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mercoledì 23 settembre 2015

L'Ultima Cena di Davide Foschi esposta alla Tschawà Art Gallery di Pietrasanta

Verso un Nuovo Rinascimento


Sabato 26 settembre dalle ore 18.30, la Tschawà Art Gallery di Pietrasanta ospita l'artista evoluzionario Davide Foschi, fondatore del Movimento del Metateismo e presidente del Centro Leonardo da Vinci di Milano,  con la sua trasposizione dell'opera di Leonardo in chiave Metateista.

L'energia cromatica dell'opera di Foschi ha riscontrato grande successo in numerose occasioni culturali: copertina del Catalogo Mondadori "Davide Foschi -Metateismo. L'avanguardia del Movimento 2012 | 2015" curato dal critico Giammarco Puntelli, L'Ultima Cena di Davide Foschi è stata fiore all'occhiello della mostra "L'Arte e il Tempo", l'official event ideato da Giulia Sillato e diretto da Giulia Sillato e Giammarco Puntelli per EXPO IN CITTÀ, in EXPO 2015, piattaforma culturale che il Comune e la Camera di Commercio di Milano hanno voluto affiancare al Padiglione Italia destinato all'alimentazione.

Importanti sedi museali e istituzionali, quali il Museo d'Arte e Scienza a Milano e la Sala Consiliare del Comune di Massa hanno esposto L'Ultima Cena suscitando l'interesse e la meraviglia del pubblico.

Da sabato 26 settembre fino all'11 ottobre sarà esposta alla Tschawà Art Gallery di Pietrasanta, insieme ad alcune opere storiche di Davide Foschi, con l'introduzione di Giammarco Puntelli.

L'esposizione dell'Ultima Cena alla Tschawà Art Gallery chiude il ciclo degli impegni estivi di Davide Foschi e degli artisti del Centro Leonardo da Vinci che, presenti alla Biennale d'Arte Contemporanea di Massa e Montignoso nella sede di Villa Rinchiostra ancora fino a domenica 27 settembre, da venerdì 25 settembre riprenderanno le attività artistiche e culturali con la presentazione letteraria dei vincitori del Premio Internazionale d'Arte e Letteratura "Scrittori e Artisti verso un Nuovo Rinascimento", indetto dal Centro Leonardo e le cui premiazioni si sono svolte lo scorso giugno presso la Sala degli Arazzi del Museo d'Arte e Scienza di Milano. La Commissione, presieduta da Davide Foschi in qualità di presidente, si avvale dell'esperienza del critico letterario Michele Miano, dello scrittore Fabio Amato, dell'artista Joe Russo e della metacoach, esperta in formazione attraverso l'arte, Rosella Maspero.

Arte, scienza, cultura ed economia "Verso un Nuovo Rinascimento" è l'aspirazione che Foschi e l'avanguardia del Movimento del Metateismo portano avanti in Italia e all'estero, perché l'Uomo riscopra il suo essere profondamente Sacro. Foschi è anche il presidente del Centro Leonardo da Vinci di Milano, sede nazionale del Movimento e luogo celebrato dai mass media come nuovo polo culturale della città.

Lo scopo artistico è la ricerca del Sacro e dell'Origine di ogni essere umano attraverso una catarsi che solo l'Arte può raggiungere, essendo piena espressione di sé.

Un lavoro in prospettiva di un Nuovo Rinascimento Italiano, già presentato in occasione di Expo 2015, che da mesi continua a toccare i più importanti luoghi di cultura italiani. In questi giorni è uscita una "biografia narrativa" intitolata "Il segreto di Foschi - L'artista tra luce e mistero" (edito da Book Time) di Alberto Sacchetti.

martedì 22 settembre 2015

Gattopardo docet...


3°ArtBlitz P.Q.08 - Performance Quadriennale 18/06/2008

"Diciamo No a questa Quadriennale di Roma: non rispetta gli artisti, non investe nella ricerca. Montano le polemiche anche fra i curatori invitati" Questo il titolo dell'articolo di Massimo Mattioli su Artribune del 21 settembre 2015. Questo il link: http://www.artribune.com/…/diciamo-no-a-questa-quadriennal…/ 

Gattopardo docet...
«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» . 

Boresta docet... 


18/06/2008 16.58
Mostre: al via Quadriennale


Da domani al 14 settembre un centinaio opere di giovani artisti
Notizia (ANSA) - ROMA, 18 GIUGNO 2008
Con un centinaio di opere realizzate da altrettanti giovani artisti, parte la 15/a edizione della Quadriennale, da domani al 14 settembre. La rassegna, che torna nella sede storica di Palazzo delle Esposizioni, ha vissuto la vernice per la stampa, movimentata dalla protesta dell’artista Pino Boresta, che ha contestato il mancato invito alla rassegna gettando volantini con la scritta ‘Basta con i soliti raccomandati’ e un invito a firmare ‘per mandare Boresta alla Biennale di Venezia 2009′.


Come in un film di Godard (Performance Q.08)
Ho la gola secca e la bocca asciutta, avverto una forte sensazione di disidratazione senza avere in realtà sudato. Appena giro l’angolo decido di entrare nel primo bar che incontro chiedendo un bicchiere d’acqua. Il giovane barista nonostante la confusione è lesto, deve essersi accorto di qualcosa; bevo, ringrazio ed esco. Percorro cinquantina metri e si ripresenta la stessa arsura, il nasone (fontanella) di Piazza Venezia è troppo lontano decido cosi d’approfittare di un altro bar che a Roma non mancano. Questa volta entro con più tranquillità… esco e riprendo il cammino cercando di calmarmi.
Anche questa è andata, non è stato facile ma l’ho fatta.
Avevo calcolato tutto nei minimi particolari.
Arrivo in anticipo alla conferenza, non distribuisco i volantini e mi vado a sedere in fondo alla sala. I primi a parlare sono il presidente della Quadriennale e le autorità, che pur se scontati risulteranno più esaustivi dei 5 curatori preoccupati ad esibirsi secondo un rigoroso ordine alfabetico invece di parlare in sostanza della mostra. Sono lì seduto e come in un film di Godard, vivo, rivivo cento volte la stessa scena. L’ho studiata a fondo ma ogni volta che la riesamino mi vengono le palpitazioni; riesco a rilassarmi solo piegando qualche volantino.
Ci siamo! É arrivato il mio momento, stanno chiedono se ci sono domande da parte del pubblico, io dal fondo della sala mi alzo, agito le braccia e senza aspettare il microfono ad alta voce faccio presente che ho una domanda da fare. Catturata l’attenzione dei presenti domando“Vorrei sapere perché non mi avete invitato?”, c’è qualche risata e qualche applauso che prontamente stoppo reclamando invece più fatti. Attendo qualche istante in cui regna il silenzio e proseguo con la contro mossa studiata per tutelarmi dall’eventualità che uno dei 5 curatori tentasse con una risposta spiritosa di declassare l’evento contestatorio a farsa, e aggiungo; “Anzi! Non me ne frega niente, tanto rispondereste con le solite idiozie”. Allo stesso tempo lancio il primo gruppo di volantini che nell’attesa avevo smazzato e piegato uno si e uno no in modo che tirandoli non rimanessero appiccicati come avviene di solito.
Come da copione il tutto sarebbe dovuto finire qui gettando ancora volantini e niente più, invece il tempo da me stimato per blitz si dilata oltre le mie aspettative cogliendomi impreparato e con gli occhi di tutta quella gente puntati su di me, per fortuna uno dei curatori pensando di dire una cosa fica/intelligente decide di rispondere ugualmente “Perché il tuo lavoro non ci piace”. Andandogli in contro lancio altri volanti e gli domando “Perché tu che cosa sai di me? Cosa conosci del mio lavoro?”. Non risponde.
Improvvisamente qualcuno grida “acchiappalo acchiappalo” !
Questo scatena il mezzo fondista che è in me e scappo all’altro lato della sala approfittando di questo extra time per gettare altri volantini che non avevo preparato, lo faccio a piccoli mucchietti per evitare il solito inconveniente. Quando voglio posso essere molto veloce quasi come Arturo Bandini, o almeno così mi sentivo. Nel frattempo i difensori della patria si organizzano e mi accerchiano, decido cosi di recuperare il mio zaino e di consegnarmi ad uno dei custodi che tento di tranquillizzare con un bacio sulla guancia, ma lui si ritrae. Raggiunto anche dall’agente in divisa della security vengo scortano a braccio fin fuori al palazzo. Nel breve tragitto il vigilante in divisa mi domanda “Ma perché fai queste cose?” Gli rispondo che forse non l’avrebbe mai compreso e non era di certo quello il momento migliore per spiegarlo, ma un giorno lo avrei fatto. Mi ritrovo così fuori dal palazzo sulla scalinata di marmo agitato ma soddisfatto, avevo fatto quello che andava fatto e John Fante sarebbe stato orgoglioso di me. 


Sulla strada del ritorno cerco di immaginare il resto della conferenza:
Uno dei curatori prende la parola e spiega che le scelte sono sempre personali e ci sarà sempre qualcuno che verrà escluso. Allora qualcuno dal pubblico fa presente che chi è deputato a decidere ha il dovere di scegliere gli artisti migliori e non gli amici o amici degli amici, parenti, raccomandati o i primi leccapiedi che ti gironzolano intorno. Bisogna andare in giro per gli studi, informarsi e premiare chi lo merita realmente e non coloro che rientrano nella logica di convenienze personali.
Se ciò fosse avvenuto sarei stato perlomeno felice di aver fatto nascere delle riflessioni in occasione di una sterile conferenza, ma non è andata così. Mi hanno invece raccontato che subito dopo che sono uscito quasi tutti hanno cominciato ad andare via senza trovare il coraggio di fare domande, uno dei curatori pensando di essere spiritoso ha detto“Questo non l’abbiamo organizzato noi” e qualcuno dal pubblico non ad alta voce ha risposto “Peccato è stata la cosa più interessante di tutta la conferenza”.

p.s.
Non mi sarei mai aspettato di ricevere in seguito attestati di stima e solidarietà dalle persone presenti o da chi aveva saputo ciò che era accaduto alla conferenza stampa della Quadriennale. Finanche da alcuni giornalisti che hanno sostenuto di non aver posto domande dopo la mia uscita forzata anche perché amareggiati da com’ero stato trattato per aver posto solo un’ingenua, ingenuissssima direbbe Verdone, domanda (ma tale doveva essere per avere un’efficacia performantica). Domanda dalle quale a detta di molti sarebbe potuto nascere con i curatori, se fossero stati intelligenti e pronti di spirito, un interessante dibattito, invece di farmi portare via a braccio come un criminale per aver lanciato qualche volantino.
Pino Boresta

In foto: Poster Rettificato (una mia opera), il logo della Quadriennale, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, Jean Luc Godard, John Fante, Carlo Verdone, io che distribuisco i volantini del progetto F.B., Poster Rettificato (una mia opera).

Showroom Wallpepper - Alessandra Scandella: "Acquarelli in viaggio". Milano, 24 Settembre - 8 Ottobre 2015

Alessandra Scandella

Acquarelli in viaggio

Opening Giovedì 24 Settembre dalle ore 18.00
24 Settembre - 8 Ottobre 2015
Da Lunedì a Venerdì, 14.30 - 18.30
Showroom Wallpepper, via Forcella 7/13

Una mostra personale nello showroom Wallpepper, vieni a scoprirla…

Wallpepper è lieta e orgogliosa di ospitare nei propri spazi espositivi gli ultimi lavori dell'artista milanese Alessandra Scandella, che ha posto la sua firma su alcuni soggetti della linea autoriale che tanto successo hanno riscosso e continuano a riscuotere tra gli amanti della carta da parati d'autore, è ormai una di famiglia per noi.

Conosciamo Alessandra

Illustratrice di enorme talento e sconfinata creatività, Alessandra Scandella trova ispirazione per i suoi lavori nei frequenti viaggi in giro per il mondo che i suoi impegni professionali la portano a compiere.
Alessandra, infatti, lavora in pubblicità e in editoria. Nel 2004 fonda a Milano con altri artisti lo Studio Container, che si occupa d'illustrazione, grafica, fotografia e animazione. 

Le sue grandi passioni sono la china e l'acquerello. 
Ha partecipato a numerose mostre d'illustrazione in Italia e all'estero e tiene regolarmente dei workshop. Insieme ad altri artisti ha fondato Illustrazioniincorso, che promuove l'illustrazione in Italia e all'estero e che collabora con clienti come FAI e Unicef. Lavora principalmente nella moda, con clienti come Tod's, e giornali come Corriere della Sera, L'Espresso, L'Officiel, Style.

Un progetto speciale per i nostri spazi!

La mostra di Alessandra inaugura un progetto speciale per lo showroom Wallpepper: uno dopo l'altro i nostri autori si mettono in mostra nei nostri variegati spazi in un dialogo tra i soggetti originali e le nostre realizzazioni di qualità.

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Logo Wallpepper logo Wallpepper Trendlogo Spazio81

Showroom permanente – Via Forcella 7/13 – 20144 Milano – Italy
Tel. +39 02/92.88.5406 – Fax +39 02/92.88.5409 – E-Mail: info@wallpepper.it
Orari di apertura Showroom: Lunedì – Venerdì: ore 9.30 – 18.30

lunedì 21 settembre 2015

52^ Mostra Nazionale del Tartufo Bianco di Sant'Angelo in Vado

Dall'10 Ottobre al 1 Novembre quattro weekend pieni di appuntamenti per tutti i gusti, tutti profumati al Tartufo.


SANT'ANGELO IN VADO (PU)- Terra di arte, terra di sapori genuini, terra antica che ha vissuto la Storia da protagonista, terra di passaggio da semper aperta a contaminazioni ed esperienze ma soprattutto terra di Tartufo. 

Con l'arrivo della stagione autunnale, quando i cavatori si mettono in cammino di buon mattino per riportare sulle tavole imbandite, con l'aiuto del fido cane, il prezioso tubero, Sant'Angelo in Vado torna con la 52^ Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche. 

Ormai una tradizione, un marchio di qualità al profumo di Tuber Magnatum Pico che nei quattro fine settimana a cavallo tra ottobre e novembre apre al mondo le porte del salotto buono del Montefeltro, mettendo in vetrina non solo il tartufo ma anche storia, tradizione, gastronomia, prodotti di eccellenza assieme alle bellezze naturalistiche e storiche disseminate per il territorio di quella che fu la capitale della Massa Trabaria

E' sufficiente allora aspettare ottobre per poter partire alla scoperta di Sant'Angelo in Vado e della sua Mostra Nazionale muovendosi tra un programma ricco e attento alle esigenze di tutta la famiglia, dove si potrà giocare negli spazi per bambini, prendere parte a visite guidate innovative oppure perdersi liberamente tra i vicoli e le vie del centro storico medievale, all'ombra dei tanti campanili che costellano la città.

Nel primo fine settimana, quello del 10-11 ottobre per le vie del centro storico dell'Antica Tifernum Mataurense si omaggerà il gusto tipico delle colline e dei boschi dell'entroterra: troverete i tanti prodotti tipici di un territorio ricchissimo per biodiversità e peculiarità: il miele, i formaggi, le castagne e i salumi del Montefeltro saranno i protagonisti del weekend, cucinati dalle massaie vadesi secondo le ricette della tradizione, uniti ed esaltati dal profumo del Tartufo.
           
Appuntamento di lignaggio internazionale invece quello che vedrà centauri da tutta Europa ritrovarsi in sella alle loro moto a Sant'Angelo in Vado per il 37° Motoraduno Nazionale e il 20° motoraduno Internazionale del Tartufo, un evento che ogni anno richiama in città migliaia di motociclisti e visitatori, guidati dall'inconfondibile aroma del prezioso tubero.

L'antica "Arte" della cerca al tartufo va in scena nel terzo weekend, quello del 24 e 25 ottobre con il Trofeo Perrotta, dedicato alla cerca al tartufo in box, giunto ormai alle quarantuno edizioni. Sarà invece il Teatro Zuccari a trasformarsi in palcoscenico d'onore per l'assegnazione a vip, celebrità e autorità che si sono distinte nei campi della vita sociale del premio Tartufo d'Oro 2015.

"La Fiera in Vado" del 31 ottobre e 1 novembre chiude la Mostra, un'occasione unica per assaporare l'ospitalità e le prelibatezze di questa terra incantata. In ogni weekend potranno essere visitate le diverse mostre d'arte, i musei, le chiese e i mosaici della Domus del Mito, assistere a concerti dal vivo e spettacoli itineranti oppure passeggiare per "le vie dei mercanti", luoghi di curiosità e gastronomia.
           
Info:
•Segreteria Mostra del Tartufo tel. 0722 810093
mail: info@mostratartufo.it
•Cooperativa Sociale il Cerchio - Guida Turistica Specializzata Cristina dott.sa Stefani
tel. 347 9782936 mail: info@guidaurbino.com info@guidagradara.com

Mostra Lino Tardia al Museo Civico Umberto Mastroianni di Marino

LINO TARDIA

MUSEO CIVICO UMBERTO MASTROIANNI

3-25 OTTOBRE 2015

Sabato 3 ottobre alle 18, nell'ambito del programma di eventi per la 91esima Sagra dell'Uva, verrà inaugurata, presso il Museo Civico Umberto Mastroianni, una mostra personale dell'artista Lino Tardia, cui il Comune di Marino ha affidato la realizzazione del Manifesto dell'ormai storica festa dedicata al vino.
L'artista, siciliano di nascita ma stabile a Roma fin dagli anni '60, presenterà una raccolta di dipinti selezionati dalla produzione degli ultimi venti anni per poter fornire a visitatori e collezionisti una chiave di lettura e di comprensione della propria ricerca.

Come ha puntualmente stigmatizzato Franco Campegiani, nella presentazione della mostra, le opere di Tardia "sono delle vere e proprie cosmogonie, racconti del germinare mondi, l'uno dall'altro, secondo un'incessante e incandescente esplosione vitale. Un teatro fresco e zampillante, fantasmagorico, che pone in scena la creazione universale, ciò che affiora e viene alla luce da sorgenti misteriose e incorruttibili. Al contrario del teatro dechirichiano, che mostra l'eterna consunzione, l'infinito logoramento e l'inappellabile estinzione delle cose, qui è l'alba della vita a fare la sua apparizione, con quello sdoppiamento (si noti la frequente divisione della tela in due campiture) che sembra evocare la Madre Fenicia, la sua capacità di spezzarsi come il pane per dare vita a tutti gli esseri e a tutti i mondi".

La opere scelte consentiranno di scoprire come, a partire dalla mostra "In viaggio con i Fenici" tenutasi nel 1996 alla Galleria Comunale d'Arte Moderna di Spoleto, fino a "La scatola dei miti" allestita nel 2009 presso le sale dell'Appartamento Barbo del Museo Nazionale di Palazzo Venezia di Roma, la ricerca di Tardia sia stata improntata alla realizzazione di un immaginario figurativo caratterizzato dall'astratta esaltazione del contrasto di linee, forme e colori.
La mostra, realizzata in collaborazione con la galleria d'arte Edarcom Europa, sarà visitabile fino al 25 ottobre.

INFORMAZIONI

MOSTRA: Lino Tardia
PERIODO: 3-25 ottobre 2015
SPAZIO ESPOSITIVO: Museo Civico Umberto Mastroianni
INDIRIZZO: Piazza Giacomo Matteotti, 13 - Marino
ORARIO: da venerdì a domenica 10-13 e 16-19
INFO: 06 938 5681 - 06.7802620 - www.edarcom.it

BIOGRAFIA

Lino Tardia nasce a Trapani nel 1938. Conseguita la maturità artistica, rifiuta l'incarico di docenza in Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Palermo e si trasferisce a Roma dove frequenta gli studi di Renato Guttuso e Saro Mirabella. Nel 1955 Lino Tardia inizia a esporre, ottenendo ben presto consensi in Italia e all'estero.
Gli anni Sessanta segnano il suo passaggio dal Realismo all'Informale e ancora alla Nuova figurazione, secondo la maniera di Francis Bacon che incontra durante un soggiorno a Londra. Partecipa a mostre collettive insieme a Guttuso, De Chirico, Sironi, Treccani e altri autori noti nel panorama artistico internazionale. Espone le sue opere in mostre personali a Londra, New York, Chicago, Parigi, Huston, Ottawa e Tripoli. Ha preso parte a numerosi premi nazionali e internazionali. Nel 2009 si è tenuta una grande personale nelle sale dell'Appartamento Barbo di Palazzo Venezia a Roma.
Nel 2003 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli conferisce la Medaglia d'Oro per i Benemeriti della Cultura.

GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015 INAUGURA A GENOVA LA MOSTRA COLLETTIVA “ARTE A PALAZZO DORIA SPINOLA”. IN ESPOSIZIONE LE OPERE DI QUATTORDICI RINOMATI ARTISTI CONTEMPORANEI


GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015 INAUGURA A GENOVA LA MOSTRA COLLETTIVA "ARTE A PALAZZO DORIA SPINOLA". IN ESPOSIZIONE LE OPERE DI QUATTORDICI RINOMATI ARTISTI CONTEMPORANEI

Giovedì 24 settembre 2015, alle ore 17, a Palazzo Doria Spinola di Genovain Largo Eros Lanfranco 1, Loggiato Superiore, inaugura la mostra collettiva "Arte a Palazzo Doria Spinola". In esposizione le opere di ben quattordici rinomati artisti contemporanei: Aurora Bafico, Berzsenyi Balàzs, Francisca Bravo, Rosa Brocato, Franco Buffarello, Leonardo Alberto Caruso, Ida Fattori, Anna Marini, Enrico Merli, Giuliana Petrolini Arcella, Matilde Porcile Pezzoni, Franca Ruozzi, Marialuisa Seghezza ed Agnese Valle

L'evento è organizzato da Pietro Bellantone, responsabile dell'associazione culturale EventidAmare di Genova in collaborazione con la Città Metropolitana di Genova e l'Associazione Culturale Liguria-Ungheria. Gode inoltre del patrocinio di Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova nonché del Consolato Generale di Ungheria in Milano, Consolato Onorario di Ungheria in Genova.
A programma, dalle ore 17, diversi interventi relatori ed introduttivi al vernissage a cura dello stesso Pietro Bellantone, di Maria Csontos, segretaria dell'Associazione Culturale Liguria-Ungheria e di Giovanni Vassallo, Consigliere delegato della Città Metropolitana di Genova e Consigliere del Comune di Genova.

A seguire, alle ore 17.30, la presentazione ed inaugurazione della mostra artistica a cura del professor Daniele Grosso Ferrando, stimato storico e critico d'arte che così recensisce la mostra: «Giocare, nel senso filosofico più alto, e creare sono il filo conduttore della bella mostra collettiva a Palazzo Doria Spinola, un'esposizione che rafforza l'amicizia culturale fra Italia e Ungheria e testimonia la vitalità e la ricchezza dell'ambiente artistico genovese. Le opere esposte indicano che il ritorno alla pittura e alla "manualità" del fare arte, iniziato nei primi anni '80 con la Transavanguardia e il Neoespressionismo, dopo le sperimentazioni anti/pittoriche degli anni '60 e '70, sia diventato una componente oramai irrinunciabile del panorama artistico contemporaneo». L'introduzione in sede d'inaugurazione della mostra sarà a cura dello stesso».

L'esposizione resterà aperta al pubblico sino a sabato 10 ottobre 2015. Ingresso libero tutti i giorni dal lunedì al venerdì con orario 10,30-18, il sabato dalle 9,30 alle 12,30, chiuso i festivi e per i visitatori catalogo gratuito della mostra fino ad esaurimento delle scorte.
Per ulteriori informazioni contattare l'associazione EventidAmare al numero 348.15.63.966 o inviare mail all'indirizzo di posta elettronica eventidamare@libero.it.

Approfondimenti, a cura del professor Daniele Grosso Ferrando

I lavori in mostra oscillano fra linguaggio figurativo e linguaggio astratto in una molteplicità di soluzioni e di esiti stilistici.
In Ginestre, Aurora Bafico trasmette l'emozione del paesaggio mediante la modulazione del colore che assume toni lirici nell'evocazione di luoghi amati e vissuti.
Nei paesaggi e nei fiori di Anna Marini (in mostra Ovale con fiori) il colore esplode in una grandiosa sinfonia cromatica che ricorda la luce del paesaggio ligure.
Le ricerche sul colore e sulla luce di Franca Ruozzi sono evidenti in Vibrazioni cromatiche, dove la frammentazione del colore produce una sensazione dinamica, che riflette vibrazioni interiori e stati emotivi.
"Quadri di luce" sono i paesaggi di Enrico Merli, come Sera a Portofino, che evoca la magia del luogo grazie a un fascinoso notturno, in cui la realtà si trasforma in stato d'animo e in emozione cromatica e luministica.
Atmosfere marine di Rosa Brocato é un "paesaggio della memoria", dove la scomposizione delle immagini ricorda le visioni simultanee dei Futuristi e il colore si accende in toni corruschi e in bagliori di luce.
In Verso San Pier d'Arena di Matilde Porcile Pezzoni le suggestioni dell'amato paesaggio ligure si trasformano in una visione quasi onirica, in cui il dato naturale diventa emozione interiore ed evocazione cromatica.
Agnese Valle in Castello reale di Cracovia usa colori accesi e decisi che determinano un forte impatto visivo, accentuato dalla semplicità delle immagini che rendono bidimensionali le forme, in una riscrittura molto personale e quasi naif del paesaggio.
Maria Luisa Seghezza in Maternità dipinge figure labili, evanescenti, quasi impalpabili che esprimono la fragilità dell'esistenza e degli affetti nel rapporto distaccato e lontano che (dis)lega madre e figlio.
Per Franco Buffarello (in mostra il grottesco Il mago cieco) l'ironia, amara e beffarda, svela la falsità di un mondo senza senso dove tutto è maschera e finzione e l'unico spiraglio (o difesa?) è svelarne il lato comico e paradossale in una visione disincantata della realtà. Alcune opere esplorano i labili confini fra figurativo e astratto:
in Juegos di Francisca Bravo, il paesaggio si trasfigura nel colore attraverso accordi e sensazioni cromatiche percorse da una inesauribile energia vitale.
In Luce in blu di Ida Fattori il colore, di derivazione espressionista, assume una potenza scenografica nella metamorfosi della natura, che accompagna il passaggio dal dramma dell'oscurità cosmica ed esistenziale allo splendore della luce.
Il colore trionfa in Viaggio informale n° 1 di Leonardo Alberto Caruso, un colore che satura la superficie con una violenza gestuale memore dell'Action Painting, esasperando così il lato emotivo della realtà rispetto a quello della pura percezione.
Balàsz Berzsenyi unisce materiali "antichi" e nobili a materiali moderni in un'originale commistione linguistica. In Maschera N°1, la figura prende vita dalla materia grezza con una forza espressiva e tragica di ricordo michelangiolesco.
Comè profondo il mare é un esempio delle ricerche polimateriche di Giuliana Petrolini Arcella, che gioca sulla dialettica tra forma astratta e concretezza materica e dove gli oggetti marini si amalgamano nella profondità del colore blu.

Associazione Culturale EventidAmare. Scopi e finalità. EventidAmare è un'associazione di promozione culturale ed enogastronomica nata nel 2010. Le finalità che si propone sono la realizzazione di eventi nazionali ed internazionali che concorrano alla valorizzazione del patrimonio ligure: arte, musica ed enogastronomia. Ha progettato e realizzato, in questi anni, eventi interculturali che hanno previsto l'incontro, lo scambio e il confronto nei settori dell'arte, della musica e dell'enogastronomia. Quella ligure è venuta così ad "abbracciare" culture alcune volte "vicine", perché appartenenti al bacino del Mediterraneo ed altre invece lontane, grazie anche alla collaborazione dei Consolati di Francia, Perù, Tunisia, Ungheria, Uruguay, Congo, Haiti, Spagna. Altre volte, quale riconoscimento della attività realizzata, ha ricevuto il patrocinio morale da parte delle Ambasciate in Italia di Bolivia, Colombia, Ecuador, Portogallo, Spagna, Venezuela (con l'importante collaborazione del Museo Luzzati, Germano Beringheli, Luciano Caprile e Stefano Bigazzi, Erminio Raiteri, Maria Cristina Castellani, Alessandro Bertirotti, Stefano Finauri, l'associazione spagnola Trescucarachas, Carlo Marrale e Eliano Calamaro per la musica, Virgilio Pronzati per l'enogastronomia e Gianpaolo Belloni-Zeffirino, ambasciatore della Cucina Italiana nel Mondo).

Rómulo Celdrán. Macro. Zoom, testo critico di Lorenzo Madaro Gagliardi e Domke. Torino, dal 24 settembre

La galleria d'arte contemporanea

GAGLIARDI E DOMKE

presenta la prima mostra italiana della pittura di

RÓMULO CELDRÁN

opening: giovedì 24 settembre 2015 ore 18 - 24

Rómulo Celdrán. Macro. Zoom, testo critico di Lorenzo Madaro

Gagliardi e Domke, via Cervino 16, 10155 Torino



La mostra sarà visitabile dal 24 settembre al 25 ottobre 2015. Dal martedì al sabato, 15.30 -19.30
La galleria d'arte contemporanea Gagliardi e Domke inaugura la stagione espositiva con una mostra – la prima in Italia – dedicata alla pittura dell'artista spagnolo Rómulo Celdrán.

Le opere selezionate per questo progetto espositivo – il primo legato al nuovo corso della galleria, che vede la stretta collaborazione di Pietro Gagliardi e Christian Domke – appartengono a un ciclo pittorico che Celdrán ha battezzato Zoom, rivelando un criterio metodologico relativo all'osservazione ravvicinata di un inventario di oggetti che gli appartengono e che l'artista impiega costantemente nel suo quotidiano privato e lavorativo.

Di questi oggetti, comuni e seducenti per il loro design, rivoluziona nettamente la scala: sui supporti che ospitano i dipinti di Celdrán, gli oggetti sono difatti ingigantiti rispetto alle loro dimensioni reali. Un nastro adesivo, un metro, un fiammifero, una serie di sacchi della spazzatura ammassati tra loro, un uovo dischiuso e un vecchio pennello: gli oggetti ritratti nelle opere in mostra rivelano uno stupore perpetuo nei confronti del quotidiano.

Non a caso, secondo l'artista, «Esiste qualcosa di magico nel mondo delle dimensioni. Sembra esserci una memoria emotiva che ci invita e percepire la relazione con gli oggetti, come fosse un gioco».


Rómulo Celdrán (Spagna, 1973)
Mostre personali recenti (selezionate): Rómulo Celdrán. Hasted Kraeutler Gallery. New York (2014); Macro. Arthobler Gallery. Zurigo (2013); Zoom. Galería Raquel Ponce. Madrid (2010); Realidade e Ilusao. Espacio Arthobler/Ler Devagar. LX Factory. Lisbona (2009).

Sito internet: gagliardiedomke.com
Info: +39 011 19.70.00.31 -  info@gagliardiedomke.com


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