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Ultime news di Mostre ed Esposizioni

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domenica 10 marzo 2013

Lisa Nocentini: La Biblioteca di Babele alla SACI Gallery


La SACI è lieta di presentare una mostra di scultura in ceramica dell'artista e 3D Area Head della SACI, Lisa Nocentini.

LISA NOCENTINI

La Biblioteca di Babele
Scultura in Ceramica  

dal 14 marzo al 5 aprile 2013
Inaugurazione 14 marzo alle ore 18


Lisa Nocentini ha ricevuto un Diploma di Arti Applicate di Pittura e Ceramica, Istituto d'Arte di Porta Romana, Firenze, ha studiato pittura presso l'Accademia di Belle Arti, Firenze, e pittura e  ceramica alla Ecole des Beaux Arts, Aix-en-Provence, Francia. Si è specializzata nello studio della  Ceramica anche con i ceramisti inglesi David Leach e John Colbeck e, dal 1978 al 1981, è stato assistente di Bruno Gambone. Dal 1982, halavorato come ceramista professionale a Firenze e ha partecipato a mostre e concorsi in Italia, Germania e Svizzera.


Galleria MAIDOFF è aperta dal lunedì al venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 13-19. 


Jules Maidoff Gallery
Studio Art Centers International
Palazzo Jules Maidoff - Via Sant'Egidio 14
50122 Firenze ITALIA

Ufficio Stampa - Press Office:
T 055 289 948 - F 055 277 6408
gallery@saci-florence.edu

www.saci-florence.edu

venerdì 8 marzo 2013

Siracusa - “Remake”, personale di Giuseppe Bombaci alla Galleria Quadrifoglio


Siracusa, 8/03/2013


"Remake", personale di Giuseppe Bombaci alla Galleria Quadrifoglio


Giovedì 28 marzo alle ore 18.00 nella Galleria Quadrifoglio (Via SS. Coronati 13 - Ortigia) sarà inaugurata la mostra "Remake" di Giuseppe Bombaci, a cura di Mario Cucè.
"Remake" è una sorta di antologia, nella quale l'artista presenta circa venti opere di varia grandezza incentrati sul tema della figura umana.
"Attraverso il proprio racconto – scrive Roberto Milani nel testo critico della mostra - , descrive, indaga, esalta la condizione dell'uomo. Uomo come centro dell'universo ma allo stesso tempo creatura fragile e vulnerabile".
Quella di Bombaci è una pittura feroce, graffiante ma che sa essere anche dolce e tenera. E sopratutto colta e raffinata: tante le citazioni e le "apparizioni", da Antonello Da Messina a Jusepe Ribera, da Diego Velasquez a Mimmo Paladino, Gino De Dominicis e altri.
L'apparente disinvoltura delle sue tele è, in realtà, il prodotto di un'intima sofferenza, meditata e vinta, che si traduce in emozioni capaci di rapire e affascinare lo spettatore.
"Il suo fare arte – scrive ancora Milani - è una eterna sfida. Vincere la superficie della tela, addomesticare un colore, gestire la composizione senza mai tralasciare la necessità impellente di trasmettere qualcosa è per lui un'esigenza. Qualcosa che arriva dal profondo, dall'anima. Ogni opera è un atto liberatorio. Ha in sé la condivisione dell'essere".
Giuseppe Bombaci (Siracusa, 1978), diplomatosi all'Istituto statale d'Arte di Siracusa, si è formato artisticamente tra Firenze e Milano alla scuola di Romano Garutti e Giuseppe Maraniello. Attualmente vive e lavora tra Siracusa e Milano.
La mostra resterà aperta fino al 13 aprile e potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.00.


Info e contatti

Quadrifoglio - Galleria d'arte contemporanea
Via SS. Coronati, 13 - Siracusa
Tel. 0931 64443
E-mail: info@galleriaquadrifoglio.it
Web: www.galleriaquadrifoglio.it


--
INpress ufficio stampa 
di Giovanni Criscione
p. iva. 01467520886
Via Assì 13, Modica (RG)
tel. 0932 752707
cell. 329 3167786

martedì 5 marzo 2013

ALBERTO FINELLI Un incontro fortunato | GALLERIA OSTRAKON (MI) | 19 Marzo - 13 Aprile 2013




ALBERTO FINELLI

UN INCONTRO FORTUNATO 

Inaugurazione Martedì 19 Marzo 2013, ore 18.30

Fino al 13 Aprile 2013

 

Testo critico in catalogo pieghevole a cura di Luca Pietro Nicoletti

 

 

Nel mondo dell'arte, assurto a sistema commerciale e finanziario globale con le sue fiere e le sue borse, a chi compete oggi il compito di scoprire nuovi talenti? Spetta ancora ai galleristi, quali, nel Novecento, figure come un Ambroise Vollard o un Leo Castelli, o agli assets managers? Limitiamoci a dire che a noi il giovane Alberto Finelli è piaciuto subito, sorridente e sorpreso nello scoprire, lui, una galleria d'arte prossima al Teatro Verdi di Milano da dove se ne usciva per avervi ritirato una sua opera grafica. E ancora di più ci è piaciuto quando, con riguardo e la tranquillità consapevole di chi ha già ricevuto consensi qualificati, ha estratto dalla cartella l'acquaforte appena ritirata per mostrarcela. Infine ci è piaciuto quando ci siamo lasciati con l'intesa di rivederci al più presto nel suo studio per vedere il "resto". Ora, parafrasando il criterio giudiziario, tre gradimenti fanno una scoperta. Confermata dalla visione in atelier delle sue opere al nero. Alla lettera: a prevalenza di nero, eleganti narrazioni senza implicazioni ermetiche. Disegni, acqueforti, intarsi di ebano e bosso, ispirati questi ultimi alle tarsie di Lorenzo Lotto. Opere che a prima vista paiono venate di precoce malinconia, di una laurenziana rassegnazione allo scorrere del Tempo che si fugge tuttavia. "As time goes by" è infatti il titolo di un disegno e di un intarsio realizzato espressamente per questa sua mostra personale. Leitmotiv di "Casablanca". Ma l'orologio che vi campeggia è da stazione ferroviaria, elemento altrimenti rivelatore che ci fa ricredere sulla prima impressione. Non memento mori, ma trepidazione per l'attesa di un evento propizio, forse di un incontro. Sospensione dell'Ora, non il suo scorrere ineluttabile. O le due cose insieme in una ambivalente, ma non cupa, atmosfera di controluci e ombre al nero di grafite, di inchiostro calcografico o di ebano a seconda delle tecniche. Dinanzi alle quali, anche a quelle meno frequentate, il Nostro non indietreggia, al contrario alza la sfida, come fa proponendosi di realizzare, per questa mostra e insieme al padre Pietro, artista di fama, un tappeto artistico di 165x255 cm, riproducente in bianco e nero una scena alla Truffaut. (Dorino Iemmi)

 

Alberto Finelli (nato a Sant'Agata de Goti nel 1986) vive e lavora tra Milano e Monaco di Baviera. Laureatosi in Grafica presso l'Accademia di Belle Arti di Brera nel 2010, al momento studia Arti visive presso l'Akademie der Bildenden Künste di Monaco di Baviera. Tra le sue già numerose esposizioni ricordiamo la personale nel 2009 alla MC Gallery di New York eD a La Générale en Manufacture di Parigi nel 2011 e più recente nel 2013, insieme all'artista americano Ray Smith, alla Galleria Formentini di Milano. L'artista ha partecipato a diverse residenze internazionali, tra cui il Leipzig International Art Center di Lipsia, nel 2011, ed ha curato diverse mostre collettive, tra cui Die Spur, Subtópos e Servus! presso il Gartenhaus der Kunst di Monaco di Baviera rispettivamente nel 2010 e nel 2011.

 

GALLERIA OSTRAKON

via Pastrengo 15, Milano

tel. 3312565640, dorino.iemmi@fastwebnet.it

Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30

www.spazioostrakon.it

 

UFFICIO STAMPA ANTEA - anteapress@gmail.com





martedì 26 febbraio 2013

Colori e Suoni delle Origini. Opere di Andrea Benetti e musiche di Frank Nemola


“Colori e suoni delle origini”

OPERE DI ANDREA BENETTI E MUSICA DI FRANK NEMOLA

a cura di Silvia Grandi




13/30 aprile 2013 | Bologna – Palazzo D’Accursio - Sala Ercole


Sul sito www.culturaliart.com cartella stampa e immagini


Comunicato Stampa

Sabato 13 aprile sarà inaugurata a Bologna presso Palazzo D’Accursio il progetto artistico “Colori e suoni delle origini”, una mostra che vedrà la collaborazione tra Andrea Benetti, artista conosciuto a livello internazionale e autore del Manifesto dell’Arte Neorupestre presentato alla 53. Biennale di Venezia, e Frank Nemola, figura di primo piano nel panorama musicale italiano, nonché polistrumentista di Vasco Rossi.

“Colori e suoni delle origini”, curato da Silvia Grandi, è un progetto promosso da Friends of the Johns Hopkins University/Associazione di cultura e di studio italo-americana “Luciano Finelli” e dal “DAR Dipartimento delle Arti Visive Performative Mediali” dell’Università degli Studi di Bologna.

Silvia Grandi, curatrice della mostra e docente di Fenomenologia dell’arte contemporanea all’Università di Bologna, riscontra nel progetto dei due artisti una forte complementarietà: nel suo testo sottolinea come “l’improvvisazione musicale-sonora di Nemola, abbinata alle icone e ai colori dei quadri di Benetti, renda possibile, in chiave attuale e assolutamente contemporanea, il ritorno a quella sensorialità primigenia e originaria predicata oltre quarant’anni fa da McLuhan il quale, con le nozioni di “spazio visivo” e “spazio acustico” (The Medium is the Message, 1967), aveva teorizzato il ritorno dell’uomo ad una struttura sensoriale primordiale, piena di emozioni e di facoltà sinestetiche proprio grazie alla diffusione dei media elettronici”.

“Colori e suoni delle origini” nasce dalla ricerca creativa di Benetti e Nemola, che, attraverso l’unione di due mezzi espressivi quali pittura e musica, riescono a creare un progetto di “arte acustica”.
I due artisti creano un ponte ideale tra le origini dell’uomo e la contemporaneità, tra le forme antiche ed essenziali di espressione e le odierne esemplificazioni dei sistemi digitali di comunicazione di massa utilizzando i due sensi per eccellenza dei due periodi: udito e vista.

La mostra si compone di trenta opere di pittura neorupestre di Andrea Benetti e della performance musicale/vocale composta ed eseguita appositamente per le tele dell’artista dal musicista Frank Nemola. Il live della performance, della durata di una ventina di minuti, sarà eseguito durante l’inaugurazione e fungerà da accompagnamento sonoro e parte integrante del progetto espositivo durante tutto il periodo di apertura della mostra. L’ultima collaborazione tra Andrea Benetti e Frank Nemola, musicista che da sempre svolge un’intensa e colta ricerca sulla musica e sulla sua traduzione scenica, studiando la sonorità delle origini unite ai rumori e suoni elettronici, risale al settembre 2011, anno in cui i due artisti presentarono un progetto di enorme successo all’interno delle Grotte di Castellana. Il progetto a cura del Prof. Massimo Guastella, per la sua innovazione è rientrato nel programma universitario di Storia dell’Arte dell’Università di Lecce.

Andrea Benetti, che da molti anni esprime col favore di critica e pubblico le proprie idee e la propria pittura nell’ambito dell’arte contemporanea, presenterà la sua ricerca sulle qualità simboliche e astratte della pittura neorupestre. Nei suoi quadri, trattati spesso in modo da simbolizzare al massimo la vicinanza ai dipinti delle caverne preistoriche, ma elaboranti e raggianti di colori ad olio, si ritrovano forme ed oggetti che riportano ad un passato antico, oltre che ad un futuro ipertecnologico. Benetti ha esposto in molti luoghi di grande prestigio ed è presente con le proprie opere all'interno di importanti Musei e Collezioni Internazionali (ONU, Vaticano, Quirinale, Camera dei Deputati, ecc.).

La mostra “Colori e suoni delle origini” gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Bologna.

lunedì 25 febbraio 2013

Pino Chimenti. Una gioiosa macchina da guerra


A partire da sabato 20 aprile 2013, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita un’importante mostra personale del pittore Pino Chimenti (Spezzano Albanese, 1952), che rientra nell’ambito del progetto Bancartis, promosso da BCC Mediocrati, attraverso cui, annualmente, l’istituzione bancaria e il museo alle porte della Sila collaborano per promuovere la cultura e l’arte sul territorio, presentando alla Calabria i grandi artisti che in essa hanno trovato le origini. 
Pino Chimenti è reduce dalla partecipazione al Padiglione Italiano della Biennale di Venezia del 2011, segnalato al curatore Vittorio Sgarbi dal noto critico d’arte Gillo Dorfles, che, nel 1985, lo aveva già selezionato per apparire tra gli artisti scelti dalla critica nel prestigioso Catalogo dell’Arte Italiana edito da Mondadori. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Urbino, sotto la guida del pittore Concetto Pozzati, Chimenti partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. A partire dalla seconda metà degli anni ’70, dopo un breve periodo di ricerca concettuale, la sua pittura acquista maggiore libertà compositiva, avvicinandosi alla personalissima figurazione astratto-fantastica che contraddistingue ancora oggi il suo lavoro, mai incline a seguire mode e correnti e caratterizzato da un’inconfondibile atmosfera fiabesca pervasa da una sottile ironia. 
«Ormai da diversi anni – ha scritto Dorfles dell’artista – prosegue nell'invenzione costante di piccoli miti personali, di strane leggende, nelle quali dei personaggi – tra il surreale e il ludico, tra il grottesco e l'affabile – si trastullano in mezzo a ghirlande di forme variopinte, di marezzature cromatiche, di sottili estroflessioni magnetiche, sempre sostenute da un minuzioso grafismo». Proprio quei miti personali e quei personaggi ludici e surreali sono i protagonisti della mostra del MACA, che li declina attraverso una collezione di circa 50 opere pittoriche, in cui il curatore Boris Brollo intravede un’affinità di spirito che lega l’artista calabrese a Picasso. «Non è una questione di forma o di segno, ma di concetto. Egli traduce l’opposizione di Picasso al regime franchista in una opposizione tout court – scrive Brollo –. Egli è un moderno maestro del racconto di questa terra calabra appartenuta a una grande storia e le cui radici trasudano ancora di questo passato glorioso. Pure qui egli sviluppa un senso del fantasticare che, benché affondi le radici nel passato, guarda al futuro. Futuro in cui il concetto dell’eterna lotta umana, oggi rimandata al virtuale, al computer e alle bombe intelligenti, segna un punto ancora umano alla lotta a corpo a corpo».

Progetto Bancartis
PINO CHIMENTI
Una gioiosa macchina da guerra

Luogo:                                             MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
                                                       Piazza Falcone, 1 – 87041, Acri (Cs)                              
Curatore della mostra:                       Boris Brollo
Vernissage:                                      20 aprile 2013, ore 17:30
Periodo:                                           dal 20 aprile al 16 giugno 2013
Orario:                                             dal martedì alla domenica, 9-13 e 15-19; lunedì chiuso
Info:                                                 Ufficio stampa tel. 0119422568
                                                       info@museomaca.it; www.museomaca.it

domenica 24 febbraio 2013

Scritto sul corpo. Sette donne, sette artiste, con il corpo e con l’anima per rispondere alle sollecitazioni che la società impone al sesso femminile

Primo appuntamento con il progetto artistico "{her}Feel Like A Woman" a cura di Flavia Lanza, con cui ogni anno la galleria d'arte contemporanea E-lite studiogallery presenterà una mostra collettiva che, attraverso l'individuazione di un tema e di un nucleo di artiste selezionate sul territorio nazionale, proporrà al pubblico un percorso il cui intento è di restituire, attraverso l'arte, un'immagine capace di rappresentare l'identità estetica e interiore della donna nel terzo millennio.

 

Il progetto prende il via presentando, venerdì 8 marzo alle ore 19, la mostra collettiva "Scritto sul corpo", che già nel titolo – evidente richiamo al bestseller della scrittrice inglese Jeanette Winterson – rivela il tema centrale, la struttura attorno a cui la mostra si compone e si dispone: "Scritto sul corpo c'è un codice segreto, visibile solo in certe condizioni di luce: quello che si è accumulato nel corso della vita si ritrova lì".

 

Questo il fil rouge che si dipana lungo il percorso espositivo attraverso il mondo del ricordo e dei legami dipinto da Elisa Anfuso e l'enigmatica dissolvenza della pittura di Anna Caruso, il racconto estatico e carnale dei quadri di Jara Marzulli e le immagini ironiche delle donne ritratte da Vania Elettra Tam, le contraddizioni dello spirito e del corpo della scultura e della grafica di Silvia Faieta e l'incontenibile innocenza e gli scenari camaleontici di quelle di Natascia Raffio, fino alle figure di Ilaria Margutti, simbolicamente ricamate per rappresentare le trame della nostra esistenza.


Sette talentuose e giovani artiste che stanno ottenendo successo e favore di critica in ambito nazionale e internazionale e che, in un dialogo di stili e di linguaggi artistici diversi, mettono in scena un racconto emozionale che promette di lasciare il segno nel pubblico. Più di venti opere, di cui undici create appositamente per la mostra, alternano visioni e punti di vista, per analizzare la molteplicità, l'enigmaticità, la profondità del significato della corporeità, di quel desiderio dell'altro, di quello scambio e legame tra due o più "esseri" che sembra sia migrato fuori da noi, nello spazio virtuale, in quel luogo/realtà che più di ogni altra cosa, oggi, ci definisce e ci appartiene.

 

Nella negazione del contatto tra i corpi si determina, spesso, persino la negazione del proprio stesso corpo. Eppure, fuori e dentro la realtà virtuale, assistiamo a un rincorrersi di messaggi e immagini in cui è proprio il corpo a essere rappresentato e a rappresentare, in un ritmo assillante di muti simulacri cui noi tutti dovremmo tendere. E, in questo scenario, il corpo femminile appare sempre più come un succulento territorio di caccia per azioni di manipolazione fatte in nome di una presunta libertà conquistata che nella sostanza si rivela, invece, oggetto di un processo che conduce alla spersonalizzazione, all'indebolimento degli individui e dei loro rapporti, che diventano sempre più strumentali.

 

Una mostra, il cui intento è di rappresentare il corpo femminile come modo di intendere l'esistenza, come una mappa da esplorare, dall'epidermide al mistero dell'animo; un corpo espressione del linguaggio d'amore, "supporto" su cui è incisa la nostra storia. Un corpo che è identità pulsante, che è vita e che genera la vita.

 

La mostra, realizzata da E-lite studiogallery e promossa dal Comune di Lecce – settore Cultura, è accompagnata dal testo critico di Francesca De Filippi.

Sponsor d'eccezione: Nicolì Costruzioni; Mokaffè; Vestas Hotels & Resort; Leone de Castris, vitivinicoltori dal 1665.

 




ARTISTE. NOTE BIOGRAFICHE


Elisa Anfuso

Nata nel 1982 a Catania, dove vive e lavora. 

Ha conseguito la laurea in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Catania e la specializzazione in Didattica dell'Arte. Viene selezionata e partecipa a importanti mostre e fiere d'arte contemporanea in Italia (Castello Estense, Ferrara; Castel dell'Ovo, Napoli; Galleria La Pergola Arte, Firenze; Artesia Galleria d'Arte di Catania, Galleria Gagliardi di San Gimignano, Siena) e all'estero (Vienna, Praga e Fukuoka). È tra i vincitori del Premio Arte Laguna nel 2010 e finalista nei principali premi italiani (Premio Arte Mondadori, Premio Combat).

"La sua arte è un viaggio concettuale, tecnico e visivo. Le protagoniste, giovani donne, nate da una luce abbagliante e da un disegno dinamico e avvolgente, appaiono come catturate in un istante che le imprigiona sulla tela come in una fotografia. Elisa gioca sapientemente con il fermo immagine mettendo a nudo i particolari e usando il pennello per dipingere carni di cera simili a sculture di marmo (Giovanna Caggeggi)". www.elisaanfuso.com

 

Anna Caruso

Nata a Cernusco sul Naviglio (Mi) nel 1980. Vive e lavora fra Treviglio (Bg) e Milano.

Ha conseguito il diploma di Laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Bergamo e dal 2003 a oggi ha esposto in numerose collettive e personali (White Gallery, Milano; E-lite studiogallery, Lecce; Circoloquadro, Milano) e Fiere di Arte Contemporanea in Italia ("BAF", Arte Fiera Bergamo, Galleria Emmediarte, Bergamo, "Arte Padova", Galleria Emmediarte, Padova) e all'Estero ("Art Basel Miami", Art Gallery Mazzoleni, Miami), conseguendo anche numerosi premi.

 

Il suo lavoro parte dalla scelta di affidare alla tecnica tradizionale, al segno pittorico, al messaggio del colore, la base di un linguaggio che cerca al tempo stesso di esaltare e di dissimulare il significato dell'immagine, in un sapiente gioco di dissolvenze e sovrapposizioni che "costringe l'osservatore una continua messa a fuoco dello sguardo nel tentativo di decifrare la cangiante mutevolezza delle forme (Ivan Quaroni)". www.annacaruso.it

 

Silvia Faieta

Nata a Latina nel 1978. Vive e lavora a Roma.

Ha conseguito la Laurea Triennale presso la Facoltà di Ingegneria Elettronica dell'Università di Tor Vergata in Roma. Le sue opere hanno ricevuto importanti premi e riconoscimenti e ha esposto al Palazzo delle Esposizioni, Cappella Orsini, Auditorium Parco della Musica, Palazzo Barberini a Roma, Galleria "Le Carré d'or" di Parigi. Nel dicembre del 2011 espone per la prima volta le sue opere presso gli spazi del MACRO Testaccio - La Pelanda a Roma, dove torna a esporre nel febbraio 2013.

 

Gli studi scientifici hanno sempre accompagnato quelli artistici, influenzando gli strumenti espressivi e tecnici dei suoi lavori, dalla grafica alla scultura. " Tridimensionale nella percezione e nel concetto, il suo è un immaginario artistico che dona al volume la vertigine della perdita di Sé, in cui la forma diventa simbolo, e la materia si fa codice, linguaggio. (Valeria Arnaldi)". silviafaieta.carbonmade.com

 

Ilaria Margutti

Nata a Modena nel 1971. Vive e lavora a Sansepolcro.

Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Firenze e comincia a esporre i suoi lavori dal 1996, in Italia e all'estero (Janinebeangallery Berlino, Wannabeegallery - San Diego/Milano, MLBhomegallery - Ferrara, Bontadosi ArtGallery - Montefalco (PG), Biennale di FiberPhiladelphia, Philadelphia, USA).  Le sue opere sono state finaliste in tre premi internazionali: Arte Laguna, Arte Mondadori e premio Embroideres' Guild di Birmingham. Segue progetti per la diffusione dell'arte contemporanea presso il Museo Civico di Sansepolcro, di cui è consigliera nella Commissione.

"L'artista stimola con il ricamo pratiche di contatto, di attraversamento di confini, di scambio; riporta alla memoria le sue ferite, una a una, ritraendo l'atto del risanamento come momento di purificazione dal dolore. Un' intimità rivista in una nuova presa di coscienza, un'appartenenza alla memoria resa tattile tangibile in un nuovo contesto di intersezione tra sensibilità individuale e sensibilità collettiva (Lara Carbonara e Lucrezia Naglieri)". www.ilariamargutti.com

 

Jara Marzulli

Nata nel 1977 a Bari, dove vive e lavora.

Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Bari. Partecipa dal 1999 a numerose mostre personali e collettive in Italia (Spaziarti Ungallery, Milano; Fabbrica Borroni, Bollate, Milano; Palazzo Durini, Milano; E-lite studiogallery, Lecce; galleria Contemporanea Roma; Ex Lavanderia, Roma) e all'estero (Galleria Akbank Sanat, Istanbul, Turkey); è stata selezionata per la XII Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo a Castel Sant'Elmo (NA) e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

 

La sua arte racconta di un sentire al tempo stesso estatico e carnale, reso ancor più incisivo e toccante dalla perfezione tecnica che contraddistingue l'artista. Una dimensione liquida e indefinita, in cui bambine e donne si stagliano su sfondi trasparenti e gocciolanti, "(...) una lucida e lacerante qualità espressiva, un'indefinibile purezza che si veste di pittura, un costante gioco di spiazzamenti, di scambi di ruolo tra l'artista che dipinge e il soggetto raffigurato (Francesca Londino)". www.jaramarzulli.it

 

Natascia Raffio

Nata a Roma nel 1979. Vive e lavora a Pordenone.

Dopo gli studi storico artistici e di storia del costume, si diploma alla Scuola Internazionale di Comics a Roma. Inizia a esporre dal 1998 con mostre personali e collettive in Italia (Cappella Orsini, Roma; Museo Casa del Conte Verde, Rivoli; Spazio Elsa Morante, Roma) e all'estero (Flower Pepper Gallery, Pasadena, California), Ha inoltre partecipato alla biennale d'arte contemporanea Città di Roma "Jubileum 2000" vincendo il primo premio nella categoria "disegnatori". Dal 2012 è rappresentata dalla DOROTHY CIRCUS GALLERY di Roma. A febbraio del 2013 espone al MACRO Testaccio – La Pelanda di Roma.

 

Fumettista, pittrice e scultrice pop surrealista. È un'artista che lega indissolubilmente la rappresentazione della sua visione del mondo all'incarnazione di se stessa, del suo "mondo interiore vivido e palpitante, abitato da creature tra l'angelico e l'erotico, con occhi profondi e sinceri, che si spostano e interagiscono in mondi colorati, spesso, però, squarciati da immagini forti e dal rosso del sangue, come a significare che il dolore fa parte ed è ingranaggio del piacere e della bellezza (Erika Muscarella)". natasciaraffio.carbonmade.com

 

Vania Elettra Tam

Nata a Como nel 1968. Vive e lavora a Milano.

È uno dei frutti artistici della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e della scuola di Grafica Pubblicitaria del Castello Sforzesco. Ha esposto i suoi lavori in Italia (Wannabee Gallery, Milano; E-lite studiogallery, Lecce; Museo Parisi Valle di Maccagno; San Carpoforo a Milano) e all'estero (Museum of the Living Artist e al Children Museum di San Diego, USA) e ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia - Padiglione Italia Regione Lombardia a Palazzo Te di Mantova e a Palazzo dei Congressi - Sala Nervi a Torino curata Vittorio Sgarbi.

 

La sua pittura fa breccia nell'animo di chi lo osserva con la forza della seduzione e di una "saggia leggerezza". "Una figurazione che mescola mimesi realistica e trasfigurazione fantastica (Ivan Quaroni)" per costruire immagini ironiche che ritraggono donne alle prese con la routine quotidiana, le cui fantasie sono proiettate sulle mura domestiche come ombre rivelatrici del significato più profondo dell'esistenza. www.vaniaelettratam.it

 

 

 

SCHEDA TECNICA

Titolo: Scritto sul corpo

Artisti: Elisa Anfuso; Anna Caruso; Silvia Faieta; Ilaria Margutti; Jara Marzulli;            Natascia Raffio; Vania Elettra Tam

Testo critico: Francesca De Filippi

Progetto a cura di: Flavia Lanza

Periodo mostra: dal 8/3/2013 al 8/04/2013

Inaugurazione: venerdì 8 marzo ore 19 | ingresso libero

Orario e giorni apertura: martedì - sabato: 9 – 12.30 e 17 – 21, domenica: 17 – 21 Lunedì chiuso. Ingresso gratuito

Organizzazione: E-lite studiogallery

La mostra è promossa da: Comune di Lecce - Settore Cultura

Sponsor: Nicolì Costruzioni; Mokaffè; Vestas Hotels & Resort; Leone de Castris, vitivinicoltori dal 1665.

Progetto grafico: Habanero web&graphic Lab

 

CONTATTI

E-lite studiogallery | Corte San Blasio 1c | Lecce | Mobile: 338_1674879

Mail: info@elitestudiogallery.com | Web: www.elitestudiogallery.com

Ufficio stampa: FLPress | Flavia Lanza Mail: flpressartnews@gmail.com

Mobile: 3409245760

 

 

 

 

 

 

 

 




FLPress

Ufficio stampa e Management Arte e Cultura

email: flpressartnews@gmail.com artnews@flpress.eu
mobile: +39 340_9245760

mercoledì 20 febbraio 2013

ALESSANDRO SECCI – Works on Paper alla Maidoff Gallery (Firenze) inaugura 21 febbraio

Alessandro Secci, 2012, “Luce 19″
 
ALESSANDRO SECCI – Works on Paper
21 febbraio – 9 marzo 2013
Inaugurazione: giovedì 21 febbraio ore 18

Alessandro Secci è nato a Firenze nel 1965. Dopo essersi laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze nela sezione Scultura, consegue una seconda laurea in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo all’Università degli Studi di Firenze.

Dagli anni ’90 inizia il suo percorso artistico collaborando con varie gallerie d’arte e musei in Italia e all’estero, fra i quali: Galleria Continua, Galleria Diecidue, Galleria Infantellina-Stain, Galleria La Corte, Galleria Margiacchi, Galleria Via Farini, Galleria Unimedia, Museo Pecci di Prato, Galleria Civica di Arte Moderna Gallarate, Museo Cassioli. Distinguendosi per raffinatezza e originalità di linguaggio, i suoi lavori sono entrati a fare parte di collezioni pubbliche e private.

Attualmente, oltre alla attività artistica che svolge nel suo studio, continua la professione di Tecnico della Sceneografia presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Vive e lavora a Firenze.

www.alessandrosecci.com

JULES MAIDOFF GALLERY
Via Sant’Egidio, 14
50122 Firenze, Italy
T/F 055 240 910
www.saci-florence.edu
Lunedì al venerdì ore 9-19
Sabato e domenica ore 13-19

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