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giovedì 13 maggio 2010

POIESIS - Madre Terra





“Rispettatemi sempre, poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica”
(Inno a Iside, III o IV secolo a.C. ritrovato in Egitto a Nag Hammadi)

SINÉAD O’CONNOR IN CONCERTO
INCONTRO UNICO CON ALESSANDRO BERGONZONI,
CONCERTO STRAORDINARIO DI MICHEAL NYMAN,
E ANCORA MARIANGELA GUALTIERI, DAVIDE RONDONI E VALENTINO ZEICHEN,
CHICO & THE GIPSIES, FABRIZIO GIFUNI E TAZENDA, THIERRY BOUËT, RICHARD LONG E HA SCHULT,
MASSIMO CACCIARI, GIORGIO FICARA, E...

Fabriano (AN), 21, 22 e 23 maggio 2010




Madre Terra è il tema della terza edizione di POIESIS, il Festival ideato e diretto da Francesca Merloni, che dal 21 al 23 maggio 2010 trasformerà Fabriano, città del fare e del creare, in un palcoscenico dove poesia, musica, arti figurative, teatro e cinema si intrecceranno in un percorso che non imporrà tesi ma offrirà molteplici punti di vista.

Esponenti internazionali delle diverse arti saranno impegnati in un intenso calendario di eventi culturali che ruoteranno intorno al tema Madre Terra che, come sottolinea il direttore artistico Francesca Merloni, è: “l’archetipo della madre, dell’energia generatrice, la radice profonda che è dentro di noi e all’origine della vita. Qualcosa da salvaguardare e proteggere”.

La straordinaria novità della terza edizione, che fa di POIESIS, ancor di più, un evento di alto valore culturale e di prestigio, è la decisione dell’UNESCO di associare la manifestazione al Festival Internazionale della Diversità delle Espressioni Culturali 2010, organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo che, ogni anno in tutto il mondo, viene celebrata il 21 maggio.

L’apertura è riservata al filosofo Massimo Cacciari, cui seguirà l’esecuzione da parte dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Manlio Benzi, del Canto della Terra di G. Mahler, nella versione per orchestra da camera di A. Schoenberg. Le riflessioni di altissimo profilo attorno al tema del Festival saranno affidate, nella giornata di chiusura, al critico letterario Giorgio Ficara, che ci farà attraversare il suo non-luogo.

Tra i momenti più intensi di POIESIS madre terra, spiccano quelli dedicati alla “Poesia” nella cornice dei Giardini del Poio. Sono previsti incontri con alcuni dei poeti più significativi e impegnati del panorama culturale italiano: Maria Grazia Calandrone, Pier Luigi Cappello, Giuseppe Conte, Mariangela Gualtieri, Paolo Lisi, Davide Rondoni, Tiziana Cera Rosco e Valentino Zeichen.

Fra la molteplicità degli “Appuntamenti musicali” in programma il concerto di Sinéad O’Connor, artista internazionale particolarmente sensibile alla poesia ed alla terra, come evidenzia il suo lavoro Universal Mother.
Altra figura internazionale è Michael Nyman, uno dei massimi compositori viventi, nonché uno dei maestri indiscussi del Minimalismo. Con lui la cantante d’opera Marie Angel, dalla carriera poliedrica ed insolita, che si è esibita come soprano con l’Opera Factory a Londra e a Zurigo, la English National Opera, la Houston Grand Opera e la New York City Opera.

Chiude il panorama estero lo spettacolo, in arrivo come scambio con il Festival Internazionale della Diversità delle Espressioni Culturali 2010, dei Chico & The Gypsies con i loro ritmi di musica gitana, il cui stile è una fusione di rumba, flamenco tradizionale e musica pop. Chico, ex leader e fondatore dei Gipsy Kings, è parte della storia della musica e “ambasciatore” UNESCO.

In cartellone anche i concerti dei Tazenda, uno dei primi gruppi di rock etnico in Italia, autori nel 2008 dell’album Madre Terra, e del gruppo di musica popolare marchigiano La Macina.

Per la Sezione “Spettacolo” Fabrizio Gifuni, attore di teatro e uno dei volti più affermati del cinema italiano, porterà sulla scena del Teatro Gentile L’Ingegner Gadda va alla guerra, uno spettacolo in due parti, resoconto fedele della partecipazione di Gadda alla prima guerra mondiale.
Sullo stesso palco salirà Alessandro Bergonzoni con le sue affabulazioni ed esplorazioni linguistiche in un “incontro unico” concepito appositamente per POIESIS.
Da non perdere sarà la programmazione cinematografica che interesserà tutte le tre giornate; infatti, al Cinema Montini si svolgerà un no-stop di pellicole cinematografiche, selezionate da Tatti Sanguineti.

La sezione “Arte” presenta un percorso ricco e articolato che inizia a Piazza San Giovanni Paolo II, davanti alla Pinacoteca, con “Campetto Line”, l’opera di grandi dimensioni (15 metri circa) dell’artista inglese Richard Long, esponente di primo piano a livello internazionale della Land Art. Si prosegue poi con due installazioni di forte impatto visivo che, fra dialogo e opposizione, attraversano il centro della città. Da un lato, la rappresentazione della distruzione dei “Trash People” di HA Schult, 120 figure di soldati, ad altezza d'uomo, realizzate con materiali di scarto industriali e di consumo urbano; dall’altra, la speranza di vita trasmessa dalle immagini di bambini fotografati entro un’ora dalla nascita, nella famosa serie del francese Thierry Bouët.
Da citare, inoltre, sempre come scambio con il Festival Internazionale della Diversità delle Espressioni Culturali 2010, la proiezione nella Sala Audio dello Spedale Santa Maria del Buon Gesù del video Angkor di Christian Holl, artista francese, unico nel suo genere, capace di cogliere il suono della Terra.

POIESIS ospita, allo Spedale Santa Maria del Buon Gesù, una mostra di opere su carta dell’attore di teatro, autore e scrittore Alessandro Bergonzoni, per far conoscere questo aspetto meno noto del suo fare artistico.
Non poteva mancare, come per le edizioni precedenti, Paolo Buroni che riproporrà le sue meravigliose proiezioni di luci sulle architetture di Fabriano, dove musica ed immagini creeranno un suggestivo e spettacolare show.

Un doveroso omaggio del Festival alla città sarà invece rappresentato dall’esposizione FABER IN JANUS, che raccoglie a Palazzo Zuccari alcune delle opere più significative dei grandi artisti fabrianesi, oggi scomparsi: Guelfo, Edgardo Mannucci, Angelo Mezzanotte, Quirino Ruggeri, Giuseppe Uncini.

Il convegno dal titolo “Il fiore della deserto: terra, energia, sostenibilità” si interrogherà sui vari aspetti di Madre Terra: del clima parlerà il geofisico Enzo Boschi, dell’impatto umano il sociologo Franco La Cecla e del cibo Cinzia Scaffidi, direttore del Centro Studi di Slow Food; interverranno inoltre Sisto Merolla, consigliere di amministrazione della società MTRE e Mario Tozzi, geologo e noto volto televisivo in trasmissioni di divulgazione scientifica.

Tutti gli appuntamenti del Festival saranno, come nelle precedenti edizioni, ad ingresso libero.

POIESIS è realizzato dall’Associazione Culturale Deca, Kind Art srl, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la collaborazione di Regione Marche, Provincia di Ancona e Comune di Fabriano.

Sponsor di POIESIS sono: Ariston, Thermo Group, BNL - Gruppo BNP Paribas, Cartiere Miliani Fabriano, Enel S.p.A., Indesit Company, MTRE - Energie Eoliche.



SCHEDA INFORMATIVA

LUOGHI: FABRIANO
Cinema Montini, via Balbo n. 31
Giardino del Poio, piazza Giovanni Paolo II
Loggiato San Francesco, piazza del Comune
Museo della Carta e della Filigrana, largo Fratelli Spacca
Palazzo del Podestà, piazza del Comune
Palazzo Zuccari, piazzetta del Podestà n. 8
Ridotto del Teatro, via Cesare Battisti n. 31
Istituto Comprensivo “Marco Polo”, via Luigi Fabbri n. 1
Spedale Santa Maria del Buon Gesù, piazza Giovanni Paolo II
Teatro Gentile, via Gentile da Fabriano 1

piazza del Comune, piazza Giovanni Paolo II, piazzetta del Podestà, largo Bartolo da Sassoferrato

DATE: venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 maggio 2010

COME ARRIVARE: in auto da Ancona, autostrada A14 direzione Roma o superstrada S.S. 76; in auto da Roma, autostrada A24 direzione Firenze, uscita Orte o strada statale Flaminia;
in treno: linea Ancona – Roma, stazione Fabriano;
in aereo: aeroporto “Raffaello Sanzio” di Falconara.

INFORMAZIONI: www.poiesis-fabriano.it

DIREZIONE GENERALE E DIREZIONE ARTISTICA:

Francesca Merloni

COMITATO SCIENTIFICO:
Angelo Bucarelli, Francesca Merloni, Vittorio Salmoni, Gilberto Santini

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:
0732 3455 - 0732 602708 - 0732 602712 - info@poiesis-fabriano.it

CORRADO ANTICOLI, COGNOMI & NOMI - Un'installazione di Angelo Bucarelli




ANTICOLI CORRADO (Roma) sabato 29 maggio - 20 agosto 2010

Il Museo Civico d'Arte Moderna e Contemporanea di
Anticoli Corrado

presenta:
CORRADO ANTICOLI, COGNOMI E NOMI
una installazione di
Angelo Bucarelli

www.medaniene.it www.angelobucarelli.com

Sabato 29 maggio 2010 alle 12,
il Civico Museo di Anticoli Corrado, che raccoglie la vivace collezione di lavori di molti degli artisti che dalla fine del Settecento ad oggi hanno lavorato ad Anticoli Corrado, inaugurerà una installazione di Angelo Bucarelli: CORRADO ANTICOLI, COGNOMI & NOMI.

Con questa nuova installazione, che include 14 lavori realizzati per l'occasione, Angelo Bucarelli fa un omaggio ad Anticoli Corrado, protagonista di una importante pagina della storia dell' arte nazionale, ai suoi artisti e alle sue famose modelle.

Con assonanze del tutto personali e come lui stesso dice "quasi casuali", Bucarelli ha selezionato due gruppi, uno di artisti e l' altro di modelle, riunendoli in un numero primo, il 7, così da rappresentare nel suo valore di unicità ma già di gruppo, tutti gli artisti e tutte le modelle che hanno vissuto e lavorato ad Anticoli.

Insistendo nelle sue tematiche sull' identità, la comunicazione, lo scritto contrapposto al visuale, il cognito e l'incognito, Bucarelli introduce in questi nuovi lavori in ferro e altri materiali duri, l'elemento fotografico, fino ad ora lasciato a commento del lavoro tridimensionale. L' effetto è sorprendente e spettacolare, senza mai perdere il gusto dell'ironico messo al servizio di un contrappunto intellettuale che porta l'osservatore dentro ad un meccanismo più complesso di quello che sembrava accostandovisi.

Brillanti e allusive, le opere di Bucarelli conoscono oggi una stagione nuova e più estroflessa, uscendo dal rigore della concettualità che egli aveva sempre perseguito, fino alla severità formale; ora mescola alle parole scarne e metalliche, incisive e taglienti del loro stesso significato, immagini libere ed accattivanti, lasciandosi andare a ritmi, colori, sfondi evocativi e inaspettati, che ci mostrano un nuovo lato della sua arte. (Fabio Benzi)

Gli artisti
oggetto delle evocazioni di Bucarelli sono: Pasquarosa Bertoletti Marcelli, Giuseppe Capogrossi, Felice Carena, Camille Corot, Pietro Gaudenzi, Oscar Kokoskha, Fausto Pirandello. Le modelle: Domenica Curti, Luisa Ciaccia, Pierina Ciucci, Luisetta Di Torlonia, Vittoria Vella, L' Algerina e l' Anticolana.

La mostra è a cura di Paolo Bertoletti, i testi critici sono di Carlo Fabrizio Carli, Claudio Strinati e Fabio Benzi. L’organizzazione è stata curata da Maddalena Santeroni. Il catalogo sarà edito da Gangemi Editore.

Il Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado
Castellum delle popolazioni laziali alla fine dell’impero Romano, Anticoli Corrado diventa all’inizio dell’Ottocento una meta “classica” di artisti che, seguendo le direzioni del Grand Tour, si beavano dei panorami, della vita agreste della valle e delle sue atmosfere. Si contarono sino a 55 studi! Una comunità vivace ed interessante che fa di questo bel paese un caso con una sua unicità. Due di loro, Riccardo Assanti e Pietro Gaudenzi, vollero organizzare una raccolta pubblica di opere d’arte eseguite sul posto. Nacque così, una domenica, il 15 settembre 1935, quello che attraverso varie vicissitudini sarebbe diventato l’attuale Civico Museo di Arte Moderna di Anticoli.
Oggi, sotto la guida di Marco Occhigrossi, il Museo rappresenta una realtà culturale attiva ed interessante, custode di un momento storico artistico di grande rilevanza, che vivacizza la valle dell'Aniene.

Angelo Bucarelli

Eclettico e versatile, Angelo Bucarelli è entrato nel mondo artistico romano degli inizi degli anni Settanta, dividendosi tra pittura, scultura, fotografia e cinema, lavorando, fra l’altro, anche come assistente di Claude Lelouche e di Federico Fellini.
Nel 1978 ha avuto la sua prima personale a Roma alla Galleria Pan di Carola Barbato. In seguito, ha sperimentato altre forme di espressione artistica, come la grafica, realizzando numerose pubblicazioni, fra cataloghi d’arte e libri illustrati. Celebre fu il libro gonfiabile di plastica ideato con Roberto D’Agostino.
Nel 1981 si è trasferito a New York, dove ha avuto la possibilità di entrare in contatto con l’ambiente culturale newyorkese e lavorare affianco di importanti artisti come Richard Poussete Dart, Arman (Armand Pierre Fernandez), Arnaldo Pomodoro, Beverly Peppers o Larry Rivers. Inoltre, nella città americana ha svolto la sua attività sia come art director di Artforum International, la prestigiosa rivista newyorkese, sia come curatore di diversi progetti, mostre ed allestimenti.
Nel 1989 è ritornato a Roma dove, da allora, vive nella sua casa-studio-laboratorio a Trastevere, divedendo la sua passione per la scultura con le attività di stimato e apprezzato curatore di mostre, eventi e progetti culturali internazionali.
In particolare, negli ultimi anni ha intensificato il lavoro di scultura concettuale, lavorando materiali come il ferro, il bronzo, il rame e l’alluminio, realizzando sculture che giocano sull’identità e la forza evocatrice della parola. E' stato in mostra alla 53a Biennale di Venezia, al Collateral Event “Unconditional Love” e nel dicembre 2009 una sua installazione è stata invitato alla 4° Biennale di Arte di Baku in Azerbaijan.

“Come poeta sono stata sempre affascinata dall’unione fra le parole e le immagini
e non conosco nessun altro che abbia celebrato tale unione più eloquentemente di Angelo Bucarelli.
La liquidità e la solidità delle parole e i sogni crudeli dietro di loro
costituiscono gli argomenti di suo interesse.
Prevedo il suo prossimo rivelarsi di poeta immaginifico”.

Erica Jong


Dove: Civico Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado
Indirizzo: Piazza Santa Vittoria 2 – Anticoli Corrado (Roma)
Inaugurazione: sabato 29 maggio 2010, ore 12 - segue colazione in piazza. A disposizione navette gratuite su prenotazione (06 5815223) dalla Galleria nazionale di arte moderna.
Partenza ore 10,30 – rientro ore 14,30
Periodo mostra: dal 29 maggio al 20 agosto 2010
Orario: 10,30 – 13,00; 15,30 – 18,30 (lunedì chiuso)
Biglietto: gratuito
Info (tel. e fax): 06 58 15 223

mercoledì 12 maggio 2010

FestArte VideoArt Festival - III Concorso Internazionale






Con il patrocinio di

Ministero della Gioventù
Ministero degli Affari Esteri
Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma
Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma
Con il sostegno di ACEA
Media partner Inside Art - Inside Art International - Next Exit creatività e lavoro

FESTARTE VIDEOART FESTIVAL
III CONCORSO INTERNAZIONALE
2010


Tema del Concorso
VIOLENZA INVISIBILE
privata I pubblica I sociale


Grammatiche visive e poetiche per guardare ad una umanità
che per trasformarsi ha bisogno di ritrovare la propria nascita



Prodotto da Federculture, realizzato dalla Ass.Cult. FestArte, è ideato e diretto da Lorena Benatti e supportato da un Comitato Promotore presieduto da Roberto Grossi.
Tematico, con premi in denaro, una giuria di esperti di livello internazionale, una mostra conclusiva con opere in concorso, fuori concorso e menzioni speciali che viaggerà in importanti spazi museali italiani.

FestArte VideoArt Festival nasce per offrire ampia visibilità al linguaggio audiovisivo sempre più diffuso e amato dai giovani, promuovendone la ricerca ed i contenuti artistico-culturali, valorizzando e premiando i talenti emergenti nel panorama internazionale - le passate edizioni hanno coinvolto artisti di ben 34 Paesi del mondo.

All’intento artistico se ne affianca uno di natura sociale. Attraverso il tema scelto per questa terza edizione “VIOLENZA INVISIBILE: privata, pubblica e sociale”, FestArte VideoArt Festival invita gli artisti ad indagare su una violenza tanto poco riconoscibile quanto diffusa, che non lede il corpo e non si vede. Alcuni esempi? Quella che si nasconde nelle pieghe del mondo personale, familiare ed intimo; quella che si manifesta nell’ambiente pubblico e lavorativo con il mobbing o lo stalking; quella che si cela dietro le trame dei poteri forti e nuoce alla vita della collettività. L’unico modo per difendersi è saperla riconoscere: raggiungere quella sensibilità che diviene consapevolezza, equivale a separarsene e forse a una nuova nascita.

Le opere video, della durata massima di 8 minuti, dovranno pervenire entro il 20 Luglio 2010.

Saranno sottoposte al vaglio di un Comitato di Selezione - composto da un pool di curatori accreditati ed esperti d’arte. Una Giuria Internazionale di professionisti del settore decreterà tra le opere selezionate in concorso la vincitrice.

Informazioni, regolamento e tema; scheda tecnica di partecipazione e liberatoria sono disponibili in 4 lingue: italiano, inglese, francese e spagnolo sul sito www.festarte.it. È richiesta una quota di partecipazione di 10,00 €.



La Premiazione delle opere vincitrici avrà luogo a Roma durante la serata inaugurale del Festival, Mercoledì 15 Settembre 2010, presso il neonato spazio La pelanda (MACRO Testaccio), dove tutte le opere selezionate rimarranno in mostra sino al 18 Settembre 2010. La mostra diverrà poi itinerante e sarà ospitata in alcuni dei principali Musei italiani.

GIURIA
Emilio Alvarez, co-Direttore LOOP Video Art Festival and Fair di Barcellona, Spagna; Cecilia Casorati, Critico d’arte e Docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, Italia; Bruno Di Marino, Saggista, studioso di sperimentazione audiovisiva; Raffaele Gavarro, Critico, Curatore indipendente, Direttore del Festival “Videominuto”; Marco Maria Gazzano, Storico del cinema e delle arti elettroniche, Docente all'Università “Roma Tre”, Italia; Anna Mattirolo, Direttore MAXXI Arte - Museo delle Arti e dell’Architettura del XXI Secolo di Roma, Italia; Flavio Misciattelli, Presidente della Fondazione Pastificio Cerere di Roma, Italia; Adrian Paci, Artista; Antonio Passa, Artista, già Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Italia; Olaf Stüber, Direttore della Galleria specializzata in video arte “Galerie Olaf Stüber” di Berlino, Germania.

PREMI
-1° Premio assegnato dalla Giuria Internazionale: 3.500,00 €
-Premio Speciale “Critica d’arte” assegnato dal Comitato di Selezione: 1.000,00 €
-Premio del Pubblico assegnato dal Pubblico del Festival: 500,00 €
-Eventuale Premio Sponsor

Oltre ai Premi in denaro, sono previste Menzioni Speciali.
Le opere selezionate in Concorso, Fuori Concorso e le Menzioni Speciali saranno inserite nel Catalogo ufficiale.


SCHEDA TECNICA

Titolo: III Concorso Internazionale FestArte VideoArt Festival

Tema:
Violenza Invisibile - privata, pubblica, sociale

Scadenza: 20 Luglio 2010

Premiazione e inaugurazione Mostra: 15 Settembre 2010

Periodo Mostra: dal 15 al 18 Settembre 2010

Luogo Premiazione e Mostra:
Roma, La pelanda - MACRO Testaccio - Museo d’Arte Contemporanea di Roma

Promotore e Produttore:
Federculture

Ideatore e Organizzatore: Associazione Culturale FestArte

Montepremi: 5.000,00 €

Durata max opere: 8 minuti

Modulistica e info: www.festarte.it


Promotore e Produttore: Federculture

E’ la Federazione nazionale delle aziende dei servizi pubblici per la cultura, il turismo, lo sport e il tempo libero. Ha tra i propri obiettivi istituzionali quello di promuovere una gestione efficiente ed efficace di musei, teatri, biblioteche, impianti sportivi, parchi, aree archeologiche e sistemi turistici e sostenere la crescita dei territori attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale diffuso nel Paese. Attraverso progetti a favore delle nuove produzioni culturali, crea momenti di confronto diretto tra artisti di nazionalità e background differenti. (www.federculture.it)


Ideatore ed Organizzatore: Associazione Culturale FestArte

L’Associazione Culturale, realtà impegnata a livello nazionale nella diffusione dei valori dell’arte contemporanea attraverso iniziative ad alto valore innovativo e multidisciplinare come il FestarteFestival. Dal 2006 si è interessata ai fenomeni della sperimentazione video, promuovendo l’iniziativa FestArte Videoart Festival - Concorso Internazionale di Videoarte, offrendo nuove possibilità di promozione ed espressione per le giovani leve del settore, così come per i talenti più affermati ed innovativi. (www.festarte.it)


Info e contatti Concorso

Resp. Comunicazione: Manuela Contino // cell. +39 338 2362095 // promozione@festarte.it
Ass. Cult. FestArte // tel. + 39 06 5136278 // videoart.contest@festarte.it // www.festarte.it

martedì 11 maggio 2010

Impronte dell'Anima

"Una miscela di scultura e pittura che crea insoliti rilievi e nuovi volumi". Questa è l'arte di Moreno Panozzo secondo Paolo Levi. Centoventi artisti tra scultori, pittori, grafici e fotografi, parteciperanno al Premio Internazionale Biennale d'arte di Asolo che si inaugurerà il 14 maggio 2010. Moreno Panozzo è stato invitato a partecipare all'evento, in cui presenterà quattro opere: "Impronte dell'Anima" scultura in ferro ricoperta da resine; "Seconde Pagine" opera pittorica su tela; "Impronte" opera pittorica rivestita da foglie d'argento; "Segni" opera pittorica composta da un collage di più elementi su vetro, rivestiti di polvere d'oro. Caratteristica principale di questi lavori è la sintesi che porta alla ricerca di una dimensione spirituale in cui l'artista ci accompagna con la sua profonda sensibilità e l'utilizzo di tecniche e materiali sempre nuovi. Ogni solco, ogni segno, viene ideato minuziosamente per dare vita a opere piene di emozioni. Tinte vive e monocromatiche evidenziano i volumi, creando segni semplici che portano alla riflessione. La semplicità, contrario della vita moderna, è pienamente rappresentata da questi capolavori. Rientranze e rilievi vogliono rappresentare i vari momenti dell'esistenza. Un mix di linee e di materiali preziosi, ritmati dalla gestualità dell'artista e dalla sua esperienza, colgono l'attenzione dell'osservatore per predisporlo alla ricerca del significato della vita. Entrare in contatto con queste opere è come immergersi in un mondo tutto personale dove ogni esperienza vissuta riaffiora e viene egregiamente interpretata da questo insieme di frenesia e riflessione. Ci si trova come sospesi tra la quotidianità e un tempo indefinito in cui l'unica cosa che ha valore è l'osservazione e l'introspezione. Ognuno può interpretare in modo soggettivo ciò a cui assiste cercando in se stesso le proprie Impronte dell'Anima.

 

Impronte dell'Anima

14 maggio 2010 – 04 luglio 2010

Inaugurazione Venerdì 14 Maggio 2010, ore 18.00

c/o Fornace dell'Innovazione

Via Strada Muson, 2 c

31011 Asolo – TV



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lunedì 10 maggio 2010

VEDO COSE CHE NON CI SONO

VEDO COSE CHE NON CI SONO

25 maggio - 10 settembre 2010


Wojciech Bakowski, Tania Bruguera, Oskar Dawicki, Aneta Grzeszykowska, Sanja Ivekovic, Deimantas Narkevicius, Agnieszka Polska, Katerina Seda, Piotr Uklanski

Inaugurazione
martedì 25 maggio 2010, ore 18:00 - 21:00
Istituto Polacco di Roma, Via Vittoria Colonna 1

Evento speciale
Conferenza: I primi anni: 2005–2014. Il caso del Museo d’Arte Moderna di Varsavia
Sebastian Cichocki e Ana Janevski
mercoledì 26 maggio 2010, ore 13:30


L’Istituto Polacco di Roma e il Museo d’Arte Moderna di Varsavia presentano la mostra “Vedo cose che non ci sono” a cura di Sebastian Cichocki e Ana Janevski (Museo d’Arte Moderna di Varsavia).

Grazie ad uno strumento istituzionale come il museo noi impariamo a ricordare e a fissare canoni storici, ma anche a perfezionarci nell’arte dell’oblio. Gli oggetti, così come le narrazioni che li accompagnano, trovano il proprio posto all’interno o al di là della storia, mescolati con l’ausilio di arroccamenti espositivi, della rotazione tra la sala espositiva e il magazzino e anche della forza di coinvolgimento nei meccanismi di legittimazione del potere e del prestigio. La mostra “Vedo cose che non ci sono” è un breve racconto del museo e del suo bisogno compulsivo, ma anche capriccioso, di accumulare oggetti; a causa di ciò l’istituzione diventa una macchina per la stesura e la redazione sia della storia dell’arte che della storia in senso generale.

I lavori presentati in mostra fanno riferimento al processo di stravolgimento delle narrazioni storiche ufficialmente in vigore e dei metodi con cui vengono riportate le biografie individuali. Gli artisti, coscienti delle strategie adottate nei musei, operano una manipolazione del linguaggio e della memoria preannunciando il che cosa e il come debba essere ricordato, indipendentemente dal fatto che si tratti della retorica obbligatoria del “popolo eletto” (Uklanski) o di mitologie private (Bakowski, il cui lavoro – che per l’artista costituisce un “monumento” dedicato alla conversazione con un amico – dà il titolo all’intera mostra).

La mostra si compone principalmente di lavori che si trovano nella collezione del Museo d’Arte Moderna di Varsavia, una delle più giovani istituzioni artistiche in Europa (nata nel 2005) con un intensa attività espositiva, nonostante il museo non abbia ancora una propria sede definitiva. Tra le sue attività rientra tra l’altro la partecipazione attiva alla produzione di nuove opere che si riferiscono al contesto locale e alle trasformazioni politico-sociali e il contributo attivo alla riscrittura della storia dell’arte più recente dove, all’interno del canone internazionale, trovano la loro giusta collocazione artisti dimenticati o misconosciuti dell’Europa Centrorientale.

L’apertura di “Vedo cose che non ci sono”, presso l’Istituto Polacco di Roma, costituisce un assaggio di strategie istituzionali di alto livello e, non a caso, coincide con l’apertura a Roma del MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Allo stesso tempo si tratta di una “postilla” al dibattito internazionale sul futuro e sulla missione dei musei pubblici. L’Istituto Polacco di Roma, con la mostra “Vedo cose che non ci sono”, aderisce al progetto Accademie in Festa, promosso da ROMA - The Road to Contemporary Art e realizzato in collaborazione con le Accademie e gli Istituti di Cultura stranieri presenti a Roma. Opening collettivo, martedì 25 maggio dalle ore 18:00 fino alle 21:00. Un servizio di navette collegherà tutte le sedi aderenti all'iniziativa.

La mostra è curata da Sebastian Cichocki e Ana Janevski, curatori del Museo d’Arte Moderna di Varsavia
Produzione: Katarzyna Karwanska


Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna, 1
00193 Roma
T. +39 06 36000723
F. + 39 06 36000721
galleria.pl@istitutopolacco.it
www.istitutopolacco.it

apertura mostra: da lunedì a venerdì
ore 14:00-18:00. Ingresso libero

Per informazioni stampa, contattare:
Alan Santarelli, +39 348 4153676
alan.santarelli@gmail.com
www.alansantarelli.com

Mostra personale di LJUBOMIR BOROZAN - “LE TRE SORELLE - BOCCA DI CATTARO”


La Galleria Canovaccio di Terni PRESENTA la mostra personale di Ljubomir Borozan “Le tre Sorelle - Bocca di Cattaro”. Dal 15 maggio '10 al 29 maggio '10


La rassegna è composta in gran parte da opere inedite e intende ripercorrere attraverso una ventina di dipinti selezionati, l’intero arco creativo dell’artista contaminato perennemente dall’influenza della storia e della cultura delle terre che ha amato e in cui ha operato.

In particolare intende sottolineare e raccontare, attraverso la sua arte inconfondibile, le storie solo narrate e mai scritte, trasformando la sua tela in una sorta di teogonia della storia delle storie del mondo.

La tecnica narrativa, il segno e l’ampia gamma di soggetti presenti, si contamina, spesso di tecniche nuove e speriementali come tutta l’opera dell’Artista.

Dall’olio su tela ai pastelli, passando per la contaminazione del digitale Giclee, l’opera di Ljubomir Borozan trasporta i suoi soggetti a cavallo del tempo, mantenedoli attuali, freschi.

Storie senza tempo, non luoghi che appartengono a tutti. In particolare, e tema che da il nome all’esposizione, è la storia delle Tre Sorelle di Cattaro, che funge da perno narrativo, che sviluppa e srotola tutto il percorso artistico e vitale del pittore, con ritorni e strappi propri della storia di una terra passionale e vera. Il viaggio continua in lungo e largo per il mondo, vera patria dell’autore, che proprio da queste continue contaminazioni, regala allo spettatore la sensazione di un’arte universale, fatta di codici visivi netti, forti, spesso simbolici.

Proprio a 15 anni dall’ultima esposizione nella città di Terni, l’artista ritrova la strada per concludere un ciclo, un viaggio che tra mille peripezie, lo riporta in uno dei luoghi che ha più amato, ritrovandosi cresciuto e ancora innamorato.

Apertura mostra con la presentazione del Prof. Paolo Cicchini

“...Ljubomir racconta storie, ascoltate forse dalla voce di vecchi pescatori che riposano davanti al mare incontaminato dalle bocche di Cattaro, o udite più probabilmente con l’orecchio del cuore dalle pietre di case antiche, dal rumore dell’onda, dal vento che porta il profumo del mare e carezza con mano invisibile una natura incontaminata, Le cose parlano e narrano storie in cui sono state testimoni. L’artista interpreta la voce delle cose e traduce quegli’echi lontani in forme colorate, in volti di donne vissute in tempi lontanissimi, forse solo nella fantasia di chi le ha credute vive, tre straordinarie sorelle, innamorate dello stesso uomo, un marinaio, tre sorelle strette da un vincolo solidale fedeltà, impegnate a non lasciarsi travolgere dalla passione per non tradire il giuramento fatto alle altre. Queste figure, protagoniste della storia conosciuta in Montenegro come quella delle “Tre sorelle”, tornano vive nella pittura di Borozan campeggiando in quadri del Maestro, tatuato il viso dai segni incancellabili di una antica passione, avendo intorno simboli propri dell’arte bizantina: il levriero, medaglioni incisi con stemmii di famiglie vissute da generazioni in faccia al mare della costa dalmata; cupole che richiamano alla memoria una storia che ha avuto a protagonista Venezia. I simboli dello “spazio eidetico” di Borozan escono dalla loro immobilità ed entrano in uno spazio diverso, vivo, dove la realtà intorno interagisce con altre realtà che di propongono di occuparlo. Borozan racconta storie, dando voce alla casa di pietra che ha conosciuto i sospiri dell’amore delle tre sorelle; simbolicamente narra la loro morte prestando le finestre della loro casa, in faccia al mare, impietosamente murate. Una storia d’amore che l’arte fa rivivere, perpetuonandola oltre il tempo di una lunga catena di generazioni.”

Paolo Cicchini

domenica 9 maggio 2010

Personale di Istvan Betuker

TESTO. RENATO BIANCHINI
DAL 15/05/2010 al 15/06/2010

Per confermare la propria vocazione di osservatorio rivolto alla giovane arte internazionale, per questa stagione, come quarta esposizione, la Galleria White Project di Pescara in collaborazione con Prometeo Gallery (Milano), propone la prima personale italiana dell’artista rumeno Itsvan Betuker nato a Satu-Mare nel 1984 che vive e lavora a Cluj.
Nel lavoro pittorico di questo artista la volontà di creare cattura un riflesso che rende liberi dall’inibizione e mette in scena l’attesa di una ideale completezza. Di conseguenza è la bellezza dei contenuti ad essere esibita.
Nella sua pittura, nonostante siano rintracciabili gli assilli di certi spettri del passato, vi è una grande capacità di comunicare le proprie emozioni e le atmosfere che lo circondano tramite il controllo delle pennellate e della propria espressività. Un’espressività molto legata al fascino della figurazione, peraltro svelata da intime scene di vita quotidiana e da esperienze infantili, ora coniugate con il gran desiderio di venir fuori dai pensieri tormentosi ed esprimere il proprio significato di esistere in una nuova realtà.
Ogni suo quadro sembra aver il compito di imporsi come se una forma di disturbo debba per forza colpire lo spettatore, per dolci e tenere che siano le figure e i colori.



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