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martedì 5 maggio 2009

“ART & ART mostra artistico artigianale”

“ART & ART mostra artistico artigianale”

Il 17 maggio nuovo appuntamento con Art & Art, mostra mercato artistico artigianale.

Ogni artista e artigiano sarà lieto di illustrare ai visitatori le tecniche di realizzazione delle loro creazioni.


Ampia la panoramica di artigianato creativo tra cui: lampade, oggettistica in ceramica e vetro, quadri, borse e accessori moda artigianali e tanto altro ancora.

Quadri, libri, lampade, oggettistica in ceramica, accessori moda, lavori all’uncinetto, il tutto rigorosamente creato artigianalmente.

Le creative di Bijoux d’Autore proporranno i loro originali gioielli, un’arte da indossare in ogni occasione.


Presente all’evento: Arco del Tempo, laboratorio artigiano di Aquilini Angela che proporrà costumi storici – armature – armi – accessori vari per ricostruzioni storiche. La collezione di armi è realizzata dal Mastro Armaiolo Roberto Angelucci che sarà lieto di illustrare le origini storiche e le tecniche di utilizzo delle medesime (le armi appartengono a collezione privata e non sono in vendita).


L’appuntamento è per domenica 17 maggio 2009 presso la sala Cesarini dell’Hotel Palatino ingressi da Via Cavour 213/M e da Via Leonina 44-46 (adiacente uscita metro B Cavour – direzione Via dei Fori Imperiali) – Ingresso gratuito – orario: 10,00-19,30.


Info: Associazione Incontri e Eventi – www.incontrieventi.it – tel. 348.1498245 – mail: info@incontrieventi.it


Silvio Vigliaturo, piccole presenze


Dal 6 al 9 maggio, presso la Galleria d’arte Micrò di Torino sarà esposta una collezione di dipinti e opere in vetro di Silvio Vigliaturo, pittore e maestro della vetro-fusione.

Attraverso questa mostra Vigliaturo coglie l’occasione di presentare agli amanti dell’arte i suoi lavori di dimensioni più ridotte rispetto alle imponenti e sinuose sculture che maggiormente caratterizzano la sua produzione artistica. Tuttavia, nelle « opere a parete » - veri e propri quadri in vetro - e nei busti di Generali, Diavoli e Angeli, rimangono inalterati i segni distintivi del modo unico di lavorare la materia proprio dell’artista: la liquidità onirica delle superfici; la lucentezza e il vigore dei colori primari; le forme rigorose, stilizzate e quasi astratte dei profili degli Amanti che si fondono gli uni negli altri in una costante metamorfosi dei lineamenti.
Il vetro, il miglior alleato della luce, materiale magico, ha attraversato i secoli sin dall’antichità più remota. Le correnti dell’Art Nouveau, il Cubismo e la Bauhaus, all’inizio del XX secolo, trascesero questo materiale che, trasformandosi in pasta di vetro, aprì delle possibilità inventive per nuove forme d’arte. La produzione vetraria di Silvio Vigliaturo s’inscrive a pieno titolo nella continuità di queste ricerche artistiche. Egli non è un artigiano del vetro. Questo materiale è, per l’artista, il supporto di una rappresentazione, come la tela, e le opere in esposizione alla Galleria d’arte Micrò, le « piccole presenze », ne sono testimonianza.
La produzione di Silvio Vigliaturo, che sia essa su vetro o su tela, è sintomatica di un bisogno di ritornare all’essenziale, che non esclude però una gioia di vivere che si esprime in particolar modo nei fuochi d’artificio dei suoi colori. Le sue figure decostruite, primitive e barocche allo stesso tempo, animate da una tavolozza manifestamente mediterranea, sono una calorosa sintesi di tradizione e modernità.


Mostra: Silvio Vigliaturo, piccole presenze
Luogo: Galleria d’arte Micrò
Piazza Vittorio 10 – 10123, Torino
Vernissage: 6 maggio ore 19
Orario mostra: 10.30 – 12.30; 16.00 – 19.30
Periodo: dal 6 al 9 maggio 2009
Info: Galleria d’arte Micrò
tel. e fax 011882602
cell. 3406495015
galleriamicro@libero.it

UNCONDITIONAL LOVE


La Biennale di Venezia
53. Esposizione Internazionale d’Arte
Fare Mondi // Making Worlds
Venezia (Giardini e Arsenale), 7 giugno – 22 novembre 2009



UNCONDITIONAL LOVE


Sul sentimento più ricercato e su come se ne possa abusare, fino all’ossimoro.
L’amore - in quanto tale - è sempre incondizionato, ma alcune volte lo è più che altre.


“Unconditional Love” - evento collaterale alla 53. Biennale di Venezia - offrirà una riflessione su un campo d’azione così ampio, con tanti e tali risvolti che potrà essere affrontato solamente puntando su grandi numeri e grandi nomi, esaltando e lasciando libera espressione sia alle capacità sia alle potenzialità di curatori, artisti e location.

“Unconditional Love” è curato da Alexandrina Markvo, Alinda Sbragia e Christina Steinbrecher, che hanno scelto la linea curatoriale di riunire artisti di varie provenienze ed età per avere la più vasta visuale possibile, ponendo l’accento soprattutto sullo scambio di idee oltre i confini culturali. Markvo ha organizzato la retrospettiva su Sir Norman Foster a Mosca e “Russian Act”, grande festival d’arte russa a Londra; Sbragia è invece concentrata sullo scambio di conoscenze artistiche tra Italia e Russia, mentre Steinbrecher ha lavorato in vari Paesi, da Parigi (Palais de Tokyo) al Kazakhistan alla Germania.

I 17 artisti scelti e presenti proporranno - con le suddette prerogative e attraverso l’impiego di varie tecniche e media – le loro declinazioni sul tema amoroso, passando da quello “guerriero” di Marina Abramovic a quello “interattivo” di Sam Adams, dal “positivo –negativo” di Artist Anonymous a quello “imprigionato” di Angelo Bucarelli, fino a quello “ a scomparsa” di Youssef Nabil.

Oltre l’installazione del catalano Jaume Plensa – che utilizzerà il linguaggio gibberish come simbolo della dicotomia tra la grandezza dell’amore e la piccolezza delle parole per esprimerlo – il clou dell’esposizione sarà la premiere mondiale del nuovo progetto video del gruppo russo AES+F, intitolato “The Feast of Trimalchio” (La Cena di Trimalcione), ispirato al Satyricon di Petronio e curato da Olga Sviblova. Il Trimalcione moderno - simbolo di ricchezza e lusso, di peccati di gola e di lussuria in barba alla fugacità della vita umana – non è una persona, bensì l’immagine generale di un hotel di lusso, una sorta di paradiso terrestre il cui accesso è permesso solo a chi paga. Il progetto è realizzato usando la tecnica di foto e animazione 3D ad alta risoluzione e si compone di tre parti di uguale durata. Ognuna delle quali rappresenta un argomento finito ed è proiettata simultaneamente alle altre due. Questa video-installazione è presentata come proiezione panoramica completa (360°) su 9 schermi, posizionati in un cerchio avente come diametro 15-20 metri.

In esposizione ci sarà un incrocio di culture, di sensibilità e di mezzi espressivi, a partire dalla tecnologia, che verrà “in aiuto” all’ucraino Aristarkh Chernyshov (lampade meccaniche e computerizzate), al multimediale Miltos Manetas (pittura ad olio rappresentante “cavi in amore”) e alla kazaka Amalgul Menlibayeva (un video che porterà lo spettatore tra i “lasciti” del regime russo nel suo Paese).
La visione a tuttotondo dell’arte contemporanea continua poi con Dasha Fursei (pittura ad olio), Wim Delvoye e Angelo Fusco (stampe, per entrambi), Velena Nikova (acrilico e seta su tela), Olympia Scarry e Vadim Zakharov (installazione, per entrambi).
Imprescindibile – in un periodo in cui i confini tra arte e moda sono sempre più sottili e mobili – è la partecipazione di Olga Soldatova, una delle maggiori stiliste russe che, in ambito artistico, si impegna nella creazione di mosaici, unendo la tradizione medievale russa con Pop Art e proponendo un’arte take-away.

L’allestimento di un mostra collettiva così articolata e varia richiede una location semplice e vuota, che permetta la disposizione libera delle opere nello spazio, senza che altri elementi - se non quelli strutturali – incidano sulla visione d’insieme. La possibilità di avere uno spazio all’interno delle Tese di San Cristoforo, riaperte da poco, è stata così colta con entusiasmo dall’organizzazione di “Unconditional Love” che le ha trovate perfette, sia per la loro ampiezza (1000 mq.) sia per l’estetica (industriale) e per la loro storia (edificate a partire dal 1525 e realizzate come “volti d’acqua” ovvero cantieri acquatici).

BREVE NOTA

L’Amore Incondizionato presuppone innanzitutto che si ami qualcuno senza aver riguardo di come questi agisca o di cosa in cui creda, separando la persona amata dai suoi comportamenti. E’ un termine usato spesso per indicare l’amore familiare – quello verso i figli, ad esempio – ma anche quello religioso – quello di Dio nei confronti degli uomini – mentre è meno usuale avvicinarlo allo stretto rapporto che si crea tra i compagni d’armi. Questi ultimi si trovano in condizioni talmente dure che, invece di creare maggiori attriti tra loro, cementano fortemente i legami e portano i commilitoni a sviluppare questo tipo di “Unconditional Love” reciproco. Una situazione simile è anche quella che politici e uomini di governo cercano di ottenere dall’elettorato, proclamando discorsi demagogici che sono incentrati sull’amore incondizionato che loro hanno verso i cittadini e il Paese, pur essendo in momenti di grande crisi, anzi soprattutto nei periodi di difficoltà. D’altra parte è lo stesso sentimento che i politicians desiderano che i citizens abbiano nei loro confronti, incastrandoli così in un rapporto che vorrebbe escludere ogni altra riflessione, pensiero e considerazione.


SCHEDA TECNICA


DIREZIONE DEL PROGETTO: BURO 17

ORGANIZZAZIONE: The National Centre For Contemporary Arts (NCCA); The Moscow Museum of Modern Art (MMoMA)

CON IL PATROCINIO DI: Ministry of Culture of the Russian Federation

CURATORI: Alexandrina Markvo, Alinda Sbragia, Christina Steinbrecher

CURATORE STRAORDINARIO PROGETTO AES+F: Olga Sviblova

ARTISTI: AES+F, Marina Abramovic, Samuel Adams, Artists Anonymous, Angelo Bucarelli, Aristarkh Chernyshov, Angelo Musco, Wim Delvoye, Dasha Fursey, Miltos Manetas, Almagul Menlibaeva, Youssef Nabil, Velena Nikova, Jaume Plensa, Olympia Scarry, Olga Soldatova, Vadim Zakharov

LOCATION: Arsenale Novissimo, Le Tese di San Cristoforo, Nappa 89

VERNISSAGE: 3 giugno

DURATA e ORARI: dal 4 giugno al 5 novembre; tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,00 (tranne il martedì)
INFO: Fausto Capurro 338 71 00 700 fausto.capurro@gmail.com

ANGELUS NOVUS




Satoshi Hirose. Angelus Novus

a cura di Angelo Capasso

Galleria Maria Grazia Del Prete

3 aprile – 23 maggio 2009


La Galleria Maria Grazia Del Prete ospiterà nei suoi spazi la mostra Angelus Novus di Satoshi Hirose, a cura di Angelo Capasso. Il titolo della mostra fa riferimento all’acquarello di Paul Klee del 1920, appartenuto per alcuni anni a Walter Benjamin che vide nella figura del dipinto “l’angelo della storia”: “Il suo volto è rovesciato verso il passato. Dove percepiamo una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe che continua a sovrapporre relitti su relitti”. Satoshi Hirose reinterpreta l’opera del famoso pittore tedesco attraverso la chiave interpretativa di Benjamin e propone una “diversa lettura della storia, intesa non attraverso una catena di eventi, ma con lo sguardo fenomenologico sulla Natura attraversata dalla Cultura” (Angelo Capasso).

Lo stesso artista afferma come il titolo vuole mettere in luce l’idea degli angeli: esseri effimeri e capaci di spostarsi con facilità, vivendo in uno spazio sospeso tra il cielo e la terra. Compaiono ammantandosi con il velo della fugacità e, quando finiscono di cantare gli inni di lode al cospetto di Dio, negano la propria esistenza fino a dissolversi nel vuoto. È lì, nella percezione del mondo fluttuante e nell’attualità di un istante, che è possibile percepire la metamorfosi di tutto il creato”.

Satoshi Hirose propone un’installazione fatta di elementi naturali trasmutati dall’arte in oggetti per la visione. Il suo lavoro è molto vario. Si articola in fotografia, pittura, installazione. In mostra presenterà un’installazione in cui tutti i suoi media di riferimento, s’intrecciano in un lavoro unico. L’artista attraverso le opere esposte vuole instaurare un dialogo tra la cultura italiana e quella giapponese, portando avanti una visione fluida dell’universo, in cui le differenze coesistono e si mescolano fino a compenetrarsi le une nelle altre. Questa concezione della natura non sorretta da logiche strutture razionali, pone l’arte come spazio astratto privilegiato in cui muoversi liberamente, dove il mix di elementi e culture è permesso.

Hirose presenterà tre sculture: Beans Cosmos, realizzata in resina acrilica trasparente contenente elementi poveri come i fagioli che si mescolano alla ricchezza di pepitine di oro e al mistero di palline di carta geografica accartocciata. Pozzo del mondo è una pietra nera ovale in cui la superficie incisa di circa tre millimetri è ricoperta d’acqua, nel liquido sono posti dei legumi e dell’oro. Hermaphrodilos fiori artificiali e bambù si avvitano a spirale tendendo perpendicolarmente verso l’alto. Troviamo esposti anche un dipinto: Untitled (Cosmologia dei legumi) e una fotografia Alagna 1998.
In Untitled dieci tipi di legumi e cera sono assemblati insieme ricordando lo spazio universale, mentre Alagna 1998 fa parte di una serie di fotografie di cieli che l’artista ha iniziato a scattare nel 1991 durante i suoi viaggi in differenti parti del mondo. Il fascino del cielo ritratto trova compimento nelle sue molteplici variazioni di forma in uno spazio privo di limiti, in un’immagine fluida che continua a spostarsi senza sosta.


Opere esposte

1) Beans Cosmos, 2009 12x12x12cm resina acrilica, legumi, oro, mappa
2) Pozzo del mondo, 2009 49x43x6cm pietra nera Belfast, oro, legumi, acqua
3) Hermaphrodilos, 2009 30x30x325cm fiori artificiali, bambù, filo
4) Untitled (Cosmologia dei legumi), 2009 125x250x7.5cm legumi, cera, pigmenti su pannello
5) Alagna 1998, 2002 120 x 180 x 5cm C-type print, mount in Plexiglas, edition 2/3
6) Eastchina Sea, 2004/2007 20x30cm lamda print, mount on aluminum 1/3 edition edition 3
7) Roma, 2005/2009 20x30 cm lamda print, mount on aluminum 1/3 edition edition 3
8) Hiroshima, 2000/2007 20x30 cm 1/3 edition edition 3

Biografia
 
Nato a Tokyo nel 1963, vive e lavora tra Milano e Tokyo. Studi 1989 B.A., Tama Art University, Tokyo; 1997 Accademia di Belle Arti di Brera, Milano; Borsa di studio: 1991/ 92 Borsa di studio del Governo Italiano; 1996/97 Research program, Pola Art Foundation; 2007/08 Oversea Stay Program, Agenzia per gli Affari Culturali del governo Giapponese

Mostre personali selezionate

2008 Giardino dei sensi, Tomio Koyama Gallery, Tokyo, Giappone Microcosmos, Umberto Di Marino Arte Contemporanea, Napoli; 2005 Blue Box, Tomio Koyama Gallery, Tokyo, Giappone; 2004 Pas au de-là, Umberto Di Marino Arte Contemporanea, Giuliano, Napoli; 2001, Hiroshima City Museum of Contemporary Art, Hiroshima, Giappone day, day, day.., Tomio Koyama Gallery, Tokyo, Giappone

Mostre collettive selezionate
2009 Passage to the Future: Young Japanese Artists, The Japan Foundation, Toronto, Canada; 2008 Passage to the Future: Young Japanese Artists, Biblioteca Publica Virgilio Barco, Bogota, Colombia; Passage to the Future: Young Japanese Artists, Eduardo Sivori Museum of Plastic Arts of the Bs.As.City Government, Buenos Aires, Argentina; Passage to the Future: Young Japanese Artists, Contemporary Art Museum of the Faculty of Art, University of Chile, Santiago, Chile Passage to the Future: Young Japanese Artists, Wolverhampton Art Gallery, Wolverhampton, Gran Bretagna; 2005 Un punto ed una rete, Saitama Modern Art Museum, Saitama, Giappone No Place like a Home, Associazione Remo Gaibazzi, Parma, Italia; Napoli Presente, Palazzo d’Arte, Napoli, Italia; 2001 Crossing Spirit, TENT, Rotterdam Visual Art Center, Rotterdam, Paesi Bassi Senritsumirai - Futuro Anteriore, Luigi Pecci Contemporary Art Center, Prato, Italia Neo Tokyo, Museum of Contemporary Art, Sydney, Australia



ENGLISH VERSION:

Satoshi Hirose. Angelus Novus

curated by Angelo Capasso

Galleria Maria Grazia Del Prete
April 3 – May 23 2009

Galleria Maria Grazia del Prete will host the art exhibition Angelus Novus by Satoshi Hirose, organized by Angelo Capasso. The title of the show refers to the watercolour painting by Paul Klee from 1920, owned for some years by Walter Benjamin who saw in the figure of the painting “the angel of history”: “his face is reversed towards the past. Where we perceive a chain of events, he sees one only catastrophe, that keeps overlapping wrecks over wrecks. Satoshi Hirose reinterprets the work of art of the famous German painter through the interpretative key of Benjamin and suggests a “different reading of the story, intended not through a chain of events, but with the phenomenological look on Nature crossed by Culture” (Angelo Capasso).
The artist himself, affirms how the title wants to highlight the idea of the angels: ephemeral beings, capable of moving easily, living in a space suspended between sky and land. They appear covering themselves with the veil of fugacity and, when they finish singing the hymns of praise in the presence of God, they deny their own existence to the point that they dissolve into emptiness.

Satoshi Hirose presents an installation made of natural elements transformed by art into objects for sight. His work is extremely vary. It consists of photography, painting and installations. At this exhibition he will present an installation in which all his reference media intersect in one single work of art. The artist wants to establish through his works a dialogue between Italian culture and Japanese culture, bringing forward a fluid vision of the universe, where differences coexist and mix themselves up until they pervade one into the others. This conception of nature, not supported by logical and rational structures, makes art an abstract privileged space in which you can move freely and where the mix between elements and culture is permitted.
Hirose will present three sculptures: Beans Cosmos, made with transparent acrylic resin, containing poor elements like beans, that mix up to the richness of small gold nuggets and to the mystery of little balls made out of a wrinkled geographic map. Well of the world (pozzo del mondo) is an oval shaped black stone and its surface, that is cut into about three millimetres deep, is covered with water, in this liquid some gold and some legumes have been placed. Hermaphrodilos, artificial flowers and bamboo windup forming a spiral and are oriented perpendicularly towards the top. Exposed you will also find a painting: Untitled (Cosmology of legumes) and a photograph Alagna 1998.
In Untitled ten types of legumes and wax are assembled together reminding the universal space Alagna 1998 is part of a series of photographs of skies that the artist has started to shoot in 1991 during his journeys in different parts of the world. The fascination of the portrayed sky finds achievement in its multiple variations of shape in a space without limits, in a fluid image that continues to move without ever stopping.


Exposed works
1) Beans Cosmos, 2009 12x12x12cm. acrylic resin, legumes, gold, map
2) Well of the world (pozzo del mondo), 2009 41x49x5cm Belfast black stone, gold, legumes, water
3) Hermaphrodilos, 2009 18x18x245cm artificial flowers, bamboo, string
4) Untitled (Cosmology of legumes), 2009 125x250x7.5cm legumes, wax, pigments on panel
5 Alagna, 1998, 2002 120 x 180 x 5cm C-type print, mount in Plexiglas, edition 2/3
6) Eastchina Sea, 2004/2007 20x30cm lamda print, mount on aluminum 1/3 edition edition 3
7) Roma, 2005/2009 20x30 cm lamda print, mount on aluminum 1/3 edition edition 3
8) Hiroshima, 2000/2007 20x30 cm 1/3 edition edition 3

Biography 
Born in Tokyo in 1963, he lives and works between Milan and Tokyo. Studies 1988 B.A., Tama Art University, Tokyo; Accademia di Belle Arti (Fine Art Academy) of Brera, Milan; Scholarship: 1991/ 92 Scholarship of the Italian Government; 1996/97 Research program, Pola Art Foundation; 2007/08 Oversea Stay Program, Agency of Cultural Affaires of the Japanese Government

Selected personal exhibitions

2008 Garden of Senses (Giradino dei sensi), Tomio Koyama Gallery, Tokyo, Japan Microcosmos, Umberto Di Marino Contemporary Art, Naples; 2005 Blue Box, Tomio Koyama Gallery, Tokyo, Japan; 2004 Pas au de-là, Umberto Di Marino Contemporary Art, Giuliano, Naples; 2001, Hiroshima City Museum of Contemporary Art, Hiroshima, Japan day, day, day.., Tomio Koyama Gallery, Tokyo, Japan

Main collective exhibitions selected

2009 Passage to the Future: Young Japanese Artists, The Japan Foundation, Toronto, Canada; 2008 Passage to the Future: Young Japanese Artists, Public Library Virgilio Barco, Bogota, Colombia; Passage to the Future: Young Japanese Artists, Eduardo Sivori Museum of Plastic Arts of the Bs.As.City Government, Buenos Aires, Argentina; Passage to the Future: Young Japanese Artists, Contemporary Art Museum of the Faculty of Art, University of Chile, Santiago, Chile Passage to the Future: Young Japanese Artists,, Wolverhampton Art Gallery, Wolverhampton, Great Britain; 2005 A dot and a net (Un punto ed una rete), Saitama Modern Art Museum, Saitama, Japan No Place like a Home, Remo Gaibazzi Association, Parma, Italy; Naples Presente, Palazzo d’Arte (Art Palace), Naples, Italy; 2001 Crossing Spirit, TENT, Rotterdam Visual Art Centre, Rotterdam, Netherlands Senritsumirai - Futuro Anteriore (Anterior Future), Luigi Pecci Contemporary Art Centre, Prato, Italy Neo Tokyo, Museum of Contemporary Art, Sydney, Australia



lunedì 4 maggio 2009

Mostra Pensieri come lame d’acciaio

"Pensieri come lame d'acciaio"

Mostra video fotografica di Elio Scarciglia

Dal 6 al 16 aprile 2009, sala Pellegrino – biblioteca provinciale "Nicola Bernardini"

(ex Collegio Argento), viale Gallipoli - Lecce.

Inaugurazione mercoledì 6 maggio ore 18.30

"Ecco, ora le cose iniziano ad arrivare …". Ispirato dal testo di Fernanda Ferraresso Elio Scarciglia intraprende il viaggio interiore da cui nascono "Pensieri come lame d'acciaio". Una mostra video fotografica itinerante che dopo Roma, Bari e ora a Lecce, si sposterà a Messina nel mese di giugno e a settembre a Chiavenna (SO).

Sensazioni di momenti vissuti e fermati: la linea che separa, taglia i pensieri, ma che apre a nuove riscoperte del sé. Tracce di acqua, terra, colori, movimenti, riflessi di luci. Dodici scatti e un video che completa la ricerca fotografica di Scarciglia dove Gianni Magno interpreta i suoni metallici dell'acciaio. E' da una scogliera che l'attore inizia il percorso, un treno è il viaggio che attraversa il ragazzo, colori come acqua, uno scenario senza cornici, aperto alle più svariate e personali interpretazioni. Le immagini delle foto riportano i colori e le linee dei tagli anche nel film. Scarciglia si sofferma, segna i momenti, il taglio, la ferita e poi uno scorcio di luce di una lanterna che lo accompagna sin fuori da quell'involucro di suoni freddi e taglienti.

Un video suggestivo e dodici lavori fotografici stampati su forex e alluminio, sono il risultato di un ascolto di quei pensieri fermati e trasformati in espressioni d'arte. " Elio Scarciglia si è posto all'ascolto delle voci , e ha fatto silenzio, un milionesimo di silenzio che ha fermato l'universo mondo che roteava pazzescamente dentro di lui – scrive Augusto Benemeglio – si è fermato , è rimasto immobile, per non spaventare i pensieri che ora cominciavano a fargli pressione, a venire avanti a folate come una carica di cavalleria inglese , ha detto alt, ha gridato alt, ha sussurrato alt, fermi, per dio , non lasciate fuggire il momento magico".

La serata dell'inaugurazione sarà presentata dall'artista Elio Scarciglia e coordinata da Monica Maggiore. Porteranno il loro saluto Aurelio Gianfreda, Alessandro Laporta, Tiziana Dollorenzo, Monica Taveri.

Nelle serate del 12-13 e 14 maggio, altri eventi accompagneranno il corso della mostra con proiezioni, letteratura e poesia.

Orari: da lunedì al venerdì 9-13; lunedì, martedì, mercoledì e giovedì 16-18.30. Inaugurazione: mercoledì 6 maggio ore 18.30.

Info: 320.1532619 - mare38@libero.it

Ufficio stampa

Monica Maggiore

339.4660995

maggiore.m@gmail.com

Transiti Nomandi. Lecce, dal 18 aprile al 16 maggio al Museo Civico d’Arte Contemporanea

TRANSITI NOMADI

Nasce da un progetto dei Free International Artists di Napoli in collaborazione con il Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia dell’Università del Salento la mostra “Transiti nomadi”, allestita presso il Museo Civico d’Arte Contemporanea di San Cesario di Lecce, che raccoglie le opere di trenta artisti provenienti da tutto il mondo. “Transiti nomadi è un attraversamento nel mondo dell’arte d’oggi (…) un viaggio attraverso le diverse sensibilità di culture tanto vicine quanto lontane. (…) Trenta artisti da luoghi geografici e mentali diversi si raccontano e raccontano la propria collettività attraverso la propria peculiarità narrativa, attraverso la propria specifica sensibilità ed abilità espressiva (…)” commenta il direttore artistico Enzo Marino. “Negli ultimi due decenni del ventesimo secolo” aggiunge il prof. M. Guastella “si è assistito a un pullulare di ‘ismi’ intricati e divergenti; alla conclusione dell’epoca post-moderna ha fatto seguito una stagione (altermoderno?) in cui divengono indefinibili i territori e le possibilità d’azione dell’esperienza artistica in una costante, necessaria transitoriètà”.

Passaggi tra i molteplici mezzi espressivi, tra le diverse culture sono, quindi, i temi fondanti di questa mostra che vuole, invece, dare inizio ad una stabile attività del Museo di questo piccolo centro, primo ed unico nel Salento.

Il concept dell’allestimento è stato quindi la transitorietà, tema portante dell’evento e senso stesso delle costruzioni effimere delle esposizioni. Il transito nomade degli artisti e delle loro forme espressive è stato sottolineato dall’uso di tende, che rimandano alla forma archetipica dell’abitare provvisorio, utilizzate per organizzare lo spazio espositivo in una logica di percorso fluido e senza soluzioni di continuità. I setti leggeri e intangibili guidano il visitatore attraverso i vari ambienti offrendo spunti di osservazione molteplici e diversificati secondo l’intramontabile lezione scarpiana del percorrere e del rivedere. I materiali, riciclabili, sono stati scelti, anch’essi per esprimere il senso del continuo scorrere del tutto, della forma come della materia, e della continua evoluzione e trasformazione non solo delle esperienze artistiche ma anche dei concetti dell’abitare, dell’allestire, del costruire.

Il bianco è il colore ‘non colore’ dominante, usato non solo per dare una sensazione di leggerezza e intangibilità associata alla non permanenza dell’allestimento, ma anche in quanto rispettoso della molteplice varietà cromatica delle opere esposte.

Nello stesso senso è stata utilizzata la luce, d’ambiente cioè diffusa e indiretta. Un’illuminazione senza ombre che suggerisce un’idea di spazio e libertà ma che fornisce al contempo la sensazione di un ambiente accogliente e tranquillo, in cui il visitatore si può orientare, avere una visione di insieme e godere di un’esperienza plurisensoriale.

Musica, scultura, installazioni e musica digitale si snodano e si intrecciano, infatti, lungo il percorso e conducono e preparano al momento conclusivo della visita che termina nella sala predisposta per i video digitali dove il tema della tenda è ripreso e reinterpretato nell’ottica delle pareti mobili delle abitazioni tradizionali giapponesi in un rimando di trasparenze, luci e ombre.

scheda tecnica/technical card

curatore/curator by Enzo Marino (Free International Artist)

testo critico/art critic by Lucio Galante e Massimo Guastella

ufficio stampa/ press agent

relazioni esterne / external relationship Free International Artists

allestimenti/preparation Fabricarte di Stefania Galante e Danilo Pastore

progetto grafico/graphic project Fabricarte di Stefania Galante e Danilo Pastore

dal 18 aprile al 16 maggio

from 18th april to 16th may

orario: lunedì-venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 19

opening time: Mon-Fri 8 to 12 a.m. - 4 to 7 p.m.

Museo Civico d’Arte Contemporanea

Palazzo Ducale,

Piazza Garibaldi, 12

73016 San Cesario di Lecce

Tel. 0832 205366

EMail: segreteria@comune.sancesariodilecce.le.it

Web: http://www.comunesancesariodilecce.it


inviato da: stefania galante <studiofabricarte@live.it>

sabato 2 maggio 2009

Arsprima laboratori didattici: I miei amici immaginari

LABORATORI DIDATTICI

Tube Gallery di arsprima – ARREDATORI MILANESI – mezzanino stazione metropolitana Loreto – Milano

I MIEI AMICI IMMAGINARI

Sabato 9 maggio 2009 dalle ore 15.00 alle ore 19.00



Il giorno 9 maggio 2009 arsprima, Associazione Culturale per le Arti Contemporanee, in collaborazione con l'Associazione Laboratorio Alchemico, terranno il primo di tre laboratori didattico-creativo dedicato all'infanzia, presso lo spazio Tube Gallery.

arsprima e Laboratorio Alchemico vogliono fare lavorare insieme i ragazzi con giovani artisti contemporanei attraverso una concreta interazione, perché la importanza dell'arte nella formazione individuale va comunicata fin dalla infanzia.

Con il progetto dei quattro laboratori verrà mostrato ai ragazzi l'aspetto ludico della pittura, del collage e del disegno e si incoraggeranno i piccoli partecipanti ad esprimere liberamente la fantasia.Il laboratori rivolti ai bambini tra i 7 e gli 11 anni si terranno in contemporanea con le mostre in corso nello spazio Tube Gallery.

Con il laboratorio "I MIEI AMICI IMMAGINARI" cui parteciperà la artista Silvia Argiolas i bambini saranno invitati a disegnare su dei post-it i loro amici immaginari, quelli che hanno e quelli che vorrebbero, creandone di nuovi con la fantasia ed ispirandosi ai curiosi personaggi delle opere di Luca Beolchi.

Prossimi Laboratori:

sabato 30 maggio: "BIDIDI BODIDI BU. CREA LO SPAZIO CHE VUOI TU" con Florencia Martinez

sabato 4 luglio: "BABY SUMMER EXTRA SMALL" con Emanuela Bartolotti

Artisti che partecipano ai laboratori: Silvia Argiolas * Florencia Martinez * Emanuela Bortolotti

TUBE GALLERY: la galleria ubicata all'interno di uno spazio espositivo di complessivi 2.000 mq nel mezzanino della stazione metropolitana di Loreto a Milano,nasce da una singolare partnership tra un consorzio di piccole e medie imprese del settore di mobili ed arredi, gli ARREDATORI MILANESI, e l'associazione arsprima. L'arte sostenuta dalle imprese, piccole e medie imprese ed a disposizione di un pubblico eterogeneo, quello della metropolitana milanese.


Per informazioni: arsprima, Corso Italia n. 9,Milano, cell. 331 8773108, tel. 02 58308360

www.arsprima.it www.tubegallery.it arsprima.press@gmail.com


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