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lunedì 27 novembre 2017

Fondazione Adolfo Pini: mostra "Memory as Resistance" di Nasan Tur, a cura di Gabi Scardi

ALLA FONDAZIONE ADOLFO PINI LA MOSTRA
NASAN TUR MEMORY AS RESISTANCE
a cura di Gabi Scardi

Dal 30 novembre 2017 al 9 marzo 2018
Opening: mercoledì 29 novembre, ore 18.30
Corso Garibaldi, 2 Milano
 
Per maggiori informazioni  
www.fondazionepini.net/attivita-culturale/memory-as-resistance
 
 
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Dal 30 novembre 2017 al 9 marzo 2018, la Fondazione Adolfo Pini presenta la mostra Memory as Resistance, un progetto inedito realizzato dall’artista Nasan Tur, a cura di Gabi Scardi. Il tema della memoria, del ruolo del soggetto nella società e del suo lascito saranno al centro degli interventi ospitati dalla Fondazione, e si intrecceranno anch’essi al legame con il vissuto di coloro che la abitarono.

L’invito della Fondazione è stato, per l’artista, l’occasione per concepire un nuovo progetto che prevede un allestimento che occuperà le vetrine della casa museo. L’esposizione comprende in particolare una serie di fotografie dedicate a persone che, fino in fondo, si sono impegnate per la libertà d’espressione e un video incentrato sulla figura di un uomo che appare di profilo, sullo sfondo di un paesaggio in cui riconosciamo il Bosforo. 

L’uomo è Hrant Dink: figura fondamentale del movimento per la riconciliazione e i diritti in Turchia, nonché caporedattore del settimanale bilingue turco – armeno Agos, ucciso davanti all’ingresso della redazione nel 2007. Nel video, un’azione ripetuta restituisce l’immagine di Hrant Dink accartocciata, dispiegata, stesa con le mani e poi nuovamente accartocciata, come in una sequenza infinita. L’opera trasmette un senso di lontananza, ma anche la forza dell’orizzonte. Il suo ricomparire, sempre più sbiadita, eppure persistente, interferisce con la cronologia: malgrado gli eventi, la presenza del soggetto incessantemente si rinnova. 

La memoria fragile ma tenace non arretra, e le azioni, anche a distanza di tempo, mantengono valore. Il lavoro di Nasan Tur prende avvio alla fine degli anni Novanta, nel corso del tempo l’approccio personale si stempera e i riferimenti si ampliano. L’artista comincia a elaborare i temi del vivere e del convivere urbano e mette in campo una grande attenzione ai filtri culturali che condizionano il nostro sguardo e le nostre attitudini. 

Le sue opere sono interpretazioni critiche dei contrasti, delle contraddizioni e delle tensioni psicologiche e sociali dell’individuo nel presente. Vi emergono, in forme diverse, questioni legate alle ideologie, alle utopie, al linguaggio e ai concetti di storia, nazionalità, eredità culturale e attivismo.

In occasione di Memory as ResistanceNasan Tur terrà una lecture, giovedì 30 novembre alle ore 18.00, aperta al pubblico, durante la quale l’artista illustrerà la sua ricerca estetica fino ad arrivare ai più recenti sviluppi dei suoi ultimi progetti. 

Venerdì 1 dicembre La Fondazione Adolfo Pini organizza un appuntamento collaterale alla mostra Memory as Resistance. N

ella galleria nel cortile della Fondazione, gli studenti della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano avranno l’opportunità di partecipare a un momento di approfondimento e di confronto con l’artista, tramite l’esposizione di loro opere legate alle tematiche affrontate da Nasan Tur nella mostra.

Dopo aver presentato i primi due progetti site specificThe Missing Link di Michele Gabriele, e Materia prima di Lucia Leuci, con questa nuova mostra la Fondazione prosegue pertanto il proprio percorso dedicato all’arte contemporanea, sotto la guida di Adrian Paci, con l’obiettivo disporsi quale luogo di incontro e valorizzazione della scena dell’arte giovanile nazionale e internazionale Milano.
 
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Memory as Resistance
A cura di Gabi Scardi
30 novembre 2017- 9 marzo 2018
Opening: 29 novembre 2017 ore 18.30

Lecture di Nasan Tur
Giovedì 30 novembre ore 18.00

Appuntamento collaterale
Mostra Four
Federico Arani, Vincenzo Badiglio, Francesco de Bernardi e Jacopo Martinotti
A cura di Maria Chiara Baccanelli e Emanuele Tira
Venerdì 1 dicembre 
La mostra sarà visitabile dal 29 novembre


Fondazione Adolfo Pini
Corso Garibaldi 2, Milano
Orari: da lunedì a venerdì ore 10.00 – 13.00 | 15.00 – 17.00
Ingresso gratuito
Tel. 02 874502
www.fondazionepini.it
Facebook: Fondazione Adolfo Pini
 
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sabato 25 novembre 2017

Mostra di Fausto De Nisco, a cura di Sandro Parmiggiani a Reggio Emilia, 1 dicembre 2017 - 13 aprile 2018

BFMR & Partners

Dottori Commercialisti Revisori Legali

1 dicembre 2017 – 13 aprile 2018

FAUSTO DE NISCO

Intrichi e radure nel bosco della pittura

A cura di Sandro Parmiggiani

Inaugurazione: venerdì 1 dicembre, ore 19.00

BFMR & Partners, studio di Dottori Commercialisti Revisori Legali di Reggio Emilia che fa capo a Silvio Facco, Luigi Attilio Mazzocchi e Leonardo Riccio ospita, dal 1 dicembre 2017 al 13 aprile 2018, "Intrichi e radure nel bosco della pittura" di Fausto De Nisco, artista modenese che sonda le infinite possibilità del segno, della forma e del colore.
Curata da Sandro Parmiggiani, la mostra raccoglie una trentina di opere pittoriche realizzate negli ultimi tre anni: dipinti ad olio su tela di grandi dimensioni e lavori a tecnica mista su carta, nei quali si registra un abbondante uso del collage, tecnica d'elezione per lo studio della composizione. 
Il percorso espositivo è inoltre completato da un piccolo nucleo di carte degli anni Novanta.
«I dipinti di Fausto De Nisco – scrive il curatore – sono una sfida persistente a chi pensi di poterne immediatamente cogliere la bellezza e il senso attraverso uno sguardo fuggevole e sommario. Le linee che in un punto s'intrecciano e in un altro divergono, andando a formare geometrie della più varia ampiezza e natura, i colori, accostati con perizia, che trapassano da un punto, s'inabissano nel nulla e poi riaffiorano in un'altra parte del dipinto, le figurazioni che qua e là paiono germinare e prendere forma, per presto svanire e dissolversi in qualche lampo tonale: tutto concorre a definire le opere di De Nisco come luoghi di un mistero e di una rivelazione che, per coglierne qualche lacerto della genesi e dell'essenza segrete, esigono che si ripercorrano i sentieri lungo i quali si è inoltrato l'artista e si ricostruiscano le mappe che lui ha tracciato. De Nisco, riprendendo e sviluppando alcune esperienze della pittura europea ed americana del secolo scorso, parte, nella realizzazione dei suoi dipinti, da un nucleo, figurativo o geometrico, dal quale germinano e si dipartono liane che vanno a insediarsi in un'altra parte dell'opera, dando vita a una sorta di bosco in cui s'alternano intrichi e slarghi, viluppi e radure. L'arcipelago di isole che così si va formando è generato da suggestioni che attingono alla memoria personale dell'artista, alle sue passioni pittoriche, letterarie e musicali, all'innata e via via conquistata sensibilità per i rapporti, fondati sull'alternanza di equilibri e di scarti improvvisi, tra segni, forme, colori».
In occasione del vernissage su invito, previsto per venerdì 1 dicembre a partire dalle ore 19.00, sarà visitabile l'anteprima della mostra, aperta al pubblico da lunedì a venerdì con orario 10.00-12.00 e 16.00-18.00. 
Per informazioni: tel. 0522 455000, info@bfmr.it, www.bfmr.it.

Fausto De Nisco è nato a Sassuolo (Modena) nel 1951, dove vive e lavora. Espone, dal 1984, in mostre personali e di gruppo, in gallerie private e in spazi pubblici, in Italia e all'estero. La sua opera ha riscosso l'interesse di critici e storici dell'arte, quali, tra gli altri, G. Celli, F. Caroli, C. Cerritelli, B. Bandini, S. Parmiggiani, C. Spadoni, R. Pasini, L. Conti, G. Granzotto. La sua prima mostra personale si è tenuta proprio a Reggio Emilia nel 1985, alla Galleria La Minima. Da allora, l'artista ha mantenuto uno stretto legame con la città che si è concretizzato con le personali "La fluidità della visione" (Palazzo Casotti, Reggio Emilia, 2009, testi di Sandro Parmiggiani e di Leonardo Conti) e "Frammenti nella memoria" (Galleria Radium Artis, San Martino in Rio, Reggio Emilia, 2013-14).

BFMR & Partners è uno studio di Dottori Commercialisti Revisori Legali fondato nel 2007 da Gian Matteo Bonomo, Silvio Facco, Luigi Attilio Mazzocchi e Leonardo Riccio. Accanto all'attività professionale, sostiene da anni l'arte e la cultura attraverso la promozione di esposizioni dedicate ad artisti e fotografi (Daniele Vezzani, Carlo Mastronardi, Nani Tedeschi, Angelo Davoli, Nadia Rosati, Wal, Toni Contiero, Riccardo Varini, Richard B. Datre, Giuliano Della Casa, Marco Paoli, Carlo Ferrari, Luca Gilli, Corrado Tagliati, Stanislao Farri, Carlo Vannini, Domenico Grenci, Ermanno Foroni, Alessandra Binini, Giuseppe Maria Codazzi) e la sponsorizzazione di rilevanti iniziative culturali (Attività di Palazzo Magnani 2009 e 2010, "Fotografia Europea" 2010-2017).

Fausto De Nisco
Intrichi e radure nel bosco della pittura
A cura di Sandro Parmiggiani
1 dicembre 2017 – 13 aprile 2018
Inaugurazione su invito: venerdì 1 dicembre 2017, ore 19.00
Orari: da lunedì a venerdì ore 10.00-12.00 e 16.00-18.00.

Per Informazioni:
BFMR & Partners Dottori Commercialisti Revisori Legali
Facco Mazzocchi Riccio & Partners
Piazza Vallisneri, 4
42121 Reggio Emilia
Tel. 0522 455000

Mostre: Public Gardens, l'arte fitodepurativa di Luporini, Cantoni e Spaletra al Gate 26A di Modena

Public Gardens, l'arte fitodepurativa di Luporini, Cantoni e Spaletra al Gate 26A di Modena

"In mezzo a tutto questo stiamo noi", così i tre artisti spezzini Andrea Luporini, M.Grazia Cantoni e Daniela Spaletra introducono il loro lavoro Public Gardens, dal prossimo 2 dicembre alla galleria Gate 26A di Modena.

Per questo progetto gli autori hanno deciso di porre la loro attenzione sul territorio di origine: La Spezia. Public Gardens mostra uno studio in cui il territorio spezzino, in particolare sulla discarica adiacente il borgo di Pitelli, come altre decine di siti in tutta Italia, dove lo spazio viene tutt'ora martirizzato dagli abusi ambientali. 

Le autorità rassicurano ufficialmente sulla sicurezza delle sostanze ritrovate nel sito e negli spazi attigui, mentre le analisi dicono il contrario, riportando la presenza di metalli pesanti e idrocarburi, tanto da portare il tasso di mortalità a un livello drammaticamente elevato.

In questo scenario s'inquadra il lavoro degli autori, dove nello spazio della galleria, da bianco contenitore, si azzera e si presta a ospitare 400 litri di nera terra che faranno da sfondo all'esposizione fotografica. "Quello che noi e voi stiamo calpestando non è semplice terra -affermano-, ma un pezzo di storia intrinseco di vite e ricordi. Tre piante germogliano dal buio. Come simulacri carichi di bellezza sono il simbolo di una precarietà e incertezza di una vita non controllabile".

Alla base di questo lavoro c'è una doppia presa di coscienza, sul problema e sul suo possibile superamento: la presenza di sostanze nocive è vista da molti come qualcosa da negare e nascondere sotto il tappeto, in primis dalle autorità ma anche dalla popolazione stessa che subisce gli effetti dell'inquinamento; dall'altra parte, sulla collina nascono ovunque ostinatamente piante e fiori dalle proprietà fitoriparatrici, che hanno in sé la capacità di depurare il terreno dai metalli pesanti, ma, che ne sono allo stesso tempo contaminate. 

La ricerca si muove su questo confine sottile, in cui natura e intervento umano convivono quotidianamente. Le piante che crescono su questo terreno inquinato sono con­crete, pur mostrandosi in una veste onirica e pittorialista e in mezzo a tutto questo stiamo noi, che guardiamo alla quotidianità senza riuscire a riconoscere il conflitto in atto e le conseguenze che porterà sul nostro futuro. 

La matrice del colore nero fonde i fiori e la terra creando un processo infinito, dove la natura cerca di rinnovare se stessa. Se da una parte le fotografie ci mostrano i meccanismi di rimozione che siamo disposti ad applicare per la necessità di vivere all'interno di una società, dall'altra l'istallazione Public Gardens diventa metafora di una possibile guarigione.

Da sabato 2 dicembre a domenica 7 gennaio
Sabato 2 vernissage (18:00 / 23:45)
da lun a ven su appuntamento
sab e dom 17/20
Gate 26A
Via Carteria, 26/A - Modena
Ingresso gratuito
Infoline 3338601405

venerdì 17 novembre 2017

Mostra PAESAGGI TRA TERRA ACQUA CIELO Ruggero Innocente a cura di Sonia Strukul. Inaugurazione sabato 25 novembre Conselve (PD)

Ruggero Innocente

PAESAGGI TRA TERRA ACQUA CIELO
a cura di Sonia Strukul

Presso lo Spazio Espositivo della Farmacia Meltias di Conselve (Padova) continuano gli appuntamenti con l'arte a cadenza mensile. 

Dal 25 novembre al 30 dicembre 2017 saranno protagonisti i "Paesaggi tra terra acqua cielo" di Ruggero Innocente, maestro artigiano (titolo conferitogli da Confartigianato Europa) dipinge paesaggi legati al territorio Veneto, luogo dove affondano le sue radici. 

Ruggero Innocente coglie le atmosfere, i colori, le vibrazioni della sua terra, la bassa padovana, che celebra con messaggio forte e leggibile. Due gli eventi collaterali alla mostra: sabato 2 dicembre ore 18.00 Silvia Gorgi ci racconterà curiosità, storie inedite luoghi poco conosciuti, della città del Santo tratte dal suo libro "Forse non tutti sanno che a Padova" (Newton Compton editori, 2016). Mentre sabato 16 dicembre ore 18.00 verrà presentato il cortometraggio di Renata Berti "Confini violati" (2015).

"Paesaggi tra terra acqua cielo" verrà inaugurata sabato 25 novembre alle ore 18.00 è sarà visitabile da lunedì a sabato con orario 8.30-12.45 e 15.30-19.45. Ingresso libero. 

Il titolo della mostra "Paesaggi tra terra acqua cielo" coglie l'essenza dell'espressione creativa del Maestro Innocente: un'evoluzione rispetto alla pittura classica abituata a mezzi espressivi lenti, come la pittura a olio. Ruggero Innocente invece mette a punto una tecnica personalissima, simile ad un virtuosismo musicale: veloce, immediata, perfetta per cogliere l'attimo fuggevole. 

Non c'è tracciato né preparazione, i colori vengono stesi direttamente su una tavola di legno e asciugano rapidamente. I pennelli sono pochi, in particolare usa steli di saggina con cui riesce a riprodurre singolari effetti.

«Il suo sguardo sulla natura – sottolinea la curatrice Sonia Strukul – coglie i paesaggi in cui vive, la magnifica terra che è il nostro Veneto, in particolare la bassa padovana, dove terra acqua e cielo si fondono dando vita a luci, colori, atmosfere irripetibili. I suoi paesaggi sono un regalo, riescono a far rivivere emozioni che per chi abita queste terre sono nel cuore».

Durante il mese di mostra si terranno anche DUE EVENTI COLLATERALI pensati per approfondire tematiche legate alla terra del Veneto.

SABATO 2 DICEMBRE alle 18.00 la giornalista Silvia Gorgi presenterà il volume "Forse non tutti sanno che a Padova" (Newton Compton editori, 2016) che racconta curiosità, aneddoti, luoghi poco conosciuti, della città del Santo e della sua provincia. Territorio dal grandissimo fascino, da sempre in grado di attirare eminenti personalità del mondo delle arti e della cultura.

SABATO 16 DICEMBRE alle ore 18.00 verrà proiettato il cortometraggio di Renata Berti "Confini violati" (2015). Un video concettuale che scava sulle sofferenze subite dai soldati nella Prima Guerra Mondiale, che molto sangue hanno versato proprio sulle terre del Veneto dipinte da Innocente. Scopo dell'artista è far riflettere sulla condizione umana fino ad arrivare ad una contemplazione pietosa in linea con la nostra vera essenza.


BIOGRAFIA – RUGGERO INNOCENTE
Ruggero Innocente si diploma Maestro d'Arte all'Istituto Pietro Selvatico di Padova. Numerose sono le esperienze lavorative nell'ambito dell'artigianato artistico: è stato disegnatore tecnico negli anni '70 alla Jolly Ceramica; negli anni '80 apre un'attività in proprio per la realizzazione di bambole in porcellana e viene chiamato ad avviarne una fabbrica in Romania. Realizza innumerevoli lavori in tutta la Provincia di Padova anche con commissioni per importanti Comuni e alberghi del bacino termale di Abano e Montegrotto. 

 Ha lavorato in Austria e a Lione in Francia su espresso invito delle massime autorità. È stato docente di scuola media superiore, ha tenuto corsi per insegnanti di Educazione Tecnica e Artistica, chiamato più volte in qualità di insegnante per corsi all'avviamento professionale della Provincia di Padova.

In tutto questo avvicendarsi di impegni lavorativi e relativi riconoscimenti nell'ambito della ceramica non tralascia la pittura che negli anni diventerà la sua prima attività.

Presso lo Spazio Espositivo della Farmacia Meltias di Conselve (Padova) continuano le mostre a cadenza mensile a cura di Sonia Strukul. Un'opportunità per far conoscere e promuovere non solo artisti, ma anche artigiani, designer e orafi del territorio. L'artigianalità e l'inventiva italiana sono un'eccellenza apprezzata in tutto il mondo che va riconosciuta e preservata.
Grazie alla lungimiranza di imprenditori come i due fondatori del gruppo Meltias, il dott. Lucio Merlo e del dott. Roberto Sannito, dal 2014 è stato creato uno spazio dedicato ad eventi culturali e formativi, mirati alla divulgazione delle varie sfaccettature del mondo artistico e culturale. Un nuovo concetto di Farmacia come luogo di benessere sia fisico che emotivo; un insieme di spazi, professionisti, servizi e prodotti d'eccellenza che propongono un approccio olistico al benessere dei propri clienti. Arte come conforto dell'anima, messaggio salvifico per la cura del corpo e della mente.


PAESAGGI TRA ACQUA TERRA CIELO / Ruggero Innocente
a cura di Sonia Strukul
Spazio Espositivo Farmacia MELTIAS
Via Vittorio Emanuele II, 21 - Conselve (Padova)
dal 25 novembre al 30 dicembre 2017

vernissage sabato 25 novembre ore 18.00
Orari di apertura:

da lunedì a sabato ore 8.30-12.45 e 15.30-19.45
Ingresso libero

Per informazioni:
Farmacia Meltias Conselve

Tel. 049 5384165



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Very Yao di Ai Weiwei in mostra al Centro Arti e Scienze Golinelli di Bologna

Very Yao di Ai Weiwei in mostra al Centro Arti e Scienze Golinelli di Bologna

Ai Weiwei Very Yao, 2008
Courtesy; Galleria Continua, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana
Photo by: Ela Bialkowska – Crediti obbligator

Riflettere sul passato di grandi nazioni per comprendere la necessità di innovare è l'idea centrale di una delle sei sezioni della mostra di arte e scienza IMPREVEDIBILE, essere pronti per il futuro senza sapere come sarà,
fino al 4 febbraio nel nuovo Centro Arti e Scienze Golinelli di Fondazione Golinelli a Bologna.

Tra le opere in mostra, Very Yao (2008) di Ai Weiwei, che appartiene alla lunga serie di opere realizzate dall'artista cinese con le biciclette, un mezzo di trasporto che fino agli anni Ottanta è stato parte integrante dell'identità cinese, ma che la corsa alla modernità e al progresso inarrestabile ha portato a essere sostituito dalle automobili, con un impatto brutale sull'ambiente e sulla vivibilità delle città asiatiche.

L'oggetto che ha rappresentato a lungo la libertà di movimento per i cinesi oggi non ha più lo stesso ruolo: la mancanza dell'elemento dinamico della catena, rimosso dall'artista, conferisce alle biciclette un carattere statico,
accentuato dall'essere ammassate in una torre monumentale.
Frequente nel lavoro di Ai Weiwei è il riferimento al concetto di tradizione,
inteso non come nostalgia del passato ma come necessità di memoria storica, oggi minacciata dalla frenesia del cambiamento.

In questo caso però – come sottolineano Cristiana Perrella e Giovanni Carrada, curatori della mostra – sembra che le conseguenze di una modernizzazione a tappe forzate possano essere reversibili: negli ultimi anni infatti si sta facendo molto per riportare i cittadini sulle due ruote, cercando di creare un connubio virtuoso tra passato e futuro.



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AMY D Arte Spazio, Milano: mostra "TUTTO TORNA - It makes sense"


TUTTO TORNA - It makes sense

Mostra personale di Mattia Novello a cura di Sabino Maria Frassà

AMY D Arte Spazio - Project economART
Con il Patrocinio di CRAMUM

Media Partner - Ama Nutri Cresci
Inaugurazione: giovedì 30 novembre, ore 18:00
30 novembre - 13 gennaio 2018

c.s: Anna d'Ambrosio

Ritorna a Milano Mattia Novello con una mostra personale negli ampi spazi della galleria AMY D arte spazio curata da Sabino Maria Frassà e con il Patrocinio di CRAMUM. L'artista, nato a Vicenza nel 1985, presenta in TUTTO TORNA - IT MAKES SENSE una nuova serie di lavori completamente inediti e pensati appositamente per l'ambiente che li accoglie. 

Nei tre grandi ambienti in cui si divide la galleria milanese – che da sempre ci ha abituati ad esposizioni di livello museale con allestimenti di opere mai solo "inserite" ma riverberanti l'unicità dell'atto espositivo – opere come Space Telepathy (2017), I Love You (2017), Athomico (2017) connotano ogni angolo dello spazio. 
Le opere e lo spazio sono unite in una scansione plastico-scultorea di una realtà "aumentata" ad opera dell'artista: piegature, distorsioni, sovrapposizioni e modulazioni, articolate in più elementi sezionati o alternati, individuano inedite manifestazioni tangibili di forze altrimenti inudibili per quanto latenti e pronte a dichiarare la propria validità fisica. 
La concretezza delle materie basiche agisce come transfer la cui tensione minimale apre ad una rivoluzione del luogo dove "agiscono". 
Il linguaggio espressivo si fonda così su un'essenza intrinsecamente installativa che rende l'opera nuova, altra e diversa a seconda del suo verificarsi nel dove e nel quando si presenta alla nostra percezione.
Come scrive Sabino Maria Frassà nel suo testo critico "In tutte le sue opere Mattia Novello cerca di cogliere l'essenza della realtà, arrivando alla conclusione che il tempo sia circolare, che il presente, il passato e il futuro coesistano in un unico eterno presente, che l'infinitamente piccolo sia al contempo infinitamente grande".

Ore di lavoro sulla materia sono al centro del processo creativo e artistico di Mattia Novello, che da sempre esplora le qualità intrinseche a tutte le tipologie di materiali impiegatial fine di sollecitarne tutte quelle potenzialità fisico-espressive altrimenti inespresse.

Erede della tradizione "poverista" nell'uso dei materiali e nel rapporto tattile, e non solo concettuale, con gli oggetti di cui si appropria, Mattia Novello crea sculture nel loro uso dello spazio, vitali nella loro capacità di catturare energia anche attraverso un feedback ludico.
Le sue opere nascono dalla manipolazione ingegneristico-poetica di materiali selezionati e di nuova generazione trasformati in utopiche installazioni.

Il risultato è una mostra che non può che catturare e restituire a tutti noi rinnovata energia, vitalità e un approccio diverso alla realtà che ci circonda. 

Dall'incontro tra l'artista e la progettualità della galleria milanese AMY D Arte Spazio, da sempre impegnata nella sperimentazione di smartmaterials, sono  nati progetti e partecipazioni, tra cui Falling Up del 2013, The trasparent dream del 2014, Memorie di equilibrio del 2015, Equilibrio, Festival della Scienza di Ge, Premio Cairo 2015, Premio MIchetti 2016, LIDuP con il Politecnico di MI 2017.

AMY D Arte Spazio
Via Lovanio 6, Milano | MM2 Moscova
t. +39.02.654872 
Lunedì/venerdì ore 10/13 e 15/19, sabato e festivi su appuntamento


SELECTED EXHIBITIONS 
2017
LIDuP, Politecnico Milano_AMY D arte Spazio, solo show, Politecnico Milano Italy
L'equilibrio del tempo-Solo show-Museum of Contemporary Art Trapani Italy
Morfologia dello spazio – Photos from 2008 to 2016, solo show, Crag Gallery, Turin
London Art Fair, Crag Gallery, Business Design Center, London
2016
Miami Art Contest, Ai BO Gallery (NY), Miami
Premio Michetti, AMY D gallery_Fondazione Michetti, Finalist, Francavilla, CH
Art New York – Art Fair, Ai BO Gallery (NY)
Art Prize CBM, III Edition (finalist category over30) Art Salon S Gallery, Dancing House, Prague (catalogue)
2015
Art Miami – Art Fair, Miami, Ai BO Gallery (NY)
SET UP Art Fair, Selected artist for the solo show, Flaviostocco Gallery, Bologna,
Italy Donkey Art Prize, finalist, Fondazione spazio Folli, Milano, Italy (catalogue)
Premio Cairo, AMY D gallery_finalist, Museum Palazzo La Permanente di Milano, Italy (catalogue)
Memorie di equilibrio, project economART AMY D arte spazio, Milano, Italy
Art Prize CBM, III Edition, (finalist category over30), Areacreativa42, Rivarolo (TO), Italy (catalogue)
Equilibrio, Festival della Scienza GE, AMY D arte spazio, Palazzo della Borsa di Genova 
2014
The Transparent dream (introduction of nanotechnology in art), Amy-D arte spazio, solo show, Milano, Italy
2013
FALLING UP, AMY-D arte spazio, solo show, Milano Italy
PHOTISSIMA Art Fair, Amy-D arte spazio,Venezia Italy
2012
NASCITA INDIVIDUO LIBERO, solo show, Flaviostocco gallery, Castelfranco, Italy
NASCITA INDIVIDUO LIBERO, solo show, Villa Bolasco, Castelfranco, Vto. Italy
2011
Design Wall, AIGA Museum, New York



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giovedì 16 novembre 2017

Mostra: OPENING - Loredana Longo - PIEDEDIPORCO



Loredana Longo

"PIEDEDIPORCO"

OPENING 22.11.2017
ORE 18.00
FPAC MILANO

 

con un testo di Irene Biolchini
IT__" La forza purificante della violenza non è alla luce del giorno per gli uomini"
 Walter Benjamin, Per la critica della violenza, 1921


Il lavoro di Loredana Longo si fonda, da circa un ventennio, sull'estetica della violenza. Eppure la sua rappresentazione non è mai letterale, né didascalica e attraversa media e linguaggi con una grande libertà. Perfomance, video, installazione, tappeti, arazzi, scultura convivono in una riflessione sulle macerie, sui resti, su ciò che la violenza lascia nelle vite di tutti noi in una rappresentazione che è sempre opulenta (dagli interni dei ricchi salotti borghesi delle explosion ai preziosi tappeti persiani dei carpets) senza tuttavia essere mai barocca. Nel solco di questa ricerca, in cui convivono ricchezza, pulizia formale e macerie, si inserisce la recente serie piedediporco. I mattoni, dorati a terzo fuoco, convivono con la brutalità del laterizio. La fascinazione di Loredana Longo per la ceramica non passa attraverso una manipolazione del materiale nei suoi elementi arcaici e fangosi, ma per una autentica comprensione delle sue potenzialità plastiche. Nei lavori in mostra è evidente come l'artista abbia deciso di lavorare sulle possibilità della ceramica e in particolare sulla capacità di fissare eternamente la fragilità della materia viscosa. Sia nel caso dei mattoni dorati, che dell'esercito di mani che guarda lo spettatore dalla parete, infatti, l'intervento avviene quando la materia è ancora cruda, carica d'acqua: la violenza che ne trasforma i connotati (sia nelle creste del mattone che nelle mani sfrangiate) è fissata eternamente mediante la cottura. Una violenza che diventa ancora più freudianamente perturbante nel suo essere associata con elementi familiari, quotidiani.

La galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea sentitamente ringrazia Stylnove Ceramiche, Laboratorio Claudia Ottaviani Gioielli, JF Wine&Food Communication, Fornace Casetta
 
EN__ "The expiatory power of violence is not visible to men"
Walter Benjamin, Towards the Critique of Violence, 1921


Loredana Longo's work has been based, for almost two decades, on the aesthetic of violence. Her representation of it is never lateral, nor pedagogical, but rather through a visual language which she uses with great liberty. Performance, video, installations, carpets, tapestry, sculptures, all coexist to reflect on ruin, remains, on that which violence leaves in all of our lives. The representation is always opulent (from the interiors of rich, Bourgeois salons to the destruction of precious, Persian carpets) without ever being too extravagant.  
The crevices of this project, which provide a place for richness, cleanliness, and ruin to coexist, add Crowbar to the collection. The bricks, covered in gold, live with the brutality of industrialized ceramic. Loredana Longo's fascination with ceramics is not because of it's archaic and muddy qualities, but because of an authentic understanding of it's structural potential. The works in this show make evident how the artist chose to work with the possibilities ceramic presents and, more specifically, on the ability to establish the eternal fragility of the material. Both in the case of the golden bricks, and in the army of hands that stare at the viewer from the wall, the intervention occurs when the material is still raw and full of water: the violence transforms the significance (both in the crests of the bricks and in the frayed hands) and is eternally fixed via the firing of the clay. A violence that becomes even more Freudian and perturbing as it is associated with familiar and everyday materials.


Gallery Francesco Pantaleone Arte Contemporanea gives thanks to Stylnove Ceramiche, Laboratorio Claudia Ottaviani Gioielli, JF Wine&Food Communication, Fornace Casetta
 
Informazioni:
artista / artist: Loredana Longo
titolo / title: "PIEDEDIPORCO"
con un testo di / text by: Irene Biolchini
inaugurazione / opening: mercoledì 22 Novembre 2017, ore 18.00
durata / length: 23 Novembre – 3 Febbraio 2018 
Lo stesso giorno, a poca distanza, presso  SPAZIO 22  ci sarà l'inaugurazione di:
On the same day, just around the corner, SPAZIO 22 will host openings of:


- FL GALLERY
Amikam Toren "Framework - Ossatura"
Anthony Reynolds Gallery, Londra
- Galleria PACK
 Marìa Magdalena Campos-Pons "The Captiva Artworks"
- Galleria ospite
Terry Rodgers "APPROXIMATIONS"
AEROPLASTICS Contemporary, Bruxelles
- Window Project
Angelo Marinelli con l'opera "Leaves of Grass - The body electric" (2017)


 
Redazione del CorrieredelWeb.it

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