SU COSA S'IMPERNIA?
Fabio Cresci
16 giugno – 16 june
29 luglio – 29 july
ph: Luca Gambacorti
Fabio Cresci (1955, Marcignana, Empoli - FI).
Nel 1982 si diploma all'Accademia delle Belle Arti di Firenze, dal 1984 al 1987 ha tenuto mostre personali presso la Galleria Salvatore Ala di New York e di Milano. Nel 1986 partecipa alla XLII Biennale di Venezia, Arte e Alchimia. Nel 1994 è la mostra Orizzonti, alla Galleria Schema di Firenze; nel 1995 Aperto Italia'95, Trevi; Il formaggio e i vermi, Palazzo Casali, Cortona nel 1996. Del 1997 e poi 2000 la mostra Dopopaesaggio figure e misure del giardino. Nel 1998 partecipa alla collettiva Au rendez-vous des amis: Identità e opera, presso il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; è dello stesso anno anche la mostra Bù!, Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea Siena. Del 2002 è la sua personale alla Galleria Biagiotti di Firenze, del 2008 alla Galleria Il Ponte di Firenze. Del 2012 la personale I due stampi a Villa Pacchiani, S.Croce sull'Arno, Pisa. Del 2015 la personale Se la copia necessita di progettazione, che dire allora dell'originale? a C2 Firenze. Nel corso degli anni varie le partecipazioni a mostre collettive come nel 2011 Dove è la città? a SUN studio 74 rosso Firenze; nel 2012 Madeinfilandia a Pieve a Presciano, Arezzo; nel 2015 Walking on the planet a Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno, Arezzo.
La prima produzione di Fabio Cresci vede la lavorazione di tele di stampo figurativo utilizzando soprattutto colori vegetali e acquerello, a creare immagini quasi evanescenti di limpide trasparenze tonali. Seguono i lavori su cellulosa, a sottolineare una fisicità originata dalla stessa etereità del periodo precedente. Negli anni, a conferma di una forte connotazione intima, assume sempre maggiore rilevanza una dimensione del sacro che avvalori il gesto, la visione, la consuetudine quotidiana, e che vede nell'arte la sua estrinsecazione estetica. Ritorna inoltre il cammino sensibile verso l'idea di luce, processo iniziatico verso i luoghi del principio, inteso come forma essenziale, affermazione di vita e consapevolezza estetica di arte.
Fabio Cresci (1955, Marcignana, Empoli - FI).
Graduate in Fine Arts Academy in University of Florence in 1982, Cresci had individual exhibitions from 1984 to 1987 at the Salvatore Ala Gallery, New York and Milan. In 1986 he participated in the 42nd International Art Exhibition, Venice Biennial, Arte e Alchimia. The exhibition Orizzonti was held in the Galleria Schema, Florence, in 1994; in 1995 Aperto Italia '95 was in Trevi; Il formaggio e i vermi was in Palazzo Casali, Cortona, in 1996. In 1997 and again in 2000 in the exhibition Dopopaesaggio figure e misure del giardino. In 1998 he participated in the group exhibition Au rendez-vous des amis: Identità e opera at the Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato. The exhibition Bù (Boo!) was held in the same year at Palazzo delle Papesse in Siena. In 2002 the exhibition at the Galleria Biagiotti in Florence and in 2008 at the Galleria Il Ponte, Firenze. In 2012 had the individual exhibition I due stampi at Villa Pacchiani, S.Croce sull'Arno, Pisa; in 2015 Se la copia necessita di progettazione, che dire allora dell'originale? at C2 Firenze. During the years he has had many partecipations at the group shows as in 2011 Dove è la città? at SUN studio 74 rosso Firenze; in 2012 Madeinfilandia at Pieve a Presciano, Arezzo; in 2015 Walking on the planet a Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno, Arezzo.
The first production of Fabio Cresci were works on canvas and figurative in style using mainly organic paints and watercolours to create almost evanescent images in clear transparent tones. Then were works on cellulose emphasised a physical element that had its origins in the same ethereal nature of the previous period. During the years, confirming the deeply personal aspect of his work, it becomes more important a religious dimension that makes use of vision, gesture, daily habit, and finds its aesthetic expression in art. Furthermore it returns the intricate journey towards the idea of light, an initiatory progress towards origins that are seen as the essence, a confirmation of life and an aesthetic understanding of art.
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a cura di | edited by Matteo Innocenti
in collaborazione con | in collaboration with Luca Gambacorti
In prospettiva differente potremmo provare a compilare una storia dell'arte come storia dei luoghi.
Ogni opera ha necessitato di uno spazio – spazio di creazione e spazio di osservazione; la dimensione di accoglimento non è soltanto testimone di un artista e del suo stile, ma di esigenze più ampie: del costruire che ad essa stessa ha dato forma, delle persone che l'attraversano e di chi vi risiede, del pensiero e dell'organizzazione sociale di un periodo, dei modi in cui si è deciso di formare e di abitare il mondo.
Considerare un luogo in tutte le sue componenti e per tutte le sue condivisioni è assumere un'ottica di responsabilità. L'area disponibile a contenere ogni cosa indistintamente, pur in una sua apparente utilità finisce per rivelare i meccanismi di una mediocre cognizione - anche la situazione più sterile resta in vita solo per le esperienze umane che vi avvengono.
A PLACE TO BE è un ciclo composto da progetti d'artista con riferimento allo spazio architettonico, appositi per Lato, sviluppati nel corso del 2016.
Differenti ricerche e punti di vista che si rapportano al luogo non quale contenitore ma in termini d'identità, per farne emergere i caratteri specifici. Un approccio differente d'esposizione come incontro con una storia già avviata e alla cui continuazione s'intende partecipare, per la coscienza che ogni nuovo atto, ogni nuova opera, da individuo a individuo, è un contributo alla definizione della realtà.
Il secondo progetto è SU COSA S'IMPERNIA? di Fabio Cresci.
LATO è studio di architettura e spazio espositivo fondato da Luca Gambacorti nel 2006 con il recupero di un ex fabbricato industriale all'interno della cerchia muraria di Prato; oltre l'attività professionale il fine è di avviare e consolidare collaborazioni tra le varie dimensioni territoriali legate in vario modo alla cultura. A PLACE TO BE è in relazione al decennale dalla fondazione.
In a different prospective we can try to write an art history like a history of places.
Every artwork needs a space - a space to be created and a space of observation; the dimension of recognition is not only a testimonial of the artist and his style, but of greater needs: of construction that itself has given shape, of people that cross it and reside it, of thinking and of social organization during a period, of ways in which has been decided to create and live in the world.
Considering a space with all its components and sharings is assuming things with a responsible outlook. The available space that may contain any vague object/thing, also if we consider its visible function, ends up revealing mechanisms of a mediocre awareness (knowledge/cognition) - even the purest situations remain alive thanks to human experiences that take place.
A PLACE TO BE is a cycle composed from three artists projects referring to the architectural space, suitable for Lato, developed during 2016.
Different researches and points of view that are associated with the place, not on the physical level (where the artworks are placed), but on identity terms; so that specific characters may emerge. A different approach of exhibiting as an encounter of a story already going on and that we continuously intend to participate, with the conscious that any new act, any new artwork, from individual to individual, is a contribution of defining the reality.
The second project is SU COSA S'IMPERNIA? of Fabio Cresci.
LATO is an architecture studio and exposition space founded by Luca Gambacorti in 2006 recovering an ex industrial building inside the city walls of Prato. Besides the professional activity the objective is to keep going and consolidating collaborations from various territorial dimensions linked in different ways with the culture. A PLACE TO BE is in relation to the tenth anniversary from its foundation.
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Tel: 0574071696 Fax: 0574070041
orari mostra: dal lunedì al venerdì 10.00_13.00 | 15.00_19.00
ingresso gratuito
opening hours: Monday to Friday 10.00_13.00 | 15.00_19.00
free entry
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