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sabato 17 febbraio 2018

Giappone. Storie d'amore e di guerra > 21 marzo - 29 luglio 2018 > Palazzo Albergati, Bologna


Giappone. Storie d'amore e di guerra

Una grande mostra dedicata al Giappone classico:
da Hiroshige a Utamaro, da Hokusai a Kuniyoshi, tutti i più grandi artisti dell'Ottocento giapponese saranno esposti a Palazzo Albergati dal 21 marzo al 29 luglio.


Palazzo Albergati, Bologna
21 marzo - 29 luglio 2018




   

Yōshū Chikanobu (1838-1912), Tango Ama no Hashidate, Ama no Hashidatenella provincia di Tango, serie Meisho bijin awase, Raffronto di belle donne e luoghi famosi
Keisai Eisen (1790-1848), Yoshiwara no yoru no ame, notte di pioggia allo Yoshiwara serie: Edo hakkei, otto vedute di Edo

Geisha e samurai, donne bellissime ed eroi leggendari, attori kabuki, animali fantastici, mondi visionari e paesaggi bizzarri sono i protagonisti della mostra Giappone. Storie d'amore e di guerra.

Attraverso una selezione di oltre 200 opere, il Mondo Fluttuante dell'Ukyo-e arriva per la prima volta a Bologna a Palazzo Albergati, calato per l'occasione nella elegante e raffinata atmosfera del periodo Edo (
1603-1868).

Saranno esposti i più grandi artisti dell'Ottocento giapponese tra cui Hiroshige, Utamaro, Hokusai, Kuniyoshi. La mostra offre un panorama completo anche sulla vita dell'epoca in Giappone, con l'esposizione di vestiti di samurai, kimono, ventagli e fotografie.

Il percorso si snoda tra il suadente mondo femminile delle Geisha e delle Ōiran (le cortigiane d'alto rango) e il fascino dei leggendari guerrieri samurai, il racconto della nascita dell'ukiyo-e e le famose stampe Shunga ricche di erotismo, le opere che ritraggono gli attori del teatro Nō e Kabuki accanto a quelle che rappresentano il mondo della natura in tutte le sue manifestazioni - fiori, uccelli e paesaggi.

La mostra sarà corredata da un nutrito programma di attività didattiche e collaterali quali la cerimonia del tè, la creazione degli origami e molto altro.
Sarà insomma un meraviglioso viaggio attraverso la storia, l'arte e la bellezza del Giappone.

Con il patrocinio del Comune di Bologna la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata da Pietro Gobbi.

Sede
Palazzo Albergati, Bologna


Orario apertura
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
(la biglietteria chiude un'ora prima)

Biglietti
Intero € 14,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 12,00 (audioguida inclusa)

Informazioni e prenotazioni gruppi
T. +39 051 030141


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www.CorrieredelWeb.it

lunedì 16 ottobre 2017

ARRIVA A BOLOGNA LA GRANDE MOSTRA Duchamp, Magritte, Dalì. I rivoluzionari del 900. Capolavori dall’Israel Museum di Gerusalemme > Palazzo Albergati, Bologna


Duchamp, Magritte, Dalì.

I rivoluzionari del 900.
Capolavori dall'Israel Museum di Gerusalemme
 

Palazzo Albergati, Bologna
16 ottobre 2017 - 11 febbraio 2018

 


Renè Magritte, Le Chateau de Pyrenees (The Castle of the Pyrenees), 1959, Oil on canvas, 200x145 cm, The Israel Museum, Jerusalem, Gift of Harry Torczyner, New York
Photo © The Israel Museum, Jerusalem by Moshe Caine - © Renè Magritte by SIAE 2017

Marcel Duchamp, L.H.O.O.Q., 1919/1964, Rectified readymade: pencil on reproduction, 30x23 cm, The Israel Museum, Jerusalem, The Vera and Arturo Schwarz Collection of Dada and Surrealist Art
Photo © The Israel Museum, Jerusalem by Avshalom Avital - © Succession Marcel Duchamp by SIAE 2017


Una grande anteprima internazionale: a Bologna apre al pubblico la straordinaria mostra dedicata a quei nomi del mondo dell'arte che hanno rivoluzionato il Novecento.

Duchamp, Magritte, Dalì, Ernst, Tanguy, Man Ray, Calder, Picabia e molti altri, tutti insieme per raccontare un periodo di creatività geniale e straordinaria.

La determinazione a rivoluzionare l'arte, a rompere col passato e inventare un mondo nuovo, è raccontata con grande ricchezza narrativa nella mostra: sono infatti oltre duecento le opere esposte, tutte provenienti dall'Israel Museum di Gerusalemme che, con grande generosità, per l'occasione ha svuotato oltre mille metri quadri del proprio percorso espositivo mettendo a disposizione dei visitatori bolognesi le proprie incredibili collezioni.

Tra i capolavori: Le Chateau de Pyrenees (1959) di Magritte, Surrealist Essay (1934) di Dalí, L.H.O.O.Q. (1919/1964) di Duchamp e Main Ray (1935) di Man Ray.

L'allestimento è realizzato dal grande architetto Oscar Tusquets Blanca, che in omaggio all'evento ha ricostruito a Palazzo Albergati la celeberrima sala di Mae West di Dalì e l'installazione 1,200 Sacks of Coal ideata da Duchamp per l'Exposition Internationale du Surréalisme del 1938.

La mostra, curata da Adina Kamien-Kazhdan curator of Modern Art at The Israel Museum, vede il patrocinio del Comune di Bologna e dell'Ambasciata di Israele ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con l'Israel Museum di Gerusalemme.

LA MOSTRA
Cinque le sezioni di mostra:
Accostamenti meravigliosi;
Desiderio: musa e abuso;
L'automatismo e la sua evoluzione;
Biomorfismo e metamorfosi;
Illusione e paesaggio onirico.

Dadaismo e il Surrealismo: è passato un secolo da quando queste due fondamentali correnti hanno fatto la loro comparsa e, ai nostri giorni, accostamenti "meravigliosi", automatismo, ready made, fotomontaggio, metamorfosi, paesaggi onirici sono per noi ovvi e scontati, in arte e non solo.

Ma all'epoca, gli artisti che per primi hanno inventato tecniche, costruito ideologie, scoperto e applicato la psicanalisi freudiana all'arte e alla vita, non solo hanno sfidato e rinnegato la tradizione, ma hanno introdotto materiali e strategie innovativi destinati a trasformare il vocabolario dell'arte e, soprattutto, lasciato un'eredità che non si è ancora esaurita.

Spronato dalla devastazione della prima guerra mondiale, il Dadaismo nacque nel 1916 a Zurigo, e si diffuse rapidamente a Berlino, Hannover, Colonia, New York e Parigi. Per i dadaisti, la guerra incarnava la prova definitiva del fallimento del razionalismo e della cultura borghese della fine del XIX secolo, al punto che il movimento venne lanciato con alcune performance contro la guerra al Cabaret Voltaire di Zurigo. 


Nel Manifesto del 1918 il poeta rumeno Tristan Tzara dichiarò che la parola infantile ma suggestiva "dada" ("cavallo a dondolo" in francese ma non solo questo è il significato attribuito al termine dada), scelta a caso da un dizionario francese-tedesco, non significava niente.

Nell'intento di distruggere i principi consolidati e decostruire il tradizionale linguaggio dell'arte, i dadaisti adottarono idee e modalità espressive radicali. I loro collage, assemblage, fotomontaggi, readymade, film e performance sono considerate antiarte nichilista.

A raccontare tutto questo in mostra saranno presenti opere di Kurt Schwitters, Hannah Höch, Erwin Blumenfeld, Marcel Janco, Francis Picabia, Max Ernst, Man Ray e Marcel Duchamp.

Il Surrealismo, nato a Parigi nel 1919 sulla scia del fermento dadaista, ambiva invece a una rivoluzione dello spirito e alla ricerca di una realtà nuova non solo in campo artistico. Ispirandosi all'esplorazione dell'inconscio praticata da Sigmund Freud, il Manifesto del 1924 invocava le forze irrazionali e creative che si nascondono nella psiche umana. 


L'uso degli accostamenti casuali, dell'automatismo, delle forme biomorfiche, l'immaginario onirico e la manipolazione di oggetti quotidiani, caratterizzano il lavoro di artisti diversi tra loro come André Breton, Max Ernst, Joan Miró, René Magritte, Salvador Dalí, tutti presenti in mostra.

Oscar Tusquets Blanca e la stanza di Mae West
Special Guest di Palazzo Albergati sarà la riproduzione dell'opera quadro-simbolo del Surrealismo, Viso di Mae West come appartamento (1934-35) di Salvador Dalí conservata nel Museo Dalí di Figuere che l'architetto Oscar Tusquets Blanca - che fu amico e collaboratore di Dalì stesso - ripropone eccezionalmente a Bologna: la stanza-installazione vuole essere un tuffo nel passato a tutti gli effetti, una suggestiva alienazione dello spazio che evidenzierà le sfumature più geniali dell'arte del marchese di Púbol dai celebri baffi all'insù, i suoi giochi di luce, le finte prospettive e l'illusione che si dilata accompagnando la visita del pubblico tra sogno, enigmi e finzione, paesaggi tipici dell'anima di Dalì.

Contributi
Sponsor Generali.
Special partner Ricola.
Sponsor Tecnico Trenitalia.
Media Partner RDS
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.
Sponsor Tecnico Trenitalia.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.


Sede
Palazzo Albergati, Bologna

Date al pubblico
16 ottobre 2017 (a partire dalle ore 15.00) - 11 febbraio 2018


Orario apertura
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
(la biglietteria chiude un'ora prima)

Biglietti
Intero € 14,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 12,00 (audioguida inclusa)

Informazioni e prenotazioni gruppi
T. +39 051 030141 



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