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lunedì 21 settembre 2015

Mostra Lino Tardia al Museo Civico Umberto Mastroianni di Marino

LINO TARDIA

MUSEO CIVICO UMBERTO MASTROIANNI

3-25 OTTOBRE 2015

Sabato 3 ottobre alle 18, nell'ambito del programma di eventi per la 91esima Sagra dell'Uva, verrà inaugurata, presso il Museo Civico Umberto Mastroianni, una mostra personale dell'artista Lino Tardia, cui il Comune di Marino ha affidato la realizzazione del Manifesto dell'ormai storica festa dedicata al vino.
L'artista, siciliano di nascita ma stabile a Roma fin dagli anni '60, presenterà una raccolta di dipinti selezionati dalla produzione degli ultimi venti anni per poter fornire a visitatori e collezionisti una chiave di lettura e di comprensione della propria ricerca.

Come ha puntualmente stigmatizzato Franco Campegiani, nella presentazione della mostra, le opere di Tardia "sono delle vere e proprie cosmogonie, racconti del germinare mondi, l'uno dall'altro, secondo un'incessante e incandescente esplosione vitale. Un teatro fresco e zampillante, fantasmagorico, che pone in scena la creazione universale, ciò che affiora e viene alla luce da sorgenti misteriose e incorruttibili. Al contrario del teatro dechirichiano, che mostra l'eterna consunzione, l'infinito logoramento e l'inappellabile estinzione delle cose, qui è l'alba della vita a fare la sua apparizione, con quello sdoppiamento (si noti la frequente divisione della tela in due campiture) che sembra evocare la Madre Fenicia, la sua capacità di spezzarsi come il pane per dare vita a tutti gli esseri e a tutti i mondi".

La opere scelte consentiranno di scoprire come, a partire dalla mostra "In viaggio con i Fenici" tenutasi nel 1996 alla Galleria Comunale d'Arte Moderna di Spoleto, fino a "La scatola dei miti" allestita nel 2009 presso le sale dell'Appartamento Barbo del Museo Nazionale di Palazzo Venezia di Roma, la ricerca di Tardia sia stata improntata alla realizzazione di un immaginario figurativo caratterizzato dall'astratta esaltazione del contrasto di linee, forme e colori.
La mostra, realizzata in collaborazione con la galleria d'arte Edarcom Europa, sarà visitabile fino al 25 ottobre.

INFORMAZIONI

MOSTRA: Lino Tardia
PERIODO: 3-25 ottobre 2015
SPAZIO ESPOSITIVO: Museo Civico Umberto Mastroianni
INDIRIZZO: Piazza Giacomo Matteotti, 13 - Marino
ORARIO: da venerdì a domenica 10-13 e 16-19
INFO: 06 938 5681 - 06.7802620 - www.edarcom.it

BIOGRAFIA

Lino Tardia nasce a Trapani nel 1938. Conseguita la maturità artistica, rifiuta l'incarico di docenza in Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Palermo e si trasferisce a Roma dove frequenta gli studi di Renato Guttuso e Saro Mirabella. Nel 1955 Lino Tardia inizia a esporre, ottenendo ben presto consensi in Italia e all'estero.
Gli anni Sessanta segnano il suo passaggio dal Realismo all'Informale e ancora alla Nuova figurazione, secondo la maniera di Francis Bacon che incontra durante un soggiorno a Londra. Partecipa a mostre collettive insieme a Guttuso, De Chirico, Sironi, Treccani e altri autori noti nel panorama artistico internazionale. Espone le sue opere in mostre personali a Londra, New York, Chicago, Parigi, Huston, Ottawa e Tripoli. Ha preso parte a numerosi premi nazionali e internazionali. Nel 2009 si è tenuta una grande personale nelle sale dell'Appartamento Barbo di Palazzo Venezia a Roma.
Nel 2003 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli conferisce la Medaglia d'Oro per i Benemeriti della Cultura.

GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015 INAUGURA A GENOVA LA MOSTRA COLLETTIVA “ARTE A PALAZZO DORIA SPINOLA”. IN ESPOSIZIONE LE OPERE DI QUATTORDICI RINOMATI ARTISTI CONTEMPORANEI


GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015 INAUGURA A GENOVA LA MOSTRA COLLETTIVA "ARTE A PALAZZO DORIA SPINOLA". IN ESPOSIZIONE LE OPERE DI QUATTORDICI RINOMATI ARTISTI CONTEMPORANEI

Giovedì 24 settembre 2015, alle ore 17, a Palazzo Doria Spinola di Genovain Largo Eros Lanfranco 1, Loggiato Superiore, inaugura la mostra collettiva "Arte a Palazzo Doria Spinola". In esposizione le opere di ben quattordici rinomati artisti contemporanei: Aurora Bafico, Berzsenyi Balàzs, Francisca Bravo, Rosa Brocato, Franco Buffarello, Leonardo Alberto Caruso, Ida Fattori, Anna Marini, Enrico Merli, Giuliana Petrolini Arcella, Matilde Porcile Pezzoni, Franca Ruozzi, Marialuisa Seghezza ed Agnese Valle

L'evento è organizzato da Pietro Bellantone, responsabile dell'associazione culturale EventidAmare di Genova in collaborazione con la Città Metropolitana di Genova e l'Associazione Culturale Liguria-Ungheria. Gode inoltre del patrocinio di Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova nonché del Consolato Generale di Ungheria in Milano, Consolato Onorario di Ungheria in Genova.
A programma, dalle ore 17, diversi interventi relatori ed introduttivi al vernissage a cura dello stesso Pietro Bellantone, di Maria Csontos, segretaria dell'Associazione Culturale Liguria-Ungheria e di Giovanni Vassallo, Consigliere delegato della Città Metropolitana di Genova e Consigliere del Comune di Genova.

A seguire, alle ore 17.30, la presentazione ed inaugurazione della mostra artistica a cura del professor Daniele Grosso Ferrando, stimato storico e critico d'arte che così recensisce la mostra: «Giocare, nel senso filosofico più alto, e creare sono il filo conduttore della bella mostra collettiva a Palazzo Doria Spinola, un'esposizione che rafforza l'amicizia culturale fra Italia e Ungheria e testimonia la vitalità e la ricchezza dell'ambiente artistico genovese. Le opere esposte indicano che il ritorno alla pittura e alla "manualità" del fare arte, iniziato nei primi anni '80 con la Transavanguardia e il Neoespressionismo, dopo le sperimentazioni anti/pittoriche degli anni '60 e '70, sia diventato una componente oramai irrinunciabile del panorama artistico contemporaneo». L'introduzione in sede d'inaugurazione della mostra sarà a cura dello stesso».

L'esposizione resterà aperta al pubblico sino a sabato 10 ottobre 2015. Ingresso libero tutti i giorni dal lunedì al venerdì con orario 10,30-18, il sabato dalle 9,30 alle 12,30, chiuso i festivi e per i visitatori catalogo gratuito della mostra fino ad esaurimento delle scorte.
Per ulteriori informazioni contattare l'associazione EventidAmare al numero 348.15.63.966 o inviare mail all'indirizzo di posta elettronica eventidamare@libero.it.

Approfondimenti, a cura del professor Daniele Grosso Ferrando

I lavori in mostra oscillano fra linguaggio figurativo e linguaggio astratto in una molteplicità di soluzioni e di esiti stilistici.
In Ginestre, Aurora Bafico trasmette l'emozione del paesaggio mediante la modulazione del colore che assume toni lirici nell'evocazione di luoghi amati e vissuti.
Nei paesaggi e nei fiori di Anna Marini (in mostra Ovale con fiori) il colore esplode in una grandiosa sinfonia cromatica che ricorda la luce del paesaggio ligure.
Le ricerche sul colore e sulla luce di Franca Ruozzi sono evidenti in Vibrazioni cromatiche, dove la frammentazione del colore produce una sensazione dinamica, che riflette vibrazioni interiori e stati emotivi.
"Quadri di luce" sono i paesaggi di Enrico Merli, come Sera a Portofino, che evoca la magia del luogo grazie a un fascinoso notturno, in cui la realtà si trasforma in stato d'animo e in emozione cromatica e luministica.
Atmosfere marine di Rosa Brocato é un "paesaggio della memoria", dove la scomposizione delle immagini ricorda le visioni simultanee dei Futuristi e il colore si accende in toni corruschi e in bagliori di luce.
In Verso San Pier d'Arena di Matilde Porcile Pezzoni le suggestioni dell'amato paesaggio ligure si trasformano in una visione quasi onirica, in cui il dato naturale diventa emozione interiore ed evocazione cromatica.
Agnese Valle in Castello reale di Cracovia usa colori accesi e decisi che determinano un forte impatto visivo, accentuato dalla semplicità delle immagini che rendono bidimensionali le forme, in una riscrittura molto personale e quasi naif del paesaggio.
Maria Luisa Seghezza in Maternità dipinge figure labili, evanescenti, quasi impalpabili che esprimono la fragilità dell'esistenza e degli affetti nel rapporto distaccato e lontano che (dis)lega madre e figlio.
Per Franco Buffarello (in mostra il grottesco Il mago cieco) l'ironia, amara e beffarda, svela la falsità di un mondo senza senso dove tutto è maschera e finzione e l'unico spiraglio (o difesa?) è svelarne il lato comico e paradossale in una visione disincantata della realtà. Alcune opere esplorano i labili confini fra figurativo e astratto:
in Juegos di Francisca Bravo, il paesaggio si trasfigura nel colore attraverso accordi e sensazioni cromatiche percorse da una inesauribile energia vitale.
In Luce in blu di Ida Fattori il colore, di derivazione espressionista, assume una potenza scenografica nella metamorfosi della natura, che accompagna il passaggio dal dramma dell'oscurità cosmica ed esistenziale allo splendore della luce.
Il colore trionfa in Viaggio informale n° 1 di Leonardo Alberto Caruso, un colore che satura la superficie con una violenza gestuale memore dell'Action Painting, esasperando così il lato emotivo della realtà rispetto a quello della pura percezione.
Balàsz Berzsenyi unisce materiali "antichi" e nobili a materiali moderni in un'originale commistione linguistica. In Maschera N°1, la figura prende vita dalla materia grezza con una forza espressiva e tragica di ricordo michelangiolesco.
Comè profondo il mare é un esempio delle ricerche polimateriche di Giuliana Petrolini Arcella, che gioca sulla dialettica tra forma astratta e concretezza materica e dove gli oggetti marini si amalgamano nella profondità del colore blu.

Associazione Culturale EventidAmare. Scopi e finalità. EventidAmare è un'associazione di promozione culturale ed enogastronomica nata nel 2010. Le finalità che si propone sono la realizzazione di eventi nazionali ed internazionali che concorrano alla valorizzazione del patrimonio ligure: arte, musica ed enogastronomia. Ha progettato e realizzato, in questi anni, eventi interculturali che hanno previsto l'incontro, lo scambio e il confronto nei settori dell'arte, della musica e dell'enogastronomia. Quella ligure è venuta così ad "abbracciare" culture alcune volte "vicine", perché appartenenti al bacino del Mediterraneo ed altre invece lontane, grazie anche alla collaborazione dei Consolati di Francia, Perù, Tunisia, Ungheria, Uruguay, Congo, Haiti, Spagna. Altre volte, quale riconoscimento della attività realizzata, ha ricevuto il patrocinio morale da parte delle Ambasciate in Italia di Bolivia, Colombia, Ecuador, Portogallo, Spagna, Venezuela (con l'importante collaborazione del Museo Luzzati, Germano Beringheli, Luciano Caprile e Stefano Bigazzi, Erminio Raiteri, Maria Cristina Castellani, Alessandro Bertirotti, Stefano Finauri, l'associazione spagnola Trescucarachas, Carlo Marrale e Eliano Calamaro per la musica, Virgilio Pronzati per l'enogastronomia e Gianpaolo Belloni-Zeffirino, ambasciatore della Cucina Italiana nel Mondo).

Rómulo Celdrán. Macro. Zoom, testo critico di Lorenzo Madaro Gagliardi e Domke. Torino, dal 24 settembre

La galleria d'arte contemporanea

GAGLIARDI E DOMKE

presenta la prima mostra italiana della pittura di

RÓMULO CELDRÁN

opening: giovedì 24 settembre 2015 ore 18 - 24

Rómulo Celdrán. Macro. Zoom, testo critico di Lorenzo Madaro

Gagliardi e Domke, via Cervino 16, 10155 Torino



La mostra sarà visitabile dal 24 settembre al 25 ottobre 2015. Dal martedì al sabato, 15.30 -19.30
La galleria d'arte contemporanea Gagliardi e Domke inaugura la stagione espositiva con una mostra – la prima in Italia – dedicata alla pittura dell'artista spagnolo Rómulo Celdrán.

Le opere selezionate per questo progetto espositivo – il primo legato al nuovo corso della galleria, che vede la stretta collaborazione di Pietro Gagliardi e Christian Domke – appartengono a un ciclo pittorico che Celdrán ha battezzato Zoom, rivelando un criterio metodologico relativo all'osservazione ravvicinata di un inventario di oggetti che gli appartengono e che l'artista impiega costantemente nel suo quotidiano privato e lavorativo.

Di questi oggetti, comuni e seducenti per il loro design, rivoluziona nettamente la scala: sui supporti che ospitano i dipinti di Celdrán, gli oggetti sono difatti ingigantiti rispetto alle loro dimensioni reali. Un nastro adesivo, un metro, un fiammifero, una serie di sacchi della spazzatura ammassati tra loro, un uovo dischiuso e un vecchio pennello: gli oggetti ritratti nelle opere in mostra rivelano uno stupore perpetuo nei confronti del quotidiano.

Non a caso, secondo l'artista, «Esiste qualcosa di magico nel mondo delle dimensioni. Sembra esserci una memoria emotiva che ci invita e percepire la relazione con gli oggetti, come fosse un gioco».


Rómulo Celdrán (Spagna, 1973)
Mostre personali recenti (selezionate): Rómulo Celdrán. Hasted Kraeutler Gallery. New York (2014); Macro. Arthobler Gallery. Zurigo (2013); Zoom. Galería Raquel Ponce. Madrid (2010); Realidade e Ilusao. Espacio Arthobler/Ler Devagar. LX Factory. Lisbona (2009).

Sito internet: gagliardiedomke.com
Info: +39 011 19.70.00.31 -  info@gagliardiedomke.com


FAVINI SPONSOR DI "LE SALVI CHI PUÒ" LA MOSTRA DEDICATA ALLA GESTIONE FORESTALE RESPONSABILE

23-25 settembre – Roma

Favini, tra i leader globali nella realizzazione di specialità grafiche innovative a base di materie prime naturali (cellulosa, alghe, frutta e noci, ecc.), è sponsor di "Le salvi chi può", la mostra dedicata alla gestione forestale responsabile e al problema della deforestazione, che si terrà a Roma dal 23 al 25 settembre 2015.

La mostra, patrocinata dal Ministero dell'Ambiente, Regione Lazio e Roma Capitale Assessorato Ambiente e Rifiuti, verrà organizzata in occasione dell'FSC Friday, evento annuale di FSC® pensato come giornata internazionale della gestione forestale responsabile. Nella splendida cornice dell'Aranciera del Semenzaio di San Sisto, i visitatori potranno ammirare gli scatti del Borneo realizzati dai fotoreporter di IAmExpedition e i pannelli informativi con immagini e dati sullo stato delle foreste mondiali, degli animali e delle popolazioni che da esse dipendono. Inoltre, sarà possibile visitare il set di una casa ideale, con mobili, arredi e prodotti in carta e legno certificati FSC®.

Per l'occasione, tutto il materiale promozionale è stato stampato su Crush Mais di Favini, la carta dalle tonalità uniche, ispirate dalla natura e che recano all'interno della trama i segni delle materie prime da cui prendono vita. In coerenza con l'impegno di Favini a sostegno dell'ambiente, Crush è realizzata con scarti di lavorazioni agro-industriali, che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero. Questa straordinaria e innovativa gamma di carte ecologiche è certificata FSC, realizzata con 100% energia verde autoprodotta e contiene il 30% di fibra riciclata post consumo e la carbon footprint è ridotta del 20%.

GUIDO ORSINI “PASSATO PRESENTE”

COMUNE DI CERVETERI
Assessorato allo Sviluppo Sostenibile del Territorio

GUIDO ORSINI
PASSATO PRESENTE”
DAL 16 AL 18 OTTOBRE 2015
A cura di Anna D’Elia e Romina Guidelli
Sale Ruspoli: Piazza Santa Maria, Cerveteri (RM)

Preview Stampa giovedì 15 ottobre ore 18.30
Vernissage venerdì 16 ottobre ore 18.30








Le sale espositive saranno visitabili da venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 ottobre 2015, dalle ore 16.00 alle ore 20.00
Libro d’artista.                                                                                                                                     

Testi di 
Anna D’Elia, Romina Guidelli e Mary Angela Schroth
In occasione dell’inaugurazione della mostra sarà presente al pianoforte la Professoressa        
Maria Grazia Ciofani
INFO MOSTRA: WWW.GUIDOORSINI.COM – MOB. +39 349 5202413                                                                   

INGRESSO GRATUITO                                                                                                                                                                    SPONSOR TECNICO MOSTRA:
STRADA DEL VINO TERRE ETRUSCO ROMANE

Il 16 ottobre sarà aperta al pubblico la mostra “PASSATO PRESENTE” di Guido Orsini.
L’esposizione, che sarà visitabile dal 16 al 18 ottobre 2015 presso le prestigiose sale espositive di Palazzo Ruspoli, sito in piazza Santa Maria a Cerveteri, presenterà una selezione delle opere fotografiche di Guido Orsini dal 1992 al 2015. La scelta di un allestimento che non segue un ordine di esposizione cronologico ma concettuale, pone l’accento sulla poetica di un artista che si esprime attraverso una ricerca di tipo simbolico- rappresentativo, derivata da un approccio pittorico applicato al mezzo fotografico. Il progresso di questo studio negli anni e quello legato alla continua evoluzione degli strumenti fotografici, portano Orsini al confronto con supporti e mezzi tecnici di diversa fattura, che gli consentono una resa sempre più accurata dei particolari nell’opera, favorendo l’esposizione dell’intuizione artistica e dell’intenzione concettuale, concedendogli di affinare un elaborato alfabeto stilistico.  Le opere appaiono come riflessioni di un lucido pensatore che esplora l’ambiguità dell’immagine con un impulso archivistico, orientamento che lo induce alla selezione e alla documentazione del particolare come prezioso frammento protagonista dell’opera.

“Che siano foto sculture o immagini stampate su pellicole trasparenti, opere appese ad un muro o poggiate sul pavimento  le creazioni   di Guido Orsini  aprono a  nuove funzioni della fotografia e propongono una figura professionale sfaccettata e complessa. Quella che stiamo presentando non è la mostra di un fotografo, ma di un artista a tutto tondo che si confronta con lo spazio in installazioni multimediali in cui la foto racchiusa all’interno di oggetti, materializza elementi naturali (mare, cielo, alberi) ma anche paradossi. Accade quando le fotografie del cielo danno vita a fondali sottomarini e quelle del mare aprono squarci nel soffitto, spingendo l’occhio al di là dei limiti, metafora di uno sguardo aperto oltre il visibile.
Scopo non secondario di queste fotografie è ridefinire altezze e profondità, circoscrivere campi, evidenziare bordi, isolare forme, restituendo del paesaggio una nuova mappa visiva. Gran parte del lavoro di Orsini può essere letto come la ricostruzione dello spazio vivente, al cui interno l’artista ritrova limiti, misure, orientamenti”.                                                                                                                                                              
Anna D’Elia

“La sperimentazione artistica di Guido Orsini è fatta al microscopio di un obbiettivo. Le sue fotografie cercano “molecole-forme” che partecipano alla visione dell’intero, le architetture perfette date dalle linee che costruiscono l’aspetto del soggetto, scelto e interpretato, partendo dal vero. L’immagine fotografica diventa un indizio capace d’attivare l’immaginazione dello spettatore alla ricerca delle parti mancanti, ma bastano pochi secondi per perdere l’orientamento. Il panorama s’avverte, ma non è più necessario. Orsini ci avvicina al concetto d’identità dimostrando come essa si determina grazie a infiniti dettagli, unici e imprescindibili, in cui risiede l’espressione e l’impressione delle cose. Con sentimento e squisita cura, estrapola i talenti contenuti nei suoi soggetti senza mai snaturarne la fisionomia, alla ricerca del carattere.                                                                                                                                               

…Un giudizio puramente estetico, iniziale, stabilisce cosa prendere e cosa perdere nello scatto, in un processo di selezione naturale che mette Orsini in perfetto contatto con l’originale e l’autentico”.                                                                                                              
Romina Guidelli

domenica 20 settembre 2015

Giovanni Termini - GRADO DI TENSIONE - a cura/curated by Agata Polizzi

Francesco Pantaleone arte Contemporanea Palermo 


Giovanni Termini

GRADO DI TENSIONE


Curated by/A cura di Agata Polizzi


Opening 10 Ottobre h. 18:30


dal 10 ott. al 5 dic. 2015


La galleria è aperta dal martedì al venerdì dalle 10:30 alle 19:30

Sabato dalle 10:30 alle 18:30

Domenica e lunedì chiusi


GRADO DI TENSIONE di Giovanni Termini è un lavoro complesso, con una fisicità e insieme sottesa trama narrativa, a metà tra realtà e finzione, capace di ripensare lo spazio urbano come un terreno di scoperta dove s'intrecciano, sovrapponendosi, le categorie di significato, quasi fino a sovvertire il senso stesso delle loro essenze.

Un ultra-mondo in cui ogni definizione prestabilita diviene pallida metafora di qualcosa che non esiste; intorno una costante atmosfera di "sospensione" alimenta forze impalpabili ai sensi ma istintivamente percepibili ai più, tanto da scatenare un "grado di tensione" massimo, da cui possono emergere inattese verità o semplicemente possono rafforzarsi vecchie convinzioni.



Francesco Pantaleone  arte Contemporanea Project Wall 


Stephen Nelson

Skin falls apart

Opening 10 Ottobre/October 10th -  h. 18:30


dal 10 ott. al 7 nov. 2015


Il ritorno alla delicata rappresentazione figurativa della tecnica dell'acquerello scelta di Stephen Nelson per il project wall stride con la forza d'immagini solo apparentemente eteree, solo un'attenta osservazione rivela poco dopo, nell'ossimoro sotteso, il brutale decadimento dei corpi e che il "viaggiatore" scopre nella sua discesa alle catacombe cittadine,  figure quasi astratte ingentilite grazie alla vaga bellezza del colore tenue, svanita rappresentazione di qualcosa che non è più….

Stephen Nelson returns to a delicate figurative watercolour technique for the project Wall.The delicacy contrasts strongly with the strength of the images, which at first seem ethereal but upon careful observation reveal the paradox, the brutal decay of bodies that the "traveller" discovers on descending into the catacombs.The figures are abstracted and softened thanks to the alluring beauty of the light colour. They appear as a faded representation of something that is no longer…



Galleria FPAC is on Facebook



Francesco Pantaleone arte Contemporanea

Via Vittorio Emanuele 303

(Palazzo Di Napoli - Quattro Canti)

90133, Palermo


+39 091 332482 / +39 393 4356108 mobile

http://www.fpac.it


sabato 19 settembre 2015

MATISSE E IL SUO TEMPO alla Fondation Gianadda di MARTIGNY

Alla Fondation Pierre Gianadda a Martigny, in Svizzera
la mostra
MATISSE NEL SUO TEMPO

fino al 22 novembre
tutti i giorni 9 - 19



Oltre novanta opere provenienti dalle collezioni del MNAM/Centre Pompidou di Parigi e da collezioni museali e private svizzere sono raccolte attorno ad un interessante nucleo di dipinti di Henri  MATISSE per raccontare anni fondamentali dello sviluppo dell'arte della prima metà del XX secolo.

La figura di Matisse domina l'arte della prima metà del XX sceolo. Artista prolifico, curioso e socievole, è stato per tutta la sua carriera al centro del dibattito della scena artistica: ora a capo del movimento dei Fauves, allievo e amico dei più anziani Signac, Renoir, Maillol e Bonnard, maestro di una Accademia, rivale di Picasso, precursore dell'arte pop per artisti giovani come quelli del movimento Support Surface.

Mostrare l'opera di Matisse attraverso un contesto preciso, quello delle amicizie e degli scambi artistici del pittore, permette un approccio originale e ricco fondato su una corrispondenza e una documentazione ampie e che parte dalla presentazione di capolavori dell'arte del XX secolo di Picasso, Gris, Braque, Derain, Severini, Léger, Bonnard…

In un percorso cronologico si approfondiscono le prime esperienze dell'artista e i primi incontri nell'atelier di Gustave Moreau, quindi gli anni e le esperienze con i Fauve, poi gli anni del cubismo con i suoi influssi e le relazioni con Picasso e Braque (interessanti alcuni raffronti tematici sulle odalische e gli atelier), e a seguire gli anni di Nizza con le frequentazioni di Renoir, Maillol e Bonnard, per giungere ai modernismi del dopoguerra con l'approdo alle gouache ritagliate cariche di colore.

Un percorso interessante in cui si intersecano con le opere di Matisse quelle dei maggiori artisti francesi della prima metà del '900. Un ripasso interessante di un periodo della storia dell'arte che ha condizionato e condiziona l'arte di oggi.

Oltre alla mostra Matisse en son temps sono visitabili alla Fondation Pierre Gianadda la Collection Franck,  il Parco delle Sculture, il Museo gallo-romano, il Museo dell'automobile fino al 22 novembre tutti i giorni dalle 9 alle 19.



FONDATION PIERRE GIANADDA  

Rue du Forum 59 - 1920 Martigny (Svizzera)

Tel.: (+41) 27 722 39 78

www.gianadda.ch                                                                                    


Il biglietto di ingresso

adulti CHF 20.-  terza età: CHF 18.-

famiglie: CHF 42.-

bambini oltre 10 anni e studenti: CHF 12.- € 10,00

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