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martedì 16 giugno 2009

Mostre. A Palazzo Reale i videoritratti di Robert Wilson

MOSTRE. A PALAZZO REALE I VIDEORITRATTI DI ROBERT WILSON
Finazzer Flory: "Una forma d'arte che va al di là del tempo e dello spazio"

Milano, 16 giugno 2009 - Dopo il grande successo ottenuto in tutto il mondo, da New York a Mosca, da Miami a San Paolo, apre a Milano la mostra VOOM Portraits dell'artista americano Robert Wilson, un progetto promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con Change Performing Arts, prodotto da Palazzo Reale, VOOM HD e CRT Artificio, in collaborazione con Mediacontech.

Robert Wilson è riconosciuto come una delle figure più importanti della nostra epoca nel teatro, nell'opera e nell'arte. Nella sua carriera più che trentennale, con il suo modo di interpretare le arti visive e attraverso l'uso della luce, Wilson non solo ha influenzato il teatro ma ha rivoluzionato con il suo linguaggio design, architettura e media.

"Abbiamo portato a Palazzo Reale Brad Pitt, Winona Ryder, Johnny Depp, Carolina di Monaco, Salma Hayek, Suzushi Hanayagi, Isabella Rossellini. Non sono loro in carne ed ossa, ma i loro ritratti, anzi, meta-ritratti di Robert Wilson che vanno oltre la ripresa – spiega l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. Si tratta di una forma d'arte che va al di là del tempo e dello spazio e regala emozioni che solo la video-art può dare. Una forma di arte contemporanea nella quale Milano crede fortemente e alla quale il Comune vuole offrire uno spazio d'eccezione: palazzo Dugnani che diventerà sede della video-art. La mostra si inserisce inoltre nel progetto Milano-Mondo che quest'anno si rivolge agli Stati Uniti, alla sua arte, ai suoi artisti, di cui Wilson è un illustre rappresentante".

A metà degli anni '70 Robert Wilson ha iniziato a sperimentare il videoritratto creando una serie di 100 episodi da 30 secondi noti come Video 50. Nel 2007, dopo oltre due anni di lavoro con VOOM HD Networks, compagnia pionieristica nella ricerca sulle tecnologie per la televisione in alta definizione, prendono forma i VOOM Portraits: una serie di video ritratti in alta definizione che ritraggono protagonisti dello star system, gente ordinaria e animali straordinari.
Per l'ideazione dei videoritratti l'artista trae ispirazione da film, arte, avvenimenti storici, quasi a creare una serie di "atti unici" per cui Winona Ryder, ad esempio, è Winnie di Giorni Felici di Beckett; Carolina di Monaco ricorda sua madre, Grace Kelly, in La finestra sul cortile di Hitchcock; Isabelle Huppert allude a un celebre ritratto di Greta Garbo.

La tecnologia rappresenta una componente fondamentale nella realizzazione di questi ritratti del ventunesimo secolo, straordinari per la purezza delle immagini. Partner tecnologico scelto per la mostra di Palazzo Reale è Mediacontech, azienda specializzata nella produzione di contenuti per i digital media; attraverso un sofisticato sistema di ripetizione, le opere possono essere mostrate in un loop infinito, sia che vengano esposte in un museo, sia in uno spazio pubblico o nella casa di un collezionista.
Il mezzo è il video ad alta definizione; la forma si pone tra il video e la fotografia. I ritratti possono essere visti in relazione ai filmati sperimentali di Andy Warhol: riprese frontali, movimenti minimi, con una camera fissa. Diversamente dai ritratti di Warhol però, Wilson si serve di luci, telecamere, apparecchiature per il montaggio e studi di registrazione. I ritratti sono stati filmati in formato orizzontale per gli schermi televisivi e in formato verticale per i monitor piatti al plasma, con una proporzione di 1:1 tra lo spettatore e il soggetto. Sono ripetuti in loop in modo da non avere un inizio e una fine, creando un'opera d'arte in fotogrammi. Quest'immagine senza interruzione è resa possibile dall'utilizzo di sistemi di registrazione computerizzati appositamente creati e integrati negli schermi stessi.

Ad un primo sguardo, i VOOM Portraits sembrerebbero tradizionali ritratti statici. D'improvviso però i personaggi compiono una semplice azione un battere di ciglia, un battito del piede, un'impercettibile modifica della postura – e l'esperienza della percezione cambia radicalmente.

I videoritratti includono Brad Pitt, Winona Ryder, Johnny Depp, Robert Downey Jr, la Principessa Carolina di Monaco, Mikhail Baryshnikov, Salma Hayek, Isabelle Huppert, Isabella Rossellini, Jeanne Moreau, Steve Buscemi, Macaulay Culkin, Dita Von Teese e sono accompagnati da colonne sonore create per l'occasione da musicisti del calibro di Lou Reed, Tom Waits, Bernard Hermann, Michael Galasso, Big Black, Bach reinterpretato da Glenn Gould, Hans Peter Kuhn, Ethel Merman.

In particolare, la mostra di Palazzo Reale è la più completa presentata fino ad oggi per quantità di ritratti e presenta per la prima volta al pubblico anche le immagini della coreografa giapponese Suzushi Hanayagi, appositamente realizzate da Wilson per questa occasione.

I videoritratti sono stati disposti da Wilson nelle 18 sale degli appartamenti storici, di cui è stato recentemente completato il restauro, secondo un allestimento che mira a enfatizzare il contrasto che viene a crearsi tra l'uso della tecnologia e gli arredi d'epoca delle diverse sale, secondo una sequenza in cui le opere si alternano tra ritratti singoli e installazioni complesse che ritraggono uno stesso soggetto su molteplici schermi.



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Redazione del CorrieredelWeb.it
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domenica 14 giugno 2009

gioia, ae un fotografo per caso


gioia,ae

un fotografo per caso

Mostra collettiva di Fotografia

a cura di Sguardo Contemporaneo

Inaugurazione giovedì 25 giugno 2009, ore 18.30

presso gli spazi della Galleria espositiva EXROMACLUB

dal 25 Giugno al 3 Luglio 2009

In linea con l' VIII edizione di FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma la scelta di "declinare la gioia" rappresenta il tentativo di mostrare le diverse gradazioni che questo sentimento è in grado di suscitare.

Non gaudium ma gioia: un sentimento antico reso attraverso una parola moderna.

La prima declinazione latina indica la persistenza di un sentimento che accompagna l'uomo da sempre:

Nominativo: gioia sentita, espressa dal soggetto fotografante;

Genitivo: gioia appartenuta, propria del soggetto fotografato;

Dativo: gioia condivisa tra colui che fotografa e chi è fotografato;

Accusativo: gioia osservata oggettivamente nel reale;

Vocativo: gioia evocata;

Ablativo: gioia colta nella transitorietà, nell'infra-ordinario.

La fotografia come atto artistico (estetico formale), ma anche come strumento per documentare e raccontare la realtà, permette di usare una molteplicità di stili e prospettive; la selezione dei lavori segue la volontà di offrire una stratificazione di modi di vivere, di fotografare e di catturare la gioia.

L'idea di articolare la tematica secondo i casi del latino corrisponde alla diversità di linguaggio che ogni singolo artista ha utilizzato per declinare il proprio concetto di "gioia": sentita nel corpo (Nicol Vizioli), appartenuta al soggetto fotografato (Alessandro Giordani), condivisa da più individui (Tommaso Riva), osservata nel reale (Emanuela Testa), evocata nell'immaginario personale (Serena Facchin), vissuta nel quotidiano (Massimo D'Alessandro).

Si delinea così una collettiva all'interno della quale ogni artista mantiene la propria identità, il proprio spazio, attraverso un allestimento che ne esalta le singole poetiche.

L'evento sarà accompagnato da un video inedito degli Zero_scenE creato appositamente per la mostra.

In occasione della chiusura, venerdì 3 luglio, si terrà il finissage della mostra che terminerà alle ore 22.00.

Il collettivo Sguardo Contemporaneo viene fondato nel 2007 da giovani storici dell'arte e curatori formatisi presso l'Università di Roma "Sapienza". Nato inizialmente come mensile d'informazione online su artisti, mostre ed eventi culturali del panorama romano (con particolare attenzione al circuito galleristico), dal 2008 estende la sua attività anche al campo della curatela espositiva ed all'organizzazione di eventi culturali, impegnandosi nel tentativo di promuovere la giovane arte emergente.

Galleria espositiva EXROMACLUB - via Baccina 66, Roma (Rione Monti)

dal martedì alla domenica – 16.00/20.00


Ufficio stampa

Valentina Fiore 349 5738690

Simona Mondello 393 9403377

info@sguardocontemporaneo.it

http://www.sguardocontemporaneo.it

simona.mondello@gmail.com


sabato 13 giugno 2009

Ivan Quaroni e Lobodilattice





"Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo"







venerdì 12 giugno 2009

Mostre “Milano 1947 – 2007“ e “Charles De Gaulle a Milano – 23 giugno 1959”



MARTEDI' FINAZZER FLORY PRESENTA LE MOSTRE "MILANO 1947 – 2007" E "CHARLES DE GAULLE A MILANO – 23 GIUGNO 1959"

Milano, 12 giugno 2009 – Martedì 16 giugno, alle ore 11.00, nella Sala Conferenze del Museo di Storia Contemporanea, in via Sant'Andrea 6, l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory presenterà le mostre "Milano 1947 – 2007. Idee per una casa della storia" e "Charles De Gaulle a Milano – 23 giugno 1959" con le foto di Giancolombo.

Si tratta di due mostre che raccontano la storia della città, i suoi usi e costumi attraverso immagini, video, testimonianze e oggetti simbolo.

Interverranno:
Roberto Guerri, direttore delle Civiche Raccolte Storiche
Massimo Negri, direttore dell'European Museum Forum e curatore della mostra
Antonella Bigotto, direttore del Centro per la cultura d'impresa
Susanna Giancolombo, figlia del fotografo Giancolombo
Valentina Putzoulu, progettista dell'allestimento.

Alle ore 17 si terrà l'inaugurazione della mostra.

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Redazione del CorrieredelWeb.it
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PROGETTO DI COLLETTIVA


PROGETTO DI COLLETTIVA

Bizhan Bassiri
Jan Dibbets
Marco Fedele di Catrano
Maria Morganti

a cura di Angelo Capasso

Galleria Maria Grazia Del Prete
Via di Monserrato 21 - Roma

22 giugno – 30 settembre 2009

Vernissage il 22 giugno, dalle ore 18,00

“Progetto” - dal latino prōiectus - è l’azione di distendere.
Il termine traduce anche l’anglosassone “design” (omofono e omologo di disegnare, designare, delineare).
Un progetto di mostra collettiva non è soltanto un progetto sul lavoro degli artisti, ma è sull’arte stessa.
È un modo per ripensare la mostra collettiva non come ensamble che giustifica un concetto,
ma in quanto group-show che propone un concetto.
Non verbale, ma visivo.

La Galleria Maria Grazia Del Prete ospiterà la mostra PROGETTO DI COLLETTIVA, a cura di Angelo Capasso, che si propone come una riflessione sulla prima e più seducente forma di esposizione.
In mostra, quattro artisti diversi per generazione, nazionalità e percorso: Bizhan Bassiri, Jan Dibbets, Marco Fedele di Catrano, Maria Morganti.

Il lavoro di Jan Dibbets è associato all’osservazione, alla luce, alla prospettiva ed allo spazio: mentre la ricerca di Bizhan Bassiri riguarda l’espressività dei materiali e la qualità magmatica della materia - come sangue dell’arte che fluisce attraverso l’immagine.
Maria Morganti costruisce architetture del colore: opera nella qualità pellicolare dell’arte che trasforma lo sguardo su percezioni sostanziali e Marco Fedele di Catrano opera, invece, nell’interazione tra gli elementi nell’intensità che si produce spostando le dimensioni in un ambito indefinito, tra peso e leggerezza, tra coscienza e azione, tra infinito e presente.

Nella Galleria Maria Grazia del Prete le opere si articolano in quattro monologhi singolari che ricercano un’ipotesi di dialogo attraverso la storia, l’estetica, lo spazio fisico o semplicemente attraverso il processo di sintesi che appartiene all’immaginazione individuale.

OPERE ESPOSTE

1) Bizhan Bassiri, Serpe mercuriale, carbone e grafite su carta intelata
2) Jan Dibbets, Montepulciano, 1988, 73x73cm
3) Marco Fedele di Catrano,
4) Maria Morganti, Senza titolo, 2006-2008


NOTE BIOGRAFICHE

Bizhan Bassiri (Teheran, 1954)

Di origini persiane, giunge a Roma nel ’75. Comincia a esporre nel 1981, partecipando a mostre personali e collettive. Dal 1990 si dedica alla stesura di testi e alla realizzazione dei quadri scenici di numerosi concerti in collaborazione con Giorgio Battistelli e Stefano Taglietti. Dal 1995 realizza interventi permanenti in numerose sedi artistiche, università e nella chiesa di S. Leonardo a S. Casciano dei Bagni (2000).
La sua ricerca artistica inizia con l’utilizzo di materiali diversi: superfici di cartapesta e di alluminio, ferro o bronzo, elementi lavici, elaborazioni fotografiche. E’ interessato al fluire magmatico della materia, sempre in relazione con lo spazio architettonico. Il suo intento è quello di coniugare il linguaggio artistico con quello poetico, letterario, teatrale e musicale, attraverso una ricerca che trova fondamento nel suo Manifesto del Pensiero Magmatico.
Tra le numerose mostre personali si segnalano quelle presso il Centre d’Art Contemporain di Thiers (1996) il Kunstmuseum di Borholms (1998), il Collegium Artisticum di Sarajevo (2002), Il Centro Arte Contemporanea BM di Instanbul (2004). Recentissimo è La caduta delle Meteoriti nelle ore vitali che anticipano la visione (2009, unico progetto in tre luoghi: Ghent, Firenze e Roma), con testo di Bruno Corà. Sue installazioni permanenti si trovano, tra l’altro, al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (1998), l’Ars Aevi Museum di Sarajevo (2002) e in piazza Matteotti a San Casciano dei Bagni (2002).
Attualmente vive tra Roma e San Casciano dei Bagni (SI).


Jan Dibbets (Weert, 1941)

Vive e lavora tra Amsterdam e San Casciano dei Bagni (Siena). Compiuti gli studi accademici a Tilburg, l’artista tiene la sua prima mostra personale nel 1965 ad Amsterdam e frequenta La St. Martin’s School of Art di Londra accostandosi alla fotografia.
E’ tra i principali esponenti dell’arte concettuale europea come dimostrano le precoci partecipazioni alle più importanti rassegne internazionali, tra le quali basta ricordare “When Attitudes Become Form”(1969), presso la Kunsthalle di Berna, curata da Harald Szeemann , e “Conceptual Art and Conceptual Aspects” (1970), al New York Cultural Center, che sanciscono la nascita del fenomeno artistico a livello mondiale.
Notevoli sono stati i suoi contribuiti anche nell’ambito della Land Art, in particolar modo agli esordi della sua carriera frequenta Richard Long e gli artisti della Land. Ciò che rende intrinsecamente concettuale tutto il lavoro di Jan Dibbets è proprio il ruolo fondante dato all’idea, al progetto più che all’opera prodotta e la costante indagine sulla natura dell’arte e sull’esperienza artistica. La sua ricerca è incentrata sul problema della percezione e dell’illusione dei sensi ed è condotta principalmente attraverso il mezzo fotografico.
Nel 1972 riceve un riconoscimento internazionale alla Biennale di Venezia.


Marco Fedele di Catrano (Roma, 1976)

Inizia intorno alla metà degli Anni Novanta a lavorare come fotografo freelance, entrando in contatto con personaggi quali Jannis Kounellis, Robert Wilson, Friedl Kubelka, Fabrice Hyberth, Jimmy Durham e Franz West.
Il suo interesse si sposta poi verso il video (inteso come riproiezione) e verso l’installazione (nel tentativo di lavorare sullo spazio espositivo nella sua globalità` e nelle sue contraddizioni).
All’interno del lavoro installativo, il centro della sua ricerca consiste in una rielaborazione personale del canone spazio-temporale e in una riconsiderazione dell’idea di confine, sia questo legato allo spazio, al tempo, all’architettura o alla natura.
Per confine intende tutto ciò che l’uomo tenta inevitabilmente di razionalizzare e di schematizzare in modo da rendere il dato sensibile una merce di più facile scambio e mercificazione. E` proprio su questi terreni confinanti che, secondo l’artista, noi tutti ci incontriamo.


Maria Morganti (Milano, 1965)
E’ un lavoro di pittura al centro del proprio fare l’esperienza del colore, affrontato attraverso il linguaggio della non-oggettività. Ogni tela è dominata da un’unica grande area di colore che la riempie quasi del tutto e che quasi potrebbe trasformare il dipinto in un monocromo, senza però che questo mai accada veramente. Ogni suo dipinto riflette e lascia intuire un modo di lavorare lento e controllato, che sedimenta il corpo del dipinto nel tempo, attraverso strati di colore sempre diversi. Non si tratta infatti per lei di dipingere una superficie trasparente e sensibile solo come pura esperienza del colore. La sua pittura alla fine riflette un altro tipo di ricerca, piuttosto quella di un colore che è trascorso nel tempo, che si è saturato nelle stesure di colore definendo la superficie ogni volta per saturazione e densità. Le sue superfici sono piuttosto tracce di un’esperienza che lasciano emergere il racconto del tempo attraverso i piccoli indizi ancora leggibili lungo i bordi della forma. Luoghi dipinti in cui il segno della mano ha dato conto solo della propria presenza come materia fisica e come effetto visivo.

Il Maestro Igor Borozan per la Festa Europea della Musica 2009



“SAD – TEMPO E CONTROTEMPO –“

a cura del maestro Igor Borozan

21 GIUGNO 2009

C.A.O.S.  TERNI

Il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, si celebra in tutta Europa la Festa della Musica, anche quest’anno lo slogan è: “Musicarte”.

La caratteristica dell’evento è la realizzazione di appuntamenti musicali rigorosamente gratuiti nei luoghi d’arte, archivi e bilblioteche che saranno, per l’occasione accessibili a tutti. L’intento che il MiBAC si prefigge con questa manifestazione è sensibilizzare, promuovere e rafforzare la cooperazione e gli scambi culturali in ambito musicale e artistico, portando un pubblico sempre più vasto a comprendere il linguaggio universale che la musica rappresenta.

 

A Terni si attende con entusiasmo il concerto promosso dall’Istituto di Studi Musicali G. Briccialdi in collaborazione con Tetraktis percussioni di Perugia e l’Accademia di Belle Arti di Terni.

Location d’eccezione per l’evento i nuovissimi  spazi espositivi di CAOS, Centro Arti Opificio Siri. Per la prima volta l’Istituto di Studi Musicali Bricciladi e l’Accademia di Belle Arti di Terni insieme in un contesto artistico cittadino che apre le sue porte per accogliere due realtà che da anni operano con dedizione e passione per la cultura.

L’intervento sonoro avrà inizio alle ore 19 per concludersi intorno alla mezzanotte, vi parteciperanno ensemble di percussioni, ottoni, sax, archi e di jazz, il tutto sotto l’installazione interattiva realizzata dal maestro Igor Borozan, direttore dell’Accademia di Terni.

Un’altra delle sue ormai celeberrime camicie bianche taglia super XXXL verrà sospesa in aria con le maniche fluttuanti come un gigante direttore d’orchestra.  “SAD -Tempo e controtempo-” è il nome dell’opera omaggio visuale che il maestro Borozan dedica alla musica e alla città di Terni. Il parco e gli spazi esterni di CAOS saranno “invasi” da una pioggia di note musicali tridimensionali.

Buon ascolto e buona visione.

 

ingresso libero

 

Luogo: Caos - Centro Arti Opificio Siri

Indirizzo: Via Campofregoso 98

Orario: dalle 19.00 alle 23.30

Telefono: 0744 285946

 

Comune di Terni - www.comune.terni.it

Tetraktis percussioni Perugia - www.tetraktis.org

Accademia di Belle Arti di Terni - www.italianartschool.it

CAOS Centro Arti Opificio Siri - www.caos.museum.it

giovedì 11 giugno 2009

PAOLA ROMANO MONOS

PAOLA ROMANO

Monos

a cura di Francesco Gallo

Spazio Bloomsbury

Via della Pilotta 16 - 00187 Roma

Vernissage:
17 Giugno 19.00

Opening time:
18-19 Giugno 17.00-20.00 - 20 Giugno 10.00-13.00

Si tratta di una percezione sottile del colore, lavorato come una lamina speculare, disseminato come un fertile humus visivo.

La continuità poetica di Paola Romano è data da una forza monocromatica basata sul concetto di unicum, come enigma spaziale che viene dalla storia del vedere, che ormai è una poematica dalle pagine infinite, divenuta senso aereo e alato di una pennellata in cui la forza gestuale viene equilibrata dalla metafisica di un pensiero, dilatato quanto un sogno.

La scelta dell'approfondimento, della sottolineatura, della sfumatura, è la manifestazione di una stilistica, che attualizza e rende vivo un filone che non manca di suscitare attenzione, per la sua preziosità e qualità. Perché questa è data dalla concentrazione che diventa conoscenza e intuizione della trama imprendibile del sublime.

Info: Letizia Cassata Bied Maria Sofia Bazan

Tel/fax+39 0697614423 +39 33897015502 a_to_zforyou@yahoo.it

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