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martedì 20 maggio 2014

Video e catalogo mostra - la Ciociaria nell'arte



Copie d'autore realizzate da Agnes Preszler, esposte in occasione della mostra "La Ciociaria nell'arte tra ieri ed oggi" al Palazzo della Provincia di Frosinone, 5-16 maggio 2014.
La collezione, che attualmente consiste in 27 quadri, tutti eseguiti in olio dalla pittrice, risulta essere la più grande raccolta di copie d'autore raffiguranti ciociari, in costume tradizionale o meno, che in numerose occasioni posavano per i più grandi pittori dell'epoca tra cui Bouguereau, Corot, Sargent, Cabanel, e molti altri. La collezione viene arricchita continuamente con nuovi quadri che saranno presentati in altre mostre. Non si tratta di falsi d'autore in quanto la pittrice riproduce i quadri fedelmente ma non servilmente, modificandone all'occorrenza le dimensioni, apponendo la propria firma. Tutto ciò, come sempre, attraverso il disegno a mano libera, senza l'ausilio di mezzi, nel proprio stile realismo contemporaneo, vivacizzando talvolta i colori ed adeguandoli così al gusto moderno. L'artista rimane sempre fedele al soggetto e all'atmosfera del quadro originale provandone quindi la bellezza sempre attuale.



Catalogo gratuito della mostra con informazioni sui quadri, le storie delle varie modelle, ecc. Il catalogo, oltre alle copie d'autore dell'800, presenta anche i quadri realizzati in estemporanea sul territorio della Ciociaria (provincia di Frosinone e Latina)

Arte / Firenze / Sgarbi: "Colacicchi è il Piero della Francesca del Novecento". La mostra di Villa Bardini verso 10 mila visitatori

Sgarbi: 'Colacicchi il Piero della Francesca del 900'
Per il critico è la mostra più bella attualmente a Firenze. Visitatori verso quota 10 mila

Firenze – Complici i ponti del 25 aprile e del 1 maggio, Villa Bardini sta registrando un mese record con la grande retrospettiva dedicata a Giovanni Colacicchi, uno dei massimi pittori neofigurativi italiani, a vent'anni dalla scomparsa. Aperta al pubblico il 18 aprile scorso, la mostra veleggia verso 10 mila visitatori. Considerando i turni di chiusura del lunedì, si tratta in media molto alta, superiore a quella di tanti piccoli grandi musei cittadini.
"Ciò non mi meraviglia", dice Vittorio Sgarbi, di passaggio a Villa Bardini nei giorni scorsi, "Pontormo a parte, quella di Colacicchi è senz'altro l'esposizione più bella e interessante attualmente a Firenze.  E' la riscoperta di un grande artista, che ha il merito di aver riproposto valori e ideali della pittura del Rinascimento. Colacicchi è il Piero della Francesca del Novecento italiano".
Curata da Mario Ruffini e Susanna Ragionieri con la consulenza scientifica di Carlo Sisi, la mostra è promossa dal Comune di Firenze con la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut. Circa 80 le opere esposte, che riassumono l'intera produzione artistica di Colacicchi (Anagni 1900 – Firenze 1992). La più celebre L'allegoria per un cinematografo esposta per mezzo secolo a Firenze nella hall del cinema Gambrinus.

domenica 18 maggio 2014

Bari. Arte e pittura. La “personale” di Michele Condrò dal 19 maggio al 3 giugno 2014


Bari, arte e pittura. La "personale" di Michele Condrò dal 19 maggio al 3 giugno  2014


Si inaugura a Bari, in un momento politico febbrile come quello delle elezioni, l'esposizione personale del pittore barese Michele Condrò. In uno dei pochi "contenitori culturali" importanti della città, il Centro Polifunzionale dell'Università degli Studi di Bari (ex Palazzo delle Poste in p.zza Battisti), si terrà alle ore 18 l'inaugurazione della esposizione personale di Michele Condrò che, fino al 3 giugno 2014, si offrirà ad ogni visitatore come occasione di riconciliarsi con la bellezza e con l'arte. (Orario 09 - 20, tutti i giorni tranne il sabato e la domenica).
Ilaria Marzo, curatrice della mostra, spiega in anteprima l'arte e lo spirito che il pittore vuole trasmettere ai cittadini baresi, sempre più spesso desiderosi di arte e di contenitori culturali.

« La mostra si caratterizza per una interessante varietà. In realtà – spiega la curatrice – chi conosce Michele Condrò, sa che tutti i suoi gesti artistici nascono da una profonda libertà interiore. E' un pittore che utilizza diversi linguaggi pittorici, anche se in realtà, per chi ha osservato nel tempo il suo lavoro e ha "fatto l'occhio" al suo stile, è possibile cominciare a vedere un trait-d'union».

«Alcuni dei temi trattati – prosegue Ilaria Marzo – a cui Condrò è affezionato e che continua a esplorare: l'Africa e i nudi femminili. Due le sezioni assolutamente nuove: quella dei ritratti, e quella stilisticamente definibile come unione di "macchia e disegno". Per quanto riguarda la sezione dedicata al Sacro, essa è declinata qui in maniera diversa: se in precedenza Condrò ha perseguito l'obiettivo della denuncia, c'è invece adesso un approfondimento del tema del Cristo. Quello del volto e del corpo di Gesù è un soggetto che Condrò ha sempre esplorato, già negli anni di scuola, e che ora continua a indagare con il distacco tipico di un ateo, per cui chi osserva questi dipinti non può non interrogarsi su quale sia il movente profondo dell'autore. Ancora presente, ma rinnovata e molto più ampia la sezione dei paesaggi, attraverso i quali negli ultimi anni l'artista va rafforzando il suo legame con i pittori dell'Ottocento».

«A tal riguardo Michele Condrò – spiega Marzo – ama autori come De Nittis, Netti, Irolli, etc., ma più che di un legame con la Puglia, parlerei di un legame con un determinato atteggiamento pittorico, il quale si concede di mescolare la precisione del soggetto, fisico o emotivo, con elementi abbozzati, con il non definito, "la macchia e il disegno", appunto».

Riguardo alle tecniche pittoriche presentate, oltre alla pittura a olio che «gli consente di sperimentare meglio la sua vicinanza con i pittori dell'Ottocento» ci sono anche gli acquerelli: «L'acquerello – conclude Ilaria Marzo – richiede una grande sapienza nell'uso e nel dosaggio del colore. Quando si realizzano sulla carta, com'è frequente, delle sfumature non previste, Condrò è molto bravo a fare di quella necessità virtù, cioè a riconvertire quel nuovo evento alle sue intenzioni».

Mostra "Giulio Cerocchi | ...nell'aria e nelle cose" presso MADE4ART di Milano



Giulio Cerocchi | …nell'aria e nelle cose 
a cura di Gigliola Foschi
evento Photofestival
M4A - MADE4ART | di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo
Milano, 28 maggio - 7 giugno 2014
Inaugurazione mercoledì 28 maggio, ore 18.30 

In occasione di Photofestival, lo spazio Made4Art di Milano presenta …nell'aria e nelle cose, personale dell'artista e fotografo Giulio Cerocchi a cura di Gigliola Foschi. La mostra, ideale evoluzione del progetto presentato da Made4Art alla quarta edizione di MIA - Milan Image Art Fair, presenta una serie di lavori realizzati da Cerocchi negli ultimi anni: in esposizione una selezione di opere rappresentative della profonda e delicata produzione dell'artista milanese.

Una prima sezione è dedicata alle opere appartenenti alla serie Alchimia popolare, immagini di oggetti legati alla memoria e alla tradizione maremmana rielaborati e ricontestualizzati dall'artista con la volontà di dare nuova vita a simboli, leggende e credenze che affondano le radici nella cultura di un'antica società. Tracce e ricordi di un passato, oggetti simbolici incorniciati e messi in risalto dalla luce dei light box, in un collegamento ideale fra memoria e moderna tecnologia. 

Accanto a essi si sviluppa la serie dei Territori innevati, evocativi paesaggi privi di riferimenti spazio-temporali: sagome sottili e fragili di alberi sfiorati dalla neve che emergono da sfondi monocromi bianchi o neri. Luoghi della memoria e dell'interiorità in grado di suscitare in ognuno personali impressioni e suggestioni.

…nell'aria e nelle cose diviene una riflessione sull'identità personale e collettiva, facendo
leva su ricordi, reminiscenze ed emozioni in una meditazione sul proprio essere. Come sottolinea la curatrice della mostra, Gigliola Foschi, nel testo critico di presentazione, Giulio Cerocchi conduce una «ricerca sulla vitalità del passato creando immagini che, non solo danno forma visiva e amorosa consistenza alla labile reminiscenza di tradizioni in via di sparizione, ma trasformano alchemicamente questi stessi ricordi in tesori mirabili di una memoria viva, da non dimenticare ma anzi far approdare sulle sponde del futuro». 

Giulio Cerocchi è nato a Milano nel 1952. Formatosi nell'ambiente culturale e fotografico milanese degli anni '70, ha avuto esperienze nell'ambito della fotografia di moda, nella pubblicità e nell'editoria, collaborando con le più note riviste italiane di settore (Vogue, Grazia, Amica, Impuls Germania) e con agenzie pubblicitarie nella realizzazione di campagne nazionali e internazionali (Mont Blanc, Pollini, Juventus Moda, Pelliccerie Solleciti). 

Approdato in Toscana alla fine degli anni '90, si impegna nella costruzione di una personale ricerca ispirata alle culture e simbologie popolari e alle atmosfere misteriche e surreali. Attualmente si dedica a elaborazioni grafiche e fotografiche, acqueforti e collagraph facendo uso delle più recenti tecnologie digitali. 

Ha esposto in mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati, partecipando inoltre a manifestazioni fieristiche di settore. 

Giulio Cerocchi | …nell'aria e nelle cose a cura di Gigliola Foschi | evento Photofestival
M4A - MADE4ART | di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni
Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano, 20144 Milano
28 maggio - 7 giugno 2014 | inaugurazione mercoledì 28 maggio, ore 18.30
Martedì - venerdì ore 10 - 13 e 16 - 19, lunedì e sabato ore 16 - 19 

www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872
Media partner: Espoarte

Mostra XIV Architettura internazionale Biennale di Venezia - Triennale di Milano - Grattacielo

Presentazione della XIV Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia

IL GRATTACIELO HA TRASFORMATO LA VITA DEI MILANESI


 «Il grattacielo ha trasformato la vita dei milanesi. Misteriose attività si svolgono dentro queste città verticali, che la città orizzontale ignorava, dolcemente stesa nella sua pianura, con i suoi palazzotti bassi e i suoi giardini chiusi» scriveva nel 1944 Alberto Savinio in Ascolto il tuo cuore, città.

Le vicende architettoniche e urbanistiche di Milano negli ultimi cento anni - ma anche alcuni momenti cardine della sua storia passata – costituiscono un esempio tra i più chiari dei tentativi di "modernizzazione" dell'Italia e delle particolari modalità assunte da questi al confronto con la struttura urbana preesistente. La prima sezione del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2014 prenderà in esame alcuni momenti di questa storia complessa, dove in risposta a nuovi bisogni sorgono nuove architetture capaci di adattarsi al contesto, di farlo suo e di trasfigurarlo all'interno di una nuova visione urbana.
Il curatore Cino Zucchi ne parlerà con Ada Lucia De Cesaris, Vice Sindaco di Milano, Fulvio Irace, storico e critico di architettura e Michele Serra, giornalista e scrittore.

La presentazione di "Innesti/Grafting: Milano, laboratorio del moderno", cui è stato invitato il Presidente di Assoedilizia e dell'Istituto Europa Asia Achille Colombo Clerici, si tiene  alla Triennale di Milano, Salone d'Onore.
In Innesti/Grafting Cino Zucchi parte dall'assunto che "l'architettura italiana dalla prima guerra mondiale a oggi mostra una 'modernità anomala', rappresentata dalla grande capacità di interpretare e incorporare gli stati precedenti attraverso metamorfosi continue.
Non adattamenti formali a posteriori del nuovo rispetto all'esistente, ma piuttosto 'innesti' capaci di trasfigurare le condizioni del contesto in una nuova configurazione: un atteggiamento visto un tempo da alcuni come nostalgico o di compromesso, ma oggi ammirato dall'Europa e dal mondo come il contributo più originale della cultura progettuale italiana".

Legato 2014 - mostra d'arte di commemorazione della battaglia di Montecassino, 17-30 maggio 2014


opere di Agnes Preszler

venerdì 16 maggio 2014

Country Rose. Le rose in mostra a Budrio fino al 25 maggio





COUNTRY ROSE
Le rose antiche, inglesi e francesi in mostra
nel vivaio di Flora 2000 a Budrio

Fino al 25 maggio 2014
Vivaio Flora 2000, Via Zenzalino Sud 19/a – Budrio, Bologna






Bologna, 16 maggio 2014 – Prosegue fino al 25 maggio 2014, nel vivaio di Flora 2000 a Budrio, la più importante mostra mercato in Italia dedicata alle rose antiche, inglesi e francesi.

Country Rose, kermesse che mette in mostra la più interessante collezione di rose, si riconferma punto di riferimento per collezionisti botanici e appassionati. 

Fino al 25 maggio un originale allestimento con oltre 500 varietà di rose avvolgerà di bellezza ed eleganza il vivaio. Un appuntamento importante per ammirare anche le quattro nuovissime varietà dell'ibridatore inglese David Austin

Un suggestivo percorso sensoriale tra profumi intensi e fantasie di colori attraverso i vialetti fioriti, che conduce i visitatori alla scoperta di varietà preziose e sconosciute. Ma anche un viaggio nella storia, con rose che hanno abitato ed abitano i giardini più straordinari del pianeta. 

Da sempre attenta alla ricerca e allo sviluppo varietale, Flora 2000 seleziona da oltre trent'anni preziose varietà di rose antiche che trovano il loro spazio nell'importante Collezione delle rose.

 Prima delle collezioni botaniche ad essere realizzate dal Botanico e Maestro Giardiniere 

Carlo Pagani, quella delle rose raccoglie le classiche rose francesi, le rigogliose rose inglesi di David Austin e le affascinanti rose antiche. 

Sabato e domenica in vivaio degustazione di tisane e dolci alle rose.

La mostra è aperta dal lunedì alla domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
L'ingresso all'evento è gratuito. 

Carlo Pagani – Maestro Giardiniere e Botanico porta avanti con passione e impegno, da oltre 40 anni, i temi di biodiversità, ricerca varietale e tutela del paesaggio. 

Fonda nel 1972 Flora 2000, azienda che diventa il punto di riferimento nel settore del vivaismo di qualità, del collezionismo tematico di piante e dell'architettura del paesaggio. 

Ha introdotto in Italia il collezionismo di rose antiche, di frutti antichi e di diversi fiori, tra cui lillà e peonie. 

Dopo decenni di esperienza si è dedicato a divulgare la passione per le piante e le proprie esperienze di maestro giardiniere con conferenze e corsi in tutta Italia – è Direttore dell'Alta Scuola di Giardinaggio - sul mensile Gardenia e in televisione, prima su Rai3 e Rai2, poi sui canali di Sky, Leonardo e Arturo, con le rubriche "Guida al verde", "Stagioni in casa", "Favole in verde", "Favole in rosa" e "Giardini d'inverno". Ha pubblicato con Mimma Pallavicini il volume Rose perdute e ritrovate (Il Sole 24 Ore Edagricole 2000), il manuale Le stagioni del maestro giardiniere (Vallardi 2011), il manuale-racconto Il Maestro Giardiniere (Giunti 2012), il manuale Nell'orto con il Maestro Giardiniere (Giunti 2013) e il libro Nel Bosco Giardino (Cairo 2013).

Per informazioni:
mail info@flora2000.it - tel. 051 800406 - www.flora2000.it

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