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mercoledì 21 gennaio 2009

Le vetrine del borgo Sant'Eligio, fra arte storia e architettura

Le vetrine del borgo Sant'Eligio, fra arte storia e architettura

Antonio Colecchia - 21.01.2009

Si conclude nella Chiesa di San Severo al Pendino la settima edizione di "L'arte in vetrina al Borgo Sant.Eligio" con l'esposizione di tutte le opere che hanno partecipato alla manifestazione.
L'evento si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, della Provincia di Napoli e del Club UNESCO Napoli.
La pregevole kermesse é stata organizzata con passione e abnegazione da Vincenzo Falcone, presidente del'associazione Storico Borgo Sant'Eligio, che da anni si adopera per la rivalorizzazione dell'arte e della cultura in una zona che ebbe un passato illustre, fatto di Angioni ed Aragonesi e che oggi, subisce il torto di essere spesso abbandonata ad un colpevole degrado dovuto alla poca attenzione delle istituzioni locali.
Hanno collaborato alla riuscita dellla manifestazione il Consorzio Antiche Botteghe Tessili e la Galleria Merliani.
Una Piacevole collettiva di un centinaio d'artisti contemporani noti e meno noti, curata dal critico d'arte Giovanni Nappa.
La manifestazione si conclude nella prestigiosa sede della Chiesa costruita dai Padri Domenicani tra il 1604 e il 1620, su disegno dell'architetto Conforti, che unita al prestigioso e piu' antico palazzo Como (palazzo dei monacelli), adibirono a convento.
Espropriato ai monaci nel decennio francese, divenne proprietà del comune che lo trasformò in archivio.
Con la restaurazione Borbonica fu poi affidato ai frati minori osservanti e poi nuovamente espropriato nel 1863 dopo l'unità d'Italia ed usato dal Comune come deposito.
Alla fine dell'ottocento, in nome del risanamento, per permettere la costruzione del prolungamento di via Duomo verso il mare e costruendo così il "rettifilo", la chiesa fu mutilata di tre file di cappelle laterali(per parte) e del pregevolissimo scalone esterno. Andò così irrimediabilmente perduto l'ingresso rifinito con un'eccezionale balaustra di piperno, come dimostrano le cromolitografie di Napoli antica di Raffaele D'Ambra.
Per fortuna, dallo scempio, fu risparmiato l'antico ed annesso palazzo Como col suo splendido bugnato rinascimentale che fu letteralmente smontato e ricostruito col metodo dell'anastilosi circa 20 metri piu' indietro.
Il Palazzo fu adibito a museo civico dalla munificenza della famiglia Filangieri ed oggi "provvisoriamente chiuso" da diversi anni per la mancanza di risorse pubbliche.
Cio' che rimase della chiesa fu gravemente danneggiato dal sisma del 1980.
Pregevolmente restaurata negli anni novanta è ritornata al suo antico splendore essendo state eliminate anche molte sovrapposizioni barocche che ne avevano alterato l'architettura seicentesca di colonne di piperno e la superba e luminosissima cupola.
Nel corso della manifestazione è stata premiata la vetrina più interessante, quella dove sono conciliate la merce in esposizione e l'opera d'arte in mostra.

L' esposizione resterà aperta fino al 28 gennaio dal lunedì al sabato ore 9,00 - 18,00
Hanno aderito all'iniziativa gli artisti:
Gianni Alfano - Giovanni Ariano - Giuseppe Armini - Aurora Aspide - Annamaria Balzano - Ciro Balzano - Mauro Bosnia - Antonio Bove - Adriana Caccioppoli - Antonietta Carcatella - Nello Caruso Raffaela Cevoli - Nicoletta Ciampa - Annamaria Colantuoni - Simona Conversano - Marina Cunsolo - Vito Cunsolo - Stella D'Amico - Fortunato Danise - Antonio De Chiara - Maria Rita De Giorgio Elisabetta Diamanti - Giuseppe Di Franco - Cristina Di Matteo - Carmela Di Somma - Ciro Di Somma - Giuseppe Esposito - Elena Fonti - Colomba Gaita - Maurizio Galasso - Francesco Gallo - Stelvio Gambardella Bernardo Gentile - Antonio Giannino - Patrizia Iovine - Angelo Iuliano - Maria Gius. Maddaluno - Raffaele Mancini - Setyo Mardiyantoro - Marilena Mercogliano - Zaira Moen - Maria Molino - Mariolina Moreno - Vittorio Musella - Paolo Napolitano - Gianni Nappa - Raffaele Nastro - Clara Nicese - Massimo Pacilio - Saveria Parentela - Eleonora Picariello - Pascal Pirro - Mimmo Piscopo - Salvatore Prodomo Carmelo Raiti - Silvia Rea - Remo Romagnuolo - Antonietta Rotella - Gabriella Russo - Nicola Russo (Neotto) - Cosimo Saccone - Giuseppina Saccone - Alma Sauro - Lidia Scarpellino - Radina Sprningbor - Gabriella Stigliano Anna Tatangelo - Vincenzo Tesone - Claudio Tolino - Rosalia Tortorelli - Antonio Troiano - Bruno Uccelli - Claudio Valentino - Ivo Verdone - Ena Villani. - Sonia Vinaccia - Joanna Irena Wrobel - Anna Zinno

Chiesa di S. Severo al Pendino in via Duomo, 384, Napoli.

martedì 20 gennaio 2009

GALLERIA TERRE D 'ARTE- INVITO MOSTRA "CREATIVITA E PROGETTAZIONE" OPERE DI GIOVANNI CANU


GALLERIA TERRE D 'ARTE- INVITO MOSTRA "CREATIVITA E PROGETTAZIONE" OPERE DI GIOVANNI CANU



GALLERIA TERRE D'ARTE

VIA MARIA VITTORIA 20/A

10123 TORINO

TEL/FAX +39011 19503453

info@terredarte.net

VI ASPETTIAMO GIOVEDI 29 GENNAIO DALLE ORE 18

Il MACA è su FACEBOOK

Cari amanti dell'arte,

da qualche giorno il MACA - Museo Civico d'Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo è su FACEBOOK!


Per trovarci cercate MACA Museo SIlvio Vigliaturo.

Sulla nostra pagina potrete trovare tutte le news riguardanti gli eventi del museo di Acri (Cs) e dell'artista Silvio Vigliaturo.


Venite a trovarci!

Diventate amici dell'arte contemporanea!


Maca Museo Silvio Vigliaturo's Facebook profile


ALTRA TERRA. Contaminazioni strada facendo.
Mostra dell'artista Silvio Vigliaturo.
Al MACA di Acri (Cs) fino al 1-3-2009


domenica 18 gennaio 2009

"FOIBE: DALLA TRAGEDIA ALL'ESODO" 31 genn-22 feb

ALTARE DELLA PATRIA SACRARIO DEL VITTORIANO, SALA DELLE BANDIERE MOSTRA "FOIBE: DALLA TRAGEDIA ALL'ESODO"
31 genn-22 feb

Se spesso nella vita ci si domanda perchè dobbiamo così con atrocmente soffrire, perchè dobbiamo andare avanti nonostante la morte nel cuore, ecco forse vi è qui una risposta:per tramandare agli altri alle nuove generazioni fatti magari appartenuti ai nostri nonni, conoscenti, o solo persone del nostro bel Paese.
E sopprattutto bello, commuovente trovare che vi si trovi spazio a Roma presso l'altare della Patria a commemorare: A MAI DIMENTICARE questi fatti ignobili di sangue, per poteri, discriminazioni etniche.
Difatti dal 31 gennaio fino al 22 febbraio presso il Complesso del Vittoriano Sacrario delle Bandiere Ingresso Aracoeli si terrà una mostra collettiva dal titolo:"FOIBE: DALLA TRAGEDIA ALL'ESODO" patrocinata dal Ministero della Difesa, Associazione Dalmata, Fondazione Roma Museo, Provincia di Roma ed Assesorato Politiche Culturali.
Splendida, impareggiabile, umana e commuovente è l'abilità che hanno saputo costruire attraverso le loro opere Rocco Cerchiara ed Andrea Cardia. Rocco Cerchiara ha costituito una protoscultura su un panello dipinto , facendo percepire l'umanità un lavoro -istallazione cercando quasi di richiamare sia l'impianto di "GUERNICA" di Picasso sia riuscendo a ben enunciare uno stato di memoria in quel ammasso di volti,occhiali, facce tutte ammassate, riunite eppure ognuna con una propria vita,percorso, famiglia in un dolore profondo,ma dignitoso, corale. Splendida è quel saper costruire qualcosa che va oltre alla semplice opera o scultura.
Nelle due opere di questi due artisti si respira l'intensità raccolta di un'intera generazione che è stata ingiustamente disintegrata e sbattutta nella terra carsica delle foibe.
Rocco Cerchiara ed Andrea Cardia riescono con finezza a mostrarci questo orrore, queste morti assurde,ma non inutili o vane, anzi quel loro scomparire così da un giorno all'altro amplifica il desiderio di sentirceli ancora più vicini nel nostro oggi quotidiano.
Splendido è la capacità di questi due artisti di puntare sul dato umano, su dato emozionale facendoci sentire ancora più meschini per quello che si è svolto in un tempo ormai passato, ma mai del tutto dimenticato


Dott.ssa Valeria s.Lombardi
laureata in storia dell'arte contemporanea
Milano, Università Statale di Milano

giovedì 15 gennaio 2009

New York, MoMA, Massimo Taccon

Dallo scorso Marzo 2008 il lavoro e l'Opera dell'artista italiano Massimo Taccon risultano ufficialmente catalogati presso il Dipartimento di Pittura e Scultura del Museo d'Arte Moderna più importante del mondo ossia il MoMA di New York (USA), che ha aperto a suo nome un file.
Il MoMA è certamente il Museo d'Arte Moderna con la più vasta collezione d'Arte Moderna con Opere di Cézanne, Van Gogh, Matisse, Picasso, De Chirico, Léger, Brancusi, Mondrian, Dalí, Miró, Alberto Giacometti, Jackson Pollock, Barnett Newman, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Eva Hesse e di moltissimi altri artisti.
Il lavoro, la monografia e le Opere dell'artista sono state visionate e catalogate in una scheda personale da parte dei curatori del Museum of Modern Art.

mercoledì 14 gennaio 2009

URBAN SIGNAL ART PROJECT AL PUZZLE POINT







PUZZ LE4PEACE PROJECT
THE PUZZLE FOR GUINNESS

Un progetto internazionale…
Può la tessera di un puzzle diffondere i valori di pace e sostenibilità? Sì, se a farlo
sono maxi tessere (50x50cm) realizzate in materiali riciclati, naturali o riciclabili che
divengono oggetti per il progetto Puzzle4Peace. Una sfida ambiziosa,
pluripartecipata e grandiosamente creativa che dal 2007 si esprime contaminando
spazi, piazze, monumenti, strade, parchi e giardini di tutto il mondo con tasselli di
puzzle, dipinti, firmati e "performati" da artisti, bambini, famiglie, aziende, scuole ed
istituzioni. Un gioco semplice ed antico, come quello del puzzle, che diventa un
simbolo, un linguaggio, un immediato strumento di comunicazione attraverso il quale
avvicinare i cittadini del mondo al tema della pace, intesa come convivenza rispettosa
degli altri e dell'ambiente.
Puzzle4Peace è un progetto di SCART-I Solidarity and Creativity Art–Italia
Cooperativa Sociale ONLUS, la quale supporta il terzo settore coinvolgendolo nei
molteplici eventi e sostenendolo economicamente attraverso l'apertura presso una
banca etica di linee di microcredito a favore della cooperazione internazionale, della
mediazione culturale, della sostenibilità ambientale e della promozione artistica. Un
grande esempio della versatilità della materia riciclata e del potenziale di un
comportamento sostenibile, applicati alla creatività, all'arte ed al design e in varie
occasioni da qui al 2015 per l'Expo, saranno allestite aste di beneficenza, in cui
verranno battute le opere riprodotte sulle tessere della pace.
Il progetto nasce nel 1999, quando il designer Gianluigi Ruju intuisce che anche un
gioco semplice ed antico come quello del puzzle può diventare un simbolo di un
linguaggio ed uno strumento immediato di comunicazione attraverso i quali avvicinare
il grande pubblico ai temi della solidarietà e della sostenibilità.
Nel 2005, dall'incastro tra la genialità di Ruju e la creatività dell'Art Director Giuseppe
Iavicoli in arte Beppe TRX, il progetto prende forma e vengono disegnati i primi
elementi che comporranno Puzzle4Peace Project.
Nel tempo altri partecipano e danno il loro apporto Giulio Braga, consulente in
comunicazione, e Germano Gemini, progettista di C.S.R.
Puzzle4Peace ogni giorno si arricchisce e si definisce nei suoi dettagli. La tessera del
puzzle diviene un pixel con cui comporre disegni, una superficie per interventi artistici,
un palcoscenico per performance ed esibizioni live. E, soprattutto, veri e propri oggetti
di design eco-sostenibile, P.O.P. (Pieces of Peace), nati dalla collaborazione, in
continua evoluzione e ricerca, tra i designer del progetto e le aziende partner. Tavoli,
lampade, pareti divisorie, sedute e tappeti tutti rigorosamente a forma di puzzle e
realizzati con materiali compatibili con l'ambiente: dai più tradizionali, come plastica,
legno, cartone ed alluminio, a quelli appartenenti alle nuove frontiere del recupero di
pneumatici e vetroresina. In questo modo, si valorizzano materiali considerati di
scarto, si re-inventano oggetti e si promuove la cultura del recupero e del riutilizzo dei
rifiuti, incentivando la raccolta differenziata degli stessi. Un ottimo esempio di come
l'arte e la creatività possano unirsi ad una produzione industriale eco-sostenibile e
socialmente responsabile.,
Puzzle4Peace dà voce alle tematiche sociali e lo fa attraverso un design tutto
italiano, quasi a voler dimostrare che i designer non devono solo rispondere ad
esigenze industriali specifiche, ma possono anche agire autonomamente per
sostenere la propria capacità di creare l'inusuale e l'eccentrico, sia come prodotto che
come impresa, servizio ed informazione.
Puzzle4Peace favorisce l'arte nelle sue manifestazioni più innovative e sperimentali
ed il suo potenziale di patrimonio sociale, e lo fa attraverso eventi festosi e di
intrattenimento in cui artisti provenienti da ambienti e stili differenti sono chiamati a
dare sfogo alla propria creatività sui tasselli del puzzle, dipingendoli come fossero tele
di un pittore. Per meravigliare attraverso l'arte e stupire attraverso una pace da
Guinness dei Primati: le migliaia di tessere che lo compongono aumenteranno di
evento in evento e si incastreranno continuamente negli spazi, le strade, le piazze, i
monumenti, i quartieri ed i parchi di tutto il mondo, in abbracci sempre più ampi e
sempre oltre i precedenti World Records.
Contaminando pacificamente ed allegramente il mondo con molte di queste tessere
di puzzle, si porteranno "pezzi di pace" ovunque, per promuovere la solidarietà e la
sostenibilità ambientale attraverso l'arte ed il design. Per creare aggregazione e
condivisione di intenti, unendo persone, energie e risorse. Per creare un puzzle non
solo simbolico, ma anche fisico. Un immenso progetto collettivo in cui ognuno, come
in ogni puzzle che si rispetti, possa contribuire con il proprio pezzettino.
Grazie a tutti…
Il team di Puzzle4Peace Project
SCART-I ONLUS Solidarity and Creativity Arts- Italy
Cooperativa Sociale




Info Puzzle4Peace <info@puzzle4guinness.com>

Inaugurazione galleria d'arte Enrico Astuni

venerdì 23 gennaio 2009 dalle ore 19 alle 22
inaugurazione del nuovo spazio bolognese Galleria Enrico Astuni
e vernice della mostra
sci-art
con performance di Nick Laessing e Athanasios Argianas


GALLERIA ENRICO ASTUNI

SCI.ART
Ursula Berlot, David Claerbout, Attila Csörgö, Christoph Keller, Robert
Kusmirowski, Tobias Putrih, Thomas Zipp


<<>> Primo Levi (n “Primo Levi/Tullio Regge – Dialogo”, Oscar Mondadori, 1994, pag. 13-14)

Arte e scienza sono comunemente considerate diametralmente opposte: la prima mossa da emozioni, quindi irrazionale dubbia; la seconda seria, razionale, dunque fredda. Eppure, tale distanza non è sempre esistita, persiste in gran parte per via di pregiudizi, ed e dal punto di vista teorico già ridotta. Il Rinascimento e figure come Leonardo da Vinci sono esemplari di un'epoca in cui le discipline non erano chiaramente distinte, e l'arte era considerata come strumento di cognizione. Dall'avvento della meccanica newtoniana, applicabile alla fisica delle medie dimensioni che caratterizza l'esperienza quotidiana, la cultura occidentale è stata permeata da sequenze deterministiche di causa ed effetto. Dura e assolutistica,la fisica classica ci pone nella posizione d'osservatori obbiettivi e stranei ai fenomeni presi in considerazione come se non ne facessimo parte. Ma epistemologi e scienziati riconoscono quanto l'estetica influenzi il loro pensiero, e ammettono che le teorie non sono lo specchio di fenomeni naturali, ma piuttosto formule inventate per predirli, riduttive idealizzazioni della realtà valide solo fino a prova contraria. Il padre della meccanica quantistica Niels Bohr, confessa di essere arrivato ai suoi modelli intuitivamente, sotto forma d'immagini. Numerose teorie della cosmologia moderna (superstringhe, wormholes, baby universi) non sono empiricamente sperimentabili e si basano unicamente su cognizioni matematiche e tendenze statistiche. Alcuni scienziati aspirano ad abbracciare una scienza più "artistica". Altri paragonano il futuro della fisica alla botanica: una vasta collezione di dati empirici tenuti insieme da teorie. Fatto sta, che la scienza dei nostri pregiudizi è terminata e un'altra scienza ha preso piede; meno riduttiva e polarizzante, che segue modelli binari ravvicinandosi alla biologia. Numerosi artisti, fra cui Ursula Berlot, David Claerbout, Attila Csórgó, Christoph Keller, Robert Kusmirowski, Tobias Putdh e Thomas Zipp presentati nella mostra SCI-ART, traggono ispirazione dalla scienza riuscendo a trasformare le idee astratte delle teorie scientifiche in esperienze sinestetiche che s'imprimono profondamente nella nostra mente. Alla luce delle teorie della relatività e della meccanica quantistica, non è più possibile separare il tempo dallo spazio, tanto meno mantenere una prospettiva lineare o cognizioni di tempo progressive sequenziali. David Claerbout riprende un momento di svago di una famiglia con più telecamere contemporaneamente. La scena, svolta in un attimo, è “osservata” da molteplici punti di vista che, mostrati in sequenza, necessariamente la dilatano nel tempo. Se viaggiassimo alla velocità della luce, percepiremmo la curvatura dello spazio tempo e vedremmo oltre l'oggetto, di fianco e dietro. Robert Kusmirowski ricostruisce in cartone oggetti appartenenti a epoche precedenti alla nostra, contraffacendone persino la patina. Ritardi, accelerazioni, reversibilità riportano a una concezione
ontologica piuttosto che lineare del tempo. Christoph Keller paragona lo scienziato classico a un fotografo che vede il mondo attraverso la lente, come fosse un osservatore esterno dallo sguardo obbiettivo, che non interferisce sullo scenario esaminato. Dal canto suo, ha modificato una macchina fotografica in modo che funzioni come uno scanner. La pellicola viene esposta tirandola davanti a una fessura che amplia la panoramica oltrepassando i 180" di un obbiettivo normale e libera il fotografo dalla prospettiva fissa e lineare di una concezione del mondo pre- relativistica. Ill risultato è un diagramma di movimento, dove gli oggetti che si muovono velocemente appaiono compressi, i lenti elongati.

GALLERIA ENRICO ASTUNI
Pietrasanta 55045 (Lu) - Piazza Duomo, 37 - tel. e fax 0584 7 I 760
M a r i n a d i Pietrasanta55045(Lu)-ViaSparta,54-te1.058420623-fax0584266014
www.galleriaastuni.com - e-mail: galleria.astuni@libero.it

GALLERIA ENRICO ASTUNI
Via Iacopo Barozzi 3
40126 Bologna
tel. +39 051 4211132
fax +39 051 4211242
info@galleriaastuni.it
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