SPAZIO
OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
RETROSPETTIVA di MAURO MOLINARI
“TEXTURES - Racconti
e trame per un immaginario gentile”
Ciclo
di opere ispirate ai motivi tessili con opere del 1994 - 2007
a cura di Sandro
Bongiani
Preview: 4 dicembre 2020
dal 5 dicembre 2020 al 14 marzo 2021
L’evento partecipa
alla giornata del contemporaneo
promossa da AMACI
Associazione dei
Musei d'Arte Contemporanea Italiani
#GiornataDelContemporaneo
S’inaugura sabato 5 dicembre 2020, alle ore 18.00, la mostra Retrospettiva
“TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”, dedicata a Mauro Molinari,
con 72 opere dal 1994-2007, che cerca di fare il punto sulle proposte tessili e
immaginative dell’artista romano. In questa retrospettiva l’autore ci introduce
nel mondo del linguaggio simbolico, nei racconti e tra le trame di un
immaginario gentile dove ogni cosa sottesa racchiuse un senso, anche se
possiamo percepirlo soltanto come una suggestione “appena trascritta” con il
procedimento antico dei tessuti e carte utilizzate, rievocando lontani richiami
per divenire suggestioni poetiche di una realtà sempre più evocativa e
immaginaria.
Il
percorso di Mauro Molinari, in circa un cinquantennio di lavoro, è
contrassegnato da cicli diversi, come quelli dedicati all’informale, alla
poesia visiva, ai libri d’artista, alla reinterpretazione degli antichi motivi
tessili e nell’ultimo quindicennio al racconto della realtà urbana. Una lunga e appassionata ricerca contrassegnata da momenti
diversi, tra filo, trama, intreccio e contrappunto, con un’attenzione assidua
sulla presenza che apre un varco nel
tempo e sul vuoto spaziale in un intreccio di momenti e tempi diversi alla
ricerca della relazione e dell’equilibrio per manifestarsi. Alla fine,
l’intreccio diviene filo conduttore di storie e di significati che si dipanano
in un viaggio carico di suggestioni e vibrazioni poetiche suggerite per frammenti
di senso.
A partire dagli anni
90, i motivi
tessili rielaborati come segni, frammenti e presenze simboliche di forme
naturali, vegetali e persino araldiche prendono forma fantastica su carte e
tele, su preziosi libri d’artista, teatrini, abiti di carta, scarpe, cravatte e
anche paramenti liturgiche, paliotti e pianete.
Sandro Bongiani nella presentazione in
catalogo scrive: “Un universo assai complesso dettato da una specifica
motivazione alla ricerca dell’invenzione creativa e dell’interpretazione
fantastica. Il tutto avviene in circa 15 anni di lavoro con una pittura lieve e
insostanziale che si deposita sulla pelle velata e fragile della carta per
divenire sfuggente apparizione.
Libri teatro di carta
dipinta su tessuto, libri
oggetto, libri giocattolo, libri a rilievo da aprire e libri d’artista non
sfogliabili che purtroppo
non possiamo mai aprire, nelle sue mani tutto diventa favola e racconto ordito
tra filamenti e trame di apparizioni che si stabilizzano nello spazio
provvisorio della pittura, in un tempo sospeso e precario in cui
l’immaginazione s’incarna alla ricerca dell’invenzione. Da questo incanto
nascono presenze assorte nate tra le trame e i vagiti di remoti tessuti per
divenire delicati racconti poetici di una realtà tutta contemporanea.
Una
lunga e proficua stagione creativa “tessile”
in cui l’artista è intento a indagare in modo assiduo un possibile recupero
della memoria e a svelare le simbologie e i grovigli della vita con una verve
visionaria in cui le coordinate del tempo e dello spazio si dilatano e perdono
le loro abituali caratteristiche logiche in vista di nuove associazioni e
traiettorie. La traccia di un suggerimento di memoria può ora finalmente
distendersi tra la fragile carta e i brani
di tessuto reale e divenire “ordito
gentile”, trama e frammento di racconto che si libera dalle costrizioni in una
narrazione a più livelli di lettura che s’intersecano e convivono. Solo in
questo modo i frammenti del passato possono prendere forma e divenire materia lirica
in rapporto alla vita, in un
succedersi cadenzato e assorto di accadimenti e di intrecci allusivi che
emergono da un tempo remoto per divenire contemporaneità e soprattutto essenza concreta di assoluto”.
BIOGRAFIA
Mauro Molinari Nato a Roma, vive a Velletri (RM). La
sua ricerca artistica si è svolta per cicli che vanno dai registri informali
degli anni ’60 alla pittura scritta e alle geometrie modulari del ventennio
successivo. Nel 1974 personale alla galleria d’Arte Internazionale di Roma,
pres. S. Giannattasio. Nel 1975 le sue opere sono presenti alla X Quadriennale
di Roma. Dal 1974 all’81 partecipa alle rassegne internazionali sul disegno
della Fundació Joan Miró di Barcellona. Nel 1979 personale alla galleria Il
Grifo di Roma , pres. D. Micacchi. Nel 1982 personale alla galleria Il Luogo di
Roma, pres. M. Lunetta e C. Paternostro. Nel 1983 e 1985 partecipa
all’International Drawing Biennale di Cleveland. Nel 1987 personale alla
galleria Incontro d’Arte di Roma, pres. I. Mussa. Negli anni ’90 si dedica alla
rielaborazione pittorica dei motivi tessili avviando un ciclo che dura più di
15 anni. Nel 1995 nasce la collana di Orditi & Trame, di cataloghi editi in
proprio. Il primo illustra la mostra itinerante promossa dalla Tessitura di
Rovezzano e presentata a Roma alla galleria Pulchrum, pres. L. de Sanctis. Nel
1998 personale allo Spazio de la Paix e alla Biblioteca Cantonale di Lugano,
pres. A. Veca. Dal 2000 al 2014 partecipa ai Rencontres Internationales di Marsiglia.
Dal 2000 al 2008 collabora con la rassegna internazionale Miniartextil che si
tiene a Como ogni anno. Nel 1999-2000 crea il ciclo Stellae Errantes sculture
dipinte ispirate ai tessuti sacri, che è stato ospitato in numerosi musei
italiani in occasione del Giubileo. Nel 2001 personali alla galleria Il Salotto
di Como e al Museo Didattico della Seta di Como, pres. M. De Stasio. Nel 2001
personale al Museo dell’Infiorata di Genzano, pres. C. F. Carli. Nel 2002
personale al Museo S. Maria di Cerrate Lecce, pres. L. Caramel. Nel 2003 sala
personale al Musèe de l’Impression sur Ètoffes di Mulhouse, pres. L. Caramel.
Nel 2004 personale a Oman Caffè di Como, pres. L. Caramel. Nel 2005 esposizione
allo Spazio Mantero di Como e al Salons de l’Hôtel de Ville di Montrouge, pres.
L. Caramel. Nel 2006 Salone d’Arte Moderna di Forlì, pres. F. Gallo, e sala
personale al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia, pres. L. Caramel. Nel 2007
personale alla Fondazione Venanzo Crocetti di Roma, pres. C. F. Carli e C.
Paternostro. Nel 2008 sala personale alla VI Triennale Internazionale di
Tournai, e personale alla Biblioteca Angelica di Roma, pres. E. Di Raddo. Dal
2008 sviluppa un ciclo pittorico dove è centrale la figurazione, che si pone
come naturale evoluzione del suo percorso creativo. Nel 2009 personale alla
galleria Renzo Cortina di Milano, pres. A. Veca. Nel 2010 personale al Museo
Carlo Bilotti di Roma, pres. A. Arconti e L. Canova. Dal 2011 al 2016 e 2019
partecipa al Festival del Libro d’Artista di Barcellona, pres. E. Pellacani.
Nel 2012 e 2015 Galleria Gallerati Roma primo e secondo progetto mixed media.
Nel 2013 due personali alla galleria Baccina Techne di Roma, pres. G.
Evangelista e personale allo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno, pres.
G. Bonanno. Nel 2014 personale allo Spazio COMEL di Latina, pres. M. Cozzuto e
a Roma presso il Municipio Roma III, Aula Consiliare, pres. G. Evangelista. Nel
2016 Dante e i Papi nella Divina Commedia Fondazione Pescabruzzo a cura di
Giorgio Di Genova, donazione delle opere. Dal 2014 al 2019 Artisti per Nuvolari
Casa Museo Sartori Castel d’Ario (MN). Nel 2017 Museo Jean Lurçat Angers
Francia, donazione bozzetto originale. Personale Spazio Medina e AF CasaDesign
pres. F. Farachi. Antologica 1990/2006 Museo Diocesano e Sala Angelucci
Velletri, pres. Sara Bruno e Claudia Zaccagnini, donazione di sei sculture. Nel
2018 donazione di un’opera al costituendo museo di arte contemporanea SAmac di
Benevento, Antologica 2007/2017 Tibaldi Arte Contemporanea Roma a cura di Carlo
Fabrizio Carli. Nel 2019 il Museo Comunale di Praia a Mare ha acquisito l’opera
“White and Brown. Nel 2020 Retrospettiva “Textures - Racconti e trame per un
immaginario gentile” , Ciclo di opere
ispirate ai motivi tessili con opere del 1994 - 2007 - Spazio Ophen Virtual
Art Gallery di Salerno a cura di Sandro Bongiani
Studio: Interno 5,
via Paolina 25, 00049 Velletri (RM) Italia, info: cell. 328 6947561
www.facebook.com/mauro.molinari.73 e-mail: arte@mauromolinari.it web:
www.mauromolinari.it sito web storico: www.caldarelli.it/molinari.htm
“TEXTURES - Racconti
e trame per un immaginario gentile”
Ciclo
di opere ispirate ai motivi tessili con opere del 1994 - 2007
Presentazione a cura di Sandro
Bongiani
La mostra Retrospettiva “TEXTURES -
Racconti e trame per un immaginario gentile”, dedicata a Mauro Molinari, con 72
opere dal 1994-2007, cerca di fare il punto sulle proposte tessili e
immaginative dell’artista romano. In questa retrospettiva l’autore ci introduce
nel mondo del linguaggio simbolico, nei racconti e tra le trame di un
immaginario gentile dove ogni cosa sottesa racchiuse un senso, anche se
possiamo percepirlo soltanto come una suggestione “appena trascritta” con il
procedimento antico dei tessuti e carte utilizzate, rievocando lontani richiami
per divenire suggestioni poetiche di una realtà sempre più evocativa e
immaginaria.
Il percorso di Mauro Molinari, in circa un cinquantennio di
lavoro, è contrassegnato da cicli diversi, come quelli dedicati all’informale, alla
poesia visiva, ai libri d’artista, alla reinterpretazione degli antichi motivi
tessili e nell’ultimo quindicennio al
racconto della realtà urbana.
Insomma, una lunga e appassionata ricerca
contrassegnata da momenti diversi, tra filo, trama, intreccio e contrappunto,
con un’attenzione assidua sulla presenza che apre un varco nel tempo e sul vuoto
spaziale in un intreccio di momenti e tempi diversi alla ricerca della
relazione e dell’equilibrio per manifestarsi. Alla fine, l’intreccio
diviene filo conduttore di storie e di significati che si dipanano in un
viaggio carico di suggestioni e vibrazioni poetiche suggerite per frammenti di
senso. Su tali temi trattati nel corso degli anni ha prodotto
carte, tele, grandi installazioni, tavole, sculture dipinte e persino artistamps d’autore. Un autore decisamente
originale tra i protagonisti fondatori della Fiber Art italiana. Le ricerche iniziali
degli anni sessanta dell’informale e
della poesia visiva si evolvono negli anni novanta ad un repertorio di motivi tessili; dai lampassi
broccati ai damaschi, dal tessuto italiano antico (fiorentino, comasco,
genovese, veneziano, lucchese, siciliano), al
motivo tessile spagnolo, inglese, indiano e cinese della seta a garza.
Una vasta varietà di motivi tessili che abbracciano svariati periodi storici;
dal tessuto cinese del III sec. a.C. ai motivi europei che vanno dall’XI sec.
fino al XIX secolo. Da essi recupera con i disegni su carta, con gli acquerelli
e gli acrilici, frammenti di figure, animali, alberi e qualsiasi sorta di “immaginario fantastico”
che poi inserisce su tavole di legno o su tela. Cicli di opere “gentili” come
la serie di pianete, le scarpe, le sculture ricoperte di carte dipinte, i libri
d’artista rivisitati e interpretati come “appunti, variazioni, racconti di figure”, con
altrettanti sorprendenti titoli, come per esempio, “giardino, paesaggio
spagnolo, Mashan, India, mediterraneo, rinascimento”, in cui affiorano
“lacerti di giardino, maschere, guardiani e fantasmi immaginari del presente”, con una insolita carica espressiva in cui il segno e la velatura degli
acquerelli fanno affiorare misteri e
frammenti di storia passata.
Tutto
inizia agli inizi degli anni 90. Una passione che già covava da tempo, il padre era un
commerciante di tessuti e poi proprietario con la moglie di un atelier di moda,
non ha caso, Mauro Molinari fin da
bambino ha sempre vissuto tra rotoli di stoffe e colori stampati fino a
conoscerli e amarli. Poi, anche l'incontro in una galleria di via
Giulia a Roma, con i prodotti della Tessitura di Rovezzano, realizzati
utilizzando pregiati motivi figurativi e tecniche dei secoli trascorsi. Per diversi anni, i motivi tessili rielaborati
come segni, frammenti e presenze simboliche di forme naturali, vegetali e
persino araldiche prendono forma fantastica su carte e tele, su preziosi libri
d’artista, teatrini, abiti di carta, scarpe, cravatte e anche paramenti
liturgiche, paliotti e pianete. Un universo assai complesso dettato da una
specifica motivazione alla ricerca dell’invenzione creativa e
dell’interpretazione fantastica. Il tutto avviene in circa 15 anni di lavoro
con una pittura lieve e insostanziale che si deposita sulla pelle velata e
fragile della carta per divenire sfuggente apparizione. Dal connubio con il
tessile nascono i libri d’artista ad acquerello segnati da tracce di materia
trasparente e fragili segni di memorie incise come quelli realizzati nel 2007,
(Racconti con figure, 2007,
carte dipinte su legno da un motivo tessile di fattura inglese del primo
trecento Piviale di Pio II), di cui un importante esemplare è presente in permanenza
nella Collezione del Bongiani Ophen Art
Museum di Salerno.
Si diceva, libri teatro
di carta dipinta su tessuto, libri oggetto, libri
giocattolo, libri a rilievo da aprire e libri d’artista non
sfogliabili che purtroppo non possiamo mai aprire, nelle sue mani tutto diventa
favola e racconto ordito tra filamenti e trame di apparizioni che si
stabilizzano nello spazio provvisorio della pittura, in un tempo sospeso e
precario in cui l’immaginazione s’incarna alla ricerca dell’invenzione. Da
questo incanto nascono presenze assorte nate tra le trame e i vagiti di remoti tessuti
per divenire delicati racconti poetici
di una realtà tutta contemporanea.
Mirella Bentivoglio,
presentandolo nel 1998 a Lugano scrive: “nel lavoro di Molinari sui tessuti è
implicito un allargamento, dalla visione individuale, all’immaginario
collettivo; un prelievo di dati filtrati da tradizioni anonime rielaborati
individualmente, riportati alla loro essenza e dignità di “espressione”. Nello
stesso anno anche Alberto Veca, sottolinea che “l’operazione è a un tempo un
recupero della memoria e la soglia inaugurale di un viaggio, in cui le
coordinate della collocazione geografica e cronologica perdono le loro
caratteristiche per un più libero e fantasioso percorso, capace di accostare
nuove e incognite traiettorie”.
Davvero una lunga e proficua stagione creativa “tessile” in cui
l’artista è intento a indagare in modo assiduo un possibile recupero della
memoria e a svelare le simbologie e i grovigli della vita con una verve
visionaria in cui le coordinate del tempo e dello spazio si dilatano e perdono
le loro abituali caratteristiche logiche in vista di nuove associazioni e
traiettorie. La traccia di un suggerimento di memoria può ora finalmente
distendersi tra la fragile carta e i brani di tessuto reale e divenire “ordito gentile”, trama e
frammento di racconto che si libera dalle costrizioni in una narrazione a più
livelli di lettura che s’intersecano e convivono. Solo in questo modo i frammenti
del passato possono prendere forma e divenire materia lirica in rapporto
alla vita, in un succedersi
cadenzato e assorto di accadimenti e di intrecci allusivi che emergono da un
tempo remoto per divenire contemporaneità e soprattutto essenza concreta di assoluto.
Sandro Bongiani 19 nov. 2020
SPAZIO OPHEN VIRTUAL
ART GALLERY - SALERNO
COLLEZIONE BONGIANI
ART MUSEUM
http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario
continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00