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sabato 4 febbraio 2017

Galleria 8,75, Reggio Emilia | Carmen Panciroli | 11 febbraio - 8 marzo 2017

La Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia presenta, dall'11 febbraio all'8 marzo 2017, la mostra personale dell'artista Carmen Panciroli dedicata al genere del ritratto, inteso come strumento privilegiato per sondare la profondità psicologica del soggetto. 

L'esposizione sarà inaugurata sabato 11 febbraio alle ore 17.00.



La Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 4) presenta, dall'11 febbraio all'8 marzo 2017, la mostra personale dell'artista Carmen Pancirolidedicata al genere del ritratto, inteso come strumentoprivilegiato per sondare la profondità psicologica del soggetto.

Curata da Agnese Spinelli e Chiara Serri, l'esposizione sarà inaugurata sabato 11 febbraio alle ore 17.00. In mostra, una ventina di opere ad olio su tela di lino di piccolo formatorealizzate nel 2016, tratte dalla serie "Uno, nessuno, centomila".

Il titolo della personale – "Dialoghi inconsueti" – fa riferimento al continuo rimando tra presente e passato, tra volti familiari ed icone della storia dell'arte. 

«Non una citazione vera e propria, scrive Chiara Serri, piuttosto un'ispirazione, la volontà di sottrarre l'arte alla velocità di consumo imposta dalla società contemporanea, attraverso una pittura dai tempi lunghi, stratificati».

La formazione dell'artista avviene, infatti, attraverso la meticolosa copia dei maestri del passato. Ogni opera nasce da un disegno preparatorio, riportato direttamente sul fondoazzurro fiordaliso

Il colore ad olio viene quindi applicato per velature successive, a partire dagli occhi, nei quali si intravede l'anima della persona, in paziente attesa davanti allo sguardo del pittore.

Carmen Panciroli non cerca la bella posa, ma l'espressione, lasciandosi andare anche ad alcuni vezzi che le consentono sperimentazioni tecniche, come la riproduzione delle trasparenze del velo di una sposa (Anna) o di tessuti e pellicce (Marisa, Agnese, Gino), sino all'autoritratto (Carmen) in cui lo sguardo dell'artista, così come nell'"Autoritratto giovanile" di Rembrandt degli Uffizi, è posto in ombra, risultando comunque visibile e magnetico.

L'esposizione, realizzata con il sostegno di NeroModena, sarà visitabile fino all'8 marzo 2017, di martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 17.30-19.30, oppure su appuntamento. 

Ingresso libero. 

Per informazioni: 
ginodifrenna875arte@yahoo.it 
www.csart.it/875 
www.facebook.com/galleria875.


 SEDE
GALLERIA 8,75 ARTECONTEMPORANEA
Corso Garibaldi, 4 - Reggio Emilia
TITOLO
DIALOGHI INCONSUETI
ARTISTA
Carmen Panciroli
CURATORI
Agnese Spinelli, Chiara Serri
INAUGURAZIONE 
Sabato 11 febbraio, ore 17.00
DURATA
11 febbraio – 8 marzo 2017
ORARIO
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 17.30-19.30, oppure su appuntamento.
CATALOGO
In galleria


Carmen Panciroli nasce a Scandiano (RE) nel 1952. Diplomata all'Istituto Magistrale, affronta la pittura da autodidatta, esercitandosi nella copia dei grandi maestri dell'antichità. 

Si dedica successivamente all'arte del ritratto, nella quale si distingue per la calibrata distribuzione dei volumi, la scelta cromatica, la perfezione accademica del disegno e lo studio accurato dell'anatomia. 

Prende parte a numerose esposizioni personali e collettive, ultime delle quali "Sotto la pelle" (Sala mostre del Comune, Rubiera, 2006), "Carmen Panciroli" (Palazzo Vecchio al Mauriziano, Reggio Emilia, 2006), "Ali di farfalla" (Galleria d'Arte Metamorfosi, Reggio Emilia, 2009), "Attimi di colore" (Dogana Veneta, Lazise, 2011), "Magnifica Ossessione" (Spazio Vetrina Piazza Prampolini, Reggio Emilia, 2012), "AEmilia Art Quake"(Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia, 2012), "...Veneri e Adoni" (Torre dell'Orologio, Castellarano, 2012), "Nella casa dell'Ariosto" (Il Mauriziano, Reggio Emilia, 2013), "Carmen Panciroli" (Spazio ART È, Reggio Emilia, 2013), "Immagina Ariosto" (Il Mauriziano, Reggio Emilia, 2014),"Donne e Motori. Storie di gioie tra grandi dolori" (Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia, 2015). 

Oltre alla pittura, si è dedicata anche alla realizzazione di mosaici, tromp l'oeil e nuove linee di prodotti (Live, Gli Intarsi Preziosi) per un'importante ditta del comprensorio sassolese della ceramica. Vive e lavora a Bagno di Reggio Emilia.

8,75 Artecontemporanea, Ass. Culturale, Corso Garibaldi 4, Reggio Emilia
Tel. 0522 556806 | Cell. 340 3545183 | www.csart.it/875 | ginodifrenna875arte@yahoo.it


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Quale Arte? Personale di Angelo Brancato/ Simultanea Spazi d'Arte/ Firenze/ Dal 10 al 24 febbraio/ Opening venerdì 10 febbraio ore 17.00


Quale Arte?

Mostra personale di Angelo Brancato
a cura di Gaetano Terrana
10-24 febbraio 2017

Opening venerdì 10 febbraio ore 17.00

Dal 10 al 24 febbraio lo spazio curatoriale Simultanea Spazi d'Arte, ideato e diretto da Roberta Fiorini e Daniela Pronestì, presenta la mostra dell'artista Angelo Brancato (1974) a cura di Gaetano Terrana.

Di origini siciliane, da anni ormai Brancato vive ed opera a Firenze. Talento precoce, inizia a disegnare fin da bambino, riuscendo a mantere intatta negli anni la stessa immediatezza espressiva dell'infanzia. 

Una spontaneità a tratti selvaggia e certamente priva di un rigore logico; una pulsione interiore che invade lo spazio con un gesto deciso, istintivo, per niente interessato alle tendenze dell'arte attuale. 

Brancato è alla continua ricerca di un'espressione assoluta: i suoi paesaggi tracciano un movimento continuo, un vortice di colori che, con la loro intensità quasi allucinata, risucchiano lo sguardo dell'osservatore e spingono l'idea stessa di paesaggio ai limiti dell'astrazione. 

I ritratti raccontano invece di una società prigioniera del pensiero individuale, dispersa, disorientata, sempre alla ricerca del proprio equilibrio.  
Nonostante il mondo sia convinto di correre velocemente ed essere all'avanguardia - afferma l'artista - non sa che in questo preciso istante si trova agli antipodi del tempo.  

Parole da cui si evince una visione lucida e implacabile dell'uomo contemporaneo, del suo delirio di onnipotenza destinato a tradursi - sembra dirci Brancato - in amara disillusione. 
(Gaetano Terrana).

Simultanea Spazi d'Arte
Spazio curatoriale, Ass. artistico - culturale, via San Zanobi 45 rosso, Firenze
Fb: Simultanea Spazi d'Arte e Simultanea Spazi d'Arte (Official English and Spanish)

Sito web: simultaneaspazidarte.blogspot.com  Twitter: ArteSimultanea



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venerdì 3 febbraio 2017

A Milano una mostra per celebrare l'amore: Arte e amore, un viaggio infinito






Andreea Dorneanu
Nel mese dedicato agli innamorati sarà presentata venerdì 24 febbraio presso la 809 Art Gallery di Milano una mostra intensa e coinvolgente, nella quale attraverso opere estremamente diverse si giunge all’esaltazione di un sentimento universale, che non ha confini..

L’amore rappresenta una parte importante della storia dell’arte, un argomento che quasi tutti gli artisti hanno trattato in un modo o nell’altro, passando dalla raffigurazione di timidi baci a scene  passionali, fino ad arrivare alle rappresentazioni più surreali. L’amore ha però, mille sfaccettature:  amore come eros, passione, energia; amore come incontro tra anime, bene supremo, più forte di qualunque ragionamento; amore senza condizionamenti e senza categorie precostituite.


Katia Minervini

Dieci artisti, provenienti da tutta Italia, esprimono in questa collettiva le loro più intime sensazioni ed emozioni nei confronti di tale tematica, dando libero sfogo alla creatività, coscienti che l’amore si guarda non soltanto con gli occhi ma con l’anima..

Paolo Signore


 Gli artisti:
Paola Bartolacci:
Medico veterinario, apprende sin da bambina gli elementi fondamentali dell’arte del disegno, frequentando in seguito lo studio del pittore Umberto Belli. Artista poliedrica e dedita alla sperimentazione, le sue opere sono dominate dall’amore per la natura e gli animali e rivelano al tempo stesso, la sua sottile e lucida abilità di indagare l'animo umano.

Helèna Buscemi,
Artista siciliana, spazia dal disegno a matita, all’acquerello, all’olio e l’acrilico, mostrando interesse anche per l’arte digitale e la pittura su stoffa, vetro o altri supporti. Le sue opere figurative spiccano per una notevole qualità tecnica, evidente soprattutto nell’uso del colore e nella resa dei tratti fisionomici, che va a legarsi ad una singolare capacità introspettiva.

Daniela Damiano (Asdhe)
Artista campana, laureata in matematica, ha vissuto a Milano per circa sedici anni. Tornata nella sua terra d’origine, ha ritrovato la propria essenza, cominciando così a dipingere. E’ autrice di diversi saggi ("La mia magia"; "I miei incantesimi", etc.) e molto spesso le sue opere pittoriche sono strettamente connesse a quelle letterarie. Nei dipinti in mostra prevale l’interesse per una raffigurazione volta ad indagare, anche da un punto di vista scientifico, le emozioni profonde insite nell’animo umano.

Andreea Ioana Dorneanu,
Pittrice di origini rumene, ma torinese d’adozione, è un’artista a tutto tondo che spazia dalla passione per l’arte all’amore per la sartoria, realizzando abiti e accessori. L’arte è per lei “un viaggio, una riscoperta di sè”, che l’ha guidata a conoscere meglio il suo IO più profondo, con tutte le sue paure e passioni. Nelle sue opere mostra spiccate doti introspettive, dando vita, molto spesso, ad immagini di notevole impatto visivo.

  
Paolo Graziani,
Artista forlivese, di formazione autodidatta, si pone sempre come obiettivo primario quello di rappresentare le emozioni, scaturite da un particolare momento di vita o da una determinata scena quotidiana che lo toccano nel profondo. Nella sua pittura, contraddistinta da tinte delicate e da un certo misticismo, si coglie non tanto quella  realtà effettiva, tangibile con i sensi, quanto piuttosto tutta una serie di messaggi, sensazioni ed emozioni che si possono carpire solo ascoltando la sua arte col cuore e con l’anima.

Menna
Artista calabrese, scopre la sua passione sin da bambina, coltivando questo sua propensione per l’arte presso l’Accademia di Belle arti. Nelle sue opere prevale un forte interesse per la sperimentazione di tecniche diverse (acquerello, acrilico, caffè etc.) che si unisce a colori vivaci e figurazioni surrealiste, andando a formare uno stile fresco e assolutamente originale che travolge emotivamente lo spettatore.

Katia Minervini:
Interessata alla pittura sin da bambina, si diploma presso l’ Istituto D’arte di Ascoli Piceno, iniziando ben presto ad esporre in collettive in Italia e all’estero. La sua pittura dai toni caldi e dalle rappresentazioni realistiche trae ispirazione dalle sensazioni scaturite in lei durante i suoi numerosi viaggi in giro per il mondo. Colpisce la notevole capacità descrittiva di questa artista, che si concentra su pose, gesti e sguardi, mettendo sempre in primo piano l’emozione.

Sara Stradi
Artista milanese, diplomata in pittura all'Accademia di Brera, ha lavorato con architetti e scenografi, realizzando anche illustrazioni per testi naturalistici. Dal 2009 si concentra nuovamente sulla pittura, esponendo presso gallerie e associazioni. Le sue opere si distinguono per un carattere fiabesco e magico congiunto a tinte calde e motivi vegetali, che generano dipinti dallo stile estremamente raffinato nei quali dominano sentimenti come amore, pace e serenità.

Paolo Signore,
Artista romano, ha scoperto di recente la propria inclinazione per la pittura, mostrando sin da subito una pittorica variegata costituita da opere astratte e figurative, nella quali si passa dal colore intenso e vibrante ad immagini in cui si gioca sul contrasto tra il bianco e il nero. Ha esposto in numerose collettive in Italia e all’estero, riscuotendo grande consenso da parte del pubblico e di esperti del settore.

Paola tramontin
Nata a Trento, pittrice e scultrice, nonché allieva del maestro Egidio Petri, si dedica alla scultura a partire dal 2006, concentrandosi prevalentemente sul basso ed alto rilievo. Nelle sue opere prevale la raffigurazione di soggetti contemporanei, soprattutto ritratti femminili, contraddistinti da notevole plasticità e forza espressiva. Straordinaria la capacità dell’artista di immedesimarsi nei personaggi che ritrae,  creando uno stile autentico ed opere emotivamente molto coinvolgenti.


Francesca Callipari: Laureata in Storia dell’arte con una tesi in storia della miniatura medievale,  si occupa da alcuni anni di arte contemporanea, organizzando eventi in qualità di curatore mostre sia in Italia che all’estero. Ama progettare esposizioni a tema, il cui scopo non sia esclusivamente quello di presentare nuovi artisti che si affacciano nel mondo dell'arte contemporanea ma anche e soprattutto lasciare un messaggio alla collettività, riuscendo ad entrare nell'animo dello spettatore. 

Inaugurazione mostra Prêt-à-porter di Giovanni Frangi - Palazzo Fabroni, sabato 4 febbraio - Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017


Giovanni Frangi _ foto di Julia Krahn
Sabato 4 febbraio, alle ore 17.30, a Palazzo Fabroni a Pistoia inaugura Prêt-à-porter, mostra dell'artista Giovanni Frangi, uno degli eventi di punta nel palinsesto culturale della Capitale Italiana della Cultura 2017.

Curata da Giovanni Agosti, frutto di una collaborazione ventennale tra l'artista e il critico d'arte, l'esposizione sarà visitabile fino al 2 aprile (per maggiori informazioni visitare il sito www.palazzofabroni.it).

Il secondo piano del settecentesco Palazzo Fabroni, con le sue finestre affacciate da un lato sul policromo fregio robbiano dell'ex Ospedale del Ceppo, e dall'altro sulla pieve romanica di Sant'Andrea, celebre per il pulpito di Giovanni Pisano, è il punto di partenza per una mostra costruita su un sistema binario di rappresentazione. 

Ogni opera è concepita e collocata in armonia sia con l'interno, sia con il contesto che lo circonda, in un equilibrio espositivo pensato in relazione a due tra gli esempi più illustri del patrimonio artistico di Pistoia.

In occasione dell'inaugurazione della mostra a Palazzo Fabroni sarà riacceso il raggio laser che domenica 1 gennaio ha illuminato la prima sera di Pistoia Capitale Italiana della Cultura.

Il fascio luminoso collega idealmente Palazzo Fabroni a Villa di Celle a Santomato dalle 18 fino a mezzanotte e sarà acceso ogni sera con gli stessi orari fino a domenica 12 febbraio.

Orari: dal martedì al venerdì ore 10-14 ǀ sabato, domenica e festivi ore 10-18 ǀ chiuso il lunedì
Biglietti d'ingresso (comprensivi anche della visita alla collezione permanente di Palazzo Fabroni): intero € 3,50 - ridotto € 2,00


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giovedì 2 febbraio 2017

Paola De Rosa. Fosforo portatore di luce in mostra a Roma al Museo di Chimica Primo Levi



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Roma - Museo di Chimica Primo Levi

Dall'8 al 16 febbraio 2017
Inaugurazione: 
mercoledì 8 febbraio 2017, ore 16
Presentazione: Prof. Luigi Campanella

Il Museo di Chimica Primo Levi dell'Università Sapienza di Roma ospita, nei suoi spazi, dall'8 al 16 febbraio 2017, la mostra di Paola De Rosa dal titolo Fosforo portatore di luce.

Nel suo libro Il sistema periodico, Primo Levi ribadisce che il fosforo e' portatore di luce e da questa suggestione e' nata l'idea di proporre in mostra due particolari portatori di luce: Lucifero e la Sapienza.

Lucifero e' evocato attraverso 8 dipinti a olio su tela che rappresentano i Vizi Capitali, mentre la Sapienza e' rappresentata da 23 uomini di cultura, ritratti ad acquerello: Aristotele, Giacomo Balla, Bernard Berenson, Umberto Boccioni, Donato Bramante, Filippo Brunelleschi, Renato Caccioppoli, Italo Calvino, Cesare Cattaneo, Enrico Fermi, Galileo Galilei, Primo Levi, Antonio Ligabue, Roberto Longhi, Giuseppe Peano, Edoardo Persico, Luigi Pirandello, Giambattista Piranesi, Auguste Rodin, Seneca, Giuseppe Terragni, Giuseppe Ungaretti, Bruno Zevi.

Presente in mostra, inoltre, Oktaedron, una lampada modulare in vetro translucente, ideata e realizzata da Ariane Maser.

Si ringraziano: Il Direttore del Dipartimento di Chimica Prof. Aldo Laganà, il delegato del Direttore del Museo di Chimica "Primo Levi" Prof. Armandodoriano Bianco.

Un particolare ringraziamento al Prof. Luigi Campanella e alla Dott.ssa Maria Giuliana Troiani.


Informazioni:
Paola De Rosa. Fosforo portatore di luce
Luogo: Roma - Università Sapienza - Museo di Chimica Primo Levi - Piazzale Aldo Moro, 5
Periodo: dall'8 al 16 febbraio 2017
Inaugurazione: mercoledì 8 febbraio 2017, ore 16
Orario: dal lunedì al giovedì 8.30 - 14; martedì 8.30 - 16.30
Ingresso: libero
Info: Dott.ssa Maria Giuliana Troiani - tel. 06 49913167
museodichimica@uniroma1.it - mgiuly@yahoo.it
Sito web: www.paoladerosa.co.



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martedì 31 gennaio 2017

Il 18 Febbraio 2017 presso il Teatro Galleria di Legnano: Notte Newtrolls per l'anniversario dei 50 anni.



Mostra "Nuovi dialoghi di luce di Sandro Riboni" | Spazio per le Arti contemporanee del Broletto di Pavia | 3 febbraio 2017

Nuovi dialoghi di luce di Sandro Riboni 

inaugurazione 3 febbraio 2017, ore 18
Spazio per le Arti contemporanee del Broletto


Piazza della Vittoria, Pavia


La mostra prosegue fino al 19 febbraio 2017



Venerdì 3 febbraio 2017, alle ore 18, inaugura nello Spazio per le Arti contemporanee del Broletto di Pavia la mostra Nuovi dialoghi di luce, mostra dedicata all'artista pavese Sandro Riboni (Pavia 1921-1986) a trent'anni dalla morte.
L'esposizione, che rimane aperta al pubblico fino al 19 febbraio 2017, è organizzata da Paola Casati e Carlo Migliorini in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Pavia, e presenta una sessantina di opere di diverse dimensioni, tecniche e materiali – tra grafica, ceramica, encausto, incisione e persino un foulard di seta realizzato per l'azienda tessile Taroni di Como – che testimoniano la produzione dell'artista, e ripercorrono le tappe della sua poetica. 


Novità di questa mostra è l'esposizione del torchio dell'artista, su cui venivano impresse le preziose grafiche a rilievo in total white o a colori con una suggestiva palette cromatica.

Sandro Riboni, artista eclettico e intellettualmente libero, in pratica autodidatta, si è confrontato con i grandi maestri delle Avanguardie storiche –da Picasso a Matisse, da Mirò a Leger, fino a Fontana e Licini –. Ha sperimentato tecniche e materiali diversi – ceramica, olio, encausto, incisione, scultura –  e ha girato mezza Europa in bicicletta, pur rimanendo un uomo semplice, lo stesso che per anni ha lavorato come operaio alla Necchi, poi garzone nella ditta di marmi Scapolla, e infine mozzo su una nave per Marrakech. 


Nuovi dialoghi di luce tenta di mostrare tutto questo, ripercorrendo le linee artistiche lungo cui si muoveva Riboni, dal Cubismo al Surrealismo per poi giungere a maturare, attraverso lo Spazialismo, un personalissimo linguaggio in cui coniugava tutte le esperienze vissute.


Variano le tecniche, i materiali e variano anche i temi: dalle grafiche monocrome bianche alle coloratissime ceramiche, lavorate presso la storica manifattura La Fenice di Albissola, fino ai foulard realizzati per le aziende tessili di Como. 

Negli anni settanta poi, scelse di spingersi fino all'astrazione, con le sue forme geometriche sui toni del blu, del rosso e dell'ocra che sembrano come fluttuare sulla tela, delle 'macchine volanti' perse nel cosmo, come le definiva Riboni. 


L'ultimo suo periodo è contrassegnato da splendidi cieli luminosi con nuvole impalpabili e sempre diverse. Anni di sogno. Il previsto passaggio della cometa di Halley lo colpisce profondamento dando vita ad una serie di opere che ad essa si ispirano.

Biografia
Sandro Riboni, nato a Pavia nel 1921, artista autodidatta, nel 1950 parte per Parigi dove avviene la sua formazione artistica presso lo studio del pittore Pierre Marzin, uno degli allievi di Henri Matisse. L'apprendistato artistico continua in Spagna, a Granada, presso l'Accademia di Belle Arti, dove apprende la difficile tecnica dell'encausto che diverrà il mezzo espressivo preferenziale della poetica di Riboni. 


Sempre negli anni '50, il lungo soggiorno di studio e lavoro in Costa Azzura mette il giovane Riboni in contatto con le più attente avanguardie artistiche del periodo. A Vallauris, dove si reca a far ceramica presso l'atelier Madoura di Suzanne Ramié, respira la stessa aria di Pablo Picasso, anch'egli al lavoro presso lo stesso forno. 

A St. Paul de Vence, è presente Fernand Leger, con cui sembra che Riboni abbia intrattenuto dei rapporti artistici. A Nizza partecipa ad importanti rassegne pittoriche nel 1950 e nel 1958. Negli anni '60 è ad Albisola a far ceramica e qui viene in contatto con Lucio Fontana, Wilfredo Lam e tutto quel milieu di artisti che stanno creando un nuovo modo di far arte e che sfocierà con la fondazione del movimento artistico noto come Spazialismo. 

Le linee artistiche lungo cui si muove Riboni sono dunque, inizialmente, all'interno del Cubismo e del Surrealismo per poi giungere a maturare, attraverso lo Spazialismo, un personalissimo linguaggio artistico in cui coniuga tutte le esperienze artistiche vissute. 

Negli ultimi anni di attività, gli anni '80, la poetica di Riboni si astrae dal reale e si esprime attraverso grandi e luminosi cieli che si perdono nello spazio infinito. Muore a Pavia nel 1986.

Tra le mostre antologiche che gli sono state dedicate, ricordiamo quella al Collegio Cairoli e alla Libreria Edizioni Cardano di Pavia nel 2006; allo Spazio d'arte Graal di Pavia nel 2012; allo Spazio Rocco Scotellaro di Vigevano, e a Il Portale di Giovanna Fra di Pavia nel 2013. 

Orari: giovedì e venerdì ore 16-19, sabato e domenica 10.30-12.30 - 16-19
Catalogo in mostra
Ingresso libero
Per info: www.vivipavia.it 

Chiara Argenteri
Ufficio stampa/Press office
Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi
tel. 338.1071862
E-mail: chiara.argenteri@comune.pv.it

Comunicazione per Carlo Migliorini
by M4A-MADE4ART
di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo
info@made4art.it
www.made4art.it 


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