L'iniziativa, voluta dal Sindaco Avv. Romani Roberto e dall'Assessore all'Urbanistica Sirio Bartolucci, nasce per dare risalto ad uno spazio di particolare rilevanza storica.
Soddisfazione espressa per un progetto che fino a pochi anni fa sembrava irrealizzabile e che ora, grazie anche alla buona amministrazione di Acquasparta e al concorso di forze di Regione, Università e Fondazione Perugiassisi, presto ridarà all'Umbria un pezzo della sua storia.
Un luogo dove sono stati pensati il telescopio, il microscopio, e dove è stata fatta la scienza del nostro Paese. L'obiettivo è quindi la creazione, nelle sale del Palazzo, di un museo virtuale su Federico Cesi e l'Accademia dei Lincei: un percorso di cui la manifestazione 'Estate a Palazzo' è solo il primo passo.
Un'esperienza che fa seguito al successo della riapertura del Palazzo sperimentata lo scorso marzo in occasione delle Giornate del Fai, con ben 1350 visitatori, e replicata a giugno con una serie di visite guidate e osservazioni astronomiche tenutesi nel corso della Festa del Rinascimento.
Una formula che sarà ripresa e ampliata con 'Estate a Palazzo': in calendario ci saranno anche laboratori didattici per bambini, eventi dedicati alla botanica, aperitivi e mostre.
Un programma frutto della collaborazione con le istituzioni, ma anche con le associazioni locali. Il punto di partenza di un progetto di valorizzazione del territorio di cui Palazzo Cesi sarà il fulcro.
Il palazzo Cesi è situato, sul luogo dell'antica rocca, in Acquasaparta provincia di Terni, nell'omonima piazza e fu edificato nel Cinquecento per volontà del porporato Federico Aquitani Cesi. Per secoli fu attribuito al Vignola, ma ormai è certo che il progetto fu realizzato nel 1561 da esponenti della sua scuola: Guidetto Guidetti poi Giovan Bianchi.
La fabbrica, in stile tardorinascimentale, fu eseguita intorno al 1579, anno delle nozze di Federico I Cesi con Olimpia Orsini, genitori del Linceo.
Federico Cesi scienziato e naturalista italiano, duca di Acquasparta fu fondatore dell'Accademia dei Lincei.
Il maestro Igor Boza Borozan, anticipando l'apertura della stagione 'Estate a Palazzo', espone la sua antologia artistica proprio nel prestigiose sale di Palazzo Cesi di Acquasparta.
Per l'occasione è stata realizzata una camicia gigante in onore del grande maestro pittore olandese Hieronymus Bosh di cui quest'anno si celebrano i cinquecento anni dalla sua morte.
Dopo anni di studio e di ricerca che il maestro Borozan ha dedicato al mondo alchemico è stata concepita e realizzata una serie di opere trasversali tra incisione, pittura e ceramica della raffinata linea edizione limitata realizzate dal maestro a Deruta.
Un'esposizione di ampio respiro artistico che si articola tra pittura, scultura, poesia e musica fuse magistralmente in una carrellata di opere di particolare eleganza e sobrietà.
Un percorso artistico che riscopre le rotte del Mediterraneo e trova nel linguaggio dell'arte l'essenza di una cultura antica fatta di tradizioni, profumi, colori e suoni.
Quella di Borozan è un'intensa attività di indagine e sperimentazione che vede alternarsi installazioni ad abbozzi pittorici, produzioni ceramiche a monumentali camicie, una narrazione iconografica che non intende rispondere ad un criterio cronologico, ma essere una testimonianza randomica di intensi momenti artistici nati tra Italia e Spagna.
"Si, la camicia è il mio "simbolo", sin dai tempi di Sarajevo." Afferma Borozan. "Ho iniziato con disegni a matita di piccoli e medi formati, per poi passare al colore in un'escalation creativa che ancora perseguo. La camicia è una metafora, è una sorta di contenitore, quindi, l'uomo, la sua essenza, ne è il contenuto. Le mie camicie non sono mai vuote al contrario di quanto sembri. Nelle camicie si riflettono persone, storie, percorsi. Ognuno può esserne il protagonista, questo è un bel "gioco", perché ognuno può riflettere se stesso e "guardarsi" allo specchio."
Per l'occasione è stata realizzata una camicia gigante dedicata al grande maestro pittore olandese
Il progetto ArteScambio, nasce nel settembre del 2013, per volontà di Tosca Guarino, amante dell'arte e attenta valorizzatrice di espressioni creative.
La volontà di coniugare forme artistiche con spazi architettonici di perstigio, la porta ad organizzare vernissage al Panta Rei e al San Marco2 nella città di Terni, per offrire la visibilità e la divulgazione del bello, in un atmosfera conviviale e piacevole.
Un quadro vive attraverso lo sguardo altrui e a sua volta, il fruitore vive anche inconsapevolmente, grazie al quadro stesso.
La lettura di opere, che segnano il cammino di artisti ricchi di valori umani e di ricerca stilistica, diventa l'opportunità di favorire un dialogo emotivo - semantico fatto di linee, di colori, di materia, di equilibri, di messaggi che può superare barriere come la banalità e l'indifferenza.
Chi meglio di un opera artistica può riuscire a tanto?!
Un ambiente assume un volto significativo e coinvolgente se comunica e propone uno scambio tra l'opera stessa e lo stato d'animo dell'osservatore.
Una parete segnata da un dipinto può diventare la voce di un sentimento che ci accomuna in quell'umanità che oggi, come da sempre, ha bisogno di esistere.
Un particolare ringraziamento al Comune di Acquasparta.
Palazzo Cesi - Acquasparta Terni
Orario apertura al pubblico:
venerdì dalle 15 alle 20
sabato dalle 15 alle 20
domenica dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 20
ingresso libero
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