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lunedì 9 gennaio 2012

"Take Away" Dipinti di Ines Lenz alla SACI Gallery, Firenze

"Take Away" Dipinti di Ines Lenz alla SACI Gallery, Firenze

9 GENNAIO - 11 FEBBRAIO, 2012
Inaugura 9 gennaio alle ore 18

Ines Lenz è nata a Thusis (GR) in Svizzera nel 1960.

Dopo un apprendistato commerciale/bancario ha realizzato il suo “sogno” e si è trasferita nel 1990 a Firenze per dedicarsi agli studi artistici per i quali ha sempre avuto particolari interessi.

Dal 1991 al 1993 ha frequentato la Scuola di Specializzazione in Grafica d’Arte “Il Bisonte” conseguendo l’attestato di qualifica della Regione Toscana. Nell’anno 2000 si è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Firenze presso la quale si è diplomata nel 2005 in Pittura. Durante il corso accademico è co-fondatrice del Gruppo di ricerca artistica “11spine” con il quale ha partecipato a diverse mostre e workshop con installazioni, performance, video, foto ecc. tra le quali:

Mostra per la pace alla Galleria Base di Firenze, Infiammatorio alla Galleria “La Corte Arte Contemporanea” di Firenze, La Selva di Tirli (workshop di arti contemporanee), Viandando Homines Ambulatores (laboratorio di arte) di Altopascio, Integration and Conflict, Networking di Firenze, Rotte Metropolitane, Firenze è sommersa e Private Flat, arte contemporanea in spazi privati a Firenze.

Nel 2010 ha tenuto una mostra personale alla Galleria LIBA a Pontedera, nel 2011 a Villa Pozzolini a Firenze e nel 2012 alla SACI Gallery a Firenze. Ha partecipato a diverse mostre collettive. Ha realizzato le illustrazioni per due libri pubblicati recentemente in Germania e in Svizzera. Vive e lavora a Firenze.

Le opere esposte in questa mostra sono il risultato di una ricerca incentrata sui rapporti di contrasti cromatici che si alternano ad una geometria strutturale interrotta da segni che rimandano alla vita quotidiana, alla segnaletica stradale e alla cultura digitale. I segni danno ai quadri una parvenza d’ironia.

SACI Gallery
Studio Art Centers International
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant'Antonino, 11
Firenze

http://www.saci-florence.edu/currentExhibitions.asp?s=25

gallery@saci-florence.edu

venerdì 6 gennaio 2012

La scomparsa di Enzo Basello

Si è spento a Monza, lo scorso 29 dicembre, dopo una lunga malattia, l’artista Enzo Basello.

Nato nel 1938 a Soresina (CR), è stato protagonista della scena artistica dell’avanguardia milanese, dando vita nei primi anni ‘60 al Quartiere delle Botteghe di Sesto San Giovani, straordinaria esperienza ricca di feconde implicazioni, insieme a Lino Marzulli, Arturo Vermi, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Sandro Martini, Mario Bionda e tanti altri.

Risale sempre a quella incredibile stagione culturale il sodalizio con Gianni Scalpelli, con il quale fonda il gruppo Palumbo’s che animò la vita artistica milanese con pionieristici happenings tra il 1966 ed il 1969. Vero spirito ribelle ed indipendente, dopo la sbornia avanguardista, ha orientato la sua ricerca verso un complesso rapporto iconografico in bilico tra materia e forma con profonde implicazioni psicoanalitiche.

I funerali si sono svolti nella Basilica di San Simpliciano a Milano il 2 gennaio 2012.

martedì 20 dicembre 2011

Arte a sud


Rassegna nazionale di arte contemporanea

A cura di Francesca Londino e Settimio Ferrari

Dal 17 al 30 dicembre 2011

Luoghi espositivi: Badolato, Cardinale, Davoli, Isca Sullo Ionio, San Sostene, S. Andrea dello Ionio, S. Caterina dello Ionio, Guardavalle

Cogliere la realtà nelle sue varie apparenze, portare in superficie le pulsioni e i desideri radicati nell'inconscio collettivo, rilevare e assorbire i simboli del presente, anticipare i tempi proiettandosi nel ciclo evolutivo del futuro: l’attenzione dell’artista si rivolge verso i segreti codici dell’esistenza, suggellando nei ritmi dell'immagine il bisogno di conoscenza.
E’ con queste riflessioni e sensazioni che ci avviciniamo alle opere esposte in arte a sud, una mega rassegna che unisce e coinvolge attivamente otto piccole realtà urbane, situate nel versante ionico di Catanzaro, in una rete comune di promozione dell’arte contemporanea. Un percorso unitario, attraverso otto mostre collettive dislocate in altrettanti luoghi espositivi, che ricalca la metafora della fusione arte, cultura, territorio.
I curatori, Settimio Ferrari e Francesca Londino, hanno raccolto in 48 nomi un fenomeno significativo della scena artistica emergente nazionale, ponendo allo stesso tempo l’accento sul fatto, ancor più interessante, che i diversi linguaggi visivi sono pienamente e straordinariamente legati alla contemporaneità.
Le opere selezionate rappresentano, infatti, il perfetto esempio di una ricerca artistica che oltrepassa la semplice dilettazione estetica per coinvolgere temi legati alla quotidianità dell'esistenza. Tra segnali, emozioni, storie, esistenzialismi, tensioni a volte leggermente attenuate da una vivace ironia, il fantastico e l’immaginario planano sul reale, mascherando con il più spavaldo realismo ciò che si crede impossibile.
Il progetto, finanziato dalla Regione Calabria, è stato elaborato dall’Unione dei Comuni del Versante Ionico insieme agli otto enti territoriali che ospitano la rassegna. Le mostre si svolgeranno dal 17 al 30 dicembre 2011, nei palazzi comunali dei comuni coinvolti.


Artisti: Elisa Anfuso, Claudio Ardizzoni, Beatrice Alegiani, Angelo Barile, Michele Bono, Linda Carrara, Maurizio Cariati, Loredana Catania, Sonia Ceccotti, Andrea Grosso Ciponte, Giuseppe Ciracì, Valentina Cipullo, Elena Del Fabbro, Delia Dattilo, Dellaclà, Ilaria Del Monte, Marco Demis, Daniele Duò, Diego Dutto, Fabrizio Dusi, Damiano Fasso, Debora Fede, Gavino Ganau, Max Gasparini, Fabiana Guerrini, Roberta Feoli, Vincenzo Larocca, Francesco Liggieri, Mario Loprete, Federico Mazza, Francesco Manenti, Ilaria Margutti, Sabrina Milazzo, Jara Marzulli, Andrea Martinucci, Andrea Riga, Federico Romero Bayter, Michela Pedron, Arianna Piazza, Francesca Pizzo, Sam Punzina, Roberta Savelli, Tina Sgrò, Vania Elettra Tam, Matteo Tenardi, Angela Viola, Angelo Volpe, Giulio Zanet.

sabato 17 dicembre 2011

GIGARTE.com | Pino Boresta | C’è troppo silenzio nei MUSEI

venerdì 16 dicembre 2011

I don’t give up
























C’è troppo silenzio nei MUSEI

Sciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!Al Museo non si urla ma Nel museo forse si…. e poi qui siamo al Teatro pertanto:
AhooooooooooooooooooooooooooooooooooooOOO!

Il silenzio degli artisti nuoce gravemente all’arte contemporanea e uccide anche te digli di smettere.

Il silenzio è mafioso.

Il silenzio è spesso sopravvalutato.

VELODICO: “Scoprire è importante ma capire è ancora più importante”

VELODICO: Intendo con il mio intervento creare uno spazio di riflessione che metta in discussione la natura dell’arte e dell’artista tentando di aggiungere se fosse possibile ancora più disorientamento.

Ma Sciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Non fatelo sapere in giro qualcuno potrebbe aver paura.
Paura di quello che non si conosce.
Paura di quello che non si capisce.
Paura di chi è diverso.
Ma chi ha paura muore tutti i giorni mentre chi non ha paura muore una volta sola.

PERTANTO!

Io sono PIǓ sereno, perché non devo PIǓ dimostrare niente, non devo PIǓ raggiungere nessun obbiettivo, non mi aspetto PIǓ niente da nessuno, non voglio PIǓ ascoltare chi è contro di me, ma devo solo continuare di PIǓ a fare quello che so fare perché so di farlo bene, PIǓ di molti altri, tutto il resto non conta PIǓ e non mi interessa PIǓ, ho imparato ancora di PIǓ a godere di tutto quello che faccio senza piangere PIǓ, senza rimpiangere PIǓ tutto ciò che non arriverà PIǓ, se qualcosa in PIǓ arriverà quando arriverà bene, se non arriva non importa PIǓ, voglio vivere con PIǓ gioia quello che faccio ogni giorno di PIǓ, e tutto il resto non conta PIǓ, e non ho PIǓ nulla da dire.

MA TUTTO QUESTO NON È VERO

PER QUESTO

Per esempio adesso odio tutti gli artisti odio tutte le stelle del mondoe questa pioggia di mostre
Per esempio adesso odio tutti gli artisti odio tutto l’amore del mondo e questa pioggia di esposizioni…. quando mi guardate così.
Quanti sogni diventano grandi…. elevarsi e cadere è tutto uguale, tutto il resto è rumore, disordine.
Qual è il peso della tua libertà? io conosco il mio.
Per esempio adesso odio tutti gli artisti odio tutto l’amore del mondo e questa pioggia di rassegne.
Per esempio adesso odio tutti gli artisti odio tutte le stelle del mondo e questa pioggia di vetrine… quando mi guardi così, quando mi guardi così.

MA ANCHE QUESTO NON È VERO
























Aria nuova:
Gramsci “Posso dire che se è vero che un vecchio ordine sta morendo è altrettanto vero che un nuovo ordine non è ancora nato, questo è il momento in cui possono apparire dei mostri.”

SciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiSottovoceSottovoceSottovoce

Cari ragazzi mi dispiace deludervi ma non è vero che chi l’ha dura la vince, non è vero che se hai tenacia e costanza prima o poi avrai successo, se sei fortunato forse con queste caratteristiche potrai raggiungere qualche tappa intermedia, ma quello che è indispensabile più di ogni altra cosa per riuscire nei propri intenti è un eccezionale proposta artistica. Per riuscire, il valore della propria opera deve essere alto, molto alto, ma sappiate che avvolte anche essendo altissimo potreste non riuscire nei vostri propositi in quello che vi siete prefissati e solo se riuscirete a mettere in conto anche questo nei vostri piani allora potrete affrontare con più serenità il vostro percorso senza dare credito a tutti quei coglioni che vi dicono che bisogna solo essere caparbi e ostinati ed il resto verrà da se.



Un coglione…. io:
I veri artisti sono coloro che si ostinano a fare delle cose anche quando nessuno le capisce, quando nessuno ne comprende il valore…. e se a decidere la carriera di un artista continuerà ad essere la politica interna all’arte secondo criteri di appartenenza e conoscenza piuttosto che la capacità e meriti acquisiti sul campo, presto nessuno avrà più voglia di impegnarsi per dare il meglio di sé al reale dibattito artistico, e le cose andranno sempre peggio.

E se avesse ragione Fiume? (il fiume in piena) che ha detto:
“Io credo che si deve prendere in particolare considerazione chi viene denigrato, diffamato e ostacolato perché è assai probabile che si tratti di un genio.”

È successo a Venezia
È successo alla Biennale
È successo durante la conferenza
È successo mentre parlavano
È successo in maniera rapida
È successo che………….
Ma è successo, questo è importante.

Il successo postumo di Vincent Van Gogh non è quello di uno sfigato a cui ha detto culo, ma quello di uno sfigato ultraiellato.

La prima cosa che imparano tutti i nuovi avventori dell’arte e frequentatori dei vernissage è quello di non salutare mai per primi, anzi possibilmente non salutare proprio, ma aspettare sempre che siano gli altri a salutare per primi o quanto meno ad accennare un saluto. È come se fosse in atto una sorta di duello dove ognuno dei due pensa cosi di valutare la stronsaggine di chi ha fronte, in quanto si tende a pensare che quanto più uno sia stronzo tanto più sia un personaggio importante

In “Cosmogonia e cosmologia” Philip K. Dick sostiene che forse noi tutti siamo degli artefatti (probabilmente un po’ stronzi aggiungo io) visto che teniamo all’oscuro il nostro artefice, (Urgrund) che ci aveva creato prima che se ne dimenticasse, ai fini della comprensione di sé. Insomma in buona sostanza e come dire che non siamo nella merda ma siamo la merda.



Noblesse oblige
Noblesse oblige
Noblesse oblige
Noblesse oblige
Noblesse oblige insomma sta cosa significa:
Espressione francese che significa "la nobiltà obbliga", e che significa che chi ha un determinato rango è costretto a mantenere un atteggiamento adeguato. Viene spesso usata in modo ironico.

Vecchioni
Non si può dire ad una persona si te stesso perché spesso ciò non è possibile per molteplici motivi ma più giustamente bisognerebbe dire
“Si correttamente simile a te stesso”

Cooper
…. ma se da una parte manca il bersaglio fa centro dall’altra, perché anche le parole sono pietre, pietre di altro tipo, scagliate, indietro nel tempo fino al ricordo del dolore oppure in avanti, fino al momento della nostra lettura, e più lontano ancora, nel futuro delle letture a venire.

I’am a real artist

I don’t give up
I don’t give up
I don’t give up
I don’t give up
I don’t give up
I don’t give up
I don’t give up
I don’t give up

I’am a real artist

I do not give up
I do not give up
I do not give up
I do not give up
I do not give up
I do not give up
I do not give up
I do not give up

Ma ora i miei 10 minuti di notorietà sono passati quindi vi ringrazio e vi saluto cosi!....

“Sono un eroe perché lotto tutte le ore”
Caparezza

“E un'altra possibilità io la voglio, non posso farne a meno”
La Cruz

“E l’ho pagata cara la mia presunzione ma io volevo solo essere il migliore”
Venditti

“Cosa si prende cosa si da quando si muore davvero”
Ruggeri

Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua nel paese delle mezze verità
Fibra

“Quante volte io dovrò morire per sentirmi ancora vivo?”
Masini

Si! “Sono solo canzonette” dice Eduardo Bennato, ma se avesse ragione
Philip K. Dick che in “Valis” sostiene che il senso della rivelazione di molte verità potrebbe essere contenuto proprio tra queste?
Io non voglio correre il rischio di perdere questa possibilità, e voi?


FINALE - THE END

Ninetto
“A papà me sa che la vita è niente

Totò
“E certo! La morte è tanto…”

Accattone
Scena finale
“Ecco mo’ sto bene”

Pino Boresta





ArtBlitz compiuto l’11 dicembre 2011 alle ore 17:30 in occasione della Giornata del disorientamento dal titolo “da mezzogiorno a mezzanotte” tenutasi al Teatro Valle di Roma da A.R.I.A. al Valle Occupato.

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