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mercoledì 28 aprile 2010

Marco Lodola alla Amstel Gallery in "Futur Amstel"

Amstel Gallery, galleria d'arte moderna e contemporanea di Leandro Amstel Grasso, è lieta di annunciare l'apertura della nuova mostra di pittura e sculture luminose di Marco Lodola: "Futur Amstel". La mostra avrà inizio alla presenza dell'artista il prossimo giovedì 29 aprile alle ore 18:30, presso Amstel Gallery a Milano, in viale Campania 5, angolo Corso XXII Marzo, dove sarà visitabile con ingresso libero fino al prossimo 30 giugno, con orario continuato dalle ore 11,30 alle ore 20,30, tutti i giorni ed anche la domenica su appuntamento. In occasione del vernissage che si terrà giovedì 29 aprile alle 18,30, per festeggiare il compleanno del gallerista delizieremo anche il vostro palato con una degustazione di vini e prodotti tipici. Per maggiori informazioni: www.amstelgallery.it info@amstelgallery.it 0291531510 o 3343311885


lunedì 26 aprile 2010

HECTOR UMBRA: presentazione e incontro con l'autore ULI OESTERLE lunedì 3 maggio @ Comics Boulevard, Roma


"COMICS BOULEVARD" & LA SCUOLA ROMANA DEI FUMETTI

presentano

INCONTRO CON L’AUTORE: ULI OESTERLE

PRESENTAZIONE DI “HECTOR UMBRA” (Edizioni BD)

LUNEDÌ 3 MAGGIO - ORE 17.30

Presso la fumetteria
“COMICS BOULEVARD”
via Garibaldi 89/A (Roma, Trastevere) - tel. 06.45.50.42.50
www.comicsboulevard.com


Ospite internazionale a Comics Boulevard: l’autore tedesco ULI OESTERLE presenterà il volume a fumetti “Hector Umbra” (Edizioni BD), di cui è sceneggiatore e disegnatore. L’incontro si svolgerà a partire dalle 17,30 di lunedì 3 maggio.

HECTOR UMBRA
Hector Umbra ha appena seppellito il suo migliore amico quando, in una discoteca di Monaco, sembra perderne un altro: il DJ più in voga del momento, Osaka Best, scompare in un lampo di luce bianca. Un mistero che Hector tenterà di svelare, dando vita a un’odissea nel delirio sotto la superficie del mondo. Si troverà infatti ad affrontare la cospirazione del Fronte di Infiltrazione Neurologica, che coinvolge sette religiose, senzatetto fuori di testa e musica disco, trovandosi a fare i conti con le proprie visioni e il proprio passato. Una delle graphic novel più interessanti degli ultimi anni, miscela vocazione underground e fumetto d’autore, tanto che Mike Mignola, il creatore di Hellboy, lo ha definito “una fonte di ispirazione”.
http://www.edizionibd.it/

ULI OESTERLE
Grafico e autore di fumetti, nel 1995 ha fondato con altri quattro illustratori l'atelier-comunità Die Artillerie, una realtà che si è ricavata negli anni un ruolo di spicco sulla scena tedesca. Ha pubblicato su riviste come Strapazine e Men’s Health e per l’antologia americana The Dark Horse Book of Hauntings. Hector Umbra gli è valso una nomination nella Sélection Officielle nell'edizione 2010 del prestigioso festival dei fumetti di Angouléme. Uli vive e lavora a Monaco.
http://www.oesterle-illustration.com/

giovedì 22 aprile 2010

Agriturismo Sicilia: escursioni, tour, natura e relax in Sicilia

Per chi vuole visitare la Sicilia e immergersi nel relax più totale, l'agriturismo rimane, anche quest'anno, la soluzione ideale per gruppi e famiglie. La formula agriturismo Sicilia, infatti, non ha risentito minimamente della crisi che ha colpito invece hotel e b&b. Si è registrato, al contrario, un incremento del volume di prenotazioni negli ultimi anni e una conferma anche per il 2010, almeno stando alle prime stime per il periodo estivo. Da case rurali spartane nel comfort e nell'ambiente, l'agriturismo in Sicilia ha esteso il proprio target incontrando le esigenze di un'utenza più elevata, in cerca di qualità e benessere. Case rurali in pietra di fine '800 racchiudono centri benessere e ogni tipo di comfort hi-tech, diventando veri e propri angoli di relax, benessere, immersi nella natura splendida dell'isola. Grazie a queste caratteristiche, l'agriturismo rappresenta la scelta ideale per viaggiatori, uomini d'affari, famiglie con bambini e gruppi. Una rete internet wi-fi permette a tutti di rilassarsi in piscina senza perdere d'occhio email di lavoro sul proprio netbook. Per gli appassionati delle escursioni in mezzo alla natura c'è poi la possibilità di andare in quad o bicicletta, attraversando percorsi ricchi di natura e fascino. Le escursioni Sicilia sorprendono per varietà di scenari. Dagli agriturismi più interni immersi tra colline verdeggiati ad agriturismi situati in prossimità dello splendido mare siciliano. Per chi ama lo sport, invece, l'agriturismo in Sicilia offre attività di nicchia come il tiro con l'arco, tiro al piattello e l'equitazione. Per chi vuole fare un tour Sicilia, invece, può scegliere tra diverse proposte offerte. Ci sono agriturismo Sicilia che propongono tour in elicottero sulle zone più affascinanti della Sicilia, l'Etna per esempio che ogni anno attira migliaia di turisti incuriositi dal territorio lunare del vulcano, oppure un tour in elicottero sulle isole Eolie, a nord della Sicilia. La possibilità di escursione prevede anche gite in barche lungo le magnifiche coste siciliane. Così è possibile ammirare gli splendidi faraglioni in pietra lavica davanti Acitrezza, non distante da Catania. Oppure fare il giro delle isole Eolie, da Lipari fino a Filicudi, attraversando il blu intenso del mare siciliano. Per chi invece vuole trascorrere vacanze rilassanti dedicandosi al proprio benessere, l'agriturismo offre la possibilità di programmi benessere nei propri centri. Per tutto questo l'agriturismo Sicilia arricchisce le vostre vacanze nell'isola con servizi di alto livello, senza nulla invidiare ad altre tipologie ricettiva come hotel lusso Sicilia o dimore di charme. In più, la possibilità di uscire dalla propria stanza e fare una salutare passeggiata nella splendida campagna siciliana è un valore aggiunto difficilmente quantificabile.

mercoledì 21 aprile 2010

Il volo dei desideri. Blowin’ in the wind

Il volo dei desideri


Il volo dei desideri. Blowin’ in the wind

di
Maria Bruni
007.jpg
installazione sonora con fotografie, 2010
“blowin’ in the wind”, 2006, 6 fotografie a colori cm 50 x 70

elaborazione dell’installazione sonora a cura di Andrea Costa
voce di
Gian Luca Favetto

nell’ambito del progetto
“Sottopasso. Arte in volo”


a cura di Olga Gambari e Massimo Fiumanò
da maggio 2009 a settembre 2010
sede: binario 1, stazione ferroviaria di Domodossola



Nella Stazione Ferroviaria Vigezzina di Domodossola, che collega due culture, due confini, tra la Svizzera e l’Italia, passano ogni anno due milioni di persone.

L’associazione Ingremiomatris ha scelto una postazione nel cuore di questa stazione, per aprire una galleria fuori dal comune. Una storica carrozza degli inizi del ‘900, dagli elegantissimi e spartani interni in ciliegio, recentemente restaurata e tenuta come un’opera d’arte in sé, ferma sul Binario 1, diventa spazio d’arte dove per 17 mesi sfileranno artisti e opere.
Osserveranno la gente e proveranno a dialogare, a far fermare qualcuno, a raccontare comunque le loro storie. Useranno il linguaggio visivo, quello del colore, delle emozioni, delle forme, del movimento.
Se le gallerie di tutto il mondo lamentano che ormai, dopo la serata dell’inaugurazione, nessuno passa più, quale migliore possibilità di avere un pubblico continuo, ricco, quotidiano, affezionato? La carrozza, ferma sul suo binario, diventerà una galleria a statuto speciale, un esemplare unico. Dai sei grandi finestrini illuminati e orientati verso il marciapiede, le opere saranno visibili dall’esterno, osservabili solo da fuori, da chi passa lì vicino.
Il corpo del vagone sarà chiuso, un luogo a sé un po’ magico. Una galleria come una vetrina, che si protende per cercare il contatto, l’incontro tra opera e spettatore, lo scambio e il contatto tra arte e pubblico.
Una creatività multiforme che abiterà la stazione di Domodossola fino a settembre 2010, con un susseguirsi di mostre, tra personali e collettive, che spazieranno dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alla videoinstallazione.
La carrozza sarà insomma un piccolo laboratorio in ebollizione, che andrà a cercarsi il suo pubblico sottoterra, partendo dal sottopasso di una stazione per uscire nel mondo.
……………………………………………………………………………………..
L’installazione sonora site specific “Il volo dei desideri. Blowin’ in the wind”, che Maria Bruni presenta a Domodossola, è un lavoro che arriva da lontano, che continua a vivere, e mutare. Da qualche anno l’artista torinese si interroga sulla dimensione del desiderio, su ciò che essa implica nella condizione esistenziale. Desiderare è l’essenza stessa della vita, quel progettare fatto di razionalità e istinto, inevitabile e spontaneo, attraverso cui ognuno di noi dà senso alle sue giornate e guarda al futuro.
Senza desideri si è materia inorganica.
Maria Bruni è partita dalla simbologia legata all’atto del desiderare, dai soffioni, un insieme di lanuggine bianca in cui si trasformano i fiori gialli dei tarassaci. In quei palloncini pelosi, che si disperdono nel vento dissolti in mille semi volatili, si incarna romanticamente una Natura divina e materna, a cui si affidano le proprie speranze. Dieci persone hanno soffiato sulle fioriture secche davanti al suo obbiettivo, come a sigillare un patto, un impegno, nel momento in cui esprimevano il proprio desiderio. Sono immagini poetiche ed evanescenti, macro che dissolvono la materialità della visione reale per farne emergere l’essenza più intima e spirituale. Sette si sono avverati, sette su dieci della serie “Blowin’ in the wind”, come si intitola il lavoro completo, di cui a Domodossola è presente un segmento.
La carrozza al binario diventa un’ideale serra, una scatola magica che galleggia fuori dal tempo e dallo spazio, contenendo preziosi segreti desideranti, come ex voto. Ognuno in sé è un volo, a occhi chiusi e cuore aperto, che segue le traiettorie aeree dei frutti secchi in cui si metamorfizza il Taraxacum officinale, chiamato anche con altri mille appellativi comuni, da piscialletto a cicoria matta, a dente di leone. Nell’installazione i tanti nomi del tarassaco volano nell’aria attorno alla carrozza, portati da una voce diffusa, che sembra nominare un’umanità silente, un individuo dietro a ciascuno, una prato fiorito che è il mondo. Pieno di desideri.

Olga Gambari


Tutta la rassegna è idealmente ispirata alll’idea stessa di volo, di partenza, di nomadismo concettuale. Il volo è una perfetta metafora dell’esperienza artistica. Voli che si compiono in ogni opera, sperimentazioni che partono da terreni conosciuti per esplorare altri mondi e altri cieli. Ogni tensione artistica è così, un volo, che porta l’artista stesso ma anche il pubblico, nel momento del contatto. L’arte è un insieme di tentativi, esperienze, approcci a tentare il salto, comunque, verso qualcosa.
Nelle mostre che si susseguiranno la figura di Geo Chavez è un’eco, una texture che tiene insieme e su cui si sviluppa, come un orizzonte, la struttura del progetto. Chavez sarà una sorta di compagno di volo.
Geo Chàvez, aviatore di origini peruviane che per primo trasvolò le Alpi nel 1910 perdendo la vita, a soli 27 anni, morì in un tragico incidente proprio a Domodossola.
Il 27 settembre 2010, la città celebrerà, infatti, il centenario della morte di questo personaggio che incantò e commosse il mondo sacrificandosi per il suo sogno.

Un comitato scientifico composto da Olga Gambari e Max Fiumanò sceglierà artisti e lavori, con un’operazione dal sapore avanguardistico e situazionista che connota da sempre lo spirito dell’Ingremiomatris.
Alla fine tutta l’operazione sarà documentata da un catalogo, una sorta di diario di bordo di un lungo viaggio d’arte compiuto a bordo di un treno.

Titolo: Il volo dei desideri. Blowin’ in the wind
Autore Maria bruni

Inaugurazione: venerdì 23 aprile 2010 ore 18.30
a cura di Olga Gambari
Sede: Binario 1 Stazione ferroviaria vigezzina, piazza
Matteotti, Domodossola
Date: 23 aprile 2010 – luglio 2010
Orari: tutti i giorni dalle 5:00 alle 21:00

Info: www.ingremiomatris.com
info@ingremiomatris
tel.:3357357840

venerdì 16 aprile 2010

SILVIO VIGLIATUTO. MESCOLANZE


A partire da sabato 8 maggio 2010, il Museo del Presente di Rende (Cs) dedicherà un’esaustiva personale all’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo.

La mostra – curata da Luca Beatrice –, proponendosi di essere una materializzazione delle riflessioni sviluppate da Vigliaturo su alcuni aspetti della realtà contemporanea, si dispiega in blocchi di pensiero sorretti e collegati da una categoria centrale: la Mescolanza. Le maestose e colorate sculture in vetro fungono dunque da vettori di messaggi appassionati che l’artista indirizza allo spettatore per svegliarlo alla vita, ad una presa di coscienza, perché anch’egli assuma una posizione intellettuale di fronte alla realtà che lo circonda e che troppo spesso viene recepita come un opaco marasma di informazioni, ininterrotto e intorpidente. Il fervore teorico di Vigliaturo è fatto di una minuziosa analisi che si trasforma in sintesi artistica supportata da un’imprescindibile maestria pratica – risultato anch’essa di una mescolanza, in questo caso di tecniche sviluppate in trent’ anni di entusiasmata ricerca: dalla preparazione a freddo degli ossidi, alla metamorfosi dei forni, all’inserimento nel vetro della foglia d’oro, fino all’uso unico della soffiatura intesa a dare vita al disegno, alle sembianze dei volti, a vuoti di densità nella materia. La Mescolanza viene declinata in una serie di opere che spesso prendono le sembianze dei personaggi, reali o mitici, dell’antica Grecia. È questo il caso delle Amazzoni: un gruppo di tredici sculture con scudi di vetro e lance metalliche che raffigurano le donne-guerriero descritte da Eschilo e da Virgilio. Si tratta di una figura, quella dell’Amazzone, che da sempre trova posto nella poetica di Vigliaturo, e che egli arricchisce di significati che la tramutano in una categoria umana del presente: l’Amazzone è uno dei più grandi risultati della modernità e rischia di diventare il simbolo della sua mescolanza più riuscita; è la donna che, in seguito a una lotta costante, è stata capace di cancellare quelle differenze che la separavano dall’uomo e che le erano state imposte da secoli di società maschiliste. L’artista legge la Mescolanza anche nell’Iliade omerica, a cui dedica un trittico di sculture: Ettore e Andromaca – a testimoniare ulteriormente dell’importanza della figura femminile nella sua arte – e Achille. Quest’ultimo rappresenta l’uomo di successo tipico della società contemporanea: un personaggio che sale agli onori delle cronache grazie alla fortuna che gli ha riservato la natura, senza avere, in realtà, alcun merito personale, e che vive solo per mantenere la sua effimera condizione di fama. All’inumana arroganza di Achille viene contrapposto Ettore, l’uomo capace di togliersi l’elmo davanti alla moglie e al figlio in lacrime che non riusciva a riconoscerlo. È questo, per Vigliaturo, il simbolo dell’uomo capace di dare un futuro all’intera umanità; l’unica tipologia di uomo in grado di intraprendere un discorso concreto sulla mescolanza dei popoli. Da Ettore si passa a Pericle, il grande statista greco che per primo aveva sognato il progetto di una colonia panellenica, e da quest’ultimo a Obama, primo grande risultato positivo dell’inarrestabile evoluzione della mescolanza dei popoli e delle razze. Al centro fisico della mostra, a supporto della Mescolanza – un concetto fondamentale, ma che, se lasciato a se stesso, rischia di tramutarsi in caos –, Vigliaturo pone gli Equilibristi: tre sculture in vetro e acciaio; tre personaggi che, con spirito di leggerezza – perfettamente veicolato dalla liquida brillantezza del vetro – si mantengono stabili e disinvolti nonostante l’appoggio precario, incarnazioni emblematiche di una mente dinamica e lucida.

Mostra: SILVIO VIGLIATURO. MESCOLANZE
Curatore: Luca Beatrice
Luogo: Museo del Presente Via Nicolaj Lenin, 87036, Rende (Cs)
Vernissage: Sabato 8 maggio 2010 ore 18:00
Periodo: dall’8 maggio al 27 giugno 2010
Orario Mostra: dalle 09.00 alle 19.00, chiuso il lunedì
sito web: www.vigliaturo.com
info: Tel. 0984 462493- 22067
Ufficio stampa MACA – tel. 0119422568 – maca@museovigliaturo.it

giovedì 15 aprile 2010

OpenLab. Mostra Amine El Gotaibi, da sabato 17 aprile a Genova

Mostra personale di Amine El Gotaibi, da sabato 17 aprile a Genova, OpenLab

OpenLab art gallery è lieta di presentare la mostra personale di Amine El Gotaibi, che aprirà al pubblico sabato 17 aprile e sarà visitabile fino al 15 maggio 2010 presso la nostra sede di Compagnia Unica OpenLab Via San Vincenzo 102-104r (I piano), Genova, dal mercoledì al sabato h. 15.30-19.30.



Amine El Gotaibi (1983 – Fes, Marocco) è l'artista selezionato dal Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Tetouan, per la residenza artistica di Movimentazioni che si è recentemente conclusa, organizzata dal Comune di Genova, Area Cultura e Innovazione Ufficio Cultura e Città, tra gli artisti marocchini emergenti.

La poetica di Amine El Gotaibi si sviluppa intorno alle problematiche dell'immagine e della sua interpretazione sociale, riflettendo sui rapporti tra le diverse tradizioni iconografiche delle culture mediterranee come sull'attuale globalizzazione e manipolazione mediatica.

Artista poliedrico e complesso utilizza diversi materiali: vetro, tela, carta, acrilici, foto e video con cui realizza simboliche installazioni.

Valerio Berruti: I wish I was special

Ermanno Tedeschi Gallery
presenta
I WISH I WAS SPECIAL
mostra personale di Valerio Berruti

Ermanno Tedeschi Gallery (Roma e Torino) dal 12 maggio al 31 luglio

Due bambine che giocano, si prendono per mano, si stringono l’una all’altra, si allontanano, si osservano e guardano lontano. Ancora l’infanzia protagonista di questa mostra di Valerio Berruti - presentata il 12 maggio nella galleria romana di Ermanno Tedeschi e il giorno successivo nella sede torinese - la sua prima personale dopo l’entusiasmante esperienza alla Biennale di Venezia. L’artista prosegue il suo percorso fatto di immagini essenziali che ripensano i temi degli affetti, della quotidianità e dei legami familiari, per la prima voltadue soggetti. I wish I was special nasce da una riflessione sulla personalità e sul momento in cui essa si forma: le due protagoniste, ritratte con la tecnica minimale che caratterizza l’artista, dialogano fra di loro, mutano, sembrano fondersi l’una con l’altra per poi discostarsi nuovamente, mettendo lo spettatore nella posizione di decidere se siano due figure distinte o se si tratti invece di uno sdoppiamento della stessa persona. Un alter ego, un aspetto della propria personalità contro cui si inizia a lottare dal momento in cui l’infanzia lascia il posto alla pubertà, quando si avverte la consapevolezza dei propri limiti e si accentuano le proprie peculiarità perchè, come suggerisce il titolo, si vorrebbe essere speciali. Nessun elemento di riconoscimento spazio-temporale guida l’osservatore, solo due esili figure affrescate su juta, stilizzate su carta o plasmate nei bassorilievi in cemento armato, ultima evoluzione stilistica di Berruti.
mettendo al centro dell’opera


I wish I was special è un esplicito richiamo alla malinconica Creep, primo successo della band inglese Radiohead, un riferimento per l’artista che considera la musica una fondamentale fonte d’ispirazione e parte integrante del suo lavoro. Creep è la storia di un uomo che cerca in tutti modi di ottenere l'attenzione di una donna e che desidera con tutto se stesso essere speciale. Il tema della canzone abbraccia così le tematiche affrontate in questa mostra: la ricerca della perfezione, il confronto col mondo esterno e perfino il tema del doppio. Secondo le dichiarazioni di Thom Yorke, cantante e autore della canzone in oggetto, il protagonista del brano non si rivolge realmente all’amata, ma compie una ricerca interiore dialogando con se stesso.

In occasione della mostra sarà presentato un libro (I wish I was special, edito da Silvana Editoriale) contenente un testo del curatore Luca Beatrice, un racconto dello scrittore israeliano Etgar Keret e uno scritto di Bruno Ruffilli, giornalista e critico musicale.


INAUGURAZIONE MERCOLEDÌ 12 MAGGIO A ROMA E GIOVEDÌ 13 MAGGIO A TORINO ALLE ORE 18,30


la mostra è visitabile gratuitamente fino al 31 luglio


INFO AL PUBBLICO

ERMANNO TEDESCHI GALLERY – ROMA Via del Portico d'Ottavia, 7 tel 06 45551063

Orario: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, sabato e domenica su appuntamento

ERMANNO TEDESCHI GALLERY – TORINO Via Carlo Ignazio Giulio 6 tel 011 4369917

Orario: da martedì a sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20 o su appuntamento

http://www.etgallery.it e http://www.valerioberruti.com

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