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venerdì 26 ottobre 2018
Mostra-evento > YouNique ARTIGIANALITA' D'ECCELLENZA > 10 - 11 novembre > Lugano, Villa Ciani
YouNique
ARTIGIANALITÁ D'ECCELLENZA
10 - 11 Novembre 2018
Villa Ciani
Lugano
La prima mostra - evento dedicata all'alto artigianato artistico, ideata e curata
da YouNique Experience con la direzione di Andrea Peri e la consulenza di Anty Pansera e ospitata nelle sale neoclassiche di Villa Ciani, affascinante dimora ottocentesca affacciata sul Lago Ceresio a Lugano.
Un viaggio nell'artigianato d'eccellenza, principalmente italiano e svizzero, ma che tocca anche paesi come Giappone, Germania e Francia, raccontato in tutte le sfaccettature: dalla ceramica al vetro, dal mosaico all'intarsio ed al bronzo, passando per il tessuto, il design autoprodotto e la sartoria fino a gioielli, orologi e auto.
Il racconto di una passione, che accomuna tutti gli espositori, per il pezzo unico realizzato a mano secondo tecniche antiche declinate per il contemporaneo, che troverà il suo compendio al secondo piano della villa nella mostra Grand Tour - Alla scoperta della ceramica italiana, un itinerario storico nelle città italiane della ceramica.
All'interno del percorso anche un tour enogastronomico tra eccellenze italiane e svizzere selezionate dalla sommelier Nicoletta Rossi di Atelier dei Sapori, con la possibilità di scoprire e degustare i sapori e i profumi di materie prime antiche ed esclusive..
Il 10 e 11 novembre Villa Ciani di Lugano aprirà le sue splendide sale affrescate aYouNique Artigianalità d'Eccellenza, una mostra - evento che vuole celebrare l'alto artigianato artistico, quel fatto a mano che è sinonimo di "fatto ad arte", in tutte le sue declinazioni. Un percorso che celebra la tradizione, reinterpretata in forme attuali e innovative, in cui la creatività dialoga con l'abilità manuale, impiegando tecniche antiche che ancora oggi affascinano e interessano.
YouNique Experience, specializzata in progetti ed eventi "bespoke" per il mondo del lusso, ha scelto l'artigianato di eccellenza per parlare ad un pubblico che cerca l'unicità del fatto a mano e l'esclusività dell'arte in ogni sua forma, dal design, al fashion, fino agli accessori. Proprio per questo non saranno esposti solo prodotti, ma saranno presenti gli stessi artigiani che li creano, per dimostrare che quello dell'artigianato artistico non è un processo mimetico, ma un approccio che si fonda sull'autorialità che usa l'immaginazione per dar vita a qualcosa di irripetibile.
Creazioni fatte per essere utilizzate, indossate, assaporate, quindi vissute da chi ama il lusso del pezzo unico, del tailor made e della materia che viene trasformata dall'ingegno e dall'abilità dell'artiere: un maestro d'arte che custodisce storia e tradizioni, ma che guarda al futuro in un rapporto diretto e privilegiato con il proprio pubblico.
Quaranta espositori animeranno gli spazi di Villa Ciani, componendo una storia fatta di passione, di quel provare e riprovare per apprendere la tecnica che trasforma il manufatto in un'opera d'arte.
Il secondo piano di Villa Ciani sarà invece dedicato all'approfondimento e alla storia con lamostra Grand Tour - Alla scoperta della ceramica italiana, un'esposizione itinerante promossa da AiCC, Associazione Italiana Città della Ceramica e curata da Jean Blanchaert, Viola Emaldi e Anty Pansera, che approda per la prima volta a Lugano.
Un omaggio alla tradizione ceramica italiana e quindi all'alto artigianato artistico che prende proprio la forma di una macchina del tempo, un viaggio nelle forme e nei decori delle suppellettili da mensa dall'antichità all'età moderna lungo 35 città italiane di antica tradizione ceramica: dal Convivio dell'antichità, al Banchetto medievale e alla Festa di corte rinascimentale, fino al pranzo della domenica con il servizio di piatti dei nostri nonni.
Sempre rimanendo in ambito ceramico sarà presente un focus su Albisola, in particolare sulle pignatte in terracotta simbolo della usanze tradizionali ligure che giungevano con le navi in tutto il mondo e che erano accompagnatida cadeux, i cosiddetti macachi, che altro non erano che delle statuine del presepe, realizzate dalle donne che lavoravano nelle fabbriche di stoviglie e per molto tempo considerate "brutte", da qui il particolare nome, ma che oggi rappresentano uno spaccato molto interessante della tradizione popolare italiana.
Infine un approfondimento dedicato al vetro con Leggerezza e trasparenza a cura di Raffaella Fossati che propone una collezione in vetro di Murano disegnata da vari autori - Elisabetta Gonzo, Alessandro Vicari, Ugo la Pietra, David Palterer, Norberto Medardi - e realizzata da grandi maestri vetrai come Simone Cenedese, Davide Salvadori, Claudio Tiozzo: una testimonianza per non disperdere ma anzi a valorizzare e sostenere un grande patrimonio artigiano che tutto il mondo invidia all'Italia.
A corollario della manifestazione, YouNique, in collaborazione con il Garagino, ospita due iniziative dedicati ai motori: YouNique Rendezvous, un incontro tra alcune delle più belle auto di tutti i tempi, sia d'epoca che hypercar, che si daranno appuntamento in Piazza Manzoni a Lugano la mattina di domenica 11 novembre 2018 per essere ammirate da cittadini e turisti luganesi e Effeffe Cars - un brand che è già leggenda, un emozionante incontro con l'Arch. Leonardo Frigerio creatore con il fratello della FF Berlinetta e delle future Barchetta e Gran Turismo, in programma sabato pomeriggio e domenica pomeriggio.
Gli Espositori
Alcarol
Atelier Art In Bronzo
Simona Bellini Sculture Ceramiche
Bottega Vignoli Ceramiche
Buben & Zorweg
Calzoleria Rivolta
Caporali Contract
Chanel
Christofer Kaprelian
Cristalexe
Emozioni Olfattive
Eva Mun
Fabrizio Rossini Designer
Favret Mosaici Artistici
Gastone Fioravanzo Interior Design Studio
Fondazione Scuola Merletti Di Gorizia
Fonderia Artistica Versiliese
Francesca Fossati Atelier Alta Moda
Massimo Galleni Scultore
Les Ambassadeurs
Idb Isabella Del Bono
Angelo Lussiana - Cardboard & Design
Mikimoto
Arianna Mora
Museo-Laboratorio Di Tessitura A Mano Giuditta Brozzetti
Nannini Mirto
Nh Sartoria Milano
Officine Fratelli Frigerio
Olga Frua
Ferruccio Padoa
Parmeggiani
Pasquale Bruni
Red Mosaic
Rose Barni
Stesil Bike
Alberto Striulli Vetri D'arte
Tappezzeria Colombo
Vacheron Constantin
Roberto Vallini
Isabella Waller
giovedì 25 ottobre 2018
Inaugurazione mostra SWISS ARCHITECTURAL AWARD 2018 e premiazione della vincitrice ELISA VALERO | Auditorio del Teatro dell'architettura MENDRISIO
Giovedì 15 novembre 2018 Premiazione della vincitrice Elisa Valero e inaugurazione della mostra Swiss Architectural Award 2018 15 novembre - 23 dicembre 2018
Auditorio del Teatro dell'architettura Mendrisio
Interverranno: - Boas Erez, rettore dell'Università della Svizzera italiana - Charles Kleiber, presidente della Fondazione Svizzera per l'Architettura - Riccardo Blumer, direttore dell'Accademia di architettura – Università della Svizzera italiana - Mario Botta, presidente della giuria dello Swiss Architectural Award - Nicola Navone, segretario del premio - Elisa Valero, vincitrice dello Swiss Architectural Award 2018.
Elisa Valero, edificio scolastico a Cerrillo de Maracena (Granada, 2013-2014) Photo by: Enrico Cano 2018 Giovedì 15 novembre 2018 alle ore 19.00 all'Auditorio del Teatro dell'architettura, Università della Svizzera italiana, l'architetto spagnolo Elisa Valero verrà premiata quale vincitrice della sesta edizione dello Swiss Architectural Award.
Nicola Baserga, Christian Mozzetti Nuova Casa anziani / New Elderly Home Giornico (Svizzera / Switzerland) 2010-2018 Foto di / Photo by: Marcelo Villada Ortiz Promosso dalla Fondazione Svizzera per l'Architettura, con la collaborazione dell'Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura di Mendrisio e il sostegno della Fondazione Teatro dell'architettura e della Fondazione per le Facoltà di Lugano dell'Università della Svizzera italiana, il premio Swiss Architectural Award si propone di promuovere un'architettura attenta alle questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee e di favorire il dibattito pubblico. Il Premio è attribuito ad architetti di età non superiore ai 50 anni (nell'anno in cui il Premio è di volta in volta bandito), senza distinzione di nazionalità, che abbiano realizzato almeno tre opere significative rispetto alle finalità proposte. La vincitrice: Elisa Valero Nata a Ciudad Real (Spagna) nel 1971, Elisa Valero Ramos si laurea nel 1996 alla ETSA (Escuela Tecnica Superior de Arquitectura) di Valladolid. Nel 2000 ha conseguito il dottorato presso la ETSA di Granada, vincendo nel 2003 una borsa dell'Accademia di Spagna a Roma. Autrice di cinque pubblicazioni monografiche, è stata critica e docente invitata in numerose facoltà di architettura europee e alla UNAM di Città del Messico. Attualmente è professore ordinario di Progettazione presso la ETSA di Granada. Così Elisa Valero descrive il proprio lavoro: "In un momento in cui la nostra cultura è caratterizzata da un rumore di fondo incredibilmente forte, ho scelto di praticare un'architettura che opera in silenzio, serenamente e senza attirare l'attenzione su di sé. […] Mi interessano gli spazi della vita, il paesaggio, la sostenibilità, la precisione e l'economia dei mezzi espressivi. Non mi interessano gli stili. Mi interessano i libri piuttosto che le riviste, la consistenza piuttosto che il genio, la coerenza piuttosto che la composizione artistica. E intendo l'originalità come la riscoperta del vero significato delle cose. Mi interessa un'architettura radicata alla terra e al proprio tempo. Accetto i fattori determinanti dell'architettura come regole di un gioco molto serio e piacevole, che cerco di interpretare in modo coerente e rigoroso. E benché non sia più di moda parlare dell'architettura in questi termini, credo che l'opera di un architetto sia essenzialmente un servizio volto a rendere più gradevole la vita delle persone: una nobile vocazione a rendere il mondo più bello e umano, e la società più giusta. Nell'architettura non c'è posto per i nostalgici: è un lavoro per ribelli". Frida Escobedo La Tallera Cuernavaca (Messico / Mexico), 2012 Photo by: Rafael Gamo CONFERENZA STAMPA
Interverranno: Fabrizio Barozzi, Alberto Veiga Museo d'Arte dei Grigioni / Grisons Museum of Fine Arts Chur (Svizzera / Switzerland), 2016 Photo by: Simon Menges LA MOSTRA E IL CATALOGO Mostra: Swiss Architectural Award 2018, a cura di Nicola Navone. Sede: Auditorio del Teatro dell'architettura, Mendrisio. Promossa da: Fondazione Svizzera per l'Architettura, con la collaborazione dell'Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura di Mendrisio e il sostegno della Fondazione Teatro dell'architettura e della Fondazione per le Facoltà di Lugano dell'Università della Svizzera italiana. Durata: 16 novembre – 23 dicembre 2018. Orario di apertura: mercoledì / venerdì / sabato / domenica: 12.00-18:00 giovedì: 14.00-20.00 lunedì e martedì chiuso Catalogo: Swiss Architectural Award 2018, a cura di Nicola Navone, Mendrisio Academy Press e Silvana Editoriale, testi in italiano e inglese. Gong Dong – Vector Architects Biblioteca in riva al mare / Seashore Library Nandaihe (Cina / China), 2014-2015 Photo by: Xia Zhi
SWISS ARCHITECTURAL FOUNDATION La Fondazione Svizzera per l'Architettura, nuova denominazione della BSI Architectural Foundation, con sede a Lugano presso l'Università della Svizzera italiana (USI), è una fondazione attiva nella promozione delle conoscenze, della formazione e della ricerca nel campo dell'architettura e si propone l'obiettivo di favorire la collaborazione fra l'Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura, Mendrisio e i Politecnici federali di Zurigo (Dipartimento di architettura D-ARCH, ETHZ) e di Losanna (Institut d'Architecture, EPFL). La Fondazione prevede l'istituzione dello Swiss Architectural Award, un premio internazionale di architettura a cadenza biennale che promuova un'architettura attenta alle questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee, favorendo il dibattito pubblico. La Fondazione è presieduta da Charles Kleiber. |
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Inaugurazione mostra Isotta Bellomunno a Casa Vuota a Roma: DA CONSUMARSI PREFERIBILMENTE ENTRO
"Da consumarsi preferibilmente entro" è il titolo della prima mostra personale tenuta a Roma dall'artista napoletana Isotta Bellomunno, a cura di Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo e ospitata dal 27 ottobre al 2 dicembre a Casa Vuota (via Maia 12 int. 4A). L'inaugurazione, sabato 27 ottobre a partire dalle ore 18:30, è inserita nel calendario delle iniziative di Rome Art Week. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì su appuntamento ed è realizzata in collaborazione con Taffo Funeral Services.
La personale presenta al pubblico un corpus di opere realizzate dall'artista negli ultimi cinque anni che ruotano intorno a due temi fondamentali: il nutrimento materno e la morte. Temi che ispirano anche un'installazione pensata appositamente per gli spazi di Casa Vuota.
"Da consumarsi preferibilmente entro" è una frase nella quale ci imbattiamo ogni giorno. Quando la leggiamo stampigliata sulla confezione di un prodotto alimentare non ci soffermiamo a pensare che che da neutrale espressione del gergo merceologico potrebbe tramutarsi per noi in una sibillina profezia. L'avvertenza che ci informa sulla scadenza degli alimenti e che associamo in particolare del latte può assurgere infatti a formula critica della società dei consumi e diventare persino metafora della brevità della vita umana.
La morte è da sempre uno dei punti cardine della ricerca di Isotta Bellomunno ed è per lei lo spunto per esprimere il carattere di una napoletanità capace di esorcizzare la paura dell'estremo traguardo con ironia e vitalismo. Al tema della morte l'artista ha dedicato una serie di lavori fotografici e di performance che ruotano intorno a una bara vera. Estrapolata dal contesto funebre, la bara trova una nuova collocazione all'interno della quotidianità domestica. Per esempio nel ciclo fotografico "Io baro", in mostra a Casa Vuota, l'artista usa la cassa lignea come tavolo di lavoro su cui impastare il pane, come divano o come vasca da bagno. Accanto alla morte, in un vivace ossimoro, si pone la ricerca di Isotta Bellomunno sul latte materno, incentrata sull'immagine delle mammelle che, con spirito dissacratorio, sono protagoniste di installazioni, fotografie e disegni.
ISOTTA BELLOMUNNO, NOTA BIOGRAFICA
Isotta Bellomunno (www.isottabellomunno.com) nasce a Napoli nel 1987. Nel 2005 si trasferisce a Milano, dove frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera e inizia la sua attività espositiva. Nel suo percorso di ricerca sono riscontrabili due matrici costanti e ricorrenti, da un lato un'amara ironia, a tratti beffarda e perennemente provocatoria, dall'altro le origini familiari, perno gravitazionale esistenziale e artistico. Le soluzioni formali del suo lavoro sono invece variabili e molteplici: dal disegno alla fotografia, dalle soluzioni scultoree all'azione performativa. Attualmente vive e lavora a Napoli.
Le sue mostre personali sono nel 2017 "Un maiale e un elefante", presentazione del libro d'artista presso Tomato a Torino; nel 2015 "Latte di Mamma" a cura di Chiara Reale presso Castel dell'Ovo a Napoli; nel 2013 "#Labarabarca", performance a cura di Anna Lucia Cagnazzi sul Lungomare Caracciolo di Napoli e "From the left side" a cura di Lorenzo Mantile presso Sarajevo Supermarket a Napoli.
Fra le collettive si annoverano nel 2018 "Una stanza tutta per Sé" curata da Eloisa Saldari alle Scuderie Aldobrandini di Frascati; nel 2016 la residenza artistica "BocsArt" a Cosenza; nel 2014 "MantegnaCercasi" alla Casa del Mantegna a Mantova e il "Concorso Internazionale Centro-Periferia" al Museo delle Terme di Diocleziano di Roma; nel 2012 "Video al termine della notte" presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli, "Womade" alla Fabbrica del Vapore di Milano e il "6° Premio Arte Laguna" alle Nappe dell'Arsenale di Venezia. È stata vincitrice, inoltre, nel 2014 del 7° Internazionale d'Arte LGBTE S.A.L.I.G.I.A. all'Ex Manifattura Tabacchi di Torino.
INFORMAZIONI TECNICHE: TITOLO DELLA MOSTRA: DA CONSUMARSI PREFERIBILMENTE ENTRO AUTORE: Isotta Bellomunno A CURA DI: Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo LUOGO: Casa Vuota – Roma, via Maia 12, int. 4A QUANDO: dal 27 ottobre al 2 dicembre 2018 ORARI: visitabile su appuntamento VERNISSAGE: sabato 27 ottobre 2018, ore 18:30 IN COLLABORAZIONE CON: Taffo Funeral Services INFORMAZIONI: cell. 392.8918793 INGRESSO GRATUITO |
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A Roma i dipinti del norvegese Gullvaag per il Festival Internazionale di Arte e Musica Sacra
Il pittore Haakoon Gullvaag - uno dei più noti in Norvegia nonché ritrattista ufficiale dei Reali norvegesi - arriva a Roma con le sue opere: la mostra è patrocinata dall'Ambasciata di Norvegia e si tiene nell'ambito del XVII Festival Internazionale di Arte e Musica Sacra.
Il vernissage, aperto al pubblico a ingresso gratuito, avverrà martedì 30 ottobre alle 19 presso la Chiesa di San Lazzaro ai Lebbrosi (Borgo San Lazzaro, 17), e vede sia la presenza straordinaria dell'artista, sia il concerto del quartetto d'archi della nota orchestra Trondheim Soloists diretto da Steinar Larsen.
Visitabile fino al 4 novembre tutti i giorni dalle 17 alle 19 con ingresso gratuito, la mostra comprende una selezione delle opere di Haakoon Gullvaag dedicate al Ciclo Biblico, parte delle quali sono state realizzate nel 2017 durante una residenza di oltre un mese tra Tolfa (Rm) e Civitavecchia.
A seguito di quella esperienza, organizzata in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia a Oslo, il pittore ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria nella città di Tolfa.
Anticipata da un evento a Civitavecchia, questa mostra di Roma apre un nuovo percorso che vedrà il pittore protagonista di alcune esposizioni nelle principali città italiane, tra il 2019 e il 2020.
Dal suo esordio artistico nel 1983, Gullvaag è stato invitato ad esporre i suoi dipinti in diversi paesi tra cui Danimarca, Francia, Giordania, Polonia e ovviamente in diverse location norvegesi.
La sua è una pittura surrealista, spesso dedicata al tema della spiritualità, che si accosta alla sua fama di noto e moderno ritrattista.
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Allo Stadio di Domiziano in mostra La Forza degli Dei e degli Eroi
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