMAMOTO
1928 - 2013
Progetto Internazionale dedicato  a  Shozo Shimamoto 
a cura di Giovanni  Bonanno   (Seconda parte)
Dal 16 luglio 2015  al  29 agosto  2015
Inaugurazione:  Giovedì  16  luglio  2015,  ore 18.00
Ophen Virtual Art Gallery, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
e-mail:  bongiani@alice.it      


Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
                              
Secondo evento indipendente progettato in concomitanza con la 56th Esposizione Internazionale d'Arte - la Biennale di Venezia


S’inaugura  Giovedì 16 luglio 2015, alle ore 18.00, la mostra  collettiva internazionale “Add &  Return” a cura di Giovanni Bonanno dal titolo:VIRTUAL FLUXUS TWO che lo Spazio  Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista giapponese Shozo  Shimamoto come  secondo evento  contemporaneo ed indipendente  progettato in concomitanza con la 56th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2015.   Proprio per questa particolare  occasione  la galleria intende  dedicare l’attenzione a due artisti giapponesi come Shozo Shimamoto e Ryosuke Cohen,  che riassumono molto bene il concetto del  The World's  Futures / “Inside and outside the body”, (dentro e fuori il corpo). Tra il 31 maggio e il 29 agosto 2015 verranno presentate presso lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery 2.0 di Salerno, le opere di 97 artisti in due  rispettive mostre con una serie di opere scelte di Shozo Shimamoto, (24 opere)  a margine del progetto di Mail Art  “Head”  progetto concretizzato  proficuamente  tra gli anni 80 e 90.  In questa “seconda  parte” della Rassegna Internazionale sono presenti   altre 50  opere  di altrettanti  importanti autori internazionali che hanno  partecipato al progetto internazionale a lui dedicato.




Artisti presenti:
Shozo Shimamoto, Adriano  Bonari, Ernesto  Terlizzi, Gian Paolo Roffi, G. Franco  Brambati, Michel Della  Vedova, Ruud  Janssen, Nicolò D'Alessandro, Rosanna Veronesi, Antonio Amato, Fernando Andolcetti, Fausto  Paci, Claudio Romeo,  Giancarlo Pucci, Daniel Daligand, Fulgor C. Silvi, Juliana Hellmundt, Andrea Bonanno, Miguel Jimenez, Bruno Sayao, Borderline Grafix, Dimitry Babenko, Masayuki  Koorida, David Dellafiora, Massimo Medola, Luca Giacobbe, Angela Caporaso, Maurizio Follin, Linda Pelati, Daniel de Cullà, Monica Michelotti, Michal Bycko, Arturo Fallico, Ars&Design, Antonio Conte, Claudio Parentela, Mike Dyar - Eat Art, Lorenzo Lome Menguzzato, Alfonso  Caccavale, Anabela G. & Bruno C, Maria Josè Silva, Domenico Severino, Maurizia Carantani, Giovanni  Bonanno, Lucia Spagnuolo, Walter Pennacchi, Roberto Scala, Carlo Iacomucci, Manuel Ruiz Ruiz, Serse Luigetti.





Shozo  Shimamoto: la testa rasata va in giro per il mondo

Scrive Shozo Shimamoto: “Con la mia testa rasata, nel 1987 sono stato in America ed in Canada, e ho poi viaggiato nel 1990 in Europa da Londra fino a Leningrado. Nel 1993 sono andato in Italia ed in Finlandia. Durante le mie tappe sono stato accolto da molti artisti della mail art che hanno scritto i loro messaggi sulla mia testa, oppure vi hanno proiettato diapositive o anche film. Tutti infatti erano pronti ad aspettarmi con alcune idee in mente. Nel 1988 un mio studente mi portò una copia della rivista che aveva trovato nella tasca del sedile dell'aereo della JAL in un volo Tokyo-Parigi. Era una sorta di guida del Giappone dove si presentavano in lingua inglese le bellezze dei templi buddisti, le informazioni sui piatti tipici e quant'altro. Ma fra le altre cose, nella pagina che trattava di cinema, era anche riportata come curiosità la possibilità di vedere un film proiettato sulla mia testa, con tanto di illustrazione disegnata a mano. Senza saperlo, la mia testa rasata stava volando in giro per il mondo. Nel 1987 spedii agli artisti della mail art un foglio con stampata la silhouette della mia testa vista da dietro ed un messaggio in cui invitavo gli artisti a fare il loro intervento. Ricevetti circa 500 risposte. Il fatto che le risposte fossero così numerose è dovuto al sistema del network caratteristico dell'arte postale, in cui non è raro che degli artisti copino e reinterpretino il contenuto originale per poi stamparlo di nuovo inviandolo ad altri artisti e così via. [...]  Un giorno mi arrivò una mail art molto singolare. Proveniva dalla Francia e l'autore era Pascal Lenoir, anche se il foglio originale era partito dall'artista olandese Cor  Reyn che aveva a sua volta fotocopiato la mia testa e inserito il messaggio di invito a disegnarvi dentro qualcosa. Ebbene Lenoir dentro alla mia testa fotocopiò una decina di altre silhouette rimpicciolite della stessa , riproponendo l'invito a disegnarci dentro qualcosa, e la spedì anche a me. Vedendola, non riuscii a trattenermi dal ridere. Il pezzo di mail art che avevo spedito io si era moltiplicato, il numero delle teste era aumentato, e passando per diverse vie era recapitato proprio a me con la scritta: Perché non partecipi anche tu? Nell'arte postale non ci sono i diritti d'autore, anzi, all'opposto lo spirito che la caratterizza è quello di invitare gli altri ad usare senza limiti i vari contenuti. Così è possibile che a mia insaputa un mio pezzo venga modificato, arricchito di nuove idee, e ritorni al mio indirizzo. L'americano Cracker Jack Kid addirittura spedisce dei modellini tridimensionali della mia testa” .






BIOGRAFIA 
Shozo Shimamoto (Osaka, 22 gennaio 1928 – 25 gennaio 2013) è stato un importante  artista contemporaneo  giapponese. Nei primi anni 50  è stato con Jiro Yoshihara il fondatore del Movimento Gutai per l’Arte Concreta. Gutai è il movimento artistico che  meglio ha  rappresentato l’esigenza di creare un ponte culturale, un luogo di sintesi tra due modelli artistici.    I suoi lavori si basano sul fatto di liberare l’arte dalle convenzioni della tradizione,. anticipando così fenomeni quali Fluxus e l’Arte Concettuale, istaurando  proficui  rapporti con  il movimento Fluxus, e lo Spazialismo italiano di Lucio Fontana.  Nel manifesto del movimento artistico si parla di messa al bando del pennello. Dopo lo scioglimento del movimento Gutai, Shozo Shimamoto scopre la Mail Art che utilizza per le  straordinarie possibilità attive e collettive di  partecipazione. Negli anni novanta ricrea la Bottle Art. Shozo Shimamoto ha fatto delle performance in tutto il mondo con la sua visione pacifista. Nel ’1996 Ben Porter, il fisico nucleare responsabile del Manhattan Project, lo propone per il Premio Nobel per la Pace. Shozo Shimamoto è  stato  anche uno dei pionieri  principali della Mail Art. Nel 1975-1976, aderisce alle iniziative dell'Unione degli Artisti (Artists' Union Group), del quale diventa uno dei massimi rappresentanti della Mail Art, sviluppando una nuova e personalissima concezione dell'uomo-artista come prodotto di un lavoro sociale e collettivo che si riflette in un preciso progetto: ogni volta che Shozo Shimamoto incontra un artista o una personalità politica importante lo invita a intervenire con scritte, disegni e oggetti sulla sua testa rasata, conservando la documentazione fotografica dell'azione. Inoltre, dal 1986 in poi,  continuerà  incessantemente a utilizzare la sua testa rasata come mezzo per le sue attività di mail art partecipando alla Peace Run attraverso l'Europa continuando a portare e a diffondere, attraverso le sue performance, messaggi di pace. Nel 1987, invitato dal Museo di Dallas mette in scena una performance sul centenario della nascita di Marcel Duchamp: messaggi di pace e spezzoni di film vengono proiettati sulla sua testa rasata. Il critico del New York Times Roberta Smith lo ha definito come uno degli sperimentatori più audaci e indipendenti della scena dell'arte del dopoguerra negli Anni Cinquanta.   Suoi lavori sono in collezioni di musei come la Tate Gallery e la Tate Modern (a Londra e a Liverpool) e il Hyogo Prefectural Museum of Art a Kobe, Giappone e in importanti collezioni e raccolte private.




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