Dal 14 al 21 novembre Palazzo Margutta ospita “Emozioni
contemporanee”
La collettiva, che permette di riflettere sugli aspetti
più significativi delle tendenze artistiche attuali, punta ad attirare l’attenzione del pubblico sull’arte
come momento di condivisione delle emozioni
Roma, 14 novembre 2015 – Un articolato e prezioso
confronto tra artisti caratterizzati da
tecniche e linguaggi ugualmente
capaci, nonostante le differenze, di suscitare nello spettatore emozioni
intense e generare un momento di profonda condivisione fra autori e pubblico. Questo
il risultato al quale ha puntato la
Galleria “Il Mondo
dell’Arte” con la collettiva “Emozioni contemporanee”, in programma nella centralissima
sede di Palazzo Margutta (Via
Margutta, 55) da sabato 14 a sabato 21 novembre
(domenica 15 novembre aperto).
L'esposizione, con orario
10.30-13.00 e 16.00-19.30 e ingresso libero, si presenta come uno degli
appuntamenti più attesi del calendario della storica galleria romana e punta a far sì che il pubblico, entrando in
contatto con artisti dalla produzione e dagli stili differenti, riesca a lasciarsi andare alla ricerca del
senso più profondo dell’opera d’arte, facendosi travolgere dalle sensazioni che
la stessa genera.
Così, riunite in
questa raffinata esposizione, si
alternano pezzi che si distinguono per un linguaggio forte e una vitalità unica
e che sono capaci di generare un intreccio
estremamente variegato di fili differenti tra di loro. Tutte queste tele di
enorme impatto visivo, caratterizzate da colori molti intensi o nettamente più
tenui su cui tratti agili e sicuri tracciano vere e proprie traiettorie
emozionali, conducono lo spettatore in un interminabile viaggio, a metà strada
tra suggestioni oniriche e tuffi nella memoria, che si conclude nel profondo e articolato
mondo interiore da cui l’artista trae ispirazione.
Assolutamente diversi tra loro i generi in esposizione: dal realismo al figurativo, anche di
ispirazione metafisica, dall’astrattismo geometrico al surrealismo, passando
per il simbolismo e il cromatismo.
Sei i protagonisti di
questo vivace scambio artistico: Vanda
Caminiti, Francesco Ferlisi, Daniela Lippa, Gaёl Patin, Emma Sorbo e Giovanni
Stancati. A curare la loro selezione
il Maestro Elvino Echeoni, direttore artistico di Palazzo Margutta e Presidente
dell’Associazione Margutta Arte, e
il gallerista Remo Panacchia, entrambi soci fondatori de “Il Mondo dell’Arte”, che, da sempre, propone in questo
prestigioso luogo espositivo artisti professionisti e pittori che hanno portato
l’arte italiana nel mondo.
“In un contesto come
quello attuale – ha detto il Maestro Elvino Echeoni – abbiamo messo insieme, dando spazio alle
differenze stilistiche e tematiche di ciascuno di essi, autori che
presentano tecniche differenti e
affrontano temi diversi. Così facendo siamo riusciti a presentare visioni
differenti della realtà da cui prendono forma lavori eterogenei ma ugualmente
coinvolgenti, capaci di far vibrare
l’animo di chi li osserva”.
“Mi auguro che questa
mostra possa rappresentare, per appassionati d’arte e per collezionisti, l’ennesima occasione per visitare i nostri
spazi espositivi e apprezzare Maestri magari meno noti al grande pubblico,
ma altrettanto validi”, ha aggiunto Remo Panacchia.
L’appuntamento per il vernissage è fissato per sabato 14 novembre 2015 dalle 18.00 alle 21.30.
Vanda Caminiti: vive ed esercita l’attività a Roma.
Conclusi due percorsi universitari, lavora come Dirigente presso Roma Capitale.
Formatasi artisticamente e professionalmente nella sua città natale, alterna
all’impegno lavorativo intensi periodi dedicati all’arte. All’inizio della
carriera artistica si fa notare vincendo il Premio Internazionale Maggio romano. Nominata Accademico
Emerito presso l’Accademia Roma città
eterna, realizza poi una serie di personali a Roma e prende parte ad alcune
collettive tra cui quella organizzata a Taormina dalla EA Editore per il Premio Internazionale
Mazzullo e quella organizzata dalla EA
Editore con la collaborazione del Prof. Vittorio Sgarbi e di Giorgio Mulè,
direttore di Panorama, all’interno dell’evento L’isola che c’è a Palermo, città nella quale partecipa anche al
Premio Antonello da Messina presso il Teatro Politeama. I suoi pezzi esprimono
il simbolismo attraverso la raffigurazione di oggetti quotidiani, che
alimentano fantasie, speranze e passionalità. Tuttavia nella sua arte, che non
si esime dal ricercare il bello della vita anche negli aspetti più duri e che
può risultare per certi versi antica nei valori espressivi, è presente un forte
impegno per i temi sociali, in particolar modo per quelli che riguardano la
donna. La sua arte è stata definita “realismo figurativo, al limite tra sogno e
realtà”.
Francesco Ferlisi: siciliano di nascita, si forma frequentando vari studi artistici e
seguendo, in particolare, gli insegnamenti dello scenografo Rai Franco Dattilo.
Da sempre interessato a tutte le forme di arte figurativa, dopo essersi
cimentato nelle diverse tecniche, sceglie quella mediante la quale riesce a
elaborare un proprio linguaggio: la pittura a olio. Invitato a concorrere nelle
edizioni di prestigiosi premi, si afferma con successo e stabilisce contatti
anche all’estero – dalla Svizzera alla Germania, dall’Inghilterra al Canada,
dal Sudafrica alla Svezia per finire con gli Stati Uniti - dove si trovano
tuttora molte delle sue opere. Nel 2008 una sua personale è ospitata nella New
Century Artist Gallery di New York. Tanti i lavori da lui realizzati nel corso
degli anni. Tra questi vale la pena ricordare i murales di Porto Empedocle
(AG), Monclassico e Celledizzo (TN); ma anche copertine di pubblicazioni,
cartoline celebrative, manifesti e innumerevoli calendari. Nel 2006, ad
Agrigento, è stato l’Artista Ufficiale dei campionati Mondiali di Body Building
per i quali ha creato il relativo manifesto, due trofei e una serie di opere a
tema. Ha inoltre disegnato un modello di occhiali per lo stilista Pal Zileri,
sviluppato in 14 varianti.
Daniela Lippa: artista romana, inizia la propria
formazione in Belgio, all’Accademia delle
Belle Arti di Charleroi, seguendo i corsi dedicati al nudo artistico tenuti
dal Maestro Gossin. E’ così che affina l’uso della matita e del carboncino.
Sempre grazie allo stesso insegnante impara a utilizzare, poi, la guache e
l’acquerello che finirà di perfezionare con il Professor Giannetto Schneider a
Roma. Impegnata in diverse esposizioni in Italia e all’estero, l’artista ha
conseguito vari premi, tra i quali vale la pena ricordare quello attribuitole
dalla Camera di Commercio di Charleroi
per la realizzazione di un murales. Nel 2002 è stata curatrice della grafica
per il congresso Bibliocom 2002, nel
2007 e nel 2008 ha
preso parte alla manifestazione Trenta
artisti per Telethon. Sempre negli stessi anni ha partecipato al Premio Terna. Sue opere sono esposte a
Londra, New York, Lione. I suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche e
private.
Gaёl Patin: nato nel 1975 a Etterbeek, in Belgio,
frequenta già dall’età di sei anni corsi di disegno all’Accademia di Belle Arti di Bruxelles. Nei primi anni ’80, dopo il
trasferimento della famiglia nel sud della Francia, intraprende studi
artistici, che saranno approfonditi poi in Sardegna e si concluderanno a
Sassari, dove tuttora vive e lavora. Nella sua pittura luoghi, persone e scene
quotidiane sono fissate sulla tela senza togliere nulla, nel tentativo –
realizzato attraverso l’impiego di sapienti giochi di luci e di ombre - di
catturarne le ricchezze cromatiche e restituirne l’immediatezza della
sensazione ottica. Di recente ha preso parte a esposizioni personali e
collettive a Sassari, Roma, Arzachena, Porto Cervo e Milano. Nel 2014-2015, al PremioArteLaguna, è stato selezionato
dalla giuria fra i primi 50 artisti nella sezione Pittura. Al Celesteprize del 2015 ha ottenuto la
segnalazione della giuria nella sezione Pittura e Disegno.
Emma Sorbo: avvicinatasi alla pittura dopo aver dedicato
molti anni al disegno, ha dapprima frequentato i corsi di pittura dell'Accademy of fine arts of Rome e
successivamente conseguito il diploma biennale in tecniche pittoriche presso la Scuola d'Arte del Comune di Roma. Attualmente
frequenta l'atelier del maestro Luigi Massimo Bruno.
Le sue opere,
caratterizzate da un accentuato utilizzo del colore, recano prevalenti
connotazioni astratte e sono talvolta ricche di elementi figurativi con una
forte connotazione di espressionismo cromatico. Nei suoi lavori sono presenti
anche richiami al "mondo convulso della metropoli con le sue vibrazioni
ottiche e rifrangenze architettoniche", come ha scritto il critico Duccio
Trombadori.
Giovanni Stancati: nativo della provincia di Cosenza,
mostra sin da piccolo uno spiccato interesse per le arti figurative, in
particolar modo per la pittura, e per la chitarra classica. Gli insegnanti
cercano di indirizzarlo verso studi artistici, ma la famiglia desidera per lui
una formazione liceale e un percorso universitario alla facoltà di medicina.
Ciononostante la passione per la pittura non viene mai abbandonata, anche se il
tempo a essa dedicato rimane limitato. Essenzialmente autodidatta, può essere a
ragione definito un pittore figurativo-realista, innamorato della natura del
colore e della luce. Attualmente vive e lavora a Roma come medico specialista
ortopedico.
Di lui hanno scritto:
" ..... dipinge quadri che si riconducono alla pittura impressionista,
diversamente interpretata ed elaborata, ma tecnicamente orientata
...." (Antonio Sorgente, critico d'
arte).
Galleria
Il Mondo dell’Arte “Palazzo Margutta” (www.ilmondodellarte.com)
- Via Margutta, 55 Roma
Mostra
collettiva degli artisti: Vanda
Caminiti, Francesco Ferlisi, Daniela Lippa, Gaёl Patin, Emma Sorbo e Giovanni
Stancati.
Vernissage
cocktail sabato 14 novembre 2015, ore 18.00 - 21.30.
La
mostra si protrarrà fino al 21 novembre 2015:
dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00
alle 19.30.
Domenica 15 aperto, lunedì mattina chiuso.
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