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martedì 17 marzo 2009

I GIGLI mostra arte contemporanea

I GIGLI mostra arte contemporanea


Dal 10 Marzo è stata aperta al pubblico la GALLERIA D'ARTE presso il centro commerciale I GIGLI con una mostra collettiva di pittura, scultura e artigianato al primo piano della corte Magnani grandi artisti espongono le loro opere.
L'idea di Valter Valleri dello studio immagine "Arte e mestieri", di aprire uno spazio agli artisti contemporanei è senza dubbio un'idea vincente, in effetti nei grandi shopping center delle città d'oltre oceano non è raro imbattersi in grandi eventi artistici di questo tipo
Il Centro Commerciale I GIGLI al pari dei colleghi americani ha dunque voluto porgere ai propri clienti un momento di pausa creativa che riempia e gratifichi lo spirito, legando la componente commerciale alla cultura dell'arte.
Nella grande sala espositiva si possono ammirare opere di vari artisti diversi per stile e tematiche, si va dalla pop-art di Giovanni Boldrini con le sue sperimentazioni di materiali diversi, alle tele coloratissime d'astrazione gestuale di Maris, passando per i pannelli di resine materiche di Jacopo Castellani ed arrivando alle tele dal sapore metafisico di spazi rarefatti di Tiziana Curti.
Sono esposte anche opere dei valenti artigiani Galletti Paolo con le sue ceramiche e Checchi Chiara con le decorazioni per arredo, un sezione è dedicata all'esposizione delle opere del progetto didattico GI LO DA DA degli allievi di Boldrini.
La mostra resterà aperta fino al 30 marzo con orario 09-22 tutti i giorni escluso le domeniche, naturalmente ad ingresso libero

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Postato da : tiziana <tizianacur@hotmail.it> su CorrieredelWeb.it L'informazione fuori e dentro la Rete.

venerdì 13 marzo 2009

L’eredità di Francesco De Sanctis

FONDAZIONE DE SANCTIS

L’eredità di Francesco De Sanctis
Un viaggio tra i capolavori della letteratura italiana
letture
Roma, 16 marzo – 11 maggio 2009

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana

Toni Servillo Anna Bonaiuto Leopardi Giorgio Ficara Anna Galiena Petrarca
Antonio Debenedetti Claudia Gerini Dante Jacqueline Risset Neri Marcorè Alfieri
Ernesto Ferrero Luigi Lo Cascio Tasso Nadia Fusini Alessandro Haber Boccaccio
Franco Cordelli Laura Morante Machiavelli Aldo Schiavone Fabrizio Bentivoglio Leopardi Alfonso Berardinelli Francesco De Sanctis

Premio De Sanctis per la Saggistica
Roma, Ottobre 2009
Giorgio Ficara (presidente)
Alfonso Berardinelli, Antonio Debenedetti, Alain Elkann, Nadia Fusini, Louis Godart
Raffaele La Capria, Giacomo Marramao, Jacqueline Risset, Vera Slepoj, Claudio Strinati


La Fondazione De Sanctis presenta la sua attività per il 2009: un ciclo di letture dei classici amati da De Sanctis dal titolo “L’eredità di Francesco De Sanctis. Un viaggio tra i capolavori della letteratura italiana” e la nascita del Premio letterario per la Saggistica.

Fabrizio Bentivoglio, Toni Servillo e Anna Bonaiuto leggono Leopardi, Alessandro Haber legge il Decameron, Laura Morante il Principe di Machiavelli, Claudia Gerini il XXX Canto del Purgatorio, Luigi Lo Cascio la Gerusalemme Liberata, Anna Galiena I Trionfi di Petrarca e Neri Marcorè la Vita di Alfieri.
Così la Fondazione De Sanctis, nata nel 2008, intende dare nuova forza vitale ai classici più amati dal grande storico della letteratura a cui dobbiamo la formazione di una coscienza culturale dell’Italia unita. Tutto nasce dall’idea del giovane erede del critico Francesco De Sanctis jr che, dopo aver ereditato dal nonno l’archivio personale e la biblioteca del suo antenato - manoscritti, lettere, testi autografi e documenti inediti - ha deciso di puntare su alcuni grandi eventi che potessero creare un proficuo contatto tra la grande letteratura, le istituzioni e le nuove generazioni.

Il ciclo, L’eredità di Francesco De Sanctis. Un viaggio tra i capolavori della letteratura italiana si inaugura il 16 marzo, alle ore 17, nel Salone delle Feste del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: Anna Bonaiuto e Toni Servillo leggono La sera del dì di festa, Il pensiero dominante, Il tramonto della luna e La ginestra o il fiore del deserto di Leopardi. Introduce Giorgio Ficara, che è anche il Direttore scientifico della Fondazione.

Il ciclo proseguirà per otto settimane ospitato nei più importanti luoghi istituzionali di Roma, dal Senato della Repubblica alla Camera dei Deputati sino al Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Un’occasione straordinaria anche per visitare (strettamente su prenotazione) luoghi solitamente chiusi al pubblico: dalla Sala Zuccari di Palazzo Madama alla Biblioteca Chigiana di Palazzo Chigi, alla Sala della Lupa di Montecitorio.

Le letture saranno anticipate ogni volta da un’introduzione fatta da una rosa di nomi eccellenti della cultura italiana: Giorgio Ficara, Antonio Debenedetti, Jacqueline Risset, Ernesto Ferrero, Nadia Fusini, Franco Cordelli, Aldo Schiavone e Alfonso Berardinelli. I testi saranno sottoposti a una reinterpretazione molto originale, si veda il Principe di Machiavelli messo sotto la lente di ingrandimento di un giurista-politologo come Aldo Schiavone, o la Vita scritta da esso di Vittorio Alfieri riletta dallo scrittore Ernesto Ferrero, già autore della celeberrima biografia di Napoleone N., o infine la lettura inedita delle eroine della Gerusalemme Liberata fatta da Nadia Fusini, già studiosa e scrittrice delle eroine della letteratura femminile tra Otto e Novecento. Gli autori e i testi selezionati sono quelli ai quali è dedicato uno spazio di maggior rilievo all’interno della Storia della Letteratura Italiana di Francesco De Sanctis: Dante, Petrarca, Boccaccio, Machiavelli, Tasso, Alfieri e Giacomo Leopardi.

Il Premio De Sanctis per la Saggistica si terrà in ottobre. La sua giuria è composta dai più brillanti critici e studiosi italiani - Alfonso Berardinelli, Antonio Debenedetti, Alain Elkann, Giorgio Ficara (presidente), Nadia Fusini, Louis Godart, Raffaele La Capria, Giacomo Marramao, Jacqueline Risset, Vera Slepoj, Claudio Strinati. Il Premio si rivolge alla saggistica in senso lato - letteraria, storica, artistica, filosofica, scientifica, economica e politica - e individua, ogni anno, un testo che innovi profondamente nella tecnica e nei contenuti stessi del genere. Accanto a questo riconoscimento principale e istituzionale, la giuria ha scelto di attribuire altri tre premi: per un saggio di autore straniero su argomento italiano, per un saggio breve pubblicato su rivista o di curatela di opera letteraria e per un saggio di divulgazione scientifica in collaborazione con Eni.
La densità dei premi dedicati alla narrativa in Italia è altissima: il Premio per la Saggistica intende, dunque, colmare una lacuna, e con ciò reintrodurre, in maniera ambiziosa, sulla scena culturale del nostro paese la letteratura e la critica letteraria, secondo l’insegnamento di De Sanctis, modello intellettuale e morale di riferimento.

L’eredità di Francesco De Sanctis. Un viaggio tra i capolavori della letteratura italiana nasce in collaborazione con LOTTOMATICA e con BNL - Gruppo BNP PARIBAS e si avvale del Patrocinio del Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Ministero degli Affari Esteri, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma.
Il Premio De Sanctis per la Saggistica è invece realizzato grazie al contributo di Eni e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.


Per partecipare agli incontri è necessario la prenotazione telefonica


Fondazione De SanctisPalazzo CenciVia Beatrice Cenci 7/a - 00186 RomaPrenotazioni tel 06 68897128 / 06 682168 00www.fondazionedesanctis.it
Ufficio Stampa: Davis e Franceschini Alba Donati, Caterina Briganti tel 055 2347273 fax 055 2347361davis.franceschini@dada.it

mercoledì 11 marzo 2009

Inaugurazione: Patrizia Anedda – Lucia Arena

Gent.mi Amici,

ho il piacere d'invitarvi all' inaugurazione della mostra


Patrizia Anedda
Lucia Arena

dal 20 marzo al 20 maggio


a cura di
Caterina Morelli


Inaugurazione
venerdì 20 marzo ore 18.30

Ina Assitalia – Agenzia Generale Bologna Centro
Via De' Pignattari, 3 – Bologna
Telefono: 051/6405275
E-mail: agenzia@inabolognacentro.it

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giadalomi@interfree.it

Miro' a Carpi


MIRÓILLUSTRATORE

Biblioteca Multimediale Arturo Loria

15 marzo-14 giugno

Mostra a cura di Michele Tavola

INAUGURAZIONE

Domenica 15 marzo ore 15.30

L'ARTISTA

Joan Miró i Ferrà nacque a Barcellona il 20 aprile 1893 da un padre
orefice ed orologiaio. Assai precoce – iniziò a disegnare dall'età di
otto anni – intraprese studi commerciali seguendo la volontà paterna,
fino a lavorare come contabile per un anno. Frequentò poi, dal 1912
fino al 1915, l'Accademia Galì, per passare poi al Circolo Artistico
di Sant Lluc.

Nel 1920 si stabilì a Parigi, attratto dalla stimolante comunità
artistica che si riuniva a Montparnasse, conoscendo così Pablo Picasso
ed entrando in contatto con il circolo dadaista del poeta Tristan
Tzara.Il suo stile fa così inizialmente influenzato dai surrealisti ma
in seguito fu portato verso una maggiore astrazione per l'influsso del
movimento surrealista. Dopo che nel 1926 collaborò con Max Ernst per
la scenografia di Romeo e Giulietta, la sua definitiva consacrazione
parigina arrivò con l'esposizione nella galleria Georges Bernheim.
Artista assai prolifico, attratto dalla sperimentazione delle diverse
tecniche e materiali, si cimentò in litografie, acqueforti, sculture
anche monumentali, nonché pittura su carta catramata e vetro. Assai
vivo il suo interesse per il libro d'artista, campo nel quale realizzò
veri capolavori.

Fu uno dei più radicali teorici e sostenitori del surrealismo, al
punto che André Breton lo definì "il più surrealista di noi tutti".
Tra gli innumerevoli riconoscimenti ottenuti nel corso della sua
carriera, si segnala il premio per la grafica alla Biennale di Venezia
nel 1954, il Premio Internazionale Guggenheim nel 1958, le lauree
honoris causa conferitegli dalle università di Harvard e di
Barcellona. Anche in età avanzata proseguì le sue esperienze
estetiche, creando centinaia di ceramiche e i celebri murales presso
l'edificio dell'UNESCO a Parigi. Dal 1972 è stata creata la Fundació
Joan Miró a Barcellona. Morì nel 1983 all'età di 90 anni, dopo aver
concepito le sue ultime idee, tra le più radicali, come quelle di
scultura gassosa e pittura quadridimensionale.


I CURATORI

Michele Tavola

Nato a Lecco nel 1973, si laurea in Lettere presso l'Università di
Milano nel 1998. Si specializza in seguito all'Università di Firenze,
dove discute una tesi in storia della grafica d'arte e svolge poi il
suo dottorato all'Università di Torino. Dal 1999 al 2006 collabora
come esperto d'arte con Radio Popolare di Milano ed attualmente
collabora con il quotidiano La Repubblica.

Specialista nell'ambito del "Libro d'Artista", della grafica d'arte e
dell'illustrazione libraria eseguita d'artisti, ha curato e redatto i
cataloghi di Picasso Illustratore, Matisse Illustratore e Chagall, le
Anime Morte. E' autore del saggio "Breve storia del livre d'artiste" e
sta ultimando, per la casa editrice Scalpendi di Milano, una storia
del libro d'artista in Italia. Inoltre è un membro della giuria al
Premio San Fedele e ha pubblicato, per Alpha Test, un manuale di
storia dell'arte contemporanea.

Chiara Gatti

Laureata all'Università Cattolica di Milano in Lettere Moderne
indirizzo Storia dell'arte nel 1999 con una testi in Storia del
Disegno e delle Arti Grafiche si specializza, presso il Politecnico di
Torino in Museografia. E' specialista nel campo dell'incisione moderna
e contemporanea.

Membro di redazione della rivista "Grafica d'arte", scrive per le
pagine culturali del quotidiano La Repubblica. E' docente di Storia
dell'arte Contemporanea presso l'Università dell'Insubria e collabora
con la direzione del Museo d'Arte di Mendrisio.

Ha curato, tra gli altri, testi monografici dedicati all'opera di
Manet, Bucci, Boccioni, Melotti, Ferroni, Viviani e Del Grosso.
Pubblica inoltre nel 2008 il saggio "Dentro la Cornice", dedicato al
sistema dell'arte contemporanea, per le Edizioni Bruno Mondadori.
Attualmente sta realizzando uno studio sull'opera grafica di Marino
Marini.


Ufficio stampa MIRÓILLUSTRATORE

Marcello Marchesini | marchesinimarcello@msn.com

Lara Zironi | lara.zironi@gmail.com

Tel. 059 6493 75-85

Fax. 059 649957

Ötzi ospita le mummie da tutto il mondo in Alto Adige / Südtirol

Mummie. Sogno di vita eterna. La mostra del Museo Archeologico dell’Alto Adig a Bolzano in cooperazione con i Musei Reiss-Engelhorn/Mannheim per tutto il 2009

Dal 10 marzo al 25 ottobre 2009, il Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano ospiterà oltre 60 mummie provenienti dai più rinomati musei europei. La famosissima mummia Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio, esposta nella cella frigorifera appositamente ideata, sarà padrone di casa accogliendo su una superficie di oltre 1.000 mq una panoramica affascinante sul fenomeno della mummificazione.
Le mummie, umane e animali provenienti da tutti i continenti, ma anche reperti e preziosi oggetti rituali delle più svariate civiltà dai dinosauri a Ötzi, dall’antico Egitto ai giorni nostri, saranno mostrate nel loro contesto culturale, accompagnate da installazioni multimediali che racconteranno i risultati scientifici nel campo dell’antropologia, biochimica, genetica, patologia, medicina e altre discipline.
Dalle particolarissime mummie di palude, ai corpi avvolti sapientemente in bende e deposti in stupendi sarcofagi egizi, dalle più recenti mummie della cripta di Vàc in Ungheria a quelle appartenenti a collezioni asiatiche, oceaniche e sudamericane, tutto l’affascinante mondo delle mummie viene a rendere omaggio a Ötzi, la mummia ritrovata tra le montagne della Val Senales nel 1991, rendendo così l’esposizione unica nel suo genere.
Concepita ed elaborata dai Musei Reiss-Engelhorn di Mannheim in Germania la mostra è frutto di una scoperta sensazionale fatta nei depositi dei Musei Reiss-Engelhorn durante alcuni lavori di ristrutturazione nel 2004 dove ben venti mummie di varia provenienza e mai esposte prima di allora furono trovate.
Alla mostra sarà abbinato un programma di visite guidate e di incontri con esperti di temi collegati. Inoltre lo staff didattico del museo ha elaborato un pacchetto di offerte incentrato sulla mostra, diversificato per fasce scolastiche: laboratori scientifici, percorsi pedagogici e visite guidate a tema per avvicinarsi alle mummie e ai differenti tipi di mummificazione dal punto di vista scientifico e culturale.

Per ulteriori Informazioni:
Museo Archeologico dell’Alto Adige
via Museo 43, I-39100 Bolzano
telefono +39 0471 320100
web www.iceman.it, e-mail museo@iceman.it

L'Alto Adige / Südtirol festeggia Andreas Hofer

Nel bicentenario delle imprese di Andreas Hofer, l’Alto Adige celebra attraverso diverse manifestazioni il valore di un personaggio umile che ha combattuto per la difesa e la libertà delle proprie montagne.

Esattamente nel 1809 Napoleone, alleato con i bavaresi, attacca l’Impero austroungarico, avanzando verso il Tirolo. Un oste-agricoltore della Val Passiria di nome Andreas Hofer guida coraggiosamente i tirolesi alla resistenza grazie alla grandissima conoscenza del suo territorio diventando così un eroe e simbolo dell’insurrezione altoatesina.

Nel 2009, varie manifestazioni celebreranno la grande personalità di quest’uomo che non si è mai sottratto dal difendere i diritti dei contadini e dei mercanti della sua terra.
Per maggiori informazioni: www.1809-2009.eu

Uno dei primi appuntamenti dell’anno è la mostra promossa da un altro grande personaggio dell’Alto Adige, Reinhold Messner. Per tutta la durata della stagione di apertura del Messner Mountain Museum Firmian (7/03 – 15/11/2009) tra le antiche mura di Castel Firmiano alle porte di Bolzano, la mostra ripercorrerà gli eventi che portarono il popolo contadino tirolese a lottare per la propria difesa attraverso tele di artisti dell’epoca, ricordi dei protagonisti, reliquie del 1809 e opere di artisti contemporanei (www.messner-mountain-museum.it ).

Il MuseoPassiria presso la casa natìa, il maso Sandhof, di Andreas Hofer a San Leonardo in Passiria rappresenterà ovviamente il fulcro di quest’anno di commemorazioni (www.museum.passeier.it). Da segnalare anche la mostra al Touriseum, il museo del turismo, ai Giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano, che darà molto spazio al mito di Hofer come eroe fortemente legato al suo territorio nel periodo dal 3 aprile al 15 novembre 2009. (www.touriseum.it)

lunedì 9 marzo 2009

Alla SACI Gallery: Fotografie dalle culture del Buddhismo dell’ architetto fiorentino Vincenzo Vaccaro

SACI GALLERY STUDIO ART CENTERS INTERNATIONAL

VIA SANT’ANTONINO, 11 50123 FIRENZE, ITALIA
www.saci-florence.org gallery@saci-florence.org
T 055 289948 F 055 277 6408





COMMUNICATO STAMPA
Fotografie dalle culture del Buddhismo dell’ architetto fiorentino Vincenzo Vaccaro

11-27 marzo 2009
Inaugurazione: mercoledì 11 marzo ore 19:30
Presentazione: giovedì 12 marzo ore 19:30


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Vincenzo Vaccaro (Firenze, 1951) architetto, da oltre trenta anni si occupa di restauro architettonico con importanti interventi su monumenti fiorentini, è docente di restauro nella facoltà di architettura di Firenze. Da appassionato viaggiatore nei paesi orientali, ama fotografare luoghi e persone delle culture locali.

La mostra presenta una breve selezione delle diverse architetture buddiste presenti in quattro paesi asiatici: Myanmar, India, Nepal e Tibet. In questi paesi il buddismo è presente nelle diverse versioni: theravada–hinayana, mahayana e vajrayana.
Il theravada è presente oltre che nel Myanmar, nello Sri Lanka e in tutto il sud est asiatico. Il mahayana in India, Giappone, Cina e Nepal. Il vajrayana in Tibet e dopo la diaspora anche nei paesi occidentali e in Australia.

La principale differenza tra le tre scuole consiste nell’uso dei mezzi per raggiungere l’Illuminazione. Nell’architettura l’edificio caratteristico è rappresentato dallo Stupa. È il monumento buddhista più conosciuto, è un reliquiario che cambia nome e forma nei vari paesi.
La sua immagine più antica ha una struttura tripartita formata da una base circolare o quadrata su cui sorge un elemento emisferico coronato da un corpo cubico sormontato da un pinnacolo. Nel corso dei secoli si è modificato mantenendo però la tripartizione. In Myanmar la forma caratteristica assunta dallo stupa, che qui è chiamato pagoda, è quella a campana. In India ha più la forma verticale a pianta quadrata, come il tempio di Bodh Gaya. In Nepal e in Tibet, dove viene chiamato chorten,le proporzioni e il disegno sono quelli di un mandala tridimensionale che i visitatori percorrono tenendolo sempre sul lato destro e spesso, come nel caso del Kumbum di Gyantse, è arricchito da molte cappelle con un ricchissimo repertorio iconografico.


La galleria SACI è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, sabato dalle 13 alle 19 con ingresso gratuito.

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