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sabato 16 giugno 2018

Epson è partner tecnologico della mostra Magister Canova


Epson Italia è partner per l'innovazione tecnologica
della mostra Magister Canova

I videoproiettori Epson a tecnologia laser sono protagonisti nella creazione del suggestivo percorso multimediale per un viaggio di totale immersione nella vita e nell'opera di Antonio Canova.  La tecnologia di proiezione 3LCD sviluppata da Epson, da sedici anni leader a livello mondiale nel settore dei videoproiettori, è il risultato di una continua ricerca di innovazione tecnologica.

Venezia, 15 giugno 2018 - Epson Italia è partner per l'innovazione tecnologica di Magister Canova, la mostra dedicata al celebre scultore veneto, che si terrà a Venezia dal 16 giugno al 22 novembre presso la Scuola Grande della Misericordia.
L'azienda, in armonia con la filosofia del Gruppo Epson, di cui fa parte, crede che oggi una società debba essere un soggetto attivo nell'ambiente in cui opera. Per questo partecipa a progetti di sponsorizzazione di eventi di grande significato culturale che contribuiscono all'evoluzione e alla crescita della società civile nel suo complesso. È con questo spirito che Epson ha scelto di essere partner per l'innovazione tecnologica dell'importante evento culturale Magister Canova, riconoscendo in esso un utilizzo della tecnologia come elemento essenziale della progettazione al fine di unire nella mostra approfondimento scientifico e momento di spettacolo e intrattenimento. La tecnologia di videoproiezione laser Epson, unica per prestazioni visive grazie alla alta precisione nella riproduzione dei colori e alla elevata potenza nella resa luminosa, ha permesso di creare un ambiente di grande suggestione dove i videoproiettori Epson, strumenti essenziali per la creazione dell'ambiente multimediale, contribuiscono ad offrire al visitatore un percorso di grande fascino. Le installazioni - rese possibili dalla grande versatilità di installazione dei videoproiettori Epson - creano un ambiente immersivo dove la tecnologia diventa protagonista nel creare emozione e nell'offrire una diversa occasione di conoscenza, più in linea anche con gli interessi e i linguaggi delle più giovani generazioni.

Magister Canova, la mostra che permette di immergersi nella vita e nelle opere del grande maestro veneto.
La mostra Magister Canova è un viaggio che immerge il visitatore nella genesi del processo creativo del massimo interprete del Neoclassicismo. Attraverso uno spettacolare percorso multimediale, infatti, il visitatore potrà avvicinarsi alla vicenda canoviana in tutte le sue fasi e aspetti.
Magister Canova è una mostra dove spettacolo e approfondimento, emozione e conoscenza si calibrano e fondono alla perfezione. L'assoluto rigore scientifico del racconto è coniugato a una sapiente regia che, attraverso una pluralità di linguaggi, propone un percorso di narrazione che spazia dal micro al macro, dalla farfalla di Amore e Psiche al gigante Ercole che scaglia Lica, passando dalla danza alla bellezza senza tempo di Paolina Borghese. La mostra si completa con importanti "stanze" dedicate a particolari approfondimenti.
La mostra è ideata e realizzata da Cose Belle d'Italia Media Entertainment, in collaborazione con la Fondazione Canova Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno (TV).

Gruppo Epson
Epson è leader mondiale nell'innovazione con soluzioni pensate per connettere persone, cose e informazioni con tecnologie proprietarie che garantiscono efficienza, affidabilità e precisione. Con una gamma di prodotti che comprende stampanti inkjet, sistemi di stampa digitale, videoproiettori 3LCD, così come robot industriali, visori e sensori, Epson ha come obiettivo primario promuovere l'innovazione e superare le aspettative dei clienti in settori, quali stampa inkjet, comunicazione visiva, tecnologia indossabile e robotica.
Con capogruppo Seiko Epson Corporation che ha sede in Giappone, il Gruppo Epson conta oltre 76.000 dipendenti in 87 nazioni ed è orgoglioso di contribuire alla salvaguardia dell'ambiente naturale globale e di sostenere le comunità locali nelle quali opera.

Epson Europe
Epson Europe B.V., con sede ad Amsterdam, è il quartier generale regionale del Gruppo per Europa, Medio Oriente, Russia e Africa. Con una forza lavoro di 1.830 dipendenti, le vendite di Epson Europa, per l'anno fiscale 2017, hanno raggiunto i 1,7 miliardi di euro. 

Epson Italia
Epson Italia - Epson Italia, sales company nazionale, per l'anno fiscale 2016 ha registrato un fatturato di oltre 221 milioni di Euro e impiega circa 190 persone. 



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venerdì 15 giugno 2018

XXVII Rassegna Internazionale “Incontri d’Arte” La Barbagianna / Omaggio ai 70 anni di RYOSUKE COHEN (1948-2018)





XXVII Rassegna Internazionale “Incontri d’Arte”
La Barbagianna: una casa per l’arte contemporanea
Pontassieve (Firenze), via di Grignano 25
PROGRAMMA prima  parte della rassegna
sabato 30 giugno ore 17.00 - 22.00


Mostra Personale



Omaggio ai 70 anni di RYOSUKE COHEN (1948-2018) 
a cura di Sandro Bongiani

Durata della mostra: 30 giugno - 25 agosto 2018.

Con il patrocinio di: Regione Toscana, Città Metropolitana Firenze,  Comune di Firenze, Comune di Pontassieve.

Visite su appuntamento








Omaggio ai 70 anni di RYOSUKE COHEN (1948-2018)  a cura di Sandro Bongiani della Collezione Bongiani e dell’Ophen Virtual Art Gallery di Salerno. Nel 1985 Ryosuke Cohen ha iniziato il progetto internazionale  “Brain Cell” e  nel 2001 il Progetto “Fractal  Portrait” (face e body), coinvolgendo migliaia di artisti nel campo della collaborazione e della performance.  In mostra assieme ai 36 opere della serie “Brain Cell” (Cervello Cellula) dal numero 966 dell’8 gennaio  2017 al 999 dell’ 8 novembre 2017 di cui una speciale opera realizzata appositamente per il numero 1000, inoltre, vengono presentati tre  lavori  Fractal  Portrait   body inediti di grande dimensione creati appositamente per questa mostra a Pontassieve. Un progetto  globale di arte partecipata svolto da Cohen  da molti anni  nel campo dell’arte globale e della performance. In tanti anni di  lavoro hanno partecipato ai progetti di  Cohen moltissimi artisti che periodicamente si  sono avvicendati a collaborare con impegno e assiduità con l’artista giapponese.   



Ryosuke Cohen, nato nel 1948, Osaka, in Giappone,  è un Mail Artista. Il nome della famiglia è Kouen  ma su consiglio di Byron Black, ha adottato  il nome  inglese  'Cohen' come in ebraico. Cohen scoprì la mail art in Canadà.  Ryosuke è il figlio di un noto scrittore di haiku in Giappone, Jyunichi Koen. I primi lavori di Cohen sono il risultato di un misto di tradizione e immaginario giapponese, numeri  e icone contemporanee  così com’è la sua firma, la lettera "C". L’artista giapponese per lungo tempo è stato interessato al movimento  Dada e Fluxus,  in contatto con Shozo Shimamoto e i membri del gruppo Gutai  condividendo in modo spontaneo e naturale un nuovo modo di fare arte contemporanea. Ryosuke non è il primo artista postale e marginale giapponese, ma sicuramente è l’autore giapponese più longevo nel network internazionale Dopo Ray Johnson e  Gugliemo Achille Cavellini, anche Ryosuke Cohen  rimette  ancora una volta in gioco le carte della sperimentazione in  un sistema culturale antiquato che preferisce l’opera creata appositamente per essere commercializzata. Lo fa  proponendo un particolare suo progetto “Brian Cell” (Cervello Cellula), iniziato nel giugno 1985 con  migliaia di membri  sparsi in oltre 80 paesi.   un lavoro che raccoglie  ogni 7-10 giorni le immagini di tanti artisti su un'unica pagina allegando un elenco di indirizzi di collaboratori provenienti da alcuni paesi 55 in media per opera, che lo ha visto coinvolto per oltre  30 lunghi anni assieme a migliaia di membri  sparsi in tanti paesi del mondo,  rifiutando l’opera unica e concetti  consueti come l’originalità e quindi, preferendo maggiormente il gioco, la ricerca  e la libertà concreta dell’artista volutamente collocato ai margini dell’attuale sistema culturale. Per questo modo di fare, egli è forse il più  interessante e attivo artista nella rete di chiunque altro per la capacità organizzativa del progetto e per diffusione capillare dell’arte marginale.  Nell'agosto 2001 ha iniziato in Italia  il progetto “Fractal Portrait”, facendo ritratti e silhouette del corpo ai suoi amici artisti in occasione dei  vari Meeting   svolti in diverse parti del mondo; Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Irlanda del Nord, Spagna, Jugoslavia, Germania, Olanda, Corea, Italia e Francia.  Cohen è l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che partecipano al progetto. Praticamente, egli si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio,  che nasce  dal contributo degli altri e  si materializza insieme  nella collaborazione collettiva in cui tutti possono partecipare ed essere positivamente e  appassionatamente coinvolti nella  creazione dell’opera. In oltre trent’anni di lavoro ha esposto con mostre e svolto performance  e incontri  in diverse aree geografiche del  mondo. Vive a Ashiya-City Hyogo in Giappone.



lunedì 11 giugno 2018

Mostre: Pratic “ambasciatore” dell’arte nella meraviglia di Illegio

"Padri e figli" è il titolo della nuova mostra

PRATIC "AMBASCIATORE" DELL'ARTE NELLA MERAVIGLIA DI ILLEGIO

Una pergola bioclimatica Pratic diventa spazio ideale per ospitare il bookshop di una delle esposizioni artistiche più apprezzate per l'eccezionale ricchezza delle opere esposte. 

In tredici anni, 350 mila visitatori in un paese che non raggiunge i 400 abitanti. Più di sessanta dipinti e sculture provenienti da tutta Europavisitabili fino al prossimo 7 ottobre

 

FAGAGNA (UD), 11 GIUGNO 2018 – Meno di quattrocento abitanti e 350 mila visitatori da tutto il mondo negli ultimi tredici anni. Tutto merito dell'arte, che nel piccolo borgo friulano di Illegio ha trovato la sua collocazione naturale. 

 

Pratic – azienda leader per pergole e tende di design – promuove da sempre il culto del bello, delle linee pure e dell'armonia. E anche quest'anno sostiene un'esposizione artistica tra le più apprezzate e che - nell'affascinante paesino incastonato nelle Alpi friulane - riunisce straordinari capolavori provenienti dai musei più importanti d'Europa.

 

Fino al 7 ottobre, sarà possibile scoprire la nuova collezione "Padri e Figli" con un percorso coinvolgente ed emozionanteoltre sessanta dipinti e sculture di grandi artisti, dal IV secolo avanti Cristo fino al XX secolo, che raccontano il significato di diventare padri, figli e figlie. Una lenta oscillazione tra amore e conflitto che giunge fino alla scoperta del Dio-Padre.

 

Portando nel cuore di Illegio la sua pergola bioclimatica Opera, Pratic contribuisce a offrire armonia e tranquillità nella splendida località immersa nella natura. La struttura outdoor ospita il bookshop dell'esposizione, installato in uno spazio protetto ma all'esterno, per beneficiare del panorama circostante. 

 

Dino ed Edi Orioli, presidente e vicepresidente di Pratic, sono orgogliosi di sostenere quella che è stata definita "un'autentica impresa culturale" che riunisce importanti enti e aziende in favore di una valorizzazione dei capolavori artistici di tutti i tempi.

 

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Illegio è un borgo di 340 abitanti immerso tra i monti delle Alpi Carnichein Friuli Venezia Giulia. Per la sua bellezza e unicità, viene considerato "una gemma di cultura incastonata tra le Alpi". Grazie a rilevanti esposizioni d'arte, dal 2004 al 2017 ha richiamato oltre 350 mila visitatori.



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venerdì 8 giugno 2018

Mix Object Trouvé






Mix Object Trouvé


Tracce di vita conservate per un tempo che non esiste.
Frammenti di tempo andato.
Intervalli di tempo scartato.
Avanzi di tempo rifiutato.
Mix Object Trouvé che trovano una nuova ragione di esistere infilandosi di volta in volta in spiedini di tempo presente sempre diversi.

Non sono reliquie di tempo riattualizzati nel tentativo di far lievitare tempi sospesi.
Non sono indizi che hanno la presunzione di acquisire nuovo significato.
Non sono segni del tempo che guadagnano valore.
Non sono feticci di ricordi andati chi sa dove.
Non sono corpi che vogliono incarnare virtù speciali.
Non sono il corpus del Cristo.

Ma che vogliono?
Che vogliono?
Che vogliono?

Sono piuttosto,
tracce di storia narrata dall’artista che racconta circostanze, e chi sa che altro.
Segnali di vita, che hanno consumato sé stessi senza pretese. 
Sono indici che non hanno la presunzione di acquisire nuova accezione, 
né nuovo valore,
ma sono oggetti che raccontano il suo demiurgo,
e per possibili analogie colui che le visita.

Non è questo quello che deve fare un’opera?

Svelare, dispiegare, rivelare.
Fare in modo che i pensieri si affastellino uno su l’altro
in colui che dall’opera sarà:
Catturato, incuriosito, affascinato.

E se ciò non avvenisse, ricordate sempre che i buoni artisti sarebbero pronti a morire in croce per un vostro elogio.
Consacrati all’arte…
così li vuole l’Art System in una necessaria ed indispensabile vocazione al martirio.

Caro artista se la gloria tu vuoi,
è quella nell’alto dei cieli che devi ambire,
di più non puoi e non devi chiedere.
Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare.

pino boresta





Una nuova litania dedicata ai miei:
R.A.U. – Reperti Arteologici Urbani


lunedì 4 giugno 2018

S OGGETTI. DALLA MOSTRA ALLE PAGINE DEL LIBRO

Raccontare il territorio e la sua comunità. Dalla mostra alle pagine di un libro. Sette fotografi per quattordici autori. Francesco Avallone, Riccardo Berardi, Eddy Ferriero, Marina Murrone, Daniela Paladini, Micaela Pedone, Elisangela Saracino, , allievi di FotoScuolaLecce che, sotto la guida del fotografo Bruno Barillari, hanno messo a fuoco il progetto dal titolo“S Oggetti”. Un lavoro di altissimo livello fotografico, dal taglio antropologico che evidenzia un significativo tassello di storia sociale contemporanea. In mostra nello spazio SET32 di FotoScuolaLecce, in via dei Principi di Savoia, dal 6 giugno al 14 giugno 2018,le fotografie di alcune personalità di spicco della comunità salentina: il coreografo Fredy Franzutti,la scrittrice Luisa Ruggio, la musicista Irene Scardia, il critico d’arte Lorenzo Madaro, la docente Maria Agostinacchio, il giornalista Pierpaolo Lala, l’avvocato Valeria Pellegrino, l’imprenditore Gigi Rigliaco, l’assessore comunale Silvia Miglietta, la responsabile del Museo di storia naturale del Salento Simona Potenza, il giornalista e attore Mauro Marino, l’artista Vittorio Tapparini, l’imprenditore Igor Napolitano,Daniele Ferrocino vicepresidente della Comunità Emmanuel.
Vernissage il 6 giugno ore 20:30 con un calice di Amure, direttamente dalle Tenute Eméra di Claudio Quarta Vignaiolo. Come per tante altre aziende, ci sono state precedenti occasioni di collaborazione tra la nota azienda vinicola salentina e FotoScuolaLecce; collaborazione che prosegue attraverso questo nuovo progetto con la direzione artistica di Bruno Barillari. Il premiato vino bianco innaffierà un fresco aperitivo con i prodotti a km 0 forniti da Passalorto che consegna a domicilio a Lecce le bontà provenienti dalle migliori campagne del territorio. La mostra “S Oggetti” vede,inoltre, nel solco del sodalizio con la casa editrice Il Raggio Verde, la pubblicazione dell’omonimo libro curato da Bruno Barillari e inserito nella collana Libri di fotografia diretta dal fotografo che firma progetto grafico e impaginazione. Un volume di pregevole fattura, a tiratura limitata,oggetto per collezionisti e appassionati. Una bella prova d’autore, tutta da sfogliare e ammirare, una galleria di ritratti, tra parole e visioni, in cui si fondono bellezza e originalità oltre che abilità tecnica, eleganza compositiva e creatività. Rigorosamente in bianco e nero, le foto raccontano, tra luci, ombre e oggetti quotidiani, i soggetti scelti per il primo libro del progetto ideato da Alessandra de Donatis, deus ex machina di FotoScuolaLecce che, oltre a formare, avvicinare e appassionare i suoi allievi alla fotografia, riesce a raccontare per immagini il territorio. Il mondo della cultura, dell’arte e dell’imprenditoria si incontrano tra le pagine di “S Oggetti”mostrando come la stessa de Donatis spiega che “la fotografia è essenza, profondità interiore, emozione”. www.ilraggioverdesrl.it www.fotoscuolalecce.it

giovedì 31 maggio 2018

Gli italiani imparino a votare


Il popolo deve imparare a votare







METODO PONZIO PILATO di Ascanio Celestini
Il popolo è un bambino, non è portato per la democrazia.
Se vuole le racconto una storia.

Si ricorda Ponzio Pilato? Era un intellettuale.
Un giorno prese due delinquenti appena arrestati 
li portò in piazza e si rivolse al popolo
“Scegliete voi tra questi due chi deve essere condannato 
e a chi si può restituire la libertà”

Il popolo è un bambino,
non ci capisce niente.
il popolo è schiavo
munge le vacche, tosa le pecore, zappa la terra.
Il popolo non sapeva rispondere.

Allora Ponzio Pilato disse: "Vi ti do un aiutino.
Alla mia destra c'è Barabba,
alla mia sinistra c'è Gesucristo, adesso lo sapete.
Chi volete condannare a morte?”

Ma il popolo è un bambino.
Va allo stadio, sente le canzonette,
guarda le tette in televisione.
Il popolo tacque ancora.

Allora Ponzio Pilato aggiunse "Vi ti do un aiutino
Gesucristo è Dio sceso in terra,
risuscita i morti e cambia l’acqua in vino,
invece Barabba è un ladro di polli.
Adesso sapete anche questo
A chi volete salvare la pelle?”

E il popolo disse “Salviamo Barabba”,
e se ne torno alla terra e allo stadio,
alle pecore e alle canzonette, alle vacche e alle tette.
Perché il popolo vuole il ladro di polli.
Se ne frega Gesucristo viene nel mondo a lavagli i peccati.
Il popolo vota il ladro di polli 
Il ladro di polli  diventa sindaco,
diventa presidente del consiglio e Papa, amministratore di condominio e re.
Il popolo è un bambino,
se gli chiedi di fare una scelta, fa la scelta sbagliata.

Allora che cosa avrebbe dovuto fare il povero Ponzio Pilato?
Poteva dire “La democrazia è un pregiudizio, se voi salvate Barabba io salvo Gesucristo”
Oppure poteva spararsi un colpo alla testa.
E invece si lavò le mani.
Capisce che gesto straordinario?
Si lavò le mani
Per dire che non si può combattere l’ignoranza del popolo,
ma è ancora possibile combattere contro lo sporco.

La democrazia è indifendibile ma per l’igiene ci si può ancora impegnare!
Capisce?

Anche lei non si affligga.
Il popolo è un bambino e la democrazia non fa per lui.
Se c’è qualcosa che la preoccupa, pensi all’igiene.

Il governo sfascia la scuola pubblica?
Lei sa cosa può fare? Segua il metodo Ponzio Pilato.
Si lavi i denti!
Usi il collutorio, passi il filo interdentale.
La scuola andrà in rovina,
ma il tartaro sarà sconfitto.

Migliaia di posti di lavoro salteranno entro la fine dell’anno,
milioni di lavoratori precari,
famiglie che non riescono a pagare il mutuo.
Sa cosa può fare?
Pensi al metodo Ponzio Pilato.
Si faccia una doccia! Scelga un sapone neutro.
Se non si rispetta la dignità dei lavoratori,
lei almeno rispetti il ph della pelle.

Conosce i dati sulla criminalità organizzata?
Ha mai riflettuto sull’inquinamento dell’aria e dell’acqua?
È indignato vuole intervenire?
Usi il metodo Ponzio Pilato.
Si pulisca le unghie! Basta la punta di un coltellino.
Affronti una battaglia alla sua portata.
La barbaria è inarrestabile,
ma il nero sotto le unghie può essere arginato.

Lei è mai stato in Francia?
Non ci vada. Resti a casa a vedere la televisione.
Esca solo per andare in chiesa, allo stadio e al supermercato.
La domenica sono aperti tutt’e e tre.

Me le rivelo un segreto: i francesi non hanno il bidè!
Gliene rivelo un altro: i francesi hanno fatto la rivoluzione.
Ha capito il nesso?

Le do un aiutino:
in Italia non abbiamo fatto la rivoluzione, ma usiamo il bidè.
Ha capito.

La nostra scelta l’abbiamo già fatta.
Non c’interessa la libertà.
Noi preferiamo pulirci il culo



Utilizzo questo spassosissimo scritto di Ascanio Celestini per cercare di capire la nostra attuale intricata e quasi paradossale situazione politica, allora:
Ammesso e non concesso che il popolo sia quello dei M5S e LEGA, Ponzio Pilato dovrebbe essere il nostro Presidente Mattarella, prima carica dello Stato che però a me sembra, piuttosto che lavarsene le mani, stia facendo tutto e di più, e questo mi parrebbe un bene, dimostrando che ci vuole bene.  Ma il punto che non sono riuscito a risolvere, o meglio, il personaggio da non poco conto, della storia che non ho identificato è la figura di Gesù Cristo. Forse potete aiutarmi voi? Chi potrebbe essere o dovrebbero essere il Salvatore del popolo italiano? Non credo che qualcuno pensi a Renzi o Berlusconi o al povero Cantone tirato in ballo per la qualsiasi con tanto di twitter “Raffaele Santo subito”. Potrebbe essere Cottarelli? A me sembra una responsabilità un po’ grossa anche per lui. Per cui, chi sa? Forse per una volta potrebbe aver ragione proprio quel Popolo. E quindi un po' più di libertà questo giro potrebbe passare proprio per una bella lavata di culo, ma mi raccomando ricordatovi una volta fatto di lavarvi anche le mani, visto che per fortuna il Pilato/Mattarella grazie a Dio (che ancora dobbiamo capire chi è, sia nella storia, che nella vita) lui non l’ha fatto. Ma nessuno ha detto che non possiamo farlo noi, o forse era questo il messaggio di Ascanio?

pino boresta



ps
Il racconto è tratto dal libro “Io cammino in fila indiana” edito da Einaudi.
la foto e una mia opera Omaggio ad Ascanio Celestini.

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