CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

lunedì 11 marzo 2013

ALESSANDRO CALIZZA, Don't let them catch us

 

Comunicato stampa


ALESSANDRO CALIZZA, Don't let them catch us


giovedì 21 marzo ore 18.30, Galleria Opera Unica, Roma

a cura di Carlotta Monteverde


Negli appuntamenti settimanali della Galleria Opera Unica, si inserisce il percorso suggestivo ed allegorico di Alessandro Calizza -giovane pittore impegnato in parallelo con l'esposizione Surreality Show presso L'Officina delle Zattere a Venezia- in mostra a Roma dal 18 al 24 marzo. L'inaugurazione, anziché coincidere con il primo giorno di apertura, è decisa per il 21 marzo, ore 18.30, in sinergia con SAVE THE BEAUTY | TARANTO CHIAMA ITALIA > ITALIA RISPONDE progetto ideato e strutturato dalla Galleria Rossocontemporaneo di Taranto.

L'opera che presenta per questa occasione si intitola Don't let them catch us, quadro animato che, attraverso minimi o impercettibili movimenti, ottenuti grazie alle videoproiezioni realizzate da Simone Memè, sfrutta le illusioni della percezione fisica per descrivere la nostra incapacità di cogliere una realtà pura, in una continua incongruenza tra ciò che realmente è e ciò che ne intuisco. In uno scenario quasi marziano, abitato da lunghi vermi variopinti, tra sassi che volano proiettando dense ombre, e liane che spuntano dal terreno; in questo mondo "parallelo" che sembra andare al contrario, è dato interrogarsi sulle costrizioni cui siamo continuamente sottoposti, su disinganno e trasformazione. "Non lasciare che ci prendano è inteso come primo passo per poter reagire a un sistema (sociale, culturale, familiare, personale) che non condividiamo… la priorità è non restarne vittima, da lì si può iniziare a pensare ad una strada alternativa da percorrere, la propria, quella che si desidera davvero..." (Alessandro Calizza).

I due paradigmi all'interno dei quali si libera la sua poetica sono i codici antitetici della parabola, intesa come racconto esemplificativo ed insegnamento "morale", e del videogame, simulazione in potenza dinamica, di cui eredita la logica consequenziale a tappe e l'impostazione concettuale, resi struttura organica grazie ad un linguaggio, quello del Pop Surrealism, in grado di sintetizzare armonicamente entrambe le esperienze. Le sue visioni impreviste ed emblematiche sono metafore iridescenti, provenienti dal sogno e dal patrimonio genetico collettivo, di un quotidiano comune, con le sue contraddizioni, conquiste ed illusioni; ogni tela è una storia, breve cammino di risveglio ed autoconoscenza.

 

Info:

mostra di pittura

Alessandro Calizza, Don't let them catch us

Videoproiezioni realizzate da Simone Memè

A cura di: Carlotta Monteverde

 

Inaugurazione: giovedì 21 marzo ore 18.30

Dal 18 al 24 marzo 2013

 

Galleria opera Unica

Via della Reginella 26, Roma – 0668809645 – operaunicaroma@gmail.com

Ingresso gratuito

Visibile 24 ore su 24

 

In collaborazione con: Romana Telai di Fausto Cantagalli, Ditta G. Poggi, Takeawaygallery




PATRIMONIO | Sedi varie, Centro Storico, Repubblica di San Marino | 16 marzo 2013, ore 10.00 – 24.00



COMUNICATO STAMPA

 

PATRIMONIO

STORIE E CONVERSAZIONI SULLE OPERE DELLA GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

a cura di Davide Ferri

 

Patrimonio è un progetto dedicato alla collezione della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino, mai esposta nella sua interezza per mancanza di una sede permanente.

Si svolgerà sabato 16 marzo 2013 in diversi luoghi e spazi espositivi del centro storico della città di San Marino. Una giornata che si differenzia dalla normale attività della Galleria, un appuntamento denso di eventi e costituito da incontri, micro lezioni e performance. Alcune opere della collezione e del patrimonio artistico di San Marino, individuate tra quelle che appaiono più significative in relazione alla storia della Galleria o che in qualche modo raccontano meglio le specificità della Repubblica di San Marino, saranno ricollocate in diversi edifici della Città e raccontate, attraverso brevi conversazioni e riflessioni ad alta voce, da artisti, critici, storici e scrittori, scelti tra figure di rilievo nel mondo dell'arte contemporanea e che, in alcuni casi, hanno fatto parte della storia della Galleria. Patrimonio è dunque un invito a ripensare alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di  San Marino e ai suoi rapporti con il territorio e la comunità locale, ripercorrendone la storia. Dopo molti anni di attività, e in coincidenza con una fase storica connotata da una forte crisi finanziaria ma anche culturale e valoriale, è divenuta un'esigenza prioritaria quella di ridefinirne le modalità di intervento. Il progetto sarà accompagnato da un percorso didattico rivolto agli alunni della Scuola elementare di San Marino, a cura di Elisa Monaldi e da un workshop a cura dell'artista Italo Zuffi dedicato a giovani artisti e studiosi sammarinesi.

Patrimonio prevede inoltre la presentazione della mostra Con dedica, nella quale saranno esposte opere commissionate dalla Galleria ad artisti partecipanti a personali o collettive organizzate a San Marino nel corso degli anni e a cui era stato chiesto di indagare, con codici contemporanei, le peculiarità della storia e della realtà sammarinesi.

L'iniziativa è stata possibile grazie al contributo economico della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – S.U.M.S., fondamentale anche per la pubblicazione del quaderno contenente la documentazione degli interventi che si terranno nell'arco dell'intera giornata e che sarà presentato il 1 giugno nella sede del Museo di Stato in Palazzo Pergami Belluzzi.

 

Sabato 16 marzo 2013, ore 10.00 – 24.00

Sedi varie, Centro Storico Repubblica di San Marino

patrimoniosm.wordpress.com

 

Opere di

Maurizio Anzeri, James Brown, Enzo Cucchi, Buby Durini, Joseph Beuys, Walter Gasperoni, Gilberto Giovagnoli, Shirin Neshat, Pierluigi Pusole, Aldo Volpini

 

Con dedica

Opere dalla collezione della Galleria

 

Attività didattica

a cura di Elisa Monaldi

 

Workshop

a cura di Italo Zuffi

 

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

Tel. 0549 885 414

Ufficio Stampa Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea - ufficiostampa.galleria@pa.sm

Ufficio Stampa Anteaanteapress@gmail.com






domenica 10 marzo 2013

Lisa Nocentini: La Biblioteca di Babele alla SACI Gallery


La SACI è lieta di presentare una mostra di scultura in ceramica dell'artista e 3D Area Head della SACI, Lisa Nocentini.

LISA NOCENTINI

La Biblioteca di Babele
Scultura in Ceramica  

dal 14 marzo al 5 aprile 2013
Inaugurazione 14 marzo alle ore 18


Lisa Nocentini ha ricevuto un Diploma di Arti Applicate di Pittura e Ceramica, Istituto d'Arte di Porta Romana, Firenze, ha studiato pittura presso l'Accademia di Belle Arti, Firenze, e pittura e  ceramica alla Ecole des Beaux Arts, Aix-en-Provence, Francia. Si è specializzata nello studio della  Ceramica anche con i ceramisti inglesi David Leach e John Colbeck e, dal 1978 al 1981, è stato assistente di Bruno Gambone. Dal 1982, halavorato come ceramista professionale a Firenze e ha partecipato a mostre e concorsi in Italia, Germania e Svizzera.


Galleria MAIDOFF è aperta dal lunedì al venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 13-19. 


Jules Maidoff Gallery
Studio Art Centers International
Palazzo Jules Maidoff - Via Sant'Egidio 14
50122 Firenze ITALIA

Ufficio Stampa - Press Office:
T 055 289 948 - F 055 277 6408
gallery@saci-florence.edu

www.saci-florence.edu

venerdì 8 marzo 2013

Siracusa - “Remake”, personale di Giuseppe Bombaci alla Galleria Quadrifoglio


Siracusa, 8/03/2013


"Remake", personale di Giuseppe Bombaci alla Galleria Quadrifoglio


Giovedì 28 marzo alle ore 18.00 nella Galleria Quadrifoglio (Via SS. Coronati 13 - Ortigia) sarà inaugurata la mostra "Remake" di Giuseppe Bombaci, a cura di Mario Cucè.
"Remake" è una sorta di antologia, nella quale l'artista presenta circa venti opere di varia grandezza incentrati sul tema della figura umana.
"Attraverso il proprio racconto – scrive Roberto Milani nel testo critico della mostra - , descrive, indaga, esalta la condizione dell'uomo. Uomo come centro dell'universo ma allo stesso tempo creatura fragile e vulnerabile".
Quella di Bombaci è una pittura feroce, graffiante ma che sa essere anche dolce e tenera. E sopratutto colta e raffinata: tante le citazioni e le "apparizioni", da Antonello Da Messina a Jusepe Ribera, da Diego Velasquez a Mimmo Paladino, Gino De Dominicis e altri.
L'apparente disinvoltura delle sue tele è, in realtà, il prodotto di un'intima sofferenza, meditata e vinta, che si traduce in emozioni capaci di rapire e affascinare lo spettatore.
"Il suo fare arte – scrive ancora Milani - è una eterna sfida. Vincere la superficie della tela, addomesticare un colore, gestire la composizione senza mai tralasciare la necessità impellente di trasmettere qualcosa è per lui un'esigenza. Qualcosa che arriva dal profondo, dall'anima. Ogni opera è un atto liberatorio. Ha in sé la condivisione dell'essere".
Giuseppe Bombaci (Siracusa, 1978), diplomatosi all'Istituto statale d'Arte di Siracusa, si è formato artisticamente tra Firenze e Milano alla scuola di Romano Garutti e Giuseppe Maraniello. Attualmente vive e lavora tra Siracusa e Milano.
La mostra resterà aperta fino al 13 aprile e potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.00.


Info e contatti

Quadrifoglio - Galleria d'arte contemporanea
Via SS. Coronati, 13 - Siracusa
Tel. 0931 64443
E-mail: info@galleriaquadrifoglio.it
Web: www.galleriaquadrifoglio.it


--
INpress ufficio stampa 
di Giovanni Criscione
p. iva. 01467520886
Via Assì 13, Modica (RG)
tel. 0932 752707
cell. 329 3167786

martedì 5 marzo 2013

ALBERTO FINELLI Un incontro fortunato | GALLERIA OSTRAKON (MI) | 19 Marzo - 13 Aprile 2013




ALBERTO FINELLI

UN INCONTRO FORTUNATO 

Inaugurazione Martedì 19 Marzo 2013, ore 18.30

Fino al 13 Aprile 2013

 

Testo critico in catalogo pieghevole a cura di Luca Pietro Nicoletti

 

 

Nel mondo dell'arte, assurto a sistema commerciale e finanziario globale con le sue fiere e le sue borse, a chi compete oggi il compito di scoprire nuovi talenti? Spetta ancora ai galleristi, quali, nel Novecento, figure come un Ambroise Vollard o un Leo Castelli, o agli assets managers? Limitiamoci a dire che a noi il giovane Alberto Finelli è piaciuto subito, sorridente e sorpreso nello scoprire, lui, una galleria d'arte prossima al Teatro Verdi di Milano da dove se ne usciva per avervi ritirato una sua opera grafica. E ancora di più ci è piaciuto quando, con riguardo e la tranquillità consapevole di chi ha già ricevuto consensi qualificati, ha estratto dalla cartella l'acquaforte appena ritirata per mostrarcela. Infine ci è piaciuto quando ci siamo lasciati con l'intesa di rivederci al più presto nel suo studio per vedere il "resto". Ora, parafrasando il criterio giudiziario, tre gradimenti fanno una scoperta. Confermata dalla visione in atelier delle sue opere al nero. Alla lettera: a prevalenza di nero, eleganti narrazioni senza implicazioni ermetiche. Disegni, acqueforti, intarsi di ebano e bosso, ispirati questi ultimi alle tarsie di Lorenzo Lotto. Opere che a prima vista paiono venate di precoce malinconia, di una laurenziana rassegnazione allo scorrere del Tempo che si fugge tuttavia. "As time goes by" è infatti il titolo di un disegno e di un intarsio realizzato espressamente per questa sua mostra personale. Leitmotiv di "Casablanca". Ma l'orologio che vi campeggia è da stazione ferroviaria, elemento altrimenti rivelatore che ci fa ricredere sulla prima impressione. Non memento mori, ma trepidazione per l'attesa di un evento propizio, forse di un incontro. Sospensione dell'Ora, non il suo scorrere ineluttabile. O le due cose insieme in una ambivalente, ma non cupa, atmosfera di controluci e ombre al nero di grafite, di inchiostro calcografico o di ebano a seconda delle tecniche. Dinanzi alle quali, anche a quelle meno frequentate, il Nostro non indietreggia, al contrario alza la sfida, come fa proponendosi di realizzare, per questa mostra e insieme al padre Pietro, artista di fama, un tappeto artistico di 165x255 cm, riproducente in bianco e nero una scena alla Truffaut. (Dorino Iemmi)

 

Alberto Finelli (nato a Sant'Agata de Goti nel 1986) vive e lavora tra Milano e Monaco di Baviera. Laureatosi in Grafica presso l'Accademia di Belle Arti di Brera nel 2010, al momento studia Arti visive presso l'Akademie der Bildenden Künste di Monaco di Baviera. Tra le sue già numerose esposizioni ricordiamo la personale nel 2009 alla MC Gallery di New York eD a La Générale en Manufacture di Parigi nel 2011 e più recente nel 2013, insieme all'artista americano Ray Smith, alla Galleria Formentini di Milano. L'artista ha partecipato a diverse residenze internazionali, tra cui il Leipzig International Art Center di Lipsia, nel 2011, ed ha curato diverse mostre collettive, tra cui Die Spur, Subtópos e Servus! presso il Gartenhaus der Kunst di Monaco di Baviera rispettivamente nel 2010 e nel 2011.

 

GALLERIA OSTRAKON

via Pastrengo 15, Milano

tel. 3312565640, dorino.iemmi@fastwebnet.it

Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30

www.spazioostrakon.it

 

UFFICIO STAMPA ANTEA - anteapress@gmail.com





martedì 26 febbraio 2013

Colori e Suoni delle Origini. Opere di Andrea Benetti e musiche di Frank Nemola


“Colori e suoni delle origini”

OPERE DI ANDREA BENETTI E MUSICA DI FRANK NEMOLA

a cura di Silvia Grandi




13/30 aprile 2013 | Bologna – Palazzo D’Accursio - Sala Ercole


Sul sito www.culturaliart.com cartella stampa e immagini


Comunicato Stampa

Sabato 13 aprile sarà inaugurata a Bologna presso Palazzo D’Accursio il progetto artistico “Colori e suoni delle origini”, una mostra che vedrà la collaborazione tra Andrea Benetti, artista conosciuto a livello internazionale e autore del Manifesto dell’Arte Neorupestre presentato alla 53. Biennale di Venezia, e Frank Nemola, figura di primo piano nel panorama musicale italiano, nonché polistrumentista di Vasco Rossi.

“Colori e suoni delle origini”, curato da Silvia Grandi, è un progetto promosso da Friends of the Johns Hopkins University/Associazione di cultura e di studio italo-americana “Luciano Finelli” e dal “DAR Dipartimento delle Arti Visive Performative Mediali” dell’Università degli Studi di Bologna.

Silvia Grandi, curatrice della mostra e docente di Fenomenologia dell’arte contemporanea all’Università di Bologna, riscontra nel progetto dei due artisti una forte complementarietà: nel suo testo sottolinea come “l’improvvisazione musicale-sonora di Nemola, abbinata alle icone e ai colori dei quadri di Benetti, renda possibile, in chiave attuale e assolutamente contemporanea, il ritorno a quella sensorialità primigenia e originaria predicata oltre quarant’anni fa da McLuhan il quale, con le nozioni di “spazio visivo” e “spazio acustico” (The Medium is the Message, 1967), aveva teorizzato il ritorno dell’uomo ad una struttura sensoriale primordiale, piena di emozioni e di facoltà sinestetiche proprio grazie alla diffusione dei media elettronici”.

“Colori e suoni delle origini” nasce dalla ricerca creativa di Benetti e Nemola, che, attraverso l’unione di due mezzi espressivi quali pittura e musica, riescono a creare un progetto di “arte acustica”.
I due artisti creano un ponte ideale tra le origini dell’uomo e la contemporaneità, tra le forme antiche ed essenziali di espressione e le odierne esemplificazioni dei sistemi digitali di comunicazione di massa utilizzando i due sensi per eccellenza dei due periodi: udito e vista.

La mostra si compone di trenta opere di pittura neorupestre di Andrea Benetti e della performance musicale/vocale composta ed eseguita appositamente per le tele dell’artista dal musicista Frank Nemola. Il live della performance, della durata di una ventina di minuti, sarà eseguito durante l’inaugurazione e fungerà da accompagnamento sonoro e parte integrante del progetto espositivo durante tutto il periodo di apertura della mostra. L’ultima collaborazione tra Andrea Benetti e Frank Nemola, musicista che da sempre svolge un’intensa e colta ricerca sulla musica e sulla sua traduzione scenica, studiando la sonorità delle origini unite ai rumori e suoni elettronici, risale al settembre 2011, anno in cui i due artisti presentarono un progetto di enorme successo all’interno delle Grotte di Castellana. Il progetto a cura del Prof. Massimo Guastella, per la sua innovazione è rientrato nel programma universitario di Storia dell’Arte dell’Università di Lecce.

Andrea Benetti, che da molti anni esprime col favore di critica e pubblico le proprie idee e la propria pittura nell’ambito dell’arte contemporanea, presenterà la sua ricerca sulle qualità simboliche e astratte della pittura neorupestre. Nei suoi quadri, trattati spesso in modo da simbolizzare al massimo la vicinanza ai dipinti delle caverne preistoriche, ma elaboranti e raggianti di colori ad olio, si ritrovano forme ed oggetti che riportano ad un passato antico, oltre che ad un futuro ipertecnologico. Benetti ha esposto in molti luoghi di grande prestigio ed è presente con le proprie opere all'interno di importanti Musei e Collezioni Internazionali (ONU, Vaticano, Quirinale, Camera dei Deputati, ecc.).

La mostra “Colori e suoni delle origini” gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Bologna.

lunedì 25 febbraio 2013

Pino Chimenti. Una gioiosa macchina da guerra


A partire da sabato 20 aprile 2013, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita un’importante mostra personale del pittore Pino Chimenti (Spezzano Albanese, 1952), che rientra nell’ambito del progetto Bancartis, promosso da BCC Mediocrati, attraverso cui, annualmente, l’istituzione bancaria e il museo alle porte della Sila collaborano per promuovere la cultura e l’arte sul territorio, presentando alla Calabria i grandi artisti che in essa hanno trovato le origini. 
Pino Chimenti è reduce dalla partecipazione al Padiglione Italiano della Biennale di Venezia del 2011, segnalato al curatore Vittorio Sgarbi dal noto critico d’arte Gillo Dorfles, che, nel 1985, lo aveva già selezionato per apparire tra gli artisti scelti dalla critica nel prestigioso Catalogo dell’Arte Italiana edito da Mondadori. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Urbino, sotto la guida del pittore Concetto Pozzati, Chimenti partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. A partire dalla seconda metà degli anni ’70, dopo un breve periodo di ricerca concettuale, la sua pittura acquista maggiore libertà compositiva, avvicinandosi alla personalissima figurazione astratto-fantastica che contraddistingue ancora oggi il suo lavoro, mai incline a seguire mode e correnti e caratterizzato da un’inconfondibile atmosfera fiabesca pervasa da una sottile ironia. 
«Ormai da diversi anni – ha scritto Dorfles dell’artista – prosegue nell'invenzione costante di piccoli miti personali, di strane leggende, nelle quali dei personaggi – tra il surreale e il ludico, tra il grottesco e l'affabile – si trastullano in mezzo a ghirlande di forme variopinte, di marezzature cromatiche, di sottili estroflessioni magnetiche, sempre sostenute da un minuzioso grafismo». Proprio quei miti personali e quei personaggi ludici e surreali sono i protagonisti della mostra del MACA, che li declina attraverso una collezione di circa 50 opere pittoriche, in cui il curatore Boris Brollo intravede un’affinità di spirito che lega l’artista calabrese a Picasso. «Non è una questione di forma o di segno, ma di concetto. Egli traduce l’opposizione di Picasso al regime franchista in una opposizione tout court – scrive Brollo –. Egli è un moderno maestro del racconto di questa terra calabra appartenuta a una grande storia e le cui radici trasudano ancora di questo passato glorioso. Pure qui egli sviluppa un senso del fantasticare che, benché affondi le radici nel passato, guarda al futuro. Futuro in cui il concetto dell’eterna lotta umana, oggi rimandata al virtuale, al computer e alle bombe intelligenti, segna un punto ancora umano alla lotta a corpo a corpo».

Progetto Bancartis
PINO CHIMENTI
Una gioiosa macchina da guerra

Luogo:                                             MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
                                                       Piazza Falcone, 1 – 87041, Acri (Cs)                              
Curatore della mostra:                       Boris Brollo
Vernissage:                                      20 aprile 2013, ore 17:30
Periodo:                                           dal 20 aprile al 16 giugno 2013
Orario:                                             dal martedì alla domenica, 9-13 e 15-19; lunedì chiuso
Info:                                                 Ufficio stampa tel. 0119422568
                                                       info@museomaca.it; www.museomaca.it

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *