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venerdì 25 maggio 2018

ALPI - Biennale Architettura di Venezia 2018

Vatican Chapels - Padiglione della Santa Sede 
16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia
26 Maggio – 25 Novembre
Vernice  24-25 Maggio 

Inaugurazione Padiglione della Santa Sede
venerdì 25 maggio h.18.00




ALPI e il Padiglione Asplund per "Vatican Chapels" alla
16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia
 

In occasione della 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale (26 maggio-25 novembre 2018)  ALPI è scelta tra le aziende costruttrici del primo Padiglione della Santa Sede "Vatican Chapels", alla Fondazione Cini, Isola di San Giorgio Maggiore.

Nell'ambito di questo progetto ALPI ha realizzato il Padiglione Asplund, degli architetti Francesco Magnani e Traudy Pelzel, concepito come preludio al Padiglione della Santa Sede che racchiude l'essenza del progetto attraverso l'architettura stessa dell'edificio, ispirata al lessico delle tradizionali costruzioni in legno scandinave, le Stavkirken, ed ospitando al suo interno un'esposizione di disegni originali di Gunnar Asplund per la "Cappella nel bosco".
La struttura dell'architettura – lunga circa 11m e alta 8m –  è delineata da una forma prismatica, simile a quella di un cristallo ed è interamente rivestita in legno ALPI. L'azienda ha sviluppato un materiale sperimentale utilizzato per il rivestimento esterno della costruzione realizzata con 9000 scandole in legno che si esaltano nell'organicità esterna dell'edificio; mentre l'interno è totalmente rivestito in legno ALPI Xilo 2.0 Striped White, sviluppato con l'aiuto di Piero Lissoni, ricreando un ambiente soffice ed intimo.


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Galleria ArteSì, Modena | ANDREA SALTINI, Sopravvivere a Picasso | 9 giugno - 7 luglio 2018

Galleria ArteSìModena
9 giugno – 7 luglio 2018

ANDREA SALTINI
Sopravvivere a Picasso

A cura di Cristina Muccioli

Inaugurazione: sabato 9 giugno, ore 18.30

 

 

La Galleria ArteSì di Modena (Via Fonte d'Abisso, 10) presenta, dal 9 giugno al 7 luglio 2018, "Sopravvivere a Picasso", mostra di Andrea Saltini a cura di Cristina Muccioli. Realizzata in collaborazione con Magnificat Ars Societas, l'esposizione sarà inaugurata sabato 9 giugno alle ore 18.30.

Per la prima volta interamente dedicati ad una personale, gli ampi spazi della Galleria ArteSì, diretta da Maria Teresa Mori, ospitano la nuova produzione dell'artista, tuttora in progress: quindici opere inedite su tela e su tavola caratterizzate da continue citazionie rimandi (prima fra tutte l'opera da cui trae il titolo la mostra, la cui iconografia richiama esplicitamente "Guernica" di Picasso), ma anche dall'uso di argilla, gesso, pigmenti e inchiostri cinesi. Il percorso espositivo è completato, infine, da un excursus attraversotre recenti serie pittoriche: "The Razors Edge" (2017-18), "Come puoi vivere a testa in giù?" (2016), "Trovami un modo migliore per uscirne" (2015-16).

«Andrea Saltini – scrive Cristina Muccioli – ha avuto tempi metabolici e di sedimentazione geologici. Adesso, il suo gesto su tela o su carta, le sue visioni, vanno più veloci della luce elettrica. Andrea è un cortocircuito vertiginoso tra memoria, sapere, sentimenti, pungoli emotivi, urgenze espressive. Niuno mai come costui toccò i colori, scriveva quel toscano-centrico irredento di Giorgio Vasari a proposito di Correggio. Lo avrebbe scritto anche di Saltini, che pure predilige i bianchi e i neri, perché li reinventa da virtuoso cercando i grigi, i suoi, come Yves Klein ha dato la caccia al blu. Titolo ironico e leggero – Sopravvivere a Picasso – a contrappeso di quella densità di contenuto e di forma che contraddice e tacita la prognosi infausta sulla figurazione italiana. Qui si fanno i conti con i giganti, sentiti Maestri non per essere banalmente emulati, né sovvertiti o desacralizzati, ma per essere rianimati attraverso un'infaticabile ricerca della propria unicità, della propria verità, per rinascere a vita nova. Se ne esce stremati, incantati, assorbiti, innamorati». 

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 7 luglio 2018, lunedì e domenica ore 17.00-19.30, martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 10.30-12.30 e 17.00-19.30, chiuso giovedì. Ingresso libero.Per informazioni: tel. +39 338 6764679galleria@artesimodena.comwww.artesimodena.comwww.facebook.com/artesimodenawww.instagram.com/artesimodena.

Andrea Saltini, pittore, poeta e direttore artistico, nasce nel 1974 a Carpi (Mo), dove vive e lavora. Il primo semestre del 2018 è statper lui particolarmente importante, con tre mostre personali ("The Razors Edge", a cura di Alessandra Radaelli, MAC – Fondazione Maimeri, Milano; "Ritual de lo Habitual", a cura di Marta Santacatterina, Rizomi Art Brut, Parma; "Sopravvivere a Picasso", a cura di Cristina Muccioli, Galleria ArteSì, Modena) e la partecipazione a fiere d'arte internazionali ("Scope Art Show 2018"Metropolitan Pavillon, Chelsea, New York; Salon du Dessin, Palais Brongniart, Parigi; "Lausanne Art Fair"Expo Beaulieu Lausanne, Losanna). Sempre nel 2018 è stato prodotto un documentario dedicato all'artista, intitolato "La balena e il gamberetto" (produzione Italia/Sudafrica, in collaborazione conMagnificat Ars Societas). Nel 2017 è uscito il volume "Ritual de lo Habitual. 31 opere fatali" (Fermoeditore). È, invece, del 2016anno in cui l'artista ha avviato la sua collaborazione con l'agenzia di promozione e distribuzione Magnificat Ars Societas, la monografia A.P.M. che racchiude dieci anni di attività. Dopo gli studi artistici e un Master UDP in comunicazione, Andrea Saltini ha portato avanti un'intensa attività espositiva, supportata anche da numerosi premi e riconoscimenti, con mostre in Italia e all'estero, nonché la partecipazione alla "55. Esposizione Internazionale d'Arte  La Biennale di Venezia"nel PadiglioneNazionale della Costa Rica. L'interesse dell'artista si estende, infine, al campo della moda: dal 2015 collabora con MD75, per cui realizza periodicamente progetti dedicati.

 

ANDREA SALTINISopravvivere a Picasso

A cura di Cristina Muccioli

ArteSì – Galleria d'Arte Contemporanea

Via Fonte d'Abisso 10, 41121 Modena

9 giugno – 7 luglio 2018

Inaugurazione: sabato 9 giugno, ore 18.30

Orari di apertura: lunedì e domenica ore 17.00-19.30, martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 10.30-12.30 e 17.00-19.30, chiuso giovedì.

 


ArteSì – Galleria d'Arte Contemporanea

Via Fonte d'Abisso 10, 41121 Modena



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domenica 20 maggio 2018

Carlo Montarsolo, Sounds of Color. Mostra-evento a San Francisco

logo_associazione_montarsolo
Dal 22 maggio al 6 giugno esposte le opere di Carlo Montarsolo all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco. Continua la riscoperta del noto artista italiano.

Inaugurazione martedì 22 maggio 2018, ore 18.30


Dal 22 maggio al 6 giugno 2018 avrà luogo a San Francisco, presso l’Istituto Italiano di Cultura, la Mostra-evento Carlo Montarsolo. Sounds of Color.
In continuità con le rassegne espositive e gli eventi culturali legati alla riscoperta di Carlo Montarsolo(1922-2005), la retrospettiva odierna è finalizzata ad approfondire la proficua produzione dell’artista, presente a pieno titolo nella storia dell’arte nazionale, muovendo dal figurativo fino alle soglie dell’astrazione.
20 opere selezionate dall’Archivio dell’Associazione Montarsolo raccontano i principali filoni del percorso artistico di Carlo Montarsolo, in particolare quelli legati alla musicalità del colore, tema fondante della rassegna. La mostra è una sintesi della vasta produzione delnoto artista italiano: dai temi del “mare” e delle “lave vesuviane” alle “immagini del creato”; dagli inchiostri degli anni cinquanta ai “segni e suoni” degli anni settanta fino ad arrivare al ciclo più recente degli “affreschi pompeiani”.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, l’Associazione Montarsolo presenta Sounds of Color: a Tribute to the Art of Carlo and Paolo Montarsolo, reading teatrale dedicato ai fratelli Montarsolo. Nata da un’idea di Federico Romanelli Montarsolo, figlio dell’artista e presidente dell’Associazione, la performance scritta da Alessandra Valente sarà interpretata da Steve Siegelman ed intervallata da arie cantate da allievi del Merola Opera Program di San Francisco – dove Paolo Montarsolo ha insegnato diversi anni – e da video tratti dalle opere liriche di cui il celebre basso fu protagonista. L’evento fa seguito al successo italiano di Note di colore, l’arte dei fratelli Montarsolo – Teatro di Villa Torlonia di Roma, 2016.
Realizzata grazie al sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura e del Consolato d’Italia di San Francisco, la mostra-evento è promossa dall’Associazione Montarsolo in collaborazione con il Merola Opera Program e con il patrocinio congiunto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Sponsor della mostra-evento: Italia Cargo (Trasporti) e Tenuta di Tavignano.

lunedì 14 maggio 2018

Quando la materia scolastica era arte liberale: a Siena la mostra di pittura di Silvia Gasparrini


A Siena dal 27 maggio al 20 giugno "Il volto delle arti". Una mostra, tutta al femminile, dedicata alle allegorie dei sette antichi insegnamenti base del sapere umano


Quando la materia scolastica era arte liberale


La pittrice senese Silvia Gasparrini propone un insolito viaggio tra terra e cielo alla riscoperta della conoscenza che supera l'erudizione e si mostra come via di libertà

 

 

Volti di donne regali che incarnano il sapere che libera e supera ogni forma di erudizione: è dedicata a quelle che un tempo si chiamavano arti liberali la singolare mostra che la pittrice Silvia Gasparrini propone a Siena dal 27 maggio al 20 giugno nello spazio espositivo di via Cecco Angiolieri, 13 (ingresso libero - vernissage domenica 27 maggio ore 17).

 

Un viaggio che prende il suggestivo titolo "Il volto delle arti": sono infatti le allegorie delle sette figure femminili che rappresentano i sette antichi insegnamenti base del sapere umano, l'oggetto di questa mostra che vuole far riflettere sull'aspetto più nobile e sacro della conoscenza.

 

"Arte liberale" che inneggia alla libertà, al cielo, alla leggerezza, contrapposta alla "materia scolastica" che invece sottintende l'idea della pesantezza, dell'erudizione spesso fine a se stessa: a suggerire a Silvia Gasparrini la lunga ricerca che l'ha portata a realizzare queste opere è la sua quotidiana esperienza personale. Donna, docente in una scuola primaria, ogni giorno si confronta con meccanismi che allontanano lo studente dall'idea che "chi è, sa", ovvero da un percorso che faccia crescere incoraggiando, in maniera efficace, prima di tutto la conoscenza di se stessi.

 

Nelle allegorie di Silvia Gasparrini ogni arte liberale è rappresentata da una donna, così come le ebbe a delineare nel V secolo, Marziano Capella nel suo "De nuptiis Philologiae et Mercurii".

La grammatica, la logica, la retorica, la geometria, l'aritmetica, la musica e l'astronomia si incarnano in volti femminili, al contempo dolci e rigorosi. Una significativa galleria di donne sapienti e regali, portatrici di alte qualità morali e conoscenze capaci di elevare l'animo umano. Per dar loro questa forza ieratica, l'artista si ispira ai volti delle sacerdotesse egizie, mix perfetto di armonia, spiritualità e mistero.

 

La donna di Silvia "è perché sa", come Ipazia d'Alessandria o Aspasia, due intellettuali e insegnanti che seppero segnare i tempi e passare alla storia.

 

All'antichità si rifanno anche le tecniche con cui la Gasparrini realizza i suoi lavori.

Esperta di pittura iconografica, Silvia dipinge secondo un sapere antico. Le tavole vengono preparate con malta in polvere di gesso, levigato a mano con carta abrasiva. I colori assolutamente naturali, sono realizzati con pigmenti in polvere estratti da minerali e vegetali, diluiti con tempera al rosso d'uovo. Mutuando la tecnica dei fondi oro trecenteschi, l'artista riveste le sue tavole di foglia d'oro che impreziosisce di raffinati cromatismi.

 

Durante il periodo dell'esposizione, sarà dato vita ad un calendario di appuntamenti di approfondimento sui temi della mostra.

Si comincia giovedì 7 giugno alle ore 21.30 con la conferenza "Ipazia e l'amore per la Sapienza" a cura di Ariana Kola del board didattico di After's Cool, innovativa start-up dedicata all'apprendimento per giovani e studenti della provincia di Siena. Sabato 9 Giugno alle ore 18.00 Elisabetta Casagli, esperta di scrittura creativa terrà un intervento teorico pratico su "L'arte dello scrivere: il volto della poesia".

Martedì 12 giugno alle ore 21.30 Francesca Manenti docente di fisica e matematica parlerà de "Il volto delle scienze: Geometria, Aritmetica, Astronomia e Musica", mentre venerdì 15 giugno alle ore 21.30 sarà presentato il romanzo "Lei guarda spesso il Mare", scritto da sette donne e incentrato sulla figura di una donna del passato, Aspasia.

 

La mostra "Il volto delle arti" e il calendario di eventi che la vanno ad arricchire sono realizzati in collaborazione con Liberamente Osteria, Zenit foto video, After's Cool.

 

 

 

NOTE BIOGRAFICHE

Silvia Gasparrini è nata a Siena ed è docente nella scuola primaria. Sin da piccola mostra una naturale inclinazione per l'arte. La passione per la pittura e per la sua città la porta a dipingere barberi su legno, stemmi delle contrade su seta e su tavola, tamburi e vari stendardi di ispirazione medievale. Nel 2000 inizia a studiare l'arte bizantina facendo della pittura iconografica il centro di un'intima sperimentazione e di ricerca artistica. Approfondisce i temi dell'arte sacra e della teologia dell'icona, riscoprendo nei colori simbolici e nei canoni pittorici antichi una vera e propria scienza estetica.

Dal 2003 al 2007 trascorre molto tempo in Francia, a Rocamadour, dove organizza corsi e mostre. Nel 2005 è in Russia dove studia le opere dei più grandi iconografi della storia tra cui quelle di Andrej Rublev.

Nel 2009 e nel 2010 tiene corsi in Portogallo.

La produzione di opere originali inizia nel 2008 alla quale si aggiungono nel 2010 esperienze e collaborazioni per scenografie teatrali.

Dal 2012 collabora con il gruppo di artisti "Icona in Arte" un progetto che prevede 24 laboratori stabili che coinvolgono circa 30 artisti/insegnati e oltre 200 allievi in varie città (www.iconainarte.it).

 

 

 

IL VOLTO DELLE ARTI

mostra personale di Silvia Gasparrini

27 maggio – 20 giugno

SIENA, via Cecco Angiolieri 13 - Info 333 5285113

apertura tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 22

ingresso libero

 

vernissage domenica 27 maggio ore 17

 

 

contatti stampa: Sonia Corsi 335 1979765



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sabato 12 maggio 2018

Mostra Personale Matteo Galvano al Museo

architAMORfosi

MOSTRA PERSONALE dell'artista Matteo Galvano

VILLA BERNASCONI Largo Campanini, 2 CERNOBBIO (CO)

VERNISSAGE: 8 GIUGNO dalle ore 20:30 - Ingresso Libero
9-10 GIUGNO mostra aperta 
10:00 – 12:00
14:00 – 18:00

 

 

VILLA BERNASCONI eccoci tornati qui da Te

concepita come abitazione privata dell'ingegner Davide Bernasconi, per poi vederti, dopo qualche anno dalla sua morte, nelle mani di molti tra cui un Comando della Guardia di Finanza e diventare, negli anni a seguire, fruibile al Pubblico grazie all'acquisto da parte del Comune di Cernobbio che tutt'oggi tiene cura di ogni aspetto che ti riguardi.

Da poco hai aperto le tue porte al Pubblico in una Nuova Veste: ora sei MUSEO !

Coloro i quali hanno avuto l'opportunità di "VIVERTI" ed "ABITARTI" fino ad oggi, per la prima volta sentono la tua Voce nel percorso di visita. Specialmente i protagonisti degli eventi organizzati nelle tue Sale certamente si saranno domandati: "Chi sa cosa lei avrà pensato di Noi ?!"

Questo il pensiero che si è scatenato nell'artista Matteo Galvano, il quale ha scelto di Donare il tuo "ritratto" al Museo, in segno di Ringraziamento per la Calorosa Accoglienza in occasione di un Progetto che l'ha visto Partecipe nel 2014"La Chiave Contemporanea del Liberty"che ha portato curatrici ed artisti ad approfondire il tema del periodo storico in questione, con passione ed attenzione ad ogni dettaglio.

 

Alle prime notizie riguardanti il Nuovo Utilizzo della Villa,

l'artista Galvano insieme alla Curatrice (Dott.ssa Roberta Macchia) dell'evento sopra citato

hanno ipotizzato la donazione dell'opera [vedi immagine e didascalia in allegato] che,

con approvazione della Responsabile Ufficio Cultura Claudia Taibez,

ha trovato posto nel percorso di visita e da oggi segna il

Respiro di una Contemporaneità nel Pieno Rispetto delle Stratificazioni del Passato.

 

Unitamente alla donazione nasce la proposta di realizzare una MOSTRA PERSONALE, volta a sintetizzare 

in un unico ambiente ( la Torretta ) ed in un unico termine ( architAMORfosi )

sia il passato di questa affascinante Location sia il futuro dell'artista, 

il quale proporrà al pubblico per la prima volta la serie da cui è tratto il titolo dell'esposizione.  

 

architAMORfosi nasce dall'esigenza dell'artista di non fermarsi a ciò che ognuno di noi è capace di vedere attraverso l'occhio umano, viaggiando, navigando in rete o semplicemente sfogliando le pagine di un Libro. Matteo Galvano ama l'architettura e la interpreta a suo piacimento come a voler riappropriarsi della città ideale. Ecco che, attraverso le sue più recenti opere, due città geograficamente distanti tra loro si fondono immaginando di vivere condividendo lo stesso spazio, utile a ottenere silenziosi momenti nel turbinio dei suoni urbani tradotti nel continuo ripetersi di tratti della sua biro. [si veda in allegato una tra le opere, appartenenti alla serie, realizzate che ha girato l'Europa per due anni con l'evento JEUNE CREATION EUROPEENNE]

 

Perché proprio questo Titolo ? 

architAMORfosi richiama il termine Metamorfosi e quest'ultimo può essere l'estrema sintesi di quanto Villa Bernasconi fino ad oggi ha vissuto: più immediato il richiamo con le decorazioni esterne del baco da seta ricomposto ora come bruco ora come farfalla, più riflessivo il richiamo ai cambiamenti morfologici, fisiologici indicati nelle prime righe di questo testo, implicanti ogni volta un diverso rapporto con l'ambiente circostante. 

 

TU, Gioiello del Liberty, ci hai accolto DUE VOLTE

In veste di Location nel 2014

In veste di Museo OGGI

e di questo te ne saremo Sempre Grati.

 

MOSTRA E  TESTO A CURA DI   Dott.ssa Roberta Macchia   



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