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martedì 17 novembre 2015

"Mirabilia domestica": la mostra d'arte che piace anche ai bambini

"Mirabilia domestica"
Tante famiglie con bambini per l'inaugurazione
Sculture di sabbia, utensili incorniciati e opere coloratissime dei fratelli Perone conquistano i romani.
La mostra sarà visitabile nella Galleria Michelangelo fino al 5 dicembre.

E' iniziata con il piede giusto la mostra dei fratelli Perone inaugurata sabato presso la Galleria Michelangelo di via Giovanni Giraud, 6 a Roma. Tante famiglie ma anche turisti con bambini al seguito hanno preso parte all'evento nel cuore della Capitale. Quaranta fra quadri e sculture di sabbia, matite giganti, colori e tanta fantasia: sono gli ingredienti di una mostra originale e divertente adatta persino ai più piccoli. E infatti molti genitori ne hanno già approfittato.
"Crediamo - dichiarano i fratelli Perone - che l'arte diventi universale quando riesce ad arrivare a tutti. Le nostre opere sono apparentemente semplici, per questo tanto apprezzate dai più piccoli".
"Lucio Perone riesce ad addomesticare gli oggetti ad essere naturali, a comportarsi come fossero parte della natura oltre che ad avere una loro anima e personalità; mentre è di Peppe Perone l'ibridazione tra cose, oggetti, animali. Ibridazione tra forme che però non troviamo in natura secondo le irreali simbiosi da lui proposte né nella produzione seriale dei nostri utensili" descrive il curatore Marco Tonelli.
"Una mostra da non perdere - afferma il gallerista Fabio Cozzi - Non solo per la bellezza delle opere ma anche per l'eccezionalità di questa doppia personale che vede di nuovo insieme, dopo quindici anni, due fratelli che non lavorano a quattro mani ma che nella loro bravura sembrano completarsi e generare una tecnica e un linguaggio assolutamente unici ".
Per chi vorrà visitare la mostra c'è tempo fino al 5 dicembre. Un evento unico anche per il fatto che i due fratelli, Lucio e Peppe Perone, sono tornati ad esporre insieme nella Capitale dopo quindici anni. La doppia personale è stata allestita nella Galleria Michelangelo di Fabio Cozzi a cura del critico d'arte Marco Tonelli.



Biografie
Lucio Perone nasce a Napoli nel 1972, frequenta il Liceo Artistico di Benevento e nel 1994 si diploma in scultura all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Condivide con il fratello Giuseppe il percorso formativo e l'attività iniziale. Nel 2007 vince il Premio Internazionale Giovane Scultura, Fondazione Messina, Casal Betrame Linee all'orizzonte, Galleria d'Arte Moderna, Genova. Nel 2014 partecipa alla mostra L'eredita dell'arte. Mimmo Paladino - Mohanna Durra, Giordan National Gallery of Fine Arts di Amman, Giordania.
Peppe Perone nasce a Napoli nel 1972. Vive e lavora a Rotondi, Avellino. Dopo aver frequentato il Liceo artistico a Benevento, nel 1994 si diploma in scultura all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2000 viene invitato a realizzare una scultura manifesto per le Bandiere di Maggio in piazza del Plebiscito a Napoli. Nel 2014 disegna con il fratello Lucio il Manifesto del Premio Strega 2014 e partecipa ad alcune mostre collettive, tra cui The spring break show da Guidi&Schoen, Cosa Succede a Rotondi? nell'ambito del progetto Sistema Irpinia per la Cultura Contemporanea, Land like the Sea e Capri. The island of art, tenutesi entrambe a Capri.

L'opera vincitrice del Spotlight 2015 - I'm ready to live di Giorgio Bevignani -in mostra a Londra alla Andipa Gallery dal 10/12


Annunciano il vincitore della terza edizione del Spotlight Award 2015


"I' m ready to live" di Giorgio Bevignani
Solo exhibition presso Andipa Gallery di Londra

10 dicembre 2015 - 9 gennaio 2016


L'artista Giorgio Bevignani con l'opera "I'm ready to live" è il vincitore del premio Spotlight 2015. 
Il premio, giunto alla sua terza edizione, viene assegnato dalla Royal British Society of Sculptors - RBS - in collaborazione con Andipa Gallery. Ogni anno all'artista vincitore viene offerta l'opportunità di esporre presso l'Andipa Gallery per un periodo di quattro settimane, come parte integrante del programma stesso della galleria.
Dal 10 dicembre 2015 fino al 9 Gennaio 2016 l'opera vincitrice di Bevignani sarà esposta presso la galleria londinese in una solo exhibition.

Il lavoro premiato ha ottenuto l'attenzione della giuria per la drammatica realtà contemporanea che descrive: 'I'm ready to live' risuona come un grido disperato per fuggire da un presente, che non permette di vivere, alla ricerca di un possibile futuro.

"I'm ready to live" nasce dopo aver letto il libro di Elémire Zolla: "La nube del telaio", prendendo forma dall'analisi di due parole fondamentali: Sertum e Exordior, parole collegate tra loro al nichilismo, al nulla e all'annientamento di ogni forma di vita.

Sertum è il punto primo di partenza, il principio da cui l'artista trae ispirazione. È l'intreccio, che si concretizza nella creazione di una grande rete da pesca, da utilizzare in mare o nel deserto, quel luogo bivalente in cui tutto può nascere o tutto può morire. Deserto che nell'opera di Bevignani rappresenta il luogo in cui ogni serto si disfa, un posto da cui fuggire, spesso per conquistare un più fortunato futuro o semplicemente per cominciare a vivere. 

Dal Sertum si giunge all'Exordior, momento conclusivo dell'opera, ma anche punto per una nuova partenza. Esordio, unione di ordito e trama, l'inizio della tessitura che, attraverso la sua spoletta, guida la folla dei disperati che fuggono, intrecciando fili colorati verso una nuova rinascita. 

Ripercorrendo i lavori dell'artista Giorgio Bevignani è evidente la sua evoluzione a livello sia materiale che concettuale.
L'esplorazione della pittura astratta precede l'approdo di Giorgio Bevignani alle installazioni scultoree. In questo primo periodo emerge la sua propensione per i colori, che in agglomerati cromatici, diventano vere e proprie pietre, elemento fondamentale delle sue future opere. Ma mentre nelle sue tele si riflette la ricerca costante di verità rispetto alla natura delle cose, il suo sguardo muta nelle prime installazioni. Le sue pietre danzanti sospese tra il buio e la luce, rispondono all'esigenza di riprodurre l'origine dell'universo in un totale equilibrio di forze. Nei lavori più recenti invece, è evidente notare come lo sguardo di Bevignani, prima rivolto all'universo, ora si addentri nelle profondità del suo riflesso, senza distaccarsi totalmente dalle opere precedenti.
I suoi lavori rimangono sempre caratterizzati da un forte uso dei colori e la modularità non è lasciata al caso. Infatti, se nelle installazioni passate i moduli erano sospesi nel vuoto a creare disegni nello spazio, ora questi si agglomerano e si addensano, fino a creare un unico ammasso. Ciò che caratterizza le nuove opere di Bevignani non è solo la loro creazione, ma anche la loro esecuzione,la loro generazione, momenti non più discernibili.
È la loro stessa realizzazione che ci permette di comprendere l'essenza di queste sculture, nate da attese e insicurezze, pause, riprese, abbandoni, nuovi inizi.
Giorgio Bevignani crea una sua Natura, sospende distillati di stati emotivi in spazi che richiamano intimi silenzi di riflessione.

Andipa Gallery dal 1967 è una delle principali gallerie contemporanee di Londra. Situata nel cuore di Knightsbridge, comprende dipinti, disegni, stampe di maestri come Matisse e Picasso, di artisti pop come Warhol e Lichtenstein Hockney, e di artisti contemporanei come Banksy e Damien Hirst. 


Biografia

Giorgio Bevignani, nato a Città di Castello (PG) nel 1955, attualmente vive e lavora a Bologna.
Dal 1990 al 1993 ha vissuto e lavorato a New York, dove ha esposto per la galleria 39 Mercer Street, e dove è stato notato dal celebre gallerista Leo Castelli. Nel 1995 ha trascorso un periodo in Colombia realizzando la personale "Pinturas", a cura di Marta Elena Cardinal Arango presso la galleria Diners di Santafé. Nel 1999 è stato selezionato dall'emittente televisiva WDR e dall'Istituto di Cultura Italiana di Colonia per rappresentare l'Italia nella mostra collettiva "Coincidences", presso l'Ignis Kulturzentrum. Tra le mostre personali più recenti vanno ricordate: "Peter Pan e l'Orizzonte dei Rossi" presso Fabbrica (FC) nel 2009, "Granada" sempre nel 2009 a Bogota in Colombia, "BIO-Abisso" durante la Human Rights nights presso la Cineteca di Bologna nel 2010; "Europa" presso la Galleria Restarte & Contemporary Concept durante Artefiera off Bologna, 2012, e infine " La compagnia evanescente" Casa dell'architettura, Roma, 2013.
 Tra le collettive: "A certain Form of Heaven / Male" a cura di Isabella Falbo, 2007, galleria Artsinergy, Bologna; e "Premio Città di Novara" 2008, in occasione del quale Giovanni Cordero gli conferisce il premio per l'opera. Tra le più recenti ricordiamo "Direzione alterità" presso il Teatro India a Roma, 2011; dello stesso anno "Peace Island" all'Istituto Superiore Antincendi a Roma e "BO- Hème" presso la Galleria H2O a Bologna, 2012.
L'opera recente "Jordan's Red Water" è in questo momento esposta al BAG, Bocconi Art Gallery, Milano.
Opere di Giorgio Bevignani sono presenti ad Ancona, Bologna, Imperia, Milano, New York, Roma, Reggio Emilia, Santafé di Bogotà, Siena, Strasburgo.



INFORMAZIONI UTILI

TITOLO DELL'OPERA: I'M READY TO LIVE

ARTISTA: GIORGIO BEVIGNANI

SEDE ESPOSITIVA: ANDIPA GALLERY

DATE DI APERTURA: 10 DICEMBRE 2015 – 9 GENNAIO 2016

GIORNI DI APERTURA: DA LUNEDÌ A VENERDÌ

ORARI DI APERTURA: 9.30 – 18.00

PREMIO SPOTLIGHT 2015 PROMOSSO DA:



IN COLLABORAZIONE CON:
AGENZIA DI COMUNICAZIONE E UFFICIO STAMPA



lunedì 16 novembre 2015

Si è inaugurata a Torgiano la mostra “VASELLE D’AUTORE PER IL VINO NOVELLO"

Domenica 15 novembre 2015, a Torgiano, dalle ore 16.30, presso la piazzetta antistante la Sala Sant'Antonio e all'interno di essa, si è tenuta l'inaugurazione della 20a edizione della mostra "VASELLE D'AUTORE PER IL VINO NOVELLO" per il MACC, Museo dell'Arte Ceramica Contemporanea.

Protagonisti dell'edizione 2015 sono l'argentina Vilma Villaverde e gli italiani Enrico Stropparo e Andrea Caruso.

E' stato grande il successo di pubblico all'inaugurazione della manifestazione che celebra lo strettissimo rapporto che intercorre a  Torgiano  tra "Vino e Ceramica".

Vaselle d'autore è nell'ambito della sesta edizione di "Versando Torgiano", il contenitore culturale organizzato dal Comune di Torgiano che, attraverso una serie di eventi, dal 13 al 15 novembre 2015, ha celebrato l'olio e il vino, eccellenze del suo territorio.

Oltre la mostra, è stato presentato il catalogo dell'edizione 2015 con la storica dell'arte Daniela Fonti  e un video di animazione realizzato dall'artista faentino Mirco Denicolò per il Museo Arte Ceramica Contemporanea di Torgiano e per festeggiare i 20 anni della manifestazione.
Il video, nato dalla collaborazione dell'artista con il Centro Giovani di Torgiano prende ispirazione dalle collezioni del MACC e le inserisce in un originale plot di "ceramica animata". La colonna sonora ideata ed eseguita dai giovani del Centro, completano questa inusuale ed efficacissima opera.

La mostra "Vaselle d'Autore per il vino novello 2015", con ingresso libero, si potrà visitare dal 15 al 21 novembre 2015 presso la Sala Sant'Antonio e dal 22 novembre al 20 dicembre 2015 presso la Sala Paolo da Torgiano (Via Garibaldi, 10).

Gli orari sono: dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18
sabato e domenica su appuntamento, tel. 075 6211682 -  infopoint@comune.torgiano.pg.it

Giunta alla ventesima edizione, da due decenni, Nino Caruso, uno dei più importanti maestri della ceramica internazionale, ideatore e direttore artistico della manifestazione, invita, ogni anno, tre artisti a creare dei contenitori in ceramica per mescere il vino, reinterpretando la vasella, tradizionale boccale umbro che discende dalla medioevale "panata", recipiente con un orlo che ricorda il becco del pellicano.

Le opere sono raccolte nel MACC Museo Arte Ceramica Contemporanea di Torgiano e rappresentano una straordinaria collezione di arte ceramica contemporanea.

A PROPOSITO DELL'EDIZIONE 2015, DANIELA FONTI DICHIARA:
"Giunta alla ventesima edizione, la manifestazione artistica "Versando Torgiano", curata dal 1996 da Nino Caruso, impone di tentare un piccolo bilancio. A partire in primo luogo dalla figura del suo protagonista, che donando a Torgiano un prezioso museo delle sue più celebri realizzazioni in ceramica, ha voluto sottolineare con questo gesto il profondo rapporto che lo lega alle terre umbre, lui siciliano d'origine, ma soprattutto la volontà di dialogare con grande generosità con gli altri maestri contemporanei che praticano la scultura in ceramica.  

Così la manifestazione delle "Vaselle d'autore" non è rimasta una delle tante iniziative effimere del Belpaese ma ha costituito anch'essa un altro museo per Torgiano, la raccolta di arte ceramica contemporanea (il MACC), realtà ormai consolidata nel panorama sempre più esteso di queste istituzioni in Italia.


GLI ARTISTI INTERVENUTI NELLE PASSATE EDIZIONI DI VASELLE D'AUTORE SONO STATI: nel 1996, Nino Caruso, Simona Weller, Joaquin Roca Rey – nel 1997, Bruno Ceccobelli, Nedda Guidi, Piero Dorazio – nel 1998, Nino Cordio, Eliseo Mattiacci, Betty Woodman – nel 1999,  Ingrid Smolle, Carlo Lorenzetti, Carla Accardi – nel 2000, Joe Tilson, Giosetta Fioroni, Alessio Tasca – nel 2001, Franco Bucci, Gino Marotta, Linda Schrank – nel 2002, Claudio Verna, Ciriaco Campus, Janet Mansfield – nel 2003, Achille Perilli, Liliane Lijn, Federico Brook – nel 2004, Alberto Mingotti, Ron Mehlman, Coralla Maiuri – nel 2005, Ted Kurahara, Giuseppe Gallo, Martha Pachón Rodriguez – nel 2006, Luciano Laghi, Renza Sciutto, Adriano Leverone – nel 2007, David Davinson, Marian Heyerdahl, Ole Lislerud – nel 2008, Luigi Gismondo, Franco Ziliotto, Mario Ferriera da Silva – nel 2009, Poul Jensen, Scott Ross, Ettore Consolazione – nel 2010, Kay Harvey, Jesús Castañón Loché, Giancarlo Sciannella – nel 2011, Alfredo Gioventù, Annalisa Guerri, Mirta Morigi – nel 2012, Riccardo Biavati, Antonella Cimatti, Tomo Hirai – nel 2013, Claudio Valenti, Jamie Walker, Antonella Zazzera – nel 2014, Claude Champy, Massimo Luccioli, Gabriella Sacchi.

Informazioni, visite, prenotazioni per la mostra delle Vaselle dAutore e per il Museo dell'Arte Ceramica Contemporanea (MACC):
Comune di Torgiano - tel. 075 6211682 - infopoint@comune.torgiano.pg.it
www.versandotorgiano.it

Ufficio Stampa e Promozione
Patrizia Cavalletti Comunicazione

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"VERSANDO TORGIANO 2015" È ORGANIZZATO DAL COMUNE DI TORGIANO

Con il patrocinio di
Unione Europea FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE l'Europa investe nelle zone rurali - Repubblica Italiana - Regione Umbria, PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER L'UMBRIA 2007/2013, MISURA 3.1.3 - Provincia Perugia - Camera di Commercio Industria e Artigianato di Perugia

In collabrazione con
Strada dei Vini del Cantico - FIS Fondazione Italiana Sommelier, Umbria - Accademia delle Belle Arti di Perugia - RUFA Rome University of Fine Arts - Esad Cordoba - Accademia Belle Arti di Napoli - Fondazione Lungarotti

Con il contributo di
BorgoBrufa – Ticchioni - Umbra Zoo Mangimi - Luigi Bacchi Iveco - Grigi Cereali - OMG Officine Meccaniche Galletti - Il Castello di Rosciano – Movitruck - Mandarini Arredamenti- Wilsider – Farchioni - Pucciarini

Sponsor tecnici
Le Tre Vaselle – Agriturismo Casale Villa Chiara - Agriturismo Marzolano – Agriturismo Il Cerchio delle Fate - Hotel Al Grappolo d'Oro - BorgoBrufa – Alunni Pasticceria - Terre Margaritelli - La Montagnola - Voglia di Buono – MOO Museo dell'Olivo e dell'Olio - Torgiano Nordic Walking -  ProLoco Torgiano – Litostampa - Intra


MOSTRA: Una “credenza” istoriata per Isabella d’Este.

Una “credenza” istoriata per Isabella d’Este. 

Il servizio di Nicola d’Urbino interpretato da Ester Mantovani
 mostra a cura di Mariarosa Palvarini Gobio Casali ed Ester Mantovani.

Milano, Archivio di Stato, Via Senato, 10
5 - 30 novembre 2015

La mostra, promossa dall’Archivio di Stato di Milano in collaborazione con l’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, si propone di far conoscere il servizio da “credenza” in maiolica istoriata, creato da Nicola d’ Urbino per Isabella d’Este nella prima metà del Cinquecento. 
I piatti, ciascuno dei quali raffigura una diversa scena mitologica, biblica, o letteraria, furono dipinti nel 1524 dal famoso ceramista, paragonato a Raffaello per la finezza di segno, la grazia delle figure, l’intensità dei colori.
Il servizio fu inviato in dono alla marchesa di Mantova dalla figlia Eleonora, duchessa di Urbino, luogo allora rinomato per la produzione di ceramica; i 23 pezzi superstiti, e finora noti, sono conservati in musei di tutto il mondo e presso collezioni pubbliche e private.
Sulla scorta di una vasta documentazione studiata da Mariarosa Palvarini Gobio Casali, e successivamente da Lisa Boutin Vitela e da Valerie Taylor (autrice del filmato presente in mostra), le preziose mani della ceramista Ester Mantovani hanno seguito le tracce lasciate nell’argilla dall’antico maestro e interpretato ogni sua pennellata facendo rivivere i singoli piatti in tutta la loro bellezza.
La mostra, già allestita a Mantova tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015, viene ora proposta al pubblico milanese per offrire la possibilità di vedere riunito insieme il celebre servizio, utilizzato alla Corte di Mantova in occasioni di importanti visite di regnanti e certamente esibito come simbolo di auto rappresentazione del potere raggiunto dalla signoria dei Gonzaga. 

Collegandosi al tema dell’alimentazione, nell’ambito del calendario EXPO in città, l’iniziativa focalizza nel contempo l’attenzione sulla figura di Isabella d’Este, protagonista indiscussa del Rinascimento italiano che con la Corte degli Sforza intrattiene rapporti frequenti e intensi, soprattutto con Ludovico il Moro che ne aveva sposato la sorella, Beatrice d’Este.
La mostra è corredata di catalogo bilingue – italiano e inglese – curato da Daniela Ferrari e Mariarosa Palvarini Gobio Casali, editore Universitas Studiorum.

MOSTRA: "MICHELANGELO MUGNANO E I SUOI SOGNI: da Trani a Vicolo Scurone"

INVITO
MOSTRA " MICHELANGELO MUGNANO E I SUOI SOGNI : da Trani a Vicolo Scurone"
PALAZZO DEL SENATO, VIA SENATO 10 MILANO.
ORARI :
LUN.-GIOV. 10.00 - 18.00
VEN.-SAB. 10.00 - 14.00 

sabato 14 novembre 2015

27 artisti e 40 opere per il film “Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario”, in mostra a Roma dal 17 novembre


Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario
LA MOSTRA

Il film "Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario" in mostra con
27 artisti e illustratori della scena Lowbrow e Pop Surrealism nazionale.

dal 17 novembre al 3 dicembre 2015
presso Sacripante Gallery, via Panisperna 59 (Roma)


In occasione dell'uscita nelle sale di "Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario", opera prima di Paolo Gaudio realizzata in tecnica mista, live action e animazione stop motion, 27 artisti e illustratori della scena Lowbrow e Pop Surrealism nazionale si ispirano alle suggestioni e alle tematiche del film in una mostra collettiva (a cura di Rossana Calbi e Giulia Piccioni), che vuole essere al tempo stesso tributo e reinterpretazione del lungometraggio di Gaudio.

Proprio come il film che intende omaggiare, l'esposizione si sviluppa su più livelli: da una parte gli stili e le tecniche più disparate si incontrano sulle pagine di libri antichi, usati come "foglio bianco" alla base di ogni illustrazione; dall'altra quattro opere a quattro mani fondono calligrafia e tecnica digitale per dare un nuovo senso alle frasi più significative del film. Infine otto artisti realizzano un omaggio usando esclusivamente la tecnica digitale per accogliere il pubblico della galleria romana. Le 40 opere che compongono la mostra saranno in esposizione dal 17 novembre al 3 dicembre presso Sacripante Gallery (via Panisperna 59, Roma).

Durante il vernissage, martedì 17 novembre, sarà possibile osservare da vicino anche alcuni oggetti di scena utilizzati durante le riprese del film, come il libro antico e "fantastico" del protagonista Jean Jacques Renou. Alle ore 21, inoltre, è previsto un brindisi con il regista e un'anteprima del film di 20 minuti.

Il programma del 17 novembre:
18.30 Opening mostra
21.00 Brindisi e incontro con il regista Paolo Gaudio
21.30 Anteprima (20 min.) del film "Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario"

Gli artisti
Firmano le opere della mostra collettiva: Daniele Aimasso, Cristiano Baricelli, Beatrice Bogoni, Valeria Bovo, Elena Cermaria, Ixie Darkonn, Oscar Diodoro, Dario "Dr Pepper" Maggiore, Claudia Ducalia, Lorenzo De Luca, Gerlanda Di Francia, Yari Di Giampietro, Ironmould, Grazia La Padula, Selena Leardini, littlepoints…, Gianluca Maruotti, Isabella Mazzanti, Neirus, Daria Palotti, Daria Petrilli, Antonio Pronostico, Alessandro Ripane, Miranda Saccaro, Shone, Silvia Siks, Ver Eversum.

La galleria
Sacripante Gallery è la galleria di rione Monti a Roma dedicata alla Lowbrowart. Uno spazio che mescola un arredamento barocco con il cemento grezzo diventa la base di un progetto curatoriale coraggioso che prevede una mostra annuale con un'istallazione site-specific e un focus sugli artisti che invadono letteralmente le pareti della cripta di fine settecento per più di sei mesi. In contrasto, le mostre collettive raccolgono molteplici artisti italiani e internazionali con Exigua, collettiva di piccolo formato che si sviluppa su temi e forme d'arte sempre diversi. Un'idea della direzione artistica (Rossana Calbi e Giulia Piccioni) per volontà e attenzione dei titolari (Alessandro Cattedra, Carlotta e Giorgia Cerulli). Sacripante Gallery si trova a Roma in via Panisperna 59, rione Monti.

Il Film
Botteghe magiche e boschi misteriosi, ricette fantastiche e libri incompiuti, demoni dispettosi e fantasmi inquieti, visioni surreali e animazione stop motion: "Fantasticherie di un passeggiatore solitario", esordio alla regia del giovane autore Paolo Gaudio, è un'opera prima ironica e a tratti malinconica, che trascina in tre epoche diverse alla scoperta di un capolavoro della letteratura inesistente.

Sinossi. Tre personaggi di tre epoche diverse vengono uniti da un sogno di libertà e da un piccolo capolavoro di letteratura. Un viaggio misterioso e senza tempo attraverso le aspirazioni, le sofferenze e le "fantasticherie" di un poeta, di un giovane studente e di un bambino sperduto nel bosco. Jean Jacques Renou (Luca Lionello) è uno scrittore che vive nel 1876, in un piccolo e squallido seminterrato. Povero e vecchio inizia a scrivere Fantasticherie di un passeggiatore solitario, un romanzo di formazione che è anche un ricettario fantastico. Theo (Lorenzo Monaco) è un giovane laureando in filosofia dei nostri tempi, da sempre intrappolato tra le vicende opprimenti della propria famiglia e la sua bizzarra passione per i libri incompiuti, non ultimo quello di un certo Renou. Totalmente rapito dal romanzo, Theo giunge all'inattesa conclusione di voler realizzare la "Fantasticheria n° 23": l'ultima "ricetta" scritta dal poeta che conduce in un luogo straordinario noto come Vacuitas. Infine, la storia di un bambino smarrito in un bosco senza tempo: il protagonista di quel libro che Renou sta scrivendo e che Theo sta leggendo con tanto trasporto…

Prodotto da Smart Brands in associazione con Ve.Pa. Entertainment, Leonardo Cruciano Workshop e Illusion con il contributo del MiBACT – Direzione Generale Cinema con il sostegno della Regione Lazio – Fondo regionale per il Cinema e l'Audiovisivo. In sala dal 19 novembre distribuito da Mediaplex.


Per maggiori informazioni:
Sito ufficiale Sacripante Gallery: www.sacripantegallery.com
Pagina Facebook Sacripante Gallery: www.facebook.com/sacripantegallery
Pagina Facebook "Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario": www.facebook.com/fantasticheriefilm

venerdì 13 novembre 2015

Domani: inaugurazione Aspetti dell'arte italiana del secondo Novecento, a cura di Lorenzo Madaro, dalle 18.30 da Scaramuzza Arte contemporanea - Lecce

mostra
"Aspetti dell'arte italiana del secondo Novecento"
a cura di 

Lorenzo Madaro

 

14 novembre 2015 alle ore 18.30 da Scaramuzza arte contemporanea
via Libertini 70 – Lecce


In occasione di "Lecce Galleria d'arte", progetto promosso dal Comune di Lecce per Lecce 2015 - Capitale italiana della cultura, Scaramuzza Arte contemporanea propone una ricognizione sull'arte italiana del secondo Novecento, con opere appartenenti a una collezione privata.

In mostra opere uniche – soprattutto dipinti, spesso di grandi dimensioni – di Carla Accardi, Valerio Adami, Roberto Barni, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Nicola De Maria, Piero Dorazio, Giorgio Griffa, Piero Gilardi, Emilio Isgrò, Concetto Pozzati, Mario Schifano e Tino Stefanoni.

Le opere scelte per l'occasione – rappresentative dei singoli percorsi creativi – intendono pertanto tracciare un possibile percorso sulle vicende – soprattutto quelle della pittura – italiane, tra attenzioni verso l'astrazione, la Pop Art e il concettuale e un ritorno all'immagine, attraverso l'esperienza della Transavanguardia.



Inaugurazione sabato 14 Novembre, ore 18:30
orari di apertura: dal martedì alla domenica dalle 16:30 alle 20:30

Scaramuzza Arte Contemporanea – via Libertini, 70 – Lecce

Per info: scaramuzza.artecontemporanea@gmail.com 
tel 3297325036

Ingresso: libero

La mostra sarà visitabile fino al 10 gennaio

VÌOLA: a Milano la mostra di Andi Kacziba - L'arte per combattere la violenza contro le donne allo Studio Museo Francesco Messina dal 10 al 20 dicembre

L'ARTE PER COMBATTERE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
 A Milano la mostra di Andi Kacziba
VÌOLA
a cura di Sabino Maria Frassà
Studio Museo Francesco Messina Via San Sisto 4/A (Via Torino) Milano
10 dicembre/20 dicembre 2015
da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00
Vernissage 9 Dicembre - 18.00
 

Milano, 12 novembre 2015 – Il Comune di Milano, la Fondazione Giorgio Pardi e all'associazione cramum, patrocinati da dell'Istituto Balassi-Accademia d'Ungheria in Roma, presentano VÌOLA di Andi Kacziba, curata da Sabino Maria Frassà.  

La mostra che avrà luogo allo Studio Museo Francesco Messina di Via San Sisto 4/ a Milano (Via Torino)  dal 10 al 20 dicembre, parla della reazione e della sopravvivenza delle donne alla violenza psicofisica. 

Per Andi Kacziba – ex modella ed ex fotografa di origini ungheresi, da anni in Italia – la nostra società è violenta anche nell'immagine e nel modo in cui rappresenta sé e le donne: "l'ossessione per l'infinita giovinezza e bellezza si scontra con il tempo biologico. Sempre più donne sono così portate a vivere il dramma della mancata o negata maternità". 

Chi subisce una violenza, per non soccombere, spesso si piega, modifica il proprio essere, fino quasi ad annientarsi. Questo "quasi", come ricorda il curatore della mostra Sabino Maria Frassà – "è la chiave di lettura della mostra: dall'inevitabile violenza, dall'inalienabile dolore ci si può risollevare e crescere. Per Andi Kacziba la violenza non è mai l'elemento generativo dell'esistenza umana. Lo è invece la forza di non piegarsi, di reagire ed essere diversi." 

Andi Kacziba accoglierà i visitatori in un giardino segreto fatto di corde e ceramiche e creato all'interno della  chiesa barocca di San Sisto, oggi sede dello Studio Museo Francesco Messina, nel cuore di Milano. Il "giardino" di Andi non è però un giardino dell'Eden, un luogo in cui rifugiarsi e fuggire dal mondo. E' piuttosto il luogo in cui avere il coraggio di vedere sé e il Mondo per quello che sono, così da riuscire poi a ricomporli e a farli funzionare meglio. Centro di questo giardino "gotico" sono perciò Santa Veronica e i grandi Termitai. Se Santa Veronica rappresenta l'autoritratto della donna in attesa di un miracolo che la salvi, i Termitai rappresentano la rinascita che parte dalle proprie forze. "Come fanno le termiti per creare i loro grandi nidi" - ricorda il curatore della mostra - "Andi ha imparato che a volte per creare nuova materia vivente occorre partire dalla demolizione, digestione e metabolizzazione di ciò che è stato".  



Nasce in Ungheria nel 1974 e dal 1997 vive e lavora a Milano. La sua avventura artistica, iniziata come modella e fotografa, l'ha portata a riflettere sulle problematiche legate alla donna e hai conflitti del corpo e della mente. La bellezza moderna spesso infatti porta le ragazze a distruggersi a causa di bulimia e anoressia per l'incapacità di accettarsi. Nel 2012 fonda con Sabino Maria Frassà il premio cramum. Dal 2009 ha esposto in mostre in Italia e all'estero. Nel 2015 le sue opere sono state esposte in Frangit Nucem (Palazzo Isimbardi di Milano), Mater (Palazzo del Governatore di Parma), Sale terarrum (Villa Litta) e Oltre (Istituto Italiano di Cultura a Budapest).

 associazione cramum
cramum è nato come work in progress culturale nel novembre del 2012 per promuovere l'arte contemporanea in tutte le sue forme. L'associazione promuove e supporta i migliori giovani artisti che operano in Italia a prescindere dalla loro origine. L'obiettivo ultimo è mettere nelle condizioni questi talenti di vivere della propria arte. www.cramum.it | www.facebook.com/cramum/

Fondazione Giorgio Pardi
La Fondazione Giorgio Pardi lavora dal 2008 per migliorare la qualità della vita delle nuove generazioni. La Fondazione è un ente non-profit che ricorda il Professor Giorgio Pardi, combattendo la fuga di cervelli e sostenendo i migliori giovani in Italia. "Sapere, Saper Fare, Saper Essere. Gli italiani devono imparare a superare le divergenze e fare squadra per affrontare con successo un mondo sempre più complesso." www.amanutricresci.com
Per maggiori informazioni: info@cramum.org


SCHEDA MOSTRA
VÌOLA di ANDI KACZIBA
a cura di Sabino Maria Frassà 
Studio Museo Francesco Messina
Via San Sisto 4/a (Via Torino) Milano
Dal 10 al 20 Dicembre 2015
Sito www.cramum.it
La visita è gratuita
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giovedì 12 novembre 2015

I fiori di Valleprata. Mostra personale di Francesca Ascione















I fiori di Valleprata
Le 'voci dentro il coro' di Francesca Ascione in mostra a Rieti

Studio7 Arte Contemporanea, via Pennina 19, Rieti, prosegue la stagione espositiva con 'I fiori di Valleprata' la mostra personale di Francesca Ascione, a cura di Barbara Pavan, con testo in catalogo di Monica Cristina Storini. La mostra inaugura sabato 21 novembre 2015, alle ore 17.30.

Francesca Ascione realizza videointerviste sui temi che la appassionano ritraendo poi i protagonisti in scala naturale affinché l'opera, supportata dal video, incontri davvero chi la osserva. 'I fiori di Valleprata' sono le donne della campagna umbra che l'artista ha scelto di intervistare non solo per conservarne memoria e testimonianza da mostrare in futuro ai propri figli ma soprattutto per dare voce a donne abituate a parlare poco, lavorare tanto e servire a tavola sempre prima gli uomini, attraversando vite molto simili a quelle delle proprie antenate, fiere e disinvolte e con un unico rammarico – quello di essere l'ultima generazione.

'Voci dentro il coro', come scrive Monica Cristina Storini nel catalogo della mostra. 'Per tanto, troppo tempo – si parla di millenni – le donne sono state fuori dal coro: le loro scritture venivano distrutte od occultate, il loro sapere condannato perché scandalosamente prossimo alla natura e all'accoglienza, la loro volontà, la loro sessualità, il loro desiderio controllato e normato, in una progressiva e inarrestabile opera di cancellazione. E il paradosso dei paradossi è stato quello di incolpare loro stesse dell'esclusione: eslege perché utilizzano una lingua sbagliata, "brutta e disarmonica"; perché non studiano e rifiutano il sapere "alto" – come se ciò non fosse stato l'esito di una costante preclusione alla cultura -; perché vincolate dalla natura stessa ad un solo destino, quello di mettere al mondo i "figli dell'uomo" e averne cura.

Soltanto l'odierna abitudine a spostare le questioni su un piano più astratto, più superficiale e d'immagine potrebbe farci ritenere che oggi tutto questo sia stato definitivamente superato. Certo nel frattempo è avvenuto qualcosa di rivoluzionario: le donne hanno studiato le donne; hanno scoperto che nella secolare storia della cultura occidentale – anzi, a volte contro di essa – esse hanno operato, prodotto, costruito, creato. E hanno dato loro un po' di visibilità. Soprattutto ne hanno riconosciuto il sapere, un sapere che è sapienza del corpo, lingua profonda, volontà di trasmissione. Hanno fatto, insomma, rete con le tante disperse nel tempo che le hanno precedute e hanno cercato di abbattere nello spazio le distanze, riconoscendo e valorizzando le differenze di coloro che oggi operano sulla ricostruzione di tale genealogia. (…) Il lavoro di Francesca Ascione (…) restituisce le voci ai corpi, ne raccoglie, con passione e rispetto documentario le storie. E traduce in un altro linguaggio – iconico, bidimensionale, colorato – un'altra storia, che è l'esito della sua relazione con le tante donne, contadine umbre, che ha incontrato. In altri termini, le "guarda". (…)  L'identità è un fatto relazionale: nasce dall'incontro di due soggetti, dalla passione – quasi amorosa – di un testimone che la riconosca e la sappia restituire più complessa – perché arricchita delle parole dell'Altro – all'oggetto della sua conoscenza. Dare corpo, voce, figura a questa relazione, delineando nel contempo le identità delle donne con cui ha costruito la relazione stessa, è la scelta che Francesca Ascione, novella incarnazione femminile dell'antico e saggio aedo, ha portato a compimento ne I Fiori di Valleprata. Ora tocca al pubblico, al suo "guardare" amoroso e appassionato, dare vita, con le donne narrate da Francesca Ascione - e con l'artista stessa - a una nuova relazione, a una nuova storia, e scoprire così, davvero, chi è.' (Monica Cristina Storini).


Francesca Ascione, classe 1982, italo-inglese, nata e cresciuta a Roma, ha abitato e lavorato anche in Francia. Architetto specializzata nella progettazione dello spazio pubblico, ha vinto numerosi concorsi collaborando con diversi gruppi. Dal 2014 Realizza video-interviste e doc-film sul mondo femminile da cui trae ritratti. Tra le sue mostre recenti si segnalano: 'Il ritratto delle felicità' a Parigi e a Pietrasanta (al festival degli stili di vita sostenibili - Ecoversilia); 'La fortuna di avervi incontrate' alla Casa delle Donne di Terni; 'Chi sono io? Chi sei tu?' Blu Monde Atelier. Ha all'attivo la pubblicazione di video e illustrazioni su diverse riviste on-line. Attualmente lavora a ritratti di donne storiche per guide di gender in collaborazione con le 'toponomaste italiane'.

La mostra sarà visitabile fino al 5 dicembre 2015. 
Ingresso libero. Catalogo in mostra. 
Info orari mob.320.4571689.



Scheda tecnica:

Titolo:                                                   I fiori di Valleprata
Artista:                                                 Francesca Ascione
A cura di Barbara Pavan
Testo in catalogo di Monica Cristina Storini
Date:                                                     21 novembre – 5 dicembre 2015
Inaugurazione                                     sabato 21 novembre 2015 ore 17.30
Sede espositiva                                  Studio7 Arte Contemporanea
Via Pennina 19
02100 Rieti



Info mostra e orari                           
Ingresso libero. Catalogo in mostra.

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