Il 9 dicembre Ramuntcho Matta, artista in residenza nel programma O'A.I.R., ci condurr‡, attraverso
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Il 9 dicembre Ramuntcho Matta, artista in residenza nel programma O'A.I.R., ci condurr‡, attraverso
L'INFINITO TURBOLENTO
O'A.I.R. Artisti in Residenza
Judith Egger (D) Ramuntcho Matta (F) Robert Curgenven (AUS)
presentazione giovedì 27 novembre h.19.00 + performance di Ramuntcho Matta e Judith Egger
fino al 20 dicembre 2008 | 15.30 -19.30 | chiuso festivi e lunedì
Il 17 ottobre è iniziato l'ottavo programma di Residenza O'A.I.R. che ospita gli artisti Judith Egger (D), Ramuntcho Matta (F) e il musicista Robert Curgenven (AUS).
La residenza, aperta ad artisti e teorici ha durata di circa 2 mesi e si svolge a Milano nella sede di O'idealmente un contenitore di esperienze, dove vengono messi a disposizione spazio, tempo e risorse per sostenere tutto il processo creativo. I partecipanti sono selezionati attraverso un bando di partecipazione scaricabile dal sito www.o-artoteca.org e tramite invito.
L'infinito Turbolento, appuntamento di presentazione che avvia la nuova stagione di Residenze apre al pubblico il 27 novembre presentando le ricerche ed i progetti sviluppati dai tre ospiti nel corso della loro permanenza milanese. Nella serata del 27 verranno presentate le performances di Judith Egger e Ramuntcho Matta. Il 9 dicembre Ramuntcho Matta insieme a Viviana Gravano e Steve Piccolo ci condurrà attraverso un happening d'immersione nel mondo di Gordon Matta-Clark negli anni newyorkesi tra il 1975-1978 con video, documenti, suoni, racconti e materiale inedito. Chiude gli appuntamenti extra dedicati agli artisti in residenza, Robert Curgenven in concerto il 12 dicembre.
JUDITH EGGER (Germania 1973, vive e lavora a Monaco) Anthropoligical Museum display Onions, flamingos, mushrooms and the apparition of the woman of knowledge.
L'installazione e la performance di Judith, prendono spunto da una visita dell'artista al famoso Museo Antropologico di Mexico D.F., ma soprattutto dalla vita di María Sabina (1888 – 23 nov.1985) una Mazatec e donna della medicina, che visse l'intera sua vita in un umile dimora nel sud del Messico; le sue pratiche si basavano sull'utilizzo di diverse specie di funghi nativi psilocybe. Lo (pseudo) Museo Antropologico ricreato da Judith, mostra gli abiti sciamanici provenienti da una sconosciuta tribù indigena. Esposti, si vedranno il vestito della donna sciamana ed il copricapo di uno stregone (Flamingo Mask) e vari oggetti ritualistici connessi al culto del fungo praticato dalla tribù, che rappresentano la profonda connessione con le forze della Natura. La sera della presentazione l'Onion Costume, verrà indossato; la sua forma a cipolla in diversi strati sovrapposti sarà, in un lento rituale musicato, via via svelata rivelando - in un'apparizione di pochi istanti- una figura mitica (una buona dose di umorismo e autoironia sono parte delle investigazioni condotte dell'artista).
RAMUNTCHO MATTA (Francia 1960 vive e lavora a Parigi) I love suprises.
"il mio pensierino d inizio era: esiste una filosphia italiana oggi? e come renderla visiva? per filosophia
intendo piu un modo di vivere e di essere al mondo. Mi sono svegliato una matina chiedendomi quale
fosse la mia parola preferita in italiano. Questa parola è "condividere". condividere una situatione e delle percezioni, sviluppare la propria inspiratione senza "mangiare" quela degli altri, optimizare les creazioni....Mi ha sempre intrigato la fotografia dunque mi sono detto; "picolo ramuntcho, per te cosa è la fotografia?" una parte del lavoro è proprio questo. mi approprio di quello che c'è e condivido la mia curiosità. Propongo un'arte che è gia 'lì', ma non basta guardarla per vederla, ha bisogno di un occhio un po' curioso...Voglio permettere alle persone di vedere con i miei occhi....mi piace rendere la vita una goduria permanente. Insomma, questo lavoro è un diario diurno. per resumere: non so sempre quel che faccio e lo faccio lo stesso / in un citta dove nessuno prende il tempo / offro una passegiata nel mio tempo libero"
ROBERT CURGENVEN (New South Wales, Australia 1974, vive e lavora tra Berlino e Milano)
Rebirth of Tragedy
Rebirth of Tragedy presenta un movimento per un'ontologia di "momenti inseparabili", risonanze di contraddizioni non riprodotte e nemmeno risolte, una distillazione sonora da luoghi interni e dentro-fuori. Robert Curgenven lavora con armonici e textures articolati non solamente attraverso strumenti/oggetti in spazi e luoghi ma anche attraverso una dimensione temporale e dislocazioni remote. Da un percorso di musica e filosofia iniziato in città, poi seguito da una lunga esperienza di vita e lavoro nelle zone tropicali e desertiche dell'Australia, sino alle città di tutta Europa, il suono di Robert esplora le strutture instabili nelle trame della percezione. Lavorando con intenti analoghi in una varietà di contesti che spaziano dal puro field recording a registrazioni strumentali e risonanze armoniche, dà forma a relazioni attraverso il suono. il suo lavoro intreccia lo schiudersi di una complessa bellezza e la brutalità della natura in tutte le sue forme.
extra dicembre 08
9 Fratello dove sei !? Souvenirs of Gordon Matta-Clark and John Batanne con Ramuntcho Matta, Vivianna Gravano e Steve Piccolo; documenti, film e racconti per un happening immersivo nel mondo di Gordon Matta-Clark negli anni newyorkesi dal '75 al '78.
12 Robert Curgenven concerto h. 21.00
INFO bios & MORE : http://www.o-artoteca.org t. +39 02 66823357
O'A.I.R. è un programma promosso da:
O' associazione non profit, Milano;
LAB laboratorioartibovisa/Angelo Colombo, Milano;
Hotel Pupik Artists in Residence in der Schwarzenberg'schen Meierei in Schrattenberg, Austria;
in collaborazione con Die Schachtel, Milano;
e con il sostegno di Provincia di Milano- inContemporanea la rete dell'arte.
con il patrocinio di Australin Embassy di Roma
O' | residenze | fotografia | suono | performance
associazione non profit | via pastrengo 12, 20159 milano i | t +39 02 6682 3357 | f +39 02 3931 3654
http://www.o-artoteca.org | o@o-artoteca.org
Museo degli Strumenti Musicali
Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/a
00185 Roma
ArmoniaacoloriRitmicadiimmaginiTempodisegniE musicadiforme
In collaborazione con il I Municipio - Delegata alle Politiche Culturali Anna Lisa Secchi
Critico d'arte Gianni Nappa
Presenta l'On. Pino Battaglia
Presidente della Commissione alle Politiche Culturali Giovanili della Provincia di Roma
L'On. Mirko Coratti
Vice Presidente del Comune di Roma
Vernissage 19/12/2008 ore 18:00
Chiusura della rassegna 31/12/2008
Spazio espositivo Museo degli Strumenti Musicali
Tecniche Pittura, scultura, incisione e fotografia
Artisti d'onore: Teresa Coratella - Roberta Filippi - Tito Livio Mancusi - Adriano Maraldi
A.R.T.E. è una sinfonica passeggiata tra i colori, dove un traffico di strumenti provenienti dal passato fa da corollario a forme e linguaggi emozionali, dove la sintesi tra le Arti è il suggello all'operatività della curatrice e dove le istituzioni accompagnano per mano sulle strisce musicali del sensibile, in un concerto di bellezza, dove si sposano emozioni e opere di ogni tempo.
Il terzo millennio porta con se un carico di ansie e di irrisolte questioni nell'arte, se considerarle patrimonio di tutti oppure di una ristretta casta dove i soldi sono l'unico concetto di fatto.
Roma; città dalle inesauribili risorse culturali, attraverso la sua amministrazione cerca di essere vicina a tutte le manifestazioni artistiche, che sappiano rispettare il crisma della visibilità collettiva e una comprensione condivisa, tutto ciò nell'ottica di una forte adesione a proposte di giovani curatori d'arte.
In questo contesto, s'inserisce la rassegna di circa quaranta artisti, che con tecniche e linguaggi diversi, si propongono di dare un compiuto segno di presenza nel panorama artistico contemporaneo.
Teresa Coratella offre una possibile condivisione tra arte e storia, tra musica e arti visive, in uno scenario unico; il Museo degli Strumenti Musicali di Roma, che per ricchezza e pregio degli esemplari conservati, risulta il maggiore Istituto Europeo di questo tipo. I reperti esposti sono più di mille, di varia provenienza - dall'estremo oriente ai siti archeologi dell'Etruria meridionale, e distribuiti lungo un arco cronologico amplissimo, che spazia dall'epoca tardo - ellenistica al XX secolo.
Tra gli esemplari di eccezionale valore storico - artistico qui conservati, spiccano per rarità il pianoforte costruito da Bartolomeo Cristofori nel 1723, e la celeberrima Arpa Barberini.
Le opere ospitate dal Museo saranno in armonia con gli strumenti custoditi, creeranno una ritmica emozionale tra colori e forme, tra segni e corde e dove tra i suoni dispersi nei secoli riaffiorano sentimenti ed emozioni attuali, con continuità nel disegno che le Arti propongono dalla nascita dell'uomo; un insieme di suggestioni e ammirazioni incantate per i reperti e per le forme scultoree che si staglieranno come icone del nuovo che viene a creare un incontro di opere tra antiche e moderne. Una rassegna dove la padrona di casa, la musica offre all'udito il sollievo di un sogno di note e dove la vista si innamora dei colori e dei segni e come in un concerto, le persone rimarranno incantate a guardare come le Arti si uniscono ed interagiscono tra secoli dorati e strumenti unici, storie di popoli e artigiani sapienti, artisti contemporanei e tecniche sperimentali, fusioni di stili e contaminazioni, ma tutto nel segno del bello.
Gianni Nappa
Critico d'Arte
Organizzazione Generale: Associazione Culturale Arte Italiana
Annalisa Secchi Delegata alla Cultura I Municipio
Direzione artistica: Teresa Coratella
Addetto stampa:Raffaele De Salvatore, Manuela Pacelli, Tito Livio Mancusi
Riprese TV: UniromaTV - T9
Mostra: 19 Dicembre – 31 Dicembre 2008
E-mail: arte.italiana@libero.it
Un ringraziamento particolare alla dott. Anna Imponente (sovrintendente Museo degli Strumenti Musicali) ed al rag. Giuseppe Tramontana (direttore)
Con il Patrocinio di :
Provincia di Roma
galleria "come se"
via dei bruzi, 4/6
00185 Roma Italia
tel: + 39 0644360248
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