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domenica 7 dicembre 2008

Arte & Gusto. Ercolano – Rassegna di arte contemporanea al Miglio d’Oro Park Hotel


Arte & Gusto

Ercolano – Miglio d'Oro Park Hotel

Dicembre, 14/15 2008

Inaugurazione 14 dicembre ore 11,00

Rassegna di arte contemporanea

Curatore Gianni Nappa

L'arte contemporanea in Campania vede la presenza di operatori ed artisti tesi alla costruzione di una rete che sappia esitare non solo le più acclamate evidenze artistiche, ormai già di mercato, ma anche e soprattutto una operatività che nel solco di un indirizzo più globalizzato, sappia essere interprete di un'attualità e del fare artistico. Nel corso degli ultimi anni, l'attenzione dedicata dalle istituzioni all'arte contemporanea, ha prodotto un aumento di offerte alternative che hanno colmato a livello anche più provinciale il gap esistente tra l'arte museale e quella prodotta fuori circuito istituzionale.

Fatta questa breve premessa, la possibilità di offrire con la rassegna "Arte & Gusto" uno spaccato sulle evidenze artistiche contemporanee della regione è occasione ghiotta per quella rete alternativa, che con l'aiuto delle associazioni del territorio e l'attenzione delle istituzioni comunali, può produrre valore aggiunto nell'offerta non solo culturale, ma anche turistica e sociale.

Nell'ambito della manifestazione "Vesuvio Arte & Gusto" è prevista negli spazi del Miglio d'Oro Park Hotel l'esposizione di 40 artisti scelti dal curatore Gianni Nappa, che sappiano essere legati alla nostra terra ed allo stesso tempo sperimentatori e sviluppatori dell'arte contemporanea. Si darà spazio ad artisti già affermati ed altri validi ma ancora poco conosciuti, per un insieme di pittori, fotografi e scultori, con installazioni e opere oggettuali, opere digitali e quanto sappia presentare, seppur con soli 40 artisti, il prodotto artistico in regione.

La scelta terrà conto dei canoni dia ricerca di un bello condivisibile e soprattutto di una comprensione delle opere immediata e di grande impatto, che nei locali saranno accolti su pannellature e formeranno tra i vari linguaggi, un percorso di stimolo ed approfondimento artistico.

Gli artisti selezionati

Ariano Giovanni / Art Manjù / Ausiello Gaetano / Basile Roberta / Bigal / Biondi Francesco Saverio / Bruno Bruno / Ciervo Antonio Nicola / Coccorese Chiara / Cono Gianpaolo / Cozzolino Aniello / Danise Fortunato / De Falco Giuseppe / De Giorgio Barbara / De Rosa Angela Maria / Esposito Giuliana / Galdo Saverio / Gentile Bernardo Granato Paolo / Guarino Lucio / Janamè / LURO / Martone Giordano / Matrone Franco Milo Renato / Miscione Raffaele / Monaco Pasquale / Mostrato Simona / Napolitano Paolo / Neotto / Nil / Parente Ilaria / Romagnuolo Remo / Santo Paolo / Sensibile Vincenzo / Stoccuto Mario / Verio Francesco / Vinaccia Sonia / Vinti Silvana


Miglio d'Oro Park Hotel corso Resina, 296 - Ercolano


giovanni nappa <gianninappa@hotmail.com>

sabato 6 dicembre 2008

Galleria Parrellarte Aosta: Roberto Priod FIORI DI CAMPO- Dal 12 dicembre 2008

L'Associazione Culturale Parrellarte
presenta
Fiori di campo - Roberto Priod
A cura di Alessandro Parrella
Inaugurazione: Venerdì 12 dicembre 2008 alle 18
Aosta – Galleria Parrellarte, Via de Tillier 9

Dopo l'inaugurazione della nostra galleria con Il genio del viaggio del maestro fiorentino Andrea Granchi, l'Associazione Culturale Parrellarte propone Fiori di Campo, una creazione dell'artista valdostano Roberto Priod. Serigrafie stampate a mano in tiratura limitata e numerata.
"Richiami ad un'arte intellettuale alla Poussin con impressioni degne del primo Cézanne, rafforzate da un approccio analitico ed antropologico contemporaneo e da un uso audace di immagini depositate nella memoria visiva collettiva, fanno di questa serigrafia un nobile coronamento allo straordinario momento di vita
dell'artista valdostano". (Alessandro Parrella)
Ha l'eleganza della semplicità quest'opera di Priod. L'essenzialità dei colori e delle forme di una stampa giapponese, sintesi estrema ed espressione massima del concetto stesso di bellezza.
Ma non cede alla moda delle filosofie orientali. L'artista è ben radicato nel suo territorio e lo dimostra quel delicato richiamo alla montagna innevata, paesaggio così familiare a chiunque sia transitato almeno una volta nella Valle d'Aosta d'inverno. Testimone "dell'esistenza di un legame attivo fra cicli cosmologici e cicli
biologici", come lui stesso ha più volte affermato, Priod trae spunto dalla natura e dalle culture umane per riproporle trasfigurate, filtrate dal suo estro creativo.

Scrive Andrea B. Del Guercio, Docente di Storia dell'Arte e direttore di Dipartimento presso l'Accademia di Brera: "Non risponde al passivo rapporto descrittivo del naturalismo ma si dedica ad esaltare, a sottolineare la scelta espressiva che indaga i valori e le forme più intense, sul piano diretto e nel deposito culturale, del paesaggio; Priod, combina in una rinnovata inscindibilità il senso profondo della cultura naturale e paesaggistica e le responsabilità analitiche dell'arte contemporanea, per installare nell'habitat nella nostra stessa sensibilità un nuovo sguardo sulla bellezza, sul piacere, sul ricordo nel tracciato dei processi storico-culturali."

Accanto alla serigrafia si potrà ammirare un'esposizione di opere di Roberto Priod legate al tema della mostra e visitabile fino al 24 dicembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. In seguito, fino al 10 gennaio, su appuntamento.


Orari:dal 13 al 24 dicembre 2008: 10,30 - 12,00 / 15,00 - 19,00, tutti i giorni
dal 24 dicembre al 10 gennaio su appuntamento
Galleria Parrellarte
Via de Tillier, 9 Aosta
Ingresso libero
Info: (+39) 335.8038287
parrellarte@tiscalinet.it

Ufficio Stampa/Web: Paola Ugliano
e-mail: parrellarteweb@gmail.com
Fotografie: Bruno Domaine, Pier Francesco Grizi
in collaborazione con:
Pier francesco
Grizi
Grafico

Lino Strangis Videobuco. Video Art Mini-Store


Video Art Mini-Store

Lino Strangis

Videobuco


A cura di Veronica D'Auria

Inaugurazione giovedì 11 Dicembre 2008 ore 17:00

Prosegue il tour romano V.A.M.S. (Video Art Mini-Store) progetto di Public Art in progress di Lino Strangis, giovane artista e compositore residente a Roma attivo nel campo delle arti multimediali digitali ed in particolar modo dedicato a videoinstallazioni, sound art e musica elettronica di ricerca.

Ne è caratteristica peculiare l'accordo con esercizi privati dei più diversi generi convertiti in spazi espositivi accogliendo nella loro quotidianità quelle che l'autore chiama "installazioni minime" le quali vanno a costituire un'opera/progetto "progressiva e pluricellulare". L'idea di fondo è quella di porre in questi luoghi dell'attesa, spazi pubblici di transizione e inter-relazione delle installazioni audiovisive realizzate a partire da riprese di eventi quotidiani della città ai quali di solito, presi nel turbine della metropoli odierna, non si riesce a dedicare la giusta attenzione e/o delle audiovisioni che sono metafora di questo modo di percepire.

Se finora l'evento ha coinvolto esercizi commerciali dei più diversi generi e si è rivolto in particolare ai loro avventori occasionali, alla popolazione nel senso più ampio del termine (oltre a voler richiamare l'attenzione degli specialisti, cercando di portarli fuori dal circuito tradizionale) in questa occasione è stato scelto Videobuco, storica videoteca specializzata in cinema sperimentale e di ricerca, che per le sue peculiarità attrae una clientela interessata ed appassionata agli audiovisivi e che, di conseguenza, ha una formazione ed educazione ai linguaggi dell'audiovisione. "Ciò che ci interessa in questa circostanza è venire in contatto con questo pubblico di amatori a metà tra il pubblico specializzato e quello di passaggio."

Questa tappa inaugura inoltre una nuova installazione audiovisiva One moment in cui un momento transitorio, un luogo di passaggio, la stazione ferroviaria di Roma Termini (a pochi passi dal locale in cui viene esposta), viene attraversato da persone di cui non sappiamo nulla, casualmente intercettate dalla videocamera mentre camminano lungo un percorso di cui non conosciamo l'inizio e la fine, ma solo un tratto sospeso tra l'andare verso e tornare da. Un solo momento di pochi secondi si mostra come attraverso un microscopio temporale, un ralenti estremo, che lo apre, lo dipana e ne espone ogni attimo donando, grazie al contributo del sonoro, una potente carica drammatica ad ogni micro-movimento. Come sempre Strangis si avvale del sonoro e degli effetti di alterazione del ripreso per incrementare la potenza metaforica degli eventi: al primo livello, sopra descritto, sovrappone più volte la medesima sequenza ma a diverse e progressive velocità di scorrimento, anch'esse dialoganti con il sonoro, autonomo elemento del montaggio… Ma, come sempre nelle opere frutto delle sue più recenti ricerche, ad un approccio formale più o meno minimale equivale una notevole stratificazione di significati: in primo luogo emerge uno dei temi principi della poetica del giovane autore cioè il viaggio o meglio il viaggiare come metafora dell'esistenza… Non conta da dove si parte e verso cosa si va, ecco perché la stazione, luogo di transizione per eccellenza, perché il percorso stesso è la vita ed ogni passo lungo questo itinerario è un momento cruciale altrimenti che l'eventuale traguardo, che invece non si identifica mai, perfino se apparentemente raggiunto, con l'idea che di esso si aveva all'inizio del viaggio. Così un momento come un altro, in cui non accade all'apparenza nulla di significativo, mostra la sua potenza significante.

Come spiega l'autore riferendosi al proprio modo di operare "…Se i linguaggi dell'audiovisione commerciale odierna propongono un numero altissimo di immagini, fenomeni che si avvicendano velocissimi sullo schermo generando un sovraffollamento di informazioni e percezioni, io concentro la mia attenzione su singoli accadimenti, spesso infatti le mie opere constano di una singola inquadratura o di diversi punti di visione del medesimo processo, in ogni caso quasi sempre si tratta di riprese statiche in cui i movimenti di macchina sono minimi o del tutto assenti, in cui il movimento è tutto interno: il contesto ripreso diviene così come il palcoscenico di un teatro o come una fotografia animata in cui il sonoro e le diverse forme di alterazione del ripreso, altrimenti che essere un frustro contorno, svolgono un ruolo strutturale, come elementi autonomi della composizione, fondamentali per la formazione delle metafore che cerco di porre in opera."

L'evento è realizzato dall'associazione le momo electronique con il patrocinio del MLAC (Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell'Università La Sapienza di Roma) diretto da Simonetta Lux e coordinato da Domenico Scudero.

Da Giovedì 11/12/08 a Giovedì 08/01/09, aperto dal Lunedì al Sabato ore 10:00 – 20:30

Ufficio stampa: Veronica D'Auria

Videobuco, Via degli Equi n° 6 (San Lorenzo) – Roma – Tel: 3492304021

e-mail:lemomoelectronique@libero.it

venerdì 5 dicembre 2008

NATALE A PIAZZA VENEZIA

NATALE A PIAZZA VENEZIA

Ideato e curato dalla direttrice del Museo Dott.ssa Maria Selene Sconci

In collaborazione con l’Arco del Tempo di Angela Aquilini

Nelle date del 13 e 14 dicembre p.v. si terrà all’interno del Museo Nazionale, nel giardino storico di Palazzo Venezia, nonché nella Basilica di San Marco, una rappresentazione natalizia sul tema della natività, che prevederà, oltre alla visita delle collezioni del Museo, il trasferimento (attraverso il porticato del Palazzo) nella Basilica di San Marco; il percorso prevede di attraversare la Basilica, entrando dall’ingresso laterale, sulla navata sinistra della chiesa stessa e poi fare una sosta sotto il portico antistante la chiesa ove sarà allestita una Capanna della Natività di dimensioni umane.

Due assistenti museali effettueranno una propria e vera visita guidata i visitatori del Museo e del Presepio.

Lungo tale percorso il visitatore si immergerà nel presepe stesso percorrendo la strada che lo condurrà alla Capanna; attraverserà una sorta di accampamento romano in cui saranno presenti figuranti/attori in costume dediti ad intrattenere il visitatore a varie attività tipiche della rappresentazione presepiale.

Tale manifestazione si svolgerà dalle ore 10.00 alle ore 16.00 di entrambi i giorni.

Impronta globale. Mostra collettiva arte contemporanea

Mostra collettiva d'arte contemporanea

IMPRONTA GLOBALE

a cura di Daniele Arzenta

Martedì 9 dicembre 2008, ore 18,00

9 – 20 dicembre 2008

Tutti i giorni, ore 10.00-13.00/16.00-19.00

ISA – Istituto Superiore Antincendi, via del commercio 13

Martedì 9 dicembre 2008, alle ore 18,00, presso l'ISA – Istituto Superiore Antincendi, avrà luogo la mostra d'arte contemporanea dal titolo Impronta globale, a cura di Daniele Arzenta.

L'evento, che riunisce circa trecento artisti nazionali ed internazionali, è la seconda tappa di un progetto itinerante iniziato nel 2003, dal titolo Inchiostro indelebile. Impronte a regola d'arte, svoltosi al MacRo – Museo d'Arte Contemporanea di Roma. Un evento espositivo di alto valore che ha riscosso un notevole successo, diventando un vero e proprio work in progress. Negli ultimi anni infatti, sono aumentate notevolmente il numero delle opere e parti della mostra hanno viaggiato in tutta Italia e all'estero.

La tematica della mostra prende spunto dal dibattito svoltosi qualche tempo fa sulle impronte digitali richieste agli immigrati, per estendersi più in generale al tema degli strumenti di controllo nella società contemporanea. Su tali questioni sono state coinvolte personalità della cultura, dello spettacolo, opinion leader, figure politiche e pubblico spontaneo, che hanno dato il loro "contributo" imprimendo su tela le proprie impronte digitali. In seguito circa 300 artisti, fra i più affermati nel panorama internazionale dell'arte contemporanea, hanno completato l'opera lasciando la loro "impronta artistica indelebile", ognuno attraverso il proprio linguaggio: dalla fotografia al video, dalla scultura all'installazione.

La mostra Impronta globale, promossa e sostenuta dalla Fondazione Internazionale Don Luigi di Liegro, vuole essere un'esposizione allargata che vede riuniti sia i lavori esposti nel 2003, sia le nuove opere. Come spiega Daniele Arzenta: "È un percorso che si snoda passando attraverso un ritorno alla dimensione provocatoria dell'arte e un rinvio all'identità personale e ai valori della tolleranza".

Tutti coloro che hanno partecipato a questo evento non hanno soltanto pensato a come realizzare un tema, hanno piuttosto scelto di aderire ad una iniziativa: un'esposizione che si è presentata sin dall'inizio come la costruzione di un piccolo movimento di sostegno, di espressione, di memoria storica, nei confronti di una serie di fatti che riflettono la coscienza individuale e collettiva del nostro tempo.

Il 19 dicembre 2008 sarà inoltre organizzata un'asta pubblica con tutte le opere presenti in mostra. Il ricavato verrà devoluto all'Associazione "Nonne di Plaza del Mayo" al fine di sostenere il loro progetto "Banca del sangue e laboratorio di ricerca genetica sul DNA", necessario per ritrovare i figli scomparsi dei "desaparecidos", strappati agli oppositori politici durante la dittatura argentina e mai più ritrovati. Per questa occasione sarà inoltre presentato il catalogo con tutte le opere presenti in mostra.

L'evento, organizzato dall'associazione culturale Horti Lamiani Bettivò, da Hybrida Contemporanea e da Giuseppe Ussani d'Escobar, è sostenuto dalla Fondazione Internazionale Don Luigi di Liegro e dalla Provincia di Roma. Dipartimento IX – servizio n.3 "Immigrazione e Emigrazione".



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Giuseppe Salerno <salernogiu@tiscali.it>

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