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sabato 14 settembre 2013
L'Arte mondiale della pittrice di Galatina Luella Lulli: Oltre 100.000 visualizzazioni su YouTube.
mercoledì 18 aprile 2012
ELENCO EVENTI SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA ETRURIA MERIDIONALE PER SETTIMANA DELLA CULTURA 2012
Programma delle iniziative organizzate, nell’ambito della Settimana della Cultura, dalla Soprintendenza per i beni Archeologici dell’Etruria Meridionale.
Per informazioni:
Marco Sala
Ufficio per la Comunicazione e le Relazioni esterne
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale
Piazzale di Villa Giulia 9
00196 Roma
Tel 06 3226571; 06 3611434 (diretto); fax 06 3202010
lunedì 12 marzo 2012
DARK ISLAND di GUY LYDSTER
a cura di Lodovico Pignatti
21 aprile – 9 giugno 2012
Galleria B4 | Via Vinazzetti, 4B | Bologna
Comunicato Stampa
Sabato 21 aprile 2012 sarà inaugurata alla Galleria B4 di Bologna “Dark Island”, grande personale dello scultore neozelandese Guy Lydster, a cura di Lodovico Pignatti. Dopo il successo ottenuto in occasione di Arte Fiera OFF 2012, che l’ha visto protagonista di importanti spazi espositivi come lo Spazio Fabrizio Cocchi, la splendida cornice di Villa Hercolani, dimora cinquecentesca appena fuori le mura medievali di Bologna e la Galleria Art to Design, tappe che l’hanno reso ancor più noto a livello nazionale, Lydster rinnova l’unicità intrinseca e figurativa della sua opera con gli Headscapes inediti di Dark Island.
Dark Island, evoluzione naturale del lavoro dell’artista e delle sue continue sperimentazioni, si compone di una ventina di Headscapes - unione di Head e Landscapes (teste-paesaggi) - che evocano un viaggio metaforico verso la riscoperta di quel terreno oscuro chiamato infanzia.
La mostra si articola negli spazi della galleria che scandiscono i tre momenti del viaggio verso: la ricerca di un luogo, l’approdo alla meta e la separazione. L’esposizione è da considerarsi percorso completo nell’opera di Lydster; sono rappresentati tutti i momenti di produzione dell’opera, dalla fase iniziale più espressionista e abbozzata, che grazie all’uso della creta cruda giunge ad effetti sorprendenti, attraverso quella più dura e ricca di dettagli, fino alla fase ultima, in cui primeggia la linea compiuta del bassorilievo. Compare per la prima volta la colorazione, realizzata con pigmenti rossi, gialli e verdi, che mescolati alla creta ancora cruda stimolano in maniera sorprendente l’espressività.
Nella prima sala, il viaggiatore-spettatore è accolto da un gruppo di Headscapes che indicano un percorso da navigare.
Sono raffigurate diverse isole, rappresentazioni di possibili mete da raggiungere, tra cui un’opera fondamentale dal titolo Land of the Long White Cloud, (terra dalla lunga nuvola bianca), traduzione della parola in lingua maori “Aotearoa”, termine che indica la Nuova Zelanda. In contrasto con tali immagini di mare e isole sparse, realizzati in creta bianca, si erge centrale l’opera Dark Island, approdo del viaggiatore. Circondata da un mare mosso e verdastro, l’isola scura esercita una forza di attrazione sullo spettatore come se fosse lui stesso un nuotatore che attraversa torbide acque. Accanto, disposte a terra, un arcipelago di teste/isole si stende sul mare del pavimento.
Nella seconda sala il viaggio continua verso il cuore del terreno raggiunto. L’occhio del viaggiatore esplora la riva e si muove verso le forme organiche e i colori che fioriscono all’interno dell’isola. In questa dimensione originaria l’artista stabilisce un rapporto pacifico con i luoghi della memoria, la presenza della barriera naturale, il dolore nell’asprezza del paesaggio, e perfino la morte (è significativa la simbolica presenza di un gatto nero in agguato, bello, ma inquietante).
Il percorso si chiude nello spazio esterno della Galleria con gli Headscapes che simboleggiano gli emigranti, la partenza verso l’ignoto, in cui i viaggiatori sono muniti solamente di nostalgia e di proprie memorie. Incisi sui volti di un grappolo di grandi teste, vari squarci naturali dell’isola vengono conservati e spediti verso l’orizzonte e forse verso un’altra isola. L’esperienza straziante dell’emigrante è la metafora della difficile separazione fisica e spirituale dal viaggio ed emblema del forte legame uomo-natura. L’artista ci invita a scoprire quanto la natura sia una forza non solamente più grande di noi, ma anche una forza che cresce in noi.
A completare il percorso, una decina di disegni dell’artista che esprimono la percezione dell’ambiente visto dal mare; ossia la rigida geometria dell’immenso paesaggio, risultato delle diverse congiunzioni naturali e marine.
La mostra segna anche il percorso della vita che ci vede protagonisti di un viaggio interiore in cui la natura è il mezzo che ci conduce all’essenza e invita ad una riflessione sulla nostra presenza nel mondo.
Guy Lydster scultore neozelandese nasce a Auckland nell’aprile del 1955, ma si trasferisce con la famiglia a Vancouver molto presto.
Già da bambino scopre l’amore per l’arte, inizia a studiare teatro, poi si dedica alla pittura e infine arriva alla forma simbolica a lui più congeniale: la scultura.
Nei primi anni 80 si trasferisce a Bologna per studiare all’Accademia delle Belle Arti e finito il suo percorso universitario decide di rimanere a vivere e lavorare nel capoluogo emiliano.
Per Guy Lydster sono stati di fondamentale importanza per lo sviluppo del suo percorso di scultore il riferimento e lo studio di Henry Moore, Constantin Brancusi e Alberto Giacometti entrambi, come lui, intrisi di naturalismo e essenzialità; ma ancora di più si nota la forte ispirazione primitiva che ha trovato nei suoi luoghi di origine. L’arte eschimese, quella indiana e quella imponente e spirituale dell’Isola di Pasqua trovano nella scultura di Guy un importante sviluppo.
Inizia il suo lavoro cercando una pietra che possa fargli da bozzetto per l’opera, quando l’idea è chiara crea una base sulla quale innalza un asse verticale e alla quale aggiungerà materiale fino a creare una testa. Quando la forma è finita inizia a svuotarne il cranio, tagliandola con piccole e controllate incisioni da neurochirurgo. Lo svuotamento collabora anch’esso alla creazione della forma che si plasma dall’interno non seguendo un canonico modellamento anatomico. Le parti del cranio vengono poi ricomposte; aggiungendo materiale per la memorizzazione del paesaggio, lo scultore procederà ad un secondo svuotamento fino al raggiungimento della giusto equilibrio tra mente e corpo.
I materiali utilizzati sono creta, argilla, marmo, pietra e travertino.
Agenzia di Comunicazione:
Culturalia di Norma Waltmann
Agenzia di comunicazione
Bologna - Vicolo Bolognetti 11
tel : +39-051-6569105
fax: +39-051-2914955
mob: +39-392-2527126
email: info@culturaliart.com
web: www.culturaliart.com
sabato 10 marzo 2012
Henri Cartier-Bresson a Etroubles(AO) - Collezione Sam, Lilette e Sébastien Szafran
martedì 22 settembre 2009
A Palazzo della Ragione la mostra “Maschere e Spettri” di Giovanni Gastel
Milano, 22 settembre 2009 – Una mostra che mette in luce il lato oscuro della bellezza. E' l'obiettivo dell'esposizione "Maschere e Spettri" di Giovanni Gastel, che è stata presentata questa mattina a Palazzo della Ragione e offrirà al pubblico 40 immagini inedite di figure femminili, da domani al 25 ottobre.
"L'obiettivo dell'artista fissa il momento in cui il corpo diventa una pagina su cui scrivere inquietudine e desiderio mal celati – spiega l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – quando il corpo non è solo carne ma scena in movimento verso il mistero, quando il corpo domanda – parafrasando le parole del poeta e filosofo Rainer Maria Rilke – quale sia il volto e quale sia la maschera. Compito dell'artista è affrontare l'esistenza in tutti i suoi aspetti, interrogandosi fra il sublime e il terribile".
Fra i fotografi più noti a livello internazionale, Giovanni Gastel ha un'esperienza trentennale nel mondo della moda. Caratterizzata dal rigore formale, la sua fotografia è un intreccio tra sperimentazione e glamour: è stato, infatti, il primo a introdurre le tecniche "old mix", la tecnica "a incrocio", le rielaborazioni pittoriche e lo still life ironico.
La mostra apre il progetto "La cultura è di moda" voluto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano. Si tratta di una serie di eventi collaterali a Milano Moda Donna, la settimana della moda milanese: quattro mostre, tre proiezioni di film a tema a ingresso libero, un dibattito con Gillo Dorfles e uno spettacolo teatrale gratuito alla Casa Museo Bagatti-Valsecchi.
Le immagini esposte nella mostra Maschere e Spettri testimoniano l'orientamento dell'attuale ricerca di Gastel, che vede il corpo delle modelle subire metamorfosi in equilibrio tra attrazione e repulsione, tra raffinata eleganza e sottile decadenza. La ricerca di sfumature cromatiche e la manipolazione dei dettagli viene esasperata attraverso la tecnologia digitale, che fornisce nuovi stimoli e soluzioni all'immaginario sul femminile.
La mostra, a cura di Germano Celant e allestita su progetto di Franco Raggi nel suggestivo palazzo milanese, punta a creare un contesto architettonico che richiama alla memoria l'antica galleria dei ritratti, dove le fotografie (stampa laser su carta fotografica, 208x125 cm.) si propongono come metamorfosi drammatica della bellezza, sentita come ornamento che decade, ma rimane estremamente potente.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
www.CorrieredelWeb.it
mercoledì 6 maggio 2009
Vintage Shopping Show Vintage Shopping Show
VINTAGE WORKSHOP® 19a ed. Speciale Accessori d’Epoca
In occasione delle celebrazioni per la Coppa dei Tre Laghi e Varese Campo dei Fiori, da venerdì 8 a domenica 10 maggio prossimi, presso il Teatro Apollonio di Piazza Repubblica a Varese avrà luogo un'esposizione - vendita, ad ingresso libero, riguardante un'accurata selezione del meglio nel campo dell’accessorio Vintage scelta a cura dell'Associazione Culturale Ricercatori Moda d'Epoca. Saranno esposte borse, scarpe, bijoux, orologi, cappelli, piccola pelletteria, valigeria, cinture, foulards, cravatte, articoli da gioco e fumeurs d'epoca ed altro ancora sia da donna che da uomo.
Il tutto nello splendido ed entusiasmante contesto della Coppa dei Tre Laghi con la gara di regolarità più prestigiosa d’Europa ed il suo glorioso raduno di auto d’epoca gemellato con il Comune di Maranello di cui gode anche del patrocinio assieme a Regione Lombardia, Provincia, Comune e Camera di Commercio di Varese, CONI, A.S.I., Automobilismo Storico Alfa Romeo, Associazione Città dei Motori e Museo Flaminio Bertone.
Gli accessori provenienti da tutti i continenti, datati anni ’40-’50-’60-’70-’80, forniscono un ampio panorama sull’autentico Vintage di qualità, bello da vedere e da indossare. Lo "Shopping Show " dedicato alla moda d’epoca è un’opportunità imperdibile per condividere un ritorno al passato e per ridisegnare un futuro nell’abbigliamento all’insegna dell’originalità, dell’eleganza e della qualità.
Sarà Habitare a firmare l’intero mobilio impreziosendo con “pezzi unici” di interior design la sede della mostra - mercato Vintage Workshop® - speciale accessori d'epoca - organizzato e curato dall’Associazione Culturale Ricercatori Moda d’Epoca con il prezioso apporto logistico di Consel Divisione Eventi. Habitare è un marchio di qualità che ben si addice all'interior design e decor di un evento all’insegna di originalità, creatività e storia.
Sede espositiva:
Teatro Apollonio, Sala congressi, Piazza Repubblica, Varese
Vintage Events courtesy infoline: 339-6729704
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La gara si svolgerà lungo un percorso di 230 km, che attraverserà 35 Comuni della provincia di Varese e 15 località Svizzere.
In gara saranno presenti 150 equipaggi, che si adopereranno in 43 prove cronometrate, 6 controlli orari, 10 controlli timbro ed una prova speciale notturna.
Il complesso degli eventi (oltre 40) che va sotto il nome di Varese Campo dei Fiori prevedrà dal 2 al 10 maggio 20098 un ricchissimo carnet di appuntamenti, mostre, istallazioni, esposizioni, tra le quali "Vetrine d'autore", che nei negozi di Varese proporrà allestimenti artistici sotto il
comune denominatore dell’epoca, il "Brutale on tour", che permetterà al pubblico di provare due celebri modelli della moto MV Agusta (Brutale 989R e Brutale 1078RR) e "Drive Vision", un progetto di guida sicura.
Ed ancora una vera e propria sfilata delle mitiche Citroën 2 Cavalli, musica e arte visiva, spettacoli di tango clandestino, notturni musicali, balli pomeridiani ai Giardini Estensi e molto altro ancora...
www.varesecampodeifiori.com
mercoledì 15 aprile 2009
Francesco Bellon Sulla Tavola
Sulla Tavola
Milano, La Cantina di Manuela, via Poerio 3 (Zona Indipendenza)
22 aprile – 22 maggio 2009
Un progetto di arte e design in occasione dell’apertura del Salone del Mobile 2009
22 aprile 2009 ore 18:30
Informazioni:
La mostra è organizzata in collaborazione con La Cantina di Manuela. Nel cuore di Milano, in un ambiente sobrio e informale, un’enoteca con cucina con un menù della tradizione che cambia ogni mese e una ricca e un’accurata selezione di vini. Segnalata da diverse guide nazionali e internazionali, tra cui la Michelin e Il Gambero Rosso, con speciale menzione tra i ristoranti BIB Gourmand.
Orario: aperto dal lunedì al sabato orario continuato dalle 11:00 alla 1:30 giorno di chiusura domenica. Ingresso libero Mezzi pubblici: tram 9 e 29; bus 54 e 61
Ufficio stampa: M&B tel. 333.3073086 02 76318892
http://www.fbellon.com/ http://www.lacantinadimanuela.it/
venerdì 27 marzo 2009
CULTURA DEL DISEGNO XI°Settimana della Cultura - Accademia di Belle Arti Terni 18-26 aprile '09
Si rinnova la collaborazione tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’Accademia di Belle Arti di Terni che per il sesto anno consecutivo offre il proprio contributo alla Settimana della Cultura giunta alla sua XI° edizione.
L’argomento che ha ispirato l’Art School e sul quale si è voluto porre l’accento facendolo diventare tema cardine del proprio progetto è il Disegno, presentando così Contakt-Art ‘09, una serie di seminari e work-shop dedicati agli amanti delle arti visive, un’intera settimana di conoscenza e approfondimento del Disegno come disciplina propedeutica ai vari settori dell’arte.
Il programma seguirà il seguente calendario:
20 aprile h10 DESIDERIO SANZI “Illustrazione creativa” ;21 aprile h10 IRENE FRENGUELLOTTI “Grafite acquerellabile”; 22 aprile h10 EMANUELE SERRA “Grafica vettoriale”; 23 aprile h10 IGOR BOROZAN “Pastello a olio classico” ;24 aprile h10 KATIA PANGRAZI “Disegno colorato, tempera”
Ad aprire gli incontri sarà Desiderio Sanzi giovane artista ternano,che coinvolgendo nell’incontro i ragazzi ai quali insegna presso l’Accademia di Terni parlerà del Disegno nel settore dell’Illustrazione Creativa.
A seguire Irene Frenguellotti che,presentando i suoi lavori,parlerà di un nuovo materiale da disegno la grafite acquerellabile che unisce la sinteticità del segno grafico alla morbidezza delle velature dell’acquerello.
Il terzo appuntamento riguarderà la grafica vettoriale a cura di Emanuele Serra eclettico disegnatore digitale sempre alla ricerca di nuove espressioni artistiche.
Gli ultimi due incontri saranno dedicati alla tradizione del disegno.Il 23 aprile sarà la volta del maestro Igor Borozan direttore dell’Art School insignito del “Premio S.Valentino ‘08” che darà dimostrazione in estemporanea ed attraverso opere già realizzate di come il Disegno sia un vero e proprio “mestiere”,una disciplina che è verità della pittura.
La settimana si concluderà con l’incontro di Katia Pangrazi uno dei talenti che approdati all’accademia sono riusciti a fare di una passione un lavoro. La sua rigorosa disciplina tecnica trova la massima espressione nella realizzazione del Disegno colorato di rinascimentale tradizione
di cui darà dimostrazione attraverso le sue tavole.
L’intuizione di riscoprire e valorizzare il Disegno nasce da una recente collaborazione con l’Accademia Taller del Prado di Madrid ,una realtà simile ed affine per cultura e tradizioni alla nostra, ma profondamente stimolante in quanto “aperta” e ricca di grandi nomi dell’arte ma anche di giovani talenti emergenti. Una terra fertile insomma con sulla quale è stato possibile coltivare il progetto “Artefatti nel Manifesto” che l’Accademia di Terni propone come fiore all’occhiello nel panorama artistico dell’Umbria, con lo scopo di favorire la conoscenza della cultura ad una platea sempre più vasta di utenti, unitamente ai seminari di Contakt Art.
“Artefatti nel manifesto”, pone l’accento proprio sul concetto del saper fare arte attraverso lo strumento principe, il Disegno inteso come segno, graffio, incisione.
E’ proprio la Cultura del Disegno l’essenza e la filosofia cardine dell’Accademia, poiché la conoscenza del Disegno è il fondamento di ogni disciplina artistica visuale. L’elemento sine qua non.
Pertanto l’Accademia di Belle Arti di Terni è entusiasta di ospitare nei propri atelier la grande testimonianza di pittori quali Ricasso, Mirò e Dorazio, presentandone i loro manifesti autografi, testimonianza della loro curiosità espressa per ogni tecnica e ogni strumento, nell’uso di matite, mine di piombo, carboncini, penne e pennelli, e nell’accostamento di segni bruschi ad arabeschi leggeri, di tratti sobri a ombreggiature sfumate, di composizioni solennemente equilibrate ad altre apparentemente negligenti. All’interno della narrazione visiva ci sono sempre due elementi che regolano i flussi comunicativi, il lettering ovvero il testo scritto e gli elementi imprevedibili che conferiscono al manifesto interesse estetico e impatto emotivo. Il manifesto dunque come ensemble interdisciplinare di linguaggi diversi. Il fatto che siano proprio dei pittori ad occuparsi di grafica rende la cosa assai più intrigante, oltre all’aspetto “visuale” della traccia c’è il gesto, due elementi vigorosamente collegati tra di loro che rendono il prodotto vera e propria opera d’arte.
Curatori dell’evento: maestro Igor Borozan, prof. Juan Antonio Molina e prof.sa Katia Pangrazi.
Orario al pubblico: dal lunedì al sabato dalle 9:30 alle 13:00. Lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15:00 alle 19:00. Ingresso libero, per le visite è gradita la prenotazione.
Per info e prenotazioni:
ACCADEMIA DI BELLE ARTI-TERNI
CORSO TACITO, 20 TERNI-ITALY
www.italianartschool.it
info@italianartschool.it
Tel (+39) 0744 431918
mercoledì 10 dicembre 2008
A BRUXELLES CON GILLO DORFLES
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