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domenica 29 giugno 2014

Incroci, Stefano Bergamo 11-12-13 luglio 2014

Prosegue con un nuovo itinerario ricco di appuntamenti il progetto INCROCI di Stefano Bergamo, '(…) ideato con l'ambizione – scrive l'artista - di riuscire a lasciare una traccia in ognuno degli 8092 comuni italiani documentando ogni territorio che le mie macchinine attraverseranno, dove 'sosteranno' ma soprattutto tutte le persone che ci e si INCROCERANNO grazie ad un evento d'arte.'.

L'intento è quello di realizzare un'installazione all'aperto in un luogo prestabilito nel territorio comunale prescelto. 


Il work in progress aperto a tutti sarà l'occasione per le persone che interverranno all'evento per interagire non solo con l'artista ma anche tra di loro. 


In questo modo il tempo di realizzazione dell'opera, che sarà lasciata fissa sul posto una volta terminata, diventerà il pretesto per incontrarsi all'aperto.


L'intervento è volto altresì a valorizzare piccoli scorci locali consentendo attraverso la minuziosa documentazione fotografica di osservare luoghi quotidiani privi di particolari peculiarità da un nuovo punto di vista. 


La documentazione fotografica sarà pubblicata sulla pagina web dell'artista ed archiviata in previsione della realizzazione di un catalogo annuale che riassume gli interventi effettuati. 


Ogni installazione viene denominata INCROCIO e numerata partendo dal #8092 in ordine decrescente.


Si riparte dunque venerdì 11 luglio dalle ore 18.30 da Poggio Moiano (Ri), dove Stefano Bergamo realizzerà l'INCROCIO #8089 negli spazi antistanti Blu Monde Atelier, in via A.Vespucci 25 ad Osteria Nuova di Poggio Moiano (info tel.0765.841528; fb The BM Project) e si prosegue sabato 12 luglio con l'INCROCIO #8088, a partire dalle ore 10.30, a Monte San Giovanni in Sabina (Ri), nel verde dell'agriturismo Il fienile di Orazio (Loc.Missiani; info mob.335.6598033). 

Terzo appuntamento sempre sabato 12 luglio dalle ore 17.30 ad Antrodoco (Ri) presso la Curva Storica della Mille Miglia dove l'artista realizzerà l'INCROCIO #8087 (info Fernando Felli mob.335.1433571); chiuderà questa maratona d'arte l'INCROCIO #8086, promosso da Templum Pacis con il patrocinio di Comune di Rieti, domenica 13 luglio a partire dalle ore 10.30 presso il piazzale antistante il Tempio Votivo Nazionale di San Francesco al Terminillo (Pian de' Valli, Rieti; info tel.0746.261191).

Fb Stefano Bergamo.

sabato 28 giugno 2014

MOSTRA INTERNAZIONALE DI ILLUSTRAZIONE "IL POSTO DELLE FAVOLE". ROCCA SINIBALDA, 2 AGOSTO '14



A Rocca Sinibalda l'edizione 2014 de
IL POSTO DELLE FAVOLE
Mostra internazionale 
di illustrazione per l'infanzia


Apre i battenti il 2 agosto a Rocca Sinibalda (Ri) presso il Museo Agapito Miniucchi (piazza della Vittoria 15) l'edizione 2014 della mostra internazionale di illustrazione per l'infanzia IL POSTO DELLE FAVOLE, a cura di Barbara Pavan.


Per un mese intero il museo diventa un grande 'libro/contenitore' per fiabe e favole, classiche o contemporanee, illustrate da 42 artisti, italiani e stranieri. 

La mostra offre al pubblico un ampio panorama del settore dell'illustrazione per bambini e consente di mettere a confronto le diverse tecniche espressive, dall'acquerello al disegno digitale.


In mostra opere di: Andrea Alemanno (Italia), Paula Alter (Argentina), Ofra Amit (Israele), Stefano Bessoni (Italia), Rossana Bossù (Italia), Roberta Bridda (Italia), Valentina Brostean (Serbia), Olga Cazacu (Romania), Maria Cininha (Brasile), Simona Cordero (Italia), Daltr Onde (Italia), Lisa D'Andrea (Italia), Daniela Giarratana (Italia), Giorgia Grippo Belfi (Italia), Matteo Gubellini (Italia), Roger Hoyos (Perù), Nathalie Janer (Francia), Safa Kasaei (Iran), Efi Kokkinaki (Grecia), Akira Kusaka (Giappone), Regina Lukk_Toompere (Estonia), Estelì Meza (Messico), Eva Montanari (Italia), Yolanda Mosquera (Spagna), Patrizia Muzzin (Italia), Eugenia Nobati (Argentina), Ilaria Novelli (Italia), José Luis Ocana (Spagna), Elahe Panahi (Iran), Arianna Papini (Italia), Lucia Ricciardi (Italia), Guridi RN (Spagna), Richolly Rosazza (Italia), Laura Sighinolfi (Italia), Connie Snoek (Olanda), Sarolta Szulyovszky (Ungheria), Chiara Tassinari (Italia), Satoe Tone (Giappone), Arianna Usai (Italia), Jacqueline van Leeuwenstein (Olanda), Luca Vannozzi (Italia) e Daniela Volpari (Italia).


'Era il 1977 quando Bruno Bettelheim pubblicava il suo testo, - scrive Eliana Frontini nel testo introduttivo alla mostra - dove evidenziava come il mondo incantato delle favole sia indispensabile e fondamentale per lo sviluppo psichico del bambino. Le fiabe contribuiscono a mettere ordine in quel caos interno ed esterno nel quale il bambino si trova catapultato con la nascita, rassicurano i piccoli di fronte alle ansie della vita, placano le loro insicurezze con l'inevitabile lieto fine, che immancabilmente arriva per l'eroe, come premio per aver affrontato con onestà e magari un pizzico di magia mille peripezie, ostacoli e problemi. Alle stesse conclusioni era giunto già nel 1928 Vladimir Jakovlevič Propp (…). Il mondo delle fiabe è sterminato, esse variano a seconda dei luoghi geografici, dei tempi, delle culture, ma sia lo scopo ultimo evidenziato da Bettelheim che le categorie estratte da Propp non cambiano. Inoltre, da sempre, quando una fiaba è edita, è corredata da illustrazioni: è nel XIX secolo che le illustrazioni dei libri di favole raggiungono la loro fase più importante in assoluto, e ancor oggi non c'è fotografia o altra tecnica moderna in grado di sostituire la mano e la sensibilità dell'illustratore di libri per l'infanzia, capace di far sognare qualunque bambino – o adulto – li guardi. Un notevole compendio dei lavori di ben oltre 40 illustratori di libri per bambini di fama internazionale è offerto da "Il posto delle favole", la splendida kermesse giunta alla seconda edizione, che riesce a raggiungere l'obiettivo di offrire al pubblico un ampio panorama dell'illustrazione contemporanea per l'infanzia. (…) La fiaba come parabola dell'esistenza, strumento semplice e alla portata della semplice razionalità del bambino per comprendere i misteri dell'esistenza, del mondo, della vita: questo era per gli antichi, Esopo e Fedro insegnano, e questo è ancora, nonostante i testi naturalmente contestualizzati nel tempo, per noi. Gli illustratori divengono così attenti guardiani dei ricordi della nostra infanzia, e tutti abbiamo bisogno di ricordi che ci rammentino chi siamo.'


La sede espositiva.
Il Museo Agapito Miniucchi, affacciato sulla centrale piazza Vittoria ed attiguo al Municipio di Rocca Sinibalda, è stato inaugurato il 7 luglio del 2007 ed ospita una collezione permanente di opere dell'artista che qui è nato nel 1923.

La mostra sarà visitabile fino al 31 agosto 2014.

Ingresso libero. Orari: giovedì e venerdì 10.30-13 e 18-20; sabato e domenica 10.30-13 e 18-22 oppure su appuntamento al tel. 0765.709056 e mob.320.4571689.

Bookshop a cura di Libreria Moderna, Rieti. Fotografi della manifestazione LuBott


SCHEDA TECNICA della mostra

titolo                            Il posto delle favole_Edizione 2014
artisti                           Andrea Alemanno (Italia), Paula Alter (Argentina), Ofra Amit (Israele), Stefano Bessoni (Italia), Rossana Bossù (Italia), Roberta Bridda (Italia), Valentina Brostean (Serbia), Olga Cazacu (Moldavia), Maria Cininha (Brasile), Simona Cordero (Italia), Daltr Onde (Italia), Lisa D'Andrea (Italia), Daniela Giarratana (Italia), Giorgia Grippo Belfi (Italia), Matteo Gubellini (Italia), Roger Hoyos (Perù), Nathalie Janer (Francia), Safa Kasaei (Iran), Efi Kokkinaki (Grecia), Akira Kusaka (Giappone), Regina Lukk_Toompere (Estonia), Estelì Meza (Messico), Eva Montanari (Italia), Yolanda Mosquera (Spagna), Patrizia Muzzin (Italia), Eugenia Nobati (Argentina), Ilaria Novelli (Italia), José Luis Ocana (Spagna), Elahe Panahi (Iran), Arianna Papini (Italia), Lucia Ricciardi (Italia), Guridi RN (Spagna), Richolly Rosazza (Italia), Laura Sighinolfi (Italia), Connie Snoek (Olanda), Sarolta Szulyovszky (Ungheria), Chiara Tassinari (Italia), Satoe Tone (Giappone), Arianna Usai (Italia), Jacqueline van Leeuwenstein (Olanda), Luca Vannozzi (Italia) e Daniela Volpari (Italia).

sede espositiva            Museo A.Miniucchi, Piazza della Vittoria 15, Rocca Sinibalda (RI)
a cura di                      Barbara Pavan – testo introduttivo di Eliana Frontini
inaugurazione             sabato 2 agosto 2014 ore 18.30
date                             dal 2 al 31 agosto 2014
orari                            giovedì e venerdì 10.30-13 e 18-20; sabato e domenica 10.30-13 e 18-22 oppure su appuntamento al tel. 0765.709056 e mob.320.4571689.
ufficio stampa             email studio7artecont@mail.com
info mostra e orari       tel. 0765.709056 – mob.320.4571689

fb Il posto delle favole
Ingresso libero

Coordinamento a cura di Studio7; bookshop a cura di Libreria Moderna Rieti; fotografi manifestazione LuBott; evento promosso da I Monili di Mu; Patrocinio del Comune di Rocca Sinibalda

venerdì 27 giugno 2014

Finissage della mostra Mario Vespasiani Silentium Aurum Est

Mario Vespasiani

Silentium Aurum Est

a cura di Lucia Zappacosta

fino al 29 giugno 2014


Il 29 giugno, in occasione del finissage della mostra personale di Mario Vespasiani Silentium Aurum Est, sarà proiettato il cortometraggio Mara as Muse.
Verrà inoltre presentata una bottiglia speciale collegata all'evento: una riserva realizzata appositamente per la mostra Silentium Aurum Est e per Mario Vespasiani dalla cantina La Fontursia.
Le 99 bottiglie numerate riportano nell'etichetta l'immagine-manifesto dell'evento. L'azienda ha voluto dedicare all'autore marchigiano questa edizione speciale in quanto ha riconosciuto lo stesso rosso rubino presente nel vino come nei suoi dipinti.

La mostra:

Il viaggio è il protagonista della seconda mostra dell'Alviani ArtSpace: lo spettatore sarà guidato in un'esperienza che conduce alle porte dell'infinito in un cammino che richiede il silenzio necessario al raggiungimento della conoscenza di sé stessi e dell'universo. Mario Vespasiani, rinnova la percezione del viaggio mistico attraverso la ricerca di strumenti di lettura e di interpretazione dell'esistenza personale e universale. Questa mostra è una metafora della vita umana, in cui l'illuminazione si trova in un cortocircuito di equilibrio, trasformazione e movimento: ci invita a guardare dentro di noi alla ricerca dell'anima, parte essenziale di ogni essere umano.

La seconda mostra della seconda stagione espositiva dell'Alviani ArtSpace, spazio di ricerca e sperimentazione sul contemporaneo all'interno dell'Aurum di Pescara, è dedicata all'opera di Mario Vespasiani (1978) uno dei più imprevedibili talenti dell'arte italiana. La mostra, curata da Lucia Zappacosta, presenta gli ultimi lavori di questo affermato artista marchigiano che ispirato dal misticismo, dall'alchimia e dalla magia, ci propone un viaggio etereo che richiede il silenzio necessario al raggiungimento della conoscenza di sé stessi e dell'universo. Vespasiani rinnova la percezione del viaggio mistico attraverso la ricerca di strumenti di lettura e di interpretazione dell'esistenza personale e universale. 

Le antiche cartine geografiche e i paesaggi astratti diventano quindi inaspettati strumenti di orientamento: nuove mappe terrestri e celesti che si incarnano in oggetti e contenitori magici. Pietre, borse ed altri oggetti acquistano nuove funzioni, indipendenti dalla loro natura e divengono immuni al passaggio del tempo. Mappe, bagagli e personaggi sono parte di un viaggio per riformulare la storia, censire i luoghi dello spirito e metter da parte la conoscenza necessaria ad attraversare il luogo fisico verso un altrove metafisico. 

Lo spettatore è guidato in un'esperienza che conduce alle porte dell'infinito: attraverso la partecipazione al gesto creativo, gli si offre la possibilità di astrarsi dalla sua condizione, dalla fragile realtà, e di dirigersi verso l'energia cosmica di conoscenza dell'universo. Al centro di questo viaggio silenzioso emerge la ricerca della parte essenziale di ogni essere umano e della totalità che ci avvolge tutti, che i platonici chiamavano Anima mundi che non è altro che la vitalità della natura, intesa come un'unica forza vivente, come un'unica volontà di vita.  

Questa mostra è dunque una metafora della vita umana, in cui l'illuminazione si trova in un cortocircuito di equilibrio, trasformazione e movimento. Rappresenta un'esperienza che attraversa luoghi e relazioni, che riflette sui simboli magici, sulle geometrie delle forme e sul loro movimento. E' una mostra che ci invita a guardare in profondità dentro di noi poiché rappresenta un cammino alla ricerca dell'anima, parte essenziale di ogni essere umano, attraverso la dimensione trascendente del viaggio, che trasfigura la realtà. (Lucia Zappacosta)

www.alviani-artspace.net

www.mariovespasiani.it


Alviani Artspace - Aurum - Pescara 




Al FESTIVAL 2 MONDI SPOLETO, PERSONALE MARICA FASOLI E ALDO DANTE | ALBORNOZ


Aldo Dante Oltre la tenda   Marica Fasoli Due anime. Ogni cosa è illuminata     Spoleto, AlbornoZ Palace Hotel, 28 giugno – 13 luglio 2014  


Si terrà presso l'AlbornoZ Palace Hotel, in occasione della 57° edizione del Festival dei due Mondi, la doppia inaugurazione delle mostre personali "Oltre la tenda", di Aldo Dante, curata da Cecilia Metelli, e "2 Anime. Ogni cosa è illuminata" di Marica Fasoli a cura di Alberto D'Atanasio Entrambe le mostre rimarranno in esposizione sino al 13 luglio 2014.  


Aldo Dante, "Oltre la tenda" Un percorso  artistico che unisce pittura e scrittura, composto da una rosa di 18 tavole pittoriche, che sono la trasposizione figurativa del lavoro contenuto nel volume Reazioni Interiori, presentato il 21 Marzo 2014 presso la Pinacoteca Ambrosiana in Milano.   La opere sono espressione del cammino individuale ed esistenziale dell'artista denso di riflessioni e forti slanci emotivi, che portano il protagonista ad elevare progressivamente il livello della propria coscienza costruendo, tappa dopo tappa, un rinnovato rapporto con sé stesso, con il Prossimo, con il Circostante e con i valori più alti dell'esistenza.


Vengono così indagati alcuni dei temi nodali dei nostri tempi e del nostro Paese. La parte pittorica e quella testuale si fondono con l'obiettivo di arricchirsi reciprocamente. La scelta di adottare -attraverso la tecnica della pittoscrittura- esclusivamente la scrittura manuale utilizzando smalti, olii, acrilici e chine su basi dipinte, escludendo quindi il ricorso al carattere tipografico, mira a rendere la comunicazione fra autore e lettore confidenziale e quasi "privata", in uno scambio di raccolte sensazioni all'interno di uno stato di attenta concentrazione.


Il lavoro si compone di otto episodi, a loro volta strutturati in opere pittoriche e scritti, che nel volume stampato vengono arricchite e rese esaustive da una corrispondenza epistolare che intercorre, nella fase iniziale, fra il protagonista ed un suo amico (forse il suo riferimento spirituale/intellettuale, forse la sua coscienza) ed in quella seguente fra il protagonista e sé stesso, come nelle pagine di un diario. La parte finale del volume ospita alcune intense e profonde considerazioni su "Reazioni Interiori" espresse dal Maestro Giulio Mogol, riportate in chiave pittorica da Aldo Dante.


"Reazioni Interiori"è stato inserito nel "Fondo dell'Arte del Pontificio Consiglio della Cultura" del Vaticano; è stato inoltre catalogato dalla Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana.   Marica Fasoli, "2 Anime. Ogni cosa è illuminata"  La mostra "2 Anime. Ogni cosa è illuminata" di Marica Fasoli" propone dei percorsi precisi che superano quello palese della semplice esposizione di opere d'arte. Marica Fasoli ha percorso un iter, personale e artistico che l'ha portata a maturare un pensiero estetico dei linguaggi visivi che si è espresso, chiaramente, nella costruzione minuziosa dei soggetti dipinti. Ed è questo coinvolgimento interiore che fa di questa mostra qualcosa di diverso. In ogni opera la qualità dell'esecuzione è curata con una sapiente tecnica che contempla la pittura a olio, rielaborata con quella rara sagacia che diviene virtù, ma non è solo questo a fare la differenza. 


C'è poi l'invenzione iconologica e iconografica, perché a volte le immagini colpiscono e restano nella memoria, in quanto l'artista ha saputo dare forma al concetto, al tema che è stato scintilla per l'avvio del processo di costruzione dell'immagine. Non è secondaria poi la struttura grafico-cromatica che costituisce la forma interna d'ogni opera e che si completa con lo spazio, le masse, i colori, la linea…  Ma in questa mostra ci sono altri aspetti che vanno conosciuti perché si possa percepire ciò che la distingue da una semplice esposizione e ne fa un evento prezioso per la conoscenza del panorama storico artistico contemporaneo. Marica Fasoli è stata ed è restauratrice, conosce quindi la materia dell'opera d'arte. Un restauratore entra nell'opera studiandone prima l'immagine palese, poi la storicità del pittore e dei contesti ed infine entrandovi  dentro, respirandone l'essenza e le essenze, giù fino al supporto.


Restaurare così come l'ha fatto Marica Fasoli significa percepire il tanto e il poco, perché un'opera d'arte, sia antica che moderna, è una sorta di territorio di cui bisogna ricostruire la mappa perché si possa spaziare così come l'artista l'aveva pensata. Il suo fare arte risente di questa sua esperienza che l'ha portata a curare sia l'iconologia che l'iconografia perché dell'opera se ne percepisse l'essenza, l'anima. L'anima in questa mostra vuole essere intesa e divenire oggetto di ispirazione per chi guarda, non solo come essenza del divino nell'uomo, ma anche come presenza dei simboli archetipi che danno vita e voce alla persona interiore. L'anima è anche la parte più intima e profonda del nostro Io che contiene le passioni, gli odi, i sentimenti più profondi e più importanti: la fucina delle emozioni, essenza e luogo dove Eros e Psiche, mente e cuore s'incontrano dando vita e raffigurazione ai ricordi.

giovedì 26 giugno 2014

Michele Melotta: ALBEDO. LA DIAGONALE/GALLERIA, dal 30 giugno a Roma

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diagonale/galleria

Michele Melotta
ALBEDO

a cura
di
Paola Bonani
30  giugno –  24 luglio  2014

inaugurazione lunedì 30 giugno 2014
ore 18.30


Tutta nei toni del bianco la personale di  Michele Melotta  alla Diagonale /Galleria.
Luca Bellocchi, lunedì 30 giugno alle ore 18,30 presenta in galleria, “ ALBEDO ” , una selezione di quindici opere in gesso  di Michele Melotta. Tutta nei toni di bianco la personale di scultura curata da Paola Bonani.
Sono davvero pochissimi gli scultori che hanno scelto il gesso come materiale esclusivo per il loro lavoro. Il gesso è, infatti, dopo la creta, la materia con cui gli artisti normalmente realizzano i modelli delle loro sculture, che trovano poi la loro forma definitiva nel marmo, nella pietra, nel bronzo, nel ferro, o in qualsiasi altro materiale sia più resistente della semplice miscela di solfati di calcio e acqua.
La scultura di Michele Melotta, com’è stato già notato, ha memorie importanti dal punto di vista formale. In quel modo vibrante in cui agita la superficie delle sue opere si possono riconoscere echi diversi di una lunga linea di ricerca che va da Leoncillo Leonardi indietro fino a Alberto Giacometti e a Medardo Rosso. La scelta di realizzare le sculture interamente in gesso, invece, lo rende pressoché unico nel panorama artistico italiano. E in questo senso il suo lavoro ha anche un’altra particolarità. Diversamente da quei pochi artisti che, come lui, con il gesso si sono a lungo e proficuamente confrontati (come, ad esempio, Paolo Icaro, che nei primi anni Settanta ha cominciato a realizzare sculture con il gesso segnato dalle impronte delle sue mani, e a Giacinto Cerone, che dalla metà del decennio successivo con il gesso ha dato forma ai corpi animati e intensi dei suoi alti totem e delle sue sculture distese a terra), Melotta non è con questo materiale che si confronta direttamente, pur affidandogli poi l’ultima definizione del suo lavoro. La creta che Melotta lavora con le sue mani è l’anima stessa delle sue sculture. La forma in gesso, quella che alla fine è sottoposta al nostro sguardo (in qualche raro caso colata anche in bronzo), risulta invece essere una sorta d’impronta, di traccia, di memoria del primo gesto creativo dell’artista.
Un’impronta la cui essenza delicata e precaria rimane avvinta a queste figure e al loro senso profondo, sottolineata talvolta, oltre che dalla natura fragile del materiale di cui sono fatte, anche dai titoli che l’artista dà ai suoi lavori: Equilibrio precario, In fuga, Schiacciati al muro, Deforme. Anche quando ci troviamo davanti a una Testa, a un Torso, a una Figura mutila, è allora l’immagine evocata che ci sfugge, che non si fa afferrare completamente, che si trasforma, impermanente, sotto il nostro sguardo. Come se continuamente l’artista ci volesse dire, prendendo in prestito le parole di Bertolt Brecht, che “bisogna costruire cose precarie col pericolo che durino per sempre”.

SCHEDA TECNICA

TITOLO : Albedo

DATE:  31 giugno – 24 luglio

INAUGURAZIONE :  lunedì 30  giugno  2014  ore 18.30

ARTISTA :  Michele Melotta

CURATORE : Paola Bonani

GENERE:  scultura

OPERE: quindici

ORGANIZZAZIONE: La  Diagonale/ Galleria
ORARIO : 10,30 – 13 / 16,30 – 19,30
INFO :  LA  DIAGONALE/ GALLERIA
             Via dei Chiavari,75  00186 Roma
             tel/fax. + 39 06 45432226
             Luca Bellocchi m. +39 333 4559125
 

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