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domenica 2 ottobre 2016

Mostra "Carlo Migliorini. C'est la Vie" | Opening 12 ottobre h. 18.30


Carlo Migliorini. C'est la Vie
a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo 

M4A-MADE4ART, Milano 
12 - 24 ottobre 2016 Inaugurazione mercoledì 12 ottobre, ore 18.30 
Giornata del Contemporaneo AMACI sabato 15 ottobre 

In occasione della Dodicesima Giornata del Contemporaneopromossa da AMACI - Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani, lspazio Made4Art di Milano presenta una mostra personale di Carlo Migliorini con una selezione di lavori rappresentativa della sua più recente produzione artistica.
Irriverente e colto sperimentatore, Migliorini ci conduce nel suo particolarissimo universo artistico ricco di riferimenti e omaggi ai grandi Maestri dell'arte moderna e contemporanea con un approccio ludico e autoironico, che fa emergere tutta la forza e la freschezza della sua creatività. Carlo Migliorini, che ha scelto come nome d'arte Sélavy, gioco di parole e pseudonimo utilizzato anche da Marcel Duchamp, espone presso Made4Art una serie di opere pittoriche dove le geometrie, le linee e i colori, le inclusioni di materiali e di oggetti fondono astrazione a figurazione, Cubismo a Surrealismodotte citazioni a ricerca artistica.
C'est la Vie, a cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroniè un'originale interpretazione dell'Arte, dei suoi linguaggi, delle tecniche e dei significati a essa correlati portata avanti da un suo profondo conoscitore, un artista a tutto tondo che mai cessa di creare, di sperimentare, di osare
La mostra, con data di inaugurazione mercoledì 12 ottobre2016, rimarrà aperta al pubblico fino al giorno 24; un evento M4E-MADE4EXPO ed Expo in Città
In occasione della Dodicesima Giornata del Contemporaneo AMACI, lo Spazio Made4Art rimarrà aperto al pubblico sabato 15 ottobre dalle ore 16 alle ore 19

Carlo Migliorini. C'est la Vie 
a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo
12 - 24 ottobre 2016 
Inaugurazione mercoledì 12 ottobre, ore 18.30 
Lunedì ore 16 - 19, martedì - venerdì ore 10 - 13 / 16 - 19 
In occasione della Dodicesima Giornata del Contemporaneo AMACI 
apertura speciale sabato 15 ottobre ore 16 - 19
Catalogo della mostra - Collana Made4Art 
disponibile in sede in copia cartacea o scaricabile dal sito Internet in versione digitale 
M4A-MADE4ART 
Spazio, comunicazione e servizi per l'arte e la cultura 
Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano, 20144 Milano 
www.made4art.itinfo@made4art.itt. +39.02.39813872
Media partner EspoarteUn progetto M4E-MADE4EXPOUn evento Expo in Città



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sabato 1 ottobre 2016

GRANDE MOSTRA > EDWARD HOPPER > 1 ottobre 2016 - 12 febbraio 2017 > Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Roma

  Edward Hopper
1 ottobre 2016 > 12 febbraio 2017
Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Roma

 

Edward Hopper (1882 1967), Light at Two Lights (Il faro a Two Lights), 1927. Acquerello e grafite su carta, foglio 35,4x50,8 cm. New York, Whitney Museum of American Art; Lascito di Josephine N. Hopper. © Heirs of Josephine N. Hopper, Licensed by Whitney Museum of American Art
Edward Hopper (1882 1967), Second Story Sunlight (Secondo piano al sole), 1960. Olio su tela, 102,1x127,3 cm. New York, Whitney Museum of American Art; acquisizione con i fondi dei Friends of the Whitney Museum of American Art. © Whitney Museum of American Art, N.Y.

Edward Hopper (1882 1967), South Carolina Morning (Mattino in South Carolina), 1955. Olio su tela, 77,2x102,2 cm. New York, Whitney Museum of American Art; donato in memoria di Otto L. Spaeth dalla sua famiglia. © Whitney Museum of American Art, N.Y.



Al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini dal 1 ottobre 2016 al 12 febbraio 2017 una grande mostra dedicata a Edward Hopper,
icona dell'arte americana del XX Secolo, amatissimo dal
grande pubblico.



A grande richiesta dei visitatori, arriva (anzi torna) nella Capitale Edward Hopper, uno degli artisti più conosciuti e amati dal grande pubblico internazionale. 

Circa 60 capolavori realizzati da Hopper tra il 1902 e il 1960, prestati eccezionalmente dal Whitney Museum di New York, tra cui le opere iconiche Le Bistro or The Wine Shop (1909), Summer Interior (1909), New York Interior (1921), South Carolina Morning (1955) e Second Story Sunlight (1960).

Prestito eccezionale è il complesso e seducente olio su tela Soir Bleu opera della lunghezza di circa due metri, realizzato da Hopper nel 1914 a Parigi.

All'esposizione delle opere si aggiunge una sezione del tutto inedita, dedicata all'influenza di Hopper sul grande cinema come nei film che hanno per protagonista Philip Marlowe, i lavori di Hitchcock - Psycho e Finestra sul cortile -, quelli di Michelangelo Antonioni, fino ai diversi riferimenti hopperiani ne Il Grido, Deserto rosso e L'eclisse.

In Profondo rosso, Dario Argento ricostruisce come "Nighthawks" la sequenza del bar; in Velluto blu e Mullholland Drive, il grande David Lynch s'ispira a molte opere di Hopper, così come Wim Wenders in Paris, Texas e Todd Haynes in Lontano dal Paradiso e i fratelli Coen in L'uomo che non c'era.

Sotto l'egida dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio, in collaborazione con Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, la grande retrospettiva dedicata a Edward Hopper è organizzata e prodotta da Arthemisia Group con il Whitney Museum of American Art di New York, ed è curata da Barbara Haskell - curatrice di dipinti e sculture del Whitney Museum of American Art - in collaborazione con Luca Beatrice.

La mostra vede come sponsor Generali Italia e come special partner Ricola, come sponsor tecnico Trenitalia e media partner AD e Vogue Italia.

L'evento è consigliato da Sky Arte HD.
Catalogo edito da Skira.




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venerdì 30 settembre 2016

Mostra Stream of Consciousness



PALAZZO SENATO,
5 – 28 ottobre 2016
Via Senato, 10 – 20121 Milano

Inaugurazione: mercoledì 5 ottobre 2016 dalle 18.00 alle 21.00
 
JOSEP MARIA ALARCÓN, MAURIZIO LA BIANCA, FRANCESCO SANNICANDRO, RINO PAGNI, GIUSEPPE GARGIULO, GIUSEPPE MARINI, ALFONSINA PAOLETTI, ANDREW OSTA, ANNA RITA BARBIERI, ANTOANETA DZONI, CHARLOTTE ALESSANDRINI, DENIS BROCCHINI, VIOLANT, LILIANA ROSSINI, MASSIMILIANO LUCCHETTI, MASSIMILIANO RONCATTI, MICHELE LIPARESI, ORIOL ARUMÌ ALBÒ, ROSY MANTOVANI, GIAN DOMENICO SILVESTRONE, ESTER CAMPESE IN ARTE CAMPEY, SALVATORE MILANO, VALERIA VITULLI, VERONICA TAMBURINI, EFFE, FRANK RIZ, SILVIA DI MARTINO, NICOLA RUSSO.

Palazzo Senato apre le porte ad una mostra che raccoglie ventinove artisti, pittori, scultori e fotografi, estremamente interessanti, ognuno con  un linguaggio intenso e personale. Filo conduttore dell’intero percorso espositivo è il “flusso di coscienza” che consiste nella libera rappresentazione dei pensieri dell'uomo così come compaiono nella mente, prima di essere riorganizzati logicamente dallio razionale. Questa mostra propone opere dalle quali emerge in primo piano l'individuo, con i suoi conflitti interiori e il suo lato inconscio.
Curatrice della mostra Adriana Conconi Fedrigolli.

Due ospiti d'eccezione che, insieme agli altri artisti, conferiscono raffinatezza e spessore al percorso: JOSEP MARIA ALARCÓN e MAURIZIO LA BIANCA.  

Le tematiche pittoriche di Josep Maria Alarcón affondonano le loro radici nel profondo della storia universale umana e nel contempo in quella individuale, che porta ai corsi e ai ricorsi di vichiana memoria. Ed è proprio con un rimando continuo al passato che il pittore tesse mirabili intrecci cromatici e segnici dalla potente matericità, in cui da un lato il passato, il presente e il futuro si fondono tra loro e dall’altro la fredda razionalità si amalgama con la libertà espressiva della creazione dando vita ad un immediato contatto con il fruitore che permette di entrare nell’intensa interiorità del pittore. Il progetto “Ex Libris” che rimanda al contrassegno posto all’interno dei libri stessi, spesso arricchito da motti o frasi, per  indicare il proprietario del volume, esemplifica il progetto dell’artista indicando come la sua poetica abbia il suo punto di partenza e di arrivo nei libri, che sineddotticamente figurano il sapere e la conoscenza universale.

Maurizio La Bianca ha consacrato la sua intera vita all’arte, sentendola parte integrante e fondamentale del suo essere uomo, prima che artista. Le sue opere sono un diario pittorico personale che offre nella sua estrema riservatezza; un diario discreto non scritto per apparire o per avere celebrazioni, ma per indagare, scandagliare il suo inconscio, che poi è quello collettivo, perché le sue riflessioni personali hanno un carattere di universalità tale che coinvolgono la parte più profonda e interna di ognuno noi. Un percorso di ricerca continuo sia in ambito pittorico sia in ambito intellettuale, rettilineo, chiaro, lucido, che l’ha portato ad approfondire svariate discipline strutturando in un continuo divenire quelle idee che erano presenti già in lui.  Dalle sue opere emerge che solo e solamente avendo piena conoscenza di noi stessi è possibile raggiungere quella libertà esteriore e interiore che può dare la serenità, consapevolezza che all’interno del nostro corpo esistono mondi in continua evoluzione e che sono loro i veri motori del nostro essere.
Prestigiosa cornice della mostra è Palazzo del Senato, splendida location barocca del XVII secolo. Fabio Mangone, capomastro del Duomo e architetto favorito di Federico Borromeo, ne iniziò la costruzione nel 1620. Del Mangone sono i due magnifici cortili a logge e i vestiboli monumentali mentre la splendida facciata curvilinea è di Francesco Maria Richini. Fu sede del Senato nel periodo napoleonico del Regno Italico. Oggi Il palazzo ospita l'Archivio di Stato.

L’Associazione Arte Italia Cultura è stata fondata il 25 gennaio 2014 da Giuseppe Colombo (Presidente). E’ un' associazione apartitica, aconfessionale, apolitica e non persegue fini economici, speculativi o di lucro, non ha origine né vincoli politici, né può svolgere attività politica. Il suo scopo e di  promuovere o partecipare ad attività di natura artistica.  “La cultura e l’arte italiane”, afferma Colombo, "sono l’origine, e allo stesso tempo, la frontiera della competitività del “Made in Italy”, perché sono fondate sulla tradizione che sa rinnovarsi e che alimenta lo spirito innovativo, per certi versi unico nel suo genere, dell’Italia che inventa”.



 
Per informazioni

giovedì 29 settembre 2016

GRANDE MOSTRA > "LOVE. L'arte contemporanea incontra l'amore" > 29 settembre 2016 - 19 febbraio 2017 > Chiostro del Bramante, Roma


 
Robert Indiana, Love, 1966-1999. Scultura, alluminio policromo (red and gold), 91,5x91,5x45,75 cm. AP 3/4. Courtesy Galleria d'Arte Maggiore, G.A.M., Bologna, I
talia. © Robert Indiana by SIAE 2016
Tom Wesselmann, Smoker, 1971. Vinile colorato su pannello, 144x160 cm. Courtesy: Flora Bigai Arte Contemporanea. © Tom Wesselmann by SIAE 2016
Francesco Vezzoli, Self Portrait as Apollo del Belvedere's (Lover), 2011. Busto in marmo (XIX secolo), autoritratto in marmo, 75x48x35 cm; 64x43,5x27 cm (75x105,5x35 cm complessivi). Collezione Prada, Milano. Courtesy: Collezione Prada, Milano. Photo credit: Attilio Maranzano
Andy Warhol, One Multicoloured Marilyn (Reversal Series), 1979-1986. Acrilico, polimeri sintetici e serigrafia su tela,  50,8x40,7 cm. Courtesy: Collezione privata (VR). © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2016




Dal 29 settembre 2016 al 19 febbraio 2017 il Chiostro del Bramante di Roma ospita LOVE. L'arte contemporanea incontra l'amore, a cura di Danilo Eccher.


Il Chiostro del Bramante festeggia i suoi 20 anni di attività con una mostra dal carattere internazionale.

Una novità assoluta e imperdibile nel panorama delle proposte culturali capitoline degli ultimi anni che si candida a riportare la città di Roma in linea agli stessi livelli delle più stimate realtà espositive internazionali. 


Per la prima volta saranno riuniti tra i più importanti artisti dell'arte contemporanea, come Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente e Joana Vasconcelos, con opere dai linguaggi fortemente esperienziali (All the Eternal Love I Have for the Pumpkins della Kusama tra le più instagrammate al mondo) e adatte a coinvolgere il pubblico attraverso molteplici sollecitazioni.

L'arte incontra l'amore.
L'esposizione romana intende affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da sempre motivo d'indagini e rappresentazioni, l'Amore, raccontandone le diverse sfaccettature e le sue infinite declinazioni. 


Un amore felice, atteso, incompreso, odiato, ambiguo, trasgressivo, infantile, che si snoda lungo un percorso espositivo non convenzionale, caratterizzato da input visivi e percettivi.

Love va oltre il concetto di museo.
Il vero protagonista della mostra è il pubblico che si riappropria degli spazi espositivi, divenendo fruitore e divulgatore allo stesso tempo, avendo la possibilità di  fotografare liberamente tutte le opere esposte (hashtag ufficiale #chiostrolove). 


Un coinvolgimento sensoriale a 360° caratterizza l'esperienza museale, abbracciando il concetto di 'open access' e di museo in continua evoluzione.

Inoltre, in coerenza con il progetto scientifico voluto dal DART Chiostro del Bramante, il visitatore potrà vivere un'esperienza di guida attiva assolutamente fuori dal comune, scegliendo per la prima volta tra 5 "partner audio": John, Coco, Amy, David e Lilly saranno gli speciali compagni di viaggio, a seconda del tipo di esperienza che si vuole intraprendere, che racconteranno le opere esposte e aiuteranno il pubblico ad apprezzare le emozioni in esse contenute. 


Le audioguide sono state realizzate dalla Zeranta Edutainment s.r.l. società specializzata nell'educational ed entertainment.

Artisti presenti: Vanessa Beecroft, Francesco Clemente, Nathalie Djurberg e Hans Berg, Tracey Emin, Gilbert & George, Robert Indiana, Ragnar Kjartansson, Yayoi Kusama, Mark Manders, Ursula Mayer, Tracey Moffatt, Marc Quinn, Joana Vasconcelos, Francesco Vezzoli, Andy  Warhol, Tom Wesselmann.

Con il patrocinio di Roma Capitale - Assessorato alla crescita culturale Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra LOVE. L'arte contemporanea incontra l'amore è prodotta e organizzata da Dart - Chiostro del Bramante in collaborazione con Arthemisia Group.

La mostra vede come sponsor JTI e Generali Italia.
Il catalogo è edito da Skira.

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