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giovedì 22 settembre 2016

Mostra "MARIA SAVINO. Percorsi luminosi" > 22 settembre - 14 ottobre 2016 > Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Roma

Al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini di Roma
dal 22 settembre al 14 ottobre 2016



Luce, natura, spazio ed eleganza delle forme. Sono questi gli ingredienti che nelle mani di Maria Savino si trasformano nelle singolari ed esclusive opere di Percorsi luminosi, la mostra che dal 22 settembre al 14 ottobre 2016 arricchisce gli spazi della Sala Giubileo presso il Complesso del Vittoriano - Ala Brasini di Roma.

Con 23 opere - alcune delle quali realizzate appositamente per l'esposizione romana come quelle della serie Frammenti -, la mostra racconta gli aspetti più significativi dell'evoluzione stilistica e della ricerca artistica in continua trasformazione di Maria Savino (1971, Vimercate), artista poliedrica che ha scelto la luce come medium espressivo principale del suo lavoro.

Elemento in grado di valicare confini e barriere spaziali, scevro di alcun limite di intensità e manifestazione emblematica della vita, è la luce che viene qui adoperata come relazione di idee, collegamento tra gli oggetti e amplificatore di concetti.

Attraverso un affascinate e onirico percorso ideato come un gioco infinito, la mostra Percorsi luminosi trova il suo fulcro nell'opera Torre di Babele. Ruota della preghiera (2012): "Ho plasmato l'argilla creando tanti mattoni. - racconta l'artista Maria Savino - Mattone sopra mattone ho realizzato questa torre rossa, un muro, un cilindro che gira e rigira, abbatte la barriera, apre un varco. Ci sorprende. Una luce abbagliante arricchita da molteplici colori. Giallo, blu, rosso, verde, bianco. Palpita rivelando ogni sfumatura, ogni preziosa diversità (come madre natura ci insegna, la diversità è un dono da sostenere, da difendere). La luce li unisce, si anima, creando una danza di colori infiniti, come fa l'arcobaleno."

Ad aprire il percorso espositivo, una sequenza dei primi lavori realizzati con lastre in acciaio di forte impatto visivo (come in Percorsi luminosi Rosa e Percorsi luminosi Celeste del 2015), possenti e sinuose forme attraversate da fili di vari colori che si riflettono sulla superficie specchiante dando vita a visioni e sensazioni differenti per l'osservatore.

In questo continuum cronologico ed evolutivo, l'artista presenta poi installazioni tridimensionali luminose monocrome, che amplificano le tematiche già evidenziando il percorso di sinaptici collegamenti per un do ut des: lavori realizzati con materiali e tecnologia semplici (materiali come fili, lampadine led, sfere in plexiglass, smalti, foto, quotidiani, radiografie e altro ancora), che si presentano al visitatore con sfere luminose su basi uniformi di vari colori, come satelliti dai quali partono fili opachi, come rami di vegetazione, segnali di vita.

Appartengono a questa sezione opere delle serie Frammenti e Filo conduttore. Fili radicati sorgono e viaggiano su tragitti liberi per relazionare "Mondi" (sfere) e realtà differenti (nell'opera Filo conduttore 6 le sfere, come nel sistema Copernicano, orbitano nell'immenso giallo solare come pianeti culturali relazionati da "fili conduttori").

La sfericità rende più limpido il linguaggio eliminando angoli chiusi e reconditi, in cui ogni singolo spazio acquisisce pari dignità indipendentemente da ciò che lo anima e dall'energia che lo fa pulsare. Il cangiante alternarsi di colori determina, infine, la dialettica (dei fili) tra opposti (Filo conduttore 8, 2016).

La mostra si conclude con la sua produzione più recente - testimonianza di un percorso reale e/o mentale -, che trae ispirazione dalla ricerca dell'essenza di un vissuto allo stesso tempo individuale e sociale, estrapolando dal caos l'essenza positiva che, come un faro, indica nuovi percorsi luminosi (fanno parte di questo periodo opere come Frammenti fanciulleschi e Frammenti di verità del 2016).

È così che, in alcune installazioni tridimensionali, le sfere diventano trasparenti e riempite con frammenti di radiografie (Frammenti. Introspezione materna del 2016) o di mappe geografiche di territori visitati, input trasudanti di tradizioni e culture differenti che permettono di individuare ed esprimere nuovi stimoli (Frammenti. Percorsi mentali del 2016).

La mostra è in collaborazione con Studio Lattuada, Milano e vede come sponsor tecnico C.M.D. Paderno d'Adda.
Il catalogo è edito da Gangemi Editore.


Info
Ingresso Gratuito
www.ilvittoriano.com



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mercoledì 21 settembre 2016

Mostra Enrico Della Torre "Figuratività dell'Invisibile" | Comunicato Stampa



Alla Galleria d'Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia dal 1 ottobre al 13 novembre 2016
ENRICO DELLA TORRE
"Figuratività dell'Invisibile"

Con la personale dell'artista cremonese Enrico Della Torre, in programma dal 1 ottobre al 13 novembre 2016, la Galleria d'Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia aderisce alla terza edizione di "In Contemporanea", rassegna che unisce diverse gallerie d'arte moderna e contemporanea della città.

La mostra sarà inaugurata nella nuova sede della Galleria alle ore 18.00, alla presenza dell'artista, apprezzato a livello nazionale ed internazionale sia come pittore che come incisore.

Il titolo del progetto "Figuratività dell'Invisibile" fa riferimento ad una definizione coniata da Vittorio Sereni nella seconda metà degli anni '70. 

Un'espressione che, ad oltre trent'anni di distanza, presenta carattere di grande attualità e pertinenza alle opere di recente produzione. In esposizione, una ventina di dipinti di piccole e medie dimensioni, oltre ad alcune grandi tele, tutte realizzate dagli anni '70 ad oggi. 

Una pittura estremamente calibrata, fatta di linee e di forme geometriche, ma capace di preservare una dimensione umana, una visione interiore in cui il riferimento oggettuale viene integrato dalla memoria e dall'immaginazione, trasportando lo spettatore in un "altrove" mutevole e visionario.


Paesaggio, 1976 »

Siesta, 1982 »

Senza tempo, 1986 »

Universo fluviale, 1989 »

Scandito in orizzontale, 2006 »


Via Sessi 1/F - 42121 Reggio Emilia
Tel. +39 0522 58





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martedì 20 settembre 2016

S_RELiTTi di legno, di ferro e di pietra: Bazoni e Catellani fino al 29 settembre in mostra a Parma


Veduta della Galleria Sant'Andrea, ex Chiesa di Parma - Fotografie di Manuela Dazzi


Di legno, di ferro, di pietra è la natura di S_RELiTTi, la nuova mostra di Paolo Bazoni e Maurizio Catellani in corso alla Galleria S. Andrea in via Cavestro, 6 a Parma.
Due artisti così diversi fra loro, ma accomunati da una forte amicizia e da un sentire comune.
La S privativa che caratterizza il titolo della mostra, sta a significare che l'arte recuperando i relitti del passato, li fa rivivere, rendendoli eterni nel presente.
Questa singolare collettiva, curata da Manuela Bartolotti e da Danzio Soragni, ha avuto il contributo anche dell'antiquario Tommaso Tomasi, titolare della Galleria d'arte e di antiquariato "Le due Torri" di Castelguelfo in provincia di Parma.


Manuela Bartolotti, Danzio Soragni, Tommaso Tomasi, Paolo Bazoni, Maurizio Catellani durante l'inaugurazione della mostra


Una cinquantina di opere, tra quadri e sculture, recuperano e ripropongono antichi materiali come il legno, il ferro e la pietra, che sapientemente riutilizzati ed abbinati fra loro, danno vita ad opere d'arte estremamente attuali e all'avanguardia dal punto di vista concettuale e simbolico.
Il progetto espositivo ha ottenuto il patrocinio del Comune di Parma, della Galleria "Le due Torri", di Arte in Vetrina e di FIMA; ed è stata realizzata con il supporto di Frog Learning e di Officine On/Off.


Un altro momento dell'inaugurazione

La mostra, ad ingresso libero, è visitabile fino a giovedì 29 settembre 2016, da martedì a sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, la domenica solo al pomeriggio.


Una delle opere di Paolo Bazoni


Una delle opere di Maurizio Catellani

Francesca Caggiati

lunedì 19 settembre 2016

CONDRO' ILLUSTRATORE - Esposizione personale -

Prosegue la mostra che si tiene nella suggestiva sala della cultura all'interno dell'ex Convento dei Domenicani nel centro di Bitetto. 

L'esposizione contiene le illustrazioni che Condrò ha realizzato nel corso degli ultimi anni per libri pubblicati in Italia e all'estero. 

Potrete ammirare circa 20 opere (tra copertine e illustrazioni interne) ma anche i libri che le contengono.

Le opere ovviamente sono originali e non stampe.

All'interno della sala Condrò ospita un paio di opere dell'artista Angela Marsala realizzate con la fine tecnica denominata QUILLING.


Gli orari di visita per questi ultimi giorni sono 17:30-20:30

La mostra si chiuderà giovedì 22 con la presentazione di TRAMONTO ETILICO ultimo capolavoro del cantautore Marco Laccone. 

Ospite d'onore della serata Annalisa Carbonara (cantante e soprano).

Orario concerto 19:30


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domenica 18 settembre 2016

Mostra Enrico Della Torre "Figuratività dell’Invisibile"




Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO, Reggio Emilia
1 ottobre – 13 novembre 2016

ENRICO DELLA TORRE
Figuratività dell’Invisibile

Inaugurazione: sabato 1 ottobre, ore 18.00
In occasione di In Contemporanea

La Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia (Via Sessi, 1/F) presenta, dal 1 ottobre al 13 novembre 2016, la personale di Enrico Della Torre, apprezzato a livello nazionale ed internazionale sia come pittore che come incisore. La mostra sarà inaugurata sabato 1 ottobre alle ore 18.00 alla presenza dell’artista.
Il titolo del progetto – “Figuratività dell’Invisibile” – fa riferimento ad una definizione coniata da Vittorio Sereni nella seconda metà degli anni ’70. Un’espressione che, ad oltre trent’anni di distanza, presenta carattere di grande attualità e pertinenza alle opere di recente produzione.
Nella ricerca dell’artista – scriveva Sereni (Wolfgang Hildesheimer e Vittorio Sereni, Enrico Della Torre, All’insegna del pesce d’oro, Milano, 1980) – «Il dato di base, indagato e scomposto, si riordina nelle sue nervature e molecole essenziali e già diventa altra cosa, si traspone in una diversa struttura, si articola in altra realtà». Della Torre è giunto ad «una figurazione dell’invisibile navigando tra gli opposti scogli dell’enigma formale e della gratuità dei significati» moltiplicando, per citare Roberto Tassi, gli aspetti del mondo.
In esposizione, una ventina di dipinti di piccole e medie dimensioni, oltre ad alcune grandi tele, tutte realizzate dagli anni ’70 ad oggi. Una pittura estremamente calibrata, fatta di linee e di forme geometriche, ma capace di preservare una dimensione umana, una visione interiore in cui il riferimento oggettuale viene integrato dalla memoria e dall’immaginazione, trasportando lo spettatore in un “altrove” mutevole e visionario.
La mostra, iscritta alla dodicesima “Giornata del Contemporaneo” promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (15 ottobre 2016), sarà visitabile fino al 13 novembre 2016, tutti i giorni con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.30, aperto anche domenica e festivi. Ingresso libero.
“Figuratività dell’Invisibile” è parte della terza edizione della rassegna “In Contemporanea” che vede l’apertura congiunta della stagione espositiva autunnale in sette gallerie d’arte di Reggio Emilia. Realizzata in collaborazione con il Comune e i Musei Civici di Reggio Emilia, la manifestazione prevede anche l’esposizione collettiva “In Contemporanea al Museo”, dal 1 al 30 ottobre 2016 presso il Palazzo dei Musei (Via Spallanzani, 1). L’inaugurazione della mostra museale si terrà venerdì 30 settembre 2016 alle ore 18.00
Sabato 22 ottobre, alle ore 18.00, si terrà, inoltre, in galleria la presentazione del libro scritto da Guido Mambella “Gioseffo Zarlino e la scienza della musica nel ‘500 dal numero sonoro al corpo sonoro” (Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 2016), in dialogo con il professor Cesarino Ruini, storico della musica, e con la professoressa Monica Boni, direttrice della Biblioteca Armando Gentilucci dell’Istituto Peri di Reggio Emilia. In copertina, un particolare dell’opera “Costruzione” (2011) di Enrico Della Torre, presente in mostra.
Per informazioni: tel. 0522 580143, duemilanovecento@tin.it, www.duemilanovecento.it, www.facebook.com/duemilanovecento.

Enrico Della Torre nasce a Pizzighettone (Cremona) nel 1931. Compie i suoi studi artistici a Milano, diplomandosi nel 1951 al Liceo di Brera e, quattro anni più tardi, all’Accademia di Belle Arti. Si dedica alla pittura, al disegno e all’incisione e il suo lavoro viene segnalato con il conferimento di diversi premi. Presentata da Guido Ballo, allestisce nel 1956 la prima mostra personale presso la Galleria dell’Ariete di Milano, dove espone pitture e incisioni. Nel 1957 vince il secondo Premio per la Litografia alla Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea di Venezia e, nello stesso anno, soggiorna brevemente a Parigi. A partire dal gennaio 1958 la sua arte si rinnova facendosi più chiara e analitica. Nel 1960 riceve il primo Premio San Fedele di Pittura a Milano, dove si stabilisce definitivamente. I viaggi in Germania di quegli anni segnano l’inizio di un proficuo dialogo con la cultura tedesca. Il 1968 è l’anno in cui approda all’espressione di un proprio mondo, popolato spesso da personaggi inediti, scaturiti dalla fantasia creativa dell’artista e da un lento processo di metamorfosi. Scopre l’universo misterioso degli zoofiti e delle chimere. Nel 1971 incontra il pittore americano Mark Tobey, il quale aveva già mostrato interesse per il lavoro di Enrico Della Torre acquistando un suo dipinto esposto alla Galerie Suzanne Egloff di Basilea. Il decennio è fitto di mostre personali e collettive sia di pittura che di incisioni, in Italia e all’estero. Nel 1972 espone un gruppo di opere alla Xª Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e nel 1974 è presente alla mostra “La ricerca dell’identità” a Palazzo Reale di Milano. Iniziano nel 1973 i soggiorni in Valtellina dove Enrico Della Torre organizza uno studio-atelier che, sostituendosi progressivamente a quello di Pizzighettone, affianca lo studio milanese. Nel 1974 dona cinquanta lastre incise all’Istituto Nazionale per la Grafica e la Calcografia di Roma. Nel 1981 ottiene il primo Premio Internazionale Lario per il disegno a Como. Il 1983 è l’anno in cui si dedica prevalentemente al collage. Negli anni seguenti le sue opere mirano sempre di più alla costruzione e a una visione più essenziale. Nel 1987 Erich Steingräber organizza una mostra antologica di Della Torre con dipinti, pastelli e incisioni degli anni 1958-1986, allestita inizialmente presso la Neue Pinakothek di Monaco di Baviera e poi trasferita in altre città della Germania. Nell’anno seguente espone a “Di segno italiano – Italienische Zeichnungen 1908 – 1988” nei musei di Francoforte, Berlino e Zurigo. È del 1989 la mostra a Parma “Le strade, dieci pittori a Milano” (a cura di Arturo Carlo Quintavalle) e, nell’occasione, dona tutte le trentasei opere esposte al Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università della città. Nello stesso anno espone al PAC di Milano. Negli anni successivi espone a: “Il miraggio della liricità. Arte astratta in Italia” al Liljevalchs Konsthall di Stoccolma (1991), “Pittura a Milano 1945/1990” al Palazzo della Permanente, Milano (1992) e “The Artist and the Book in Twentieth – Century Italy” presso il Museum of Modern Art di New York (1993). Dal 1992 al 1995 insegna tecniche dell’incisione alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Nella sua attività d’incisore, collabora con stampatori e editori d’arte come Giorgio Upiglio, Giorgio Lucini, Franco Masoero, Federico Santini e Vanni Scheiwiller. Nel 1999 è nominato Accademico Nazionale di San Luca. L’anno successivo Sandro Parmiggiani cura una grande esposizione antologica a Palazzo Magnani di Reggio Emilia. Nel 2000 espone al Museo della Permanente di Milano partecipando alla mostra “Miracoli a Milano 1955-1965. Artisti, gallerie, tendenze” e, l’anno successivo, alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Termoli ad “Intenso Essenziale. Evoluzione dell’Astrattismo in Italia”. Sempre nel 2001, a seguito della donazione da parte dell’artista di più di cento tra opere uniche e incisioni, viene costituito il Fondo Enrico Della Torre presso il Museo Villa dei Cedri di Bellinzona. Nel 2004 esegue una grande vetrata per la facciata del Palazzo Comunale di Calcio (Bergamo) ed espone alla Casa del Mantegna a Mantova “L’incanto della pittura, percorsi dell’arte italiana del secondo Novecento”. Nel 2008, presso la Biblioteca Statale di Cremona, è costituito un Fondo composto da un cospicuo numero di libri d’artista e partecipa alla mostra “Sulle tracce di Licini. Artisti italiani contemporanei” al Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno. Nel 2010 il Museo Villa dei Cedri di Bellinzona gli dedica una sala personale in cui espone alla mostra “Collage – Una poetica del frammento”. Nel 2011 è invitato alla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia - Padiglione Italia - presentato da Ernesto Ferrero ed espone alla Galleria Morone di Milano: “Dire del silenzio la luce/dipinti 1958-1962. In Germania, per i suoi ottant’anni, tra il 2011 e il 2012, gli viene dedicata un’esposizione itinerante “Dall’interno all’esterno” realizzata con i dipinti più recenti, organizzata dalla Frankfurter Westend Galerie di Francoforte. Nel 2012 Skira pubblica il volume “Enrico Della Torre. Catalogo generale dell’opera grafica, 1952-2012”. Nel 2015 è presente a Milano con due esposizioni: alla Galleria San Fedele “Enrico Della Torre. Collage” ed al Museo della Permanente “Disegni 1953-2011”. Sono del 2016 le mostre: “Enrico Della Torre. Collage e incisioni” presso la Sala Lucio Fontana di Comabbio (Varese), “Enrico Della Torre. Pastelli 2003-2012” alla Galleria Marini di Milano ed “Enrico Della Torre. Figuratività dell’Invisibile” alla Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia.

ENRICO DELLA TORRE
Figuratività dell’Invisibile
Reggio Emilia, 2000 & NOVECENTO Galleria d’Arte
1 ottobre – 13 novembre 2016
Inaugurazione: sabato 1 ottobre 2016, ore 18.00
Sabato 22 ottobre, ore 18.00, presentazione del libro “Gioseffo Zarlino e la scienza della musica nel ‘500 dal numero sonoro al corpo sonoro” di Guido Mambella (Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 2016), in dialogo con il professor Cesarino Ruini e la professoressa Monica Boni.
Orari: 10.00-12.30 e 16.00-19.30, aperto anche domenica e festivi

Per informazioni:
2000 & NOVECENTO Galleria d’Arte        
Via Sessi 1/F  | 42121 Reggio Emilia 
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Ufficio Stampa:
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