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martedì 23 dicembre 2008

Bologna ospita le Thangka del Tibet

INVITO ALL'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA

"LE THANGKA DEL TIBET.
ARTE E SPIRITUALITA' DELLA TERRA DELLE NEVI"
e
CERIMONIA DI APERTURA DEL MANDALA DELLA PACE

SABATO 20 DICEMBRE 2008 ORE 18,00
Bologna - Palazzo d'Accursio, Sala d'Ercole -
P.zza Maggiore 6


Culturalia e Kailash Onlus, in collaborazione con il Comune di Bologna, sono lieti di invitarVi all'inaugurazione della mostra a scopo benefico "Le Thangka del Tibet. Arte e Spiritualità della Terra delle Nevi" che si terrà Sabato 20 Dicembre alle ore 18,00 presso Sala d'Ercole, Palazzo d'Accursio.
La mostra proporrà una selezione di trentacinque preziose Thangka del Tibet, dipinti sacri eseguiti su lino e seta, provenienti dal Monastero tibetano di Gaden Jangtse.
All'inaugurazione sarà presente una delegazione di monaci buddisti che, oltre a presentare la collezione di Thangka, inizierà la costruzione di un Mandala della Pace con il tradizionale rito di apertura caratterizzato da canti e danze.
La mostra è l'evento principale della manifestazione benefica dedicata al Tibet, che coinvolge i più importanti enti culturali della città di Bologna fino al 9 Gennaio 2009.



R.S.V.P.
Culturalia
Tel. 051-6569105

lunedì 22 dicembre 2008

Bologna ospita uno spettacolo di danze e canti tipici tibetani

CULTURALIA
in collaborazione con
COOP ADRIATICA
Presenta

Mostra fotografica di Thangka tibetane
22 / 27 Dicembre 2008
Spettacolo di danze e canti tipici tibetani
22 Dicembre 2008 ore 18,00 Sala Eureka
presso IPERCOOP Centro Lame - Via Marcopolo,3 - Bologna



Lunedì 22 Dicembre 2008 alle ore 18,00, in occasione dell'inaugurazione della mostra fotografica di Thangka tibetane, allestita presso la Sala Eureka dell'Ipercoop di Centro Lame fino al 27 Dicembre 2008, una delegazione di monaci buddisti del Monastero di Gaden Jangtse si esibirà in uno spettacolo di danze e canti tipici tibetani.

Questi canti e danze si rifaranno ad una tradizione millenaria e rappresentano una forma di meditazione interiore. Lo scopo della danza è quello di purificare l'ambiente circostante e di guarire gli esseri che lo abitano attraverso una serie di gesti rituali, i mudras. La musica, prodotta con trombe telescopiche, percussioni, cimbali e campanelli, è solitamente accompagnata da preghiere alle diverse divinità.

La mostra fotografica invece presenterà alcune riproduzioni di Thangka tibetane, una delle espressioni artistiche più antiche dei monaci buddisti costituita da composizioni pittoriche di carattere religioso eseguite su lino e seta. Gli originali, provenienti dal monastero buddista di Gaden Jangtse (India), saranno in esposizione a Palazzo d'Accursio - Sala d'Ercole fino al 9 Gennaio 2009.

L'intera iniziativa è a carattere benefico e avrà come scopo la raccolta di fondi da destinare ai profughi tibetani del monastero di Gaden Jangtse, oltre alla diffusione presso il grande pubblico di alcuni degli aspetti più affascinanti dell'arte e della cultura tibetana.


ORGANIZZAZIONE E UFFICIO STAMPA
Culturalia Di Norma Waltmann
info@culturaliart.com www.culturaliart.com

mercoledì 17 dicembre 2008

A BOLOGNA GIORNATA DI CONFERENZE SUL TIBET

Giornata di Conferenze dedicate al Tibet
Mercoledì 17 Dicembre 2008
Palazzo Malvezzi - Sede della Provincia di Bologna- Via Zamboni, 13 - Bologna


Mercoledì 17 Dicembre 2008, nell'ambito della manifestazione culturale e benefica "Le Thangka del Tibet. Arte e Spiritualità della Terra delle Nevi", si terrà presso Palazzo Malvezzi, sede della Provincia di Bologna, una Giornata di Conferenze dedicate al Tibet e al popolo tibetano.
Il programma avrà inizio nella mattinata con due seminari sull'arte tibetana e la religione buddista, appositamente ideati come introduzione alla mostra di Thangka tibetane allestita a Palazzo d'Accursio dal 20 Dicembre 2008 al 9 Gennaio 2009.
Alle ore 10.30, il Prof. Giorgio Renato Franci, Direttore del Dipartimento di Studi Linguistici e Orientali dell'Università di Bologna, proporrà il seminario "Dal Buddha ai Lama, dall'India al Tibet", in cui ricostruirà sinteticamente le tappe di evoluzione storica del buddismo, sottolineando con particolare attenzione i caratteri e le peculiarità che lo contraddistinguono fin dalle origini.
Inoltre verranno indicate nelle loro linee principali le forme e i motivi della diffusione del buddismo in Tibet e Asia Centrale.
Alle ore 11,30 seguirà "La tradizione artistica tibetana, con particolare riferimento alle Thangka", seminario tenuto dalla Dott.ssa Chiara Bellini, dottoranda Storia dell'Arte del Tibet e dell'Asia Centrale dell'Università di Bologna.
Verranno qui illustrati i caratteri generali dell'arte tibetana, gli aspetti iconologici ed iconometrici della pittura sacra tibetana e i tratti peculiari delle Thangka, composizioni di carattere religioso dipinte o ricamate su lino e seta.
Il pomeriggio sarà invece dedicato agli aspetti d'attualità politica, sociale e civile della "questione tibetana".
Per l'occasione le maggiori organizzazioni nazionali interessate e coinvolte in questo delicato tema hanno accettato di esporre le proprie opinioni, di suggerire nuove prospettive e soprattutto di confrontarsi in un dibattito a porte aperte.
A partire dalle ore 14,30 si alterneranno: Paolo Lazzarini per Amnesty International, famosa organizzazione non governativa che da quasi cinquant'anni si batte per la tutela dei diritti umani in tutto il mondo; Claudio Cardelli per Italia Tibet, associazione indipendente senza scopo di lucro che si propone di sostenere il lavoro del Dalai Lama e del suo governo in esilio affinché al popolo tibetano venga riconosciuto il diritto di autodeterminazione e le fondamentali libertà civili; Ivano Colombo per l'Unione Buddisti Italiani, ente religioso che riunisce e coordina i principali centri buddisti italiani allo scopo di diffondere gli insegnamenti del Buddha secondo le varie tradizioni, stabilire relazioni ufficiali con lo Stato italiano e tutelare i diritti dei praticanti, siano essi cittadini italiani o stranieri; infine Sangpo Tenzin per la Comunità Tibetana in Italia Onlus, associazione che riunisce i tibetani residenti in Italia proponendosi di educare e far conoscere ai giovani tibetani la loro lingua e cultura d'origine, di sostenere i tibetani rifugiati in India e di promuovere il messaggio d'amore del Dalai Lama.Moderatore dell'incontro sarà Emilio Lonardo, Consigliere comunale di Bologna e promotore del conferimento della cittadinanza onoraria al Dalai Lama.
Le conferenze saranno rigorosamente ad ingresso gratuito con appositi punti di libera offerta a favore del Monastero di Gaden Jangtse, una della maggiori comunità tibetane in esilio.

INFO e UFFICIO STAMPA Culturalia Di Norma Waltmann info@culturaliart.com www.culturaliart.com

venerdì 5 dicembre 2008

Le Thangka del Tibet mostra sull'Arte e la Spiritualità della Terra delle Nevi


Le Thangka del Tibet. Arte e Spiritualità della Terra delle Nevi
Il Tibet si racconta attraverso le sue immagini sacre

20 Dicembre 2008 - 9 Gennaio 2009, Bologna - Palazzo d'Accursio - Sala d'Ercole

Comunicato stampa

Dal 20 Dicembre 2008 al 9 Gennaio 2009 si terrà a Bologna, presso la prestigiosa Sala d'Ercole di Palazzo d'Accursio la mostra d'arte tibetana a scopo benefico "Le Thangka del Tibet. Arte e Spiritualità della Terra delle Nevi".
La mostra è promossa dalla Kailash onlus, associazione per i profughi tibetani, e dall'ufficio di organizzazione e comunicazione Culturalia, in collaborazione con il Comune di Bologna, che ha generosamente concesso la sede espositiva, e con il sostegno dell'Assessorato Cultura e Pari Opportunità della Provincia di Bologna. L'evento ha inoltre ottenuto il patrocinio di: Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Hanno contribuito alla realizzazione dell'iniziativa UniCredit Banca e Coop Adriatica.

La mostra proporrà una selezione di preziose Thangka tibetane, una delle espressioni artistiche più antiche dei monaci buddisti, costituita da composizioni di carattere religioso dipinte o ricamate su lino e seta. Il particolare supporto sul quale le Thangka vengono realizzate permette di trasportarle piuttosto agevolmente, per questo costituiscono uno dei pochi tesori artistici salvati dai saccheggi e dalle distruzioni cinesi. Il nucleo di dipinti che verrà esposto a Bologna sarà composto da circa trentacinque opere risalenti ad epoche diverse, alcune precedenti all'invasione cinese del 1959. L'aspetto di questi manufatti, che hanno la funzione liturgica di supportare i fedeli durante la meditazione, è quello di stendardi coloratissimi decorati secondo i canoni iconologici della tradizione buddista. I soggetti religiosi presentati sono essenzialmente quattro: "I Maestri", ossia i grandi eruditi di filosofia e logica che insegnarono nelle maggiori università monastiche del Tibet, componendo alcune delle opere fondamentali del Buddismo; "Gli Yidam", ossia le divinità di meditazione che costituiscono il mezzo abile grazie al quale i discepoli conseguono le realizzazioni ordinarie e supreme; "I Buddha", ossia gli esseri illuminati, coloro che nelle numerose vite passate si sono liberati dal desiderio fino a conseguire l'illuminazione perfetta; e "I Dharmapala", ossia le divinità protettrici dei praticanti e dediti all'eliminazione degli ostacoli che si presentano lungo il cammino spirituale.

Inoltre, negli stessi giorni di apertura della mostra, sarà possibile per i visitatori assistere dal vivo ad uno dei riti più suggestivi della tradizione buddista tibetana: il Mandala. Il Mandala è una complessa struttura geometrica costruita su un piano di legno e riempita di finissime sabbie colorate benedette. Secondo la tradizione tibetana, la costruzione del Mandala diffonde un'enorme energia positiva nell'ambiente circostante. Al termine della costruzione esso viene tradizionalmente dissolto e le sabbie versate in un fiume a simboleggiare la natura impermanente di tutte le cose. Il Mandala che verrà allestito dai monaci presso Sala d'Ercole durante la prima settimana di apertura della mostra avrà come tema la Pace e rappresenterà Avalokiteswara, il Buddha della Compassione. La costruzione del Mandala inizierà e si concluderà con una cerimonia rituale caratterizzata da danze e canti tradizionali tibetani.

L'iniziativa organizzata a Bologna è nata su esplicita richiesta del Monastero Buddista Tibetano di Gaden Jangtse (Kamataka - India), che, con il consenso e il mandato personale del Dalai Lama, ha deciso di inviare in Europa una selezione di preziose Thankga allo scopo di diffondere l'arte e l'antichissima cultura tibetana e raccogliere fondi per l'assistenza ai profughi. Il Monastero di Gaden è infatti uno dei maggiori insediamenti della Comunità Tibetana in esilio, ospita una popolazione di circa 2500 monaci e attualmente, a causa dell'inasprimento della repressione cinese e del vertiginoso aumento del numero di profughi, si trova a fronteggiare una situazione di emergenza quotidiana legata alla fornitura di cibo e di assistenza sanitaria. Lo scorso Aprile una delegazione di sei monaci buddisti è arrivata in Italia portando con sé una raccolta di settantadue Thangka, da allora sono state realizzate diverse mostre e quella di Bologna, grazie al ricco programma di eventi collaterali e al prestigio culturale della città, sarà una delle più importanti.

La mostra di Palazzo d'Accursio sarà affiancata da una serie di attività dedicate all'arte e alla cultura tibetana che si susseguiranno per tutto il mese di Novembre e Dicembre fino all'inizio di Gennaio e che vedranno la partecipazione attiva di tutti gli enti culturali più importanti della città di Bologna.
Le Librerie Feltrinelli, ad esempio, hanno proposto una mostra fotografica di Thangka inaugurata lo scorso 5 Novembre, e organizzeranno una lettura di fiabe tibetane per bambini; lo stesso farà la Libreria Giannino Stoppani, mentre Sala Borsa e il MAMbo ospiteranno i laboratori didattici per bambini dedicati rispettivamente alle tecniche artistiche di costruzione del Mandala e delle Thangka.
In occasione del laboratorio didattico del MAMbo verrà anche proiettato il documentario sulla Casa del Tibet di Votigno, realizzato dal regista Alfredo Caruso Belli in collaborazione con la Regione Emilia Romagna.
La Cineteca Comunale proporrà invece una rassegna cinematografica sul tema del Tibet, durante la quale verranno proiettati tre film di taglio documentaristico preceduti da un'introduzione sull'attuale situazione politica e civile del popolo tibetano a cura di Amnesty International.
Amnesty International sarà poi protagonista di un altro importante appuntamento a cui parteciperanno le maggiori associazioni nazionali pro-Tibet tra cui l'Associazione Comunità Tibetana in Italia Onlus, l'Associazione Italia Tibet e l'Unione Buddista Italiani. L'evento si svolgerà presso Palazzo Malvezzi, sede della Provincia di Bologna, e sarà preceduto nella mattinata dalle conferenze sui temi della religione e dell'arte tibetana tenute dai docenti dell'Ateneo di Bologna Prof. Giorgio Renato Franci, Direttore del Dipartimento di Studi Linguistici e Orientali, e Dott.ssa Chiara Bellini, dottoranda in Storia dell'Arte del Tibet e dell'Asia Centrale.
Infine l'Associazione Fotografica Piccolo Formato presenterà una suggestiva installazione luminosa e audiovisiva sui monasteri buddisti del Ladakh, mentre la Coop Adriatica, oltre a promuovere la manifestazione attraverso la rivista Consumatori e Radio Coop, concederà Sala Eureka presso il Centro Lame dove verrà riproposta la mostra fotografica allestita da Feltrinelli e dove i monaci si esibiranno in uno spettacolo di danze e canti tipici tibetani utilizzando strumenti e costumi tradizionali.

La mostra della più grande collezione di Thankga tibetane mai presentata in Italia si prospetta dunque come un evento di alto valore culturale e civile per la città di Bologna. Tre sono infatti gli intenti principali del progetto: far conoscere al pubblico aspetti meno noti dell'arte, della cultura e della tradizione tibetana, far luce sulla drammatica situazione del Tibet attraverso la voce dei suoi protagonisti e raccogliere fondi da destinare ai profughi tibetani del Monastero di Gaden.


La mostra e tutti gli eventi ad essa correlati saranno rigorosamente ad ingresso gratuito . La raccolta fondi verrà effettuata tramite l'allestimento di appositi punti di libera offerta presso i quali alcuni rappresentanti della Kailash illustreranno anche le procedure di attivazione di adozioni a distanza. Presso le Librerie Feltrinelli ed in tutte le sedi degli eventi collaterali sarà possibile acquistare il catalogo della mostra. I ricavati della vendita verranno devoluti al Monastero di Gaden.


Progetto ideato da:
Kailash Onlus , Via Del Colletto 5, 24030 - Paladina (BG)
in collaborazione con
Gaden Jangtse Federation-Europe
Via di Generosa 24 - 00148 Roma - Tel/fax 066531777- www.GadenJangtse Federation-Europe.it

Progetto realizzato, organizzato e promosso da:
Culturalia di Norma Waltmann
Ufficio di organizzazione, coordinamento, comunicazione e fund raising per la realizzazione del progetto a Bologna

INFO e UFFICIO STAMPA
Culturalia Di Norma Waltmann
Vicolo Bolognetti 11 – 40125 Bologna
Tel 051 6569105 Fax: 0512914955
Cell 392 2527126
info (at) culturaliart.com www.culturaliart.com

sabato 6 settembre 2008

Mostra SAMARE Bologna, 19 settembre-23 ottobre


Mostra SAMARE

A cura di: ART TO DESIGN (Nicolò Riguzzi - Alessandro Maria Betocchi)

Inaugurazione: VENERDI' 19 SETTEMBRE 2008, dalle 18:00 alle 21:00

Periodo: 19 settembre 2008 - 23 Ottobre 2008

Sede: ART TO DESIGN, via Porta Nova, 12 – 40123 Bologna (BO) Italy

Informazioni: +39 (334) 6230814 ; info@arttodesign.it



MOSTRA:

Samare è un collettivo di 4 architetti designers con base a Montreal: Laurie Bedikian, Nicolas Bellavance Lecompte, Mania Bedikian, e Patrick Meirim de Barros. L'equipe elabora elementi d'arredo tradizionali della cultura del paese trasformandoli in oggetti contemporanei. Prendendo il nome dal seme elicoidale dell'acero che cade compiendo una "evoluzione" su se stesso, lo Studio si promuove come una "Semente" atta a sviluppare le nuove apprensioni del design canadese sorpassando cliché tradizionali iconografici.

Samare si ispira alla profonda capacità che il Paese ha avuto ed ha tutt'ora ad adattarsi ai cambiamenti.

Ciascun oggetto progettato è frutto della riflessione sul nostro modo di vivere e di occupare lo spazio.


La prima collezione nasce dalla parola aborigena "awadare": il budello (babiche) riappare sotto una forma inedita, unito a strutture in acciaio. La scelta di utilizzare questi due elementi così contrastanti offre all'oggetto un carattere molto singolare. La lineare purezza dell'acciaio da una parte e la sinuosa materia organica della "babiche" propongono una riflessione sull'utilizzo dei materiali industriali con quelli tradizionali. La babiche utilizzata generalmente per la fabbricazione di racchette e panieri, prende nome da un adattamento francese della parola sisibabiche, proveniente dalla lingua indio-americana Montagneise e significa "petit-corde, piccola corda".


Questa tecnica fu adottata per numerosi secoli nei trasporti e nei differenti usi della vita quotidiana; di grande aiuto ai viaggiatori che dovevano affrontare condizioni climatiche estreme. La babiche è un materiale apprezzato per la sua capacità di resistenza, intrecciato in modo unicamente artigianale partendo da un solo filo di pelle non tinto. Tale filo viene applicato ancora umido agli oggetti alfine di assicurarne la tensione della superficie dopo l'essiccamento.


Con questa tecnica SAMARE si propone non solamente con una collezione esclusiva ma partecipa alla salvaguardia di una tradizione vivente in via di estinzione.

Laurie Bedikian è canadese e vive a Montreal. Diplomata all'Università di Design D'Interni di Montreal, ha di seguito ottenuto un diploma al Central Saint-Martins College del Design di Londra. Laurie ha lavorato nelle relazioni pubbliche, nella comunicazione e come designer d'interni. Attualmente all'interno dello Studio si occupa delle relazioni pubbliche e della comunicazione.


Nicolas B: Lecompte è canadese e vive a Milano. Laureato in Architettura all'Università di Montreal, ha in seguito studiato a Venezia, Vienna e a Berlino dove ha ottenuto la sua specializzazione in Creazione Interdisciplinare alla scuola Kunsthochschule KHB. Nicolas ha lavorato nelle arti visuali, nel design e nella commercializzazione dei prodotti di lusso. All'interno dello studio si occupa della promozione internazionale, della ricerca e di design.


Mania Bedikian è canadese e vive a Montreal. Ha ottenuto un Diploma in Filosofia e una Laurea in Architettura all'Università di Montral0. In seguito dopo un periodo di studi a Voncouver e in Svezia, Mania lavora a progetti architettonici e progetti internazionali di architettura per il trasporto. All'interno dello Studio si occupa della coordinazione interna, della supervisione della produzione in seno al progetto creativo.


Patrick M. de Barros è canadese e vive a Montreal. Laureatosi in Architettura all'Università di Montreal frequenta differenti laboratori creativi in Francia e Italia. Acquisisce una conoscenza importante nell'Architettura Istituzionale, in Canada ed all'estero.

Nello studio si occupa della realizzazione grafica dell'immagine e di design.


Alessandro Maria Betocchi
ART TO DESIGN
Via Porta Nova, 12
40123 Bologna (BO) Italy
Tel.: +39 051 6590752
Fax: +39 051 225022



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